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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Seite 37 von 47
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 43 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/9
Intern-ID: 165264
vanni Haes, chirurgo dell’arciduca Ferdinando Carlo, lasciò erede universale l’arciduca Ferdinando Carlo; legò dei poderi alla chiesa di Nomi per far celebrare una messa perpetua giornaliera „prò anima mea;“ inoltre al curato della chiesa di San Zenone in Nomi, che era in quel tempo Domenico Pergamo, e ai suoi successori, una casa detta dei Perini con prato ed orto attiguo. Si ricordò finalmente anche dei suoi servi ed amici, cui fu largo di donazioni. Isabella Tabarelli de Fatis discendente

da Margherita, figlia di Pietro Castelletti, moglie ad un a Prato di Segonzano, accampò delle pretese al feudo di Nomi, intentando lite all’arciduca Ferdi nando Carlo, il quale, a titolo di transazione, pagò alla stessa ventimila fiorini renosi. Nell'anno seguente, 1647, fa assunto l’inventario dei beni e diritti del feudo di Nomi, da Marc’Antonio Bertelli, consigliere arci ducale e commissario ai confini d’Italia. Il feudo di Nomi alla morte di Ferdinando Castelletti, come appare da un documento

di trasmissione alla famiglia Fedrigazzi, che qui trascrivo letteralmente ci viene descritto come segue: „1. Dosso di Nomi con il castello rotto dalla guerra antiqua. 2. La iurisdT di Nomi con la moderna autorità e ragione, che la goduta e posseduta li sig,' Castelletti conti di Nomi,' insieme anco li aggravi, come per antiqua consueta 3. Una Daera, che deve pagare le Ville di Nomi ed un’altra decima nella campagna di Pomarol, che paga di uve, e grani, ed altra entrada conforme all’antiqua consueti' 4. Due

palazzi detto uno vecchio ed altro il nuovo, con appresso cancve e piazza, cd altre comodità, come si ritrova. 5. Una chiesura appresso detto Palazzo cinta di muro intorno di piovi 16 in circa. 6. Un’altra chiesura detta quella di sotto di piovi 36 ed una casa dcrimpeto alla chiesa di Nomi come attacata appresso la detta chiesa. 7. Un bosco di Roveri grandi sopra li palazzi. 8. Un bosco detto alle scale di piovi 62. 9. Un altro bosco sopra Nomi di piovi 63. 10. Una prativa, ed arativa con Mora

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 15 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
strada Imperiale, come della Praderia d’Aldeno senza pregiudizio delle ragioni Giurisdizionali, dovendo posso servire, che le possine condurre, e ricondurre ad ogni occorenza, senza dimandar Licenza alli Signori Ministri della Giurisdizione di Castelnovo, di più si riserva anco ragione al Signor di Nomi di castigar civil mente, e di ritener gli bestiami sino al risarcimento del danno li dannificanti dei prati e campi aderenti alla casa situata nella Praderia d’Aldeno, e più anco alla pena

che radino a drittura per livello, sia Giurisdizione libera del Signor di Nomi con tutti li sudditi che ora hanno li Signori di Castelnovo abitanti in Nomi Pomarolo e Case, Di più in riguardo del Covelo, e parte del Lago d’Aldeno cessa dal Signor di Nomi come sopra li Signori di Calstelnovo cedono al Signor di Nomi il do minio diretto, Giurisdizionale e tutte le ragioni avute sinora li Signori di Castel novo nel porto, e casa in Chiusole con sue aderenze, con obbligazione di manu tenzione, e con

patto che li Signori di Castelnovo possine Essi, sua Famiglia, Ministri e Servitori passare a loro, beneplacito detto porto gratis, e liberamente come prima con carri, cavalli, e robe di qualsivoglia sorte senza contradizione. Terzo. ■— Dal sud Rido, o acqua che scorre per Pomarolo sino a Ri di Piaz con le case e sudditi sotto Nomi, come anche la casa e sudditi di Nomi nella Villa di Savignano sarà libera Giurisdizione di Castelnovo, ed incontro li Signori di Castelnovo dano e cedono al Signor

di Nomi la loro casa, campi e Maso con tutte le sue ragioni esistenti nella Villa e Regola di Nomi, che ren dono l'entrata di ragnesi sessanta annui incirca con promissione d’evizione e manutenzione. Quarto. — Si riserva ragione ali Signori di Castelnovo, sua famiglia e Ministri di poter liberamente transitare, condure e ricondurre prigioni per la strada Imperiale, che passa per la Giurisdizione di Nomi senza partecipar al Signor di Nomi o suoi Ministri senza però pregiudizio della ragione

, e Giurisdizione territoriale, e ciò nel modo e forma riservata al Signor di Nomi per Aldeno come sopra. Quinto. —• Che la Giurisdizione di Nomi verso sera termini dal suddetto Rido di Pomarolo assendendo a dirittura sino al Maso di S. Antonio esclusive traversando di là sino alle costiere di Castel Varco, quale Castello di Castelbarco, Bosco e Chiusure circonvicine pertinenti alli Illustrissimi Signori Baroni di detto Castello si dichiara sia Giurisdizione delli medesimi Signori Baroni, come anche dentro

