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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Seite 321 von 420
Autor: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Ort: Bolzano
Verlag: Athesia Druck
Umfang: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Schlagwort: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Signatur: III 343.180
Intern-ID: 615084
scivolata verso il basso. Questo lavoro molto faticoso veniva fatto di primavera, dopo il disgelo. In seguito si poteva arare il terreno. I contadini un po' più agiati aravano con un cavallo e quelli che non se lo potevano permettere facevano questo lavoro con i buoi. Dopo l'aratura il contadino seminava (segale, orzo o avena) con una grande cesta e la semenza veniva ricoperta dopo di terra, trascinando l'erpice attraverso i campi. Poiché c'era il pericolo che qualche genere di cereali non crescesse

a causa del brutto tempo, o del ghiaccio, della neve e della grandine, ne venivano seminati tre tipi, dimodoché ne crescesse almeno uno; ma venivano piantate anche rape, patate, piselli e papavero. La maggior parte dei cereali veniva seminata a primavera, fuorché la segale che si seminava in autunno, affinché crescesse l'anno successivo. Poi essa veniva mietuta d'estate ad agosto, su bito dopo aver tagliato la prima erba sui prati di montagna. Un lavoro molto stancante, perché bisognava stare per

L'anno del contadino prima del i960 I nostri antenati, ma anche i nostri concittadini più anziani, hanno vissuto più che altro facendo i contadini e hanno sopportato per molti anni una vita di stenti. Di seguito un breve racconto di come si svolgeva il lavoro nei masi nell'arco di dodici mesi. Lavorare nei campi era una grande fatica. Ogni anno, a pri mavera, nei terreni coltivati a segala o orzo, si doveva riportare con carriole a carrucola in cima ai campi la terra che durante l'anno era

di un po' di musicalità, in modo da non andare fuori tempo. Intanto che gli uomini trebbiavano, una donna o qualche ragazzo doveva rivoltare i covoni. Dopo che si era trebbiato, la paglia veniva messa da parte per spargerla in stalla e in parte per mescolarla al fie no per foraggiare le bestie, soprattutto i cavalli. I cereali spazzati dal fondo nell'aia, venivano dunque spulati in un mulino a ventola, azionato a mano, che divideva i granelli dalla polvere e dal resto delle spighe. In seguito venivano messi negli

stai (unità di misura di circa 25 kg di cereali) e subito dopo in gran di casse, dove rimanevano all'asciutto e al sicuro dai topi. In autunno inoltrato i cereali venivano macinati nei mulini che in ogni frazione si trovavano vicino a un torrente. Essi funzionavano ovviamente con la forza dell'acqua e a Selva ce n'erano una buona dozzina. I maggori masi ne aveva no uno per conto proprio (come il Ciampac), ma ce n'erano alcuni anche per diversi masi riuniti insieme (Cèdepuent, Tina, Plazola, Frèina

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 364 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
351 — di abilitazione a quei maestri che diedero Tesarne di abilitazione entro il termine prescritto dalla legge. Dopo 10 anni di servizio il maestro abbia diritto a una pensione corrispondente al 40 °/ 0 del salario nor male coi rispettivi aumenti ed aggiunte di anzianità, e dopo ogni anno successivo ad un aumento di due centesimi, » « Quarant’ anni di servizio dopo l’abilitazione, che vuoi dire da 42-45 anni di lavoro in quest’arte, è un periodo troppo lungo e non ci possono arrivare che

pochi. IL latto Io dimostra: dei maestri collocati nello stato di riposo dopo la legge del 92, pochissimi hanno pensione intera. «Noi abbiamo domandato negli anni scorsi, che il periodo di pensionamento fosse ridotto a 35 anni. Visto però che ì fondi di pen sionamento non ' potrebbero per ora sopportare la spesa, abbiamo ri dotta. la domanda nella petizione di Rovereto a quanto è esposto nelle suddette proposte. Anche il sistema degli aumenti per ottavi non è praticato che con noi, per gli altri

avanzata, per gravi difetti fisici o morali, o per constatata inabilità sono inetti al disimpegno degli obblighi loro incombenti. « Può succedere il caso che un docente, il quale per l’età sa- sebbe ancor abile al lavoro, in causa di negligenza, indolenza, o dis amore alla scuola, trascuri talmente i doveri di maestro, che i suoi scolari non riportino più nessun profitto/Al mio parere, è me glio che un tal maestro venga collocato nello stato di riposo, pi ut-

