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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 61 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
53 4843 caddero i pochi giudizj patrimoniali che sussiste vano ancora fra noi. In seconda istanza per gli affari civili e criminali siamo soggetti al tribunale d’appello in Innsbruck e nella terza alla corte suprema di giustizia in Vienna. La diocesi di Trento comprende i tre Circoli, ossia De legazioni, di Trento, di Rovereto e di Bolgiano, con una popolazione di 400,000 abitanti sopra 2646 miglia qua drate geografiche di 60 al grado ('). Dati questi brevi cenni del paese che siamo per visi

tare, ci faremo a descrivere i luoghi più notabili ebe troviamo in esso. Il primo di questi che ne cada sott' occhio è Fonale s renale la più grandiosa cascata d’acque, tra le molte che si veg gono sulla riviera occidentale del Garda. Eccovi la bella descrizione che ne fa il Betteioni : Odi mugghiar Pontile: eccol di balza In balza furiando, la tonante Precipitar sua piena, che rimbalza Sui petron candidissima, spumante : Polve, nebbia, fragor dai gréppi s’alza Al rovinar delle grosse onde infrante

, Che di cento color brillano al sole Quando pinger del del l’arco si vuole. La via di Fonale è ripida, erta in sulle prime, costrutta in guisa di gradinala, e vuoisi opera degli Scalìgeri. Di inano in mano però che più si dilunga dal porto, ren- (') Chi amasse avere più circostanziate notizie statistiche del Tren tino, legga i Cenni statistici inseriti nell’Almanacco trentino per l’anno 1 843.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 784 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
INDICE DELLE INCISIONI Strada sopra il Moncenisio Via Mala. - Buco perduto U ponte del Diavolo, sul Gottardo ...... I lavori per la galleria del Gottardo Sulla strada del Brennero sotto Gossensass . . . Palazzo Sardegna, a Trento . . , Viaggiatori sulla strada del Brennero II castello di Trento Fontana sulla piazza del Duomo a Trento . . . Fruttivendoli a Trento Contadina del territorio di Trento La^o di Garda (veduto da Torbole) Riva. . . - Castello d'Arco, nella valle di Sarca Pietro murato

Bersaglieri clic aspettano un convoglio 109 Colonne di San Lorenzo a Milano. ...... 112 Interno del Duomo a Milano Ilo Monumento a Leonardo da Vinci a Milano . . , 116 Corso Vittorio Emanuele .117 Signora Milanese 120 La galleria Vittorio Emanuele a Milano .... 121 Certosa di Pavia 125 Monaco al pozzo nella Certosa di Pavia .... 128 L’atrio della chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. . 129 L’interno della chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. 132 Il Palazzo della Ragione in Piazza Mercanti a Mi- i lano 137

La loggia degli Osii in Piazza Mercanti a Milano. 141 La torre di San Gottardo sopra il Palazzo Reale . 145 Santa Maria delle Grazie, veduta dall’abside a Mi lano 148 La Sacristia di Santa Maria presso San Satiro a Milano 149 Facciata della Chiesa di San Marco a Milano . . 132 Palazzo Marino.e San Fedele a Milano. .... 153 Cortile d’onore del Palazzo Marino a Milano. . . 156 Il Palazzo dei Giureconsulti, ora della Borsa, in Piazza Mercanti a Milano 101 Cortile dell’Ospitale Maggiore a Milano 165

Anfiteatro dell’Arena a Milano 169 L’Arco del Soinpìone a Milano 173 Facciata del cimitero Monumentale a Milano. . . 177 Veduta di Malgrate da Lecco ISO Bellaggio, veduto da Villa Giulia 181 Una strada a Treinezzo . . . 182 Gola, della PÌoverna, a Bel lano 184 Como 185 Monte San Salvatore sul lago di Lugano .... 186 La questua in Brianza 189