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht , Sprachwissenschaft
Jahr:
1830
Elementi della lingua italiana : ad uso delle scuole normali
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Seite 7 von 102
Autor: Soave, Francesco / di Francesco Soave
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: 100 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italienisch ; s.Grammatik ; f.Schulbuch
Signatur: 0821
Intern-ID: 517785
6 C A P O . I. datura , eri uso di ciascuna Parie del Discorso* 'No he/ I Nomi sono I® parole, che stzrvouò'^td' indicare le persoli®, o le cose, di cui si parla , coinè Pietro, Paolo, Acqua, Fuoco, Fiore, Fruito eoe. I Nomi, altri si dicono , particolari , o proprj-, ed altri universali, , o càmùhi* I Nomi particolari , o proprj sono quelli , che si danno solamente’ a il aldine persone , o; ad alcune cose particolari, come Pietro , Paolo , Sole, Lima, Milano , Pavia. Pò, Ticino , eoe, - I Nomi

universali, d coinùni sai* quel li che si dan no universalmente a tali© Je'cose della medesima specie, o del medesimo genere ''coinè' Uomo , Bènna, légno , sasso , prato, campo, casa , piazza, lago, fiume, ècc. Oltre a ciò vi sonò i Nomi personali io, fu, noi, poi , sè che si dicono 'personali, perchè io , è noi indi- k " ' : .• * > tà , o determinazioni delle sostanze* Ma gli Aggetti- pi, essendo parole che non si adoperali mai per no» minare mima casa, è che si aggiungono invece ai Nomi medesimi delie

cose per esprimere lè loro qua lità, ò 'determinaiioni , non si possono' chiamar No mi e debbon por conseguenza 'formare urla Classe' a . parte* dì contrario i Pronomi , c H Participj parie ' spettano alla Classe dei Nomile 'parte a'- quella "degli Aggettivi', Alla Classe dei Nomi apparìengon'ò quei 'che si chiamano Pronomi Personali , cioè io , tu, noi, voi, sè, i quali impròpriamente si son pur detti Pronomi) non essendo Focabuli , che si usino invece ,#ei Nomima essendo per . se medesimi veri

Nomi esprimenti la' persona che parla , à persona a cui si parla eco. Alta Classe degli Aggettivi-poi appartengono ■tei#,' Al: altri Pronomi,, e tiitti ì Participi, che in 'fatti òlla maniera - degli "Aggettivi accordano sem pre mi Nomi} a anali si riferiscono ,

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 11 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
delle spese incontrate durante il periodo di detenzione, per il mantenimento d’una compagnia di soldati in Nomi e per le spese sostenute dalle diverse commissioni. ■ L’interessante processo è conservato in diversi volumi nel- l’archivio dei baroni Moli di Nomi. II nostro archivio notarile possiede del processo di Beseno un documento in data 29 gennaio 1661, a rogiti Melchiore Ba roni, dal quale si rileva che gli officiali della pretura di Rovereto, Pietro Leonardi, Cristiano dalla Porta

, Domenico Turri e Giuseppe Fiorini vantavano un credito di talleri centosessantuno dalla com missione arciducale verso Michele Fedrigazzì per causa et occa sione delti viaggi , fatiche, condole de prigioni da Arco al castel di Beseno. In data 11 ottobre 1663 Michele Fedrigazzi ricevette dalle mani dell’arciduca Sigismondo Francesco, conte del Piroio, l'in- feudazione della contea di Nomi, cioè feudo mascolino dei beni allodiali e subfeudo mascolino e femminino appartenente alla chiesa di Trento e prestò

giuramento di fedeltà. Nel documento sono descritti i beni allodiali cosi come l’arciduca Ferdinando Carlo li aveva ereditati dal conte Ferdinando Castelletti cioè: 1. mo Dosso di Nomi con il castello rotto dalla guerra antiqua. 2. do La iurisd. ,,e di Nomi con la moderna Autorità c Ragione, che la goduta e posseduta li sig. ri Castelletti conti di Nomi miei Antecessori, insieme anco li aggravi, come per antiqua con- suet. ne 3. tìo Una Daera, che deve pagare le Ville di Nomi, Pomarolo et Alden annuale

Rein. 23 fi 36 c. 4. to Una Decima nella Campagna di Nomi et un altra Decima nella Campagna di Pomarol, che paga di uve, et grani, ed altra entrada, conforme all’antiqua consuet. 0 5. to Due palazzi detto uno vecchio ed altro novo, con appresso Canove et Piazza, et altere Comodità, come si ritrova. 6. to Una chiesura apresso detti Palazzo cinta'di Muro Intorno di Piovi 16 in circa. 7. mo Un’altra Chiesura detta quella di sotto di Piovi 34 ed una casa de rimpeto alla Chiesa di Nomi come attacata

