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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 378 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
”) formava un unicum con il vicino Palazzo del Tribunale ("Gerichtsgebäude"), cosi detto dopo che nel XVIII secolo era divenuto sede del Magistrato cittadino, poi del Tribunale distret- tuale con annessa prigione. Nel secolo XVII per qualche tempo una parte di questa casa ospitö pure l'ospizio per i poveri. Conosciuta anche come "Neideggersche Be hausung” ("Casa Neidegg"), la costruzione risalente al XIII secolo, una delle piü grandi tra quelle medievali del centro storico, presenta un massiccio portale

Entrando dall'ingresso sulla via cittadina, al pianterreno si ammira ancora l'antica "Gaststube” una bella sala in cui, dal pilastro circolare al centro, si diparte la vol- ta a crociera gotica. A destra del portale un tempo passava un viottolo "del fuoco” un "Feuergaßl", che scendeva al fiume: lo si vede ancora in dipinti e foto della fine dell’Ottocento, poi coperto ed infine chiuso. Poco piü avanti, sempre sullo stesso lato della strada, al civico 64 si trova una casa le cui origini

affondano addirittura nel XIII secolo. Appartenuta dapprima ai von Vil- landers, dopo radicali interventi di ristrutturazione avvenuti intorno al 1500, nel 1753 la costruzione fu ampliata da Josef Zoppolt che la mise a disposizione per l’al- loggio del primissario di Chiusa. Verso l'Isarco la facciata mostra un bei Yerker e balconi con parapetto in legno. L'in- terno invece conserva volte medievali, porte con cornici in pietra e soffitti stuccati. Fino al 1669 la "Casa del Primissario" ("Frühmesserhaus

dei fabbricati piü grandi e moderni della Cittä Alta, il cui Stile classicheggiante e severo tradisce l’origine ottocentesca. Esso sorge sulle mura dell’antica "Casa Ortner” ("Ortnerische Behausung”), i cui inizi risalgono almeno al XV secolo. Verso la fine del '500 fu di- mora del pittore ed artigiano Hans Rumpfer, probabilmente il padre del piü famoso Jeremias e, di mano in mano, nel 1897 entrö in possesso di Corbinian Gymbel da Monaco che le diede il volto attuale. 696 Il beW’erker quadrato che

taglia l'angolo si affaccia sull'angusto "vicolo del Trogolo", "Tränkgasse” una delle viuzze "del fuoco" che, nel medioevo, collegavano la strada principale al fiume. L’abbeveratoio in pietra, oggi vasca di una fontanella, giustifica il nome del viottolo. 695 Nel 1397 il parroco Hans von Sengen la acquistö da Jorig Säbner von Velturns come abi- tazione per il Primissario dell'Ospizio degli Apostoli; dal 1827 al 1910 la possedettero i Kantioler del "Lamm” (Gasser - Nössing 1991, pp. 236-238). 696 Ibd., p. 68.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2010
Sterzing : Geschichte und Porträt einer Stadt
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Seite 164 von 176
Autor: Perini, Alberto / Alberto Perini
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 165 S. : zahlr. Ill., Kt.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 154 - 163
Schlagwort: g.Sterzing ; z.Geschichte<br>g.Sterzing ; s.Heimatkunde
Signatur: III 291.499
Intern-ID: 536915
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, in: Incontri sulla storia dell’Alto Adi ge (a cura di G. Delle Donne), Bolzano 1994. FERRANDI M., Ettore Tolomei. L’uomo che inventö l’Alto Adige, Trento 1986. IL LIBRO VERDE. Documenti e note sulla denuncia del trattato d’alleanza fra l'ltalia e 1’Austria-üngheria, Edizioni di "Pagine Libere", Milano 1915. KÜHEBACHER E., Das „Prontuario dei nomi locali dell’Alto Adige" von Ettore Tolomei, in: Der Schiern, Heft 4,1978, S. 191-207. KÜHEBACHER E., Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, Bd.1, Bozen 1991

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und der Faschismus AA.VV., La prima guerra mondiale, in: Didascalie, n. 3,. Rivista della scuola trentina, Prov. Auton. di Trento, aprile 1998. AA.VV., Problemi della toponomastica italiana in Alto Adige, Atti della tavola rotonda a Villa Celimontana in Roma, il 25 ottobre 1985 (a cura di Ernesto Massi), Societä Geografica Italiana, Roma 1985. AA.VV., Ettore Tolomei (1865-1952) - Un nazionalista di confine - Die Grenzen des Nationalismus, Michael Gaismair Gesellschaft Bozen, Museo Storico in Trento 1998. CASINI

