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Realtà sudtirolese
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Seite 3 von 12
Datum: 10.10.1960
Umfang: 12
di Bolzano e Vuf ficio del vicecommissario del governo di Bolzano avente per oggetto le iniziative urgenti e impellenti che sarebbero state necessarie in seguito alle alluvioni verifi catesi nella provincia di Bolzano nella seconda decade di settembre c.a. Lascia mo al lettore il giudizio sul come “funzio na,, la cosiddetta autonomia provinciale: GIUNTA PROVINCIALE BOLZANO Assessorato Agricoltura e Foreste Dr. Br-sch 24-9-1960 Danni alluvionali in provincia di Bol zano. Sua Ecc. il Vice Commissario del

Governo nella Regione Trentino-Alto Adige Bolzano Durante il periodo in cui recentemen te si verificarono le alluvioni e le inon dazioni delle zone frutti-viticole della Val d’Adige alcuni illustri ospiti della Repubblica Federale Tedesca si trovaro no in provincia di Bolzano. Di loro inizia tiva fu interessato il “Technisches Hilfs werk,, (servizio tecnico di pronto soccor so) della Baviera. Tale istituto dipende dal governo di Bonn ed è articolato in singole sezioni per ogni regione alle di pendenze

dei rispettivi ministeri degli interni. Il “Technisches Hilfswerk,, della Bavie ra ha espresso il consenso di voler inter venire in provincia di Bolzano con l’at trezzatura tecnica a disposizione per im pedire possibilmente superiori danni al- 1 agricoltura. Occorrerebbero automezzi per la rimozione del fango, piccole pache- re e scavatrici per rimettere in efficien za il sistema dei canali per il deflusso delle acque. L’amministrazione provinciale di Bol zano si rivolge a S. Ecc. il vicecommis

vedere con cortese sollecitudine. Distintamente L’Assessore all’Agricoltura Dr. Peter Brugger COMMISSARIATO DEL GOVERNO PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE Ufficio del Vice Commissario - Bolzano Div. Gab. Prot. n. 10463 Risposta a nota del 24-9-1960 Bolzano, 26 settembre 1960 Oggetto: Danni alluvionali in provincia di Bolzano. Raccomandata Onde Giunta Provinciale Assessorato Provinciale Agricoltura Bolzano In relazione alla lettera suindicata, si ravvisa la necessità di più dettagliate precisazioni

di giudizio per il seguito dell’iniziativa. Il Vice Commissario del Governo f.to Puglisi GIUNTA PROVINCIALE BOLZANO Assessorato Agricoltura e Foreste Dr. Br-sch Bolzano, 29-9-1960 Danni alluvionali in provincia di Bolzano Sua Eccellenza il Vice Commissario del Governo nella Regione Trentino-Alto Adige Bolzano Eccellenza, Con rammarico ho preso conoscenza della lettera dd. 26-9-1960 Gab. 10463, nella (juale vengono rilevate notevoli manchevolezze della mia richiesta dd. 24-9-1960. Per chiarire mi sento

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Realtà sudtirolese
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Seite 10 von 12
Datum: 25.01.1961
Umfang: 12
111 ■ 1111111111111111111 ~ Gli Ultras «Bolzano Nuova» organo deM’ccUnione Altoatesina» (Continuazione dei. numeri 2 e 6 1960 di «Realtà Sudtirolese») (TERZA PUNTATA) In questa puntata riportiamo alcuni brani tra i più significativi della prosa di “Bolzano Nuova,, organo dell’“Unione Altoatesina,, che iniziò la sua pubblica zione nel 1950. Nel maggio 1955 essa do vette sospendere le pubblicazioni, essen do l’Unione altoatesina diventata invisa ai partiti italiani per i suoi orgogli elet torali

e non potendo per conseguenza ot tenere ulteriormente gli alti aiuti finan ziari occorrenti. Esigenze di spazio ci permettono al momento soltanto una succinta citazio ne della prosa di “Bolzano Nuova,,. Per comodità dei nostri cortesi lettori divi diamo i programmi esposti e le osser vazioni espresse da “Bolzano Nuova,, , per singole materie: Il problema del Sudtirolo era tabu A) Per “Bolzano Nuova,, il problema del l’Alto Adige non esisteva: Nel maggio del 1951 “Bolzano Nuova,, scriveva

in proposito: “Esiste veramente un “problema del l’Alto Adige,, o del “ Südtirol„ , come amano chiamare questa terra i tedeschi? Riteniamo che non esista . . . „ E “Bolzano Nuova,, continuava (nel- l’ormai lontano 1951!): “Ora che i problemi fondamentali so no stati tutti risolti; ora che VItalia ha lealmente concesso alla minoranza tede sca dell’Alto Adige più di quello che si eru impegnata di concedere con gli ac cordi di Parigi; ora il tono alla situazio ne viene dato dalla “Volkspartei„ , il partilo

finto di ignora- 10 REALTÀ SUDTIROLESE MERCOLEDÌ, 25 GENNAIO 1961 - No. 2 re che questa terra fa parte della Repub blica italiana, e che il gruppo etnico ita liano ha pur le sue esigenze; che hanno tentato di creare una politica sociale avulsa dal quadro dell’unità dello Stato e della Repubblica; che hanno creato, infine delle situazioni insostenibili ecc. ecc. La responsabilità degli ultras Ammettiamo con gli ultras di Bolzano, il cui organo magno tra il 1950 e il 55 — a parte il quotidiano “Alto

Adige,, —- era “Bolzano Nuova,, , che cioè per i sudtirolesi né nel 1951 né per qualche anno dopo il 1951 esisteva un problema del Sudtirolo, poiché i sudtirolesi muniti di una forte dose di pazienza ritenevano ancorsempre che l’Italia democratica avrebbe attuato l’accordo liberamente firmato nel lontano 1946 a Parigi. I go verni italiani non hanno attuato l’accor do alla lettera e men che meno nello spi rito, con la logica conseguenza, che da an ni esiste una questione sudtirolese, la qua le con

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Realtà sudtirolese
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Seite 12 von 12
Datum: 25.01.1961
Umfang: 12
Gli Ultras a Bolzano no decisivi, il lusso di criticare persino i rappresentanti degli italiani, accusan doli di accondiscendenza e di tiepidezza nei riguardi dei sudtirolesi, perché era un giochetto di divisione delle parti. Con rappresentanti quali fu un on. Facchin, un Finato, un Caminiti e con Paltò ap poggio di un Odorizzi presidente della Regione ecc. non c’era da stupirsene. E gli ultras avevano la sfacciataggine di accusare i neoeletti consiglieri comu nali sudtirolesi, a distanza

di poche set timane dalla loro elezione — quindi pri ma di avere la più minima prova in con creto —, di parzialità e di faziosità, sol tanto ed esclusivamente per gettare l’al larme nell’opinione pubblica italiana e per mettere le mani avanti. La fabbrica delle statistiche fasulle E) Statistiche fasulle e immigrazione “Bolzano Nuova,, del 4-2-1951: “La stampa nazionale occupandosi del le questioni atesine ha accennato al len to e graduale depauperamento del grup po etnico italiano . . . . . . Il numero

delle persone che emi gra dalla nostra provincia è in continuo aumento. Nel 1947 sono stati cancellati dai re gistri di popolazione dei Comuni dell’Al to Adige 7.750 persone, nel 1948 9.015, nel 1949 10.203. (sic!). Se poi si prende il movimento immi gratorio della città di Bolzano si rileva che nel 1949 (malgrado il numero dei rioptanti rientranti), si è avuto un’ecce denza notevolissima di emigranti dalla città rispetto agli immigrati. Circa 4.000 persone hanno richiesto la cancellazione dai

