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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 303 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
la medesima cosa nella giurisdizione di Castellando. Finche l’ufficio di capitano fu in vigore, i processi, che in prima istanza erano giudicati dal Vicario, Spettavano a lui in seconda istanzaj e in terza istanza al Conte del Tirolo; soppresso poi il capitano, la seconda istanza passò al tribunale comitale d’ìnns- bruck. ' Il capitano del castello godeva, sulle rendite della giurisdi zione, un emolumento che nel 1569 era di 500 fiorini, coi quali era obbligato a mantenere un cavallo per se ed uno pel suo

Vi cario. Pel mantenimento delle persone di servizio (un cantiniere, una cuoca, un servo, un portalegna eco.) e del Vicario gli erano assegnati, oltre allo stipendio, 330 fiorini. . Il Vicario doveva essere uomo di legge (in utroque jure versatus) ed era giudice civile e criminale per tutta la contea. Teneva tribunale pei giudizi di prima istanza in giorni determi nati, ora in castello, ora a Melango. Mentre i capitani erano quasi sempre tedeschi, i Vicari invece venivano scelti sempre fra le persone

della contea o del principato, poiché era necessario che conoscessero il dialetto de’ loro amministrati. 11 Vicario nel proprio ufficio era assistito da un Cancelliere, uomo di legge questi pure e scelto, al pari del Vicario, fra i no tai della Valle. Il giudizio comitale tirolese, o patrimoniale, come anche era detto, cessò di funzionare quando nel Trentino e nel Tirolo al governo austriaco subentrò nel 1807 il governo bavarese. Venne poscia ristabilito come I. R. Giudizio austriaco nel 1817

298 LE GIURISDIZIONI TIROLESI come quella del capitano, dal dinasta o dai Conti del Tirolo.' Si ripeteva così nella giurisdizione ciò che era avvenuto neU’ammini- str azione dalla Valle da parte del governo vescovile, che accanto al Capitano delle Valli sorse un po’alla volta l’ufficio di Asses sore, e come in questa coll’ andare del tempo andò scemando l’importanza del primo e crebbe invece mano mano quella del secondo, in mondo da sovverchiare e rendere inutile il capitano, cosi avvenne

, ma poi con decreto del 20 Gennajo 1824 esso venne trasferito da Ca- stelfondo a Fondo, colla sede, che tutt’ora conserva, in Gastei Malosco.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 192 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

. I successori di lui, Gerardo II (1347-1348) e Giovanni di Pistoia, non poterono nemmeno prendere possesso del loro vescovato, e Mainando di Neuhaus, succeduto nel 1349, solo nel 1359, dopo dieci anni dalla sua elezione, potè occupare

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 239 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
amministrati: teneva tribunale a lunghi intervalli e ! pro cessi si trascinavano mesi c mesi senza essere risolti : giudicava da solo senza 1' intervento del Consiglio de' Notai, coni' era pre scritto. IV avidità dei Massari nella raseossiono delle imposto, sopratutto nelle contiselio e. nelle multe, inni aveva limito e freno; se avveniva un furto ed era scoperto, Io coso rubate erano beusi confiscate, ma a tutto loro beneficio e ai derubati non venivano più rese; i dazi del Tonale in Vermiglio

che fossero obbligati a più cor rotto ed umano procedere. Domandavano che il Vicario generale non dovesse tenere tribunale nel suo castello di Dò redo, ma in luogo più centralo e comodo, mono lontano sopratutto per gli abitanti della Vallo di Sole. Su questi reclami il principe vescovo invitò i Siedaci delle Valli a recarsi a Trento por studiare con lui c discutere le questioni e i rimedi. Pare clic anello questa volta lo lamentanze dei valligiani avessero un serio fondamento di verità, giacche

^4. La rivoluzione del 1477. Fu sotto il Governo di lui elio nello Valli del Noce scoppiò una nuova rivoluziono, più estesa e ter ribile di quella stessa del 1407 ; essa pure causata dal malgoverno dogli ufficiali vescovili, i quali nell’amministrazione della giustizia o nella l'ascessimie delle collette angariavano con imparzialità e soprusi i poveri contadini l ). Il Vicario risiedeva dove meglio gli piacesse, senza badare se il luogo della sua dimora tornasse, comodo " meno a' suoi

, di Campiglio in Di maro erano percepiti con irritante rigore fiscale, la tortura era applicata senza pietà. Contro tale condizione di coso si levavano alto le grida, Se proteste, i reclami, ma sempre invano, elio non erano punto ascoltati. Anzi contro di questi osarono protestare presso il principe vescovo i Massari delle Valli. Ma d'altro canto anche i Siedaci di queste presentarono il 5 febbraio del 1477 al vescovo una serie di querele, o gravami, come dieevasi, contro gli ufficiali vescovili, chiedendo

il vescovo si vide costretto ad aprire, nel mese d'Aprile, un procedimento contro il Massaro, Antonio dei Mi- gazzi di Cògolo, o contro TAssessore Antonio de Fucini di Trento, procedimento di' egli affidò a duo volenti giureconsulti, Calepino ') v. Bottka, Archiv. Treni. II (4882) p. 46.

