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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1892
Stazioni balneari e climatiche nel Trentino.- (Guide Brentari Excelsior)
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Seite 128 von 230
Autor: Brentari, Ottone / di Ottone Brentari
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Stabil. tipogr. Pozzato
Umfang: 208 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 172.914
Intern-ID: 204220
mare, ai piedi del M, Fronte. La facciata principale guarda a mezzogiorno. Il fabbricato consta d'un pian terreno, mezzanini e piano nobile. ÀI pianterreno ci sono molti camerini da bagno (di prima, seconda e terza classe) con vasche di marmo; la stanza per i consulti med ic i ; i 1 ocal i dell' aio mini st raz ion e ; nel l’ala d es tra i 1 caffo e bigiiardo, gabinetto di lettura, trattoria; la sala di ricreazione e ballo (alfa due piani) contornata da galleria, che conduce alla sala da pranzo

, capace di 200 persone. Nel piano nobile c nei mezzanini vi sono (dopo clic nel 1886 fu compiuta l’ala orientale del fabbricato) più di 100 stanze con oltre 100 letti. Dall'atrio d’in gresso, por una galleria coperta di vetri, ai lati della finale sono camerini da bagno, si accede al largo cor ridoio (eretto nel 1887), puro con camerini, c col quale forma un T. A sera dello stabilimento, e d ietro ad esso, si stendono un ombroso parco ed un nuovo ed elegante giardino, e s’alza una montagnola artifici

, Boti, Gedeone Rinaldi. —■ Cassiere: Pietro Colpi. — Diret tore medico: Boti. Elia Sartori. — Direttore interno: Achille Dal Lago. tariffa • regolamento. — Prezzi : Dal i Maggio a lutto Giugno o dal i Settembre a tutto Ottobre: Pernione con .stanza sul davanti I o II piano, vino « candela Fior. 4.10. Dettai eoo stanza a vista interna Fior. 4. Per dii© per sone eoo, sta iuta sul davanti I o II piano, vino e candela, il giorno Fbr. 8.60; con stanza a vista, interna Fior. 7.00. — Dal 1 Luglio a tutto

Agosto: Pen sione con stanza sul davanti I o II piano, vino e candela, il giorno Fior. 5.10; con stanza a vista interni Fior. 4.tW. Par due persone con stanila sul da vanii 1 o II piano, vino e candela, il giorno Fior. 9.00; con stanza a vista intero;! Fior. 8.90. —- In ogni epoca il servizio viene segnato in soldi 30 il giorno per peno ni. Pensione completa al personale di servizio 1 pelli prima epoca.

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
-1884
Programma dell’I.R. Scuola Reale Superiore Elisabettina di Rovereto ; 25. 1883/84
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Seite 77 von 85
Ort: Rovereto
Verlag: Tipogr. Roveretana
Umfang: 84 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Rovereto / Scuola Reale Elisabettina ; f.Bericht
Signatur: II Z 117/25(1883-84)
Intern-ID: 477612
di un’ellisse è — 1. In uno dei fochi s’innalzi un’ordinata e per l’estremità della medesima si conduca una tangente all’ellisse. Quale è la superficie del trian golo che viene formato dalla tangente e dai semiassi intersecati? G-eometria descrittiva: 1) condurre per impunto a un piano % le cui tracce formino rispettivamente gli angoli di 45° e di 00° coll’asse di proiezione; guidare per il punto a nel piano n una retta-che formi un triangolo isoscele colle tracce del detto piano, e costruire le proiezioni

del cerchio inscritto a questo triangolo. — 2) Costruire ì’ intersezióne d’un cono retto con un triangolo e l’ombra portata del cono e del .triangolo sui piani coordinati e quella del triangolo sulla superficie del cono. — 3) Costruire la prospettiva d'una piramide retta esagonale che poggia colla base sopra un piano perpendicolare al quadro: (v = 1 a <o = — 2 è uno dei vertici della base; lo spìgolo della base |q = 2 forma 45° col quadro ed è lungo 4 C m, l’altezza della piramide misura