registri della popolazione della città di Bolzano contro circa 3.000 neoiscritti. (sic!). Se si tiene conto degli ovvi principi più sopra esposti che regolano i trasferimenti interni fra provincia e provincia e città e città non può certo non risultare evi dente che Vandamento quale lo si veri fica attualmente è anormale ... „ “Bolzano Nuova,, del 15-5-1955: “Ma il fatto è questo. Giorno per gior no, ora per ora, il gruppo etnico di lin gua italiana perde posizioni individuali e collettive

e si assottiglia. La storia del 12 REALTÀ SUDTIROLESE commercio e dell’artigianato nostrano è una lamentevole elencazione di rinunzie e di defezioni, (sic!). Vittimismo per professione Con una monotonia insolente da or mai 15 anni gli ultras elevano alti lai che gli italiani residenti in provincia di Bolzano sarebbero costretti a lasciare ininterrottamente il Sudtirolo e tuttociò per l’intolleranza dei sudtirolesi. Per contro ad ogni elezione il numero dei voti dati alle liste italiane sta aumentan

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Realtà sudtirolese
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Seite 11 von 12
Datum: 25.05.1961
Umfang: 12
Le amministrative a Bolzano Il 28 c.m. si svolgeranno a Bolzano, ca poluogo del Sudtirolo (e in sette comuni periferici della provincia), le elezioni am ministrative. A Bolzano si presentano al la competizione ben dieci liste di cui no ve liste italiane mentre i sudtirolesi si presentano compatti sotto il simbolo del la stella alpina (Edelweiss) emblema del partito del popolo sudtirolese (Svp). I nostri lettori ricorderanno che da molti mesi vi era un gran parlare in me rito alla nascita

fusione delle varie nazionalità nel cro giolo delle grandi città. Non conta che tale panacea contro i mali della esistenza di differenti naziona lità in Europa sia stata trovata proprio a Torino-1961, fulcro di sentimenti na zionali, e che venga diffusa proprio nel Südtirol, paese da un quarantennio cen tro di soprusi nazionalistici. Ma non è questo che denota la superficiale facilo neria ed il primitivismo sociale e cultu rale del testo. Bolzano, per il suo bilinguismo, è de finita “Città-pilota

,,. Si dice: “Se nel 1918 Bolzano non fosse passata all’Italia, sa rebbe adesso uno dei tanti oscuri capo- luoghi di provincia, senza nessun parti colare contributo ai problemi politici in corso,,. Veramente, non potrebbe essere più esplicita l’esaltazione dell’opera del Orbene, se anche nel capoluogo Bolza no i sudtirolesi si presentano compatti ne abbiamo così la dimostrazione lam pante e chiara dell’unità di intenti del popolo sudtirolese nel petit di fondo che suona effettiva e sostanziale autonomia

al consiglio comu nale di Bolzano non sedeva consigliere italiano, essendo tutti sudtirolesi, per/ comprendere le conseguenze della forza ta politica immigratoria perseguita dal fascismo. Purtroppo la politica instaura ta dal fascismo è stata proseguita -—- con fascismo! Sembra essere tornati al tem po “del bastone e della carota,,. Bolzano, inoltre, è paragonata a Gine vra, sempre per via della convivenza pa cifica delle varie nazionalità, ed è posta in contrasto con Innsbruck, dove vivono “degli

di ogni genere che presie dono Bolzano pare essere tornati vera mente al 1918 o al 1922 o anche al tem po della pace tipo fascista! Bolzano, città-pilotg? — Poveri con tribuenti delle tasse se così fosse! Infi ne, l’Europa ha da tener conto anche dell’economia e da questo punto di vista il problema sembra male impostato a Bolzano, peggio che ad Innsbruck o a Gi nevra o in una qualsiasi città civile e pacifica. F. R. metodi formalmente più blandi — dai governi postbellici. Le cifre parlano

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Realtà sudtirolese
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Seite 9 von 12
Datum: 10.06.1961
Umfang: 12
LE AMMINISTRATIVE A BOLZANO Bilancio di una consultazione Faremo un esame pacato e sereno del l’esito delle elezioni amministrative svol tesi il 28 maggio c.a. a Bolzano capoluo- go del Sudtirolo. Ci pare che il risultato uscito dalle urne meriti, sotto molteplici punti di vista, attenta considerazione. I sudtirolesi e non solo i sudtirolesi faran no bene a studiare accuratamente la si tuazione onde trarre le necessarie con clusioni. Possiamo anzitutto premettere che gli elettori hanno deposto

la loro scheda nel l’urna dopo ponderato esame. Lo confer ma non tanto l’alta affluenza, la pili alta finora in elezioni amministrative (88,16 per cento), bensì l’intensa campagna elet torale svolta dai diversi gruppi in lizza. Possiamo infatti motivatamente ritenere che mai in altra città della Repubblica della stessa importanza, sia stata svolta una campagna talmente intensa. Oratori di massima calibratura in sede nazionale sono accorsi a Bolzano per guadagnare gli elettori bolzanini alla loro causa

. Aggiungasi la battaglia cartacea incuran te di mezzi. Con premesse di questo ge nere gli elettori erano messi in grado di ponderare l’adesione a questa o ad al tra lista. Diremo subito che le gravi preoccupa zioni dei sudtirolesi e per l’incessante e voluto flusso immigratorio e per l’esclu sione del supero di popolazione rurale sudtirolese dall'accesso nella città di Bolzano, hanno trovato lampante confer ma. Difatti dalle ultime consultazioni am ministrative del 20 maggio 1957 alle con sultazioni del

28 maggio c.a. l’aumento di voti sudtirolesi è stato modestissimo: 421 voti per la precisione, di fronte ai 4.057 voti andati a liste italiane che hanno avuto il decuplo quindi. Come la mettiamo con le ormai famose statistiche le quali parlano di cessazione da anni di immigrazione nel Sudtirolo anzi di pro cesso inverso? Avevamo molti motivi in passato per mettere in dubbio queste sta tistiche fatte ad usum delphini; l’esem pio di Bolzano ci insegna a non fidarci affatto, perché fabbricate

esclusivamente allo scopo di svuotare di consistenza e di legittimità le richieste dei sudtirolesi di aver salvaguardati, dal lato etnico, eco nomico e sociale, la loro esistenza ed il loro sviluppo nella terra avita della qua le Bolzano, quale capoluogo, ne è il cuo re. Come la mettiamo poi con l’allarmi- smó bugiardo degli italiani residenti a Bolzano che si vedrebbero compressi e tartassati dalla maggioranza sudtirolese? Troppi sono gli esempi attestanti la fal sità di questa campagna calunniosa, ep pure

