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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 478 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
576 DALL’ALPI ALL’ETNA. lina, nella quale i morituri piegali la testa e ricevono umilmente il battesimo della nuova vita. Un tronco di colonna, un piccolo altare e un bacino d’acqua stanno a ricordo di quel giorno (1). Ma noi risaliamo dalla oscurità alla luce, trascorriamo in sogno quel lungo periodo di diciotto secoli, e dalla profondità, in cui il grano di senape del vangelo era stato posto a germogliare, solleviamo lo sguardo alla croce, che splende sulla cupola di San Pietro. Tutti

convengon qui (Fogni paese! Dante. Siamo sulla Piazza di San Pietro. I portici del Bernini cingono come ali poderose d’ arcangelo SCALEA DEL CAMPIDOGLIO. l’ampia spianata, sulla quale i popoli possono adunarsi, come i pulcini sotto le ali della chioccia (2) (1) Allude alla fontana, che sgorga dal vivo sasso in una delle celle più oscure e profonde del Carcere Ma mertino, e che la leggenda narra scaturita per ordine dell' apostolo Pietro, prigioniero nel carcere stesso colla quale egli battezzò i custodi

da lui convertiti alla fede. (2) Tutti conoscono, almeno per i disegni veduti, la celebre Piazza di San Pietro tutta’cinta da un porticato a colonne eretto sopra piani del Bernini. Qui basta dunque dire che la piazza misura nella sua maggiore lun ghezza trecento quaranta metri e nella sua maggiore larghezza, duecento quaranta. Il porticato dorico, che la cir conda, è sostenuto da duecento ottantaquattro colonne e ottantotto pilastri e forma tre passaggi coperti sul cui tetto s’alzano cento

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 514 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
soleo di porfido, die vuoisi serva ora da vasca battesimale in San Pietro , e si veggono tuttavia le nicchie destinate ad accogliere le urne funerarie dei congiunti dell’imperatore. Nelle carceri del castello stettero imprigionati Beatrice Cenci, Benvenuto Collini, il conte di Cagliostro, e non pochi altri. È celebre la girandola, che s’ac cende dall’alto degli spalti in occasione di feste solenni; prima del 1870 ciò ac cadeva per la festa di San Pietro, ora si fa la sera della Pesta Nazionale

. Mu tamento di calendario, che spiega i cam biamenti avvenuti anche in Castel San t’Angelo. Di qui è breve il tragitto al Pa lazzo Vaticano , congerie irregolare di edifici! di più epoche, celebre non meno per essere da cinque secoli la residenza de’sommi pontefici, che per le incompa rabili collezioni d’antichità e di oggetti d.’arte, die vi sono conservate. Simmaco pontefice fu il primo, elle presso alla chiesa di San Pietro costruisse, verso il 500, un’abitazione pel papa; nei tempi successivi altri

, che con una denominazione sin tetica si chiama il Vaticano, ci sono una ventina di cortili, e die per circolare entro a quell’ immenso ammasso di costruzioni si dovettero disporre duecento e otto scale. La prima di codeste scale, che si presenta allo sguardo di olii dalla Piazza San Pietro entra pel gran Portone di Bronzo nel palazzo, conduce al cortile di San Parnaso ornato di loggie di-

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 483 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
rovine il papato. In breve si alzò più e più. si buttò sulle spalle la porpora regia, prese ili mano colle ciliari del cielo anelie la spada di san Pietro e dominò il mondo. Ma siccome in codesto torno di tempo 1’originario splendore del sepolcro di Pietro era scemato, nacque nella mente di uno di codesti luogotenenti del eielo il pensiero, che diventò un gran disegno, di erigere al santo un tempio degno di lui, il quale dovesse durare nella serie de’ tempi e raccogliere tutti i popoli sotto

le sue vòlte. Nicolò V fu questo papa; egli ordinò la demolizione della Basilica, nella quale Carlo Magno era stato coronato imperatore da Leone III. Seguirono centotrenta anni, durante i quali molti artefici lavorarono con quello zelo, die solo la fede inspira. Ventotto pontefici salirono in questo frattempo sulla cattedra di san Pietro e nc ridiscesero. E proprio quando al di là delle Alpi compivasi la riforma, Rafaello, il più gran ri formatore nel campo dell'arte, lavorava in quell’cdiiicio

di questo mondo ; non è il cattolicismo. Sì l’uno come 1' altro rimane schiacciato sotto quell’immenso ammasso di pietre. No, la chiesa di San Pietro è un’opera come il Colosseo, come le gigantesche piramidi d’Egitto, frutto d’un superbo capriccio di sovrano, ma non mai del desiderio, del volere, del cuore d’un popolo, elio nella fede s’inchina a pregare. Qui, sotto questo freddo cielo di pietra ricoperto d’oro, noi non preghiamo; non sentiamo alcun amore per un Cristo, il quale sopra l’ingresso

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 486 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
a tutti gli artisti, Giulio II e Leone X, non si trovano in questa ac colta di morti. Il primo, l’ardito lottatore per l’unità d’Italia, il “ liberatore d’Italia dai tiranni domestici e stranieri la cui indole vigorosa rispondeva al genio titanico di Michelangelo, e a cui noi dobbiamo la vera fondazione del tempio, le pitture della Sistina, la loggia del Bramante, le stanze di Rafaello e molte altre preziose cose, giace in San Pietro in vinctilis; e Leone X nel coro della chiesa di Santa Maria sopra

, a preferenza di molti altri insignificanti pontefici, codesti due mecenati delle arti avessero uno splendido monumento in San Pietro. Ma qui non dormono soltanto i pontefici. I Protestanti si arrestano non senza qualche amara riflessione davanti al sepolcro di Cristina, degenere figlia di Gustavo Adolfo caduto per la fede di Lutero , leggiera regina , ma segnalata donna del secolo XVII ; i Tedeschi contemplano con muto rancore il bassorilievo clic adorna il sarcofago della contessa Matilde, fatto erigere

il Incido piede consumato dai secoli dell’ anti chissima statua in bronzo di san Pietro ; e obi ama la pompa chiesastica scelga i giorni. in cui anche ora il papato dispiega il suo splendore tutto medioovale , cioè le feste di Pasqua. Chi è d’animo romanzesco, e tali sono i più, quelli a cui il profumo dell’incenso dà alla testa ed eccita i sensi, quegli pensa a Tannlniuser, quando, ai tempi d’Urbano Vili, forse nello stesso tempo che Galileo Galilei, andò a Roma ed entrò nel tempio. Come l’eroe della

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