Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
vestigi a di più antica fabbrica ». Ma di tali rovine non resta più traccia alcuna. L’Aiisserer tuttavia crede che questo più antico castello sia esistito e sia .stato il castello di Pietro Vicedomino. Ma questi, nel suo testamento non parla che di un solo castello ( ita tamen qutìd dictuin castrum), e che il castello-attuale sia appartenuto sempre fino dai tempi più antichi-alla famiglia Malosco, non v' ha dubbio. Che essa avesse due castelli non par probabile; credo quindi clic le rovine, cui
accenna il Maffei, non siano state di alcun castello. Ogni vecchia muraglia cadente è facilmente creduta dal popolo residuo di un castello. Della famiglia de Malosco poco sappiamo. Un Dns Federicus de Ma lusco occorre come testimonio in un atto del 1191, riguardante 8. Maria di Caldaro (Bonelli, Notizie eoe. 2“, pag. -359), ma in clic relazione di paren tela stia con Pietro non sappiamo.. Fratello di Pietro ora un Dns Bertoldus che troviamo in un documento del 1217 ( Cod.. Vang. n.° 281), ma che anche
questi sia stato Vicedomno nel 1211, come afferma 1’ Ausserer (1. c, pag. 91, ove cita a torto il Cod. Vang. n.° 280 an. 1217, c n." 99) non è possibile, perchè in quel tempo vicedomino dell’Anaunia era Pietro. Nel 1233 troviamo clic un Djis Odorieiis de Malusco era marescalco, carica in quei tempi di incita considerazione, del principe vescovo (Ronelu, Man. Eccl. Trid. p. 60), c il Reich dice che tenne tale ufficio dal 1220, al 1249, .quindi presso i ve scovi Alberto, Gerardo e Aldrighetto
. L’egregio prof. Don Violino Zanói.ini, che potò vedere il testamento di Pietro di Malosco noli’ Archivio capitolare, (Per la storia del duomo di Trento , negli Atti dell'Accad. di Rovereto V,