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Seite 296 von 420
Autor: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Ort: Bolzano
Verlag: Athesia Druck
Umfang: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Schlagwort: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Signatur: III 343.180
Intern-ID: 615084
La ditta SEVI FABRIKS- NIEDERLAGE VINQENZ 5EN0NER (Haus Vastis) KINDER-SPIEÜWAREN aller Art; wie auch religiöse Statuen, Christus, Heilige, Engel, aus Holz, wciss ». bemalt, in feinster Ausführung ^ TIROL - QRÖDEN - ÖSTER R E1 <H. FABBRICA E DEPOSITO VINCENZO SENONER "Pinocchi" del catalogo Sevi. Copertina del catalogo della ditta Vin- cenz Senoner da Vastié (intorno al 1900 ). La ditta Sevi fu, insieme con ANRI, alla fine del 19° secolo e fino agli anni 1970, il datore di lavoro più importante

del Comune di Selva e anche uno dei produttori più importanti di figurine in legno di tutta l'Europa. La ditta fu fondata da Giuseppe Antonio Senoner (Sepl da Vastlè) nato nel 1805 e morto nel 1880. Dopo che era andato in giro nei primi tempi con la gerla attraverso tutta l'Eu ropa e che aveva così guadagnato un po' di denaro, aveva comprato la piccola casa Vastié a Pian da Tieja, cominciando nel 1831 a commerciare le figurine in legno in qualità di venditore ambulante. Inoltre, nella medesima

casa aveva anche un negozio di chincaglierie. Già nell'anno 1831 la ditta era stata registra ta presso la Camera di Commercio di Bolzano. Il figlio più giovane, Vincenzo (1846-1908), succedette al padre nel 1876. Nell'anno 1893 la ditta SEVI ottenne la medaglia di bronzo alla mostra della regione Tirolo ( "Tiroler Landesausstellung" ) a Innsbruck. La Prima Guerra Mondiale aveva interrotto l'attività della ditta SEVI e subito dopo il figlio Adolf Senior (1888-1945), che aveva ereditato la ditta nel

1908, fu di nuovo capace di risollevare l'attività. Se prima venivano venduti oggetti scolpiti, dopo la richiesta fu di oggetti a buon mercato soprattutto lavorati al tornio. Poco prima del 1940 lo sviluppo fu di nuovo interrotto dagli avvenimen ti del tempo del fascismo e dalla Seconda Guerra Mondiale. Adolf Senoner, che era politicamente impegnato, fu torturato e poi ammaz zato dai partigiani nel 1945. Suo figlio Adolf Senoner Junior (nato nel 1914) ricominciò l'attività nell'anno 1945

. La fabbrica per la produzione (situata fra il torrente Cisles e il vecchio stradone della Val Gardena) fu ingrandita tanto da poter ospitare 80 operai e dare lavoro casalingo a circa 200 lavoranti indipendenti. Selva Gardena attraverso i s e c o I i _ A r t i g i a n a t o , negozi, banche 294

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Bücher
Jahr:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Seite 201 von 227
Autor: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Ort: Modena
Verlag: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Umfang: XII, 215 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.536
Intern-ID: 334515
' Arci duca. Tale Storia per altro riusciva ottimo lavoro. Quanto al merito letterario il Yacani, come scrittoi' militare non è ultimo fra i moderni, ed il quieto e virile andamento della narrazione, nò elegante nè incolta, con rara egua glianza di colorito e di forma dal principio alla fine T as somiglia a Polibio. 11 perchè piacque a tutti e ottenne le lodi di parecchi illustri militari quali il maresciallo Su che t 6 il generale Coletta. Poco dopo 1' Arciduca lo scelse mae stro de’suoi figliuoli

