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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 208 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
el capitolo terzo del libro terzo di questo lavoro (pag. 90 segg.), parlando della venuta dei Cimbri in Italia, ho asserito che essi passarono per la valle dell’ Adige'. Ora non direi altre parole a questo proposito, del quale credo d’essermi già occupato d’avvantaggio, se in questi ultimi anni non fossero state proposte varie opinioni differenti dalla mia e sostenute con argomenti seri e scien tifici. L’esame di esse nel corso del lavoro mi avrebbe portato troppo lungi dal tema principale

, dopo che se ne sono • occupati uomini della dottrina di Ettore Pais e di Hermann Schiller, nella considerazione che solo da uno studio generale delle condizioni storiche e geo grafiche di tutto il sistema alpino può uscire anche la verità intorno al modo e al luogo dove avvennero le varie traversate delle Alpi nell’antichità. Anzi sono tanto convinto della giustezza della mia tesi, che nutro fiducia che quegli uomini egregi, riconoscendo il valore degli argomenti da me proposti, vorranno concedermi

venia se ho ardito farmi loro contradditore. Il che m’ è buona cagione a sperare, prima il sa pere che la dottrina va di pari passo colla imparzialità, e poi la coscienza di aver lavorato^unicamente in favore della verità. I. Pareva che la questione càmbrica, dopo gli articoli da me pubblicati neWArchivio Trentino', fosse esaurita, nè più si dovesse dubitare della via tenuta da’ barbari per scendere in Italia, e del luogo dove questi furono rotti in campale battaglia da Mario e da Catulo a’ Campi

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 236 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
non rispondenti, al- . »meno approssimativamente, a quell’ esattezza eh’ io mi riprometteva, furono causa, che solo ora, cioè cinque mesi dopo che il lavoro è già stampato, esso possa essere licenziato agli studiosi. L’indugio non.fu però del tutto inutile. Poiché anzi tutto dovetti entrare nel convincimento che una sola . carta di piccole proporzioni, come da principio intendeva d’aggiungere al 'libro, sarebbe riuscita piuttosto un inutile ingombro, e sarebbe stata a mala pena decifrabile

SÉ» mv.- " % PREFAZIONE. ì-Mi- ;i>|ggt.. ' f : .. Nella prefazione del presente lavoro aveva promesso una carta geogra- UI -fica, delle - Alpi nell’antichità, a maggiore intelligenza di quanto son venuto esponendo sulle condizioni politiche de’ popoli alpini all’ epoca di Augusto. » Però le gravi difficoltà di vario genere incontrate nel condurre ad ef- j » fetto la mia promessa, e la necessità, nella quale mi sono trovato, di respin ti» gòre più volte le carte, quand’ erano compiute, perchè

coll’aiuto del testo, anzi che servire essa stessa di maggiore schiarimento al medesimo. Perciò a ciascuna delle regioni alpine, illustrate nel libro, fu assegnata una carta speciale di considerevoli proporzioni ( 1 : 600 . 000 ). Spero che il lavoro cartografico completamente nuovo, al quale ho do vuto accingermi, mi servirà di scusa, se l’attento osservatore vi avesse a riscontrare qualche lieve imperfezione. Chi è esperto di tali lavori sa benis simo che altro è assegnare con vaghe espressioni

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 195 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
legioni .impresero l’assedio della città, cercando con macchine da guerra d’ aprire una breccia. Scorreva presso la città un fiumicello, che, mentre forniva 1’ acqua agli Istri, d’ altra parte era d’impedimento ai Romani nelle operazioni dell’ assedio. Perciò il console, dopo un lavoro di qualche giorno, lo fece deviare. Racconta Livio 3 che gli Istri, vedendo mancare repentina mente il fiume, ascrissero ciò a forze sovrannaturali ; onde, pieni di superstizioso spavento, senza nemmeno pensare alla

