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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 111 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
CAPITOLO SECONDO ITINERARI PER PEDONI A) DALLA STRADA PEDEMONTANA MERIDIONALE (DA POVE A PEDEROBBA) ALLA CIMA GRAPPA. 1. - Pove (o Romano) - Campo di Solagna - Monte Coston - Monte Grappa. Uscendo da Bassano dalla Porta della Grazie, si segue la carroz zabile per Trento con vista sulle propaggini dell’Altipiano di Asia go, a sinistra, e del Grappa a destra, separati dalla profonda inci sione del Canale di Brenta. Prima di giungere al km. 4 si volta a destra, si attraversa l’abi tato di Pove

(cave di marmi sulla montagna sovrastante a nord- est) e per una ripida mulattiera si sale in mezz’ora, per Bresagge, alla selletta fra il Monte Bastia (430) ed il Monte Cornon (758). Al di là di questa si prosegue a mezza costa e in un’ora si giun ge nei pressi di Case Marchi dove si incontra la mulattiera che sale da Romano Alto, taglia le serpentine della strada Cadorna e per il Monte la Grisella (816), il Col Cavraro (844) e le pendici occidentali del Monte Castellato (929) raggiunge le Case ora

dette. Di qui si prosegue a Nord per l’Osteria del Campo di Solagna. Da Ca’ Marchi all’Osteria del Campo minuti 40 circa. Dal Campo di Solagna al Grappa (ore 2,30-3) è conveniente se guire la strada Cadorna (vedi pag. 50) che può essere abbreviata usufruendo di qualche scorciatoia nei pressi del Monte Coston e poco dopo il Cason di Meda. 2. Campo di Solagna - Col del Miglio - Col Caprile - Col della Berretta - M. Asolone - Grappa. E’ un’escursione piuttosto lunga, ma tuttavia assai interessan

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 598 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
Gran Sasso si lanciano a guisa di piramidi nell’aria; la maggiore è il Monte Corno, ad essa segue il Monte Srancastello e ultimo viene il Monte di Fano Trojano: Le altre vette, die si accumulano loro intorno ad eguali altezze, o l’ima sopra l’altra, rassomi gliano a un attendamento di giganti, e dalla parte opposta, sulla Macella, sta l’inimico, il cui capo, l’altissimo Monte Amaro, contende al Monte Corno l’onore di essere il monte più eccelso della penisola. Sotto di lui stanno, il Marrone

, il Monte Alto, la Scalata e la Rocca di Lipareto. Lalla piramide del Gran Sasso (che finora venne rade volte scalata) si possono vedere “ tutti 1 regni della terra c le loro ricchezze ,,, e il viaggiatore di facile impressione, che dal Monte degli Olivi sopra la ridente Sorrento erompe in un grido di gioia, vedendo emergere traverso il fogliame de’fiehi e degli olivi a destra e a sinistra due azzurri golfi, si sente qui invece compreso dai bri vidi del grandioso, potendo collo sguardo misurare due mari

dell'interno. Laggiù, dove oggi risplendono bianche città , stavano un dì le cupe fortezze della Lega San- nitica, che seppe resistere perfino a Roma; ai nostri piedi si spiegano, fin dove l’occhio può giun gere, i territori! de’Marsi, dei finenti, degli li-pini ; più presso al monte s’accampavano ! Vesti»!, i Pretuzi, i Marrucini, e vicino alla Majella i Peligli!. Le antiche e già potenti città, come Ro vinilo, giacciono qua e là tra la silvestre verzura ridotte a un mucchio di rovine coperto d’erba

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 105 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
staggiando trinceramenti semi interrati si raggiunge la vetta del Monte Asolon (1520) posizione essenziale per la nostra difesa che, dopo violenta lotta fu travolta il 18, ix, '17. Venne poi più volte ripresa e perduta dalle nostre fanterie che, respinte, si abbarbicaro no a pochi metri dalla vetta ed attesero il 30, x, ’i8 per ricacciare, con sforzi cruenti, il nemico. Il terreno offre impressionanti visioni di guerra: grovigli di trinceramenti, relitti di armi, bonacce, el metti e ancora

proietti inesplosi. Cippo collocato dalla Legione Trentina a ricordo della Medaglia d’Oro G. Lipella, volontario trentino, qui caduto il 15 giugno ’i8 (v. pag. in). Magnifico panorama. A sud la testata della Valle S. Felicita e i verdi prati della Valle delle Foglie con visibili sistemazioni di fensive sui suoi fianchi, a N. la Valle Cesilla famosa perchè da es sa provenivano le riserve austriache attaccanti. Da Monte Asolon a Monte Coston e Strada Cadorna (r h 20’). Seguendo le sconvolte trincee che

