Scala, sulle cui ro vine fu innalzato nel 1 778 l’odierno teatro, il quale, dopo il S. Carlo di Napoli, è il più vasto d' Europa e può contenere circa 4000 spettatori. L’ ampio recinto della platea è contornato da cinque file di palchetti, alle quali sovrasta una ultima, detta italianamente il Loggione. L'adorna mento è grandioso, ma alquanto decaduto, notevole-il grande lampadario di bronzo,.che porta 400 fiamme, e il sipario rappresentante l’ origine della commedia, lavoro di Berlini e Casnedi
piedistalli, quelle guglie sono dall’ alto al basso coperti di un vero tritume d’ orna mentazioni : fiori, fogliami, intrecci bizzarri di linee, teste di mostri, tutto s’avvicenda lungo quelle bianche corsie con una costanza, la quale non è superata clic dalla varietà infinita del lavoro, in cui s’è affaticata la fantasia dell’artefice. E tutto di candido marmo, tutto cosi silenzioso, eppur cosi eloquente ! Fra tutte le altre chiese della città vuol essere specialmente segnalata quella intitolata
straordinaria eotesta, la quale sapeva con eguale successo risolvere un problema d’idvuulica e fermar sulla tela le più pure concezioni del bello, trattare lo scalpello e il sestante, cavare accordi da un liuto e discutere di filosofia: epperò i Milanesi vollero eternare la loro riconoscenza all’uomo illustre in un grandioso monumento, che, dopo lunghe peripezie, sorse maestoso nel 1872 sulla Piazza della Scala ed è dovuto allo scalpello del Magni, imo dei più insigni tra gli artisti italiani. La Piazza