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Realtà sudtirolese
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Seite 12 von 12
Datum: 25.02.1961
Umfang: 12
Una università « europea » a Bolzano ? Da diversi anni si torna con una certa periodicità a reclamare l’istituzione di una università a Bolzano. Se la memoria non ci tradisce l’idea fu se non partorita almeno divulgata dagli ambienti degli ultras nostrani. Basta ritornare agli ar gomenti addotti a suo tempo in non po chi articoli apparsi sul giornale “Alto Adige,,. E ci pare che gli argomenti ti rati in campo avessero non poco sapore nazionalistico. Vogliamo chiarire subito, per non es sere

fraintesi, che ci riferiamo ad un pas sato non recente. Nel recente passato come oggi si invoca la istituzione di una università a Bolzano, dando a questa nuo va università un indirizzo e una missio ne europei. Citiamo per esempio l’on. Macrelli, che a nome del suo partito os sia il pri ha invocato recentemente l’isti tuzione di un’università europea a Bol zano, facendo in proposito gli opportuni passi in sede competente. Non ci si venga a dire che siamo per partito preso contro l’istituzione di una

università a Bolzano qualora essa fosse effettivamente e non soltanto di nome un istituto europeo nel vero senso della pa rola. Ma perché si possa arrivare a tanto occorre però qualche premessa, premessa inderogabile a nostro modo di vedere. Anzitutto vanno create le premesse ne cessarie per un clima autenticamente eu ropeo nel Sudtirolo. Purtroppo — e l’am missione è unanime —, i passi fatti in direzione europea nel Sudtirolo sono, specie negli ultimi tempi, dei passi a ri troso. Di clima europeo oggi

nel Sudti rolo non si può affatto parlare; citiamo a dimostrazione esemplificativa le recen ti gazzarre degli studenti italiani a Bol zano, che altro non sono se non una lam pante conferma di un persistente spirito antieuropeo. Facciamo riferimento poi ai sistemi polizieschi recentemente in staurati nel Sudtirolo, — sistemi polizie schi che nulla hanno a che fare con lo spirito europeo, neppure con quello più modesto. Le prospettive per una univer sità europea a Bolzano, città di confine, sono poi

), la erigenda università di Bolzano di europeo ne avrebbe solo il nome mentre manchereb be lo spirito. Sarebbe quindi una uni versità per nulla differente dagli istituti universitari italiani esistenti. Trattandosi quindi nel caso di Bolzano di università identica alle università esi stenti nel resto della Repubblica, rite niamo opportuno riportare di seguito quanto, tra l’altro, in merito ha detto Indro Montanelli in un suo articolo pub blicato sulla “Domenica del Corriere,, in data 12 c.m.: “. . . Dopo

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Realtà sudtirolese
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Seite 8 von 12
Datum: 10.06.1961
Umfang: 12
diversi cittadini bolzanini di ogni ceto, dei due gruppi etnici. Apprendiamo così che certo Carmelo Napoli, operaio della Lancia, di 25 an ni, nativo di Reggio Calabria, risiede a Bolzano da tre anni, insieme ad altri tre suoi fratelli. Niente immigrazione! No, è la parte del “pane,,. Ma poi c’è l’“amo- re„. Infatti: “Questi qua, gli altoatesini, sono un po’ gelosi delle loro ragazze. Pili gelosi di noi calabresi,,, egli afferma, intervi stato; ed ha detto la pura verità! Ma, come la mettiamo? Più

zismo! Bisogna pur dimostrare ad ogni costo che i sudtirolesi sono in tutto e per tutto peggiori degli altri! F. R. REALTÀ SUDTIROLESE No. 11 vita nuova: questo è il problema da ri solvere in termini di democrazia, cioè di maggioranza,,. Dopo le esperienze vissute con i so cialdemocratici di Bolzano non ci mera vigliamo affatto. “Sacrosanti i diritti de gli italiani,, ; conosciamo infatti da trop po tempo il loro frasario patriottardo. Altro che socialismo! Tiriamo avanti per godere altre perle

socialdemocratiche quali per esempio: Cercate il sole - votate il sole nascente! Il sole nascente riscalderà - feconderà - illuminerà Vavvenire di Bolzano,,. “Se voterai troppo a destra o troppo a sinistra il tuo voto sarà perso per la vita del Comune di Bolzano. Un voto dato al Sole nascente è un “goal,, nella rete del progresso di Bolzano,,. “Tutti dicono: E’ un partito scattante! Vota Sole nascente,,. Diamine! Il psdi di Bolzano da partito scattante è uscito con una sconfitta scot tante alle amministrative

di Bolzano. Co se che possono succedere e che succedo- Leggiamo su "Pagina socialdemocrati ca,, , edizione straordinaria in vista delle amministrative di Bolzano, tra l’altro (pianto segue: "Bragaglia: Per il rilancio di Bol zano premere l'acceleratore. — Bolzano Ita bisogno di riprendere la corsa. Biso- Diagnosi eloquente “Troppi complessi opprimono il grup po etnico italiano: coni plessi di inferiori tà, complessi di colpa, ai quali gruppi di cittadini reagiscono talvolta accorrendo con occhi festosi

a dimostrazioni neofa sciste che rispondono, alla fin fine, alla esigenza di placare i tremori. Questa è la verità! I canti a gola spie gata vengono da coloro i quali nel pro fondo dell’animo sono pieni di paura e d'inquietudini e cercano di vincere i lo ro complessi cantando vecchi inni, co me può fare il ragazzino che per timore del buio, canta e grida a squarciagola,,. Questa diagnosi non è nostra. L’abbia mo letta e fedelmente riprodotta da “Pa gina socialdemocratica., (Bolzano) n. 109 del 22 maggio c.a

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Seite 9 von 16
Datum: 25.04.1961
Umfang: 16
Libertà di stampa nel Sudtirolo? I differenti resoconti di stampa sul no to processo conclusosi con la condanna del nostro direttore a otto mesi di reclu sione ecc. ecc. avevano fornito il prete sto a certa stampa regionale di speculare. Spontaneamente, fuori da qualsiasi impo sizione quindi, pubblichiamo per esteso la sentenza del tribunale di Bolzano se non altro perché riteniamo buona cosa renderne edotti i nostri cortesi lettori: Sentenza n. 154-61 Reg. Gen. n. 110-61 TRIBUNALE DI BOLZANO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO II Tribunale Penale di Bolzano - Se zione Unica composto dai Signori: 1) dott. Gennaro Nardi, Presidente Est. 2) dott. Roberto Berte, Giudice 3) dott. Umberto Dado, Giudice. Con l’intervento del Pubblico Ministe ro rappresentato dal Sost. Procuratore della Repubblica dr. Alfredo Santange- lo e con l’assistenza del Cancelliere sotto- scritto ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa penale di primo grado contro Dietl Hans, nato a Silandro il 16-1- 1915

, domiciliato a Bolzano, Via Bren nero 2, direttore responsabile del quin dicinale “Realtà Sudtirolese,, edito in Bolzano, via Diaz 35; libero presente. Imputato del reato di cui all’art. 595 pp. e cpv. II C.P. in relazione all'art. 13 Legge 8-2- 1948 n. 47 per avere, nel quindicinale “Realtà Sudtirolese,, edito in Bolzano e di cui egli è direttore responsabile, in un articolo dal titolo “La Combattenti e Reduci (ANCR) roccaforte dei fascisti,,, riportato sul n. 4 del 25-2-1961 di detto periodico, offeso

la reputazione del Prof. Maffei Italo nella sua qualità di Presiden te del Ginnasio-Liceo “G. Carducci,, di Me rano e \ice Presidente della Federazio ne Provinciale di Bolzano dell’Associa zione Combattenti e Reduci, asserendo che il predetto Maffei “è da anni quali ficato esponente dei neofascisti immigra ti nel sudtirolo. 1 nostri lettori compren deranno poi meglio il perché delle gaz zarre studentesche nel sudtirolo, gazzar re antieuropee inscenate dai neofascisti, se apprenderanno che il fascista Prof

dei fascisti. Apprendiamo dalla stampa che il Prof. Italo Maffei, vice presidente della fede razione combattenti di Bolzano, ha tenu to, su invito della federazione romana deir associazione combattenti e reduci una conferenza sull’Alto Adige. La ma nifestazione si è svolta a Roma al cine ma Europa il 12 corr. mese. Non ci interessano le storpiature che il Prof. Maffei avrà elargito agli sprovve duti ascoltatori romani. Chissà, forse avrà ripetuto tra l’altro la sua trovata raccontata dieci anni