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 181 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
figura cessö cosi di esistere. A quell'epoca oramai il Magistrato cittadino, dopo Tin- cendio di Branzoll del 1671, risiedeva nella Citta Alta, nella cosiddetta Casa Neideg ger ( Neidegger'sche Behausung ), che dal XIX secolo divenne sede del Tribunale con 11 nome di "Gerichtshaus”. Se nella "Residenzstadt” del Principato di Bressanone l’influenza dell'autoritä ve- scovile e del Capitolo del Duomo continuö ad esercitarsi con forza sulle istituzio- ni cittadine, 307 a Chiusa si assiste giä all’inizio

Branzoll. A lui, quäle massimo rappresentante del governo brissinese, sottostavano non solo la fortezza di Sabiona e lo "Stadtgericht Klausen”, il Giudizio cittadino di Chiusa, ma anche i Distretti di Lazfons e di Verdignes; per cui il suo potere includeva verso sud il territorio dal rio Tinne, frontiera con il Giudizio di Villandro, e verso est quello al di qua del fiume Isarco, al confine con il Giudizio di Gudon, quest'ultimo facente parte dei domini della Contea del Tirolo. 304 Poco dopo

il 1300, non a caso in concomitanza con le prime menzioni di Chiusa come "citta” e con la sua massima espansione edilizia, viene istituita la figura del- 10 "Stadtrichter", del Giudice civico. 305 Sebbene anche riguardo a questa carica la nomina spettasse al vescovo, molti Giudici venivano scelti tra i cittadini piü in vi- sta di Chiusa. Anzi, gli Statuti civici del 1428 e del 1485 praticamente imposero al Principe-vescovo questa consuetudine, l’elezione mit rat der burger ; 306 riservando alla

cittadinanza il diritto di presentare eventuali rimostranze contro funzionari non graditi. Il diretto superiore del "Klausner Stadtrichter” era il Capitano di Sabiona al quäle pure spettava il compito di presentare al popolo il nuovo eletto. Nonostante il Giudice dovesse rispetto al Capitano, l'esercizio del suo ufficio aweniva in maniera autonoma, quasi slegata dall’influenza del superiore; tanto che a metä del '600 le mansioni del Giudice civico vennero ad includere anche quelle del Capitano, la cui

del XV secolo all'emergere di chiari 304 Per tutte queste informazioni e le seguenti si consulti soprattutto Rastner 1974, ; anche Stifter 1984; inoltre: Gasser -Nössing 1991, p. 31; Gasser 2000, pp. 177-179; e Krismer 2008, pp. 17 ss. 305 Lo "Stadtrichter” non aveva solo il compito di giudicare i delitti, ma al suo potere sottosta vano anche le istituzioni cittadine (sindaco, consiglio, assemblee pubbliche) e il manteni- mento dell’ordine pubblico. Egli infatti vigilava sugli ordinamenti

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 117 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
imperatori germanici, acquisendo sempre maggiore influenza e ponendo le basi per lo sviluppo della Contea del Tirolo. I principi-vescovi di Trento e di Bressanone avevano conferito l'esercizio del potere temporale e militare nei loro territori ad advocati provenienti dalle famiglie nobiliari. I conti di Morit-Greifenstein e i conti di Andechs proteggevano cosi i territori del vescovo di Bressanone, mentre quelli di Trento erano difesi dai conti di Appiano e dai Tirol. Alberto III di Tirolo (1190-1253

Sabiona sembrö perdere spazio nell’interesse dei principi-vescovi, tanto che fra il 1288 e il 1296 la fortezza passö nelle mani del duca Mainardo II di Tirolo e dei suoi figli. 144 Dal 1330 i Säbner riappaiono neiramministrazione del castello con il nuovo titolo di Signori di Villandro, essendo stati incardinati in quel feudo dai Principi tirolesi; mentre nel 1369 l'incarico di burgravio del Principe-vescovo lo ricopre Berchtold von Gufidaun, cui succede il figlio Kaspar e, dopo di lui

, di nuovo un von Villanders. Ai signori di Sabiona furono affidate anche funzioni di Capitani, ossia di magistrati vescovili che, a partire dal 1388, aggiunsero alla principale l'amministrazione del Distretto ( Gericht ) di Verdignes e, dal 1415, di Lazfons. I due Giudizi, ossia territori amministrativi, nel XVII secolo vennero poi incorporati a quello di Chiusa, mentre con il trasferimento dei Capitani da Sabiona a Branzoll, questi divennero i "Capitani di Chiusa" e lo furono ancor piü quando

contendenti, il 24 aprile 1460 le truppe tirolesi si ritirarono da Sabiona. 145 Il successore del Cusano, il vescovo Georg Golser (1464-1488) muni ulteriormente la rocca per paura dell'imminente pericolo turco; sotto il potente principe-vescovo car dinale Melchior von Meckau (1488-1509) invece si provvide ad un parziale restauro 144 La famiglia dei Tirol, probabilmente originaria della Val Venosta, nel corso dei secoli XII e XIII seppe imporsi nel panorama politico locale con un deciso appoggio agli