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht , Sprachwissenschaft
Jahr:
1830
Elementi della lingua italiana : ad uso delle scuole normali
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Seite 23 von 102
Autor: Soave, Francesco / di Francesco Soave
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: 100 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italienisch ; s.Grammatik ; f.Schulbuch
Signatur: 0821
Intern-ID: 517785
2 a tiara)«. le Madri delle Madri alle Madri le Madri 0 Madri dall6 1 per le > Madri . colle j € A ! 0 V. Bell 1 uso degli Articoli. Dii® specie d’Articoli abbiamo, come già 81 C det to, nella-nostra lingua: aldini,-eoiè il, lo, la, r, li, gli, le, si 'chiamano determinati ed altri cioè uno, o una , » talora «li, del , dello, della, dei, degli, delle si chia mali indeterminati. L'articolo, determinato premettesi ai Nomi, quan do vuoisi indicare alcuna cosa determinatamente-. Ma ì Nomi, altri

sono particolari, o proprj, ed al tri universali, o comuni. Ora i Nomi proprj, esprimen do già -per se stessi una cosa determinata , non dovreb- boao mai aver bisogno di quest 1 Articolo. Nondimeno aneli« ad essi alcune volte suol darsi ; ed eccone le cir costanze. ^ ! Ugo ihW Articolo Determinalo co 1 Violili proprj. I Nomi d’Uomo, per ordinerir» si usano senza Atti- col», onde si dice Pietro, Paolo. Andrea, Giuseppe, non il Pietro , d Paolo, eoe., ma a quei di Donna si dà so vente ,■ còme

la Fiammetta, la Tancia eòe,, e si dà' pu re sovente' "ai Cognomi, o Nomi -di Famiglia , come il Petrarca, il 'Boccaccio, il Bembo. ' - 1 Nomi (ielle Città si usan 'tutti senza V Articolo, eccettualo il Cairn, la Mirandola la Bastìa, il Finale , la Chmm,-e pochi altri. 1 ' - -> I Nomi Monti , e de 1 Laghi ti mano con F Al Stona, i Padri Geo. dei, o de' Padri Dal. ai, o è 1 ' Padri Aceri Padri Voc. o Padri ' f dai, ■ o da Ahi. y pei, o pe 1 coi, o cri

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 14 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
CONVENZIONE NEL NOME DI DIO Essendo d’antichissimo tempo in qua stata controversia tra li Signori di Castelnovo e Nomi per la Giurisdizione dal Rio di Piaz sino a Prcabot e Ponte Plantander pretendendo le parti aver assoluta Giurisdizione in detto territorio Luna ad esclusione dell’altra, perciò desiderando finalmente l’Illustrissimo signor Francesco Nicolò Conte di Lodron c Castellano Signor di Castelnovo Grait Som- meregg, ed Piperstain Cameriere della M. Impcr. c Maresciallo Ereditario

dell’Ar civescovato di Salzburg, facendo a nome anco dell'Illustrissimo sig. Conte Cristoforo di Lodrone suo Padre, come Signore ed attuale Possessore della Giurisdizione di Castelnovo dall’una, e l’Illustrissimo sig. Michele Fedrigazzi Signore di Nomi e Telvana come Signore e Possessore moderno della Giurisdizione di Nomi dall’altra parte, di levare totalmente e soppire detta differenza, sono venuti per mezzo ed interposizione dell’ Illustrissimo e Reverendissimo Signor Sig. Barone Carlo di Castel

Barco Sig. di Cresta, e quattro Vicariati, Canonico della Metropolitana di Salzburg e Signor Giovanni Cattaneo di Mandipcrg Consigliere di, S. A. I. R. alla susseguente transazione e capitoli d’esser perseveramente ed inviolabilmente osservati. Primo. — Che la Giurisdizione della Villa di Aldeno con tutte le campagne e Pradaria da Prcabot fino al Co velo inclusive con tutte le case e sudditi sotto Nomi tra detti confini esistenti, ed anche colla parte del Lago del Signor di Nomi sia, cd apparienghi

assolutamente all, Sig. di Castelnovo con la proprietà delia detta parte del Lago, eccettuata però L’Ischia Magagna col Rimone dell’Adige, quale in tutto, c per tutto, come si ritrovi, aspetti ai Signor di Nomi con la Giurisdizione, e di più si riserva le ragioni al medesimo Signor di Nomi di poter transitare liberamente perla strada Imperiale, e della Praderia d’Aldeno esso, sua Famiglia, Ministri, Uomini con Cari, Cavali, e qualsivoglia altro istromento per uso, c comodo de suol Poderi, ed Ischia sudetta

con riserva al medesimo Signor di Nomi per esso sua famiglia, servitori, Ministri, e Lavoranti del transito libero per andare all’Ischia con dichiarazione che qualsivoglia caso possa occorrere alli pedoni nel transitar come sopra dal Covelo sino aH’Ischìa Magagna, li Signori di Castelnovo non possino esercitar contro d’essi alcun atto Giurisdizionale Civile, ne criminale, ma sia riservato al Signor di Nomi, e questo pel patto espresso inten dendosi però questa riserva limitata nell'attual transito