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Seite 4 von 12
Datum: 10.10.1960
Umfang: 12
ritenuta necessaria una più dettagliata precisazione in ordine ai lavori per la cui effettuazione dovrebbe richiedersi l’in tervento del Technisches Hilfswerk onde poter valutare preliminarmente l’effettivo carattere di urgenza. Mi permetto far presente che in base all’art. 11, cifra 14 dello statuto d’au tonomia, la provincia di Bolzano viene dichiarata competente e perciò respon sabile per opere di pronto soccorso per calamità pubbliche. Con tale competenza è indubbiamente anche connessa

la valu tazione del carattere di urgenza degli in terventi e perciò dopo quanto è avvenuto in provincia di Bolzano per la rottura degli argini dell’Adige, i quali deb bono essere curati e mantenuti in effi cienza dal Genio Civile nonché dai Con sorzi di bonifica, sembra quasi incom prensibile la richiesta di ulteriori dati per poter valutare l’effettivo carattere di ur genza. Un coordinamento dei lavori con i programmi pubblici elaborati o in cor so di attuazione da parte delle compe tenti

Ec cellenza che il Technisches Hilfswerk sarebbe disposto di mettere a disposizione gratuita la propria attrezzatura. Purtul- tavia se le spese dovessero essere da so stenere in primo luogo, esse dovrebbeio essere sostenute dall’Amministrazione Provinciale di Bolzano, perché essa lia dimostrato il proprio interesse. Sarei oltremodo grato se S. E. volesse promuovere l’intervento del Technisches Hilfswerk della Baviera per i motivi di REALTÀ SUDTIROLESE No. 3 accertata urgenza o di comunicare possi bilmente

. UAssessore all’Agricoltura Dr. Peter Brugger COMMISSARIATO DEL GOVERNO PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE Ufficio del Vice Commissario - Bolzano Div. Gab. Prot. n. 10676 Oggetto: Danni alluvionali in provincia di Bolzano. Bolzano, 1. ottobre 1960 Sig. Assessore Prov. per l’Agricoltura Dott. Peter Brugger Giunta Provinciale Bolzano Egregio Assessore, in esito alia Sua lettera del 29 settembre, sono in grado di darLe precise notizie circa l’organizzazione in atto per l’effet tuazione dei lavori

. Dal discorso del presidente della Giunta provinciale di Bolzano, dott. Karl Erckert, dinanzi al Consiglio provinciale in data 11 luglio 1955. D IFFIC1LMENTE ci si sottrae all’impressione che si vorrebbe addirittura arrivare al punto di far passare la voglia alla provincia di esercitare il proprio potere legislativo autonomo e ridurre tale esercizio ad un’attività senza speranza di successo, visto che per negare Vapprovazione si ricorre sempre a motivi di assai dubbia consistenza giuridica. Dal

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Seite 5 von 12
Datum: 25.11.1960
Umfang: 12
con tro la concessione di una autonomia in tegrale alla provincia di Bolzano. Ma tali prese di posizione della stam pa di lingua italiana ci offrono lo spuntò per fare alcuni paragoni tra il compor tamento dell’amministrazione provincia le di Bolzano, con maggioranza di lingua tedesca, e l’amministrazione regionale, con maggioranza di lingua italiana. All’uopo giova far precedere un breve esame della struttura burocratica dello ente provincia (Bolzano) e dell’ente re gione (sede Trento). ’ E’ noto

a chiunque che l’attività di ogni ente si regge sui funzionari, impie gati e dipendenti in genere. Questi sono la vera ossatura e l’elemento propulsore di ogni attività burocratica. E’ perciò alle volte comprensibile che gli amministratori di un ente si scelgano i propri dipendenti secondo determinati criteri, quali quelli della capacità, della rettitudine, dell’onestà ecc. dell’impiega to. A questi criteri però nella regione e nella provincia di Bolzano se ne deve aggiungere un altro, ed è quello della

seguente tenore: “Nelle assunzioni di personale si seguirà il cri terio di adeguare la composizione nu merica del personale medesimo alla con sistenza dei gruppi linguistici esistenti in regione rispettivamente in provincia,,. Questa norma ha lo scopo di garantire in provincia di Bolzano il gruppo etnico italiano, mentre presso la regione do vrebbe essere invece una garanzia per il gruppo etnico tedesco. Ora, stando alla campagna giornali stica, si dovrebbe supporre che presso la amministrazione

provinciale di Bolzano non esistano impiegati di lingua italiana, oppure, solo in numero esiguo. In base alla legge presso l’amministra- zione provinciale di Bolzano due terzi dei dipendenti devono appartenere al gruppo linguistico tedesco ed un terzo a quello italiano. Presso l’amministrazione regionale il rapporto è inverso, e cioè, due terzi del gruppo linguistico italiano, ed un terzo di quello tedesco. Nelle seguenti tabelle vediamo come questo criterio è stato rispettato. Amministrazione Prov.le

di Bolzano Totale posti: 431. Posti spettanti in base alla legge: Gruppo linguistico tedesco: 278; grup po linguistico italiano: 139; gruppo lin guistico ladino: 14. Posti effettivamente occupati: a) Carriera direttiva: Unità 39 di cui 26 al gruppo lingui stico tedesco; 12 al gruppo linguisti co italiano; 1 al gruppo linguistico ladino; b) Carriera di concetto: Unità 64 di cui 38 al gruppo tedesco; 23 al gruppo italiano; 3 al gruppo la dino; c) Carriera esecutiva: Unità 121 di cui 79 al gruppo tede sco

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Seite 1 von 12
Datum: 10.10.1960
Umfang: 12
UNA COPIA L. 50 REALTÀ S. i. a. p. — GRUPPO II. SUDTIROLESE ANNO I - NUMERO 3 - QUINDICINALE POLITICO - BOLZANO 10 OTTOBRE 1960 Il Sudtirolo da vanii alle Nazioni Unito c atto primo "N j Siamo alla fine del primo atto. La que stione del Sudtirolo è stata messa all’or dine del giorno definitivo della sessione dell’Onu. Il testo con il quale la que stione è stata inserita nell’ordine del gior no è stato modificato di comune accordo su richiesta della diplomazia italiana. Mentre l’Austria aveva

presentato il suo petit all’Onu chiedendo l’autonomia effet tiva per il Sudtirolo e con la dizione “il problema della minoranza austriaca in Italia,, , la diplomazia italiana, non op ponendosi in linea di principio alla di scussione della questione del Sudtirolo àll’Onu, era però contraria a tale dizio ne. La nuova formulazione adottata di comune accordo è la seguente: “Status degli abitanti di lingua tedesca della pro vincia di Bolzano con riferimento alla esecuzione dell’accordo di Parigi del

non dovrebbe minimamente inci dere sulla sostanza del problema. Il capo della delegazione italiana, on. Martino, ebbe in proposito ad esprimersi cosi: “Non esiste una lingua austriaca, né esiste una religione austriaca oppure una razza austriaca. Per questo ci si riferisce ad abitanti di lingua tedesca nella pro vincia di Bolzano e nelle vicine cittadine bilingui,,. Tale dichiarazione dell’on. Martino non dovrebbe, a nostro parere, scalfire la tesi austriaca che, nonostante la modifica della

politica este ra — Complicazioni per l’Alto Adige — Un giornale tedesco, che di solito è por tavoce di Adenauer, prende posizione per l’Austria,,. “Corriere di Informazione,, , Milano: “Il governo riunito per la difesa del l’Alto Adige,,. REALTA SUDTIROLESE esce il 10 e 25 del mese Direttore e responsabile: HANS DIETL Autorizzazione del Tribunale di Bolzano ST. No. 5/60 in data 24 agosto 1960 Spedizione in abbonamento ppstale (Gruppo II) autorizzato dalla Direzione P. T. di Bolzano N. 35962/3 in data