191 ; ; stesso incarico a Pietroburgo, poi nel 1839 fu inviato segre tario di legazione incaricato interinale d'affari presso la corte di Toscana e di Lucca. Nel 1844 venne nominato re sidente presso le medesime e vi rimase lino al 1848. Dopo avere abbandonata la carica fa cavaliere de’ SS Maurizio e Lazzaro, della Stella Polare di Svezia, di 8. Gregorio ma gno etc. Morì celibe. Così le notizie che mi lia comunicalo l'illustre barone Gaudenzio Claretto segretario della IL De putazione di Storia

il premio di capo battaglione del genio, e da Napoleone la Corona ferrea e la Legion d’ onore. Caduto PImpero, si accinse a scrivere la .Storia delle campagne e degli assedìi degli Italiani in /spugna; ma non essendogli possibile condurre a termine un lavoro così lungo e sì di spendioso per mancanza di mezzi, pensò dedicare all Arci duca Giovanni la Storia che stava tuttora scrivendo, e fu ricevuto Maggiore nel Corpo del Genio Austriaco. Nel 1825, compiuto il lavoro, fu a Vienna per presentarlo all

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 239 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
LA RIVIERA LIGURE. 287 preso dalle arti in Italia si riverberò anello tra i monti di Carrara, che videro di nuovo i cava tori a centinaia nelle loro valli, cd è noto che Michelangelo soggiornò a più riprese colli per sor vegliare in persona 1’ estrazione dei marmi occorrenti alla chiesa di San Lorenzo di Firenze e a quella di San Pietro di Roma. Dopo d’ allora il lavoro delle cave di Carrara segui 1’ andamento delle arti in Italia; scemato nel XYI c XVII secolo, riprese vigore nel XVII1

e s'allargò spe cialmente dopo il primo Impero. In questi ultimi anni si è potuto accertare che esistono tra le Alpi Apuane quasi mille cave di marmo bianco , nelle quali cinquecento circa su quel di Carrara, duecento su quel di Massa, centocinquanta nel territorio circostante. Carrara, che è la citth ove l'industria si esercita su più vasta scala, esporta annualmente circa ottantacinque mila tonnellate di marmo, Massa ne esporta circa SIESTA. quindici mila, Serravetfza venticinque mila. Calcolandosi

vi si connettono, principalissima quella della navigazione. Abbiamo detto che Carrara ò la città, dove principalmente si accentra la produzione e lavorazione de’marmi. Essa non conta più che diecimila abitanti, ma tremila circa di questi sono addetti al lavoro delle cave, delle quali ve n'ha trecento, che sono di proprietà privata, centosettantotto, ohe il Comune concede in affitto agli industriali. Il marmo viene estratto nei posti previamente segnati, col mezzo di mine, il cui scoppio si ode fre-

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 34 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
le lenzuola. Mentre però diceva così, il giovane saltò dal letto, si vestì e uscì di camera. Dopo una mezz ; ora ritornò con una scodella di caffè ed un pane bianco, che aveva presi alla cucina sociale del suo quartiere e messili su di una tavoletta accostò questa al letto della zia. — Quanto hai dovuto pagare? domandò essa a Francesco. Due ore di lavoro, rispose il nipote. E il carbone? Ne ho comperato una misura, ma è di nuovo rincarilo. Pare impossibile! Chi avrebbe detto un anno fa che nel no stro

combustibile, ognuno doveva per intanto pagare di propria borsa, se non voleva morire di freddo. Francesco, disse la donna, son le sei; alzati e va a prendere la colazione, che alle sette devi essere al lavoro. Ti raccomando di portarmi anche un po’ di carbone. Eh, zia, soggiunse il nipote, i sorveglianti dei magaz zini ci hanno detto che una misura di carbone costa un cer tificato di tre ore di lavoro, ed io non voglio ammazzarmi per arrivare a tutto. E’ meglio che anch’io resti sotto

stato sì farebbero scioperi ? Eppure non avrei coraggio di rimproverare i miei compagni. Hai sentite novità dSllo sciopero? — Oli, la faconda è semplicissima. ■ Gli operai delle mi niere sostengono che. il lavoro eseguito sotto terra debba pagarsi dì più, e pretendono per ogni ora di lavoro certificati dì due ore. Avranno forse ragione, ma le nostre autorità respinsero naturalmente questa pretesa, giacché è principio fondamentale della nuova società che ogni lavoro, sia esso di testa o di braccio