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 23 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
Bortolameo e del consigliere Alvise, fratelli Betta dal Toldo, cosic ché portò al marito una cospicua dote, sebbene avesse avuto a sostenere lunghe liti per l’eredità del fratello, il Gesuita Bortolameo, ultimo rampollo della famiglia Betta dal Toldo.( J ) Leopoldo fissò la sua dimora in Rovereto in casa della moglie in via della Terra (civ. N.° 21), e morì pure a Rovereto il giorno 31 ottobre 1764; ma il cadavere fu trasportato con gran pompa a Nomi e sepolto nella tomba di famiglia. Un volume

di atti riflettente l’eredità del baron Leopoldo, che fa parte dell’archivio comunale di Rovereto, contiene il suo testamento in data ìnnsbruck 21 agosto 1764 scritto di proprio pugno e firmato dai testi Giovanni conte Hormeyr e Carlo de Hischberg, ed un codicillo dettato prima di morire al suo confessore P, Gio Benedetto di Ala presente il P. Gio Antonio di Val di Ledro; l’inventario dei beni mobili c scritture esistenti nella casa di Ro vereto e nel palazzo di Nomi; l’elenco dei beni feudali, che

in confronto di quello del 1663 erano sensibilmente aumentati e la specifica delle spese per il trasporto delia salma che ammontò a 689 fiorini. Leopoldo procreò: Piena nata nel 1730 che sposò nel 1764 Amedeo conte Mantcufel, ciambellano c maggiore bavarese, morta a Nomi il giorno 1 febbraio 1813. Eleonora Giovanna nata a Nomi il giorno 30 aprile 1733, morta celibe prima del 1764. Bri gida Teresa nata nel 1735 morta nel 1817, che andò sposa nel 1766 al conte Gio Battista Gonzaics de Rivera. Carolina

Giovanna nata a Rovereto il giorno 24 gennaio 1737, morta bambina. Anna Leopolda nata a Nomi il giorno 18 settembre 1738, morta il 17 febbraio 1758. Bortolameo Stefano nato a Rovereto ai 26 dicembre 1739, morto bambino. Carlotta Giuseppina nata a Nomi ai 30 di gennaio 1741, morta bambina. Amalia e Carlotta gemelle nate a Nomi il giorno 20 ottobre 1743, la prima morì bambina, la se conda sposò nel 1779 il barone Saverio Ceselli di Santa Croce, capitano delle milizie e commissario ai confini d’Italia

a Rovereto, già vedovo di Notpurga contessa Tannenberg. Cesare Camillo nato a Nomi addì 31 luglio 1745, moriva in tenera età. Adamo Domenico nato a Nomi il giorno 18 gennaio 1728. (’) Perini Q. La famiglia Betta dal Toldo.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 18 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
di Pomarolo o Vaisorda, coi paesi di Nomi, Chiusole e parte di Pomarolo, La giurisdizione di Castelcorno si estendeva a tutto il terri torio dal rivo di Brancolino a Bordala fino ai confini del vicariato di Nomi e della giurisdizione dì Cresta compresi i paesi Brancolino in parte, Marano, Isera, Patene, Lenzima, Manzano e Nomesino. La parte curiosa di questo documento riguarda la villa di Pomarolo, che ebbe in forza del. medesimo il suo territorio co munale alla dipendenza di quattro diverse

giurisdizioni, di quella di Nomi, Castellano e Castelnuovo, Castelcorno e per certe case e orti situati sotto di Pomarolo della podestaria di Rovereto, L’arciduca Sigismondo Francesco con diploma in data Inns- bruck 4 febbraio 1665 elevava Michele Fedrigazzi al baronato del sacro romano impero col -titolo di Nomi, e l’imperatore Leo poldo I con un altro diploma, in data 24 giugno 1678, gli con feriva il titolo di Barone di Nomi, e la matricola tirolese in data 24 gennaio dello stesso anno lo iscriveva fra

i suoi membri. ( 1 ) In favore dei sudditi della giurisdizione di Nomi soggetti alla podestaria di Rovereto, per ordine dell’ eccelso governo di Innsbruck, Michele Fedrigazzi con atto 15 settembre 1666 stabilì colla città di Rovereto una • convenzione presenti i provveditori Giorgio Betta dal Toldo, D. r Giulio Pizzìni e Nicolò Rosmini. All’atto è unito l’elenco delle famiglie che ne erano.soggette. ( 2 ) Michele morì nell’anno 1686. Si era sposato nel 1630 in primi voti con Maria degli Scolari, nel

1677 in secondi con Piena Margareta de’ Martini di Galliano, figlia del dottor Gio Maria e di Caterina Camelli. Nella sala del palazzo nuovo di Nomi è conservato il ritratto ad olio di Michele colla scritta: L • B • MICHAEL FEDRIGÀT1VS D NVM1 AETATIS LUI ANO D MDCLX1I11. Dalla prima moglie procreò undici figli, nati tutti ad Inns- bruck, dei quali sopravissero Francesco, Adamo Domenico, Gio vanni e Anna Isabella e dalla seconda Maria Elisabetta. Francesco seniore della famiglia, nato il giorno

14 luglio 1638, fu investito della contea di Nomi, dopo la morte del padre, 6) Consulta araldica di Vienna. 0 Archivio di Luogotenenza in Innsbruck, Feudi tirolesi A fol. 744,

