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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 11 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
xiv Kurz Francesco, maestro dirigente a Kufstein, Lorenzoni Luigi, maestro a S. Michele, Mariacher Carlo, maestro civico a Bruneck, Micheli Carlo, maestro dirigente a Sacco, Platter Ugo, maestro civico a Innsbruck, Waxstatter Giuseppe, maestro dirigente a Kirchbichl, Zecchini Adamo, maestro dirigente a Riva. Secondo il § 19 dell’Ordinanza ministeriale degli 8 maggio 1872 l’ispettore scolastico provinciale D.r Giovanni Hausotter aveva da tenere la presidenza della giunta permanente

. dell’occasione della prima conferenza provinciale straordinaria un comitato di maestri e di maestre del distretto scolastico civico di Innsbruck con sovvenzione dell’i. r. Luogotenenza preparò un’espo sizione di mezzi didattici nelle sale dell'i. r. istituto magistrale. L’im presa trovò zelante cooperazione tra maestri, amici della scuola e industrianti, così che si potè approntare in breve tempo una copiosa collezione di mezzi didattici per tatti gli oggetti d’insegnamento della scuola popolare, e dei

diversi sistemi di banchi, di lavagne e di altre suppellettili scolastiche. L’esposizione ebbe gran numero di visitatori e fu generalmente apprezzata. Quale ricordo duraturo della medesima ogni scuola della provincia ricevette il quadro patriottico « Eroi Tiro lesi del 1809 », che il pittore tirolese prof. Francesco de Defregger aveva dedicato all’ esposizione. Alla prima conferenza provinciale straordinaria dei maestri fu anche concesso di porgere a Sua Maestà l’Imperatore per mezzo d’ima propria

deputazione l’omaggio del ceto magistrale tirolese e insieme il suo ringraziamento per la sanzione delle nuove leggi sco lastiche provinciali. Sua Maestà si è graziosissimamente degnata di ricevere il 29 settembre, alle udienze generali nella corte, la deputa zione della conferenza composta del presidente D.r Giov. Hausotter, ispettore scolastico provinciale, del suo sostituto ispettore scolastico provinciale G. Stanger e dei membri della giunta L. Haselsberger, Fr. Kurz, C. Micheli e Ad. Zecchini

, e di rispondere benignissi mi a mente all’allocuzione del capo della deputazione colle seguenti parole : « Accolgo con vero piacere l’espressione dei sentimenti di fedeltà 6 dì gratitudine del ceto magistrale tirolese. « A voi è affidata la gioventù della provincia. Siate in ogni tempo ricordevoli della nobile meta, ma anche della grave respon-

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 91 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
ha latto qua e là dei progressi, non è merito nostro no, ma dei docenti della stazione sperimentale di 8. Michele, della Pre sidenza e degli impiegati della Sezione di Trento del Consiglio pro vinciale d 5 agricoltura. « Sono sì grandi e di siffatta importanza le scoperte agrarie in questa ultima parte del secolo che muore; sono così sicuri e du raturi gli effetti ch’esse devono produrre; sono sì facilmente appli cabili ad ogni sorta di terreno; sono sì numerose da abbracciare tutte le branche dei

in materia agricola, più sotto ac cennerò egualmente, almeno di volo, quali e quante esse siano al presente, che abbiano una portata generale. « Una delle cause principali della depressione, in cui trovasi at tualmente l’agricoltura, deve assolutamente ricercarsi nella mancanza dì sode cognizioni agrìcole nel contadino. « Egli infatti non sa che i lavori profondi devono essere fatti in autunno, onde la terra per effetto del gelo e disgelo possa ctio-

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1891
¬Die¬ Thal- und Gerichtsgemeinde Fleims und ihr Statutarrecht
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Seite 231 von 234
Autor: Sartori-Montecroce, Tullio ¬von¬ / von Tullio v. Sartori-Montecroce
Ort: Innsbruck
Verlag: Wagner
Umfang: VIII, 222 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Zeitschrift des Ferdinandeums ; F. 3, H. 36
Schlagwort: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Signatur: II 64.827
Intern-ID: 134613
— 221 - Confirmatio statutorum et privilegiorum Communitatis Tri* denti facta ab Episcopo C. Em. Madrutio a. 1637. [Bibi. Mazz. ; Misceli. Alberti VI 50.] — XXIX. Nuovi statuti e provisioni mu nicipali che riformano il tempo della fiera di 8. Michele et regolano le cause dì concorsi dei creditori in qual si voglia evento ed emergenza, d’osservarsi nella città di Trento e sua podestaria. [Druck - Trento 1640.] — XXX. Capitoli proposti al Principe Vescovo di Trento pel colleggio dei Medici, 1666

