Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Autor:
Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Ort:
Laives
Verlag:
Cassa Rurale
Umfang:
476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache:
Italienisch
Anmerkungen:
Literaturverz. S. 473 - 475
Schlagwort:
g.Leifers ; s.Heimatkunde
Signatur:
II 156.177
Intern-ID:
142349
Nel settembre 1912 si stabilirono ed affissero finalmente le «disposizioni per il lavoro nelle ca- ve di porfido di Ferdinand Flor a Laives». Gli operai erano suddivisi nelle seguenti categorie: spaccapietre, manovali, minatori, fenditori, scal- pellini, fabbri, addetti al funzionamento delle te- leferiche. Dal primo aprile al primo ottobre il la voro iniziava alle 6 del mattino e terminava alle 6 di sera; da ottobre ad aprile il lavoro comincia- va alle 7 del mattino e finiva alle 5 della sera
la costruzione «Villa Flor». Dopo la prima guerra mondiale la cava fu riaperta, ma sorsero presto difficoltä tali, per cui nel 1929 il Flor non pote piü pagare puntual- mente gli operai e, preso dalla clisperazione, si tolse la vita. A lui segui la ditta Righi, che prosegui lo sfruttamento delle cave fin dopo la seconda guerra mondiale. Perö dagli anni sessanta in poi i lavori sono fermi, fatta eccezione per una cava di Bronzolo, ancora in esercizio attualmente. Annotazioni 1 G. Mutschlechner: Ein alter
Steinbruch im Branzoller Porphyr. In: Der Schiern 1992, dicembre, p. 780. 2 Archivio di Stato di Bolzano, Kreisamt Bozen, vol. 722, 734. Andrea Angheben: Awio e sviluppo dell’attivitä di sfrutta mento del porfido nell’area atesina. In: Studi trentini di scien- ze storiche, 1994, n.2. Operai al lavoro in una cava di porfido sopra Laives, verso il 1900