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 88 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
caso nel maggior numero delle scuole di campagna non si trova più il docente che possa sobbarcarsi a questo lavoro, oltre a quello della scuola ordinaria; mentre d’altro canto sarebbe un’utopia pensare che un connine di campagna per questa scuola assuma un maestro ap posito. 6. Presso scuole con uno sviluppo di classi maggiore, come nelle gran borgate o città, dove vi sono vari docenti, fra i quali potrebbe essere ripartito il lavoro, credo possibile, e stimo anzi opportuna 1’ e- rezione di scuole

per questa scuola devono essere particolar mente retribuite. Augusto Cogoli. « Dalle risultanze sullo studio delle scuole festive o di ripetizio ne esistenti nella parte italiana della Provincia durante l’anno scoi. 1895-96 — che per me fanno base anche degli anni antecedenti risultanze sconfortanti sotto l’aspetto particolarmente del profitto in- snfficente e della frequentazione irregolare nella maggior parte delle scuole festive o di ripetizione, dal fatto che dopo quell 5 anno, o meglio dopo

11
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Seite 208 von 248
Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
el capitolo terzo del libro terzo di questo lavoro (pag. 90 segg.), parlando della venuta dei Cimbri in Italia, ho asserito che essi passarono per la valle dell’ Adige'. Ora non direi altre parole a questo proposito, del quale credo d’essermi già occupato d’avvantaggio, se in questi ultimi anni non fossero state proposte varie opinioni differenti dalla mia e sostenute con argomenti seri e scien tifici. L’esame di esse nel corso del lavoro mi avrebbe portato troppo lungi dal tema principale

, dopo che se ne sono • occupati uomini della dottrina di Ettore Pais e di Hermann Schiller, nella considerazione che solo da uno studio generale delle condizioni storiche e geo grafiche di tutto il sistema alpino può uscire anche la verità intorno al modo e al luogo dove avvennero le varie traversate delle Alpi nell’antichità. Anzi sono tanto convinto della giustezza della mia tesi, che nutro fiducia che quegli uomini egregi, riconoscendo il valore degli argomenti da me proposti, vorranno concedermi

venia se ho ardito farmi loro contradditore. Il che m’ è buona cagione a sperare, prima il sa pere che la dottrina va di pari passo colla imparzialità, e poi la coscienza di aver lavorato^unicamente in favore della verità. I. Pareva che la questione càmbrica, dopo gli articoli da me pubblicati neWArchivio Trentino', fosse esaurita, nè più si dovesse dubitare della via tenuta da’ barbari per scendere in Italia, e del luogo dove questi furono rotti in campale battaglia da Mario e da Catulo a’ Campi

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 90 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
I. Coltura dei maestri in matteria agricola. « Perchè avete trasgredito il gran precetto, perchè avete man giato il fratto proibito, la terra sarà maledetta; senza il lavoro essa non produrrà che triboli e spine, e voi non ne trarrete ciò che vi biso gna per vivere, se non con molta fatica, se non col sudore della fronte. « Ecco la gran sentenza che Iddio pronunziò contro Adamo e contro la sua posterità; ecco da qual parte è entrata nel mondo la dura necessità di lavorare la terra

. « Ma alle dure fatiche che richiedevano i lavori della terra, l’uo mo primitivo preferiva una vita avventuriera, una vita nomade, e non si diede all’agricoltura che quando la caccia, la pesca e la pa storizia non gli offrivano più, stante l’aumento della popolazione, il necessario sostentamento. «Dal momento che la vindice parola di un Dio offeso glielo imponeva, si rivolse sì alla terra, a cui richiese il vitto col lavoro, ina egli era persuaso, e molti lo sono tuttodì, eh’essa fosse una fonte inesauribile

le più terrìbili tempeste; meraviglierebbero al sentire che il pensiero per mezzo di un filo telegrafico vien tra sportato in nn attimo dall’Europa alle lontane Americhe; ma mera viglierebbero ancor più, ed in questo caso di una meraviglia che ci farebbe arrossire, al vedere che dopo tante scoperte agrarie, dopo tanti ritrovati, 1’ agricoltura sola lascia pur tuttavia molto ma molto da desiderare.