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Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 171 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
giurisdizioni, de tratto solamente lo stipendio consueto del Capitano delle Valli. Che se non si fosse conchiusa la pace, i due capitani, quello di Trento e quello delle Valli, passavano alla diretta dipendenza del Conte del Tirolo e a lui restituivano tutto quanto egli già possedeva prima della tregua, impregiudicate pur rimanendo le pretese e le ragioni d ! ambedue le parti. L’anno dopo incominciarono le trattative. Àrbitri imperiali furono Rodolfo, cancelliere della corte cesarea ed Enrico Conte

castelli dovevano tornare in potere del Conte, senza pregiudizio delle . ragioni che l’ima parte o l’altra potesse poi accampare in proprio favore. Venne inoltre stabilito che al governo della città di Trento fosse posto, come Capitano, Erarclo di Zwingen- stein, collo stipendio di 400 lire veronesi, da pagarsi in parti eguali dal Conte e dal Vescovo, e che nella Valle di Non eserci tasse l’ufficio di Capitano Ottone di Rotkbach, coll’obbligo di corrispondere al vescovo le rendite intere delle

di Furstenberg, due autorevoli ed egregie persone che gode vano là piena fiducia dell’imperatore. Il giorno 25 di Maggio del 1276, il principe vescovo e il Conte del Tirolo, l’uno e l’altro con molto seguito, s’incontrarono nella Valle di Non, presso il Ponte Alto [juacta Pontem Altum) *), per affidare solennemente e formalmente agli arbitri l’incarico di definire le condizioni dis, Episcopio ducentcìs et ducentas Comes persolvel. Insuper alter in alte- rius praejudicium et gravameli tempore medio nihil

penilns procurabìt. — Datum apud Auguslam, Anno Domini 1275, Indiatone UT, XV Kal. Jun. — L' Egger, Gesch. Tirols I, pag. 308 scg., invece di Rothbach ha Rosen- bach, e dice che questi apparteneva a una nobile famiglia ministeriale di Trento, il cui nome occorre più volte nel Codice Vanghi ano , n.° 8ti, 122, 130; e Bonelli Notizie ecc., I, 485, 505. Il Ladurner ha Renimeli. ') Quello che oggi è detto Ponte A lto , sul Noce presso il ponte di S. Giustina, nei vecchi documenti è detto Ponte della

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 113 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
albero. Quando il vescovo Corrado prese la strana risoluzione di rinunciare al vescovato e si ritirò nel 1205, monaco sconfortato, nel convento di 8. Giorgio nella Valle dell’Imi 3 4 ), 1’autorità di Pietro di Malosco era tanta, che il Conte del Piroio, Alberto, cui come avvocato della chiesa di Trento sarebbe spettato il governo del principato durante la sede vacante, nominò lui suo rappresentante e podestà della città. Egli tenne tale ufficio per oltre due anni, dal 10 Marzo del 1205 al 6 Novembre

del 1207, quando il nuovo principe vescovo, Federico li di Vanga, venne a prendere solenne possesso della propria sede l ). Presto dopo Pietro di Malosco venne nominato dal vescovo suo Vicedomino nell'Anannia (Vìcedominus Anaunìaein tempo ralibus), Tale lo troviamo già nel 1208, ina egli continuò pure a far parte della Curia, dove godeva di una grande autorità, e con tinuò a tenere la sua dimora ordinaria in Trento, dove possedeva una casa nella via che ancora Oggidì è detta di Borgonuovo. Ciò non

gli impediva di recarsi frequentemente e più volte ogni anno nella sua valle per curarne e migliorarne l’amministrazione, e più volte vi accompagno il vescovo, quando questi vi veniva per le solite sue visite ecclesiastiche o per tenervi tribunale. Probabilmente egli vi aveva accompagnato il vescovo Cor rado quando nell’Agosto del T191 e nel Dicembre del 1193 venne a rendervi giustizia, da prima nella curia dell’Ospizio di San *) v. Rosati. Memorie dì Romeno pag. 37, a ) In un laudo del 1222 sono

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 70 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
vi si recavano periodicamente, in tempi determinati, ogni anno, per tenervi tribunale, cosi presso a poco come continuò poi a farsi dai giudici nei secoli del me dioevo. — Sappiamo che in alcune valli v* era una specie di governatore o magistrato supremo, detto principe ( priratepS), di cui non conosciamo per vero le attribuzioni, ma die probabil mente riuniva in se ì poteri militari, civili, e giudiziari, e li esercitava su tutta intera la valle. Cosi nelle iscrizioni antiche della Val Trompia e della Val

In qual modo fosse governata e amministrata la valle non sappiamo, perchè ci manca ogni diretta notizia in proposito. Ma da ciò clic ci è noto in generale, che non è molto parvero dire, intorno all'amministrazione dei territori rurali durante 1' impero, possiamo argomentare quale essa dovesse essere presso a poco anche in questi nostri paesi. I/ Anaunia non ebbe un governo suo proprio residente nella valle. La giustizia vi veniva amministrata dai duumviri o quattuorviri di Trento, che

Sabbia ci sono ricordati un Prin ceps Tr ampi inorum e un Princeps Sabinorum '). Forse alcun che di simile si ebbe pure nella Valle di Non, ma non ne è ri masta memoria. Ignoto ci è pure se ella avesse un capolnogo amministrativo, un centro dal quale tutto il resto della valle dipendesse: o se non piuttosto ella tosse divisa in molti piccoli comuni, ciascuno de' quali si reggesse da se, o dipendesse diret tamente da Trento nelle faccende di maggiore importanza e ne' intorniato da Cannino Stallilo

, il quale probabilmente temoni jmir lui qualche ufiieio amministrativo da queste parli, dell' aulico processo contro i liorgaloi, c dio anello gli Aiwuivì, i Ti/llùissì o i avevano fallo ciò dii'prima i Itorgalci. L inqioraloro allora incaricò uno del suo seguito (imiinis fi co ni ex), un Cmho Plunla, persona (.•('riamente di grado senatorio, di esa minare nuovamente le questioni, insieme eoi procuratori imperiali che erano in queste regioni. Intanto per le ragioni esposte concede con questo suo editto

la cilladitranza, romana alle tri; popolazioni, unendolo al municipio di i renio. Diamo il testo e la traduzione del decreto, in fine nelle Appendici, v. C. 1. L. V, in" di)IO, e »." ddd.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 212 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
solfiate. Uccisioni, capine, incendi, distruzione di caso, dì piante, di Iliade funestarono nuovamente le Valli. Intervennero per cal mare gli animi il principe vescovo Alberto di Orlonburgo e il Conte ilei Tirolo. Due loro rappresentanti, Enrico di Greiffenstein, capitano di Trento e Bertoldo di Gufidaun, capitano all'Adige pel Conte del Tirolo, si recarono nell'Anaunia e riuscirono a sta bilire una tregua alle fiere o,stilila con atto solenne ilei (ì No vembre 1371 '), la quale dovesse durare