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 25 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
1018. e venuta poi a nuova forma in sul 1212. Bello è il suo carattere romano, con maestosi piloni c due cupole. TI fregio è ornato di leoni di marmo rosso. La memoria del martire Vigilio ucciso dagl' idolatri v’ c sacra. Celebri tombe son poste sotto le arcate del tempio , c 1’ ocelli e si volge a considerare il sepolcro del generale veneziano Sansercriuo , ucciso nel LIST dagli abita tori di Trento. E pur richiama il pensiero del viaggiatore la chiesa di 8. Maria Maggiore, ove il celebre Con

cilio (lai 1545 al 1566 tenne le sue ragunanze. Alla idea di questo Concilio si desta nellammo la memoria al passato, e Trento apparisce stu penda di quella gloria , onde fu adorna più che tre secoli indietro. Trattasi di un grande periodo della storia ecclesiastica, c ti par di vedere que'grandi nomini che levarono la. voce sotto lo volte di quel tempio. Che anzi, come tu volga lo sguardo a un quadro di' è sulla, parete settentrionale del coro, scorgi una ragunauza di padri di questo Concilio

: sette cardinali , tre patriarchi , tren- tatrè arcivescovi, e duceentotreiitacinquc vescovi. Ma i ricordi antichi s’uniscono a’recenti. Una colonna eretta nel 1855. terzo centenario del celebrato Concilio, ritorna al pensiero le solenni feste che noi vedemmo, o di cui udimmo novella, e che i posteri sapranno per quel memore edificio. E (V edifici è bella Trento , eziandio dal lato profano. Son orrevoli i suoi palagi , le sue fon tane marmoree assai pregevoli. Il suo aspetto grave e ricco ricorda

Trento, in latino T'rhìentam. in tedesco Trìent. è capoluogo di votosi» regione (letta Trentino. È distante da Rovcredo circa 11 chilometri, e 20 da Bolzano. Giace sulla riva sinistra dell’Adige che si varca su T un ponte assai hello e magnifico. Le mura (die hall sembianza di antiche forti ficazioni. e il gotico castello ti richiamano a mente tempi di guerresche gesto e di baronali costumi. Xel castello veggonsi dipinture di molto pregio. .Magnifica è la chiesa cattedrale. Essa fu fondata nel

la. città che fu tenuta a si gnoria da’vescovi die avovan balia di tutta la Contea per donazione dell’ Imperatore Corrado TI, fletto il Salico, il che avvenne nel 1027. La quale donazione fu raffermata da Federico II. Eretta di tal guisa a principato ecclesiastico, fu posta sotto il patrocinio del conte del Tirolo. Ma come prima di questo tempo fu contesa da avide brame di avidi signori, cosi anche dopo fu desiderata focosamente e si pugnò per averne balia. Son tuttavia vive nella memoria le guerre del

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 295 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
Angelico, pittore di squisito sentimento religioso, le cui opere adornano in gran parte ancora le pareti del chiostro medesimo , e che nell’ arte può considerarsi insuperato ; ben altrimenti noto è Fra Gerolamo Savonarola, che quivi fu .monaco e priore, c mori, come è noto, nel 1498 arso sul rogo per sentenza del Tribunale dellTiiquisizionc. San Lorenzo, una delle più antiche chiese d’Italia, consacrata nel 293 da sant’Ambrogio , fu

collezione d’oggetti d’arte, che è insieme monumento di gloria nazionale, è la Chiesa dì Santa Croce, ove stanno sepolti o hanno un monu mento molti tra i più illustri italiani antichi e moderni, vero Pantheon, alla cui vista si esalta l’animo anche dello straniero, perchè patria del genio è il mondo. Sta innanzi alla Chiesa un’ampia piazza di forme regolari, celebre negli annali delle discordie fiorentine , perchè quivi ebbero spesso luogo quelle adunate , che degeneravano poi in tumulti e peggio. Dal

1865 sorge nel mezzo di essa il grandioso monumento marmoreo , che 1’ Italia con sacrò al suo massimo poeta , Dante ; è lodato lavoro del Pazzi e raffigura il poeta ritto in piedi sopra eccelso piedestallo in atteggiamento sdegnoso, quasi fosse per scagliare quella sua terribile apostrofe : Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provinole, ma bordello ! La statua misura cinque metri d’altezza, il piedestallo sette, e agli angoli stanno accosciati