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 8 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
signore del castello di Vigolo, e discendente da una,Castelletti di Nomi per sè e suoi successori della giurisdizione di Nomi, e anche il vescovo Sigismondo Alfonso dei conti Thun con lettera 23 gen naio 1671 rinnovava quella investitura al figlio di Ottavio, Ber nardino Tabarelli. (*) , ,Sorse perciò un contrasto fra il vescovo dì Trento, e l’arci duca Ferdinando , Carlo, il quale con lettera 26 aprile 1655 pre gava il vescovo di voler infeudare Michele Fedrigazzi della contea di Nomi

e a questo scopo mandava al vescovo il consigliere di reggenza Giovanni Cattaneo. Con una seconda lettera in data 30 giugno 1655 l’arciduca confermava al vescovo la lettera 16 maggio e lo pregava di voler quanto piima rimuovere le difficoltà del- l’infeudazione. ( 2 ) Per compensare Michele Fedrigazzi della perdita della contea di, Nomi, fino a tanto che non fosse stata appianatala questione, l’arciduca Ferdinando Carlo con lettera 28 novembre 1653 ló in vestiva della giurisdizione di Telvana

in Valsugana, conservandogli però il titolo di signore di Nomi, cosicché da quest’anno in poi il Fedrigazzi si chiamava signore di Nomi e di Telvana. ( a ) Dopo la partenza del Fedrigazzi da Nomi, per ordine del capitano di Trento, baron Carlo Colonna Vòls, signore di Sie- chenberg, colonnello e delegato arciducale e dietro richiesta dì Marc’Àntonio Bertelli, signore di castel Volsana, che di nuovo era stato nominato capitano ed amministratore della contea di Nomi, si fece l'inventario dei beni mobili

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1989)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 13. 1989
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Seite 62 von 304
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 300 S : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Arbeitsbericht 4 zum Ald I = Relazione di lavoro 4 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1989</br> Bagolini, Bernardino: Relazione preliminare e risultati della prima campagna di scavi nell'insediamento dell'età del bronzo di Sotciastel (Val Badia, Prov. di Bolzano) / Bernardino Bagolini ; Giovanni Tasca ; Umberto Tecchiati, 1989</br> Craffonara, Lois: Probleme der geographischen Nomenklatur im sellaladinischen Bereich / Lois Craffonara, 1989</br> Dorsch, Helga: Siur Ciprian Pescosta : (1815 - 1889) ; zur 100. Wiederkehr seines Todes / Helga Dorsch, 1989</br> Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 1 / Giorgio Faggin</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ Kartograph und Geograph Heinrich Berghaus : (1797 - 1884) ; ein früher Zeuge für die "Unità Ladina" / Hans Goebl, 1989</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (A - L)</br> Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ Ladiner und das Koalitionsprogramm für die X. Gesetzgebungsperiode des Südtiroler Landtages / Dieter Kattenbusch, 1989</br> Munarini, Giuseppe: Monsignor Giovanni Battista Martini : (1810 - 1877) / Giuseppe Munarini, 1989</br> Palla, Luciana: ¬I¬ Ladins y les opziuns / Luciana Palla ; Karin Demetz, 1989</br> Rizzi, Giovanni: Rilievo geoelettrico in un'area di insediamento preistorico sul Colle di Sotciastel (Badia-Pedraces/Abtei, Prov. BZ) / Giovanni Rizzi ; Carlo Trentini, 1989</br> Steinicke, Ernst: ¬Der¬ sozialgeographische Gegensatz in den "Dolomitenladinischen Sprachinseln" Friauls / Ernst Steinicke, 1989</br> Stolzenburg, Andreas: ¬Der¬ Maler Giuseppe Craffonara : (1790 - 1837) ; zum 200. Geburtstag am 7. September 1990 / Andreas Stolzenburg, 1989
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/13(1989)
Intern-ID: 355119
auf die für die etymologische Erklärung unerläßlichen Belege aus Dokumenten, die vor allem von Berta Richter-Santifaller 31 ’ und von Josef Tarneller 32 ’ gesammelt worden sind. Es gilt nun, das gesammelte Material zu revidieren, nachdem die schriftliche Wiedergabe nicht selten Schwächen aufweist, 33) und zu ergän- 24) Alton J., Beiträge zur Ethnologie von Ostladinien, Innsbruck 1880. 25) Battisti C., / nomi locali delle valli di Badia e Marebbe, Parte I, Firenze 1940. Bezüglich der darin enthalte nen Transkriptionen siehe

Anm. 33. Battisti C. - Da Massa T., / nomi lo cali delle valli di Badia e Marebbe, Parte II, Firenze 1944. Ferner: Batti sti C. - Gerola B. - Morandini F., / nomi locali de! Basso Isarco dal Rivo di Eores al Rivo di Gardena, Firenze 1943; Battisti C. - Gori L. - Piacenti AM., / nomi locali del Basso Isarco dal Rivo di Gardena alla Bria, Firenze 1943. Battisti C., / nomi locali della co munità di Ampezzo, Firenze 1947. 26) Crepaz A., op. cit. Anm. 10. 27) Pallabazzer V., I nomi di luogo di Pieve

di Livinallongo del Col di Lana, in: Archivio per l'Alto Adige, LXVIII (1974), S. 149 - 330. 28) De Zanna I. - Berti C., Monti, boschi, pascoli ampezzani nei nomi originati, Bologna 1983. 29) Maradei V., Prolegomeni all'illustra zione toponomastica della Valle di Fassa, in: Archivio per l’Alto Adige XLIX (1955), S. 247-282; Dell’Anto nio G., I nomi locali del Comune di Moena, in: Mondo Ladino I (1977), S. 121 - 172. 30) Noch unveröffentlichte Materialien. 31) Richter-Santifaller B., Die Ortsna men

von Ladinien, Innsbruck 1937. 32) [Tarneller J.], Eisacktaler Höfena men, [neu herausgegeben von Ed mund Dellago], St. Ulrich 1984. Ich erlaube mir die in [ ] angegebene Richtigstellung. Zumindest für das Auge erweckt die Neuausgabe den Eindruck, als sei der Herausgeber der eigentliche Verfasser! 33) Nicht jede der oben angeführten Ar beiten befriedigt in wissenschaftli cher Hinsicht. Vor allem gilt das für manche Transkriptionen. Als Bei spiel sei Battisti C., / nomi locali delle valli di Badia e Marebbe