fino al giorno di S. Gio vanni (24 Giugno) dell'anno successivo, [iena la morte a chi l'avesse infranta (mneirimns he in e pace in usepue ad pvoximum chcni S. Joannis in .sol.stifin, et unum insuper diern cimi nodo). Nel frattempo, non però prima del Natale, i contendenti dove vano trovarsi insieme tra loro {in con! radi Ionio concenien!) per esporre le loro ragioni da presentare poi innanzi al tribunale del principe vescovo o a quello del Conte del Tirolo, secondo die dall uno o dall altro

dipendessero, o secondo che il punto contro verso in questione spettasse alla giurisdizione del vescovo o a quella del Conte (tjuibus .sua jura. pelerò el producere perrnillilur, rie e corarn nnbì.s (il vescovo) sin: coram Domino Tirolis, .si culi e,ir (-aerai' e.oucessum). I capi delle diverse parti contendenti dovevano garantire la esatta osservanza dei patti stabiliti anche pei rispettivi servi o per le persone da, loro dipendenti, e pro mettere anche di non dare asilo ne' loro castelli, sotto pena

, di gravi multe, a malfattori o banditi. I qual modo siansi poi composte le cose dai documenti finora a noi conoscimi non risulta. Pare che la pace siasi fatta davvero, poiché per tutto il resto del secolo XIV non abbiamo notizie dì altre somiglianti questioni. 3 il Boximi,!, Notizie ece.. voi. 3.° paio 333 riporla il documento rela tivo, tradotto dall" originalo tedesco in latino dal Padre francescano Antonio (Inama) di Fondo — v, anello Xi. , narri, Annali, p, 25o. — Ausskkkk, Per A dal ece. p. 218 .

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 182 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
istanza giudicava il principe vescovo per mezzo del suo Consi glio aulico, residente in Trento. In terza istanza spettava deci dere all’ imperatore *). Molti di questi Vicari, i più antichi so pratutto, erano uomini, oltre che esperti nell'amministrazione, anche dotti nelle leggi del paese e valenti giurisperiti. Ma pre valse poi l'uso di sceglierli fra le famiglie più cospicue e nobili delle Valli; e poiché la maggior parte di questi, dati al mestiere delle armi o a faccende diplomatiche

, erano forse meno periti di quanto sarebbe stato necessario nelle leggi civili e penali, e poco pratici delle norme processuali prescritte dagli Statuti, o poco vogliosi anche di dedicare il tempo e l’opera loro alle minuziose inquisizioni giudiziarie, così prevalse un po’alla volta l’uso che il Vicario o Capitano si facesse agitare o sostituire in tali faccende da qualche notajo di sua fiducia. Questi, che lo assisteva in tribunale o lo sostituiva per delegazione, prese il no me di Assessore

. L’ufficio da principio provvisorio e temporaneo, percause e processi particolari, diventò un po’alla volta stabile. Accanto all’ufficio del Capitano si formò così quello dell’Assessore, con attribuzioni giudiziarie sue proprie e bene determinate. La no mina dell’ Assessore era fatta dal principe vescovo, come quella del Capitano, ma quando ciò siasi cominciato a fare non è bene ancora chiarito 1 2 ). 1) V. Giulio Rizzoli, II Trentino nella sua. condizione politica dei se coli XVIII e XIX, Feltre, 1903

. 2 ) L'Assessore pare che da principio l'osso scelto dal Vicario corno per sona di-sua fiducia, a cui affidava temporaneamente l’incarico di sbrigare qualche faccenda di carattere giuridico, e perciò lo sceglieva fra notai. Ma in seguito l’ufficio fu reso stabile. La importanza della carica andò sempre aumentando, a seconda clic meglio veniva ordinata 1’ amministrazione della giustizia ; 1* ufficio si staccò da quello del Vicario 0 del Capitano, ai quali Cu dato il compito di giudicare in seconda istanza e nel

secolo XVlll IVl.s- sessore divento l’ autorità suprema e principalissima della Valle. — La du rata del suo ufficio, che dapprima era indeterminata, venne fissata, al tempo del principe vescovo Cristoforo Madruzzo, ad un biennio, colla facoltà ri servata al vescovo, di prolungarne La durata. — Gli Assessori erano scelti

8
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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 69 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
grandi concittadini. Intorno a questo tempo, la Signoria faceva adornare un’ aula del suo palazzo con le imagini di uomini famosi dell’ antichità, e dei quattro vati fiorentini. Coluccio Salutati, il celebre umanista e cancelliere della Repubblica, ardente difensore della grandezza dell’Alighieri, ebbe 1’ incàrico di comporre le epigrafi. Questi ritratti, come quelli dell’ Arte dei Giudici, più non si vedono: i versi di Coluccio in onore di Dante suonavano cosi : Stirpis Alagkerie sublimis gloria

discussioni, e, dipinti mentr’ egli era in vita, introdotti in quadri storici o sacri, non ebbero forse significato di speciale onoranza, troviamo che sul finire del trecento, o al principio del secolo seguente, il ritratto del Poeta, con quelli del Petrarca, del Boc caccio e di Zanobi, era dipinto, per volontà dell’ Arte dei Giudici, nella residenza del Proconsolo; un notaio fiorentino cultore delle muse, ser Domenico di Salvestro, det tava alcuni distici latini da apporsi all’effigi dei