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 29 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
RIVA. SUL LAGO DI GARDA (1) 2 3 Dal Trentino due vie menano al celebre Lago di Garda, l’una volge da Mori a Riva (2), l’altra da Trento valica la pianura di Sarca col castello d' Arco a pietrosa sentinella (3). Appena noi (1) Il lago di Garda è sai territorio italiano, meno 1’ estremità del nord con Riva clic appartiene al Tirolo. Questo lago è raramente in calma : egli s’agita come il mare durante le tempeste, come lo diceva anche Virgilio nelle sue Georgiche. L’acqua n’è di un bel bleu

magnifico e d’ una perfetta limpidità. Il pesce ne è eccellente e vi si pescano de’carpioni clic pesano fino a 25 libbre. Le rive del lago offrono la vista d’alcuni villaggi, e le cam pagne ben coltivate ove prosperano i cedri che sono un poco più amari, ma più forti di quelli di Sicilia. La vista generale del lago è stupenda, ma vi è alcuno che vuole venga data la preferenza al lago di Como : al viaggia tore l’ardua sentenza. (2) A mezza costa del monte, che a ponente sta a picco sopra la città

, vi ò un bastione rotondo eretto verso l’un decimo secolo a difesa del porto. La popolazione di Riva è di circa quattromila abitanti occupati nel com mercio delle granaglie, nella filatura della seta ed altri traffici a cui già ab antico dava importanza la posizione topografica a capo del lago italiano e presso ai confini della Germania. Sono molte le belle case, le ville e gli stabilimenti industriali dentro e fuori mura, e merita di essere visitata la chiesa dell’Inviolata, edilizio del se colo XVII, di forma

ottangolare con tele, intagli e tarsie di qualche pregio. Vi è uno stabilimento di bagni, al quale si giunge passando la fossa e la spianata del castello, che riesce comodissimo ai dilettanti di nuoto. (3) Le acque del fiume Sarca insieme a quelle del Donale. del Toscolauo e di altri torrenti minori, formano il lago e ne escono poi col nome di Mincio : . (E- Bignamt, lì lago di Garda).

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Seite 55 von 789
Autor: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italien ; f.Reisebericht
Signatur: IV 68.484
Intern-ID: 218520
CAPANNA NELLA VALLE DI BRENTA. DA VERONA ALLE MONTAGNE DEL VENETO. La grande via ferrata, ch’or mena da Trento a Venezia, a mo’d’una potentissima corrente lia trascinato a se tutto il commercio del Veneto. Laonde come dimenticati giacciono ora nella pro fonda solitudine i veneti monti coll’ orrida gola di Covolo , coi fiumi Brenta e Cordevole , colle odorose vallate di Vaistagna , Carpanfc , Val Lugana , luoghi mesti , i quali sembrano sbigottite fanciulle, dopo un rapido giorno d’amore. Ecco

. Per altro anch eggi l’uomo desideroso del bello e dell’artistico, sdegnando i disagi della via, trae a vedere questi luoghi, e specialmente il ger manico vi s’appressa con diletto, e tende l’orecchio per udire il linguaggio nativo, che vi si va len tamente spegnendo, e appena è se tu senti ora suonare in tedesco una canzone che la nonna cauta alla cuna del figlio di suo figlio. Ma prima di fare cammino super questo monte diamo un rapido sguardo alla storia di queste regioni divise con sì rilevate

traode da’confini del Trentino. Quasi tutte queste città e questi villaggi hanno una vecchia impronta , una severa fisonomia , che divenne quasi una ferrea necessità. L’orma infuocata dell’Unno, del Vandalo, del Goto è là, e l’orma del feroce invasore non si cancella mai, nè anche col sangue di mille vittime. - Di quivi trassero ! soldati radesti d’ Alarico che diceva: Dio mi spinge contro Roma; di quivi Attila con-

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 25 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
22 Veneti il di 9 maggio 4440, nel potere dei quali rimase, perchè nella susseguita pace di Cremona dell'anno 4 444, Riva colle sue pertinenze venne giudicata alla Repubblica. Il prìncipe vescovo di Trento non intervenne a quel trattato di pace, nè punto acconsentì alla cessione di Riva; ma egli non aveva forze per ricuperarla, ed essa rimase in potere de'Veneti fino al princìpio del secolo seguente, in cui, dopo la famosa lega di Cambra!, Riva colle sue pertinenze ritornò nuovamente in potere

de’ve- seovi di Trento ». In questi ultimi tempi navigli guerrieri solcarono le acque del Garda in occasione dell’assedio di Peschiera del 1800, il ix.° anno della Repubblica francese. In quanto ai confini delle provinole di Verona, di Brescia e di Trento, andarono del contìnuo soggetti ad alterazioni. Il principato di Trento, per darne un esempio, si protendeva assai più dentro nel lago di Garda che noi faccia al presente, sia da parte della riviera bresciana che della veronese. I commentatori

di Dante spiegando quel suo passo dell'Inferno Luogo è nel mezzo.là dove il Trentino Pastore, e quel di Brescia e '1 Veronese Segnar potria ciascuno in suo cammino ; fissano i confini della provincia di Trento (ai tempi di Dante s’intende) al Prato così detto della Fame vìcin di Campione. Il principe di Trento possedette eziandio la contea di Garda nella riviera veronese. L’ imperator Bar barossa la diede in feudo ad Adalberto principe di Trento li 4 7 settembre 4 4 56 , eolia condizione: « JVe