vendetta o dal desiderio di sollecitare le cose, egli stesso giunse a Roma insieme colla sua lettera al console, ed ivi fatte in fretta leprescritte cerimonie, ricevuto l’esercito in consegna partì per la provincia Ma quant’era l’impazienza di C. Claudio di assumere la direzione della guerra, altrettanto era il desiderio dei proconsoli di condurla a termine prima della venuta di lui. Come e perchè fossero ricominciate le ostilità, dopo che gli Istri, sconfitti, aveano chiesto la pace

una breccia, irruppero nella città, mentre essa èra già in preda al più grande scompiglio per le grida e il pianto delle donne e de’ fanciulli, che imploravano fosse loro salva Invita. Tutti gli Istriani, eh’ erano dentro la mura, furono presi od uccisi ; il re Epulone, per non cader vivo in mano de’ nemici, si trafisse il petto colla propria spada. Dopo Resazio furono pure prese colle armi Mutila e Faveria, le quali, come Resazio 4 , furono distrutte. La preda fu lasciata in balia de’ soldati

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 16 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
lavoro è basato sulle opere de’ greci Apollodoro, Artemidoro, Polibio e Posidonio; di riflesso da’ medesimi scrittori egli cita pure e conosce Pitea, Sosicrate, Demetrio di Schepsi ed Eudòxo 1 . Quanto alle imprese de’ Romani nelle Alpi, più che dagli scrittori sovraccitati, egli attinse le notizie dalle sue personali cognizioni e dalle relazioni dei suoi con temporanei, poiché fu appunto all’epoca sua che ebbero luogo le guerre di massima importanza, ed ebbe quindi occasione di notare fatti

e circostanze, che ci sarebbero completamente ignoti, se dovessimo unicamente ricorrere alle fonti latine. Egli parla dei Reti 2 , del vino Retico 3 , dei Salassi e delle spedizioni fatte contro di loro 4 , dei Cammini 5 * , dei Leponzi 5 , dei Tridentini 7 8 , degli Stoni 3 , della regione di Cozio 9 , dei Liguri 10 ; egli costituisce'insomma una preziosa miniera di notizie, non solo geogra fiche, ma storiche ed etnografiche, tanto da formare uno dei principali fondamenti del nostro lavoro. Assai meno

importante di lui come fonte storica delle guerre alpine è Appiano, che scrisse le sue opere verso il 160 dopo Cristo. Molti errori ed inesattezze sono in corse ne’ suoi lavori, onde non grande assegnamento possiamo fare sulle sue assi curazioni, tanto più che, essendo venuto a Roma solo al tempo di Adriano, non può aver attinto dalla tradizione orale notizie autentiche, che riguardino le guerre di Augusto o de’ Romani in genere contro le Alpi. Invece fonte copiosissima ed in modo speciale degna di ogni

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 123 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
territorio è CcmenelumA Keju£véhov i , ora Oimiez o Cimella,'del quale a mala pena è rimasto il nome, essendo stata assorbita completamente dalla vicina Nizza la sua importanza. Ma, avendo quella città fatto parte, come tutto il territorio occidentale, della provincia delle Alpi Marittime, istituita da Augusto, dopo le guerre contro gli Alpini, ci riserviamo di parlarne più diffusamente nel seguente capitolo. Poiché, mentre gli Alpini, al setten trione del colle di Tenda cominciano a far la loro

apparizione nella storia ai tempi di Augusto, almeno palesemente, i Liguri del litorale, già da tempo si erano misurati coi Romani, e dopo lunghe lotte ne avevano subito il dominio. Fu però soltanto al termino della prima guerra ’ punica, che Roma s’accorse di non poter liberamente aspirare al dominio del Mediterraneo, se non si assicurava prima il possesso delle isole e quello dell’ Italia settentrionale fino alle Alpi. Del resto il piano di tale conquista era certamente maturato molto innanzi

fu attivissimo il lavoro dei Cartaginesi per guadagnare T appoggio degli abitatori dell' Italia settentrionale e del- T Italia meridionale, i quali, vedendo vicino il termine della loro libertà, non doveano opporre grandi, difficoltà a concederlo. D’altra parte questi segreti maneggi non possono, essere stati occulti ai Romani, che fra quei popoli avevano anche degli amici fidati, come i Marsigliesi, e coll’impadronirsi di que’ territori cercarono di pre venire il piano del Cartaginese. Uno dei popoli che