9 cm ; la traccia del piano della base forma 30° colla linea d’orizzonte. La distanza principale è di 12 em . Gli esami verbali si tennero sotto la presidenza dell’ i. r. Ispet tore scolastico provinciale Cristiano Schneller-nei giorni 28 e 29 luglio. — 8 candidati furono dichiarati maturi per la frequen tazione d’una Scuola tecnica superiore cioè: Maturi con distinzione : Mittempeugher Giulio da Caldonazzo, Regele Enrico da Bolzano; Maturi : de Bosio Alessandro da Primiero, Cattarinà Emilio da Molina

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 28 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
C, POSTI NGKÌI — it CASTELLO DEL ÌUÌON CONSIGLIÒ (23.1) 2/ l’antico soffitto in legno adorno di rosoni, sonvi due stanze: sugli stipiti delle porte è scolpito il blasone del desio, il fa scio delle sette verghe. Nella loggia coperta mancano le co lonnette dal parapetto, ed il soffitto, che una volta era senza dubbio dipinto, è ormai guasto. Nel secondo piano erano stanziate le cancellerie del Con siglio aulico principesco, in tre stanze, ora unite in una sola, per dormitorio dei soldati. (Vedi

di Mon signor Vicario. 11 soffitto a travatura grande, era dipinto, ed oggi ancora si vede qualche traccia delle pitture. Una parte della sala à stata distrutta per dare 1’ accesso al ponte (co struito già dal Vescovo Francesco Felice), che mette al secondo piano del palazzo. Nelle stanze dal N. 51 al 57 aveva sede il tribunale ossia officio ecclesiastico; le pareti erano rivestite di legno, o tappezzate di mussolina. Sembra che nelle stanze di questo piano fosse l’abita zione del Vescovo, prima che

si trasferisse nel nuovo palazzo. La disposizione delle singole stanze era assai più comoda che non nel piano sottostante, dove le stanze erano ridotte a pic cai numero, essendovi la cucina con le sue attinenze, e dove il Vescovo avrebbe avuto a sua disposizione appena una sala ed una stanza. L’abitazione deve essere stata ceduta al Vicario generale poco dopo che il Vescovo sì trasferì nel nuovo palazzo ; il che si deduce dall’arme del Cardinal Cristoforo Madruzzo, dipinta sopra l'ingresso all’ ufficio

. II terzo piano ha la stessa disposizione del secondo. La sala prospettante la città dicevasi sala dei Vescovi, e pare sia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1902
Trentino occidentale ; P. 2 : Campo Rotaliano, valle di Non, val di Sole, i monti del Trentino occidentale.- (Guida del Trentino ; Vol. 4)
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Seite 220 von 320
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Pozzato
Umfang: VIII, 298 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 101.436/4
Intern-ID: 334156
, salvato dall 1 imbiancamento che coprì altri affreschi, 11 campanile è antico. Intorno alla chiesa è il cimitero. Poco dopo la chiesa, ove la strada piega a destra, per girare uno dei solili coni di deiezione, si domina tutto il pìccolo pittoresco bacino della Comezzadura ; e si arriva tosto (Km. 74,6) a Piano (m. 859; c. 50, ab. 204, comprese lo due case di Monte di Piano). Presso una fontana di pietra staccasi la stradina che sale al paesello, che giace a des. sulla costa, coi suoi orti celli ricchi

di frutti, e colla sua bianca chie setta gotica di 8. Giuseppe (col campaniletto di legno sul comignolo della chiesa), preceduta da un piccolo atrio eretto su disegno dell" ing. Giuliano Podcili. Sull’altura presso la chiesa nulla più resta dell' antico castello di Agpianum (uno di quelli distrutti dai Franchi nel BfJ’O)', da' cui de riva il nome di Piano , che non poteva derivare dalla con formazione del circostante terreno, che 6 tutt’ altro che piano. Fuori del paese è un grande crocifisso, con tutti

i simboli della passione. Giù a sin. soglie, e ponte di legno sul Noce, Nacque a Piano Pietro Bernardeìii {ÌS03-1S6S), avvocato, agronomo, ccl autore anche di scritti storici, come •< De’ governi elei Trentino dal 1796 in poi » (Milano, 1868).

