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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1926
Venezia Tridentina, Ampezzo, Cadore: Alberghi e tariffe 1926
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Seite 11 von 44
Autor: Comitato Provinciale per il Concorso Forestieri nella Venezia Tridentina / Comitato Provinciale per il Concorso Forestieri nella Venezia Tridentina
Ort: Roma
Verlag: Ente Nazionale Industrie Turistiche
Umfang: 39 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis ; <br>g.Ampezzo;s.Gaststätte;f.Verzeichnis ; <br>g.Cadore;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Signatur: II A-36.073
Intern-ID: 511530
ESCURSIONI E ITINERARI Da Bolzano. — In aita ieri or nata: 1. Merano (ferrovia) Passo del (Movo-Brennero (automo bile) - 2. Passo della. Mendola (ferrovia e funicolare), - 3, Per il Passo dì Carenza-Pordoi- Palzorego a Cortina d'Ampezzo (automobile) - 4. Bressanone e Brun co (ferrovìa) - 5. !'rc- dazzo-Rolle-S. Martino di Castrnzza. lo dite giornate ! 1- Merano, Sponclignu (ferrovia)-Pàsso dello Stelvio-Borrniio - T i r ara o - To • nale-Mendola (automobile) - 2 Cortina d'Ampezzo-Venezia

(anfcomobile)-Arsiero (ferrovia) - 8. Passo della Frieca-Lavarone-Lévico (automobile). EXCURSIONS ET ITINE R AIRES De Bolzano. — En on jour: 1. Merano, (eh. de fer) Col du (Movo-Brennero fautomobile) - 2, Col de la Mendòla, (eh. de fer et funiculaire) - 3. Par le Col de Carezssa-Pordoi-Falmrego à Cortina d'Ampezzo (automobile) - 4. Bressanone et Brunice (chemin de l'er) - Predazzo- Roll e S. Martino di Castrozza. , En deux jours: 1. Merano, Spondigna (chemin de fer)-Col du StelviA-Bormio-Tirano-To- nale

) - 2. Rovereto-Pi aia delle Fusrazze-Schio (aufcomobile)-Arsiero (©hem in de fer) - S. Col de la Fricea-Lavarone-Levieo (automobile). WALKS AND ITINERARIES Prom Bolzano. — Disposing of on« flay; 1. Merano (Ry) Giovo Pass-Brennero (motorcar) - 2. Mendola Pass (Ry and funic.) - 3. Through Carezza Pass-Pordoi-Falzarego to Cortina d'Ampezzo (motorcar) - 4. Bressanone and Bruni co (Ry) -• 5. Predazzo-Rolie-S. Martino di Castrozza. . Disposing of two days: lì Merano, Spondigna (Ry)-Stelvio-Pasa-Bormio-Tiraao

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Bücher
Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Seite 49 von 122
Autor: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Ort: Roma
Verlag: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Umfang: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 115 - 117
Schlagwort: g.Südtirol;s.Obstbau
Signatur: III 1.372
Intern-ID: 231099
13% della provincia), ma giunge al 40% nei din torni di Bolzano. La ripartizione colturale segna le seguenti oscilla zioni: il 57% di prato permanente nella Venosta ed il 29% di se minativo; viceversa nella zona di Merano dove il meleto specializzato occupa la maggior parte del prato permettendo una discreta valoriz zazione foraggera, l’area prativa scende al 27% ed al 15% a Bolza no; in corrispondenza scema il seminativo che raggiunge appena il 15% a Merano ed il 23% a Bolzano; nella conca

di Bressanone l’esten sione prativa si equilibra con la seminativa, ciò che rispecchia resi stenza della struttura autositica. Di pari passo si svolge la consistenza zootecnica. Sulle zone frut- (1) I comuni aggruppati sono i seguenti: Zona della Venosta: Sluderno, Lasa. Silandro, Laces, Castelbello-Ciardes, Naturno, Plaus, Parcines; Zona di Merano: Lagundo, Merano, Tirolo, Rifilano, Scena, Marfengo, Cermes, Lana, Postai, Gargazzone, Tesimo; Zona di Bolzano: Nalles, Terlano. Appiano, Caldaro, Vadena, Laives

