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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 23 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
, l’Alpenvorland e la Resistenza nell’Al- penvorland. Successivamente realizzerà una raccolta degli articoli ri guardanti il Lager ed i processi correlati pubblicati sul- VAlto Adige nel periodo 1945—1972. Svolgerà ricerche presso i seguenti archivi: l’Archivio dell’Istituto Luce di Roma, l’Archivio dell’Air Photo Library di Londra, l’Archivio Nazionale di Washin gton, l’Archivio dell’Air Force U.S.A., l’Archivio dell’Im- perial War Museum di Londra, l’Archivio comunale di Trento, l’Archivio del Tribunale

di Bolzano, l’Archivio del Tribunale di Trento, l’Archivio della Prefettura di Bolza no, l’Archivio della Prefettura di Trento. C. von Hartungen svolgerà ricerche presso l’Archivio di Coblenza. C. Romeo svolgerà ricerche presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, l’Archivio dell ’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Milano, Trento e Belluno, oltre ad interviste. L. Steurer svolgerà ricerche presso l’Archivio di Coblenza e l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, oltre

Giorgio Delle Donne .V” ç||f; 'ft. " W : Polizeiliches Durchgangslager Bozen Nel quadro delle iniziative per celebrare i cinquantesimo an niversario della Liberazione dal nazifascismo la Giunta Co munale di Bolzano ha incaricato un gruppo di ricercatori locali di svolgere una ricerca riguardante il Lager di Bolzano. Il progetto di ricerca, che si svolgerà nei prossimi due anni, prevede questa suddivisione del lavoro: G. Delle Donne realizzarà una bibliografia riguardante il Lager di Bolzano

ad interiste. M. Verdorfer svolgerà interviste, ricerche in archivi locali e sulla stampa. C. Villani svolgerà ricerche presso l’Archivio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano e l’Archivio dell’Unione delle Comunità Israelitiche di Ro ma, oltre ad interviste. Per quanto riguarda le ricerche già pubblicate inerenti il Lager di Bolzano, il lavoro più sistematico risulta essere quello di Luciano Happacher intitolato “Il Lager di Bol zano. Con appendice documentaria ”, edito nel 1979

a Trento dal Comitato Provinciale per il trentesimo anniver sario della Resistenza e della Liberazione, di cui il presen te articolo costituisce una sintesi sommaria. Il lavoro di Happacher nasce dalla disponibilità di un do cumento costituente l’elenco numerico degli internati pre-

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 35 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
è necessario il voto favorevole deila maggioranza dei con siglieri deila provincia di Trento e di quelli della provincia di Bol zano. Se tale maggioranza non si forma, l'approvazione stessa è data da un organo a livello regionale. Detto organo non può modi ficare le decisioni in ordine ai capitoli di bilancio eventualmente contestati in base a quanto previsto ai commi terzo, quarto e quin to del presente articolo e definiti con la procedura ivi contem plata ». Art. 42 La denominazione dei titolo VAI dello

Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: « Rapporti fra Stato, regione e provincia ». Art. 43 L’articolo 76 dello Statuto speciale per i! Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito da' seguente: « Ne! territorio regionale sono istituiti un commissario del governo per ia provincia di Trento e un commissario del governo per la provincia di Bolzano. Spetta

al prefetto, in quanto non siano affidati dai presente Statuto o da altre leggi ad organi della regione e delie province o ad altri organi delio Stato. li commissario del governo in Trento esercita le attribuzioni di cui al n. 2) del precedente comma nei riguardi della regione e delle altre amministrazioni pubbliche aventi competenza sull’intero terri torio regionale ». Art. 44. Dopo l’articolo 77 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948

regionali e provinciali ». Art. 47 Dopo l’articolo- 78 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è istituito il seguente articolo 78-ter: « Gii atti amministrativi degli enti ed organi della pubblica ammi nistrazione aventi sede nella regione, ritenuti lesivi del principio di parità dei cittadini in quanto appartenenti ad un gruppo lingui stico, possono essere impugnati dinnanzi all’autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale

78-quater: ■■ Delie sezioni del Consiglio di Stato investite dei giudizi d’appello sulle decisioni dell’autonoma sezione di Bolzano del tribunale re gionale di giustizia amministrativa di cui all'articolo 78 delio Statuto fa parte un consigliere appartenente al gruppo di lingua tedesca della provincia di Boizano ». Art. 4S Il primo comma dell'articolo 82 delio Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948. n. 5, è sostituito dal seguente: « Ferme

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 15 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
, da parte dei consiglieri regionali, provinciali e comunali, degli atti amministrativi aventi esecuzione nella provin cia di Bolzano e ritenuti lesivi del principio di parità in connessione con l'appartenenza ad un gruppo linguistico, e che concernono cit tadini residenti nella provincia dì Bolzano saranno deferite alla Sezione di Bolzano del Tribunale dì Giustizia Amministrativa, anche se si tratti di provvedimenti adottati da Enti ed Organi che hanno sede in provincia di Trento. In tal senso

si provvederà in sede normativa. Misura sub (90) 1) Nel presupposto che per assicurare integralmente la composi zione paritetica della Sezione del Tribunale di Giustizia ammini strativa di Bolzano II Collegio sarà composto da sei membri (tre di nomina dello Stato, di cui due dì lingua italiana e uno di lingua tedesca e tre di nomina della Provincia, di cui due di lingua tedesca e uno dì lingua italiana), il membro di lingua italiana di nomina del Consiglio Provinciale di Bolzano sarà scelto dal Consiglio

stesso su designazione dei consiglieri pro vinciali del gruppo linguistico italiano, mentre la nomina da parte dello Stato del membro di lingua tedesca di sua spettanza, sarà fatta con l’assegno del Consiglio Provinciale. 2) Il Presidente della Sezione di Bolzano dei Tribunale di giustizia amministrativa è nominato con decreto del Presidente della Re pubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si succedono quali presidenti per ugual periodo di tempo un giudice di lingua italiana

ed un giudice di lingua tedesca asse gnati al collegio. I componenti della Sezione sono nominati, nelle persone designate in osservanza di quanto previsto al n. 1, con decreto del Presidente della Repubblica. 3) Al Presidente della Sezione di Bolzano del Tribunale di Giustizia Amministrativa è dato voto determinante, tranne che per i ricorsi avverso provvedimenti amministrativi lesivi del principio di pa rità tra i gruppi linguistici e la procedura di approvazione dei bilanci regionali e provinciali. Misura

sub (91 ) In sede tecnica verranno adottate le appropriate soluzioni per at tuare il principio della rappresentanza del gruppo ladino in seno al Consiglio regionale e quello provinciale, senza con ciò escludere gli elettori delle Valli ladine dalle elezioni provinciali. Misura sub (94) ’ Per il personale che venisse impiegato in soprannumero ai ruoli o agli organici, previsti nella misura, si adotteranno gli stessi criteri stabiliti per il personale di ruolo. La ripartizione dei posti previsti