Farine verso Est si scende anche alla Croce del Termi ne (1451) donde parte, in direzione Sud, una ripida mulattiera che raggiunge la Str. Cadorna in io’. Proseguendo a S. E. oltre la Cro ce del Termine si arriva subito dopo sulla vetta di Monte Coston (1520). Panorama. Dal Monte Coston procedendo verso valle ancora in direzione di S. E., si giunge in 5’ alla Strada Cadorna nella svolta chiama ta il « Giro della morte » le cui adiacenze sono tutte cosparse di crateri prodotti da scoppi di granate.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 778 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
più su verso Ma- letto e Brente , ove il monte cade a precipizio dalla parte di occidente , e la lava fu sempre più che in ogni altro luogo minacciosa ; continuando, discendono alla terrazza inferiore dell’ Etna per Adernò, Paterno , Catania e lungo la costa del mare, anch’essa di formazione vulcanica. E codesto un territorio magnifico , e nomini agiati, in gran parte felici e sereni, abitano nei numerosi villaggi e nelle piccole città dell’Etna, specialmente verso mezzodì e occidente fin su alla

bizzarra Micologi , per dove è obbligato a passare chi vuol salire sull’ Etna. Zaffavano , Annun ziata, Tre Castagna , Linguagrossa ed altri sono tutti paeselli posti per lo meno a duemila piedi sul livello del mare, ma folti di popolazione e circondati di splendidi giardini, nei quali il ricolto delle messi e delle frutta è doppio che sul continente. Felici sudditi di un possente signore ! Come è ammirabile 1’ aspetto del monte , quando s’ apre la primavera e i campi si adornano della rosea fioritura

dei mandorli e di lieti ciclnmi, mentre la vetta è ancora coperta di un bianco e rilucente mantello di neve ! Poi verdeggiano sui suoi fianchi i boschi ; la lava infocata si fa strada framezzo le nevi e le squaglia; torbidi ruscelli precipitano nei burroni, e la vetta del monte appare denudata fra le nubi, le quali s’aggirano intorno ad essa, gettando larghe ombre , ovvero squarciandosi, scendono a ingombrare le profonde insenature , che s’ aprono qua e là sui lati di esso. Spesso il monte manda

giganteschi buffi di fumo nell’azzurro estivo del cielo, ovvero si scote c fa tremare il suo trono, quasi a saggiare le proprie forze , lanciando sassi roventi sulle sotto poste colline. ’ Poi si acqueta per lungo periodo di tempo e lascia crescere le seminagioni fino nei suoi più riposti recessi, e maturare le frutta fin presso alle sue voragini. Fino dai tempi, in cui l’isola era ancora avvolta nel velo della tradizione, narrasi di eruzioni del monte , e se Omero nulla racconta delle violente sue scosse

, potrebbe tuttavia essere che il Ciclope, che lanciava rupi, secondo c detto nell’Ocft'ssea, fosse una personificazione dell’Etna , da vanti ai cui sussulti dovettero fuggire le piccole navi dei Greci. Più tardi si annoverarono quasi in ogni secolo due eruzioni, e spesso le città sparse intorno al monte ebbero a soffrirne, più che altre Catania, la quale, simile a fenice, risorge sempre dalle sue ceneri. Nei tempi antichi, come al presente, il monte fu spesso salito da frequenti schiere di viag-

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 581 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
abbruciata, dalla quale s’alzano' sterili ammassi di scorie. L’alpestre Rocca di Papa sembra uscire di mezzo a una cupa verzura , e sopra ad essa stanno sospesi grigi vapori, clic avvolgono un monte, la cui cima b illuminata da un limpido raggio di sole : il Monte Cavo. Quelle cupole, clic si perdono nell’orizzonte, appartengono alla residenza estiva del papa, Castel Ganclolfo. E il sen tiero va sempre piìi elevandosi. Il piede scivola sopra negri detriti di lava, le strade si sprofon dano tra

un terreno- RAGAZZO DEI MONTI SABINI. tutto sconvolto alla sede degli dèi del Monte Albano. Non b una strada volgare codesta , è l’an tica Via triumphalis , che conduceva al tempio primitivo del dio della federazione latina , Giove Laziale. Di qui passavano i collegati latini, quando celebravano la festa annuale colla loro fede razione, qui scalpitavano le zampe ferrate dei cavalli romani, trasportando i generali colla corona di mirto intrecciata nell’elmo a celebrare il trionfo sul sacro monte. Questi

blocchi poligoni di basalto così bene conservati furono posti da mani antiche. Oggi una fitta boscaglia li circonda , e il paesaggio nel suo silenzio e nella sua solitudine ha ancora qual cosa dei misteri del sacro bosco., Giunti sulla vetta del monte, ci arrestiamo alla porta venerata e celebre di un convento di Passionati, le cui squillanti campanelle fanno scappare gli antichi iddii. Fin verso il secolo decimottavo sorgeva qui abbastanza ben conservato il vetusto tempio; ma poi per opera