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 94 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
— 81 — vano nè pane, nè lavoro sufficiente per sè e la famiglia; ce la dichia rano quelle migliaia di uomini e di donne, di fanciulli e fanciulle, che si chiudono negli opifici, facendosi vicendevole disastrosa con correnza, perchè i concorrenti al lavoro sono in maggior numero che non richieda il lavoro stesso; ce la dichiarano quelle migliaia di braccia inoperose, che specialmente nella lunga stagione invernale vagano per le città e campagne chiedendo pane e lavoro; ce la dice la lotta

insorta tra capitale e lavoro, perchè essendo in sovrab bondanza l’offerta delle braccia pel lavoro, i capitalisti hanno molto buono in mano per tener basse le mercedi degli operai; ce la dico no le miserrime condizioni anche di tante famiglie econome all’e stremo, perchè un padre di famiglia con due corone nella stagione invernale e forse tre nella stagione migliore, pur lavorando sempre e sempre restando sano, non può provvedere tutto il necessario per sè e per la famiglia. « Come si vede, il povero

, ed ancora per convertire in potenti principi nutritivi per le piante materie che finora non trovarono impiego, come le scorie della fabbricazione dell’acciaio, dalle quali ottiensi una larghissima fonte di acido fosforico; come le acque madri dei mari, dalle quali si può ricavare potassa fino che basti ; come il fango dei fiumi, che scorrono dopo aver purgate le popolose città, dal quale si estrae l’azoto ammoniacale, ora, dico, è delitto per noi maestri il non occuparci seriamente a prò

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1980)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 4. 1980
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Seite 278 von 332
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 325 S. : Ill., Kt., Noten
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Aschenbrenner, Max: ¬Die¬ Hexen in der Sage der Dolomitenladiner / Max Aschenbrenner, 1980</br>Corai, Paolo: ¬Le¬ più antiche culture preistoriche della «Ladinia» : (paleolitico e mesolitico) / Paolo Corai, 1980</br>Daverda, Albert: ¬La¬ ladinitè tla vita pratiga da vigne dé : en ejëmpl: les scrites tles cortines / Albert Daverda, 1980</br>Faggin, Giorgio: ¬La¬ grafia del friulano : appunti storici / Giorgio Faggin, 1980</br>Gangale, Giuseppe: ¬Le¬ vanère por Marèo / Giuseppe Gangale, 1980</br>Goebl, Hans: Dialektgeographie + numerische Taxonomie = Dialektometrie : anhand rätoromanischer und oberitalienischer Dialektmaterialien (AIS) / Hans Goebl, 1980</br>Höglinger, Elisabeth: Interferenzen des Ladinischen und Italienischen in das Deutsch von Grödner Schülern : Beitrag zur Problematik des Deutschunterrichts in den Schulen der ladinischen Ortschaften Südtirols / Elisabeth Höglinger, 1980</br>Irsara, Alfred: ¬Die¬ gesetzlichen Bestimmungen zum paritätischen Unterricht an den Schulen der ladinischen Ortschaften Südtirols / Alfred Irsara, 1980</br>Kuen, Heinrich: ¬Die¬ Eigenart des ennebergischen Wortschatzes / Heinrich Kuen ; 1, (1980)</br>Kuen, Heinrich: Tirolese = «ladinisch» im Vocabolario Poligloto von 1787 des Don Lorenzo Hervás / Heinrich Kuen, 1980</br>Śliziński, Jerzy : ¬Die¬ Darstellung der Ladiner in tschechischen Enzyklopädien des XIX. und XX. Jahrhunderts / Jerzy, Slizinski, 1980</br>Richebuono, Giuseppe: Von der einstigen zur heutigen Ausdehnung des ladinischen Sprachraumes / Josef Richebuono, 1980</br>¬Il¬ vecchio e il nuovo : dei Weiler ed altre questioni / F. Bortolotti ; H. Abram, 1980</br>Zaremba, Aleksander: ¬Il¬ comparatico a S. Martino in Val Badia / Aleksander Zaremba, 1980
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: D II Z 1.092/4(1980) ; II Z 1.092/4(1980)
Intern-ID: 329264
10 ha offerto. La stessa donna che mi raccontò il caso della sorella che rifiutò il madrinaggio e la sostituzione formale perchè si era trasferita e non poteva essere presente alla cerimonia, disse che a quel punto si rivolse a una cugina del marito perchè si sentiva in obbligo con lei dopo che questa le aveva fatto fare da madri na ai propri figli. L’espressione usata fu: «Le offrii di restituire il lavoro.» In questo caso il comparatico è oggetto di scambio. Ma non ci troviamo qui nel