12
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 21 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
Luigia erano premorii al padre. Siccome erano lutti minorenni l’imperatore Giuseppe concedeva l’investitura di Nomi al loro pro curatore dottor Francesco Carneri in data 14 agosto 1710; dopo la morte di Giuseppe l’investitura fu rinnovata dall’ imperatore Carlo VI in data 9 gennaio 1713. Morto il loro procuratore, Adamo Francesco, che intanto era diventato maggiorenne, veniva investito del feudo con lettera 12 giugno 1729. R) Governatore della giurisdizione di Nomi durante la mino renni tà dei

figli di Adamo Domenico, fu nominato Gasparo de’ Wolchenstein, mentre il dottor Gian Antonio Chiusole fu confer mato come vicario; nel 1725 figura come capitano il dottor Leo nardo Benvenuti e cancelliere Silverio Chiusole commissario di Beseno. Con atto 9 novembre 1712, a rogiti Bernardino Delaiti, la baronessa vedova Elena curatrice testamentaria dei suoi figli af fitta per gli anni 1713-1714 a Giovanni Figa rolli di Nomi le decime della campagna c regola di Nomi per l’importo di ducento ragnesi

all’anno. (' 2 ) Nel 1719 maggio 7, a rogiti Silverio Chiusole, furono mo dificati gli statuti della comunità di Nomi, che datavano dal 22 ottobre 1548, a rogiti Pellegrini. Dei figli di Adamo Domenico, nati tutti a Nomi, Fva Eleo nora nata il 9 febbraio 1692 sposava Gio Angelo de’ Baldironi, capitano nelle armate di Cario VI. Teodora Elisabetta nata il giorno 14 maggio 1693 si accompagnava nel 1725 col conte Romualdo Zanata, governatore di Gazuolo. Aureli a Caterina nata il 16 otto bre 1695 prendeva

per marito nel 1718 Pietro Modesto di Gio vanni de Fedrigotti di Sacco, Adamo Francesco primogenito di Adamo Domenico nato il giorno 2 luglio 1794 prendeva stabile dimora ad Innsbruck, dove era insignito della carica di consigliere e di cancelliere dell’eccelsa Reggenza per l’Austria •superiore, fu anche capitano della città di Trento. Alla morte dell’imperatore' Carlo VI, Adamo Francesco come seniore della famiglia, fu in vestito del feudo di Nomi dall’imperatrice Maria Teresa, in data

13
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Seite 20 von 28
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 23 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/16
Intern-ID: 165295
Adamo Domenico, unico figlio superstite del baron Michele, era nato ad Innsbruck il giorno 8 di maggio 1645; dopo la morte del fratello fu investito del feudo di Nomi dall’imperatore Leo poldo I con lettera dei 14 febbraio 1688. ( ! ) Con atto degli 11 settembre 1687, a rogiti Adamo Adami, confermava a suo cancelliere Pietro Chiusole e nominava Pietro Benvenuti giudice in seconda istanza. (-) La prima moglie di Michele Fedrigazzi, Maria de Scolari, aveva istituito un legato di due messe

settimanali da celebrarsi nella chiesa di San Zenone di Nomi, vita durante, da Paolo Ben venuti, curato di Nomi e dopo la sua morte da un sacerdote che dovea essere eletto da un membro della famiglia Fedrigazzi. Per la celebrazione di queste messe il baron Adamo concedeva a Paolo Benvenuti, con atto notarile 27 aprile 1695, a rogiti Adamo Adami, la decima dei grani grossi e minuti, che annualmente si ricavava dai beni della campagna di Pomarolo, che importavano ccncin- quanta ragnesi all’anno

. ( :i ) 11 giorno 2 giugno 1692 nel palazzo nuovo di Nomi, pre senti don Gio Battista Marzani, rettore delia chiesa di Pomarolo, don Paolo Benvenuti, curato di Nomi, don Francesco Figarolli, il dottor Gian Antonio Chiusole, vicario della giurisdizione di Nomi, e Lodovico Figarolli, notaio d’Jsera, Adamo Fedrigazzi det tava al notaio Adamo Adami il proprio testamento, nel quale espimeva la volontà di esser sepolto nella chiesa di S. Zenone di Nomi, lasciava usufruttuaria la moglie ed erede universale l'unica

14
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Seite 10 von 47
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 43 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/9
Intern-ID: 165264
inazioni di confini, dichiarando, che al Covelo di Àldeno termina la giurisdizione del feudo di Nomi, poiché spettava alla giurisdi zione della città di Trento tutto il territorio al di sopra di quella località; donde si rileva che il feudo di Nomi era soggetto a due giu risdizioni cioè a quella di Nomi e a quella di Trento. L’imperatore Massimiliano I con atto, Innsbruck il giorno di mercoledì dopo la domenica Laetare { quarta di quaresima) del 1499, impegnò il feudo di Nomi a Pellegrino Busio