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 32 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
tenti hanno facoltà di presentare le proprie osservazioni ed oppo sizioni in qualsiasi momento fino all'emanazione del parere defini tivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Le province hanno altresì facoltà di proporre ricorso al tribunale superiore delle acque pubbliche avverso il decreto di concessione e di proroga. I presidenti delle giunte provinciali territorialmente competenti o loro delegati sono invitati a partecipare con voto consultivo alle riunioni del Consiglio superiore

, ì concessionari hanno i’obblìgo di fornire annualmente e gratuita mente aile province di Bolzano e di Trento — per servizi pubblici e categorie di utenti da determinare con legge provinciale — 220 Kwh per ogni Kw di potenza nominale media di concessione, da consegnare alla officina di produzione, o sulla linea di trasporto e distribuzione ad aita tensione coilegata con l’officina stessa, nel punto più conveniente alla provincia. Le province stabiliscono altresì con legge i criteri per la deter minazione del

delì'ENEL, ricavato dal bilancio consuntivo dell’ente stesso. Sulle domande di concessione per grandi derivazioni idroelettriche presentate, nelle province di Trento e di Bolzano, in concorrenza dall’ENEL e dagli enti locali, determinati in base a successiva legge dello Stato, provvede il Ministro dei lavori pubblici di concerto con il Ministro dell’industria, del commercio e dell'artigianato e d'in tesa con la provincia territorialmente interessata». L’articolo 63 dello Statuto speciale è soppresso

istanza del padre o di chi ne fa le veci. Contro il diniego di iscrizione è ammesso ricorso da parte del padre o di ohi ne fa le veci alla autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale di giustizia amministrativa. Per l'amministrazione delia scuola in lingua italiana e per la vigi lanza sulla scuola in lingua tedesca e su quella delie località ladine di cui al secondo comma, il Ministero della pubblica istruzione, sen tito il parere delia giunta provinciale di Bolzano, nomina un sovrin tendente

di finanziamento, il Ministero del l’industria, de! commercio e dell'artigianato assegna alle province di Trento e di Bolzano quote degli stanziamenti annuali iscritti nel bilancio dello Stato per l’attuazione di leggi statali che prevedono

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 114 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
Emanuela Fronza Il Tribunale intemazionale per il perseguimento dei crimi ni di guerra compiuti nella ex Iugoslavia si è insediato ufficialmente all’AJa il 17 novembre 1993 dopo essere stato istituito dal Consiglio di Sicurezza (CdS) delle Na zioni Unite, sempre nel 1993, con le risoluzioni 808 e 827. Il Tribunale è stato dunque istituito direttamente dal CdS senza un apposito accordo internazionale. Il CdS ha ope rato sulla base del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite (“Azioni

rispetto alla minaccia alla pace, violazioni della pace ed atti di aggressione”) e dell’art. 29 della carta che permette al CdS di “istituire gli organi sussidiari ne cessari all’adempimento delle sue funzioni”. Con questa decisione molto importante si è riuscito a garantire l’isti tuzione in tempi brevi del Tribunale. Lo statuto del Tribu nale è stato proposto al CdS dal Segretario generale sulla base di un rapporto elaborato da un’ apposita commissione convocata dallo stesso Boutros Boutros Girali

. Esso costituisce un documento di indubbia importanza per il diritto intemazionale penale e contiene disposizioni sia di carattere sostanziale (ad esempio quelle relative ai crimini contro l’umanità, al genocidio, alle violazioni del le leggi e consuetudini di guerra), sia di carattere più stret tamente procedurale (norme in materia di cooperazione giudiziaria, di composizione delle camere, ecc. ...). I primi articoli di questo Statuto determinano le compe tenze del Tribunale in ordine alle gravi

che hanno competenza a giudicare dei medesi mi crimini. Come è noto, l’unica esperienza di Tribunale internazio nale per i crimini di guerra è stata quella di Tokjo e No rimberga e di conseguenza è necessario rilevare che le circostanze storiche in cui quei processi ebbero luogo era no completamente diverse da quelle in cui nasce il Tribu nale per la ex Jugoslavia. In Germania infatti, alla fine del conflitto non esistevano più né un’organizzazione statale, né un ordinamento giudiziario e quindi

per le potenze vincitrici fu relativamente semplice istituire il tribunale per la punizione dei nazisti. Il Tribunale di Norimberga era Tunico organismo giudiziario esìstente in Germania e perciò il problema del rapporto e dell’equilibrio con gli altri tribunali nemmeno si è posto. La situazione attuale delle Repubbliche dell’ex Jugosla via è invece completamente differente: le rispettive orga nizzazioni statali sussistono nonostante tutto e i tribunali locali possono ancora funzionare. L’art

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 112 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
Alexander Langer sul Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia ìntervisfo o cura di Luco Freqona Alexander Langer è stato uno dei deputati europei che più si è impegnato per l’istituzione del Tribunale internazio nale per la ex Jugoslavia. Promotore di numerose risolu zioni del Parlamento europeo che impegnano gli Stati aderenti a sostenere finanziariamente e politicamente il tribunale, Langer vedeva in questa istituzione una possi bilità concreta per la comunità intemazionale di interve

nire in questo sanguinoso conflitto con un organo super partes in grado di portare giustizia e di evitare il continuo ricorso alla vendetta e alla rappresaglia. Questa intervista è stata raccolta da Radio Tandem nel giugno del 1994 e in parte riportata nella pubblicazione “La Giustizia contro la barbarie, il Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia”, redatta da Luca Fregona ed Emanuela Fronza, edita dal l’Associazione per i popoli minacciati, Bolzano 1994. Domanda: Lei ha promosso una

risoluzione al Parlamen to Europeo che chiede un maggiore impegno all’Unione Europea a favore del Tribunale internazionale penale per la ex Jugoslavia. Eppure questo Tribunale viene visto an cora come un istituto sì necessario, ma privo dei mezzi necessari per un ’efficace azione. Langer: Penso che questo Tribunale internazionale sia an cora un po’ come una carta di riserva. Gli Stati maggiori della comunità internazionale mi pare siano ancora incerti se usare questo Tribunale come una specie di arma

tracciare una linea tra chi è colpevole e chi non lo è. D: Lei ha più volte dichiarato che il Tribunale è un po’ come un bambino abbandonato sulla soglia di una sacre stia. Cosa intende dire usando questa espressione? Langer: Intendo dire che questo Tribunale ha alle sue spalle delle risoluzioni dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza, ha alle sue spalle l’autorità del segreatrio delle Nazioni Unite, eppure non si sa ancora quanto gli stati membri dell’ONU e gli stati belligeranti prenderanno sul serio

le sue sentenze. È innanzitutto necessario che questo Tribunale possa lavo rare in modo credibile. E questo significa che deve poter contare su personale qualificato, che deve poter indagare, che deve poter usare le lingue del posto per poter sentire i testimoni, che deve avere una procedura convincente e che deve, quando emette un mandato di comparizione, essere in grado di farlo anche eseguire. Una persona chiamata a ri spondere deve comparire all’Aja e questo è possibile solo con la collaborazione