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Seite 148 von 300
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/12(1988)
Intern-ID: 355106
cale grande, dal quale si entra in uno piccolo per la polvere da sparo. Poi un altro locale grande e presso la scala una camera da dormire. Là l’altezza è di 12 piedi (4 metri). Al terzo piano presso la scala una dispensa, poi la cucina, la ’’Stube”, una camera; il tutto è foderato di legno. Poi un’altra camera e in mezzo una ’’sala” (andito?) ov’é il ”Zug” (ruota per il montacarichi?). Il piano è alto 12 piedi. Al quarto piano la camera delle donne, una Stube foderata, contigua ad una ca mera

non ancora foderata; una cucina, una ’’sala” (andito?) alta 12 piedi. Allo stesso piano, dalla parte opposta, un’altra Stube con camera, non foderate. L’altezza dal portone, per cui si entra nel castello, fino all’ultimo pavimento, è di 65 piedi (quindi il portone esterno era 5 metri abbondanti sotto il primo piano, mi pare). Ci sono 89 gradini dal piano delle prime due cantine fino alla terrazza superiore; dunque 133 scalini dal cortile fino alla terrazza, sopra la quale c’è il tetto. Il forno

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Zeitungen & Zeitschriften
Nos Ladins
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Seite 6 von 12
Datum: 01.08.1970
Umfang: 12
mustrova 0 gra di. Ensci posse-n propi di che i fule- stieres ie tlo al fresch. ’L „piano regolatore” per Urtijej I Ultimi de juni ie-1 stata tla sala dla cesa di cungresc na cunferenza tenida dal prof. Bortolotti de Persenon sun ’n argument de gran interess „’l piano regolatore” y la leges. Te Gherdeina, ulä che tanc’ ä fabricä SIE MPH BULSAN, Galerie Vinlola, Tel. 26129 y ulä che ence ti ani che ven unirä-1 mo fabricä truep, ie chesc tema scialdi senti da la popolazion. Da 7 ani incä rejone-n bele

de’n piano regolatore de Urtijei, ma enfina mo ne ie-1 nia metü a ji, per ’l majer luech de Gherdeina ie-1 gran de bujen avei ’n tel piano. ’L prof. Bortolotti ä te si relazion spiegä i ponc’ sun chei che la cumi- scions chemuneles muessa se teni: ’l fin dl piano ie chel de defender y ga- ranti la rejon privata y tl medemo temp defender y garanti la rejons dla chemunanza aldö al prinzip dla costi- tuzion dl Stato. ’L ie sta dit che la rejons publiches va dant a la rejons privates; 4 ie la leges

fundamenteles sun cheles che ’l muessa uni teni cont: la lege dl 1942, po la lege ponte dl 1967 dl Stato; 2 leges dl Land la prima dl 1960 y la ultima unida ora dl 1970. ’L cunferenzier ä destlari, ciuldi che ’l ie de bujen de ’n piano regolatore y ä dit che per ’l meter adum venie-1 calculä i bujens per i proscimi 10 ani. ’L ä purtä ejempi de luesc dla Svizera che ä bele ’n piano da truep ani y ’l ie da udei ite che ’l ie gran eura che ence te nosc luesc venie a valei chesc regu lament. Dant al dut muesse

cun aeroplans cun laprö Tours “I. T.“ Cambio valütes a les miüs cundiziuns Cunc dies speises danfora y programs do Osta do- manda zenza degün obligo da nosc personal dar begn spezialise pur chisc laurs. ie stata la discuscion, ulä che de plu ä teu la parola. Danter l’auter ie-1 sta fat la proposta che i lauranc’ ehe la puscibiltä de se frabiche na pitla cesa povester spartiän su na pitla pert de bosch. Dut ’l piano ten cont dl pensier so- ziel per pudei viver deberieda te bona cundizions. Temp

de’n an mussrons avei '1 piano regolatore, ie-1 sta dit, y sce nosta Chemun ne’l fesc nia, po unirä-1 fat da la provinzia! ’L ambolt ä dit a la fin che la Che mun de Urtijei uel che la popolazion venie infurmeda y plu tert unirä-1 bo- namenter mo teni vel cunferenza sun chesc problem. Troies y stredes per ji a spaz per i fulestieres For plu y plu aude-n da jent da tlo y da fulestieres che ’l ie de bujen de enjenie stredes y troies da ji a spaz y spezialmenter ulä che ’l ne pö nia furne auti

