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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1905
Anauium : ricerche storiche
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Seite 70 von 78
Autor: Bertagnolli, Mass. / M. Bertagnolli
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 73 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; s.Landeskunde
Signatur: II 102.605
Intern-ID: 341973
— 68 essere ancora arrivati, ma dovevano trovarsi, come già si disse, ancora in marcia verso quel luogo. Ciò ritenuto; l'ardimento in tal contingenza dimostrato da Ànagnis nel compiere tale defezione a danno dei suoi signori, i Longobardi, eia un lato, e dall'altro lato, il soccorso ad esso portato (sebbene arrivato troppo tardi) dai Franchi col mezzo di Crannico, tuttociò fà indubbiamente presumere, fra i Franchi ed Anagnis esservi stata un'intesa, o una specie di alleanza, previamente

di ribellarsi apertamente e in siffatto modo ai Longobardi, ancor prima dell'arrivo dei Franchi, suoi alleati, se non avesse posseduta la possibilità di opporre ai Longobardi, che certamente se ne sarebbero vendicati, resistenza maggiore di quella, che la lascia supporre una semplice rocca, quale doveva essere Castel Nano? Ma F importanza militare e anche politica di che difettava Fora nominato castello, la doveva invece pienamente possedere la città d’Anagnia, sia per essere essa piazza forte, sia perchè

era evidentemente la capitale di tutta quella ampia e popolata regione, che costituiva parte rilevante del Ducato di Trento. E dato ciò, riesce spiegabilissimo, da un lato, come i Franchi inva denti detto ducato, abbiano potuto cercare di rendersi quella città alleata, e dall’altro, come i Longobardi, avuta notizia della Anagnis, e solo dopo compiuta quest’ intrapresa renne alle mani eoi Franchi ; e questa è l’unica sicura base per giudicare di quel fatto. [Cfr. Caumo. Sul confine alpino del regna

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1905
Anauium : ricerche storiche
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Seite 46 von 78
Autor: Bertagnolli, Mass. / M. Bertagnolli
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 73 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; s.Landeskunde
Signatur: II 102.605
Intern-ID: 341973
-, se giuste fossero le premesse. La Storia infatti ci apprende, che una fra le ultime orde della tra smigrazione de’ popoli calate in Italia furono i Longobardi (568 d. Or.), in possesso dei quali restò poi anche il territorio (ducato) di Trento per quasi due interi secoli. Ora i Longobardi erano appunto seguaci dell’eresia di Ario, e il loro passaggio al cattolicismo incominciò appena a’ tempi della regina Teodolinda (588-624) e dovrebbe essere durato per lo meno tutto il secolo settimo. Questa cosa

di fatto costituisce una prova, che il bisogno di alludere al dogma della Trinità, o di insistere sul mede simo, doveva sussistere più che mai anche dopo il 500, Anzi più dopo che prima; imperocché l’eresia di Ario, prima del 500, afflisse, com’ è noto, quasi esclusivamente l’Oriente ; mentre nell’Occidente, e quindi da noi, grazie allo zelo ed all’operosità del grande Ambrogio, essa non potò mai mettere ferma radice. Dopo la calata dei Longobardi invece, questa eresia invase tutta l’Italia e fu poi

causa di secolari conflitti fra catto lici ed eretici. Degli eretici d’Oriente poteva caler bensì anche ad un autore che scrìveva trovandosi in Italia; ma doveva certamente inte ressarlo assai maggiormente quelli eretici che trovavansi e comandavano in casa sua propria, cioè i Longobardi. Comunque sia, il fatto die i Concili tenutisi in Toledo negli anni 587 e 668, nonché quello ecumenico Lateranese dell’ anno 649 (Harduinii. Op. cit.) dovettero occuparsi in modo speciale del dogma della Ss. Tri

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 398 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
della caccia tanto generale tra i Benacensi può considerarsi eredità dei Longobardi, che pure furono forti e appassionati cacciatori (*). * * * Ai duchi sostituì Carlo Magno, nel governo delle pro vinole, i conti, con autorità in apparenza più limitata e soggetta al controllo del re. I conti erano capi militari, con podestà temporanea esercitata in nome del re, da cui la nomina loro dipendeva : quelli eh’ erano preposti ai ter ritori di confine aveano titolo di margravi (mafhgrmen) q marchesi

frase comune ma calzante, avran lasciato da per tutto il tempo che trovavano. Divisione di terre Carlo Magno non fece, nè impose come i Longobardi il tributo del terzo del frutto delle terre ; fi) Nel ricercare vestigi di barbare dominazioni nei diversi dia letti e nel nomi dei luoghi eonvìen procedere cauti, nò senza severa analisi e riscontri tutto che paia accettare, poiché nel rimescola mento che dopo la caduta dell’impero romano subirono per lunghi secoli la nostra regione e le altre, difficile

è assai distìnguere ciò •che di ciascuno popolo è rimasto, e se piuttosto di questo o di quello, specialmente quando la signoria non fu lunga come appunto nel caso dei Longobardi, fi) Non è raro però veder marcimi prender più tardi l’antico •titolo dì duca.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Seite 123 von 486
Ort: Bassano del Grappa
Verlag: Pozzato
Umfang: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: I 101.436/3
Intern-ID: 334153
, che s’ora ribellato'. Due anni appresso ■ scesero' in..Italia, condotti da Al. boi no, i Longobardi (i quali, avevano nel loro esercito anche Sassoni, Gepidi, Bulgari, Sarmati, Svevi, Pan noni , Norici); ed il Galanti, crede che parecchie fare di essi scegliessero por loro dimora le città ed i numerosi castelli fra l’Adige e la Lì venia, e più specialmente fra F Adige e il Brenta; e. qui. si potrebbe aggiungere che vari paesi, che si chiamano Farm abbiamo su quei monti, od ai piedi dì essi ; come

Ferra (co mune di Mei, pr. di Belluno),, Farra (coni. Crespano,, pr. Tre viso), Ferra (coni. Peltro, , pr. Belluno), Farra '(pr. Vicenza), Farra d’Al pago (pr. .Belluno), Farra di Soligo (pr. Treviso), Ferra di sopra e Ferra di sotto (eom. Fonte, pr. Treviso), Farra (coni.. Patlerno d'Asolo, pr. Treviso). Cosi, oltre che sui monti, anche nelle valli e colline fra 1* Adige, il Brenta -e I monti Borici, dove accorsero In. buon numero le-genti ger maniche che avean seguito i Longobardi, si venne fornì

andò un’estesa plaga semi-germanica, dove gl.’indigeni cedettero in parte IL posto ai nuovi coloni di stirpe teutonica. (Galanti.,, o. c., pag. 76). Questa popolazione barbara fu forse aumentata dai Longobardi, che, vinti dai Franchi nel 774, andarono ri tirandosi dalla pianura alla montagna. Mentre questa parte del Trentino veniva germanizzato da genti, che venivano dal rnezzoc/torno , i monti fra Salerno ed il Brennero venivano germanizzati da liavari ed Alemanni scendenti dal. settentrione

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