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 92 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
78 fango, piu larga alla cima die alla base, e questa forma le fu data per avventura dall’Adige, die una volta le scorreva sul fianco, dove or passa la strada. I Romani la uoss- denominarono Verruca^ e Verruca eziandio il castello che sorgeva sul dorso di lei. Fu luogo di molta considera zione anche presso i Goti, e Cassiodoro, cancelliere di Teodorico, la descrive minutamente in una sua lettera, colla quale si eccitano i Goti e i Romani a fabbricarsi delle abitazioni nel castello Verruca

. La rocca esistente su questo scoglio, antichissima opera forse degli Etru schi, divenne famosa nella guerra cimbrica combattuta qui nel Trentino colla peggio dei Romani. Fu poscia ri- fabbricata ed, ampliata dall’imperatore Augusto all’epoca della guerra retica. Del castello Verruca troviamo ora a mala pena le tracce. Lascialo in abbandono alla caduta del regno gotico, il tempo, lento ma inesorabile distrug gitore, e i Padri Benedettini che eressero un monastero a piè di quel colle, ne spazzarono fin

le rovine. Eglino si valsero di quei marmi e di quelle antiche lapidi per fabbricarlo. Il barone Gian Giacomo Cresceri, nella sua pregiala operetta Ragionamento intorno ad una Iscrizione trentina di Augusto ^ riporta alcuni di questi marmi che si trovarono capovolti ed infranti nelle mura del con vento e della chiesa. Alcuni di questi il cardinale Cri stoforo Madruccio fece estrarre dal muro ed allogare nella sua villa, detta le Albero. Ravvi pure tra queste la fa mosa lapide di Cajo Valerio Mariano

intorno alla quale tanto si scrisse da due illustri letterati trentini, il conte podestà Giovanelli e lo Stoffella. Prematura morte ra piva quest’ ultimo alla scienza ed alla gloria della patria. piedi- Trascorso il paesello di Piedicastcllo (denominazione derivatagli dallo starsi a’ piedi del castello Verruca),

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 94 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
79 s’arresterà il viaggiatore a contemplare la chiesetta di s. Apollinare di forma gotica che sta in fondo al villag gio. Il volgo tiene questa chiesa per antichissima più assai che noi sia ed eretta sulle rovine di un tempio in titolato ad Apollo. Ma eccoci finalmente al termine del nostro viaggio. Le torri, le mura , le chiese della gentile mia Trento si fanno ad ogni passo vieppiù distinte; già siamo in sol ponte che mette nella città per Porta Bresciana o sia di s. Lorenzo. Prima

di entrarvi soffermisi il viaggiatore, volga lo sguardo a mattina e consideri alquanto quella stupenda scena che gli si affaccia. La città di Trento gli si presenta in semicerchio, gli estremi punti del quale tengono due torri, quella così detta Vanga, e la tor Verde. L’Adige secondando la linea semicircolare, sulla quale sorgono gli edifici, la viene lam bendo, e dalla riva opposta bagna le verdeggianti cam pagne di campo trentino. Innalzasi di fronte, a qualche altezza dal piano della città, il castello

sovrasta il dosso di sant’Agata che sì appunta in guisa delle antiche torri dei Ghibellini, in sul cocuzzolo del quale sta una chiesetta : lontano lon tano monti svestiti che rompono la tinta cilestrina del l’orizzonte. Figuriamo! di considerar Trento da queste pendici, e Treni®

, una volta resi denza dei Principi di Trento, con torre di stile romano, e più sopra il convento dei Cappuccini di costruzione recente, e più lontano ancora il convento ora soppresso dei Carmelitani, ridotto a ricovero dei Trovatelli. La co stiera a mattina di Trento è tutta sparsa di ville, tra le quali è veramente magnifica quella detta di Fontana Santa dei Conti Consolati, Di questa villa cantava Tommaso Gar, tridentino, con sciolti che respirano foscoliana fra granza. A quelle collinette