Dantes Hic ie permixium Dncibus Fior enti a taniis Exhibet audorem, quo noscat quilibel illuni Qui cecinit lapsos, surgentes, atque beatos. - n ) La sublimità del genio di Dante ispira i grandi maestri della pittura in quest’ epoca del primo rinascimento : il busto del Poeta è dipinto da Benozzo Gozzoli nella chiesa di S. Francesco a Montefalco; Luca Signorelli ne ritrae nel duomo d’Orvieto 1’ effigie contornata di scene e figure tolte dal Poema Divino ; Andrea del Castagno dipinge le figure di Dante

, Petrarca e Boccaccio in una villa dei Pandolfini ; frate Angelico, il Botticelli, Baccio Baldini, Luca Signorelli rappresentano col pennello le scene terribili dell' Inferno e le sublimi visioni del Paradiso. Girolamo Bencivieni, un fiorentino culto ammiratore del Poeta, poteva vantarsi, sul principiare del cinque- - cento, che nella città dell’ Alighieri .... le porte, li muri, i pavimenti Dell’iniagine sua s’an fatto pregio. 21 ) ■k * * Ma, il monumento che doveva fare « in marmo traslato

» il desiderio del buon frate d’Arezzo, non sorgeva ancora: evidentemente, le trattative con Ravenna erano fallite. La Repubblica, per rispondere in qualche modo all’ impegno assunto con la provvisione del 1396 e con le pratiche del 1430, commetteva nel 1455 al pittore Domenico di Michelino, discepolo del Beato Angelico, un grande quadro da sostituire a quello postovi a’ conforti di Antonio d’ Arezzo. Esso riproduce il concetto che aveva ispirato il primo: jl Poeta sta rivolto alla sua città che gli

10
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 103 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
sole dieci cavalcature e dieci uomini, lui compreso, e non do vesse fermarsi che due giorni soltanto in ogni degnili a. Se egli giungeva con maggior seguito, o si tratteneva più a lungo, la spesa relativa fosse a carico suo o di chi lo accompagnava. Così pure nei patti detti Gebardini del 1112 per la valle di Flemme era prescritto che il Gastaldione non dovesse recarvisi a tenere tribunale che due sole volte nel corso di un anno, nella festa di 8. Martino, in Novembre, e nel mese di Maggio

tutto quanto avevano rascosso, e n’ erano compensati col godimento loro con cesso di alcuni beni feudali Le rendite vescovili consistevano in affitti di terreni erariali, boschi, prati, campi, pagati non in denaro ma in derrate, od animali, vacche, porci, capre, formaggio od altro. Si aggiungevano poi contribuzioni di varia specie e prestazioni gratuite di mano ') v. Con. Vang. n.° 293, doe. del 1281 : i rappresentanti di Fiemme protestano qnod ipsi homines et Comunità s de Flemis de juve et ex anti

quo est observatum, nisi bis in anno quolibet debeant convenire in foro tem porali et jure parere in civilibus ed sub judicio esse, videlicet ad placitum, in festo S. 1 Martini et in, 'placito Majo.' Cfr. Turno Sartori. Die Tltalqe- ■meimle ccc., pag. 7 o pag. 16, 2 ) Un accenno agli oneri che anello le visite del vescovo portavano alla valle, io abbiamo nella convenzione pel castello di Tomazzolo presso Sanzeno, dell’8 Agosto 1211 (v. Cgd. Vano. n.° 99) dove è detto : insuper prrefalus Dns

Episcopus promisit eis omnibus (i contraenti) .ut debeat, tantum semel in anno hospitari in eo. castro pro jure ducatus sui, 3 ) v. Con. Vano. n'.° 188. 4 ) v. Con. Vang. n.® 160; 171; 283. 5 ) v. M. THUNN. fi Ducato di Trento ecc-, pag. 39.

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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 33 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
che incalzano, affacciasi la. medievale chiesuola di S. Apollinare, spiccando netta col suo- tetto e col campanile aguzzo sul fianco rupestre del Dos Trento. Si risale il corso delle età, e fra 1’ addensarsi delle tenebre, oltre le dominazioni straniere, óltre le‘ inva-, sioni e la barbarie, ritroviamo il delubro pagano che quivi sorgeva, e ci si fa in mente attorno ad esso il concorso degli aborigeni e dei primi coloni^ e la tribù Papiria, e la via Claudia-Augusta apèrta da Druso, e il ceppo

della gente nostra. Poiché dove anche le ùltime reliquie degli edifizj sono scomparse, i nomi. vivono, e parla nei luoghi l’anima della storia: ■ ' - . Cosi Pie’ di Castello ci richiama, illustre per la lèttera-del cancelliere di Teo- dorico, il castello romano, che doveva essère una maràvigliosa trasformazione della primitiva rocca etnisca;, costrutta in sul .Verruca ; appiè del quale óra si addossa, volto

movimento dei tetti sporgenti, addossantisi, dànno un’ intonazione così caratteristica a quella prospettiva, animata dalla fantasiosa fontana in mezzo alla piazza, e dalla torre di città, favellante di un tempd in cui i discórsi politici erano' torri; mentre l’ombra colo verde cupo dpi tiglio mette una nota viva nel quadro, sul cui fondo la vasta mole del Duomo diffonde la sua vetusta religiosità. A compiere il carattere monumentale della città nostra ‘si delineano grandiosa mente

avanzo, con 1’ abside sottostante che ritrae il fare dei. maestri comacini, dell’ antico monastero di San Lorenzo (22), intonando le lor calde tinte brune e rossicce sul fondo luminoso del cielo e dei monti, fanno sentire 1' accordo della scena pittorica colla pensosa ma linconia della storia : ben esso più eloquente allorquando 1 ’ Adige si curvava a cingere di un silenzioso ondivago amplesso le fraterne mura! E quando il patrio fiume ebbe a forza segnato fra la campagna solitaria il suo nuovo

deserto cammino, certo qualcosa di triste dev’ essersi diffuso in grembo alla poetica natura, per destare quella elegia piena di affettuoso lamento: ■Tu ''quoque fratemis, Aihesìs, dìvu'lsns ab ulnìs , Tramite muta io, mcenìd nostra fugis! (23) Non siano dimenticati questi .versi, di una profonda mestizia classica, e che con quelli d’altri, più recenti, sono‘forse un’eco della nostra originaria e perpetuan- tesi latinità. ' .. - ' Lidia destra sponda del fiume, altro richiamo delle storiche memorie