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Zeitungen & Zeitschriften
Volksbote
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Seite 12 von 16
Datum: 17.09.1981
Umfang: 16
Seite 12 ft Donnerstag, den 17. September 1981 Volksbote Pustertal Freilichtmuseum Monte Piano übergeben Eindrucksvolle Meßfeier um Monte Piano anläßlich der Übergabe des Freilichtmuseums. Aufnahme: IV. Armeekorps ' Am vorigen Sonntag wurde im Rah men einer Feierstunde am Monte Piano das Freilichtmuseum Monte Piano 1915—1917 der Stiftung „Fondazione Monte Piano“ au treuen Händen von den „Dolomitenfreunden“ bzw. von deren Einsatzleiter Oberstleutnant Prof. Walter Schaumann übergeben

. Die „Do- Iomitenfreunde“ haben nach vorher gehendem Bau von -„Friedenswegen“ am hcißümkämpften Monte Piano von 1977 bis anfangs September 1981 die ehemaligen italienischen und österreichi schen Frontsteige zu einem großen Rundweg verbunden und gleichzeitig zahlreiche historische Objekte des Gc- birgskrieges als Freilichtmuseum rekon struiert. Als Höhepunkte der Feier am letzten Sonntag müssen die unter italie nischer und österreichischer Fahne vor genommene Heldenehrung und der symbolträchtige Händedruck hoher

italienischer und österreichischer Offizie re angesehen werden. Zweifelsohne ist die Begegnung an dieser Nahtstelle eine Bereicherung nicht nur für die vielen Freiwilligen aus allen Ländern Europas, die an der Rekonstruktion der alten Frontsteige und Stellungen gearbeitet ha ben, sondern auch für all jene, denen gegenseitiges Verständnis und Frieden etwas bedeutet. Wie bereits angedeutet, sieht der Be sucher des Freilichtmuseums Monte Piano außer den Kriegspfaden verschie dene weitere Objekte aus dem harten

Stellungskrieg, der allein auf diesem Berg, der heute Frieden ausstrahlen und vor weiteren Konflikten mahnen sollte, rund 10.000 Opfer in zweijährigem ver bissenen und heldenhaften Ringen ge fordert hat. Der „Piano“ hatte die Funk tion eines Sperriegels über das Höhlen steintal. Aus allen Landesteilen strömten am Zahlreiche Abordnungen von Veteranenver bänden fanden sich zur Feier am Monte Piano ein. Aufn.: Foto Rapid Sonntagmorgen Tausende auf den Monte Piano; starke Abordnungen kamen aus Österreich

, seinen besonderen Dank aus. Im Verlauf seiner Ausführungen ging er auch auf. die Be deutung des Militärs zur Sicherung“ des Friedens ein. Als leuchtendes Beispief der Bereitschaft der Jugend Europas, an der Verwirklichung der mit dem Bau der „Friedenswege“ verbundenen Zielsetzungen mitzumachen, müsse man die fünfjährige Aktion am Monte Piano sehen, eine Bereitschaft, welche den Nachrichten über Terror und Gewalt in Europa gegenüberstehe. „Wege, die einst Fronten trennten, sollen uns heute verbinden

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 24 von 57
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
"sita in Ausschnitte aus der Podiumsdiskussion vom 16. Dezember während des dreitägigen Kongresses der SH/ASUS vorn 14-16.12,1994 Stralci dalia tavola rotonda del 16 dicembre durante la tre giorni organizzata dall'ASUS/SH dal 14 ai 16 . 12.1994 Rosetta Infelise Fronza: “Noi Comune non sentiamo quasi mai parlare dell’università. Abbiamo appena appro vato un piano urbanìstico, un piano urbanistico comunale, dove non si prevede alcuna residenza di tipo universitario, alcuna identificazione di aree

per l’università. Quindi un piano appena approvato, sarà in vigore tra prestissimo, che deve essere realizzato nell ’arco di 10 anni, ha ignorato di fatto la questione universitaria. Allora, da un punto di vista proprio della politica cittadina, l’università è stata messa tra parentesi. Sarebbe gravissimo che per ragioni di impreparazione della città noi progettassimo sedi decen trate, quali Brunice o Bressanone, escludendo Bolzano

