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Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 92 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
di Giuseppe, ebbe i natali nell’anno 1732, e studiò la pittura prima dallo zio Francesco e poi sótto lo zio Michele in Vienna, dove fece per l’Accademia un Tobia, che gli meritò l’onore del premio e la nomina di membro della stessa. Indi viaggiò l’Italia, e dopo essersi trattenuto qualche tempo in Venezia, si con dusse a Verona, studiando per parecchi anni nella scuola del celebre Cignaroli, Visitò dipoi, ma per poco, il paese natio, e nel 1758 prese la via di Roma. Si trattenne colà, lavorando con

piegato pei boschi di quella valle, ed ebbe quattro figli, il primo morto lettore di teologia in Jngolstadt, Michele e Francesco' che furono pittori, Giuseppe che continuò nell’officio paterno, e diede due figli, Cristoforo ed Ignazio, i quali ereditarono dagli zìi il genio eh' ebbero a spiegare nella pittura. Francesco Uxterbeeger nacque nell’anno 1706, e fu an eli egli da prima discepolo dell’Alberti. Fu dipoi a Venezia presso il Fitto ni, e va distinto in ispecie nelle piccole figure e nel

di pingere le glorie celesti. Lavorò per quaranta e più anni in Bressanone, fornì moltissime chiese de’ suoi dipinti, e in fine fece ritorno in patria, dove cessò di vivere nell’anno 1776. I suoi lavori ci danno la cifra di oltre trecento, numero raggiunto quasi da nessuno de’ nostri pittori. È per nominarne alcuno notiamo il quadro del Rosario che si conserva nel Duòmo di Bressanone, un' Assunta e due quadri degli altari laterali esi stenti nella chiesa parrocchiale di Cavalese. — Cristoforo, figlio

Raffaele Mcngs negli affreschi decorativi del Vaticano, e facendo gli affreschi del Museo Clementino. Avea genio splendidissimo per ogni ramo di pittura, e la sua fama era salita tanto in alto, che molti grandi e principi di Europa lo visitavano e onoravano di molte commissioni. Il principe Borghese affidò a lui la dire zione de’ suoi giardini, ed è in essi dove s'ammirano gli affreschi pregevolissimi da lui lasciati. Caterina II Imperatrice delle Russie gli affidò la copia delle tredici logge vaticane

di Raffaello, ed altri non meno potenti principi andavano a gara nel comperare le cose uscite dal suo pennello. Due volte sole rivide la patria. Roma avea per lui un’attraenza invincibile, per la quale vi rimase tutta la vita, vale a dire sino al dì 25 di Gennajo del 1798, in

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 80 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
, p. 84 sgg. Il Del Lungo aveva già.(°* c * P’ 160) osservato che la notizia su Beatrice Alighieri eia missione del Boccaccio, dovuta al Pelli, non era sicura; e che la limosina di io fiorini d’oro a donne povere o religiose ricorre spesso nei libri di memorie della Compagnia d’ Or San Michele. "Notiamo che talvolta negli scrittóri il soccorso a Beatrice è attribuito, erroneamente, addirittura alla Signoria di Firenze. .(£) Petizione e Provvisione per la pubblica lettura di Dante, in. Del Lungo, op. cit

., doc. X. (7) Non in'S. Stefano al Ponte Vecchio, come si c creduto , e stampato, fino ad oggi; ma nella chiesa-di Badìa,-anticamente detta dì Santo Stefano, tenne le sue lezioni il Boccaccio, per testimonianza del suo discepolo Benvenuto da Imola. Il fatto fu rilevato da Michele Barbi, nel Bullettino della Soc* Dant. Hai., (N. .Serie) .voi. 3?, 1896, p. 78. (8) C. Mazzi, La biblioteca_ di Niccolo Borghesi etc. (Estr, dalla Rivista delle Biblioteche è degli Archivi, .1895), 7 - . ' (9) Francesco

NOTE (1) Ottimo Comento; al v. 94 del c. XVII del Paradiso. Boccaccio, Comento, I, 32. — (2) Corrado Ricci, Ü ultimo rifugia di Dante Alighieri , Milano 1891, p. 249 sgg. {3) 8. Morpurgo, Dante Alighieri e le. nuove rime di Giovanni Quirini, in Bullettino d. Soc. Dantesca Italiana, N. S., voi. i.°. 1894 fase. 7. (4) Boccaccio, Vita di Dante, nel Rimprovero ai Fiorentini; cfr. Del Lungo, Dell Esilio di Dante, Firenze 1881, p. 20. {5) cfr. V. Imbriani, in Giornale napoletano, N. L., voi XII

da Buti lettore della D. C. a Pisa dal 1375 al 1379. Cfr. Ferrazzi, Lettori di Dante, nel Giornale del Centenario di Dante Alighieri, Firenze 1865, p. 50 sg. Intorno a Benvenuto da, Imola (che è certo la esponesse nel. 1375 a Bologna) è sorta questione se‘ abbia tenuta la lettura, di Dante nello Studio bolognese ancor prima che il Boccaccio in Firenze. Cfr. Crescini, Di un cod . ignoto, contenente il commento di Berrv. da I. sulla ^ Farsalia » .di Lucano, Padova, 1888, p. 1 sg. - '(io) La'storia

e ordinamenti dello Studio fior . pubbl. da A. Gherardi per ordinare la serie dei Lettori; ma, non osservando la moltepli cità di queste cattedre pubbliche, cadde in errori e contradizioni. Non v’ ha dubbio che l’istituzione del -tempo del Boccaccio nulla aveva che fare con lo Studio; la cattedra doveva servire anzi, secondo la lettera della Provvisione, de’ Signori, per i non grammatici . Più tardi (còme appare dai docum. trovati dal Marche sini)'la cattedra fu affidata’àgli amministratori dell’ università