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 115 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
nire, sia chiedendo il trasferimento dei procedimenti, sia prendendo in riesame i giudizi nei casi previsti dall’art. 10 dello Statuto. A queste disposizioni seguono un insieme di norme relative all''organizzazione del Tribunale, alla composizione delle camere, ai requisiti e all’elezione dei giudici, al procuratore, alle indagini e alla redazione del l’atto d’accusa. Lo statuto individua il responsabile delle indagini e del l’accusa nella figura del procuratore. Il procuratore agisce in modo

indipendente come organo separato del Tribunale ed ha l’obbligo di assoluta indipendenza da qualsiasi Sta to o Governo. Egli viene nominato dal CdS su proposta del Segretario generale. Presta in carica quattro anni e può essere rieletto. Il procuratore avvia le indagini d’ufficio sulla base di informazioni ottenute da qualunque fonte, in particolare da governi, organi delle Nazioni Unite, orga nizzazioni intergovernative e non-govemative. Il procura tore può interrogare sospetti, vittime e testimoni per

conto dei fattori quali la gravità del fatto. Lo Statuto detta anche una disposizione circa l’esecuzione delle pene: la detenzione si svolgerà in uno Stato indicato dal Tribunale Intemazionale su una lista di Stati che abbia no segnalato la loro disponibilità ad accogliere il condanna to. La detenzione si svolgerà secondo le norme in materia dello Stato interessato, sotto la supervisione del Tribunale intemazionale (art. 27). Infine viene espressamente prevista una causa di estinzione della pena

, ovvero la possibilità di godere di una grazia o della commutazione della pena, in base alla legge dello Stato in cui la pena viene scontata, dopo che il Presidente del Tribunale abbia deciso in merito in senso favorevole, tenendo presente gli interessi della giu stizia e sulla base dei principi generali di diritto (art. 28). Queste disposizioni ci sembrano interessanti perché, pur non trattando ciascun crimine in particolare e pur non pre vedendo per ogni tipo di crimine internazionale una pena

specifica, prescrivono, a differenza della maggior parte di norme intemazionali penali, in termini generali il tipo di pena, ovvero detentivo: esse infatti impongono dei criteri da seguire nell’irrogare la pena e infine danno delle indicazioni circa l’esecuzione della pena. Esse inoltre sono degne di attenzione perché costituiscono un recente e rilevante esempio di “positivizzazione” del diritto intemazionale pe nale sia per quanto riguarda gli aspetti sostanziali, sia per quanto riguarda aspetti

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 111 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
Mentre l'Europa "scopre" che in Bosnia un popolo è stato massacrato nel nome della pulizia etnica , il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia assume un ruolo fondamentale per una futura soluzione del confitto. Luca Fregano I fatti parlano chiaro: in Bosnia c’è una guerra di aggressio ne (a danno della popolazione musulmana), si sta consu mando il genocidio di un intero popolo e vengono commes si continuamente orrendi crimini che offendono l’umanità intera. E ora di chiamare le cose con

(con qualche eccezione in Ger mania e Francia). Anzi, qualche autorevole commentatore si è spinto persino a scrivere che i massacri dei miliziani serbi erano il frutto della fantasia propagandistica di qual che giornalista nostalgico ostile verso Belgrado. Ma la pianificazione sistematica del genocidio nelle zone occupate dai serbi non è affare di oggi. La commissione “Bassiouni” aveva già portato prove incontestabili in un dossier consegnato nel maggio del 1994 al Presidente del Tribunale

barbarie delle città sottopo ste ad assedio continuo per anni: Srebrenica, Zepa, Goraz- de, Bihac, Tuzla, Sarajevo. Crimini che adesso devono essere puniti. I macellai dei balcani, i Tudjman, i Karadzic, i Milosevic, i Mladic, de vono essere perseguiti dal Tribunale internazionale come i mandanti e gli esecutori del genocidio di un popolo. E con loro tutta quella schiera dì soldati, burocrati, merce nari che un giorno magari si difenderanno dicendo che “obbedivano solo agli ordini”. Molte speranze sono

giustamente riposte nel Tribunale intemazionale per la ex Jugoslavia. Un’istituzione impor tantissima di cui si parla troppo poco. È la prima volta che l’ONU costituisce un organo giudiziario super partes con la competenza di perseguire penalmente “le persone re sponsabili di gravi violazioni del diritto umanitario”. Si tratta di una sfida a quello che lo stesso Presidente del Tribunale, Cassese, ha definito “ il carattere anarchico della comunità internazionale”: infatti, senza la collabo- razione

il loro nome. La pulizia etnica non è una “semplice guerra civile” e le parti coinvolte nel conflitto non sono “tutte uguali”. La comunità intema zionale ha dovuto, con estremo ritardo, rendersene final mente conto. Resta il rammarico per una reazione comun que tardiva e probabilmente insufficiente. (Ritornerà mai la Bosnia multietnica e multiculturale, ora che Croazia e Ser bia si sono divise la torta?). Già nell’estate del 1992 la pulizia etnica, sistematicamente realizzata in Bosnia-Erzegovina sia

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 113 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
. La Com missione affari legali dell’ONU ha all’ordine del giorno l’istituzione di un tribunale permanente e quindi il Tribu nale neo-istituito sulla ex Jugoslavia sarà una sperimenta zione per vedere se un tribunale internazionale e perma nente sarà possibile. Certamente a questo proposito bisognerà che si raffreddino alcune speranze eccessive, bisognerà definire molto chiaramente un catalogo dei de litti internazionali che potranno essere sottoposti ad un tribunale di questo genere e poi sarà

i criminali del nostro popo lo.” Lo hanno chiesto i croati contro i criminali croati, i serbi contro i criminali serbi, i bosniaci contro i criminali bosniaci. Questo dà la vera autorità. Non è Norimberga o Tokjo, imposti dagli americani contro i tedeschi e i giap ponesi, ma è la parte sana e democratica di questi popoli che chiede che sia fissato un argine. Mi sembra che sia il precedente più importante per un Tribunale intemaziona le realmente autorevole e che speriamo possa presto costi tuirsi. m