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 136 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
di dottore. I suoi talenti ap palesati nel disimpegno dei pubblici affari gli guadagnarono pre sto la nomina di Consigliere presso il Tribunale di Mantova. Di là fu trasferito presso il Tribunale di Milano, e poscia a Trento, indotto a chiedere questo trasloco per ragioni di famiglia. Ma anche per lui la carriera incominciata sotto i più splendidi auspi ci rimase interotta per gli avvenimenti politici del 48. Visse in patria, curando il bene de’ suoi concittadini, prestando con amo re e disinteresse

brevissimi intervalli di tregua che le sofferenze dell’ ultima malattia gli concedevano, egli, più morto che vivo, dettava scritti pregievoli di giurisprudenza. Cessò di vivere il 1°. Ottobre 1879 in età di 73 anni. Simone dei Baroni Cresseri fu grande patriotta pd uomo erudito nelle scienze economicodegali ed amministrative. Nacque in Trento li 5 Settembre del 1800; studiò belle lettere e la filo sofia nel ginnasio liceale di sua patria, poi la legge nell’Univer sità di Vienna, ove prese la laurea

V opera sua in tutte le cose che potevano tor nare di utile al paese. Fu ora membro, ed ora presidente, della Direzione della Società enologica fondata in Trento, diresse per più anni il Consorzio agrario trentino, partecipò alla Commissione per la regolarizzazione dell’Adige, e fu membro di quella di censimento- Accettò la nomina di Deputato per la dieta provinciale e pel Consiglio dell' Impero ; e tra queste cure e la quiete del suo gabinetto, ove pas sava molte ore nello studio di cose amene

collocò il Mattei meritamente in prima fila, tra le illustrazioni del Foro italiano, encomiata dai giornali di giurisprudenza e citata nei dibattimenti giudiziari avanti i Tribunali e le Corti del Regno.' Dai colleghi ebbe il massimo attestato di simpatia e di stima, nominandolo Presidente del Consiglio dell' Ordine degli Avvocati,, e dal Governo del Re fu insignito della croce di Cavaliere della Corona d'Italia. E per dire dell’attività intellettuale del Mattel basti questo, che persino nei

ed eruditive, tra i conforti di natura che gli venivano offerti dal suo bel Castello alla Pietra, già divenuto stabile dimora della cara sua famiglia, in seno a’ suoi, fini di vivere il giorno 29 Agosto del 1880. Ricordiamo dì lui un dettato sul vigore delle prove legali nel processo adittale civile austriaco (Vien na, 1825), ed i bellissimi Discorsi' premessi all edizione degli Sta-

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 201 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
in Padova detta Arena (Venezia, 1878), scritto che vince ogni altro per l’importanza del soggetto, e la curiosità che può destare presso i dotti. — Un altro valente Avvocato e scrittore in materia legale lo abbiamo nel Conte Cav. Cesane Pesti di Trento, attuale Procuratore del Re presso il R. Tribunale dì Savona. Conosciamo di lui due importanti Rela zioni statistiche dei lavori compiti nel circondario del Tribunale suddetto, esposte nell’Assemblea Generale (Savona, 1882, e 1883). Un profondo

nello studio del Cav. Natte! ; e colà ebbe a figurare largamente, e come giureconsulto, e come Consigliere Municipale, e come cittadino di pubblica confidenza, e uomo fornito di molto senno e sana dottrina. Ora si è stabilito in Trento, e della sua valentia nello scrivere, tra i molti suoi scritti, citiamo quello che'.s’intitola: Conclusioni dei Nobili Gradenigo e Litisconsoi ti sopra la fabhricieria della parrocchia degli Eremitani in punto di proprietà e possesso della cappella di Giotto

giureconsulto, politico ingegnosissimo, filosofo e letterato di vaglia lo troviamo nel Cav. Bartolomeo Carneri. Nacque in Trento li 3 Novembre 1821; e da fanciulletto fu tras portato in Germania, ov* ebbe intiera la sua educazione. Studiò la legge, e s’applicò con fervore alla poesia, e a tutte quelle scienze che, dalla giurisprudenza in fuori, sapevano allettare il suo intelletto. Vive presentemente a Graz, ed è Deputato al parla mento di Vienna, nel quale si disegna per uno dei più applauditi oratori

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 29 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
di qualche valore e si distinsero dai loro colleghi. Ricordiamo primi: il p. Pietro Z androni di Trento, che lasciò fama di felice poeta latino; il p. Agapito di Pi emme, che fu Prancescano e pubblicò il ' libro intitolato Flores grommaticales arabici idiomatìs (Patavii, 1:687) ; BàRTOLAMMEO Cianklli, che fece un libro di Anagrammi latini (1692) in lode del P. V, Giuseppe Vittorio degli Alberti. — Antonio Cesci-ii di Santa Croce nativo di Borgo e istitutore del Consiglio di quella Comunità, compose