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Jahr:
1897
Bibliografia del Trentino
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Seite 23 von 131
Autor: Largaiolli, Filippo
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: XI, 115 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.981
Intern-ID: 189884
, Rup pe r-F ronza, 1891. 319. FroMser Guido. —- Memoria della terribile peste che fu a Storo Fa. 1630. • — «. Atti Aecad. d. Agiati », Rove- • reto, 1893. 320. Prodi! Dom. Michele. — Lettera in risposta ad un amico che gli chiedeva contezza del Santuario della B. V. di Caravaggio di Pinè ecc. — Trento, Bat tisti, 1800. 321. Bacchiai Cacala- —• Genealogia dei c.ti de Welsperg compilata in base a documenti ecc. — «Gioir». arald. », Pi sa, 18 / 3 ' 322. Ramhalài Pier. Liberale. — ' Castel Pietra

, f. 1. 315. Prepositura. [Investiture di beni a Pie- dicastello concesse negli anni /755 e /757 dalla]. 316. Principato trentino (Ingrandimento e depressione del). Scritto anonimo del- l’a. 1746 pubbl. da Cesare Festi. — Rovigo, Minelli, 1871. 317. Principato di Trento (Compendio delle vicende del), 1027-1690, tratto da documenti dell’ archivio vescovile. — Trento, Scotoni e Vitti, 1884. 318. Principi-vescovi,'Decani e Par rosili ' (Elenco dei) del Trentino dal principio ■ del secolo al febbr. 1891. —Ivi

offerto alla repubblica di Vene zia .nel 1455. Mota storica. —Padova, Gallina, 1896. Z2Z. Bangi ..Francesco. Pianta antica della città di Trento. Osservazioni e Memorie. —' Trento, Monauni, 1869. 324. Rapp -lossf. — Tiro- im Jali. 1809. Kach Urkunden. — « Zeitschr. d. Fer- dinandeums ecc- », ser. Ili, f. 1, 2, Z, Innsbruck, 11852. 325. Ravanelli Cesare. — Contributi alla storia del dominio veneto nel, Trenti no. 1 — «Arch. trent.», Trento, 1893. 326. — Fatti d’armi nel Trentino durante l’ultima guerra

tra F. Maria Visconti e la repubblica di Venezia.*— <•• Atti Ac ca;!. d. Agiati», f. 1, 2, 3, Rovereto, 1896. 327. Reich Desiderio. — Primordi della guerra smalcaldìca con riguardo al Ti rol© e al Concilio di Trento. — « Pro- gr. i. r. Ginn.», Trento, Seiser, 1881. 328. — Notizie e documenti intorno all’or dine dei Crociferi in Trento (1083- 1392). — Ivi, 1882. 329. .— Documenti e notizie intorno al con- vento delle Clarisse di S. Michele nel sobborgo di S. a Croce presso Trento, - 1229-1809

. — Ivi, 1884. ZZO. — Notizie storiche del comune e della parecchia di Coredo. — Trento, Sco- toni e Vitti, 1886. 3ZI. ■— Notizie storiche del comune e della parecchia di Besenello. — Ivi, 1887. 332. —■ Memorie storiche della chiesa par- rochialc di Tajo — Ivi, 1885. 333 * T Cronache delle invasioni francesi nei Trentino. [Cronaca del Temine. Dalla cronaca del c.lè Graziatici. Dalla cro naca dèi Pietrapìana. 1 Francesi a.‘ Mesa lombardo, episodio narrato da Fr. Ftlos\ — Ivi, 1895. 334. -—/Castelli

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 109 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
il 15 Settembre 1889. Pag. 74. Nota 4). . . Trento, 6 Decembre 1889. In seguito ad invito del Signor Guglielmo Ranzi, fatto in nome suo e dei Signori Ing. Annibale Apollo nio, Silvio Dorigoni, D.r Antonio Lutten e D.r Riccardo Ferrari, comparvero oggi nella sala del Circolo Sociale . i Signori : Paolo Oss-Mazzurana, D.r Carlo Dordi, D. Carlo De Pretis, Silvio Dorigoni, D.r Michele Fogolari, Antonio Tambosi,. Tito Parisi, Annibaie Apollonio, D.r-Riccardo Ferrari, Guglielmo Ranzi. Questi signori unanimamente

APPENDICE Pag. 74. Nota 3). Gualtiero ài Vogdweiàr. c un trovatore tedesco (Minnesänger o Cantore della Minne, eh’ c il dolce intendere a un oggetto amato) del 1200, poeta e soldato. Cantò con miradii forza e soavità la natura, la donna, V amore, e cantò le armi imperiali, che allora straziava» V Italia, Dove sia nato non si sa. Molte province si contesero il vanto di avergli dato i natali. Ultima si fé’ innanzi il Tirolo. In fatti nel ’“4 fu posta con molta solennità una lapide in un certo

podere òVogclweidcrhof) presso Waìdbruck, dove Gualtiero avrebbe respirato le prime aure di vita. Da cosa nasce cosa. Il concorso grande da tutta la Germania c l’en tusiasmo che destò la bella festa inspirarono l’idea di innalzargli una statua a Bolzano. Lo scopo del monumento appai- chiaro da queste parole che le donne di Bolzano rivolgevano alle „dorelle dell’impero germanico“: '■ „Ajutateci a piantare una solida barriera di confine contro l’ìtaliancsimo che minaccia di soverchiar ci; un monumento