D: Il Tribunale viene criticato per la sua natura ad “hoc Mentre c’è che vorrebbe un tribunale con competenze “generali”. E una. crìtica fondata? Langer: L’aspirazione ad un Tribunale internazionale pe nale è molto forte fra i cittadini. Il fatto che l’emozione per i crimini orrendi nella ex Jugoslavia abbia fatto saltare tante remore e abbia portato il Consiglio di Sicurezza a decidere per questo tribunale ad hoc, secondo me, è un segno positivo e non negativo. È vero che è un tribunale solo

ad hoc, però intanto è un tribunale imparziale, non dei vincitori. Penso che, se lavorerà bene, sarà assai faci litata l’istituzione di un Tribunale permanente. Potremmo avere una giustizia penale intemazionale per i crimini contro l’umanità come le violazioni delle Convenzioni di Ginevra, il trattamento inumano dei prigionieri, l’uso di armi proibite, il delitto di genocidio, il grande traffico di droga. Crimini intemazionali definiti come tali che sor passano i limiti della giurisdizione nazionale

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 34 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
commissione non si raggiunge la maggioranza su una pro posta conclusiva, il presidente del consiglio regionale o di quello provinciale trasmette, entro sette giorni, i! progetto dei bilancio e tutti gli atti e verbali relativi alla discussione svoltasi in consiglio e in commissione, all’autonoma sezione di Bolzano dei tribunale regionale di giustizia amministrativa che, entro trenta giorni, deve decidere con lodo arbitrale la denominazione dei capitoli non ap provati e l’ammontare dei relativi

approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è isti tuito il seguente articolo 54-ter: «Per l'esercizio del diritto elettorale attivo nelle elezioni dei con sigli comunali della provincia di Bolzano si applica la disposizione dì cui all'ultimo comma dell’articolo 19». Art. 30 La denominazione del titolo V dello Statuto speciale per il Trentino- Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: «Demanio e patrimonio della regione

e delle province». Art. 31 Dopo l'articolo 58 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è isti tuito il seguente articolo 58-bis: «Le province, in corrispondenza delie nuove materie attribuite alla loro competenza, succedono, nell’ambito del proprio territorio, nei beni e diritti demaniali e patrimoniali di natura immobiliare dello Stato e nei beni e diritti demaniali e patrimoniali della regione, esclusi in ogni caso quelli relativi

al demanio militare, a servizi di carattere nazionale e a materie di competenza regionale ». Art. 32 All'articolo 59 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n, 5, è aggiun to il seguente comma: « Sono altresì devolute alla regione le seguenti quote del gettito delle sottoindicate entrate tributarie delio Stato, percetto nel terri torio regionale: a) gli otto decimi delle imposte sulle successioni e donazioni e su! valore netto globale delie

dell'imposta erariale, riscossa nei rispettivi territori, per l’energia ed ii gas ivi consumati ». Art. 35 L’articolo 62 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito dal seguènte: « Per le concessioni di grande derivazione di acque pubbliche esi stenti nella provincia, accordate o da accordarsi per qualunque scopo, io Stato cede a favore delia provincia i nove decimi del l'importo del canone annuale stabilito a norma di legge

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 34 von 113
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
ma questione del tribunale dei minorenni. Non ho capito bene questo lavorare ai fianchi dei giudici.” Maria Silvia Mari, Casa di accoglienza delle donne maltrattate, Milano: “Dunque nel concreto vuol dire questo. Diciamo subito che il lavoro, soprattutto della casa, prevede una grande quantità di rapporti con i servizi sociali, il tribunale dei minorenni, il tribunale ordinario, proprio per garantire che la prima fase del percorso legale si svolga in modo tale che la donna, che è costretta ad uscire

dire “sì, io voglio anche fargli vedere i miei figli, però queste sono le mie condizioni”, diventando quindi protagonista in questa storia. Il lavoro che è stato fatto con il tribunale dei minori è tale che quando una donna arriva dall’associazione casa di accoglienza del le donne maltrattate, c’è qualche giudice che dice: “Bè il maltrattamento sicuramente c’è”, perché un tempo si met teva in dubbio anche questo, “Se viene richiesto un allonta namento se pur temporaneo dal padre possiamo conceder

credere di avere diritti” Lia Cigarini propone addirittura di abolirlo, proprio perché non prevede l’intervento delle avvocatesse. Adesso io non me ne intendo tanto di questo aspetto, ma lei è un’ avvo catessa che si occupa di queste cose e dice che proprio questo tribunale dei minori impedisce l’intervento della madre e del padre nell’interesse dei minori come se l’in teresse dei minori possa essere tutelato soltanto dal giudi ce (o dai giudici) di quel tribunale, come se non fosse possibile che

di casa magari con i figli, sia garantita. Per non scendere troppo nel tecnico, nel momento in cui si allontana di casa la donna, se non vuole passare dalla parte del torto, deve fare una serie di passi legali ancora prima di aver maturato qualunque decisione sulla separazione lega le, perché nel momento in cui porta con se dei minori può essere passibile. Questo significa che in questa fase di inter regno tra l’essere uscita di casa e l’essere entrata in separa zione, i diritti sono uguali tra

lo”. Questo è un grossissimo risultato, perché permette alla donna di stare quei due mesi lontano dal marito, e di rego lamentare le visite a partire da lei. Tutti i contatti con il tribunale dei minori avvengono se guendo queste modalità, provvedendo anche agli accom pagnamenti della donna in questione, facendo prima delle telefonate per spiegare la situazione, sollecitando l’arrivo dei provvedimenti. Potrei fare esempi di altro tipo in altri servizi.” Domanda: “Vorrei che Clara Jourdan, che prima

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Jahr:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
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Seite 24 von 87
Ort: Bozen
Verlag: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Umfang: 88 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Signatur: III 101.253/5
Intern-ID: 211904
di costruzione raggiun gessero la cifra esposta nella commissione e che le rendite e le spese dell altra linea corrispondessero al preventivo pubblicato dal comitato di Bolzano. Da questo risulterebbe, che per un capitale 1 3,000.000 di fiorini si avrebbero 90.000 fi. pari a 3% di rendita depurata dalle spese di esercizio, mentre per il progetto di Trento, ritenuto anche il conto di fi. 3,800-000, si avrebbero giusta i calcoli del comitato di Trento fi. 116.952 di margine, ' pari a 3 '/4 Vo li comitato

eletto dalla città di Trento si trova in dovere in rappresentanza della stessa di richiamare l’attenzione della Commissione sui vantaggi, che le deriverebbero dall esseie congiunta co e due valli del Noce e dell’Avisio mediante le progettate tram vie, che darebbero sicuro incremento ai suoi commerci ed alla sua importanza amministrativa ed economica. Il piano concepito dall’indimenticabile Podestà Oss-Mazzurana è tale, che nessuna di esso può staccarsi senza compro mettere la riuscita dell’impresa