. Druck. [Bibl. Mazz.] — XXXI. Diritti di caccia pel Principe e pel Municipio di Trento. [Bibl. Mazz,] — XXXII. Diritti e pri vilegi del Municìpio di Trento esposti al P. V. nel 1774 con una lettera in proposito del P. V. Cristoforo Lizzo. Druck. [Bibl. Mazz.] - XXXIII. Riforma degli Ordini e statuti dei Mercanti della città di Trento. 1740. Ms. [Bibl, Tiro!.] — XXXIV. Proclama d’ordine dei Signori Consoli e Proveditori della città di Trento concernente le leggi delle Primogeniture, Maioraschi

. Ms. [Innsbrocker Statthalterei Archiv,] Festino. (Val.) Statuto municipale della Valle di Vestino (Giuris dizione fendale di Lodrone) riguardante gli affari giurisdi zionali, pupillari e comunali. 1694. Ms. [Bibl. Tirol.] * Fezzano. L Statuto del borgo di Mezzano, ricompilato nel 1574. Ms. [Bibl, Mazz.] — II. Revocatio privilegiorum Vezani et Pa- dergnoni facta a Duce Friderico 1414. Ms. [Bibl. Mazz.] Ficariati, J quattro. L Statuta civilia et criminalia nuper refor mata et aucta a Carolo Card. Madrutìo

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Bücher
Kategorie:
Belletristik 
Jahr:
1898
Kaiserin Elisabeth-Todtentrauer auf der Alm : Scenen aus den Septembertagen ; ein Tiroler Edelweiß auf das Grab der Kaiserin
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Seite 14 von 19
Autor: Mathiowitz, Alois / [Alois Mathiowitz]
Ort: Innsbruck
Verlag: Rauch
Umfang: 15 S.
Sprache: Deutsch
Signatur: II 62.814 ; 2.007
Intern-ID: 73023
Michele. Der Kaiser! der Kaiser! mir ist lei um den gueten Herrn; dös mueß ihm 's Herz odrucken. Kerschbucher. Und döß gschiecht ihm in dem Jubilai-Johr. Die ganze Welt mueß sie mit dem Hearn derbormen. Peter. Und mir Veteraner, gelt Michele, schun gor afs moeste. — I tonn völlig gor nimmer röd'n, — dös druckt mer völlig 's Herz o. Geah Wastcle gien mer zur schmerzhaften M netter, zan Bildstöckl oi — i form lei rearen und böten (ab.) Wastele. Peaterle — werd ietz gor öpper Re- viloziun? (Geht

mit Peter fort.) Fünfte Scene. Michele. S' Kaisersubilaischießen, hon i Sorg, loß'n mir ietz sein. Stöffl. Ja feil versteaht sie vo selber. Kristl. Hänsele geah gschwing zu die Schützen nmi. — 's Schießen ist af der Stöll inzestollen u. 'n groeßen Fuhn soll der Bartl gschwing verhängen die Kaiserin hobn se um gebracht! Hänsele. Kristl, woedle geh' i. (ab.) Michele. Und wos für a Höllteufel hot denn dos thun? Kerschbucher. Haft not gheart — a soller walscher Lump, an Anarchist, sogen sie. Stöffl

. Man möchts gor nöt glaben, dass es solle Leut gäben kannt. Kerschbucher. Jo der Herr Pfarrer Hots wohl gsogt: so weit kimmbs in der Welt, wenn die Leut koen . Glaben mehr hoben. Michele. Sell ist a aso. llna Religinu werd der Mensch a Viech und 's schiecheste a no, Hot mei Bot er oft gsogt.

