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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 35 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
religiöse ed ai doveri civici, ma gelosa delle proprie storiche prerogative"(Dematteis 1986, p.22). Questo istituto fondiario fu abolito dal Fascismo, ma reintrodotto dopo la guerra con una legge provinciale. Oggi, in Alto Adi ge, su 19.000 aziende agricole 11.000 sono "masi chiusi". Le tipologie architettoniche e di organizzazione dei masi in Tirolo sono svariate. In particolare, nei dintorni di Chiusa e nella Val d'lsarco in genere, la struttura del maso montano (Berghof) piü diffusa e quella del

Paarhof di derivazione tedesco-bavarese, in cui l'edificio abitativo, il Feuerhaus, la "casa del fuoco"dove c'e la Stube con la stufa in muratura, e separata dal fabbricato rurale, il Futterhaus, la"casa del foraggio"riservata al bestiame, alle scorte ed agli attrezzi da lavoro. La sepa- razione tra gli ambienti ha da sempre consentito di tenere sotto controllo le possibilitä d'incendio. Agli edifici principali spesso si accompagnano un magazzino (Kasten), un molino privato ed il forno esterno per

la cottura del pane, la cappella di famiglia, un'edicola sacra, l'abbeveratoio per le bestie. II modello edilizio del Feuerhaus e per Io piü articolato in un piano inferiore in muratura, il Kellergeschoß, dove si trovano gli ambienti di lavoro e di conservazione dei prodotti agricoli (nei masi vinicoli una parte e adibita al trattamento delle uve), un piano superiore anch'esso murato, 10 Stubenstock con il suo terrazzo (Söller), raggiungibile da una scala esterna o, nelle costruzioni addossate ai crinali

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 240 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
Fra'"Barbarossa" Agli scontri del maggio 1809 prese parte come combattente, addirittura come comandante ed acceso animatore delle truppe contadine il frate cappuccino Joachim Haspinger (1776-1858), a quel tempo ospite del convento di Chiusa, dopo che l'anno prima i bavaresi avevano disperso la sua comunitä di Silandro. In quell'occasione i soldati avevano caricato i frati su carri trattandoli come delle bestie, e l'indignazione aveva spinto l'iroso P.Joachim a rivolgersi ad un ufficiale

in Val Casies/St.Martin in Gsies, ed era stato battezzato col nome di Johann Simon. Nel 1793 aveva iniziato gli studi ginnasiali presso i Francescani di Bolzano e, durante le guerre antifrancesi del '96, non se ne era rimasto con le mani in mano, arruolandosi tra i Landesschützen di Monguelfo/Welsberg. Nel novembre 1802, dopo un periodo di studi filosofici ad Innsbruck, Johann Simon Haspinger fu accolto come novizio tra i Cappuccini di Appiano. II 1 settembre 1805 fu ordinato sacerdote a Merano

. Precedentemente aveva avuto modo di conoscere Andreas Hofer durante un viaggio a Vipiteno. Mandato a Silandro come frate questuante, dopo la soppressione del convento riparö a Chiusa il 17 agosto 1808. Di qui ripetute volte si recö in campo insieme agli Schützen di Chiusa in difesa della Patria tirolese: alla fine dell'aprile 1809 e poi in maggio quando, il 29 del mese, fu al comando dell'ala sinistra all'assalto del Bergisel. In agosto il fiero cappuccino guidava le truppe isarchesi nelle battaglie della

territoriale costrinse gli ap- pena 300 soldati francesi alla fuga. La protezione di Chiusa e della sua popolazione passö quindi sotto il comando di Johann Oberhäuser. Ma il trionfo fu di breve durata, giacche alcuni giorni dopo, il 5 dicembre, il generale Severoli attaccö e vinse con 2400 uomini le difese locali, irrompendo nella cittadina e minacciando di metterla a ferro e fuoco per punire la sua ribellione. Fu in questa situazione di estrema necessi- tä che si fece avanti l’allora borgomastro Joseph

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 128 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
Una curiosa corrispondenza storica lega in qualche modo Sabiona alle movimentate vicende che, tra il 1860 ed il 1872, portarono alla formazione del Regno d'Italia. Per gli Austriaci il nuovo Stato rappresentava l’inquietante nemico del Sud, giunto alle soglie del Tirolo asburgico dopo l'agosto del 1866, dopo che a ratifica del trattato di Praga gli Italiani avevano ottenuto da Vienna la cessione del Veneto. In questa occa- sione, come in tutte quelle che segnarono gli scontri drammatici tra

di ristrutturazione degli edifici danneggiati. Una nota di costume: il 18 aprile del 1948, in occasione delle prime elezioni per il Parlamento della neonata Repubblica Italiana, tutte le monache uscirono dopo se- coli dal monastero per recarsi, compatte, al seggio di Chiusa ad esprimere il loro voto. Tra di esse anche la piü anziana, l'ottantatreenne Madre Bernarda che, proprio quell'anno, celebrava il giubileo di diamante della sua professione religiosa! Nel settembre 1986 la comunitä monastica ha potuto

al di lä dell'indubbia valenza turistica e paesaggisti- ca. Oggi Sabiona rimane anche l'unica abbazia di monache benedettine in Sudtirolo dopo la soppressione, nel 1785, di quella di Sonnenburg/Castelbadia. Dal 1996 la regge in nome dei SS. Benedetto e Scolastica l'undicesima Abbadessa, la Rev.Madre Maria Ancilla Hohenegger, originaria della Val Venosta. Le monache, dal 1910 legate alla regola di Beuron, vivono dei proventi della raccolta di frutta ed uva, confeziona- no paramenti sacri ed accolgono ed assistono

