¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
, p. 84 sgg. Il Del Lungo aveva già.(°* c * P’ 160) osservato che la notizia su Beatrice Alighieri eia missione del Boccaccio, dovuta al Pelli, non era sicura; e che la limosina di io fiorini d’oro a donne povere o religiose ricorre spesso nei libri di memorie della Compagnia d’ Or San Michele. "Notiamo che talvolta negli scrittóri il soccorso a Beatrice è attribuito, erroneamente, addirittura alla Signoria di Firenze. .(£) Petizione e Provvisione per la pubblica lettura di Dante, in. Del Lungo, op. cit
., doc. X. (7) Non in'S. Stefano al Ponte Vecchio, come si c creduto , e stampato, fino ad oggi; ma nella chiesa-di Badìa,-anticamente detta dì Santo Stefano, tenne le sue lezioni il Boccaccio, per testimonianza del suo discepolo Benvenuto da Imola. Il fatto fu rilevato da Michele Barbi, nel Bullettino della Soc* Dant. Hai., (N. .Serie) .voi. 3?, 1896, p. 78. (8) C. Mazzi, La biblioteca_ di Niccolo Borghesi etc. (Estr, dalla Rivista delle Biblioteche è degli Archivi, .1895), 7 - . ' (9) Francesco
NOTE (1) Ottimo Comento; al v. 94 del c. XVII del Paradiso. Boccaccio, Comento, I, 32. — (2) Corrado Ricci, Ü ultimo rifugia di Dante Alighieri , Milano 1891, p. 249 sgg. {3) 8. Morpurgo, Dante Alighieri e le. nuove rime di Giovanni Quirini, in Bullettino d. Soc. Dantesca Italiana, N. S., voi. i.°. 1894 fase. 7. (4) Boccaccio, Vita di Dante, nel Rimprovero ai Fiorentini; cfr. Del Lungo, Dell Esilio di Dante, Firenze 1881, p. 20. {5) cfr. V. Imbriani, in Giornale napoletano, N. L., voi XII
da Buti lettore della D. C. a Pisa dal 1375 al 1379. Cfr. Ferrazzi, Lettori di Dante, nel Giornale del Centenario di Dante Alighieri, Firenze 1865, p. 50 sg. Intorno a Benvenuto da, Imola (che è certo la esponesse nel. 1375 a Bologna) è sorta questione se‘ abbia tenuta la lettura, di Dante nello Studio bolognese ancor prima che il Boccaccio in Firenze. Cfr. Crescini, Di un cod . ignoto, contenente il commento di Berrv. da I. sulla ^ Farsalia » .di Lucano, Padova, 1888, p. 1 sg. - '(io) La'storia
e ordinamenti dello Studio fior . pubbl. da A. Gherardi per ordinare la serie dei Lettori; ma, non osservando la moltepli cità di queste cattedre pubbliche, cadde in errori e contradizioni. Non v’ ha dubbio che l’istituzione del -tempo del Boccaccio nulla aveva che fare con lo Studio; la cattedra doveva servire anzi, secondo la lettera della Provvisione, de’ Signori, per i non grammatici . Più tardi (còme appare dai docum. trovati dal Marche sini)'la cattedra fu affidata’àgli amministratori dell’ università