squisitezza di lavoro in quel piccolo recinto! Vi vennero accolte le Maestà Imperiali da molte Autorità, da alcuni Nobili, e dai Ministri, come da altri Consiglieri della Corona, che dall' operoso e zelante Sovrano erano stali invitati a venire a Milano. Lo scopo di questo padiglione era di offrire alle .Maestà Imperiali un luogo di riposo pria di far il Loro ingresso solenne in Milano, ina il riposo fu brevissimo. Elleno montarono presto in un superbissimo equipaggio di Corte, capo-lavoro dell'artista
Sala ; e seguilo dalle carrozze del Loro Seguito numeroso e da un' infinità d' altre dei doviziosi Milanesi giunsero alla Torta del Corso Orientale, ove sott' arco trionfale di singolare architettura fregiato degli augustissimi nomi di «Fran cesco Giuseppe I.» e di «Elisabetta» e d'iscrizioni con venevoli alla fortunata occasione vennero ricevuto dal Podestà Sigi'. Sehregondi, il quale al sapiente e prode Monarca consegnò rispettosissimo le chiavi della Città, e dopo averlo ringrazialo della Sua
Clemenza in pro de' fuggiaschi ed infelici Milanesi, Gli raccomandò la popo lazione alle continue paterne Sue sollecitudini. A queste parole Sua Maestà rispose: -«ho dimenticato tutto il passato, e penso far mollo di nuovo e d'utile». Subito dopo queste poche, ina energiche, paterne parole, che bastar dovrebbero ai Milanesi di saldo fon damento ad un più lieto avvenire, ebbe luogo l'ingresso nella Città. Que'sontuosi palazzi sino all'imponente Duomo, una delle meraviglie del mondo, erano stali, io dirò
aveste, mai ebbero i Vostri Antenati e giammai Voi avrete. Ma già ne siete persuasi; già Vi siete rappacificati col clemcntissinio Vostro He, e Iddio sempre così con Esso lui Vi mantenga! Udienza dell' alta Nobiltà dall' Imperatore. — l'u prima cura dell' eccelso Sovrano, forse dopo mezz' ora di riposo, d'accogliere ad udienza i Nobili milanesi, de' quali alcuni, non so per quale motivo, ci mancarono, figlino ciò nullameno furono tanti, che composero Irti lunghe lila; e ad ognuno l'Imperatore volse
parole ami chevoli, benigne e sì eloquenti da convincerli, aver Egli un cuore veramente paterno, e nutrire le più belle in tenzioni per far sempre più fiorire la ricca città. Rivista militare. — Dopo questo ricevimento stra ordinario e memorando Sua Maestà montò a cavallo per vedere i prodi Suoi soldati, ammontanti forse a 20,000 uomini, che coli' ordine più preciso e con vera dignità militare, lieti delta presenza del valoroso loro Duce e Padre, Gli passarono innanzi sotto il commando del