1 settembre 1960 ABBONAMENTI Conto corrente postale N. 14/6895 annuale . . . L. 1 200 Amministrazione e redazione: Bolzano, Via A. Diaz 35, Tel. 31119 Amministrazione trentina: Trento, Via A. Diaz 8/11 p. - Tel. 32132 Stampa: Tipografia Ferrari-Auer, Bolzano

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Seite 12 von 12
Datum: 25.11.1960
Umfang: 12
alle aziende, la quale per la “Unione Altoatesina,, doveva significare trattamento di privilegio per le aziende italiane operanti nel Sudtirolo . . . E “Bolzano Nuova,, continuava: “L’on. Degasperi ha dimostrato di avere esatta informazione circa tutti gli aspetti della situazione, riconfermando il suo particolare interessamento per la soddi sfazione delle accennate esigenze, nei li miti naturalmente delle possibilità finan ziarie e nel quadro di una politica ri- costruttiva di collaborazione, per quanto

te aderire alla nostra richiesta per chia rire la situazione in Alto Adige, poiché non desideriamo altro che convivere in pace con gli altri gruppi etnici delle no stre montagne,,. Questo lo spirito che animava dieci e più anni fa i rappresentanti qualificati del popolo sudtirolese. L’appello però non ebbe eco alcuna, perché il governo e i partiti italiani preferivano fidarsi cie camente della sparuta e interessata ina influente schiera degli ultras di Bolzano, ai quali non poteva essere di gradimento

una inchiesta parlamentare nel Sudtirolo, inchiesta che avrebbe distrutto il castel lo di calunnie e bugie contro i sudtirolesi propagandate da loro ai quattro venti. Questo, infatti, è il brevissimo com mento di “Bolzano Nuova,, , organo ma gno dell’“Unione Altoatesina,, e quindi degli ultras di Bolzano, all’appello dello on. von Guggenberg: “Si deve purtroppo lamentare un at teggiamento, da parte di certi esponenti del gruppo etnico di lingua tedesca, che è contrario ad ogni intenzione di leale

collaborazione, se addirittura non si spin ge fino ad un tentativo di sopraffazione,,. Fu questa la risposta degli ultras di Bolzano. E l’eco in sede romana non si fece attendere: l’appello sudtirolese cad de nel nulla; la inchiesta parlamentare non venne fatta . . . Come in tale situazione, così pure pri ma e dopo il 1950 e fino ai giorni nostri la voce dei rappresentanti qualificati del la popolazione sudtirolese nei due rami del Parlamento e nel Consiglio regionale non fu né viene ascoltata. Era più

vuoto assoluto. Allora nessun esponente qualificato sudtirolese osava sognare di ricorrere ad organi in ternazionali. Dieci anni dopo — quasi lo stesso gior no e alla stessa ora — non fu più il Par lamento italiano ad occuparsi dei proble mi del popolo sudtirolese, ma il Foro del le Nazioni Unite. Ripetiamo: tutti i nodi vengono al pettine. REALTÀ SUDTIROLESE esce il 10 e 25 del mese Direttore e responsabile: HANS DIETL Autorizzazione del Tribunale di Bolzano ST. No. 5/60 in data 24 agosto 1960

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Seite 1 von 12
Datum: 25.05.1961
Umfang: 12
UNA COPIA L. 50 S. i. a. p. — GRUPPO II. REALTÀ SUDTIROLESE ANNO II - NUMERO 10 - QUINDICINALE POLITICO - BOLZANO 25 MAGGIO 1961 Cittadini pro tempore ? Bolzano, 20 maggio Al senato della repubblica è in discus sione un disegno di legge che riordina la materia della cittadinanza. In data 27 aprile è stato approvato un emendamento dei senatori democristiani Romano, Piasenti, De Bosio ed altri che ha la seguente dizione: "Il decreto di concessione della citta dinanza può essere revocato se la per

sona cui si riferisce svolga attività in compatibili con i doveri di fedeltà alla Repubblica ed alle sue istituzioni. Incorrono nella perdita della cittadi nanza coloro che l’abbiano acquistata o IN QUESTO NUMERO TROVERETE: In vista del convegno di Klagenfurt Bolzano città-pilota? Regione: anno tredici Il caso Weissteiner Nazionalismo ad ogni costo Sempre gli stessi La voce degli autonomisti trentini NEL PROSSIMO NUMERO: Dopo il convegno di Klagenfurt Consuntivo delle amministrative di Bolzano

“Dante Alighieri,, e “Berg-Isel-Bund„ Discorso realistico sull’aeroporto di Bolzano riacquistata in applicazione delle leggi speciali, qualora svolgano le attività in dicate al comma precedente. La revoca del decreto e la perdita della cittadinanza, di cui al secondo e terzo comma, sono pronunciate con de creto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno sen tito il Consiglio di Stato,,. Con l’approvazione di questo testo la maggioranza governativa ha preso una decisione

chiara mente ad intimidire i sudtirolesi. Possia mo definirlo senza tema di esagerare una spada di Damocle. Che questo è lo scopo del provvedimento lo conferma tra Fal tro anche il giornale “L’Adige,, , organo della de trentina, il quale in data 10 c.m. scrive testualmente quanto segue: “A Bolzano si seguono con molto in teresse le vicende della legge sulla re voca della cittadinanza, che si vorrebbe Apprendiamo dalla stampa che su richiesta dell’on. De Marsanich (msi) è stato convocata per

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Seite 9 von 12
Datum: 25.02.1961
Umfang: 12
A Bolzano di turno i paracadutisti Parlando del raduno nazionale dell'as sociazione nazionale granatieri, tenutosi a Bolzano il 4 dicembre 1960, abbiamo espresso l’augurio che fra poco potremo avere nel capoluogo del Sudtirolo anche 11 raduno nazionale dei marinai, nonché ex marinai. Ritenevamo infatti che — a forza di raduni volontaristici, combat tentistici ed ex combattentistici di moda a Bolzano — tutte le altre armi ci aves sero ormai onorati della loro presenza di fronte al monumento alla

vittoria irto di fasci littori e di insolenti scritte fa sciste. E che buoni ultimi sarebbero i ma rinai, lontano come è il Sudtirolo dal mare ed incastrato tra i monti. Ma man cavano ancora — e non lo sapevamo — i paracadutisti, quindi i marinai hanno ancora da venire . . . Si tenne così a Bolzano i giorni 11 e 12 c.m. il raduno nazionale dei paraca dutisti (ANP). Apprendiamo dalla stampa regionale di lingua italiana che il generale Frattini, presidente uscente, avrebbe dichiarato con riferimento