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 160 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
MONTE SAN SALVATORE . SUL LAGO DI LUGANO. Duomo, costruzione lombardesca del XV secolo non priva di pregi, e di lassù la vista spazia sulla città sottoposta e sul seno del lago , che le sta innanzi. Ma infinitamente più ampio e vario è il panorama, che il viaggiatore può godersi dalla cima del monte San Salvatore , a cui si giunge con facile passeggiata (909 metri) e di dove 1’ occhio può contare fin dieci bacini lacustri tra le mille insenature di monti, che si svolgono davanti a lui, e che

fanno nodo al Generoso , al ve glione, al Bernina, al San Gottardo e al monte Uosa. Di lassù si può meglio che da altrove con templare anche il celebre ponte di Melide, gettato nel 1846 tra quest’ultimo paese e Bissone sul braccio più meridionale del lago , che mette a Capolago, di dove la strada conduce a Como. Il ponte è lungo ben 753 metri, ed è dovuto all’ingegnere Lucchini. Lugano del resto possiede, oltre le sue bellezze naturali, anche qualche capo d’arte meritevole fiorita del lago , e dove

esso più si distende , per modo che 1’ orizzonte non vi è soffocato , come altrove, dai monti, che strapiombano nel lago. Riparata alle spalle dai contrafforti del Monte Ce neri, essa gode di una temperatura eccezionalmente mite, e nei mesi di inverno , mentre tutto in torno si addensano le nevi, è un soggiorno incantevole per la purezza del cielo e per il tepore del- 1’ aria. Ma anche in primavera ed autunno, quando la vegetazione è in fiore, nulla di più ameno che questa breve plaga tutta

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 37 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
pini coi battaglioni : Val Maira, Monte Pavione, Monte Arvenis, Val Cismon, Val Camonica, Val Cenischia, Feltre, Cividale. E soggiungeva : « Fra essi meritano l’onore di speciale menzione il 11 battaglione del 38° Fanteria, il III battaglione del 53 0 Fanteria, il battaglione Alpini M. Pavione, ed il battaglione Alpini Val Mai ra che sul fondo di Val Calcino, sbarrando la via al nemico col suo glorioso sacrificio, ha affermato ancora una volta l’eroico mot to i< di qui non si passa », insegna

e vanto degli Alpini nostri ». E nel Bollettino di guerra del 19 dicembre, al termine dell’aspra battaglia, i fanti del 240° Reggimento (Brigata Pesaro ) ed i mitra glieri della 2060 1 Compagnia, avevano il meritato onore di essere segnalati per la mirabile resistenza spiegata ad Ovest di Osteria del Lepre dove riuscì vano lo sforzo nemico che sui costoni occiden tali, dal M. Pertica al M. Asolone tentava, ormai senza speranza, la conquista del Monte Grappa. Ricorderemo, poi, che il 30 dicembre, con

un’azione abilmente preparata e condotta, la 37* Divisione francese ritoglieva al nemico il monte Tomba. Il 14 gennaio, infine, il 22° Fanteria (Brigata Cremona ), con un bell’attacco, riponeva piede sulla sconvolta ci ma dell’Asolone, ma, dopo due giorni di lotta asprissima era co stretto a ripiegare di nuovo poco sotto la cima. LA ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA DEL GRAPPA. La eroica difesa delle due prime battaglie, succintamente nar rate, aveva manifestato la necessità di concretare un piano com pleto

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 665 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
presto. Ma anche i ricchi sgombrano le ville nei giardini e corrono al sicuro in Napoli, ovvero salgono sulle navi, clic fin dalla notte stanno pronte a far vela nel porto. È giunta 1’ ora del mezzogiorno, e si può finalmente calcolare il danno, che la lava ha recato. Ci sono stati anche molti morti, furono trovati uccisi da lapilli che cadevano , o abbruciati dalla vampa ; molti non si ritrovano pi ir Tra i curiosi, forestieri e indigeni, che erano saliti sul monte fino alla casa dell’Eremita