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Bücher
Jahr:
1893
Katalog der Tiroler Landesausstellung : Innsbruck 1893
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Seite 19 von 267
Autor: Tiroler Landesausstellung <1893, Innsbruck> / hrsg. vom Exekutiv-Comité
Ort: Innsbruck
Verlag: Edlinger
Umfang: XVI, 159 S. : Ill.
Sprache: Deutsch
Signatur: 2.763
Intern-ID: 189405
Anton IV. Für Bienenzucht: Mitglieder : J osef Aufschläger, Wüten. Otter, Wüten. Josef R eise h. V. Für Molkerei: Obmann: Br. Johann Schlechter, Rothholz. Mitglieder: Job. Tobias Haid, Oetz. Josef Samek, St. Michele. Peter Steiner, Wüten. Johann T i e f e n- th a 1er, Mil's. Andrä T o 11 inge r , Reichenau. VI. Für landwirthsehafüiche Maschinen : Obmann : Ludwig Schum a c li e r. Obmann Stellvertreter : Fritz HeigL Mitglieder : Franz Egger. Prof. Job. E r 11, W affen s. Director E. M ach

, St. Michele, Josef O b e r h a m m e r , Wüten. Br. Johann Toi linger, ßothholz. Prof. Josef Zehenter. VII. Comité für die permanente Wein-Ausstellung: Obmann : Tony. T s c hu r t s eh en tha 1 er, Bozen. Obmannstellvertreter: Christof Frank, Bozen. Mitglieder: Theodor Bauer, Bozen. .Fritz von B o s- earolli, Meran, Baron Eyrl, Bozen. Br. v. Guggen- b e r g, Brix en. Heinrich Lun, Bozen. E. Mach, St. Michele. Freiherr von'Sey ffertitz, Siebeneich. / VIII. Comité für die temporäre Obst- und Gartenbau

- Ausstellung. a) Für Süd tiro J. Obmann: Wenzel Vikary, Bozen. Obmannstellvertreter : Wilhelm v. Pernwerth, Meran. Mitglieder: Marcel! Christaneil, Bozen. S. Freu- ■ ■denfeis, Meran. J. Gasse r , Brixen, Carl Maxier, . St. Michele. Alois Tech u rtsebenthaler, Bozen.

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Bücher
Kategorie:
Belletristik 
Jahr:
1898
Kaiserin Elisabeth-Todtentrauer auf der Alm : Scenen aus den Septembertagen ; ein Tiroler Edelweiß auf das Grab der Kaiserin
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Seite 12 von 19
Autor: Mathiowitz, Alois / [Alois Mathiowitz]
Ort: Innsbruck
Verlag: Rauch
Umfang: 15 S.
Sprache: Deutsch
Signatur: II 62.814 ; 2.007
Intern-ID: 73023
Pete r. Hot er nocher frobt a mit enf, der Kaiser? Michele. „Grüeß Gott", hot er gsogt, und hot ins die Hond freundla druckt. „Döß ist recht, dass ös a do seid, die Tiroler siech i svola gearn. Sie feind wohl bei die Johr", hat er Zu mir gsogt. „Majestöt", (salutiert) hon i gsogt, „alino 48 hob i unter Voler Radetzki gedient". „Brav, brav," hat er nocher gsogt, und Hot ittet daher af die Ochsel gschlogen. Peter. A gueter Hear ist inser Kaiser, sell ist ganz aus. Kristl. Sovl a gmoeuer Hear

ist es, man mueß'n gearn hoben. Peter. Himmlischer Boter, derholt ins 'n Kaiser! Wüßts, wenn der gurte Monn sterbat, woeß i nöt, wies mit 'n Voterlond gang — es sein sovl gabiche Zeiten. Michele. Sell hosta recht. — Andere. Sell ist a so — sell ist wahr. Michele. Hot a der Herr Pfarrer in der Prödig ghobt, man soll für'n Kaiser woltan viel beten. Waste le. I bet olle Snutiges für'n Kaiser. H a n s e l e. Moenst i not? Vierte Scene. (Jndess ist der Kerschbucher- Bauer eingetreten — sehr cm fr und verstört

.) Michele. Sieh der Kerschbucher! Wos bringst denn du uuis von der Stoedt? Kerschbucher. Nix Gneis Mander — hobbes ös not schn ghcart? Mehrere. (Beiti. Peter. Kristl.) Jo wos denn? K e r s ch b n ch er. Man möchts völlig gor nöt glaben. Peter. Io ist a Unglück gschöchen?

