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Jahr:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Seite 172 von 200
Autor: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Ort: Trento
Verlag: Scotoni e Vitti
Umfang: 200 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.579
Intern-ID: 330479
ovunque il commercio, reso difficile dalla disastrosità e mancanza di strade. (È vero che i Fiemmesi si davano al commercio, ma il più del danaro ricavato più che nella compra di grani era im piegato in altri articoli necessari alla vita, e nel pagamento delle gabelle; e se provvedevano vettovaglie al di fuori non erano che in piccola quantità,®* ed in via di eccezione, come durante la carestia del 1570), E non solo viveva la popola zione coi prodotti della' Valle, ma non lieve quantità di grano

veniva scondotta a prò dei Dinasti. Notisi di più che mentre oggi giorno per una persona coll’altra basterebbero 12 staja viennesi di grano annualmente, anche senza il surrogato delle patate, in passato, a motivo delle costituzioni fisiche più robuste e biliose — sanguigne, si mangiava di più. Di fatto uno Statista di Castello del secolo- scorso dava per ogni persona 20 staja viennesi di grano.’Laonde, secondo questi dati, sull’incomin ciare del 14.0 seco i 0 ] a produzione, delle campagne sarebbe

stata due volte più che ai nostri dì. È ben vero che in passato si vi veva di carne più che oggigiorno, pure considerato tutto con vie n conchiudere istessamente a maggior feracità di terreno. Il che del secolo passato è ancor meglio provato da quanto segue. Oggigiorno le campagne di Castelio-Molin.a seminate a grano potrebbero produrne dalle 5000 alle 5500 staja viennesi, laddove nel 1771 secondo il citato Statista ne davano 6974; ed è a no tarsi che esso faceva l’esposizione per un litigio in cui

tornava a conto far apparir esiguo il prodotto campagnuolo, per il che possiam credere che il grano arrivasse almeno alle 8 mila staja; e la campagna in allora a Castello era un terzo minore che oggi giorno. - Nei tempi andati i Fiemmesi, specialmente le Regole, ave vano dei terreni nel Lungo-Àdige da cui ritiravano il vino che

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Bücher
Jahr:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Seite 182 von 200
Autor: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Ort: Trento
Verlag: Scotoni e Vitti
Umfang: 200 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.579
Intern-ID: 330479
comprarlo da avidi granajoli, o da'contadini avari, che appro fittando del bisogno, glielo facean pagare ad un prezzo esorbi tante, per riparare a questo disordine ed acciò la popolazione sia sempre provista dei necessari mezzi di sussistenza, si risolse di erigere un fondaco di grano d’ogni sorta, ove ciascun vicino di Flemme, sia ricco o povero potesse provvedere ai bisogni di sua famiglia. Fatto il progetto ed approvato dal Comun generale, dai Quartieri e da tutte le Regole della Comunità

, e venia conferito a chi s’offeriva a vendere i grani a 'minor prezzo, e prestasse idonea sigurtà. Il Fondaco era obbligato di dar grano ai bisognosi an che in credenza, ed in pagamento riceveva danaro o grano alla tassa; che dovea essere prestato infallantemente entro a tutto il seguente ottobre, altrimenti il fondacajo facea levar pegni ai debitori, come era la solita procedura della Comunità, e di quelli sì rendeva pago colla difalcazione del quarto. In seguito si devolsero anche una porzione delle

condanne, che i vicini dovean pagare per contravvenzioni al fondo del Fondaco; Per tal mezzo e per la buona direzione e probità de’ Fondacai il Capitale -s’ andava sempre aumentando, sebbene il grano si ven desse ad un prezzo rimarchevolmente più basso di quello di fiera cosicché già l'anno 1598 si trovò che s’era raddoppiata la som ma del capitale primitivo. Questo benefico istituto, che guarentì tanfi anni la povera gente dalla fame, e -dalla pressione de’mo nopolisti od usurai andò a cessare negli

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1836
Trento e sue vicinanze : industria, commercio e costumi de'Trentini
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Seite 94 von 163
Autor: Pinamonti, Gioseffo D. / [Gioseffo di Giambattista Pinamonti da Rallo]
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 158 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient ; f.Führer<br>g.Trient <Region> ; f.Führer
Signatur: I A-4.135
Intern-ID: 160142
Altri lavorano ! autunno e .V inverno a fare salami ecl altre qualità eli carni insaccale, del qual genere d in dii si ri a. si. fa smercio grande in. Germania e fino in Polonia, Per ciò si al levano in tutto il Trentino con utile notabile molti xnajali. .Se debbiami credere a Pirro Pincio, scrit tore d! i Ann a lì trentini , ci 1 ili t ero p o in c u i li Nanni, abitatori della valle che dicesi J\on 9 somministravano a Trento il grano occorre vo! e, Ciò avveniva perché da una parte i Kaoni