) soppiantö ben presto le altre dinastie, anche con l'uso della forza e la sottrazione di territori e diritti ai principi-vescovi. Nel 1248 egli era giä padrone sia del principato di Bressanone sia di quello tridentino. Alla morte di Alberto III, il potere passö nelle mani del ramo goriziano dei Tirolo (Tirol-Görz), quando Mainardo III di Gorizia divenne Mainardo I del Tirolo (1253-1258). Alla sua morte prematura, la contea di Gorizia-Tirolo passö ai suoi due figli, Alberto e Mainardo, i quali nel 1271

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
-1823
Beyträge zur Geschichte der bischöflichen Kirche Säben und Brixen in Tyrol ; 3
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Seite 36 von 694
Autor: Sinnacher, Franz Anton / gesammelt durch Franz Ant. Sinnacher
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 669 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Tirol ; z.Kirchengeschichte
Signatur: I 160.971/3
Intern-ID: 164031
che vsm Kaiser Heinrich II. gelsngte, ber ste im I. 1004 de« ' ©tfener Bischof Albm'n schenkte. Ln ver einen Sette deS BergeS, von welchem die Zinne» brellet fkch in fanfter Steigerung, die Anhehe enl- Isng, dal Pfarrdorf Feldel sul, und tràgt nìchtwE- Ni A ^ur Derschonerung diesel ©ildeà deD. (lui n. 26. ) ^ So gelangt man zu dem Or te Feist- mtz, deynahe in ber Mitte del sogenannten Dochei- «er-Thales, eigenllicher Buchenthal (Bukovi Dolli- »O in «elchem sich die fteyherrlich von ASischen tze

- Rannten HamlnerrverEe destnden. —- Ammer enger fi# ber treil ber Verge gesthlossen. — Doch ist hj^ noch Feldbau. Ein buntes Wiesengrun, und die Netriedsamkeit ber Bewohner del Thales, die zum Lheile ber Agricultur ergeden stnd, ben grotzttnLheìl iheel UnterhaltS und Familien - ErwerdeS aver HSlfeleifiung zur montanistische« Industrie suchen ««Mt ein einsacheS «ild del EnlstehenS del Lech- ftiverkehrS ver Urdeschastigung, welche zunachst die Beftiedigung unstrer LebenSdedLrfnisse auSmachet, And

d« succeffiven BervoLkommun- fm dal -roste, «ndloft Gedaude ver Eultur, und ver dmch ye be- Mundeten, durch si e eden auch erhaltenen GewerbS- Industrie. — Wendet man flch nun von dieftm Stand- WN?te sul sudwestlich,- so getangt man in immer mehr und mehr sich verengenden Schluchten nach St. Johann, einem Dàfchen am Wocheiner-See. — Ni, eonlrastirend ist dal Biid diesel See'A, gegen jenei del Feldestr-See'S! Bon anmuthigen Hugeln der Getziere degranzt, von gigantischen Bergen ber Ex- stne eingeschlossen

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 103 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
, insieme al confratello Agnello vescovo di Trento, interviene come mediatore di pace tra i Franchi, vittoriosi sui Longobardi del Castel Verruca, e questi Ultimi. 113 L’episodio e sintomatico di una tendenza storica dei tempi: infatti, in una tale situa- zione di degrado sociale e di dissolvimento del potere politico imperiale, la figura del Pastore d’anime diviene il solo punto di riferimento istituzionale per le popolazioni esposte alle scorrerie barbariche. Non c’e da meravigliarsi perciö

in conflitto con gli stessi Longobardi del ducato di Trento e con i Franchi, che nel frattempo si erano attestati in Val Venosta. Nel loro impetuoso procedere verso sud i Baiuvari pagani occuparono anche la sede episcopale di Sabiona, e non conosciamo quäle po- 113 Caduto il regno italico degli Ostrogoti di Teodorico - cui apparteneva la Rezia - nel 553 i Franchi occuparono i territori tra Coira e la valle dell’Adige, spingendosi fino allo Inntal e alla Carinzia. Dopo il 568 l’invasione longobarda

del re longobardo Agilulfo. Si crearono perciö due sedi patriarcali concorrenti: Aqui- leia, sotto il controllo longobardo, e Grado, sotto quello bizantino e in comunione con Roma. II patriarca di Aquileia e i suoi suffraganei perseverarono nello scisma sino al 699, quando, per intervento del re longobardo Cuniberto, nel sinodo di Pavia essi ritor- narono all'obbedienza al papa. II nome del vescovo di Sabiona Ingenuino compare ancora nel 590 quando - e sem pre Paolo Diacono a raccontarlo - egli