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 80 von 113
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
"sita in Ausschnitte aus der Podiumsdiskussion vom 16. Dezember während des dreitägigen Kongresses der SH/ASUS vorn 14-16.12,1994 Stralci dalia tavola rotonda del 16 dicembre durante la tre giorni organizzata dall'ASUS/SH dal 14 ai 16 . 12.1994 Rosetta Infelise Fronza: “Noi Comune non sentiamo quasi mai parlare dell’università. Abbiamo appena appro vato un piano urbanìstico, un piano urbanistico comunale, dove non si prevede alcuna residenza di tipo universitario, alcuna identificazione di aree

per l’università. Quindi un piano appena approvato, sarà in vigore tra prestissimo, che deve essere realizzato nell ’arco di 10 anni, ha ignorato di fatto la questione universitaria. Allora, da un punto di vista proprio della politica cittadina, l’università è stata messa tra parentesi. Sarebbe gravissimo che per ragioni di impreparazione della città noi progettassimo sedi decen trate, quali Brunice o Bressanone, escludendo Bolzano

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 679 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
, cominciando a contare dal pollice, la Curia isiaca del tempio d’Iside, il grande Teatro della tragedia, il piccolo Teatro scoperto e il quartiere dei gladiatori. Da questo luogo la vista si espande verso setten trione su tutta la cittìi. Questo asciutto cenno non lia altro scopo elio quello di dare press’a poco il piano di Pompei; [’or narlo di mille variati colori c fregiarlo di bellezze architettonielle è opera della fantasia. Sono da ricordare le due pili grandi Termo, bagni pubblici, di cui l’ima

da quelli de’ paesi settentrionali, e solo la maniera di costruire e di vivere del mez zodì corrisponde ancora fino a un certo punto a quella del mondo antico, la quale è determinata dalle esigenze di un altro clima. Noi non dividiamo le nostre case orizzontalmente, ma vertical mente, noi costruiamo alzando piano sopra piano. Si pensi ora una di codeste case moderne a tre piani, e precisamente eolia distribuzione che andiamo dicendo. A pianterreno un corridoio conduce dalla strada in un’ampia sala

circondata da sei o pili stanze. Sui lati liberi della casa s’aprono magazzini e botteghe ad uso di negozianti (Fogni specie, ohe non stanno però in alcuna comunicazione colla grande sala e cogli altri locali terreni. Al disopra di codeste botteghe, a mezza altezza dal pianterreno, s’apre un piano intermedio, clic gli Italiani chiamano mezzanino, ove abitano inquilini poveri. 11 pianterreno serve alla famiglia del padrone di casa per l’ordinaria dimora: qui vengono sbrigate le faccende quotidiane, qui

lavora in sieme colle serve la padrona di casa, qui sta il letto nuziale e vi stanno anche lo scrigno de’ de nari e i forzieri della biancheria; qui infine vengono esposti i morti. Al disopra del pianterreno s’alza il primo piano, composto anch’esso di una sala centrale cir condata all’ intorno da altre stanze. Qui pendono in mostra i ritratti degli antenati e i distintivi (l’onore, c qui il padrone di casa tratta gli affari più importanti; percliò qui sta anche l’archivio o biblioteca. Da questo

piano tu sei condotto per angusti corridoi al secondo, arioso e allegro, or nato di colonnati c destinato al tranquillo riposo. Qui stanno intorno alla sala centrale le camere da letto e le stanze da pranzo, e qui il sole e l’aria hanno non contrastato accesso, Sul tetto oriz zontale si immagini anche disposto un piccolo giardino ; e per tal modo abbiamo completa la casa- villeggiatura, la cui distribuzione non b molto lontana da quella delle nostre moderne. Da questa immagine caviamo ora quella

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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 79 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
78 (284) c. fosmr.Kfc — n. castello uhi- bcon consiglio secondo piano. ( ) La Cappella era dedicata a S. Sebastiano ; in seguito venne negletta, principalmente dopo che i! Vescovo Francesco Felice, abbandonato l'antico appartamento vescovile, si fece allestire una cappella privata nella nuova abitazione. Di questa fa menzione il Bartoli, passando invece sotto si lenzio quella antica che ora è ridotta ad officina. Riceve la luce per le due fenestre opposte, l’una verso il cortile dei leoni