o al di là dell’Osservatorio fino all’Atrio del Cavallo, per ammirare più davvicino lo spettacolo, molti non sono ritornati, c di questi si fa ansiosa ricerca. I,A PORTA d’EUCOCANO RESTAURATA. Di nuovo scende sulla Campania la notte, ma con lei non viene anche il riposo, perche il monte continua a tuonare anche più violento. Per le vie di Napoli sembra udire un incessante cannoneg giamento, i vetri delle finestre tremano e tremano gli usci in tutte le case. Il popolo teme un ter remoto e fogge dalle vie ristrette sulle

piazze o nelle chiese, dove le campane suonano senza inter ruzione. Canti di sacerdoti, fumo d’incenso, processioni, preghiere a san Gennaro, protettore della città, affollamento e confusione in ogni luogo. 11 monte rimbomba sempre più veemente. E mezza notte, e di nuovo l’infausto chiarore copre il cielo d’ oriente, di nuovo il mare riverbera fino al- l’orizzonte quella luce sanguigna. Come passano lente le ore! Finalmente il monte s’ acqueta, esso tace improvvisamente ; un silenzio misterioso

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 596 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
nevosi del- 1’ Abruzzo , e questo grandioso edificio qui, a cui ci appressiamo camminando sotto una vòlta di querele sempreverdi, è il Convento dì Monte Cassino, e la città, che a’suoi piedi sembra cader nel l’abisso, è San Germano, città osca dapprima, poi dc’Volsci, indi sannita c da ultimo romana. Legnava qui ancora il culto pagano d’Apollo , e sulla cima di questo monte si circondavano ancóra di rose le colonne del tempio di Venere, allorché Benedetto , già vecchio , cacciato dalla malignità

di quella bufera andavano a frangersi fino a’piè del monte, su cui sorge ora il convento : perocché laggiù, al Volturno, si combattè battaglia decisiva fra Teja c Narscte. Durante codesto rimescolio i bisognosi e gli addolorati, chi aveva fame e chi era malato, tro vavano un rifugio presso i divoti padri ; ma vi vennero anche le arti e le scienze e v’ebbero ospi talità. abitarono eo’frati nelle nude celle, furono amate, coltivate e conservate con cura amorosa per. la posterità. Di ciò si onora

guerra fu gettata fra le tranquille sue mura. Ciò clic ora sussiste , è un ampio edificio del secolo scorso, dall' aspetto di città , che da ogni parte lascia penetrare la splendida luce e l’aria ristoratrice. Ma se ci affacciamo al portone d’ingresso, eccoci di nuovo in mezzo alla selva del monte, nella cui ampiezza crepuscolare il piccolo sguardo umano si perde. Si vede, come in una specie di sogno, l’età presente trascorrere in ferrovia traverso la valle laggiù ; come in sogno echeggia sul monte

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 270 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
LIBRO SECONDO. DALL’ARNO AL TEVERE FIRENZE Il viaggio da Bologna a Firenze , pel quale si richiedevano già molte ore , e anche maggiori incomodi nelle pesanti carrozze, che facevano la traversata delFApennino, compiesi ora in poco più di quattro oro con la ferrovia; la strada, che misura dall’ima all'altra città centotrentadue chilometri, d detta generalmente della Porretta, dal nome di una stazione che si incontra nelle più alte gole del monte , e conta tra le più ardite e pittoresche

e così s’innalza lentamente fino a Por- retta ; qui entra in una gola anche più stretta e selvaggia, ove a ogni tratto deve aprirsi il cammino per entro le viscere del monte ; e di eoteste gallerie se ne contano in tutto quarantacinque. A Pracohia si raggiunge la massima elevazione, e di là comincia rapida la discesa, che, come lungo la Riviera ligure di Ponente, rassomiglia piuttosto a un continuo avvicendarsi di luce e di oscurità, tante sono in codesta parte le gallerie', per le quali

si è costretti a trascorrere. Oltrepassata la stazione di Piteccio , 1’ orizzonte comincia ad allargarsi, qualche lembo di cielo , un cielo azzurro e sereno , incornicia le cupe vette del monte, e finalmente a tuia svolta l’occhio del viaggiatore può con un