Principi Vescovi e degli Ordini religiosi; esercizi, t quali non aveano di mira che lo sfogo d’una vanità ridicola che i posteri non sanno apprezzare. A questi esercizi attendevano iriispecie ■gli- Accesi, che erano molti e formavano un 1 Accademia consimile all Arcadia. Essi si dilettavano chiamarsi con nomi strani e con titoli pomposi, bruciavano continui incensi ai piedi del Principe, e si eommovevano per ogni piu piccolo evento della di lui vita. S affacendavano a produrre versi e prose

ridondanti di sole frasi, il. più delle volte sterili d’ogni buon concetto, e solo fatte per rendere un chiasso momentaneo. I .a stampa ce ne trasmise, e chi volesse assaporarne alcuna, veda X Accademia degli Accesi aperta in Trento (Trento, Alberti, 1629), o gli Affetti riverenti di V. P. Carlo Madruzzo (Trento, 1630), o le Muse in danza inforno alla cuna deli’ Arciduca Leopoldo (Trento, Branati, 1716). De’ nomi di questi Accademici non ce ne occupiamo, e solo diremo di alcuni che furono scrittori

un’opera sulle bellezze e la perfezione della lingua latina. — Marino Fantini di Male pubblicò i Fiori di Peni a so offerti a Ferdinando Antonio Passi (Padova, 1677) nell’oc casione ch’ebbe a laurearsi in filosofìa e medicina; Carlo Mattia Sa rag] ni, che fu due volte Console di Trento (1668-1672), scrisse La Stratonica, commedia rappresentata nel Castello di Trento (1656), e poi Lo svegliarino della gloria (1671) e qualche altro accademico componimento. — Girolamo Bertqlli di Ossanna, che vivea circa

1 anno 1649, lasciò qualche idillio, gli Elogi storici de' Vescovi Trentini e una tragedia intitolata il Bellini sano ; e, in fine, tro viamo di notare il Cancelliere Gian Giacomo Ciu eletti, che sotto il mentito nome di Pietro Galuffi, scrisse la Tarde, curioso li- bricciuolo stampato in Venezia nell'anno 1657,

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Bücher
Jahr:
1897
Bibliografia del Trentino
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Seite 105 von 131
Autor: Largaiolli, Filippo
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: XI, 115 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.981
Intern-ID: 189884
. Gu glielmo Triangi. — « Arch. trent. », Trento, 1883, f. 1. 15. Barbacovi Fr, Vlg. (Memorie in torno alla vita e agli studi di), cancel liere ecc.— Padova, Seminario, 1821. 16. — (Apologia del cancelliere aulico, di Trento). — S. 1,1797, p. I, Vien na, 1797 , P- IL 17. — (Nuove considerasi, sull'Apologià di) Trento, Monauni, 1809. 18. — (Memorie intorno alla vita di). — . Padova, 1821. 19. Bartolamei Pr.. : Stef. — Saggio ana- litico dell'apologia di Fi*. Vig. Barba- covi ecc. '— Verona, Giuliari, 1808

XIII. Biografìe - Necrologie - Commemorazioni ecc 1. Altemburger Alberto. — Mazzetti Antonio. — « Biogr. d. Italiani illu stri ecc. », voi. X, Venezia, 1841. 2. Ambrosi Francesco. — D.rFr. Fac chini. Biographische Skizze. — « Oe sterreich. Botai). Wochenblatt ecc. », Wien, Seidel, 1853, 3. — Di P. A. Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino, aggiuntevi due lettere di lui al Card. Crist. Ma- druzzo. Note biografiche. — « Arch. treni. », Trento, 1882. 4. — Jacopo Aconcio o il più antico

. 20. — Lettere al bar. G. A. Gaudenti sull' elogio inedito di C. A. Pilati. — Trento, Scotoni e Vitti, 1884. 21. Bsrtolameì Simone P. il . giovine e i Mocheni nel sec. passato. [ Contiene un elenco de ’ suoi scritti ]. — « Sor Paolo, Almanacco trent, », Ivi Mariet ti, 1885. 22. Bassetti (Discorsi recitati nei funerali del cav. Tito de) — Ivi, Monauni, 1869. 23. Bassetti Tito [Necrologia dì ]. — « lì Trentino », Trento, 9 marzo, 1869, estratto. 24. Battisti Cesare. — Giovanni Prati. — « Ann. d. studenti trent

fi losofo trentino. — « Pro Patria », Trieste, 1888. 3. — Naturalisti trentini. Ricordi bio grafici. — « Bullett. d. Soc. veneto- trent. di Se. natur. », Padova, 1889. 6. Ambrosi Lorenzo. — V. N.° 146. 7. Andreis Silvio. (Commemorazione di) — «La Perseveranza», Milano, Ti giugno, 1869. 8. Antoniolli Francesco. Della vita e degli scritti dì Filippo Scari. — Este, Longo, 1836, 9* A. P. — Alcune lettere di Ottaviano Rovereti, precedute da cenni sulla sua vita. — Trento, Monauui, 1867. IO. Arcangelo da Cles

(Padre).. — Vita della ven. Madre G. M, dalla Croce - Trento, 1772. ti..Arco ( 4 ’} G. B. Gherardo. — Elogio di Carlo c.te Firmian. — Mantova, Bazzoni, 1783 [Altra ediz. $. I. e a., B. c, ir. 368 ]. 12. Àrrivabene Giovanni. — Memorie di G. B. Gherardo c.te d'Arco. — Parma, Stamper. reale, 1792. 13. 3 . — Cenni biografici sul dottore Gianfrancesco Berti. — « Strenna pel XXX anniv. d. Soc. oper. di Riva», Riva, Gregori, 1881. 14. Bampi G. B. — Cenni sulla vita e sulle opere di Ascensio e Frane