erano allora in minor numero, e non co! li va vano gelsi, nè viti a .pergola , ma solo a filari, e vivevano frugai issi ina mien te;- e dal« l'altra i cittadini)-che por erano in generale frugali , per la difficoltà delle strade, e per mancanza di concorrenti, non trovavano es sere di vantaggio avere magazzini di grano comperato altrove. Negli anni di carestia era poi tutto in disperazione. Al presente gli. abi tanti delle .valli, e i Nanni stessi, vengono in Trento a caricare molte migliaja

di moggi di grano presso mercanti stabili in città, che ne tanno compera nel Regno Tombardo-Veneto, e che vi guadagnano somme notabili, 11 lino e il canape che si coltiva nelle valli non. bastano a* 1 bisogni dei 'Valligiani, che vo-

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Zeitungen & Zeitschriften
Raffeisen-Bote
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Seite 6 von 12
Datum: 15.08.1933
Umfang: 12
stati impiegati nella fabbricazione semole di grano duro o farine di grano tenero. Art. 2. — Le paste alimentari di cui al precedente articolo debbono essere, nei locali di vendita, tenute in scansie separate e fornite di appositi cartellini con la denominazione di ciascuno dei due tipi di pasta. Art. 3. — E’ vietato di aggiungere alla pasta so stanze estranee ^he comunque possano modificare la composizione e il colore naturale dèi prodotto, salvo quanto dispone l’articolo successivo. ' Non

è ammessa nel Regno la vendita di paste alimentari di qualsiasi tipo e specie colorate artificial mente. Art. 4. — Sono consentite la fabbricazione e la vendita di „paste speciali“ (con ^glutine, malto, uova, verdura, pomodori e carne), purché preparate esclu sivamente con semole di grano duro. Anche tali pa ste debbono essere tenute, nei locali di,vendita in scansie separate e fornite di appositi cartellini con la denominazione „pasta speciale con “ (glutine, malto, uova, ecc.). Art. 5. — Le paste

alimentari vendute sotto la denominazione di „pasta o pastina glutinata“ non debbono contenere meno del 25 per cento di sostan ze proteiche (azoto 6.25) su sostanza secca. Tali so stanze proteiche corrispondono alla quantità di glutine contenuta nel semolino adoperato, più quello apposi tamente aggiunto per ottenere lo speciale tipo di pa sta. Art. K. — Per pasta all’uovo s’intende il prodotto ottenuto aggiungendo all’impasto non meno di cin que uova intere per ogni chilogramma di semola di grano duro

. Art 7. — abrogata ogni disposizione contraria a quelle contenute nella presente legge. Art. 8. — Salvo che il fatto rfon costituisca reato più grave, coloro che fabbricano, vendono o mettono comunque in commercio paste alimentari non rispon denti alle prescrizioni della presente Legge sono, pu niti con la multa da Lire 500 a Lire 5.000. Art. 9. — E’ ammessa la produzione di farine pro venienti dàlia lavorazione di grano duro da destinar- ròurbe schon bemerkt, daß dieser Anschluß nicht nur ein rein

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Jahr:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Seite 171 von 200
Autor: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Ort: Trento
Verlag: Scotoni e Vitti
Umfang: 200 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.579
Intern-ID: 330479
lavorare e concimare la rimanente campagna. — Finché vi era suolo disponibile si permetteva ai privati di dissodarne degli squarci, detti così Ronchi t e seminarli gratuitamente per tre anni, per ritornar poi di nuovo incolti. Nei lavori agricoli ha gran parte la donna; e si fanno coll'aiuto delle annuente : non si porta a spalle se non a brevi fratti qualche po’di fieno sui monti. Per raccogliere il grano dai covoni delle biave essi vengono battuti su aje di legno da una compagnia di 3 a 5 operai

, uomini e donne, i quali non interrompono punto il lavoro, essendoché un assistente va di continuo levando e sostituendo i covoni. In passato la battitura veniva fatta sul tardo ‘autunno; e ciò con grande vantaggio, poiché il grano nella spicca si perfeziona. Ài nostri dì invece vien fatta presto dopo la falciatura. Il lino e la canapa raccolto dal campo viene steso nei prati pella macerazione, compita la quale, se lo dissecca in appositi forni comunali; quindi vien gramolato e preparato per

la filatura, la quale si fa a molinello:: i fusi non si conoscono, più se non in quanto se ne scorge al cuno fra i vecchi abbandonati attrezzi di casa. E a tenersi che in passato il suolo di Flèmme sia stato più ferace assai che non ai giorni nostri, come si disse di quel di Moena. In fatti attualmente produce appena il quarto neces sario-pel vitto della popolazione; per il chè si introducono an nualmente nella Valle circa 25 mila some di grano turco, e non poco 'frumento, mentre di vettovaglia non esce

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