che solleciti i vecchi e i giovani riempia d’entusiasmo; una nnbih figura di poeta tedesco ritratta nel bronzo; in una porofa: una scolta fedele della Marca del mezzodì, la quale all’antichissimo nemico, del costume tedesco, del sentimento tedesco di libertà e dello svolgersi della possanza tedesca imperiosamente gridi: Fin qui e non più oltre'.“ Son dure paiole in bocca a donne gentili ì Perchè non si potrà amare la propria nazione senza vili pendere le altre? Che è cotesto amore che si pasce

di corruccio? Io sono certo che se le donne trentine si fosser potute rivolgere alle sorelle del Regno per averle compagne nell’ impresa del Monumento a Dante, non avrebbero parlato con dispregio della nazione tedesca. Eppure 14 secoli di storia che gronda pianto e T attuale miserrima condizione degli italiani a Bolzano c ad Innsbruck e in altri luoghi del Tirolo stanno lì a dimostrare che alie signore di Bolzano oltre che una cosa non bella s’è fatta dire cosa non vera! La statua fu scoperta

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Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 192 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
190 Scrittori ed Artisti Araldico-genealogica Italiana, Membro effettivo della Deputazione Veneta sopra gli Studi di storia patria, e Ufficiale nel Regio ' Esercito della Milizia territoriale, Giusto De Vigili di Mezzolombardo, diligente raccoglitore ed estensore felicissimo di cose patrie, archeologo e numismatico, nacque li io Marzo 1808. Fece gli studi elementari in patria, ì ginnasiali v a Bressanone ed a Trento, e gli universitari a Padova ed a Pavia, ove nel Giugno del 1834 prese

la laurea in medicina e chirurgia, Nell' autunno dell’anno seguente fu nominato assistente alla clinica medica diretta dal Profssore Gemellarli; e dipoi ,visitate le cliniche di Bufalini in Firenze, di Tom asini in Parma, di Scoda a Vienna, ricco delle migliori cognizioni, fe’ritorno al luogo natio (Settembre 1839), che piu non ebbe ad abbandonare. Vi si tenne occupato per lo spazio di molti anni, alternando le pratiche mediche collo studio della storia del proprio paese; ria quale, dopo avere lasciate

il nuovo tempio di Mezzolombardo di Don Carlo De Vigili (Milano, 1852), l'Articolo anonimo, sull’ organo della nuova chiesa di Mezzolombardo (Rove reto Messaggere.. 1855), àro Articolo sopra la strada retta e II gente che conduce alla stazione di San Michele (Rovereto, Gazzetta t 1859), la Lettera al Prof, Teodoro Mommsen sulla necropoli di San Michele (Roma, Bull. Ardi. 1871) ; la Relazione sopra il sarco, fogo di Lover (Trento, il Trentino, 1873), le Notizie storiche sulla Rocchetta (Ibid. 1873

); Descrizione di ima lapide mìtriaca ritrovata ricino a San Zeno nella Naunia (Berlino, 1874), il Significato del nome Metz nei documenti medioevali (Rovereto, Raccoglitore 1880), i Cenni sulla vita di Giovanni Ferrari di Mezzolombardo (Ibid. 1880) ; il castello di Königsberg (Ibid, 1881), i Cenni sulla vita d t - Francesco Filos (Ibid. 1881), la Relazione sopra una iscrizione romana

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 258 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
Mi- CilELOTTi d’Arco compose V Anacreontica per le nozze d’Arco - Altinpurgher (Rovereto, 1799) corre data di molte annotazioni storielle; ecc. 48 „ 28 si legga : ■lezioni del Razzarmi, ecc. « 59 « 1 » nella sua villa ecc. « 7 l , 6 J? Campi di Clcs di Niosfago ecc. !- v n V Wulten Camelia. » /9 » J 3 col Tirolo, Si aggiunga: Abbiamo ancora .di Ri due Pastorali una dettata nell' occasione del pos sesso preso del Vescovato e Principato di Trento da Pietro Michele Vigilio Conte Thunn (Trento 1776), e l’altra

quadri testò acquistati dai Musco di Trento. Questi rappresentano la crocifissione di San Pietro c la decollazione di San Paolo in Roma, portano la scritta AMO DOMll 1590 Paylo nauritio Pinxit, c non sarebbe improbabile, che lo stesso fosse stato anche il pittore dei gjuadro del Concilio tridentino. Pag. 37 Hn. 12 ambiduc di Trento, si aggiunga: Nicolao Tambu rino del defunto Nicolò da Trento, pittore in Roma nel Convento di San Domenico alla Minerva, 1696; e ecc. (i) „ 38 „ 5 si legga : dello

scultore, e ecc. „ „ „25 della stessa città. Sì aggiunga: Si ricorda poi un Maestro Stefano qm Fuccaro tridentino, stuc catore in Roma ad capita domorum ( 2 ) „ 41 .. 28 sì legga : Giuseppe Vale ri ano Va X NETTI ecc. „ 44 ,, 22 Picciola si aggiunga: ; giovane studiossissimo, del quale abbiamo pure Quattro lettere inedite di de mentino Va lineiti a Saverio lieti incili, precedute da una bella prefazione ( :! ). „ 45 -, 34 si legga: Turbati ccc. „ 47 „ 8 (Trento, 1752); si aggiunga: l’Ab. Francesco

