il bilancio 14 giugno 1933, girò un suo credito ver so la Banca Industriale per Lire 1.627.020.—, che già dall'originale te neva in un conto-corrente «speciale», sul conto-corrente di debito «ordina rio» della predetta Banca. Tale debito proveniva dalla sotto scrizione di L. 196.792.— di azioni della ex Banca Cooperativa da parte della ex Banca di Trento e da due ul teriori sottoscrizioni di azioni della Banca del Trentino e Alto Adige da parte della Banca Industriale per Li re 879.932.— rispettivamente

Lire 548.496.—-, effettuate al 23 aprile 1925, 24 marzo 1927 e 18 gennaio 1929, dietro richiesta delia ex Banca Coo perativa rispettivamente della Banca del Trentino e Aito Adige e coU'intesa che il tasso del conto «speciale», si sarebbe compensato col dividendo. L'Amministrazione della Banca In dustriale è d'avviso che detto debito di Live 1.627.020.— acceso'per la sot toscrizione di dette azioni debba com pensarsi colle azioni stesse, nel sen so, che perdendo queste il loro va lore, resti estinto

. Su mia richiesta però per la pru denza, necessaria nell'accertamento del passivo, tale importo fu inserito nel bilancio 14 giugno 1933 della Ban ca Industriale tra le passività chiro- grafarie, sempre però nel suo origi nario conto «speciale». La Banca Industriale si riserva per qualsiasi evenienza il riesame della vertenza e rispettivamente l'oportu- nità della richiesta del 2 per cento di premio di garanzia corrisposto agli altri soci. Altra divergenza tra la Banca del Trentino e Alto Adige

e la Banca In dustriale è costituita dalla misura del tasso sul conto-corrente ordinario dal 1 gennaio 1933 al 14 giugno 1933. In forza di consuetudine consolida ta tra le due Banche dopo la fusione, la Banca del Trentino e Alto Adige, a fine d'anno, era solita ridurre il tasso d'interesse sul conto-corrente della 165 Banca Industriale, in modo da per mettere la chiusura del suo bilancio con modesto utile. Così nell'esercizio 1932 l'interesse corrisposto consuensualmente dalla Banca Industriale era

risultato' dal 2 e mezzo per cento e lo stesso tasso essa applicò, dopo averne débitamen te informata la Banca del Trentino e Alto Adige, al bilancio 14 giugno 1933. Invece la Banca del Trentino e Al to Adige, che non pareva aliena dal- raccog'liere la proposta, finì poi col- l'applicare al conto il 5 per cento. Di conseguenza la posta d'interessi conteggiati dalla Banca del Trentino e Alto Adige sul predetto conto ordi nario ammonta a L. 462.684.31, men tre la Banca Industriale registrò sol tanto Lire

pervenire in piego sigillato, entro il giorno precedente l'asta. Altre condizioni giusta il Capitolato sono ostensibili nell'Ufficio Comunale. Castello di Fiemme, li 9-8 1933 - XI. Il Podestà: Vittorio Rungaldier. 328 PAGAMENTO 328 Avviso II Cancelliere del Tribunale di Tren to rende noto che nella procedura di concordato preventivo della Banca del Trentino e dell'Alto Adige, il Tri bunale, con suo decreto dell'8 agosto 1933 ha prorogato di dieci giorni da questa data il termine accordato alla

oltre 20.000.000.— di Lire; ' in seguito ad insistenti preleva menti accentuatisi negli ultimi giorni, ed alla sospensione dei pagamenti da parte della Banca del Trentino e del l'Alto Adige, dopo avere esposto la propria situazione al competente Mi nistero senza che fossero presi prov vedimenti atti ad arginare il panico, ritenne suo dovere di chiudere gli sportelli come fece al mezzogiorno 14 corrente mese sospendendo ogni o- perazione; ed è costretta a chiedere il concor dato preventivo a termini