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 10 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
il console 01. Fulcro, presa la città di Nesazio (a. 577 d. R., 177 a. Or.), distrutte Mutila e Faveria, sottomise tutta la re gióne, ottenendo dal senato l’onore del trionfo 7 . Più dente e meno note furono.le. spedizioni de’ Romani contro il cuore delle Alpi. Poiché, se tolgasi la spedizione di Appio Claudio Pillerò contro i Salassi (a. 611 d. R., 143 a. Or.) della valle d’Aosta 8 * 10 , che non fu che il principio d'una serie di guerre sanguinose, delle quali ci occuperemo nel corso di questo lavoro

; la spedi zione contro gli Steni delle Giudicane (a. 636 d. R., 118 a. Or.) ricordata dai Fasti trionfali B ; e quella di M. Emilio Scauro contro i Carni del Friuli (a. 639 d. R., 115 a. Cr.) lu ; e la spedizione contro gli alpini* diretta dal console Lucio Crasso (a. 659 d. E., 95 a. Or.), che percorse in lungo ed in largo le valli alpine, senza riportare note voli successi, come dimostra il fatto, che poco dopo (circa 1’a. 660 d. R., 94 a. Or.) i Vennoneti distrussero Como 11 , e che il console non

, e nell’Africa, prima che si fossero assicurato il confine naturale della nostra penisola. Fu solo Augusto eh’ ebbe il merito, con una serie di spedi zioni, legate fra loro, di procacciare al dominio di Roma tutte le Alpi, dal golfo di Genova al mare Adriatico, e più in là ancora, fino all’ angolo del Danubio, e fu lo stesso Augusto che segnò per esse il vero confine dell’ Italia. Dopo quell’imperatore non regnò più incertezza intorno alla distribuzione, alla natura, agli abitatori di quest’importante

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 106 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
eorum' divennero in seguito i principali contri della nuova provincia, mentre Avodia- euni. (Epfach) e Veldidena (Wilten) avevano l’importanza di principali luoghi fortificati 2 . Quale provincia imperiale fu retta da procuratori (procuratores Augusti), e più tardi, dopo Traiano, da legati imperiali (legali. A ugusti pro praetores) o presidi (prae sides provinciae Raetiae), il nome di alcuni de’ quali è ricordato dagli scrittori e dalle iscrizioni, ed infine, fra il terzo e il quarto secolo

dall’epoca repubblicana. Quel M. Appuleio, che nel 23 a. Or. ebbe da Augusto l’incarico di co struire fortificazioni a Trento, avrà probabilmente dovuto prendersi cura anche delle vie; ma, dopo la conquista delle provincia transalpine, le cure di Augusto e de’ suc cessivi imperatori 6 devono di necessità essere state con maggiore insistenza rivolte a queste regioni per rendere più breve e comoda la viabilità militare, per congiungere Augusta, benché allora semplice forum, coll' Italia, e poi colle

il Danubio da Castra Bcg e va fino alle sue origini formava linea di confine: ma più tardi, cioè al tempo di Domiziano, il confine fu protratto al l ir/ics raeticus, elle congiungeva il Reno col Danubio. Cf. a tale proposito Plaxta, 0. e., pag. 04, segg. e il bel lavoro dell’ In ama, La provincia della Pexia c, i lìdi (in Rendiconti del r. Istit. lomb. di se. e lctt. Serie II, Voi. XXXII, 1899), pag. 2 c segg., uscito alla luce quando giù queste pagine erano in corso di pubblicazione. I 11 ZUMPT