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 38 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
Crocifisso, lasciò di sè viva memoria, e in una bellissima Addolorata che si conserva nella chiesa dei Francescani di Cles. e nel martirio del Beato Sitinone che si vede nel Musco d’Innsbruck, e nei dipinti del cessato Monastero di San Michele all’Adige, e in molte chiese e presso parecchie, famiglie di privati. Cessò di vìvere nell’anno, 1730, e dalla sua scuola uscirono discepoli, che fecero onore al- F arte, e provvidero alla successione del .genio artistico seminato nella valle che lo vide nascere

non più rivide la patria, e fu celebre ritrattista, ivi morto 1 ' anno 1720. Giuseppe Alberti di Cavnicsc dipinse cd architettò la cap- polla del Crocifisso del Duomo di Trento. Nacque nell’anno 1664; studiò medicina in Padova, e poi si diede alle belle arti, imparando da prima la pittura presso il Cav. Liberi di Venezia, e più tardi l’architettura, che apprese in Roma. RitoVnato in patria, si pose ai servigi del Principe Vescovo Francesco degli Alberti di Poja, e oltre la cappella del

. — Di questi per ora rammentiamo Domenico Bokora di Cavalese. Ei fu buon disegnatore e me dioere coloritore, che lasciò disegni di vario genere, e dipinti a fresco e qualche Via Crucis. Lorenzo Fiorentini di Borgo, che nacque l’anno 1580 e morì li 4 Luglio del 1644. fu miniatore e dipintore in olio. Di lui si ricorda la pala eli San Girolamo, che adorna la cappella del monte de’ Francescani del suo paese natio. — Francesco Narri zio, pure di Borgo, morto a dì 31 Dicembre 1640, si ri corda come pittore del

quadro del Concilio di Trento. — Gio vanni Battista Antonio Scartezzini di Civezzano si distinse nel dipingere scene storiche, e fiori che eseguì sulla seta. Una parte de’ suoi dipinti si conserva nella galleria. Estcrhazy in Best, e sono da taluni attribuiti, per la'somiglianza del cognome, ad Ippolito Scarsella Ferrarese, chiamato lo Scarselliuo. •—■ Antonio Cresta di Ala fu pittore che va encomiato per molti dipinti eseguiti a fresco ed in tela con molta grazia, invenzione ed espressione. Nacque

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 198 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
inaugurazione ■■ solenn e della Corte d'Appello in Brescia (Brescia, itti Cenno necrologico del C.te Michele di Castefl'amoute (Brescia, 1868), un Discorso in-morte di Emilio Dolce chi (Milano, 1881), ed altre necrologie, e scritti d’occasione che vennero stam pati nei Giornali del Regno d’Italia. Ercole Untersteiner è uno dei più distinti scrittori di cose legali che abbiamo nel Trentino. Nacque in Rovereto l’anno 1823; e compiti gli studi universitari in Padova ed a Vienna, si diede alla

carriera del Foro con quell'impegno e amore per la giustizia da farsi stimare da tutti. È uomo studiosissimo e coito in ogni ramo dell’umano sapere, e in ispecie nelle leggi, e in tutto ciò che ad esse si riferiscono. Tiene il posto di Consigliere d’Appello in Innsbruck, e di lui abbiamo colle stampe le due opere seguenti : Legge' generale dì Cambio y sua origine storica, uso e sviluppo coti illustrazioni , commenti , esempi e decisioni supreme (Innsbruck, 1877), e il sistema d'ai chi-via zione vìgente

nella provincia del 7 irò lo (Jbid. 1880). Leonardo Gennari di Trento, valente scrittore dì cose giu ridiche-nacque, li 19 Gennajo del 1799 da poveri, ma onorati ge nitori; fece i primi studi in patria, e poi stipendiato dal Governo potè frequentare le Università di Innsbruck e di Vienna, ov' ebbe a conseguire la laurea nelle leggi. Nell'anno 1831 fu nominato Professore eli Procedura civile nell’Università di Pavia, a cui s aggiunse, dopo la restaurazione del governo nazionale, l'inse gnamento della

Procedura penale. Disimpegno con amore ed intelligenza parecchi .uffici, come quello di Rettore Magnifico, di Decano della facoltà politico-legale, di Consigliere comunale della città di Pavia ecc. ed ebbe dal Governo rimunerazioni c onorifi cenze non poche; Ora è in riposo, e de’suoi scritti a stampa troviamo da notare: il Sommo principio del Processo civile (Pavia, J843); un Corso di Procedura civile fJhid. 1844-45, 3 voi. in 8°) c la Teoria delie Prove nel Processo civile austriaco (llnd. 1855

). I tene: poi d' inedito parecchie Elegie latine, un Discorso sull utilità della lingua greca, u n Elogio del C.te Barba covi letto il Novembre dell' anno 1852 nella- solenne ' inaugurazione degli sfttdi, e le Legioni di diritto naturale e di Procedura- civile c

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 263 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
258 i/àNAUNIA IIEI.1G10SA un semplice priorato. 0 commenda da conferire a un solo sa cerdote. il quale dovesse là dimorare, conservando il nome an tico di priore. Qualche anno più tardi il principe vescovo Gio vanni Michele de' Sparir, che resse la chiesa di Trento dai 1696 al 1725, lo mutò in beneficio perpetuo canonicale della, catte drale di S. Vigilio (nel 170(5), e così il convento cadde in rovina e solo rimase un' osteria per comodità dei viandanti. Oggidì intorno alla chiesa ingrandita

e abbellita sorge uno splendido albergo (Grand I-lólei dea Alpe# in Campiglio), n intorno a questo parecchi altri minori, cosicché può dirsi che questa sia una delle piti bolle sta/doni alpine per la cura cli matica che contino le alpi tridentine ')• b) Tonai.e. Minore importanza e più breve durata ebbe il convento ospizio-del Tonale, posto a 1980 metri d'altezza, sulla sommità del passo. Esso pure era tenuto da frati e monache (stororcs o conmvatn) come quello di Campiglio, sotto la dire zione