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 24 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
. Il prin cipe di Trento Alessandro di Mazovia si vide implicato in questa contesa, e per mala sorte si dichiarò in favore del Visconte contro la Repubblica di Venezia. Il nostro Barbaeovi nelle sue Memorie sloriche della città di Trento narra questo fatto in succinto nel modo che segue: « Avendo l’armala del duca Filippo Maria Visconti Tanno 1438 stretta d’assedio la città di Brescia soggetta al dominio veneto, ed essendo impedita la comunicazione col Veronese dal Marchese di Mantova collegato col Duca

21 peschereccia, ella si ridusse dal marchese d’Este Azzone, amico a Lottario marito di lei, che l’accolse cortesemente c la tenne celata fino a tanto che Ottone re di Germania discese in Italia. Questi la fece sua sposa, e così la bella prigioniera finì coll’essere imperatrice. Teatro di lungo e sanguinoso conflitto furono le rive e le acque del Garda nel secolo quinlodecimo, al tempo del famoso assedio di Brescia, promosso dall’ambizione di Filippo Maria Visconti a danno dei Veneziani

, Gattamelata capitano generale dei Veneziani si accinse all’impresa di attraversare la Val Sabbia, la contea di' Ladrone e le Giudicane per quindi sboccare nelTÀrchese e per la valle Lagarina trasferirsi a Verona. Prima però di tale impresa Luigi del Verme, ministro del Duca di Milano, crasi portato a Riva, ove aveva con ehi uso col principe vescovo Alessandro un trattato di alleanza contro la Repubblica} e quindi fu che nelle Giudicane si trova rono sulle armi i contadini del paese per ordine del principe

vescovo, i quali validamente si opposero al passaggio di Gattamelata, che non senza gravissimo danno entrò poi nel Veronese. La guerra fu sfortunata pel Duca di Milano e pe’suoi alleati, ed il Principe vescovo di Trento ebbe in essa a perdere Riva, la quale fu assediata per terra e per acqua, e dopo una lunga difesa presa dai

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 50 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
43 evo) ed i Bresciani s’ebbero la peggio. Infatti Limone eoi grosso comune di Tremosine, dalla dominazione bre sciana passarono in questo incontro sotto quella del prin cipato trentino {'). Il cronista Ambrogio Franco di Trento attribuisce la presa di Tremosine al valore di Odorico conte d’Arco. Ecco l’iscrizione che parla di questa pace: MCCLXXIII CUM TRIDENTIKIS PACE COKFECTA, BRIXIA HIC UBI DIVUS TTER- CULAKEUS VITAM SANCTISSIMAM HABIJIT SACRAR 2EDICULAM EX- TRUXIT. PROCUKAXTIBUS GHIRARDO

DE GÀBBÀRA ET ULBE- BRAiSDO DE COMITIBUS DE COKCISIO RIPERLE PRiESIDES. D’altra pace seguila in quel torno di tempo fra i Bre sciani e i Trentini parla il nostro Bonelli. v Nel 4287 seguì la pace solennemente giurata tra le città di Trento e di Brescia, giusta una copia autentica rilevata sotto il vescovo Bortolammeo nel 4307.*Fu trat tata tal pace per parte della Comunità di Brescia da’ si gnori Lotto de Aleis di Firenze podestà, e da bidone de bidoni di Modena, capo del popolo e del comune della città

e del distretto di Brescia , come pure dal signor Framondo di Riva, sindaco e procuratore della stessa città di Brescia; per parte poi della Comunità di Trento dal signor Aichebono, figliuolo di ser Giacopo degli Aicheboni, sindaco e procuratore della medesima. V’ebbe parte in siffatto trattato di pace eziandio Mainando conte del Tirolo, con la riserva però, ut ipse nihilominus possit obedire preceptis Domini Jmp. tum etiam possit auxìlium prestare Alberto de la Scala et communi Forane, et domino