, pella quale la citta di Trento si o eise di contribuire in larghissimo modo.. Infatti non sarebbe giustificata abbastanza la costruzione del tronco S. Michele - Trento,^ quando esso dovesse servire esclusivamente ad allacciare Trento, Lavis e S. Michele colla valle di Non ec a facilitare i traffici colla valle di Cembra senza trovare la sua continuazione fino in valle 1 lemme, e se questa costruzione dovesse essere abbandonata, l’intiero progetto così sapientemente ideato per derebbe d’importanza

per la città di Trento, che si troverebbe solo indirettamente in eommumcazione colle due valli del Noce e dell’Avisio, e con quest’ultima solo in quanto lo permetterebbe la grande distanza da Egna a Trento. Ora dopo gli sforzi fatti dalla città stessa per rialzare le piopue sor 1 economiche non sarebbe giusto, che altri cogliesse il frutto di quelle sapienti iniziative, che partirono da lei sul campo della trasformazione della viabilità in questa parte della provincia. La città 1 Bolzano, che

si apprezzano altamente i vantaggi, rico noscendo la larga partecipazione del Governo alla sua costruzione, nulla ottenne, che con ri lusca a favorire ed accelerare il suo sviluppo. Equità vorrebbe, che alle buone intenzioni dei citta mi acesse riscontro la buona volontà del Governo, onde per gli sforzi comuni essa potesse proee eie su quella via di sviluppo e di progresso, su cui la pose l’energia e l’attività illuminata de o està ss Mazzurana. Poiché natura destinò Trento a centro, cui affluiscono

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 8 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
anzidetto Le sue decisioni saranno vin colanti per il Consigiio. Esse potranno essere prese a maggioranza semplice: non vi è consigliere che abbia voto prevalente. Se nella Commissione non si forma una maggio ranza su una proposta conclusiva, il Presidente del Consiglio Provinciale trasmetterà nei termine di sette giorni i capitoli in contestazione, insieme coi testo del bilancio e tutti gii atti e verbali relativi alla discussione svoltasi in Consiglio e in Commis sione paritetica, al Tribunale

di Giustizia Ammini strativa, il quale, entro il termine di 30 giorni, de ve decidere con lodo arbitrale la formulazione e l'entità dei capitoli in oggetto. Le decisioni della Commissione paritetica e quelle del Tribunale di Giustizia Amministrativa non pos sono essere oggetto di impugnativa dinnanzi al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale da parte dei consiglieri dei singoli gruppi linguistici. La legge provinciale di approvazione del bilancio, per i capitoli definiti con la procedura di cui

diretta alla consistenza di ciascun gruppo, bensì anche in riferimento all’entità del bisogno del gruppo medesimo; 16) "integrazione della composizione del Consiglio di (89) Stato includendovi un consigliere del gruppo lin guistico tedesco nei giudizi di secondo grado sui ricorsi decisi in prima istanza dalia Sezione di Bolzano del Tribunale regionale di Giustizia Am ministrativa; 17) la composizione della Sezione di Bolzano del Tri- (90) bunale regionale di Giustizia Amministrativa, sulla base della

ai commi precedenti, può essere rinviata o impugnata dal Governo limitatamente alle questioni di legit timità per violazione delia Costituzione o deilo Statuto. 13) l’impugnativa degii atti amministrativi degli organi (86) locali della pubblica amministrazione ritenuti le sivi del principio di parità hi connessione con l’ap partenenza ad un gruppo etnico, dinanzi al Tri bunale di Giustizia Amministrativa, da parte dei Consiglieri regionali e provinciali, e, in caso di provvedimenti comunali, anche dei

consiglieri dei comuni della Provincia di Bolzano, qualora la le sione sia stata riconosciuta dalla maggioranza del gruppo consiliare che si ritiene leso; 14) il diritto del gruppo linguistico di essere rappre- (87) .tentato in seno alla Giunta Municipale, quando nei Consiglio comunale figurino almeno due consiglieri di tale gruppo; 15) il principio secondo cui la utilizzazione dei fondi (88) della Provincia di Bolzano per scopi assistenziali, sociali e culturali deve aver luogo, non solo in pro porzione

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Jahr:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
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Seite 59 von 87
Ort: Bozen
Verlag: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Umfang: 88 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Signatur: III 101.253/5
Intern-ID: 211904
— GO — - - Lé altre merci di considerevole valore in ragione del peso non contano. Avremo adunque Vantaggio Legnami ? Egna-Lavis Egna-Trento Egna-Lavis (klm. >24) Q. klm. 4.800.000 X 0'25 -. fi. 12.000 Egna-Trento (klm. 34) Q- klm. 6,800.000 X 0'25 fi. 17.000 Vini Egua-Lavis (klm. 24) Q. klm. 288.000X0-65 . fi. 1,872 fi. 2.652 Egna-Trento (klm. 34) Q- klm. 408.000 X0'65 . - fi. 13.872 fi. 19.652 Di fronte svantaggio . , 1.350 . 1.350 fi. 12.522 ' fi. 18.302 Questa differenza è importante

centri dei forestieri, che promettono di darsi la mano at traverso il valico di Costalungo. E veniamo al moviménto locale delle persone. Il quadro del conto Zuechelli da noi rettifi cato, spiega quanto minore sia il movimento dalla parte di Egna per il minor numero della popola zione interessata. In proposito bisogna notare, che Trento è il centro legale del paese. Gli uffici giudiziali, po litici, ed ecclesiastici, gli istituti d’istruzione-ginnasi, scuole professionali, scuola commerciale, scuola

magistrale, seminario e tutta la vita intellettuale del paese è a Trento. A Bolzano fino ad ora gravi tava in prevalenza, non esclusivamente, il commercio minuto. Ora la tramvia trasportando l’allaccia mento alla Stidbahn da Egna a Lavis, non arriva a spostare nulla per la breve distanza; l’unico cam biamento, ohe ne nascerà, sarà una maggiore concorrenza fra le due piazze di Trento e di Bolzano a tutto vantaggio'dei consumatore Ma anche questo cambiamento non sarà di grande rilievo. Una tramvia non farà

che facilitare il commercio dirètto, e di ciò ne profitterà innanzi tutto R commercio della valle, il quale entrerà come terzo concorrente fra le due piazze di Trento e Bolzano, anche questo a vantaggio dei consumatori, cioè del pubblico. , Un’ altra circostanza da tenere presente nel movimento delle persone sono le fiere. L’alleva mento del bestiame è importantissimo in flemme e si svilupperà sempre di più. Ora una tramvia, che allaccia una popolazione di 40.000 abitanti, con quattro Giudizi

_e posta nel centro del paese agri colo (Trento) ha ben maggior valóre, che una ferrovia, che allaccia una popolazióne di 26-000 abitanti e non la porta ad alcun centro importante. La via naturale è segnata dall’Avisio. Se i fiemmesi cercarono un’altra uscita alla loro valle, ciò era in un tempo, in cui la viabilità èra imper fetta ; con la trazione meccanica la natura dei luoghi deve riprendere i suoi diritti.