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 733 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
MONTE VERGINE. 875 il suo corpo, che era stato sepolto presso al ponte di quella città, venne, per ordine del vescovo di Cosenza, tratto fuori della fossa e trasportato oltre i confini del Regno, lungo il fiume del Verde ; onde Dante nel suo Purgatorio mette in bocca, a Manfredi codesto amaro lamento : Se ’1 pastor di Cosenza, oh’ alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letto questa faccia, L’ ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento Sotto

concorse ad illustrare queste rupi solitarie , ma non dimenticate. Compiuta la solennità religiosa ’sulla cima del monte, il popolo scende nuovamente ai basso, e allora hanno principio i baccanali, incomincia l’allegria disfrenata. Si spogliano gli alberi e le viti delle loro fiondi per intesserne corone di cui i buontemponi si cingono la testa; ài di sopra degli attendamenti sventolano variopinte bandiere; d’ogni parte risuonano grida, canti, squilli di trombe, rulli di tamburello, tintinnìo

qui in progressione crescente ; fin die il lunedi di Pentecoste non venga a sollecitare il ritorno. Allora la folla si disperdo per varie direzioni , e dii in quello stesso giorno esca da Napoli per una escursione nei monti, incontra a ogni passo gruppi d'uomini stanchi, assonnati, impolve rati, che tornano silenziosi e mortificati alle ordinarie occupazioni in città. È scomparso oramai anche 1’ ultimo pellegrino. Noi ci troviamo soli sul sacro monte e con templiamo il tranquillo e silenzioso

paesaggio, che si allarga ai nostri piedi. Colà s’eleva il Ve suvio di color azzurro profondo, una lieve nuvoletta argentina corona la sua vetta. Quella città è l’antica Benevento; questa è Ariano: colà giacciono Bisaccia, Conciano, Arpadio, Monte Sarchio e Sant’Agata dei Goti. Verso oriente si apre l’ampia pianura delle Puglie e a mezzodì scendono per le silenziose boscaglie degli Irpini i monti Lucani a conginngersi con quelli della Calabria.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 743 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
886 DAL ALPI ALL'liTKA. celebratissima. La citta giaceva in una posizione importante assai pei Romani, allo spartiacqua del Saimio, della Lucania e della Puglia c sulla grande strada fra il Sanino c Taranto, E quando i Romani nel 21*1 avanti Cristo mandarono nella città ventimila coloni, everso il 200 ne crebbero ancora il numero, Venosa divenne per i paesi circostanti e fin gin a mezzodì una vera e poderosa fortezza, clic li teneva in soggezione. Presso a lei s’alza il magnifico monte Vulture

colle sue due vette visibili di lontano, antico e non ancora affatto estinto vulcano, clic il bosco c una lussureggiante vegetazione hanno nel corso dei secoli riconquistato a se. E quello stesso Vulture di cui Orazio , narrando della sua fanciul lezza, elegantemente dice : Me fabulosa; Vulture in Apulo Allriris extra Vmcn Apuliae Ludo faligaiumqnc somno laonde nova pue.nm palumbc; Presso alle pendici del monte si dispiegano nel cratere di antichi vulcani i piccoli laghetti di Monti echio

, circondati -incidessi di ampi boschi, tra i quali sorgono alcuni paeselli alpini. La vista, clic s’apre a chi sì arrampica fin sulla cima del monte, ricorda quella del Monte Cavo, c non manca anche il romanzesco convento dedicato qui a San Michele. Costeggiando da Barletta la spiaggia sempre pianeggiante, s’arriva a Taranto, da dove lo sguardo abbraccia, in un solo giro la ora paludosa costiera, su cui s’alzavano già le più considerevoli città elleniche. Tutte codeste città, del pari che Toma o Temutimi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 160 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
testa della prima ondata, in fierissimo combattimento, nei punti più pericolosi e più minacciati. Ferito, con la. perdita di un occhio, volle restare al suo posto. Accerchiato da forze superiori, si scagliò coi pochi compagni in violenta ed impari lotta, riuscendo ad aprirsi una via. ( Monte Asolone e Col della Berretta, 25 ottobre). Tenente Ponzio di San Sebastiano Mario, da Novara, del XVIII Re parto d’Assalto. Aiutante maggiore in un reparto d’assalto, in un critico momento della lotta

, si slanciava spontaneamente alla testa dei suoi arditi al l’attacco di una importante posizione nemica, ingaggiando violenta lotta con pugnale e bombe a mano. Gravemente ferito, volle rima nere sul campo, infondendo ai pochi superstiti la tenacia che valse a resistere fino all’arrivo dei rinforzi, salvando la posizione sangui nosamente conquistata. (Monte Pertica, 25 ottobre). Sottotenente Crespi Pietro, da Milano, della izi8* Compagnia Mi tragliatrici. In un critico momento dell’azione accorreva con

la propria sezio ne a proteggere il fianco di una nostra colonna d’attacco, impegnan do viva lotta con nuclei nemici provvisti di mitragliatrici. Postate le proprie armi allo scoperto, paralizzava ogni tentativo di avanzata nemica, finché, colpito a morte, cadeva sulla propria arma, inneg giando alla Vittoria. (Monte Pertica, 27 ottobre).

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