di un Priore o Provisore (Prorisor) come ora anche detto, appartenenti all'ordine dei Crociferi 2 ). Nel 127(5 e nel 1280 era priore un certo Gislcmherto. 17 ospizio venne ('ondato al tempo del vescovo Alternano, no! 1127, con mi pio legato la sciato a tale scopo da un Domenico de’ Marchi Pizzoni di Ver miglio (de Yermejo). Consisteva in una cappella consacrata a S. hìartoloineo ed in una casa pei confratelli e pel ricovero. 1 viandanti poveri avevano diritto di potervi si fermare od esservi alloggiati

e mantenuti gratuitamente per tre giorni :! ), Venne sop presso nel secolo XVI per decreto del Cardinale Lodovico Mu diamo, approvato nel Sinodo diocesano del 1593. I beni suoi fu rono devoluti, insieme con quelli d" altri conventi ospizi, allora appunto aboliti, a favore del Seminario vescovile che si stava istituendo. fi v. 0. Bkkxtaki, Guida tlr.l Tran lino, parto III, p, 350 seg. a) v. Don Kmttka, no!!NIroV'vV Trentino III (1<S81) puir. 80. ■'0 v. Bunku.i, Ao/iroo ccc. II, pag. f>9 o ‘.-571. - Auìkrti

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 122 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
lo aveva loro concesso i ). Nel grande frazionamento del sistema feudale tro viamo ministeriali così alla dipendenza di' principi e duchi come a quella di Conti e di Signori di minor grado, come pure an che alla dipendenza di chiese e conventi. I Conti del Tirolo e di Eppan avevano i loro ministeriali, come ne avevano i Signori d’Arco, di Egea, di Formiano, i conventi di Augia in ffries, di S. Michele all’Adige e così via. Più numerose, come è naturale, erano nel Ducato Tridentino le famiglie

ministeriali dipendenti dal principe vescovo. Erano 'designate col nome di Macinata o Masnada di 6'. Vigilio, detta anche Macinata della Casa di Dio in Trento, che in dialetto diventava masnada de cadidio. Ministeriali ve m avevano d' ogni specie, di ricchi e di po veri, di addetti all’amministrazione dei beni del vescovato o agli uffici più elevati della corte principesca e del governo, e di quelli occupati nelle più umili e volgari mansioni sia domestiche sia rurali. Giacche ogni funzione, ogni

prestazione, ogni servigio di qualsiasi specie assumeva in quel tempo la forma di feudo, ed ognuno che avesse un feudo diventava ministeriale di chi glielo aveva conferito. Fra i ministeriali della macinata di 8. Vigilio ve il’ erano 1584 vendettero il loro comilatiis al Conte Mainardo ilei Tirolo. Il Bertoldo in un docum. del 31 Die. 1339 in Trento è detto: jilìus quondam lìeimperli cium Comitis de Piavano. i) Freherus, nei Scriplores veruni germanicarum dice erano detti mi- nutenalex: vassalli qui fenda

10
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 226 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
fiuta ibrida, perchè riunisce i caratteri del Lepiotrichmn subulatum e del Pleuridium subulatum, sostiene che la classificazione dei muschi cleistocarpi, coro’ è attualmente, si fonda sopra una base artificiale e deve rifarsi, assoggettandola alle norme che emanano dalla struttura anatomica. E uno de' Collaboratori della Mevue bryologiqve, e scrive altresì di cose che escono dalla sfera dei Muschi. Di queste notiamo ; La valle di Samt (Trento, 1876), La valle del lago Santo sul monte Terlago

(Rovereto 1881) e un altro articolo intitolato Ladinia ( Ibid . 1882), pubblicato nell’ Annuario della Società degli Alpinisti Trentini, non meno che il Commento al Codice di Commercio secondo i proto colli della commissione di Lipsia (Venezia, 1863, 1 voi. in 8°). Michele de Sardàgna di Trento si tiene alla fanerogamìa vegetale. N’è appassionatissimo cultore, e fa viaggi in cerca di piante, che talora estende a regioni lontane dal Trentino. Scrisse per l'Annuario degli Alpinisti Tridentini, e per

qualche periodico botanico di Germania, e de’ Suoi scritti citiamo in ispecie i se guenti; Salita alla Presane Ila ; — della Tosa e / Ghiacciai antichi del Trentino (1874) Salita al Cevedale fi8 7 7) ; Dell' Etna (1879) ' e Beiträge zur Flora des Trentino (Vienna Oesterr, bat, Zeitsch. 18S1). — Enrico Gelmi, pure di Trento, coltiva con amore e intelligenza lo stesso ramo di botanica, ed abbiamo di lui r li monte Bandone di Trento e la sua flora (Padova, Bull, della Soc. Veneto-Trentina dì Se. nat

. 1880), ed una Revisione della flora del bacino di Trento, che come speriamo non tarderà a vedere la luce nel suddetto Bullettino. — E sono del pari dediti agli studi di fanerogamìa Damiano Graziadei e Pietro Porta- il primo di Caldonazzo e farmacista, il quale fece il bel Discorso intorno allo stato geologico - botanico di Lavarone, che si legge nell 'Annuario della nostra Società Alpina dell' anno 1881. Il Porta è sacerdote curato di Locca in Giudicane. L’amore alla scienza lo spinge a frequenti

escursioni, a viaggi che estese agli Abbruz zi, alla Sicilia, ai Pirenei ed alla Spagna. Teniamo di lui una re lazione del Viaggio botanico fatto in Calabria nel 1877 (Pisa. Gior- bot. Ital. 1879), alla quale speriamo vorrà far seguito l’altra re lazione, forse più importante della prima, del viaggio da luì intrapreso nei Pirenei e nella Spagna.