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 107 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
è il pieno funzionamento del Tribunale del- l’Aja per stabilire mandanti ed esecutori di atrocità ai danni dei civili, purché non ci si serva di un tribunale (seppur internazionale) per fare politica (intemaziona le). Altrettanto auspicabile è la continuazione del dialo go tra gli oppositori ai governi di Pale e Sarajevo, questi ultimi fautori, benché con intenzioni e accanimento bel ligerante diverso, del protrarsi dell’assurda guerra in Bosnia. Assolutamente necessarie sono oramai operazioni

in Bosnia equivale a servire i signori della guerra, quelli che si mantengono e arricchiscono con i proventi del mer cato nero “di stato” - alimentato da aiuti umanitari e con la complicità dei caschi blu -- quelli che coprono il traffico intemazionale di armi, droga e prostituzione. La retorica dei mass media, le informazioni manipolate, la predispo sizione ad atteggiamenti violenti, e comunque non ostili alle forze politico-militari, la connivenza di sapere bellico e bellicistico cui parte

” 6 . Il conflitto, come prevedibile, non vedrà né vincitori né vinti ma solo la sconfitta umana e politica di un sogno di convivenza paese e di un’Europa che non è riuscita a fermarla. Jugoslavia saranno stati nuovi di zecca, con co stituzioni e leggi ad hoc, Jugoslavia saranno biblioteche da distruggere ed altre etnicamente pure da riempire fret tolosamente, Juogoslavia saranno case da finire di brucia re. Jugoslavia saranno centinaia di migliaia di candele per i morti e madri a piangere sulla tomba del figlio

, pensan do: “il mio Dejan doveva veramente morire?”. Già, era veramente necessario tutto ciò? Chiamare in Italia un disertore significa sottrarre fisica- mente una persona a quest’ignobile guerra, affinché an che questa strada possa essere percorsa, anche questa pos sibilità sia data “per incarnare l’utopia nella convivenza e continuare a inseguire il sogno di sbattere la guerra fuori dalle nostre vite e fuori dalla storia“ 7 . Alberto Grossi, redattore del mensile Alfa Zeta, è tra i curatori

dell’edizione italiana del libro “Disertori della guerra in ex Jugoslavia ”, ed. Alfa Zeta, Parma 1995. 1 Bojan Aleksov, Disertori dalla guerra in ex Jugoslavia, Parma: ed. AlfaZeta, 1995. 2 Fonte ONU 3 Bruce Chatwin, le vie dei canti, Milano: ed. Adelphi, 1988. 4 H. M. Enzensberger, Prospettive sulla guerra civile, Torino: ed. Einaudi, 1994. 5 H. M. Enzensberger, op. cit. 6 Alexander Langer, Chiamiamo la polizia ..., Parma: Alfazeta, n. 38/94. 7 Gianni Caligaris, Da mani di donne, da “Disertori dalla

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 41 von 113
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
progetti di legge sulla prostituzione i beni da tutelare sono la quiete e la sicurezza pubblica la salute pubblica, etc. La salute diviene più che un diritto un do vere ( per prevenire il contagio dell'AIDS, etc.) debordan do in una costrizione rispetto a. un supposto interesse col lettivo. Anche rispetto all’aborto i deputati del CCD riprendono, con un altro segno, il “valore sociale della maternità”, il corpo della donna, su cui normare, su cui le istituzioni (quali il tribunale dei minorenni

nuovo del tribunale dei minorenni, sconfi namento dì istituzioni sanitarie oltre i loro ambiti discipli nari con poteri investigativi sulle persone). Emerge l’esi stenza di un “diritto” che non separi j corpi dai soggetti, che favorisca il confronto tra 1 soggetti “sessuati”, dei quali uno ha la sostanziale differenza di essere al contem po “uno e due”. Per quanto riguarda l’istituzione di centri o case per chi ha subito violenze sessuali o maltrattamenti, tre sone le propo ste di legge depositate

. Si tende ad estrapolare il bene giuridico dal soggetto por tatore. I “beni fondamentali” divengono astrazioni disan corate dal soggetto. Nel progetto di legge delega per la riforma del codice penale elaborato da una commissione accademica di giuristi nominata dal Ministro Vassalli so no previsti capitoli intitolati “delitti contro la gestione”, “embrionicidio”, che ricordano la logica del codice Rocco dei delitti contro gli interessi dello Stato, contro la nazio ne, la razza, etc. Così come nei

, il consultorio, etc.) possono intervenire. Corpi senza soggetti dunque; del resto le continue innova zioni nel campo delle nuove tecnologie riproduttive, dei trapianti, dell’eutanasia, pongono oggettivamente questi problemi: la frammentazione dei corpi, il destino degli em brioni non più relazionati al corpo della madre. Qui si apre un capitolo delicatissimo che riguarda la tutela costituzio nale di beni fondamentali, che pone dei limiti non solo al l’azione dello Stato ma anche all’autonomia privata, nel

senso che l’integrità del corpo, il divieto di mercificare la maternità, etc. trovano tutela costituzionale anche a prescìn dere dalla volontà dei singoli “proprietari” dì questi beni. C’è sempre un certo paternalismo dietro la “tutela” dei di ritti fondamentali, anche se ha l’obiettivo dì prevenire la disuguaglianze. À ciò si oppongono i liberisti più spìnti, i bioetici liberisti: si pone allora il problema di sfuggire alla tenaglia mortale per cui non cì sarebbe alternativa a libera lizzazione

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Bücher
Jahr:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
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Seite 20 von 87
Ort: Bozen
Verlag: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Umfang: 88 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Signatur: III 101.253/5
Intern-ID: 211904
der k. k. General-Inspection der österr. Eisenbahnen. Fortgesetzt am 6. iuli 1895. 53. I rappresentanti del Comune Civico di Trento, come aspirante alla concessione, danno le seguenti dichiarazioni: Ad. 33, Quanto al voto del comune di Forno pel prolungamento della linea fino a Moena si rimanda a quanto verrà detto al punto 49. Ad 34. Lo stesso vale per la dichiarazione del Comune di Moena, Ad 35. Così pure per quella dei comuni della valle di Fassa, riguardo ai quali si vuole qui constatare, che

importanza. Ad 47 . Sui rimarchi fatti dai signori concessionarii del progetto di Bolzano eì limitiamo a confutare le osservazioni ed i conteggi, che essi fanno sui noli delle due linee specialmente in riguardo del traffico del legname e dei grani. I loro conteggi partono da dati in parte erronei ed in parte incompleti. Il progetto di Trento prende per base delle sue tariffe non già la distanza di 62 ehilom., da Predazzo a Lavis, ma di una media di 49 ehilom,, e ciò per il motivo, che il legname ha due