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Seite 18 von 88
Autor: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Ort: Roma
Verlag: Treves
Umfang: 83 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Signatur: III 106.613
Intern-ID: 93050
FAlto-Adige pullulò di signori feudali e di castelli. La zona da Bolzano a Merano venne chiamata il paradiso dei nobili. Questi tenevano vasti possedimenti terrieri, che i vassalli lavoravano. L’unità aziendale, do tata sempre ed inscindibilmente degli adeguati godimenti silvo-pastorali, venne rispettata e rinforzata. Gli ordini religiosi ebbero pure vasta parteci pazione nel possesso terriero. Fino all'epoca napoleonica mancò l’ordinamento comunale, sul tipo dell’Italia settentrionale, poiché non

, dal lato agrario, che una modestissima importanza, giaécliè il do minio era tenuto dalle famiglie nobili. Fra le quali si elevò il conte del Tiralo (castello .sopra Merano) 1 mediante una accorta politica, «agraria e finanzia ria (1). Gli Absburgo, succeduti nell’eredità tirolese nel 1363, perseguirono l'identica linea di condotta, soppiantan do gradualme nte ‘i p rivilegi nobi l iari a f avore dei contadini,..-intraducen.do... juiìl sovranità .disciplinatrice e regolatrice sui beni silvo

dei due prin cipi vescovi, specialmente di quello di Trento. Quivi si visse sovente di feste ■e di pompe lasciando mano libera ai nobili rurali e trascurando l’elemento terriera-. La popolazione, aggruppata nei minuscoli villaggi, dovette subire (1) La zecca, di Merano ebbe fama per lunghi secoli anche nel Trentino, i cui docu menti fanno riferimento • sovente ai meraticnses quale moneta stabile e di sicura lega. Alla zecca ed airanmiinislrazione daziaria furono impiegati sovente elementi

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Seite 48 von 122
Autor: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Ort: Roma
Verlag: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Umfang: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 115 - 117
Schlagwort: g.Südtirol;s.Obstbau
Signatur: III 1.372
Intern-ID: 231099
La distribuzione dell’area occupata dal melo e dal pero è rias sunta nel precedente specchietto, dal quale appare l’imponente inten sità frutticola dei Comuni circostanti a Merano (in ragione dell’84 per cento dell’area coltivata) ed a Bolzano (con circa il 72%). La restan. te area frutticola è data dalla Venosta, che segna un’evoluzione rapi dissima negli ultimi anni per la razionalità degli impianti, e dalla conca di Bressanone, sulla quale la frutticoltura trovasi —* eccettuate poche plaghe

; è coltivato negli ultimi anni a coltura specializzata su qualche appczzamento; complessivamente si estenderebbe su circa 1100 ettari nelle zone attigue alle città di Bolzano e Merano, Infine Yalbicocco sarebbe coltivato su circa 760 ettari (di cui 423 a coltura specializzata); mentre si inten sifica la coltivazione nei dintorni di Bolzano e di Merano, decade nella zona classica della Venosta per le citate ragioni. Tale svarietà di fruttiferi può essere attuata per la coesistenza di due principi, l’uno

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Seite 40 von 122
Autor: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Ort: Roma
Verlag: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Umfang: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 115 - 117
Schlagwort: g.Südtirol;s.Obstbau
Signatur: III 1.372
Intern-ID: 231099
fondovalle fino a Silandro; e fiori ed alberi delle più svariate spe cie adornano le ville ed i giardini di Merano: un’oasi romantica fra selve di abeti, montagne nevose e fantastiche guglie. La coltura classica, che risale all’epoca preromana, è quella del la vite che copre, a mezzo dei geometrici pergolati, i colli e le conoidi di fondovalle spingendosi sul lato solatio fino a Silandro e si arram pica, egualmente sul fianco soleggiato dell’Isarco, sulle costiere, rag giungendo pressoché Fortezza; dal

tipo industriale di Caldaro e di Bolzano passa per gradi a quello di rifornimento locale ed ai margini più elevati al semplice fabbisogno delle più fortunate aziende. Com plessivamente esistono circa 5.247 ettari a coltura specializzata e cir ca 1.200 ettari a coltura promisca. Notevoli estensioni vignate pos sedevano nel medioevo, sul territorio di Merano e di Bolzano, le chiese di Salisburgo, Ratisboma, Augusta, Coira ed altri enti per il proprio fabbisogno. Lo sviluppo frutticolo, con caratteri

di specializzazione e di in tensità, risale appena agli ultimi decenni dello scorso secolo. Lo Staffler rileva bensì che nei dintorni di Merano (Lagundo, Qua-

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