11
Bücher
Jahr:
1897
Bibliografia del Trentino
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Seite 12 von 131
Autor: Largaiolli, Filippo
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: XI, 115 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.981
Intern-ID: 189884
-s. o o -è- o è ^ ■*?*• ° -«» o <^> -à. 9 -s»- Storia, Genealogie ecc 1. Abhandlung (Historische) über die Vereinigung der Herrschaft Primör mit der geführsteten Grafschaft Tirol. — «Neue Zeitschr. d. Ferdinandeums ecc.» Innsbruck, 1836. voi, II. 2. Adami Casimiro. — Per la storia della dominazione viscontea a Riva di Trento. — « Ann. d. Studenti trent. » Milano, Galli, 1896. 3. Adami Giuseppe. — San Michele. Memoria. — Trento, Artigianelli, 1894; 4. Albanese Francesco. — v. n.° 70. 5. Alberti

Francesco Felice. — Annali del Principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540, compilati sui documenti, reintegrati da Temni, Gar, — Trento, Monauni, 1860. 6 . Alberti Giuseppe. — II « Cantone » a Trento. Impressioni e notizie. — Trento, Zippel, 1895. 7. Alessandrini Pietro. — Memorie di Tergine e del Perginese. (590*1800) — . Borgo, Marchetto, 1890, 8. Alemandi. — I volontari in Lombardia e nel Tiralo l’aprile 1848. — Berna, Haller, 1849. 9. Ambrosi .Francesco. — Il Trentino e il Comune di Trento

Trentino. — Memo ria. Firenze, Celimi, 1879. 16. — Successo del c.te Ottaviano Avo- gadro che occupò Riva nel 1588 nar rato da un anonimo contemporaneo. — Riva, Gregori, 1881, 17. — Sommario di storia trentina dai tempi più antichi agli ultimi avveni menti. — Borgo, Marchetto, 1818. 18. — Lettere di Frane. Castellali© duca di Mantova a Federico II, precedute da cenni storico-descrittivi di Telve e Ca stellano, con un elenco dei capitani di , Castel Tel vana. — Borgo, Marchet to, 1881

19. — Di Castellare trentino, oggi Ca stel d’Ario mantovano. Ricordi storici. — « Arch. stor. p. Trieste, l'Istf. ecc. », Roma, 1882. o. — Il passaggio del Principe Eugenio di Savoja per. le Alpi trentine; fram mento storico con un’ Appendice. — « Arch. trent. » Trento 1883. 1 _. _ Del Principe-vesc Giammichele dei c.ti di Sporo e del Trentino durante la guèrra della successione di Spagna. Cenni storici. — Trento, Seiser, 1885. ;. —' Carlo Em. Mad ruzzo e la strego neria nel Trentino, Appunti di storia trentina

12
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 99 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
presso Sa lisburgo, e in Salisburgo stessa, ah Duomo. — Si dà altresì come buona pittrice Elena Zamraiti di Trento dei Marchetti di Praga, morta nel 1759 di anni 83 ; e furono del pari pittori di qualche merito Michele Cattarozzi di Tel ve, il

continuò a lavorare di pennello, finché lo colse la morte a dì 20 del 1828. —■ Nicolò Do rigati di famiglia patrizia trentina, fu pittore di buona invenzione e discepolo del Bolognese Carlo Cignani. Quasi nulla sappiamo della di lui vita, e delle sue opere notiamo le seguenti: le pale dell’ Addolorata e di San Giovanni Battista che si tengono nel Duomo di Trento, i gonfaloncini dei Misteri della stessa chiesa, la tela di Santa Caterina da Bolo gna tenuta dai Padri Riformati in San Bernardino

di Trento, e .quella di Maria c San Felice , che è presso i padri Cappuccini della stessa città. — Domenica Spaventi dì Trento, contempo ranea del Cappello, studiò la pittura dal Balestra, e non lasciò molti dipìnti. Di lei è la Sae'ra Famiglia che è alla Chiesa dei- fi/Annunciata in Trento, una Maddalena e le . quattro Stagioni che sono opere eseguite con molta cura e diligenza e si possono vedere presso i Signori Moar di Trento di lei pronipoti. — Giu seppe Ruppi ni di Fondo fu pittore distinto

vissuto sempre fuori di patria, e del quale abbiamo scarse .notizie. Egli apprese i prin cipi della pittura dal padre; nelfi anno 1711 lo troviamo alia Corte di Monaco, e più tardi in Augusta, dove mancò ai vivi nell’anno 1749 . Di lui abbbiamo da rammentare la tavola dc\ì\ Assunta posta all’altare maggiore della chiesa dell’Istituto' delle Dame in Mona co, che è 11 migliore suo lavoro, e parecchi dipinti che si conser vano nel Convento di Ottobenern. Si dà inoltre come buon pittore di ritratti

e di soggetti sto rici Giovanni Nepomuceno della. Croce di Pressano, ivi nato nell’anno 1736. Viaggiò l'Italia,. la Germania, l’Ungheria e la Francia, e lasciò da per tutto dei saggi del valoroso suo pennello. — Un altro ritrattista e pittore va ricordato in Giambattista Renzi di Trento, padre cVInnocenzo, che nel 1714 dipingeva in Passavia; e de’ Renzi sì ricorda pure un Andrea, ,che lavorò di ritratti e di soggetti sacri con valentìa non comune: I migliori suoi dipinti si trovano nel Castello Lcopoldskron