Alto Adige alla data 14 giugno u. se., provoca immediatamente la chiusura degli sportelli della Banca Industria le. E così il concordato e la sua pro cedura non può che procedere di pari passo, non perdendo di vista il lega me d'origine, la vita in connine e i reciproci rapporti. Nell'espletamento degli incarichi affidatimi dal R. Tribunale, io ho spinto le mie indagini fino all'anno di fondazione della Banca Industriale e potei rilevare che già dalla sua aper tura aveva uno 'Statuto, un Regola

la mancata assegnazione delle forniture alla S. A. Miniera San Ro- medio - tutto ciò costrinse la Banca Industriale a seguire l'esempio della sua finanziatrice Banca del Trentino e Alto Adige e inoltrare domanda di ammissione alla procedura di concor dato preventivo. Dal 31 marzo 1927 fino al 14 giugno 1933 nella situazione della Banca si verificarono le seguenti principali variazioni: 1. Le attività in seguito a liquida zioni avvenute e al citato provvedi mento statale, malgrado i notevoli prestiti

del Commissario Giudiziale, nonché di comunicare al Tribunale entro 10 giorni dalla nomina il proprio giudi zio sulla proposta di concordato e le evenluali. osservazioni in merito. La Delegazione si compone dei 5 mem bri sottoscritti, cioè dei Signori: Car lo Battisti, Industriale, Trento; Rag. Nones Giuseppe in rappresentanza della Federazione dei Consorzi Coo perativi e delle Casse Rurali; Avv. Al do Zippel in rappresentanza della Banca di Trentino e del'Alto Adige; Dr. Giuseppe Venzo

eventuale che verrà spuntato sulle nominali L. 500.000.— vincolate a garanzia costituirà quin di una sopravvenienza attiva. Dal gruppo di titoli industriali e bancari ho sLralciato per intero: Li- ré 1.000.000.— di residuo capitale a- zionario della S. A. Marmifera Ligure in liquidazione, Lire 1,697.520.— di azioni della Banca del Trentino e Al to Adige e Lire 1.495.000.— di azioni della Miniera di S. Romedio e altre poste minori, apportando a questa 167 categoria di titoli una svalutazione globale

.— Buoni Consorzio Valori Industriali e da no minali Lire 350.000.— Obbligazioni Ipotecarie Geomarm ; 4) debito vers,o la Banca del Tren* tino e Alto Adige per riporto fine giu gno di Lire 910.000.— garantito da nominali Lire 1.000.000.— Buoni del Tesoro. Tutti questi debiti (1-4) sono ora completamente estinti col realizzo di Titoli dati a pegno. I rimanenti titoli invenduti ancora giacenti presso la Banca d'Italia e il Banco di Napoli si renderanno dispo nibili man mano che verrà lóro paga

vecchie (Serie A.). Nel novembre 1928 il capitale veni va ridotto dell'80 per cento, portan dolo a Lire 800.000 che l'assemblea generale ordinaria e straordinaria del 30 marzo 1933, annullò completa mente, deliberandone contemporanea mente la ricostituzione fino a Lire 1.500.000 sottoscritto e versato per L. 1.495.000 dalla Banca Industriale e per Lire 5000 dalla Banca del Trenti no e Alto Adige. Per questa Società la Banca benefi ciava in occasione del citato provve dimento governativo della somma

Banca Cooperativa e Banca Cattolica in un unico Istituto sempre a carattere cooperativo e consorziale, dando origine alla Banca del Trenti no e dell'Alto Adige. Su tale opera zione si diffondeva indubbiamente in maggiori dettagli la relazione del Com missario Giudiziale al Concordato! contemporaneo di tale Istituto. Come necessità logica ne discese in forma più semplice, mancando nelle Banche minori ogni ragione di su scettibilità o di attaccamenti senti mentali, l'assorbimento della Banca di Trento

» 6 per cento prestate alla Banca del Trentino e Alto Adige per costituire cauzioni esattoriali e sono già a buon punto le pratiche per ottenere lo svincolo e la restituzione. 2. Accertamento delle passività. Classificazione delle stesse in cre.- diti chirografari e privilegiati. Per stabilire l'esatto ammontare delle passività devonsi detrarre dalla somma,, apparente a bilancio 14 giu gno 1933, in L. 42.181.077.66 le seguenti voci e compensazioni col- Tattivo: Capitale azionario L. 5.000.040

ditore; Ing. Alfredo Benini; Ing. Gae tano Bazzani; Notaio Dr. Graziano O- nestinghel; Avv. Dr. Giulio Savorana; Rag. de Gregorio Michele; Avv. Dr. Aldo Zippel in rappresentanza della Banca del Trentino e Alto Adige; Rag. Giuseppe Castelterlago in rappresen tanza della Cassa di Risparmio di Trento; Rag. Giuseppe Non es in rap presentanza della Federazione dei J Consorzi Cooperativi e delle Casse Rurali; Dr. Giuseppe Venzo in rap presentanza del Consorzio e della Pro vincia dei Comuni Trentini. Trento