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ monumento a Dante in Trento
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Seite 2 von 17
Autor: Zocchi, Cesare
Ort: Milano
Verlag: Treves
Umfang: S. [673] - 675 : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Illustrazione popolare ; Vol. 33, N. 43 - 25. Ottobre 1896
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient ; z.Geschichte 1896
Signatur: III 212.259
Intern-ID: 347325
674 / ILLUSTRAZIONE POPOLARE — Giornale per le Famiglie IL MONUMÉNTO A DANTE -■ IN TRENTO. A quale anno mai bisogna risalire per trovare in Trento una festa cosi entu-r siàstica, come quella di domenica II eoVr. nell’inaugurazione del monumento a Dan te, opera ammiratissima dello scultore Cesare Zocchi di Firenze?... Nessuno ne ricorda legnale.-— Riassumialno ih breve la storia del monumento: “Un monumentò a Dante Alighieri considerato quale Genio tutelare della lingua e della civiltà italiana

nel Tren tino,, tale fu la deliberazione che il Co mitato esecutivo, costituitosi in Trento prendeva nell’adunanza plenaria dello feb braio 1891, formulando un programma di concorso che venne bandito agli artisti. Tre egregi trentini sopratutti propugna rono con energia, con fuoco, il monu mento, il quale doveva essere, fra altro, contraltare a quello che, come afferma zione di germaniSmo, doveva sorgere a Bolzano in onore del menestrello Walter von Vogelweide. La triade animosa era composta

sandro Vittoria. La Commissione aggiu- dicatrice, tenendo conto anche della sim patia che il . pubblicò manifestava pel bozzetto Zocchi, scelse quest’ultimo. Il giuri era composto degli scultori Ercole Rosa ed Ettore Ferrari, dei pittori Pa- E liano e Bezzi o dell’architetto Bei trami, io Zoeòhi si consacrò subito e tutto al lavoro, nel suo studio a Firenze, e il 19 aprile di quest’anno, nell’ampia fossa aperta nella piazza di Trento fu calata la pietra fondamentale. del monumento. Nessuna solennità

di don Giuseppe Grazioli (morto il 27 febbrajo 1891) di Carlo Dordi (morto il 16 ottobre 1892) e di Paolo Oss-Maz- zurana (morto il 15 gennàjo 1894). L’avv. Carlo Dordi, una bella figura di cittadino, di cui diamo il ritratto, fu eletto presi dente del Comitato ; e venne sostituito, alla sua morte, dal dottor G. Ranzi, del pari ardente nell’ idea e del pari infaticabile nell’eseguirla. Tutti i Comuni del Tren tino mandarono offerte. Anche i più po veri popolani offersero il loro obolo. Molti comuni

d’Italia contribuirono all’omaggio reso al grande Poeta: ,Milano,,Venezia, Firenze, Genova", Verona, Padova, Bre scia, Savona, Novara e via via: persino piccoli comuni, come Borgo Panicalo, Pog gili oasi, Umbertidé, ecc.,inviarono sommo, con/Uno slancio che fu un gran conforto pei Trentini. In tre mesi, furono raccolte 120,000 lire. Gli artisti risposero pronti all'appello, coi loro bozzetti, che nel settembre del 1891 vennero, esposti al pubblico nel nuovo bellissima edificio scolastico di via Ales

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 68 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
59 esistevano ed in Verona, in quella cioè di loriche, e in questa di scudi ('), Riva, terra già di qualche importanza sotto ai Romani, venne per donazione di Carlo Magno, in una colle Giudi- carie, aggregata al ducato o marchesato di' Trento. Del 4349, con Tenna, valle di Ledro, e Tignale passò in dominio degli Scaligeri data a pegno da Giovanni III di Pistoja, principe di Trento, a Mastino II della Scala per 4000 ducati d’oro. Del 1405, ricuperata dal vescovo Giorgio, non andò molto che venne

occupala dà Giovanni Galeazzo Visconti. Verso la metà del secolo quintodecimo, le convenne sostenere un assedio da parte dei Veneziani, e cadde anche in loro potere; ma colla pace di Brussel- les, 4 516, fu di bel nuovo aggiudicata al naturale suo principe. Il cardinale Bernardo Clesio ottenne in perpetuo la restituzione della città e prefettura di Riva dall’ impe ratore Carlo V. D’allora in poi ella soggiacque sempre, fino alla secolarizzazione dei principati ecclesiastici, al Principe di Trento