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 265 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
da Siena ed annotate e ridotte ad uso della gioventù da uno studente Trentino, (To rino, 1878) : le Rime e Lettere di Veronica Gambara nuovamente pubblicate ed annotate per cura di un Trentino (Ibid. 188), e H Pecorone di Ser Giovanni, appunti (Firenze, Il Fanjani, 1882). — Pietro degli Alessandrini di Trento scrisse di Catterina Meld- Rassigara processata quale strega dal tribunale di Bormio, racconto (Trento, 1880). — „ 176 „ 23-24 si legga: Anauniense ecc. ' „ 184 „ 7'8 „ Le Rivoluzioni delle Valli

del Nosio negli anni 1407 e 1477. „ „ „ 30 (Rovereto, 1877). si aggiunga : non meno che le Lettere di Ottavio Farnese Duca di Parma e Pia cenza e di Don Ferrante Gonzaga Governatóre di Milano al Conte Sigismondo Lodron (Trento, Estr. dall Ardi, treni., 1883). » 185 „ 6 di Parma. Si aggiunga : — Un altro Sacerdote tutto amore per la storia del paese è Giambattista Rampi. Ebbe i natali in divezzano li 18 Febbrajo 1854 ; e indossata la veste sacerdotale, s’applicò alla cura d’anime, e non senza

Correz ioni ed Aggiunte 263 i/ZIìn.iL attività letteraria. Si aggiunga: E pure di lui la re cente bellissima dissertazione, inserita nel YArchivio storico per £Istria ece. ed anche data per estratto, su le Rappresentazioni sacre nel Trentino (Roma, 1883). „ » » 22 Treni. 1883). Si aggiunga : — Luigi ZANOLiNi di dì Trento è un altro giovane scrittore di cose let terarie. Studia attualmente il diritto nell’Università di Vienna, e di lui abbiamo sin’ ora : Esopo, favole volgarizzate da uno

usufruire del tempo anche a profitto di quegli studi, ai quali sì sente trasportato. Ei va raccogliendo notizie e documenti allo scopo di compilare una storia delle corpora zioni religiose del Trentino; storia che ci manca, e per la quale auguriamo a luì il tempo e la salute necessari al compimento di così importante impresa.

17
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 196 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
Scrittori ed Artisti magistrati che abbia l’Italia, robusto pensatore e scrittore elegante versato in ogni genere di letteratura. Nacque in Nago li 19 Marzo del 1804 da Lorenz’ Antonio e Giuseppina degli Schuldhaus di Lavis ; ebbe la sua prima educazione in Trento, dove suo padre figurava quale Capo-Sezione nella Prefettura dell’Alto Adige durante il primo Régno d’Italia. Ad Innsbruck studiò la legge, e nel 1826 fu praticante di concetto nei Giudizio di Rovereto e Castole orno. Nel 1831

fu nominato attuario nel Giudizio di Mez zolombardo, e nell' anno successivo venne trasferito nella stessa qualità alla Pretura urbana di Belluno. Nel 1835 fu mandato Pretore a Moggio nel Friuli, e poi tolto di là, fu promosso al grado di Consigliere (gennaio 1838) nel Tribunale provinciale e Consolato marittimo di Rovìgno nell’ Istria ; indi fu traslocato (1841) al Tribunale provinciale di Trieste, e vi rimase anche dal gennajo del 1850, come Consigliere d’ Appello nella nuova Corte ivi istituita

. Introdotta in Austria la giurìa per le cause penali, fu nominato Presidente d’ Assise, prima pel Circolo dell’ Istria e poi per quello di Gorizia; ma abrogata la Costituzione, venne mandato in Dalmazia, e solo nel 1856 fu levato di là e trasferito al Tribunale d’Appello di Milano. Nel nuovo officio ebbe l’incarico (1857) della relazione d'un progetto di legge per l’ordinamento dell'Avvocatura, e sullo scorcio del 1858 fu eletto relatore per la compilazione del nuovo Codice di procedura civile, opera

di lunga lena troncata a mezzo dagli avvenimenti che condussero la Lombardia a mutare Governo. Il Sigli eie non si mosse di là, e nel nuovo ordine di cose, ebbe distinzioni e lo stipendio di prima classe conforme al grado ed al posto che occupava per ragione di servizio. Nel Settembre del 1859 lo troviamo a Torino nella Giunta colà radunata per la discussione di una legge sul. l'ordinamento giudiziario, e poi come membro di altra Giunta incaricata a rivedere e riformare il codice di procedura civile

. Trasportata da Torino a Milano la Corte di Cassazione, egli nell 1 aprile del 1860, primo fra tutti I magistrati lombardi, fo chiamato a -fare parte della stessa come Consigliere, e vi sedette due anni, ora nella sezione civile, ora nella penale; compiti j quali, fu nominato Primo Presidente della nuòva Corte d'Appello

18
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 105 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
, e fu nominato Consigliere al Tribunale criminale di Milano (1824). Di là fu trasferito al Tribunale d’Appello di Venezia, e passando da una all’altra di queste città, fu promosso a Presidente del Tribunale provinciale di Trieste (1842) ove pose fine alla sua carriera mortale il giorno 29 Dicembre Ab biamo di lui il libro del Romanzo in generale ed anche dei Pro messi Sposi (Milano, 1827), le Notizie sulla vita e l'ingegno di Vincenzo Monti (Ibid. 1829), la Semplice verità opposta alle men zogne dì Enrico

Il Progresso > 103 colla istituzione di quel periodico che è la Civiltà cattolica, in cui mise il primo suo Racconto (l 'Ebreo di Verona). Cessò di vivere a dì 14 Marzo dell’anno 1862. Delle sue opere nominiamo: La morte della giovane Suor Marianna Teresa in Salò (Verona, 1823), la Vita del giovane Egizio Abulchcr Pisciami (Modena, 1838), Saggio di alcune voci toscane d ’ arti ecc. (Ibid. 1839) gli Ammonimenti dì Teonide al Conte di Leone (Verona, 1839), Del romanticismo italiano ecc, (Parma