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 89 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
cani (1780), che trovò di ampliare con una nuova edizione (Mantova, 1810), aggiungendo alla stessa uno scritto sul Veleno dei funghi e sei Lcttej'c di vario argomento. — Giovanni Michele Menghin di Arsio in Anaunìa fu Medico distinto e professore di medicina e materia medica nell Università dTnnsbruck. Nacque li 29 Set tembre del 1738, e morì nel 1789, lasciando alle stampe molte dissertazioni mediche, delle quali ricordiamo : Dissertatio de dia gnosi morborum ventriculi (Wiennae, 1764) ; Espistola

medico fatta della febbre verminosa maligna. Mise di poi alle stampe il libretto delle acque di Sella, Prae e Zaherle (Trento, 1788), che compose insieme col di lui figlio Giuseppe, altro me dico distinto della terra di Borgo in Yalsugana, — Bartolomeo Battisti di San Giorgio Roveretano compose una Dissertazione sulle malattie del bel sesso (de foeminarum morbis. Viennae, 1/82), che fu tradotta anche in tedesco; e il Piano disciplinare per lo Spedai Maggiore di Milano (Milano, 1790). — Pier

Antonio Michelotti di Drò nell’Archese (1673—1740), che fu uno dei membri del Collegio medico di Venezia, espose le Conghìetture sopra la natura, cagione e rimedj delle infermità regnanti nel Ve neto ne' bovini (1711) e parecchie Dissertazioni mediche che videro la luce nei Commentari dell’Accademia di Pietroburgo, e quella De separatione fluidorum in corpore animali (Venetiis, 1721). Carlo Torelli di Levico, nato a dì 4 Aprile 1759, espose con molta eleganza di lingua un libretto intorno alle Acque

mi nerali del suo paese natio (Rovereto, 1785) ; primo studio che facesse conoscere al pubblico l’efficacia delle acque comunemente chiamate del Vetriolo di Levico, ora salite a tanta celebrità, che le fa essere raccomandate dai Medici più distinti, e sono frequen tatissime. — Gian Pietro Fiottio di Riva (1736—1816), che fu medico a Malcesine e poi a Volta Mantovana, scrisse una Dis sertazione mcdicopolitica a favore dei contadini (Mantova, 1787), e poscia una Memoria sulla soverchia moltiplicazione dei

15
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 37 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
vecchio dei pittori Fiemmèsi. Ebbe a maestri i Palma, e dipinse in più chiese, come in quella di Cavalese, dì Valfloriana, di Egna e di San Michele all’ Adige. Morì tra gli anni 1636 e 1640. — Suo discepolo fu Francesco Fi; re anelli di Tesero, clic nella chiesa parocchiale di Cavalese lasciò il ritratto del Barone Giorgio di Firmian ed un angelo, che dipinse nel 1664. Sono pure di lui i dipinti in grande dei Santi dell’ Ordine de' Francescani che sono nella chiesa dei Frati di Cavalese, una Cena, una

È Un periodò di decadimento „nelle glandule inguinali del basso ventre, per le quali dovendo „necessariamente passare e farsi (come ei diceva e provava con „ottime ragioni) la circolazione del sangue e umori avanti cl’ar rivare al cuore e al capo, con Tajuto c applicazione di mezzi „propri! e validi potesse ivi purgarsi, e separarsi la qualità vele- rosa già insinuatasi del corpo. Con che esso stesso, due volte „già assalito, da quell’ orribile influenza felicemente se ne liberò.' 4 La cosa

vale per quello che può valere; ma allora i medici divenivano celebri, quanto più sapevano colpire l'imaginazione del volgo. — Un altro medico ritenuto valoroso fu Giovanni Pietro Marchetti, che esercitò la medicina in Trento, e lasciò scritto un libro De methodo medendi. Del rimanente poco è a dire de’ medici, aneli’ essi portati, come il volgo, a credere nel meravi glioso e nel!' assurdo, a tenere conto d' ogni sciocchezza inventata dall’ ignoranza, degli untori, delle malìe, degli stregamenti

Madonna, un San Dionigi Areopagita ccc. che si tengono presso i mede simi Frati. Cessò di vivere nell’anno 1686. — Giovanni Feli- getti di Preda zzo si rese in Bologna, e discepolo del Cignani, vi rimase tutta la vita, vale a dire sino all’anno 1727; e così fece Giovanni Battista Defrancesco, che, passato in Torino,

16
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 145 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
La medesima incertezza abbiamo circa la espressione UH de Tono, che occorre in un documento, già altrove citato, del 1190. Ma ad ogni modo è probabile che fino cTallora una famiglia rag guardevole e numerosa, distinta col cognome de Tono esistesse, tanto più che il Bertoldo del 1145, pare fosse persona notevole, se nel documento, ove assiste come testimonio all'atto di con sacrazione della prepositura di 8. Michele, è nominato subito dopo il conte Eberardo de Flavón*), e ritorna come testimonio

in altro atto importante del 1155 2 ). Ma certamente quale nome ormai di famiglia occorre il de Tono, in un documento del 17 Luglio, 1199, steso in Mezocorona. In esso un Alberlinus e un Manfredinus de Tono, per se e a nome (vice) di altre quattro o cinque persone (de mpradicto loco Toni), chiedono al principe vescovo il permesso di costruire un castello nella gola della Roc chetta sul dosso detto della Visione o delle Visioni, e ne otten gono la investitura feudale 3 4 ), castello, o torre, che

esistette fino a’ tempi nostri, al di sopra dell’ odierno forte della Rocchetta, e che crollò, non è molto, per vetustà. Sono questi i veri e propri capostipiti della famiglia de Thunn; in quale relazione dì paren tela essi stessero con quelli nominati prima non possiamo dire l ), tutte il nomo dal paese in cui risiedevano, e elio dal nomo del paese stesso erano pure denominate, nei primi secoli del medio evo, quando l’uso dei co gnomi non era ancora introdotto, tutte le altre persone abitanti lo stesso