Carta Costituziona le (art. 6), ecc. Ma questo discorso per questi generali nostalgici non fa rima . . . Sempre dalla stampa regionale abbia mo poi appreso delle altre cose interes santi sullo svolgimento del raduno dei paracadutisti a Bolzano. Questi sono sta ti “trasportati con appositi mezzi,, da piazza Vittoria al municipio, per essere ricevuti dal sindaco di Bolzano, il qua le “si è detto particolarmente lieto,, ecc. Nella sua allocuzione al ricevimento in municipio il generale Frattini

in risposta al saluto del sindaco, ha invece “. . . ricordato che la decisione di sce gliere Bolzano come sede dell’assemblea è stata dovuta al particolare momento politico nel quale i paracadutisti hanno sentito il dovere di riaffermare l’italia nità di questa terra e l’intangibilità dei confini. Egli si è anche rammaricato che oltre 30 labari delle varie sezioni nazio nali siano rimasti in albergo avendo il ministro della Difesa pregato di conser vare la manifestazione entro limiti di estrema modestia

, se effettivamente si ten desse non solo a parole ma concretamen te all’unione europea, di confini si do vrebbe parlarne il meno possibile. Diamo infine un consiglio ai paracadu tisti per il prossimo raduno che essi cer tamente — siccome i motivi da loro espo sti per la scelta di Bolzano non perderan no di attualità —, vorranno tenere a Bol zano. E’ questo il nostro consiglio: non li lascino all’albergo i 30 o 50 o 100 la bari e — pazienza — li portino tutti quanti al monumento fascista in piazza Vittoria. A noi

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Seite 11 von 12
Datum: 01.02.1968
Umfang: 12
5, Germania — 95) Moling Monica, pr. Reg. Aldo Magagna, via Mendola, 39100 Bolzano — 96) Roman-Moling Ida, via Brennero, 39100 Bolzano — Taela 97) Pescollderung Maria, pr. fam. Pradi, via Leonardo da Vinci 12, Pisa 56100 — 98) Pescollderung Albert, Vinzentinum, 39042 Brixen — 99) Comploier Angelo, Salem Vahm, 39042 Brixen — 100) Moling Serafino, Esgue- la Agricola, Uribelari, Buenos Aires, Argentina — 101) Tavella Pietro, S. Vi- gilo di Marebbe, Villa Clement — Rü: 102) Vallazza Maria, pr. Ing. Dome nico

Pisa — 118) Miribung Anna, Collegio Don Bcsco, Varazze, 17019 (Genova) — Fornacia: 119) Sottara Maria, pr. Dott. Romeo, via Rio Molino 5 A, 39100 Bolzano — 120) Sottara Pio, Roberto y Eusebio, Missionshaus Müland, 39042 Brixen — 121) Sottara Ermanno, Reg. Verona, caserma Huber, 39100 Bolzano — 122) Moling Ilda, albergo Boe, Campolon- go, 39033 Corvara in Badia — 123) Mo ling Pietro, Stör. Forestale 6/lbr. Fo- gnano, 87100 Cosenza — 124) Moling Thomas, Schneiderei Max Ross, ZH Benken, Svizzera — 125

, Häthatswäd 4 17, Gu stavsberg. Schweden — 134) Dejaco Caterina pr. Bartclcmei, via Torino 28, 39100 Bolzano — 135) Dejaco Angela, via Visitazione 25 B, 39100 Bolzano — 136) Nagler Giovanni, Sparkassestr. I B, 39100 Bolzano — 137) Nagler Pa- squale, Technikerheim. Gisonalerstr. 24—26, Innsbruck, Austria — Piilrö: 138) Costabiei Maria Teresa, Pension Pradat, 39033 Colfosco in Badia 139) Costabiei Gemma, pr. Batt. Ago- stini, via Mozart 18, 39042 Bressanone — 140) De David Ottilia, via Cesare Battisti

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Seite 10 von 12
Datum: 01.02.1969
Umfang: 12
Brixen — 97) Moling Otto, Georgsheim, 39100 Bozen — 98) Campei Rita, pr. Renato Monassero Farmacia Intemazionale, 32043 Cortina d’Ampezzo — 99) Cam pei Olga, pr. Rudolf Perathoner, 39047 Santa Cristina, Val Gardena — 100) Campei Gottfried, Casa dello Studen- te, Corso Bettini 41, 38068 Rovereto — 101) Moling Monica, pr. Rag. Magagna, Corso Italia, 39100 Bolzano — 102) Moling Ida in Roman, Via Brennero, 39100 Bolzano — 103) Agreiter Erich, Silvesterstraße 120, 39034 Toblach — 104) Agreiter Carlo

) Ta vella Albina, pr. dott. Giacobbi, Via 29 maggio 24, 32043 Cortina d’Ampezzo — 129) Tavella Sepl, Recluta Alpina, Compagnia Bolzano, Caserma Cesare Battisti, 12100 Cuneo — 130) Miribung Richard, Art. Montagna, Gruppo Ber gamo, 39028 Silandro — 131) Agreiter Alma, Widum, 39029 Sulden (Vinsch- gau) — 132) Costabiei Anton, Colum- busstraße 12, Ch, 9400 Rorschach — 133) Rubatscher Maria-Feichter, Pen sion Feichter, 39030 Enneberg. Col: 134) Miribung Maria, pr. Planinschek, 39030 La Villa — 135) Miribung

Hilda, Albergo Posta, 39030 Piccolino — 136) Miribung Lorenzo, Vinzentinum, 39042 Brixen — 137) Terza Anna-Pescollde- rungg, La Costa, 39030 La Villa, San Cassiano. Fornacia: 138) Sottara Pio, Strada Maggiore 49, pr. Valgiust Coriolani, 40100 Bolo gna — 139) Sottara Robert y Eusebio, Herz-Jesu-Missionshaus, 39042 Brixen (Milland) — 140) Sottara Paul, Semi- nario Minore, Via Castel Weinegg, 39100 Bolzano — 141) Moling Mattia, Konditorei Mattle, Ch, 73100 Bad Da- gazz, Kanton St. Gallen — 142) Moling

Thomas, Schreinerei Ross. Benken 24846 Zürich, Schweiz — 143) Moling Paul, Toblacherhof, 39034 Toblach — 144) Moling Carlo, 142 Comp. Batt. Bolzano, Caserma d’Angelo, 39042 Bressanone — 145) Moling Ilda, Hotel Solaia, 39048 Selva Gardena —146) Mo ling Rita, Hotel Dolomiti, 39030 La Vi; la — 147) Moling Pietro, Ispettorato Dipartimentale delle Foreste, 3610 > Vicenza — 148) Sottara Ludwina, Sr natorio, 39042 Bressanone — 149) So tara Alma, pr. Luigi Perathoner, 3904 ; Selva Gardena. Arciara: 150

) Valentin Teresa, Lago Sorr punt, 39036 Pedraces, Badia — 151 i Valentin Gemma, Notburgaheim, 3903’. Bruneck — 152) Valentin Paula, Al bergo Cavallino Bianco, 39036 Pedra ces, Badia. Ciamplö: 153) Frenes Erwin, Herz-Jesu-Mis sionshaus, Milland, 39042 Brixen — 154) Frenes Giovanni, Via Castel Wein egg 2, Oltre Isarco, 39100 Bolzano — 155) Alton Carlo, Hotel Teresa, 39030 La Villa — 156) Alton Anna, infermie- ra, reparto pedriatria, ospedale civile, 39100 Bolzano — 157) Alton Hilda, Pension Pradat, 39033