-Castelietti di Milano, verso l’importo di 8000 fiorini del Reno, col patto però della relui - zione. Così ebbe principio la signoria dei Busio-Castelietti di Nomi. Molti scrittori di storia patria fecero degli studi per sco prire l’origine della famiglia Castelletti del Trentino. Il Chiusole R) pubblica una lettera, che nel 1629 aveva scritto Ferdinando, ultimo rampollo della famiglia Castelletti, all’amico dottor Giuseppe Sai- bante di Rovereto, nella quale gli espone le vicende della sua famiglia

Nomi e ne conserva rono la proprietà sotto il nome di Buxis (Busio) che fu pure una fa miglia nobile milanese. Il Chiusole aggiunge, che sul palazzo Castel- stelletti di Nomi si vedono dipinti a fresco, e tuttora si possono osservare, due pellegrini i quali appunto dovevano rappresentare in effigie i due fratelli Castelletti. Lo Zotti ( 2 ) riporta la lettera del conte Ferdinando al D. r Saldante, ma non ne fa commenti ; a pag. 27 del volume 11, dice soltanto che nel 1469 figura come sesto console

15
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Seite 40 von 47
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 43 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/9
Intern-ID: 165264
DOCUMENTI CONSULTATI. 1500-1636. — Incartamento riguardante la famiglia Castelletti: Notizie, al bero genealogico e stemmi. (i. r. Archìvio dì Luogotenenza, Innsbruck, Ambrosiana III 331). (Idem idem). (Pestarchiv. XXXVI 6). 1646. — Incartamento riguardante la famiglia Castelletti; albero genealo gico e stemmi. (Museo Ferdinandeum, Innsbruck). 1499, mercoledì dopo la domenica di laetare. — Massimiliano I, imperatore, impegna a Pellegrino Busio-Castelletti, il tendo di Nomi per l’importo di otto

mila fiorini del Reno, col patto della reluizione. (Miscellanea Alberti, Tomo V, fol. 245 nella Biblioteca civica di Trento). 1500 giugno 8. — Il principe vescovo di Trento, Udalrico IV de Lichien- stein, assegna con investitura a Pellegrino q. Petri Busio de Castelletti il feudo di Nomi. (Miscellanea Alberti Tomo I). 1507 dicembre 2. — Giorgio III di Ncudeck, principe vescovo di Trento, assegna con investitura a Pellegrino de Busio-Castelletti il feudo di Nomi. (Miscellanea Alberti, Tomo ìli, fol

. 222, nella Biblioteca civica di Trento). 1511 marzo 2. — L'imperatore Massimiliano I vende a Pietro de Busio- Castelletti, il feudo di Nomi per l’importo di ragnesi 10.800. (Miscellanea Alberti, Tomo V, fol. 245 nella Biblioteca dì Trento). 1516 ottobre II. — Bernardo desio, principe vescovo di Trento, assegna con investitura a Pietro q. Pellegrino de Castelletti il feudo di Nomi. (Miscellanea Alberti. Tomo !, fol. 69, nell’ i. r. Archivio dì Luogotenenza, innsbruck). 1525 agosto 21. — Bernardo

desio, principe vescovo di Trento assegna con investitura :! feudo di Nomi ai fratelli Teodoro ed Ippolito per sé e per ! loro nateli! Pellegrino e Giantraneesco, rappresentati dai loro procuratori, il medico Girolamo Bre-zio e il dottore Bonaventura Fanzini. (Miscellanea Alberti, Tomo I, fol. 151.) 1524 '"aggio 20. — Pietro Busio-Castelletti informa Antonio Guelfa, con sigliere dei vescovo Bernardo desio, che il conte Andrea Lodimi, aiutante a Sant’Antonio, fabbrica monete false. (Miscellanea

16
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Seite 32 von 47
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 43 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/9
Intern-ID: 165264
contratto Dario con documento 14 dicembre 1592, a rogiti Gio Pietro Frisinghelli, cedette per compra vendita al conte di Lich- tenstein ad estinzione del debito la chiusura apresso al palazio di Nomi. Da questo documento si rileva inoltre che a quel tempo il fiorino renese valeva cinque lire meranesi, e ridotto in moneta italiana si compulsava a quattro troni e mezzo, il che vuol dire che perdeva il dieci per cento. Da un documento del 157..., risulta che Dario nella miniera di ferro aveva

perduto dodicimila fiorini, e che possedeva a Nomi 25 case; rilevai pure che a quel tempo era cancelliere della giuris dizione di Nomi, il notaio Aldrighetto Adami. Il giorno 6 di gennaio del 1593 Dario aveva scritto nel ca stello di Konigsperg il suo testamento in lingua italiana e tutto di proprio pugno. La pergamena conservata nell’ 1. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck, misura 110 con X 50 cm. 11 documento fu portato il giorno 10 gennaio dello stesso anno alla Prepositura di S. Mi chele

da Presano. Dario dispose nel testamento d’esser sepolto nella tomba di famiglia a Nomi, anche se fosse morto lontano dalla patria, e volle che la tomba si adornasse d’un decoroso monumento; non dimen ticò di farsi celebrare delle messe in remissione dei suoi peccati e a redenzione della sua anima, e ne aveva veramente bisogno. Lasciò alla chiesa di San Pietro di Nomi, mille ragnesi, da investirsi in tanti livelli per il mantenimento di un cappellano, che obbligava alla celebrazione di una messa

quotidiana in San Pietro. Provvide pure ai poverelli di Nomi cui ordinò di distribuire il