. 3 ) v. Alberti, Annali, p. 43. 4 ) Alberti b’Enno, in una recensione, alquanto severa, che fece del libro di Edmondo Langer, citato nella nota a pag. 138, o die pubblicò nel Tri- dentum dell’Ottobre 1904, p. 346-364 {A proposito di un recente lavoro sulle origini della famiglia Thunn) sostiene clic prima della famiglia Thunn de rivata da Manfredino, altra no esistesse di cgual cognome e nobile (detta de castro Toni) la quale presto si est in se e non fu punto congiunta con quella

17
Bücher
Jahr:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Seite 17 von 31
Autor: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 28 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.964
Intern-ID: 351965
della chiesa nella festa del 29 Giugno 1624. Dobbia mo del resto alla cortesia del Rev. Parroco Mons. G. Divina la sola notizia che ci rimane, desunta da un documento trovato pochi anni or sono nella palla posta al vertice del cupolone sotto al parafulmine, che cioè l’ultimo e per noi il più antico restauro conosciuto del tetto del campanile fu fatto nel 1701 al tempo del Vescovo Giovanni Michele di Spaur (1696-1725). Proseguendo poi nella nostra rassegna degli edifici che figurano nella veduta del

i5 Vescovo E Principe , e dall’altra la parola ANO, senza la data però, che sarà stata evidentemente asportata dal tempo o dagli eventi. Riguardo alla Chiesa di S. Pietro, che sebbene nominata fino dal 1193, era ancora nel 1330 una semplice ,cappella aperta al popolo, dobbiamo qui ricordare, che era stata allora da poco tempo riedificata sin dalle fondamenta per merito del Vescovo Giovani IV di Hinderbach col frutto delle abbondanti elemosine raccolte in onore di S. Limoni no ’), ma non

sappiamo pur troppo anche qui quando fu terminato il campanile della chiesa, che nella veduta del Durerò si vede benissimo colle sue finestre bifore costruito di fresco ed incompleto. Esso figura però assieme alla Torre Verde munito del suo tetto aguzzo nella citata Pianta topografica di Trento del 1581 e sarà stato, coni’ è probabile, ri vestito nello stesso torno di tempo di quelle « tegole o laste verdi » di cui fa parola il Mariani -) nel descrivere il « furioso incendio » che di strusse il coperto

Durerò, a destra del campanile di S. Pietro, che pare contornato dall’alta costruzione della chiesa, si scorge una larga e merlata parete nera e siccome verso l’Adige non vi erano mura di sorta, così crediamo riconoscervi quella vecchia-torre, posta nella via S. Pietro in casa Rella, che fu venduta dalla Mensa Vescovile al Mu nicipio dì Trento nel 1492 e destinata per breve tempo all’uso di pub blico macello 1 * 3 ). — Si ravvisa più avanti facilmente la vetusta Torre Grande in piazza del Duomo

, bellamente merlata pressoché nella sua foggia presente, sulla quale fin d’ allora faceva vaga mostra di se il vecchio orologio municipale e risuonavano a tempo debito l’antica Re?iga o Campana de la rason ed in caso d’incendio la Campaìia de la guardia. Del nostro Duomo però non si scorge che la nuda e bian- 1) F. Schneller. — Beiträge zur Geschichte, des Bisthums Trient aus dem späte rem' Mittelalter — Zeitschrift des Ferdinandeums. Innsbruck 1896 pag. 318. L. Cesarmi-Sforza. .— Piazze c strade

18
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 156 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
nell’arte che volle farsi aiutatrice di un nobile ingegno. Indi dipinse pel Cav. Iacopo Treves Filippo IV di Spagna che segna la croce dct la Calatrava svi petto di Valasqucz; un 'Assunzione della Vergine per la chiesa di Malpuga in Dalmazia, e l' Apparizione dell’ Ar cangelo Michele al profeta Daniello per la chiesa di Arsiero, il cui cartone si conserva nella R. Accademia di Venezia, con una mezza figura di S. Sebastiano e un quadretto che rappresenta la Foscari in atto di respingere i messi

del Senato verniti a chiedere il corpo del defunto Doge. Degli altri suoi lavori, cartoni, abbozzi e piccoli dipinti, non ricordiamo, che il Cartone dì Santa Caterina portata in cielo dagli angeli, e 1' acquarello della Festa dei fiori in Venezia , che si conservano nel Museo di Trento. Giovanni Marchesi detto dei Vendrì fu un’ altro giovane pit tore, del quale la patria ha da deplorare la morte prematura. Nacque in Mocenigo di Rumo li 16 Marzo del 1804 da Giovanni e da Cate rina Debiasi. Dalla

condizione sarebbe stato chiamato al lavoro dei campi; ma egli sentiva una forte passione nel disegnare a matita ciò che la natura o l’arte gli metteva sott’occhio. Vista questa sua inclinazione, parve al padre, che il figlio avesse da riuscire nell’arte del falegname; ma il figlio non vi si potè accon ciare, e fece istanze, perchè il padre gli concedesse di andare a Venezia, e fare prova di sè in quell' Accademia artistica. Avea allora diciotto anni di età e privo d’ogni mezzo di fortuna, fe’sforzi

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