il nolo del vagone sulla nostra linea sarà di fior. 3430 e non di fior. 4480, come calcolano i concessionarii di Bolzano. In questo loro conteggio questi ultimi calcolano anche, non si sa perchè, il nolo, non sui 62 ehilom. effettivi, tra Lavis-Predazzo, ma su 64 ehilom. ; e se ciò dipendesse per la consegna di legnami alla stazione della Sfidbahn a Lavis, noi facciamo loro osservare, ebe sulla nostra linea da Lavis a Trento si calcolerà un nolo eguale alla Sttdbahn (vedi relazione del tronco

si dichiararono favorevoli a quella linea, che venisse prolungata fino a Moena, senza dare la preferenza ad una delle due traccie. Ad 42. Il prolungamento della linea fino a Moena viene domandato anche dal signor rappre sentante dell’autorità montanistica nell’interesse del risorgimento e dello sviluppo dell’industria mine raria nella parte superiore della valle di Fiemme. Anche qui si fa lo stesso richiamo come sopra. Quanto alle tariffe per i trasporti verso il settentrione rimandiamo a quanto è detto nella

relazione economica e nel raffronto fra le due linee concorrenti, che verrà allegato al punto ad 47- Ad 44, Riguardo al parere della camera di commercio e d’industria di Bolzano crediamo di poterei limitare all’osservazione, che una seconda linea divergente dalla nuova strada di Costalunga, che porti ad un nuovo centro di forestieri, come Trento, attirerà certo maggior concorso di una con giunzione, che ritorna al punto di partenza o vi si congiunge in una prossima stazione intermedia dì minore

17
Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 43 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
brevemente il contesto storico che mise Anders sulla pista di Ausch witz. Il caso Eichmann Nel 1960 accadde un fatto importante, che si ripercosse subito nella riflessione intorno all’interpretazione della tra gedia di Auschwitz. In Argentina alcuni funzionari del ser vizio segreto israeliano, aiutati dai dati e dalle informazioni messi a loro disposizione dall’Archivio di Simon Wìesen- thal, riuscirono a catturare e a portare davanti al Tribunale di Gerusalemme l’SS Adolf Eichmann; uno dei maggiori

pratica del l’ordine del Führer: sterminare ebrei e zingari. Era uno dei protagonisti della progettazione, nascita, organizzazione e messa in funzione delle sei grandi fabbriche di cadaveri dislocate in diverse zone della Polonia occupata. Quando Eichmann finalmente entrò e cominciò a parlare nell’aula del tribunale che alla fine l’avrebbe condannato a morte, si rimase tutti esterrefatti. Eichmann non era la belva ancora sporca di sangue che tutti si aspettavano. Durante il processo mostrò al mondo

Libere associazioni intorno all'interpretazione del fenomeno Auschwitz nel "Noi figli di Bchmann” di Günther Anders, Antimo Salimbeni Dopo cinquantanni, la vera ragione dei crudeli stermini avvenuti in particolare ad Auschwitz e negli altri cinque campi di sterminio nazisti, resta ancora sconosciuta. An cor oggi Auschwitz (consideriamo questo campo di con centramento come simbolo, come nome indimenticabile delle altre note e meno note centinaia di luoghi in cui persone sono state assassinate

a sangue freddo e in buo na coscienza), ancor oggi Auschwitz è l’enigma che non si lascia mai spiegare del tutto, che non ha parole appro priate per essere espresso, e nel suo restare celato e ine spresso ci fa porre sempre più domande e ci lascia in quieti, perché appunto è un’enormità che sfugge alla comprensione e quindi ad una possibile prevenzione o controllo. Appena dopo la IP guerra mondiale, lentamente, attra verso le deposizioni degli ufficiali delle SS che doveva no rispondere di fronte alla

corte intemazionale di No rimberga dei loro “crimini di guerra”, attraverso le testimonianze delle vittime superstiti e attraverso la pubblicazione di documenti ufficiali e segreti da parte degli storici, ci sembrava d’esserci fatti un quadro abba stanza preciso del senso, dell ’organizzazione e del “fun zionamento” dei vari Auschwitz hitleriani. Inizialmente si era creduto che tali crudeltà erano potute accadere in ragione della perversità e della malvagità di alcuni par ticolari individui malati

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 46 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
im perdonabile a cui inconsaspevolmente aveva cooperato, e ciò anche grazie alle lettere che Anders gli inviava nella clinica psichiatrica in cui era stato rinchiuso per volere di un tribunale militare. Questi volevano essere solo alcuni spunti o estrapolazioni dalla interpretazione andersiana del fenomeno e dei moti vi di Auschwitz. A tutti quelli che desiderassero seguire il lucido e preciso ragionamento di Anders, non ci resta che consigliare la diretta lettura dell’originale tedesco “Wir Eichmannsòhne

gna sottrarsi e tirarsi indietro prima ancora di arrivare a quel punto. Convincersi che anche l’azione del lavorare oggi più che mai ha bisogno d’essere intesa come atto etico di cui bisogna dar conto e risponderne. È vero che noi con l’aiuto dell’onnipotente tecnica possiamo fare, produrre e creare molto, ma se di questo “molto” non possiamo più risponderne, perché sfugge ai nostri sensi e perché è troppo grande per noi; allora dobbiamo aste nerci dal cooperare con la grande macchina tecnica

, la macchina totale che cerca di inglobarci nel suo sistema. La regola che Anders propone di usare come campanello di allarme è semplice, basta porsi alcune domande e quindi agire di conseguenza: “Per il fatto che ... l’esperienza stessa del nostro inceppa mento rappresenta ancora una chance, una positiva oppor tunità morale; essa può mettere in moto un meccanismo di inibizione: Nello schock del nostro inceppamento risiede una forza ammonitrice. Infatti è attraverso di esso che ci rendiamo conto che ormai

abbiamo raggiunto quell’ultima stazione di confine, oltre la quale la via della responsabilità e la via della spietatezza si biforcano irrimediabilmente. Chi davvero ha cercato almeno una volta di immaginarsi gli effetti dell’azione che stava progettando (o meglio: gli ef fetti del progetto in cui egli senza rendersi conto era stato coinvolto), e chi dopo il fallimento di questo tentativo di immaginazione ha davvero ammesso tale fallimento; costui in ragione di ciò viene colto dalla paura. Viene colto

mostruoso. Dunque non posso assumermene la responsabilità. Dunque devo riesa minare l’azione progettata oppure devo rifiutarla, oppure devo combatterla.” Recidere il Male Eichmann fu giustamente ritenuto colpevole. Ma il mo struoso banale che emerse da quell’aula di tribunale non fu inteso, non è ancora stato inteso. Alcuni dei piloti americani della prima bomba atomica su Hiroshima ancora oggi non sanno quel che fecero e quel che ora dicono. Non hanno ancora capito e per questo sono pericolosi. Automi