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Seite 11 von 12
Datum: 01.02.1966
Umfang: 12
Bettini 41, Rovereto, - rento — 112) Campei Siegfried, Jo- > 'fsheim, Bruneck — 113) Campei Paul, b. Widmann Pscharr, Bayerstr. V’, München — 114) Agreiter Emma, •' Cristina, Val Gardena — 115) Agrei- t‘T Maria, Serena, Pedraces, Badia — B6) Agreiter Erich, Georgsheim, Weg- Snsteinerstr. 16, Bozen — 117) Agrei- ’ r Karl, Hof scheuche, Hofgasse 2, P nsbruck — 118) Agreiter Zeno, Jo- - fsheim, Bruneck — 119) Moling Mo- r - ca, Sompunt, Pedraces — 120) Agrei- kr Iida, via Guncina 38, Bolzano- Gries — 121

. 38, 469 Westfalen, Germania — 131) Costa Gottfried, Lagederhof, Bozen- Gries — 132) Costa Nicolö, F. S. Ponte Gardena — 133) Costa Maria, Samone, Strigno, Valsugana (Trento). Ciamplö 134) Alton Anna, Osped. pediatrico, Bolzano — 135) Alton Karl, 5201 Loh mar, Kieselohe, Germania — 136) Al ton Angela, Albergo Faloria, Cortina d’Ampezzo — 137) Alton Rita, pr. fam. Bonvicini, via Roma 9, Bolzano — 138) Dejaco Caterina, Pasticeria Bar tolomei, via Torino 28, Bolzano — 139) Dejaco Hannele, Restaurant

Frohsinn, Mariabergstr., Rorschach, Shweiz — 140) Dejaco Angela, via Visitazione 25, Bolzano — 141) Dejaco Heinrich, Post gebäude, Horn, Schweiz — 142) De jaco Albert, Höstagsv. 4 A, Gustavs berg, Schweden — 143) Frenes Gio vanni, Villa Lucia, Salö (Brescia) — 144) Frenes Erwin, Missionshaus Mil land, Brixen — 145) Nagler Pasqual, Josefs-Missionshaus, Brixen — 146) Nagler Johann, Gamperhaus, Diaz- strasse 24, Bozen — 147) Nagler Lena, Marienintemat, Bozen — 148) Tolpeit Paul, elettricista, St. Lorenzen

, Pustert. Cestun 149) Moling Raimund, Josefsheim, Bruneck — 150) Moling Anneliese, Orsoline, Bruneck — 151) Moling Ma ria, pr. ins. Lezuo, Corvara — 152) Moling Ilda, Ist. B.M. V., Sandpl. 17, Meran — 153) Moling Alma, Orsoline, Bruneck — 154) Ploner-Sermonti Fri da, via delle Gardine 39, Roma — 155) Ploner-Forer Loise, via Macello 2, Bolzano — 156) Ploner-Forer Maria, via Brenero 4, Bolzano — 157) Ploner- Trebo Emma, maso Cirmolo, Valda- ora, Pusteria — 158) Ploner Paolo y Irma, Badia, Pedraces — 159

) Castlunger - Pitscheider Maria, Pedraces- Badia — 190) Castlunger- Occhi Anna, Brunico — 191) Comploi Albert, Macelleria Musner, Ortisei — 192) Comploi Richard, Metzgerei Pe- devilla, Brixen — 193) Comploi Jakob, Rgt. Art. pesante, Varna pr. Bressa- none — 194) Comploi Emilia, Tabak trafik Mesner, Selva, Gardena — 195) Dejaco Maria, Sparkassestrasse 6/7, Bolzano — 196) Dejaco Ida, b. Frau Vinatzer, Eisenhandlung, Ortisei — 197) Dejaco Monica, canonica, Cor vara — 198) Dejaco Anna, ospedale S. Martino

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Seite 5 von 12
Datum: 10.01.1961
Umfang: 12
di Bolzano il diritto di ri correre alla Corte Costituzionale, ma che richiede anche, alla sola Regione del Trentino-Alto Adige (al fine evidente che i Tedeschi non vi possano mai preva lere, neanche se i Consiglieri italiani re stano assenti dalle sedute), la maggio ranza assoluta dei componenti del Con siglio Regionale per l’esercizio di detto diritto. Dato inoltre che per il Trentino-Alto Adige il bilancio regionale, votato sepa ratamente dalle due province, su proposta della Giunta regionale, viene

approvato e reso esecutivo dal Ministro degli In terni, sulla semplice base dell’accettazio ne da parte di una delle due Province (che è sempre quella di Trento), anche se esso è respinto non solo dall’altra Provincia, ma dalla stessa maggioranza dei Consiglieri regionali, sarebbe vera mente più onesto ammettere che l’auto nomia da noi concessa alla Provincia di Bolzano non è una cosa seria. Coloro che pensano a Bolzano come a città italianissima, nella quale sarebbe “ pazzesco„ , come ha detto l’On

. Saragat, stabilire il centro di un’autonomia “ sud tirolese„ , sembrano dimenticare che, purtroppo, si tratta di un’italianità arti ficiosa, raggiunta con la persistente e tal volta brutale violazione delle leggi e del le usanze che dappertutto regolano il fe nomeno dell’urbanesimo. Essi ancora non si rendono conto che, essendo le campagne e le vallate altoatesine abita te quasi esclusivamente da Tedeschi, le città di Bolzano e di Merano sono pure destinate a veder rafforzato col tempo l’elemento

contro l’immigrazione? A questo, che l’autorità provinciale vuole poter controllare se al l’immigrante venga veramente offerto un posto che non possa essere coperto da una persona residente nella provincia, e di questo non cè assolutamente da mera vigliarsi dopo quello che è successo negli ultimi quarantanni. Diremo di più, che è un’aspirazione legittima, a cui gli Ita liani di Bolzano non vogliono associarsi solo perché sanno di essere già, di fatto, i primi ad essere assunti dalle industrie locali

e di godere quindi di una posizio ne di favore, oltre che verso i lavoratori di altre province, anche verso gli allo glotti. Questo è i realtà il significato di certe statistiche che danno a Bolzano la più bassa percentuale di disoccupazione : i tedeschi, respinti dalla città, o restano sottooccupati nella campagna, o si' deci dono a emigrare. Così stando le cose, vien da pensare che l’Italia potrà, sì, anche in un vero regime democratico, difendere efficace mente i diritti degli italiani già residenti

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Seite 12 von 12
Datum: 01.02.1962
Umfang: 12
-, Bindergasse, Bozen. 86) Tschafi'ert Hannelc, pr. Toni Pir- cher, via Palermo 4, Bolzano. 87) Tschafi'ert Tlita, pr. Rotter, Defreg- gerstralsc, Bozen. 88) Nagler lda, b. Frl. Bogrcn lust. Ef- fingerstr. 6a, Bern, Svizzera. 89) Nagler Angela, b. Farn. Bronner, Alpencggerstr. 21, Bern, Svizzera. 90) Agreiter Alma, Widum, Sulden, Val Venosta. 91) Tavella Albina, pr. Farn. Rosa Fer- retti, piazza Piemonte 8, Milano 92) Dapoz Rita, b. Unterlmber, Brenner. 93) Dapoz Angela, bei Farn. Kathrcin, Sparkasse