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Bücher
Kategorie:
Belletristik 
Jahr:
1892
Geschichten aus Tirol
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Seite 190 von 289
Autor: Wolf, Carl / von Karl Wolf
Ort: Innsbruck
Verlag: Edlinger
Umfang: 282 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Signatur: II 90.714
Intern-ID: 143870
hinhängt, heut' auf d' Nacht, vielleicht hört man dann einen Esel plauschen/' 's Michele ließ sich aber durch solche Anzüglichkeiten nicht stören. In seiner Kammer versicherte er sich, daß die fünf Einsiedelpfennige richtig um seinen Hals hingen, dann schlich er in die Stube, bespritzte sich noch kräftig mit Weih- brunn, und als es dunkelte, schlüpfte er in den Stadel Dort legte er sich auf den Bauch beim ersten Futterloch und harrte der Dinge, die nun kommen sollten. Erst war alles still unten

im Stalle. Nur die eine Kuh, welche allein in der Ecke stand, brummte einige male leise; sie hatte erst gekalbt. Man vernahm sogar das rauhe schmatzende Schlecken, die Liebkosungen für ihr Junges. So angestrengt 's Michele auch hinhorchte, er konnte nichts verstehen. „Nein" dachte er sich, die „Mütter reden mit den kteinen Kindern auch oft allerlei Kauderwelsch, das kein Mensch versieht, wird's haltern beim Vieh auch sein." Nun aber, nach einigen Minuten, es standen ihm fast die Haare Zu Berge, hörte

er ganz deutlich, wie der tscheckete Pusterochse mit gedämpfter Stimme sagte : „Pst, bist da? Wo bist denn, he ?" Der Tscheckete stand gerade unter dem Futterloch, wo 's Michele lauschte. Nach einer Weile wieder: „Geh', mach' keine Geschichten! Wo bist denn?" „Zöchl, neben dir steh' i ja," sagte nun die weiße Kuh. Ganz deutlich hörte es der Lauscher. „A selb' ist zum Lachen, daß i di' mt verspürt Hab'", sprach hierauf der Ochse. „Weißt", entgegnete die Kuh, „'s Licht steht unterm Milchschaff

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Bücher
Kategorie:
Belletristik 
Jahr:
1892
Geschichten aus Tirol
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Seite 188 von 289
Autor: Wolf, Carl / von Karl Wolf
Ort: Innsbruck
Verlag: Edlinger
Umfang: 282 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Signatur: II 90.714
Intern-ID: 143870
182 Wie 's Michele horcht, was 's Vieh redet in der heiligen Macht. Der Much erzählte und der wußte allerlei Wunderbares. Man behauptete von ihm, er hätte ein Faustusbüchlem und gescheidt sei er, das er das Gras wachsen höre, wenn er oft im Freien schlafe. Im Wald suche er die Nörgelen auf und in den Auen unten habe er die Nixelen beim Bache belauscht. Letzteres sei eine so große Sünde, daß er zur Absolution gar zum Bischof mußte und der brauchte fünf volle Tage hiezü. Wenn man ihn darum fragte

, antwortete er einem Jeden grob: „er fei ein so großer Esel, wie ein Schaltjahr lang sei." Dies wollte Niemand sein und so frug ihn auch kein Mensch mehr. Dem Michele war das mit den Nixelen auch schon oft im Kopfe herumgegangen und er schlich sich einmal in die Auen. Es plätscherte auch lustig im Wasser und als er herau-- schlich, und vorsichtig die Zweige auseinander schob, fand er fünf wälsche Arbeiter aus dem nahen Stembruch, badend. Er seufzte fast erleichtert auf, denn ein solcher Anblick

ist wenigstens keine Sünde. Der Much erzählte also allerlei Zeug. Unter- Anderem auch, in der heiligen Nacht, wenn man an einem Sonntage, oder am 5., 7. oder 13. Tage eines Monats geboren sei und sich in den Stall schleiche, oder in den Stadel und bei den Futterlöchern horche, könne man hören, wie das Vieh rede und plaudere, gerade wie die Menschen. Dem Michele wurde kalt und warm. Er war an einem 13. geboren und in fünf Tagen war heilige Nacht. Fast tiefsinnig schlich er im Hause hemm und war so in Gedanken