se il vescovo, nella Rezia come in tutta Europa, assume sempre piü un ruolo di governo non solo spiri tuale del suo gregge. Maternino prima, Ingenuino poi sono quindi i primi due vescovi di Sabiona ad essere nominati in fonti storiche, alcune piü attendibili altre meno, e vengono pertanto con- siderati gli effettivi fondatori della diocesi, giacche nessuna notizia certa ci e perve- nuta riguardo a loro possibili predecessori. 114 Segnatamente e Ingenuino, venerato a partire dal X secolo come santo patrono

della diocesi insieme a S. Cassiano, la figura pastorale rilevante, anche per la sua azione di guida salda in un’epoca di grandi mu- tamenti politici e culturali. La fine del VI secolo vide realizzarsi in effetti il quadro paventato da Ingenuino e dai suoi colleghi triveneti. Infatti, dopo la morte (526) del re d’Italia, il goto Teodorico, e le invasioni franca e longobarda, intorno al 590 erano apparsi nei bacini pusterese ed isarchese anche i Baiuvari, dapprima in guerra contro gli Slavi, e poi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 242 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
l'ultima volta il 20 dicembre del 1803. Chiusa stessa divenne capoluogo di un "Gerichtsbezirk”, ossia di un distretto giudi- ziario molto vasto che abbracciava tutta la bassa Valle dell'Isarco, la Gardena e, per qualche tempo, persino i comuni della Val di Fassa. La sede del Tribunale era la Casa Neidegg, nella Cittä Alta, la cui destinazione e rimasta tale anche nei tempi successi- vi: fino agli anni Ottanta del secolo scorso, infatti, ha ospitato la Pretura con annesso carcere ed attualmente

Tanto che l'assoggettamento dei due Hochstifte airamministrazione asburgica del Tirolo non rappresentö di fatto un trauma insanabile, giacche ormai da secoli sussi- stevano consuetudini comuni e intrecci non solo culturali tra i Principati vescovili e la Contea tirolese. 451 Analogamente, anche gli abitanti di Chiusa e dintorni non subirono particolari con- traccolpi nel passaggio da un governo all'altro. Le novitä, soprattutto amministra- tive e legislative, riguardarono infatti la cittä

e i villaggi di Lazfons e Verdignes, dal momento che Gudon era da sempre appartenuta al territorio tirolese. Ovviamente la forma di governo sotto gli Asburgo risentiva degli sviluppi illuministici della fine del 700, con una suddivisione dei poteri tra i diversi organismi statali e locali ed una maggiore autonomia dei parlamenti regionali. L'istituzione comunale, dopo il 1803, divenne anche nel Brissinese un’entitä amministrativamente autonoma e dotata di competenze specifiche. 452 II rinnovato Comune

di Chiusa conobbe una riorganiz- zazione del suo territorio, circoscritto alla mappa catastale, ossia alla cittä storica compresa tra la Porta Bressanone e il torrente Tinne; a loro volta i paesi circonvicini acquisirono il rango di comuni e la loro nuova suddivisione territoriale (Laion e Gu don oltre l'Isarco, Lazfons fuori della Porta Bressanone, Villandro al di lä del Tinne) permase fino al 1929. Naturalmente anche i poteri amministrativi, giuridici e di polizia vennero assunti da nuove figure

di funzionari comunali, locali e statali che sostituirono i vecchi Giudici cittadini, i Doganieri e tutti gli altri ufficiali di nomina vescovile. In particolare, dopo che Chiusa nel 1819 venne classificata tra le piü piccole cittä comunali del Regno, a capo deH’amministrazione fu posto un Magistrato politico-economico, a sua volta subordinato al Distretto territoriale del Principato tirolese. Con la legge per i Comuni del Regno Austriaco del 5 marzo 1862 l’elezione diretta dei consiglieri comunali

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2010
Sterzing : Geschichte und Porträt einer Stadt
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Seite 161 von 176
Autor: Perini, Alberto / Alberto Perini
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 165 S. : zahlr. Ill., Kt.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 154 - 163
Schlagwort: g.Sterzing ; z.Geschichte<br>g.Sterzing ; s.Heimatkunde
Signatur: III 291.499
Intern-ID: 536915
J.W.-WOLF E.R., La frontiera nascosta, S. Michele allAdige (TN) 1993. Das „Land im Gebirge” - Die Grafschaft Tirol AA.VV., II sogno di un principe, Catalogo della mostra di Mainardo II a Castel Tirolo, Innsbruck 1995. AA.VV, Storia del Trentino (a cura di Lia de Finis), Trento 1996. AGOSTINI B., La mia terra la mia gente. Medioevo trentino, Milano 1984. ALBERTANI G., Mainardo II e il suo tempo, Lab*doc, Storia/Geschichte, Intendenza scolastica, Bolzano 2006. CICHI F. - DE VENUTO L., La regione

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