, e corse da quell’ epoca la fortuna della sua città capitale. Scorsa la città, e veduto quanto havvi di buono in edifici ed in tele f), non intralascierà il viaggiatore , se gli è propizia la stagione, di visitare anche i bei contorni di Riva. Si rivolga da prima a vedere la ricca ed ele gante Chiesa dell'Inviolata t a pochi passi fuori della porta che mette in Arco. È dessa un edificio di forma ottan golare con buone tele di Palma il vecchio, del Crafjfonara (') Filiasi. Memorie storiche dei Veneti

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 66 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
penisola del Scrollone: l’uno e l’altra opera degli Scali geri. Alte mura raccerchiano, lungo le quali correva una fossa sormontata da ponti levato]. Questa Rocca, forte già per la sua postura sul lago, porge un aspetto singolare di robustezza per le quattro torri che stanno in sugli an goli, munite di saracinesche, di bastile, e di ferritoje d’ogni maniera. Questa Rocca formava nel verno il soggiorno predi letto dei Principi di Trento, e qui si rifuggivano, come a luogo di sicurezza, allorché Trento

57 L’Oratorio di santa Croce, possiamo dirlo una piccola galleria di tele del Craffonara. Qui si veggono, in piccole dimensioni, le bozze della Via CructSj, ch’ egli operò a fresco nel cimitero di Bolgiano, coi profeti che stanno fra una stazione e l’altra, assai leggiadro lavoro. Del Craffonara è pure l’affresco del soffitto. Fra gli edifici profani meritano di, essere annoverati la Roccaj ed il Castello o Bastione. È la Rocca un edifi cio quadrato che tiene molto del castello che vedesi nella

veniva minacciato da straniere invasioni. Risiedeva in essa il capitano o luogotenente del Principe, ed in nome di lui ammini strava la giustizia negli affari civili e criminali. Servono ora quelle stanze di carcere ai delinquenti. II castello o bastione di Riva sta in cima ad un colle a sera della cittadella. Di là si gode una meravigliosa vi sta, dominandosi il lago in parte e la deliziosa vallata di Riva e di Areo. Lo eressero già sin dal secolo undecimo, ottenuta licenza dal Principe, i Rivani

a difesa del loro porto. Del 4704 nella devastazione fatta dal Va lido me in sull'Arehese, fu smantellato in parte anche il nostro ca stello. Il principale albergo in Riva è quello del Traffellini all’insegna del Sole.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Seite 76 von 134
Autor: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Ort: Milano
Verlag: Ubicini
Umfang: 117 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Reisebericht
Signatur: II A-4.023
Intern-ID: 155169
storie longobarde di Paolo Diacono. La città di Rovereto diede i natali a non pochi uo mini illustri sia in letteratura che in scienze, e tra questi voglio usi annoverare il Tartarottij il Fannetti i Fontana > l’abate Antonio Rosmini ed altri molti. Non molto discosto da Rovereto verso Ala di Trento , è Liszana. Il divino Alighiero vuoisi ospitato quivi da Guglielmo di Caslelbarco, da lui conosciuto alla corte degli Scaligeri in Verona. Dante cantò di alcuni luoghi del Trentino in modo che noi

64 volgari di architettura. Nella chiesa parrocchiale reggia mo un s. Gerolamo del Brusasorzij un s. Vigilio del- YUdinej roveretano, ed una Concezione del Baroni di Sacco. Un s. Paolo del Craffonara troviamo nella chiesa dei frati Zoccolanti, ed una santa Caterina dello stesso pittore in quella dei frali Cappuccini. Altre pitture del Craffonara e dell’ Udine si veggono nella chiesa del Lo reto, e nella cappella Bridi. Anche presso alcune fami glie private si conservano de’preziosi dipinti

ed inci sioni. Il viaggiatore, se artista in ispecie, non si dipartirà da Rovereto senza recarsi al vicino villaggio di Sacco a con siderare il fresco dipinto dall 5 tedine nel vólto della cap pella Fedrigotti. IL soggetto n’ è la Conversione di Salilo. Prima di lasciare questa città visiti inoltre il forestiere la grandiosa filanda Bettini, la cartiera a vapore del Tac chi, e lo stabilimento Staffetta, non che la Madonna del Monte da dove signoreggia la deliziosa valle di Lagaro, sì celebre nelle

possiamo con fondamento congetturare aver egli vedute parecchie delle nostre vallate. casiei Ripigliando ora il cammino verso Trento, ad un mi- p lg tpji glio da Volano, si abbatte il viaggiatore in grandi ma cigni l’un su l’altro ammonticchiati. Il vieni monte è

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