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1983)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 7. 1983
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Seite 188 von 260
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 254 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Diekmann, Erwin: Zur sprachlichen Situation des Rätoromanischen in Graubünden / Erwin Diekmann, 1983</br> ¬La¬ formazione del plurale nominale in gardenese attraverso la documentazione scritta, 1983</br> Fröhlich, Ruth: ¬La¬ filigrana di Cortina d'Ampezzo a cavallo del secolo / Ruth e Max Fröhlich, 1983</br> Kindl, Ulrike: Zum Problem der Quellenlage zu K. F. Wolffs Dolomitensagen / Ulrike Kindl, 1983</br> Kuen, Heinrich: Spuren eines verschwundenen Tempus im Dolomiten-Ladinischen / Heinrich Kuen, 1983</br> Mair, Walter N.: Hundert Jahre "Rätoromanische Grammatik" : eine wissenschaftsgeschichtliche Studie zu Theodor Gartner / Walter N. Mair, 1983</br> Staggl, Verena: ¬Die¬ bäuerliche Nutzweberei im Gadertal / Verena Staggl, 1983
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/7(1983)
Intern-ID: 355035
Nota storica La desinenza di plurale attuale -cera in precedenza -c, affricata palatale arre trata, in quanto risultante da *-t + /, cioè dalla palatalizzazione della dentale finale del singolare ad opera della desinenza -/' di plurale. Già nel 1807 troviamo registrati deitg e debitg. In genere, -t dei nomi di questa classe è il residuo di un -tt- latino o di un nesso latino di consonante + t, meno frequentemente di un -d- in nesso. Altrimenti gar den. -t risponde a un -t altotedesco

o a un -t(t)- italiano. Nei nomi in -nt il gardenese non fa distinzione - come invece fa in qualche caso il lassano alto - tra nomi originariamente della II declinazione latina (lat. ventus ’’vento”, plurale venti > alto lassano véne (ma anche lat. infantes, volgare *infanti > alto lassano fènc\) e nomi della III (lat. decurrentes > alto lassano degorènts ’’travi” del tetto; lat. pontes > alto lassano pénts, etc.). Il riflesso del latino dentes della III declinazione (con -tes> - ts ) si pone a sé, e costituisce

; cf. E nota 424): plurale fótte, e così nséuz ’’sciapo” (< *insùlsu) (femminile nsèuza: pi. nsèuzes)', prinz ’’principe” (< ted.); ròz ’’legaccio (di rami flessibili)” (< *ròt- tyu, derivato del lat. rota ’’ruota”), etc. Nota storica I nomi in -z ([ts]) continuano a) antichi nominativi latini volgari in *-ds, come *fund(u)s, ex-tema in -§ della III declinazione latina, continuato anche in friulano, livinallese, badiotto, alto engadinese, in zone del soprasilvano e del sottosilvano, oltre che in catalano

rappresentava graficamente l’affricata dentale sor da con ”ts” e non con ”z” come si usa oggi (G riserva ”z” a segnare /z/ cioè s sonoro), come pure rappresentava l’affricata palatale sorda avanzata con ”ts” e non ”c” (lettera da lui non usata). Pertanto, G riuniva i nomi in -z (attuali) con quelli in -5, e analo gamente i nomi oggi in -c con quelli in -s (oggi -se).

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Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1902
Vita di San Vigilio, vescovo e martire : patrono principale della città e diocesi di Trento
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Seite 300 von 386
Autor: Tait, Antonio / Antonio Tait
Ort: Trento
Verlag: Artigianelli
Umfang: VII, 363 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Vigilius <Tridentinus>
Signatur: II 102.523
Intern-ID: 215627
(S c g> APPENDICE II. (al Capit. III.) Il Dittico Udalriciano. « Dittico, così il I)' Avino, è una voce greca che ■significa « piegato in due », da dys e ptyssein . Chiamaronsi adunque con questo nome due tavolette, piegate una sull'altra, e nella parte interna alquanto scavate e spalmate di cera, su cui collo stilo s'iscri vevano nomi o fatti da tenerne ricordo. Le due ta volette erano traversate da una coreggia, che forma va una specie di cerniera. I diptici altri erano pro fani ed altri

sacri. « I sacri presso gli antichi cristiani erano ancor essi due tavolette che piegavahsi una sull’ altra, al cune più grandi ed altre più piccole, su cui scrive- vansi da una parte i homi dei vivi, e dall’ altra quelli dei morti. Le persone delle quali mettevansi i nomi nei dittici sacri, erano i Pontefici, i Vescovi •che avevano ben governato il loro gregge, gli Impe ratori e gli altri grandi uomini distinti per le loro virtù, o pei loro benefici verso la Chiesa. Si recita vano sècretamente

i nomi di quelli che erano nei dittici sacri durante la Messa, e il diacono era quel lo che faceva questa funzione. Il tehipo in cui re cita vansi questi nomi nella Messa, si chiamava il tempo dei dittici; il che era dopo l’oblazione. Finita la recita di questi nomi, prega vasi per coloro che •erano stati nominati, e dicevasi la preghiera intito-

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