, Ortisei, val Gardena. 111) Rubatscher Rita, b. Apotheke Sel- la, Ortisei, Val Gardena. 112) Campci Clara, Posta-Pedraces, Badia. 113) Miribung Angela, Gricserhof, Bozen-Gries. 114) Comploier Elisabetta, Gricserhof, Bozen-Gries. 115) Dejaco Giovanna, Haslagwegen 4A Gustavsberg, Stockholm, Svezia. 116) Dejaco Caterina, Trattoria Riva Isarco 12, Bolzano. 117) Dcval Maria, ospedale civile, rep. T. B. C., Merano. 118) Castiuuger, pr. Dott. Giulini, via Montello, Bolzano. 119) Vallazza Maria, Kloster

Neustift b. Brixen. 120) Vallazza Anna, Burgfrieden Nr. 27, Brixen. 121) Frenes Paula, Gasteiger in Saalen, S. Lorenzo di Sebato, Pusteria. .122) Frenes Maria, Silbergasse 108, Colle Isarco. 123) Moling Anna, Clinica S. Maria, Bolzano. 124) Moling Pia, b. Farn. Steinkeller, Ora-Auer. 125) Moling Paula, bei Familie Vintlcr Toblach, Pustertal. 126) Rubatscher Maria, Pension Cen trale, Colfosco. 127) Moling Caterina, Colalto, Corvara. 128) Valentin Erica, Albergo Posta, Corvara. 129) Campei Rita

Moling, Obei-in im Spital, Laas, Val Venosta (Bz.) 156) Suor Pliilomilla Moling, Oberin im Spital, Schlandcrs. 157) Suor Conx-ada Agreiter, Casa Ro- covcro in S. Genesio, Bolzano. 158) Suor Giuseppa Moling, Clinica Spi- rito Santo, via Ti'ionfale 228, Roma. 159) Suor Vigilia Miribung, Jesuheim, Girlan. 160) Suor Conrada Ploner,, Dame In- glesi Merano. 161) Suor Marianna Campei, Dame In- glesi, Merano. 162) Suor Alfi-eda Comploi, Dame In— glesi, Mei-ano. 163) Suor Revei-iana Pezzei, Casa iipo

- so, piazza Don Bosco, Bolzano- Gries. 164) Suor Maria Assunta Pezzei, Elisa- betliinum, via Roncolo 8, Bolzano. 165) Candid. Rubatscher Cristina, S. Fa- miglia, Lugagnano d’Arda, Piaeenza 166) Candid. Costabiei Agata, Rosctum, Bcsozzo (Varese). 167) Nagler Andrea, C. M. Mulagi P. O. Busolve/Toi’roro-Uganda, Br. E. Aiiica. 168) Dapoz Joseph, R. C. Mission, Ta- bo-Tambunan Supci-ior, North Bor neo. 169) Pizzinini Emilio S. J., Sophia Uui- versity, Chiodaku, Kioho 7, Tokio- Japan. 170) Dejaco Albert

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Realtà sudtirolese
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Seite 12 von 12
Datum: 10.10.1960
Umfang: 12
vincia di Bolzano alla regione autonoma Trentino-Alto Adige per creare la regio ne autonoma Alto Adige, essa potrebbe rivolgersi al governo di Roma, mai però ad un governo straniero; . . che il governo austriaco ha, non soltanto nella sua vasta ed intensa azione di propaganda, ma anche nelle dichiara zioni ufficiali, travisato il desiderio ita liano di addivenire ad una composizio ne amichevole della controversia . . . „ . . se non è reato che un senatore del la Repubblica, il signor Tinzl

Carlo, scri va sul quotidiano di lingua tedesca di Bolzano, il “Dolomiten,, , un articolo nel quale è detto, fra l’altro : “La nostra en trata (cioè l’entrata degli altoatesini alla Assemblea Generale dell’Onu) è avvenu ta sotto auspici favorevoli,, . . . “Il solo fatto che il ricorso dell’Austria sia di scusso deve considerarsi un nostro suc cesso,, . . . “II primo round si chiude a nostro favore,, . . . sostenendo senza om bra di equivoco la causa austriaca . . . „ “. . . se non è reato che tre

le delegazioni di paesi membri il seguen te appello da essi stessi e da altri sotto- scritti: “I rappresentanti liberamente eletti del popolo sudtirolese al Parlamen to italiano, nel Consiglio provinciale e nei comuni della provincia di Bolzano, che rappresentano l’intera popolazione sudtirolese, confidano nella forza del di ritto ed esprimono la ferma convinzione che la questione del Südtirol troverà da vanti all’Onu una giusta e rapida solu zione nello spirito dello statuto delle Na zioni Unite

. . . „ “. . . se è compatibile con le leggi italia ne e con lo stato di fatto creatosi nelle relazioni italo-austriache, che un partito italiano, sedicente democristiano, abbia la denominazione di “Südtiroler Volks partei,, , quando il governo italiano re spinge qualsiasi possibilità che nelle de nominazioni ufficiali e non ufficiali, la provincia di Bolzano venga chiamata con la dizione austriaca di Sud-Tirolo (come se fosse parte del Tirolo austriaco), inve ce che con la dizione esatta di Alto Adi ge ... „ Lasciamo

tranquillamente il giudizio 12 REALTÀ SUDTIROLESE LUNEDI, 10 OTTOBRE 1960 - No. 3 ai nostri lettori. C’è da augurarsi che la raccolta di firme per l’ameno esposto del giornale romano venga resa possibile an che a Bolzano e a Merano, naturalmente presso le sedi dei neofascisti. .. Chiudiamo intanto la partita citando ad edificazione dei nostri graditi lettori i brani salienti di un articolo che il gior nale “Il Tempo,, ebbe a pubblicare 4 an ni fa e precisamente il 25 ottobre 1956. Si trattava del solito

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Zeitungen & Zeitschriften
Realtà sudtirolese
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Datum: 25.02.1961
Umfang: 12
le nostre forze per il raggiungimen to di tale alta meta anche per l’avvenire. In tale senso le organizzazioni catto liche di lingua tedesca indirizzano a tutti gli uomini responsabili l’urgente appello di provvedere subito ed in maniera effi cace affinché i fatti lamentati non ab biano più a ripetersi e vengano ristabilite la libertà della persona e la dignità del singolo, nonché il prestigio di tutto il popolo sudtirolese,,. Bolzano, il 10 febbraio 1961. L’Azione Cattolica Tedesca di Bolzano Gruppo

dei medici cattolici di lingua tedesca della Provincia di Bolzano Presidenza provinciale K.V.W. Bolzano Protesta desìi insegnanti medi sudtirolesi Il circolo degli insegnanti medi sudti rolesi ha inoltrato al vicecommissario del governo, dott. Puglisi Francesco, avente la sede a Bolzano, la seguente protesta contro le inqualificabili gazzarre studen tesche inscenate a Bolzano i giorni 1 e 2 febbraio c.a.: “ Eccellenza, il 1. e il 2 febbraio 1961, durante le normali ore di lezioni, in va rie città

del Sudtirolo hanno avuto luogo manifestazioni di scolari delle scuo le italiane rivolte contro il gruppo etni co tedesco. A Bolzano, in quei due giorni, non so lo non è stato impedito Vassembramento degli scolari davanti alle loro scuole, ma anzi, nonostante le chiare e ripetute di sposizioni del ministro della pubblica istruzione, è stato attuato sotto la sorve glianza delle autorità di sicurezza. La condotta degli scolari durante il corteo è stata contrassegnata da esplosio ni di odio della

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