, l’altra verso il cortiletto fra il palazzo ed il Castel vec chio. DÌ fronte alla porta d’ingresso era un’ altra porta, ora murata, che metteva ad una scala a chiocciola, per la quale si poteva salire al piano superiore e discendere nel refettorio avanti la cantina. Pare che la cameretta angusta, ora trasfor mata in un cesso, ed a cui si perveniva dal cortile dei leoni, sia stata in comunicazione con la Cappella, e servisse una volta da sacrestia. Dal computo delle spese dei 3 Dicembre 1527 risulta

ancora che sopra la Cappella fosse stata costruita una torriicella, con croce e banderuola dorata. -) 11 secondo piano. Attraversando il cortile dei Leoni si arriva in prossimità dell’ingresso, alla scala che porta al secondo piano, la quale su di alcuni pilastri di forma svelta, è impostata sopra il ramo inferiore. Sul parapetto di marmo levigato con le colonnine alternate di marmo bianco e rosso, nei luoghi che tuttora ap pariscono picchiettati sopra i piedistalli doveva trovarsi qualche ’) Mari.vm

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1989)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 13. 1989
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Seite 272 von 304
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 300 S : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Arbeitsbericht 4 zum Ald I = Relazione di lavoro 4 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1989</br> Bagolini, Bernardino: Relazione preliminare e risultati della prima campagna di scavi nell'insediamento dell'età del bronzo di Sotciastel (Val Badia, Prov. di Bolzano) / Bernardino Bagolini ; Giovanni Tasca ; Umberto Tecchiati, 1989</br> Craffonara, Lois: Probleme der geographischen Nomenklatur im sellaladinischen Bereich / Lois Craffonara, 1989</br> Dorsch, Helga: Siur Ciprian Pescosta : (1815 - 1889) ; zur 100. Wiederkehr seines Todes / Helga Dorsch, 1989</br> Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 1 / Giorgio Faggin</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ Kartograph und Geograph Heinrich Berghaus : (1797 - 1884) ; ein früher Zeuge für die "Unità Ladina" / Hans Goebl, 1989</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (A - L)</br> Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ Ladiner und das Koalitionsprogramm für die X. Gesetzgebungsperiode des Südtiroler Landtages / Dieter Kattenbusch, 1989</br> Munarini, Giuseppe: Monsignor Giovanni Battista Martini : (1810 - 1877) / Giuseppe Munarini, 1989</br> Palla, Luciana: ¬I¬ Ladins y les opziuns / Luciana Palla ; Karin Demetz, 1989</br> Rizzi, Giovanni: Rilievo geoelettrico in un'area di insediamento preistorico sul Colle di Sotciastel (Badia-Pedraces/Abtei, Prov. BZ) / Giovanni Rizzi ; Carlo Trentini, 1989</br> Steinicke, Ernst: ¬Der¬ sozialgeographische Gegensatz in den "Dolomitenladinischen Sprachinseln" Friauls / Ernst Steinicke, 1989</br> Stolzenburg, Andreas: ¬Der¬ Maler Giuseppe Craffonara : (1790 - 1837) ; zum 200. Geburtstag am 7. September 1990 / Andreas Stolzenburg, 1989
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/13(1989)
Intern-ID: 355119
MERLIN, T. - 1983: Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont. Mi lano. MESSAGGERO VENETO vom 16.6.1987. MIGLIORINI, E./A. CUCAGNA - 1969: La casa rurale nella montagna bellunese. Firenze. MÜLLER-SALZBURG, L. - 1968: Neue Gesichtspunkte über die Felsrutschung im Vajont- tal. Übers. Nr. 15. der Austrian Society for Geomechanics, Translation Service. Salzburg. ORZES, F. - 1981: Vajont - II piano comprensoriale. Presentazione di SEMERANI L. Tipo grafia Agordina. PASCHINI

, P. - 1953/54: Storia del Friuli. Udine. PENZI, D. - 1971: La Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Erto. Pordenone. REBERSCHAK, M. - 1983 a : Il grande Vajont. Documenti. Venezia. REBERSCEIAK, M. (Hrsg.) - 1983b: Il grande Vajont. Venezia. SAMONÀ, G. - 1965: Piano regolatore particolariggiato per il centro di Longarone. Relazione. SAMONÀ, G. - 1967: Piano urbanistico comprensoriale del Vajont. Relazione. SAMONÀ, G. et al. - 1964: Piano regolatore generale intercomunale (Longarone - Castella- vazzo