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 24 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
partendo da questo concetto, vi sono molte monografie, che trattano separatamente le varie-imprese de’ Romani e specie di Augusto; e di esse noi abbiamo fatto tesoro nello stendere questo lavoro. Così perla storia delle Alpi occidentali, oltre a’ lavori già citati, ci riuscirono di considerevole vantaggio quelli del Gioffredo di C. Proinis 1 2 , di Spitalieri 3 4 , di'Ceiosia ', di Girolamo Rossi 5 , di A. G. Barrili 6 , dell’Allais 7 * , del Vaccarone 3 , del senatore G. B. Barelli 9 , dell

’ Albania Boaumont 10 * , del Molon ", del Genin 12 , del Gandino 13 * * , e per il versante francese della stessa parte delle Alpi, i'dotti lavori del Long 1 ', del Mach 16 * * , del Chappuis ,6 , del Florian n , del Bourquelot- 3 , di Borda d’Urban 19 , di E. Ferrerò sn e d’ altri molti, che ora sarebbe fuor di proposito il nominare, ma che citeremo nel corso del lavoro. Non possiamo però chiudere questa lista senza dare un posto speciale all’ultimo lavoro di R. Rey 21 sul regno di Cozio e le Alpi

Cozie da Augusto fino a Diocleziano, dov’ è ampiamente svolto 1’ argomento delle condizioni politiche di queste regioni al tempo dei Romani. ' Queste pubblicazioni non-hanno certo tutte il medesimo valore scientifico; con viene anzi dire che qualcuna è lavoro da dilettanti ; sono però aneli’esse degne d’esser prese in considerazione, quando vi si trovi qualche, benché piccola novità, o 1’ argo mento sia esposto sotto uno speciale punto di vista. Si potrebbe anche, ed a ragione, osservare che ben

20
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 206 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
, le avrebbe dato il nome di Pietas Iulia in memoria di Giulio Cesare, che 1’ avrebbe fondata. Ma tutto questo è basato unicamente sulla tradizione e sull’attestazione di un confuso e cor rotto passo dei Panegyrici veteres. Ma in realtà non v’ ha alcuna attestazione antica, nè alcun fatto che giustifichi quest’opinione. Sembra invece probabile che Pola fosse fondata da Ottaviano prima che fosse Augusto, e forse nell’ anno stesso che l’Istria fu aggregata all’Italia. Dopo un tale ampliamento la colonia

d’Aquileia riusciva troppo lontana per difendere il nuovo confine orientale d’ Italia, era quindi neces sario costituire una nuova linea difensiva, che si otteneva collo stabilimento delle colonie di Trieste, Parenzo e Pola. All’ agro polese era ascritta la spiaggia vicina con Promontore, che Stefano Bizantino chiama ’AxQamjgiov JloXmixóv. Dopo la guerra combattuta da Augusto contro i popoli alpini, tutte le Alpi die contornavano l’Italia erano assicurate al dominio di Roma, onde formavano in torno alla

alle condizioni loro imposte. Nel 14 ripresero le armi, ma furono nuovamente vinti da Publio Silio, e poi di nuovo, dopo una guerra di due anni (11-12 a. Cr.), furono insieme coi Dal ia a ti debellati da Tiberio. Più terribile e micidiale fu la guerra combattuta quindici anni dopo. Mentre Tiberio s’accingeva a marciare contro i Marcomanni della Boemia, giunse, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che i Pennoni ed i Dalmati si erano sollevati e che forti di dugentornila pedoni e nove mila cavalieri

stavano per scendere verso l’I talia (6 av. Cr.). Augusto vide che era giunto il tempo di sradicare un pericolo che continuamente minacciava la tranquillità dell’ impero, e che conveniva con tutte le forze porre un termine decisivo alla guerra contro gli abitatori delle Alpi. Un e- sercito formidabile, coi migliori capitani che Roma vantava, non bastò a debellare immediatamente un sì potente nemico ; solo dopo tre anni di sanguinosa guerra, i Pennoni furono completamente sconfitti 3 . Il Nerico

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