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Bücher
Kategorie:
Belletristik 
Jahr:
1892
Geschichten aus Tirol
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Seite 193 von 289
Autor: Wolf, Carl / von Karl Wolf
Ort: Innsbruck
Verlag: Edlinger
Umfang: 282 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Signatur: II 90.714
Intern-ID: 143870
Wie 's Michele horcht, was 's Vieh redet in der Heiligen Nacht. 187 „A sell will i sehen, wer mi' abschaffen, kann. Kimm her, wenn's dir nit taugt, daß i da bleib im warmen Stall, Kannst einem nit a a bissele Gaudi gunnen." „Wart, i reiß' dir glei' die Ohren aus", schrie nun der andere Ochse grimmig. „I bitt' di', sei still", eiferte nun die Kuh, „wenn man uns hört ist der G'spaß fertig. " „Na, nit still bin il der Stall ist immerling mein Platz ' g'wesen. Er soll in's Ströbkotterle geh'n

.. Da herinnen will i mein Frieden haben." 's Michele war nicht wenig erstaunt über das immer erregbarer werdende Gespräch der Ochsen und der Kühe. Er hatte sich die Geschichte ganz anders vorgestellt, so wie die Kunigunde Zum Ritter Hugo spricht, oder wie der Prinz zur Schäferin in den Geschichtenbüchern. Neugierig aber war er doch, und um kein Wort zu verlieren, beugte er sich weit vor, und steckte den Kopf tief in's Futterloch. Mit einemmale kam er iu's Rutschen, krampfhaft griff er um sich, umsonst

, er purzelte durch das Futterloch in den Barren hinunter. Die Kühe und Ochsen sprangen mit klirrenden Ketten erschreckt in die Höhe, der Stier in der Ecke machte einen gewaltigen Satz, das Milch schaff fiel um und die Laterne verbreitete ihr dämmeriges Licht im Stalle. Trotz des Halbdunkels, sah 's Michele, wie sich eine weibliche Gestalt behende unter den großen Graskorb verkroch; weiteres Zu schauen fand er keine Zeit. Bon kräftigen Fäusten wurde er aus den Barren gezogen und sodann weidlich durchgewalkt

17
Bücher
Kategorie:
Medizin , Wirtschaft
Jahr:
1901
Almanach der Bäder, Sommerfrisch- und Luftcurorte Tirols
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Seite 156 von 237
Autor: Burger, Franz [Ill.] ; Landesverband für Fremdenverkehr in Tirol / hrsg. vom Landesverband für Fremdenverkehr in Tirol. Mit Ill. von Franz Burger ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Wagner
Umfang: XVI, 192 S. : Ill.. - 2., neu bearb. und verm. Aufl.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Tirol ; s.Heilbad ; f.Wörterbuch<br>g.Tirol ; s.Sommerfrische ; f.Wörterbuch<br>g.Tirol ; s.Luftkurort ; f.Wörterbuch
Signatur: I 59.117
Intern-ID: 157194
Eisenhaltiger Sauerbrunn. Rabbi. 1248 M. Post und Telegraf in Rabbi-Bad v. 15./VI.—15./IX. Postverbindung 2mal täglich nacli Male—Mezzolorabardo — San Michele. Rältbi liegt im herrlichen Sulzthal (Val di Sole) 48 km. von Trient entfernt am Fuße des Cevedale. Das Bad ist rings von Nadelwal düngen umgeben und besitzt daher außer einer sehr reinen Luft auch ein mildes Klima, welches wegen der Höhe seihst im Hochsommer sehr erträgliche Temperaturen aufweist. — Der Ort hat Arzt, Apotheke

und tägliche Postverbindnug mit der Bahnstation St. Michele. — Die Saison beginnt am 15. Juni und endigt mit 15. Sept. Der eisenhaltige Sauerbrunnen besitzt einen großen Ruf, und es wird sein Wasser nach den verschiedensten Richtungen hin versendet. — In Rabbi sind mehrere gute Hotels, so wie auch kleinere Gasthöfe, die bei mäßigen Preisen landesüblichen Comfort bieten. — Um nach Rabbi zu gelangen, steigt man von Süden her in der Balmtation St. Michele ans. wo gute Wagen zur Verfügung stellen, mit telst

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