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1928/1960)
Jahresbericht - Öffentliches Franziskanergymnasium Bozen ; 1927/28 - 1959/60
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Seite 156 von 158
Ort: Bozen
Verlag: Franziskanergymnasium
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Abschlussaufnahme von: 1927/28 ; 1978/29 ; 1929/30 ; 1930/31 ; 1931/32 ; 1932/33 ; 1933/34 ; 1934/35 ; 1935/36 ; 1936/37 ; 1937/38 ; 1938/39 ; 1939/40 ; 1940/41 ; 1941/42 ; 1842/43 ; 1945/46 ; 1946/47 ; 1947/48 ; 1948/49 ; 1949/50 ; 1950/51 ; 1951/52 ; 1952/53 ; 1953/54 ; 1954/55 ; 1955/56 ; 1956/57 ; 1957/58 ; 1958/59 ; 1959/60 ; Xerokopie
Schlagwort: c.Bozen / Franziskanergymnasium Bozen ; f.Bericht
Signatur: II 95/1927/28-1959/60
Intern-ID: 474429
Luigi, Bolzano Bon Armando, Bolzano Boschetti Giancarlo, Bolzano Basin Lorenzo, Bolzano Caldera Mario, Bolzano Califano Enrico, Collalbo/Renon (Bolzano) Chiabai Luciano, Udine (Bolzano) * Clementi Roberto, Bolzano Corradini Elio, Bolzano Debertol Luigi, Bolzano Della Malva Biagino, Egna (Bolzano) Pazzi Fosco, Castel del Piano, Grosseto (Bolzano) (Pici Roberto), Palermo (Bolzano) Frangipane Domenico, Bolzano Frego Romano, Bolzano Frizzerà Roberto, Trento (Bolzano) Gaballo Ermanno, Bolzano * Fagotto

Lorenzon Giorgio, Vezza d'Oglio, Brescia (Canazei, Trento), R. Maioni Carlo, Cortina d’Ampezzo, Bellu no, R. Mich Mariano, Bolzano Ossanna Corrado, Merano, R. Pianezzola Enzo, Bolzano Pretto Raffaello, Schio, Vicenza, R. Prevedello Roberto, Crespano del Grappa, Treviso (Bolzano) * Quaini Roberto, Bolzano Rizzi Mauro, Canazei, Trento, R. Remiteli! Giorgio, Merano (Bolzano) Santolini Alberto, La Spezia (Bolzano), R. Scoccia Sandro, Rivisondoli, L’Aquila (Sarentino), R. Segat Giancarlo, Siror, Trento

Claudio, Bolzano * Parolari Mario, Bolzano Penso Paolo, Bolzano Perini Giovanni, Bolzano Piccinini Otello, Baiano, Trento (Bolzano) Pontalti Roberto, Trento (Bolzano) Scienza Renato, Bolzano Tacus Silvano, Bolzano Taddei Claudio, Parma (Bolzano) Tavernini Roberto, Bolzano Venturini Marco, Bolzano * Zambello Ugo, Bolzano Zgaga Mario, Bolzano Zoppolat Sergio, Bolzano Classe 1* D : 37 — 1 alunni Andreoni Claudio, Albenga, Savona (Mal les), R. Armellini Edoardo, Verona, R. Barici Roberto, Bolzano Benussi

, R. Sommariva Domenico, Moena, Trento, R. Vadagnini Sergio, Moena, Trento, R. Zanella Umberto, Cles, Trento (Ossana, Trento), R. Zanetti Pietro, Bevilacqua, Verona (Legna- go, Verona), R.

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1991/1994)
Der fahrende Skolast ; 36. - 38. 1991 - 1994
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Seite 27 von 58
Autor: Südtiroler Hochschülerschaft
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Abschlussaufnahme von: 1991,1 + Beilage ; 1992,1-2 ; 1993,1-4 ; 1994,1-4 ; Vorhandene Dubletten: 1993,4 ; 1994,1-4
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/36-38(1991-94)
Intern-ID: 319183
e la sua lealtà nell’eseguire i comandi ricevuti gli avrebbero pro curato lodi e stima. Sono proprio i deliri disarmanti di questi carnefici che ci fanno comprendere la peculiarità del mondo di Au schwitz. Sono le metafore del loro linguaggio che ci sca raventano di fronte alla sua unicità. Durante il processo svoltosi in Polonia nel 1947 il comandante di Auschwitz scrisse in una sua memoria per il tribunale: „Senza saperlo io ero diventato una rotella nella grande macchina stermi natrice del Terzo

di ventata una grossa Auschwitz - che praticavano la mal vagità come una forma della banalità, come una forma della normale quotidianità? Non ci troviamo di fronte ad una nuova malattia, una malattia morale che ha dimo strato di poter diventare anche collettiva, statalizzata? Non siamo di fronte ad una speciale deformazione della facoltà di provare sentimenti? Alla facoltà che ci fa sen tire un sé con una responsabilità di coscienza inaliena bile? E ancora Höß, che scrive ai giudici del tribunale polacco

là dell’umana comprensione, bisogna essere uno spettro di un mondo non umano, se è vero che è stato l’aver cominciato ad onorare e a rispettare! morti che un lontano giorno dell’evoluzione ci fece umani, imboccando una particolare via all’interno del regno animale. Arrestare, deportare, concentrare ed infine assassinare ed incenerire persone come se fossero materia prima di un’industria, un’industria di morte. Gli assassini, come capi reparto di un’officina, eseguono scrupolosamente il loro

oltrepassare il pro prio ultimo residuo d’umanità. I carnefici noe si sentono colpevoli ma stru mentalizzati dai superiori II comandante di Auschwitz, l’SS HòB, per insegnare ai suoi subalterni, collaboratori nel genocidio, la fermezza d’animo del superuomo a cui lui mirava, si forzava, lui stesso, a guardare dallo spioncino segreto delle camere a gas mentre bambini, vqcchi, giovani donne, giovani uo mini e maialati si contorcevano dal dolore e dal terrore dell’asfissiarnento. Doveva dar coraggio

ed esempio della sua superumana distaccata malvagità. Questa era la lezio ne appresa nelle file delle SS nazionalsocialiste. Eichmann, l’SS che aveva organizzato in tutti i Paesi d’Europa il trasporto in treni merci (sigillati!) di ebrei e zingari destinati alle camere a gas dei sei campi di stermi nio, durante il processo a Gerusalemme del 1961 dichiarò più volte di non sentirsi responsabile e colpevole per quei morti. Gli dispiaceva per quello che aveva fatto, ma più che colpevole si sentiva tradito

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