pun to riferimento a Hammel (1968) e al suo lavoro sul comparatico nei Balcani. Rispetto a questo problema Hammel dice che esiste un nesso tra alleanza asim metrica e non reciprocità di scelta. Dopo avere analizzato anche la situazione di San Martino, possiamo dire che queste due caratteristiche si affermano e si nega no reciprocamente. In termini più chiari, se esiste un tipo di comparatico in cui uno dei contraenti è su una posizione di privilegio rispetto all’altro, ci troviamo di fronte a una

stret tamente collegata al prestigio e alla seguente posizione di privilegio che deriva dall’essere scelto. In un suo lavoro anche Gudeman (1975: 222) si pone questa questione: se alla reciprocità di scelta corrisponda la messa in atto di un rapporto simmetrico e vi ceversa se la non reciprocità abbia come conseguenza un rapporto asimmetrico; e dice a questo proposito che la proibizione di una scelta reciproca è frequente mente associata al rapporto asimmetrico tra genitori e padrino. Fa a questo

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Autor: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Ort: Roma
Verlag: Loescher
Umfang: 237, 14 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Signatur: III A-2.230
Intern-ID: 166664
non rispondenti, al- . »meno approssimativamente, a quell’ esattezza eh’ io mi riprometteva, furono causa, che solo ora, cioè cinque mesi dopo che il lavoro è già stampato, esso possa essere licenziato agli studiosi. L’indugio non.fu però del tutto inutile. Poiché anzi tutto dovetti entrare nel convincimento che una sola . carta di piccole proporzioni, come da principio intendeva d’aggiungere al 'libro, sarebbe riuscita piuttosto un inutile ingombro, e sarebbe stata a mala pena decifrabile

SÉ» mv.- " % PREFAZIONE. ì-Mi- ;i>|ggt.. ' f : .. Nella prefazione del presente lavoro aveva promesso una carta geogra- UI -fica, delle - Alpi nell’antichità, a maggiore intelligenza di quanto son venuto esponendo sulle condizioni politiche de’ popoli alpini all’ epoca di Augusto. » Però le gravi difficoltà di vario genere incontrate nel condurre ad ef- j » fetto la mia promessa, e la necessità, nella quale mi sono trovato, di respin ti» gòre più volte le carte, quand’ erano compiute, perchè

coll’aiuto del testo, anzi che servire essa stessa di maggiore schiarimento al medesimo. Perciò a ciascuna delle regioni alpine, illustrate nel libro, fu assegnata una carta speciale di considerevoli proporzioni ( 1 : 600 . 000 ). Spero che il lavoro cartografico completamente nuovo, al quale ho do vuto accingermi, mi servirà di scusa, se l’attento osservatore vi avesse a riscontrare qualche lieve imperfezione. Chi è esperto di tali lavori sa benis simo che altro è assegnare con vaghe espressioni

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