, 1839), Avvisi a chi vuol pigliar moglie (Modena, 1839), Biografia di tre giovani alunni del collegio di Propaganda ecc, (Ibid. 1839), Prose scelte (Torino, 1840), Sopra il Tiralo, lettere descrittive (Parma, 1840), Della Repubblica Ro mana ; appendice dell'Ebreo di Verona (Milano, 1855), e II quin dici Maggio in Napoli (Roma, s. a.). Queste ed altre sue opere si danno in 68 volumetti nell'edizione fatta in Milano dal Mug gini negli anni 1872 e 1876. ' . Paride Zajotti ebbe ingegno fervidissimo

in ogni maniera di letteratura. Vide la luce in Trcntogli 8 Giugno dell' anno 1793 ! e àtti ! suoi primi studi in patria, si condusse a Bologna, nella quale Università s’ addottorò in ambe le leggi,. Indi fattosi rilaureare in Pavia sotto gli auspici del Governo austriaco, e ordinate in Lombardia le Magistrature giudiziarie, ottenne il posto di pro tocollista di Consiglio a Lodi (1818), poi quello di protocollista aulico di Consiglio presso la suprema Corte dì giustizia lombardo- veneta di Verona

19
Bücher
Jahr:
1897
Bibliografia del Trentino
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Seite 123 von 131
Autor: Largaiolli, Filippo
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: XI, 115 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.981
Intern-ID: 189884
(II) prediale dì dominio diretto della Chiesa di Feltre. Causa feudale fra Domenico Gratter di Susà e Do menico Lunedi Tergine. — S. 1. c a -> B. c. tr. 2707. 22 . Flemme. [Questioni tra il Vescovo di Trento e la Camera deir Austria circa questa valle'], — S. 1-. e a., B. c. tr. 122/3. 23. Gaudenti Antonio. — Parere sopra la controversia mossa dalla comunità di Ravir.a e Pissavacca alla rev.ma Pro positura di Trento per il mantenimen to del Curato. — S. 1., 1793. 24. Grammatica G. Adolfo. — . Cento anni

, [dal 1782 al nostro tempo] di . cronaca giudiziaria dei circoli di Trento e Rovereto estratti dall 1 opera del S.r Luigi ftfages « Die Justizverwaltung in. Tirsi und Vorarlberg in den letzten lmndert Jahren ». — Rovereto, Sot- tocliiesa, 1888, 25. Grassi* G- B. — Difesa e ragioni dei Canonici della collegiata di Arco con tro le accuse e le pretese dell’arciprete Francesco Santoni. — 8. L, 1781. 26. — Risposta alla scrittura dei cosidetti Confratelli del Santissimo della città di Rovereto, àrea

et viduae rei. ab oh D. Carolo Bonaventura comite ab Arcu cum D. Capitaneo, Iv, lac. Ricciardo disparibus ecc. suffragiis ab ecc. Mantuae senatu judicata ecc. — Mantuae, Bozzoni, 1722. [V. B. c.tr . /20/j]. 29. Detterà intorno alla sentenza imper. emanata nella causa de’ macelli ecc. [1782]. — S. 1. c a., B. c. tr. 3063/1. ZO. Libello di quattro consiglieri aulici [Festi, Leporini, Hippoliti, Prati] che furono ostaggi della città di Trento presso l’armata francese, contro il vice- cancelliere Consolati

co], S. L, i/8r, B, c. tr, 26/4. 35. — Scrittura ossia replica contra la ri sposta dell’ arciprete della collegiata d’Ar- co. — S. 1. e a., B. c. tr. 3435/5. 36. Memoriale del Magistrato consolare di Trento, a S. A. R. il Vesc- Trine, sopra il diritto del pubblico di esigere dai possessori delle case la spesa del rifacimento dei selciati della città ecc. presentato già nell’ ecc.sb Consiglio a- gli 11 Giugno 1792 ed ora accresciuto con nuovi documenti. — Trento, 1793- 37. Mezzolombardo (Parere intorno ad li na lite tra la comunità

X 12 BIBLIOGRAFI A STORICO - GIURIDICA, comunità rii Povo di avere il proprio macello, indipendentemente dal Magi strato consol. di Trento. — S. 1., i/77> B. c. tr„ i. IÓ, Duplica Aug. Imperatori submisa prò Episcopo Tridentino contra ita noncu- patos consules et conciliarios civitat, Rivae, in puncto administratioflis an nonae pubblicae et privativae muliturae frumenti. — S. I. e a., B. c. tx, 39/3. 17, Dusitto Bernardino. — Motivi che determinarono il congresso com.le di Cles a muovere lite

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Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 70 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
decisione delie cause dubbie ne giudizi civili (Milano, 1817); Delia interpretazione delle leggi (Ibid. 1817) ; Riflessioni e Massime morali, politiche e letterarie (Trento, 1819); Degli argomenti ed indisi 7 id giudizi criminali (Milano, 1820) ; Memore isteriche della citta c del territorio di Trento (Trento. 1.821—24)-; Memore intorno alla sua -vita (Padova, 1821);. Della necessità della religione alla conserva zione ed alla felicita delle società limane ecc. (Trento, 1822); 'Di scorsi

intorno ad alcune parti della scienza della legislazione (Mi lano, 1824); Osservazioni sopra la forma di procedere in giudìzio nelle cause de' creditori ecc. (Trento, 1825) ecc. Carlo A storio Martini nacque in Revò il dì 15. Agosto 1726. Figlio di avvocato con numerosa famiglia, fece Ì suoi primi studi in patria, A Trento apprese le umane lettere, ad Innsbruck, la scienza del diritto, ed a Vienna prese la laurea di dottore nelle leggi. Il padre volea fare un frate; ma provato 1 abito M cappuccino

. Fu nominato membro della Commissione aulica per gli studi, e dipoi, Con sigliere aulico' al Supremo Tribunale di Giustizia (1764). Dall’ Im peratore Giuseppe II fu promosso a Consigliere di Stato negli affari interni, e dallo stesso imperatore fu inviato in Lombardia e nel Belgio quale commissario imperiale per lo stabilimento del nuovo Co dice giudiziario e la organizzazione dei rispettivi tribunali. L’Im peratore Francesco II lo creò presidente della Commissione legislativa, dalla quale uscì il nuovo

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