¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
ad optare per la Ger mania, di arrestare tutti gli ebrei. Con temporaneamente giunse a Merano Luis Schintlholzer, feroce comandan te di un gruppo selezionato che aveva già massacrato ebrei in vari stati del l’Europa occupata, per predisporre sotto il profilo operativo la deporta zione degli ebrei meranesi. Per descrivere questo crimine, lascia mo ora la parola a documenti e testi monianze: "La Comunità israelitica di Merano - di cui ufficialmente la circoscrizione comprendeva le province di Bolzano
e Trento, mentre di fatto la vita si svol geva prevalentemente nel centro di Merano - era un tempo mollo fiorente, come testimoniano, oltre le istituzioni tipicamente religiose, le numerose fon dazioni benefiche e i’attrezzatissimo ospedale sanatorio Manzoni": così esordisce la relazione-denuncia, inti tolata "Appunti circa gli ebrei di Mer ano in relazione alla occupazione te desca", redatta dalla Comunità stessa ed inoltrata ai comandi del CNL e dei carabinieri nel 1947. E prosegue: "Contava, negli
anni precedenti il 1938, circa 600 inscritti, di cui quasi 400 a Merano città. A tale numero an drebbero aggiunti gli ebrei non iscritti alla ComunitB: o perché forestieri, ospiti anche per periodi lunghissimi di questa stazione climatica, o perché non religiosi. E, naturalmente, per lo sco po di queste note, anche tutti coloro, che, pur essendo di religione cattolica o evangelica, furono in seguito consi derati dai nazifascisti, come di "razza ebraica". Va ricordato il notevole afflusso di persone
"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei
presenti a Merano dovettero lasciare l’Italia, perché ebrei stranieri. Altri divennero "stranieri", perché, in forza delle stesse disposizioni, perdettero la cittadinanza italiana, avendola acquisita "solo dopo il 1919" (né avrebbero potuto, come nessun al tro altoatesino, acquisirla prima di quella data, in cui questa provincia fu annessa all’Italia!). Molti, pur non direttamente colpiti dal decreto di espulsione, furono tuttavia 0 talmente privati delle possibilità di lavoro, o feriti moralmente