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Zeitungen & Zeitschriften
Monats-Tandem
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Seite 28 von 40
Datum: 01.01.1985
Umfang: 40
PIANO DI ALLARME ANTINQUINAMENTO IN SUDTIROLO La Ruhr non è poi così lontana Le condizioni microclimatiche che hanno favorito la condensa di smog nella Ruhr possono verificarsi anche a Bolzano. Diverso sarebbe il piano d'intervento: nella Ruhr (’allarme di III grado scatta con i valori d’inquinamento che nel piano anti smog della provincia di Bolzano sono riconosciuti di II grado. E ciò perché local mente si è preferito ricopiare la legge meno allarmistica del Baden-Württemberg. La Germania

. Sui valori che fanno scattare l’allarme d’intervento, c’è una letteratura. Le di sposizioni variano da Land a Land. Ciò che nella Ruhr fa scattare l’allarme di III grado è considerato di II a Berlino- ovest o nel Baden-Württemberg. In Ba viera non si considera niente, perché manca la legislazione a riguardo. Esat tamente come in Italia. Siamo i primi della classe (ma di quale classe!) In Sudtirolo esiste da oltre un anno un piano di allarme anti-inquinamento che prevede tre stadi di allarme

o su periore a 6, e nel III stadio sia pari o superiore al sestuplo o superiore a 9. Si tiene inoltre conto del perdurare dell’inversione termica e dell’assenza dei venti. I valori inquinanti di II grado sono quelli che hanno provocato la serie di pesanti interventi nella Ruhr peraltro previsti anche nel piano antinquina mento sudtirolese per il III stadio d’al larme. La situazione a Bolzano, Merano, Bressanone Bolzano è una città che può registrare le condizioni microclimatiche favore voli

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 138 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
molte decime e feudi e servi in Termòn, in Cunèvo, in Derniìdo, e certo poteva contarsi fra le più ricche di quel tempo. Ebbe bere questioni, di cui ignoriamo i motivi, coi Conti d’Eppan, tanto die nel 1204 i figli di Oluradino, che erano Giacomo, De perto, e Ottolino, uccisero i due fratelli Federico ed Enrico fi glinoli del conte Udalrico de Piano, quegli stesso che parecchi anni prima, nel 1158, aveva fatto prigionieri i legati pontifici, che accompagnati solennemente dal vescovo di Trento

, passavano sul suo territorio per recarsi a Bolzano e di lì in Germania dal l’imperatore. Il principe vescovo in punizione del delitto com messo spogliò i tre fratelli de Enno di tutti i loro beni allodiali, e feudali, e gli obbligò anche a concedere la libertà a molti loro servi, tra quali a quelli che essi tenevano in Derniulo °). Ma pochi anni dopo, quando Oluradino era già morto, il vescovo Federico Vanga, essendosi essi riconciliati coi de Piano, e avendo fatto solennemente la pace con loro

, li rimise nuovamente nel godi mento di tutti i loro beni, li assolse dal bando, e restituì loro i castelli della Corona, di Pòrtolo e di Nano, mediante lo sborso di mille lire veronesi :! ). “) v. Maffei, Periodi storici ccc. pag. Ili- ") v. Con. Vang. docum. n-° 141, del 17 Fcb. 1218: quum feodum de m frascriptis hominibus de Ilcrmulo esset apertimi p)er laudimi Cune in dnm Federicum .,. cpiscopimi ... e jihis f/. dm Olui'Cidmi de Eno pi opta niorlem q. dui Comilis Federici de Piano (v. doc

. n- n 13/), prememoratus dnus Epìscopns... prvmlegin-m dedii et conccsstl... predichi hominibus... ut itine in cinica debeanl esse et perpetuo \permanere in Ecclesia S. Vigilti... et quod nullus episcopns possit nec debeat eos ahqno modo alienare. 3 ) v. Col). Vang. ji.° 137, doc. £3 Luglio 1217 : posi pacem factam inter eos ex una piarle et in ter Comi ics de Piano ex altera, de morie quondam

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