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 81 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
Tra maggio e giugno la lenta ripresa estiva si awerte perö anche nella concentrazio- ne di feste liturgiche tra le piü significative deH'anno, a cominciare dalla Pentecoste, "Pfingstfest”, festeggiata in Alto Adige anche il lunedi detto, appunto, “Pfingstmon tag”-. sono i giorni riservati al conferimento del Sacramento della Cresima e, sopra l'altare maggiore, troneggia in un mare di raggi dorati la colomba dello Spirito San to. Due domeniche dopo Pentecoste la cittadina si veste di colori per

la solennissima processione di "Frohnleichnam”-. dopo la Messa bilingue celebrata all’aperto nel piazzale antistante il Comune, il corteo dei fedeli sfila per le vie parate a festa, ac- compagnando il SS. Sacramento che, portato dal Decano all'ombra del baldacchino, e regalmente scortato dalla locale compagnia degli Schützen in formazione compatta e dalle antiche insegne lignee delle corporazioni artigiane (“ Zunftstangen "). L'insieme disegna un impressionante quadro di solennitä e di profonda devozione che

de seo (sego) che ardevano le quäl tutte erano poste a honor de Christo.” 68 Ai tempi in cui la solennitä del Corpo e Sangue del Signore si commemorava di gio- vedi, il giorno dopo era detto "Goldener Freitag", "Venerdi d'oro", e in varie localitä dei dintorni di Chiusa si intraprendevano lunghe processioni devozionali di maso in maso, di cappella in cappella. Detti “Gerichtsumgänge”, le rogazioni itineranti erano tradizione a Caerna, a Velturno e a Villandro e si svolgevano praticamente lungo tut

to il territorio comunale di ciascun paese. Intorno al giorno di S. Vito, 15 giugno, gli allevatori da tempi immemori, ogni anno di nuovo, portano il bestiame a svernare in montagna; a Lazfons, prima che le mucche lascino le stalle per Y”Almauftrieb", per l’ascesa in malga, si recita un Paternoster e si aspergono gli animali con l’acqua benedetta. Oltre un mese dopo, verso il 25 luglio - S. Giacomo (il garante del buono svolgimento della vita nell'alpeggio e patrono di Lazfons) e S. Cristoforo - si controllano

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 127 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
venerata immagine di S. Maria della Palude di Bolzano. Alla destra della figura inginocchiata, dalla cui bocca escono le parole Erzei ge dich (als) eine Muther ("mostrati madre”), giacciono in terra un abito monacale e il velo benedettino accanto ad una spada e ad una corona d'alloro.” 161 Il 20 ottobre 1809, dopo la vittoria degli Schützen di Andreas Hofer al Bergisel, le suore poterono perciö tornare nel loro monastero; ma giä il 5 dicembre dello stesso anno le truppe francesi del generale Severoli

, in marcia verso Bressanone, occuparono nuovamente Chiusa e Sabiona. Il panico che ne segui portö ad una fatale disgrazia: una monaca di origine gardenese, Benedikta Senoner, volendosi mettere frettolosamente al riparo, precipitö dalle rocce e mori. Le cronache raccontano che ai funerali della sventurata suora, tre giorni dopo, partecipö con sincero rammarico lo stesso generale francese. Militari francesi prima, bavaresi poi occuparono il convento e ne fecero una caserma provocando anche alcuni danni

alle strutture. In simili frangenti le monache dovet- tero forzatamente abbandonare la propria sede per rifugiarsi nel castello vescovile di Velturno, dal quäle poterono far ritorno non prima del 1814. Il 24 giugno di quell'anno infatti il Tirolo rientrava in possesso della corona asbur- gica; e il 3 dicembre di due anni dopo, un decreto di Corte concedeva alla comunitä religiosa il permesso di tornare ad accogliere candidate alla clausura, anche se in numero ristretto. Le politiche di Restaurazione

deW'ancien regime non risparmiarono nemmeno le ter- re tra i monti: nella Candelora del 1819 si sanciva ufficialmente il passaggio della comunitä monastica di Sabiona, insieme ai Decanati di Chiusa, Castelrotto e Fassa, sotto la giurisdizione diocesana di Trento. Cosi aveva disposto il papa Pio VII in una bolla del 2 maggio 1818, rispondendo in questo modo alle esigenze del governo di Vienna di riorganizzare i territori sottrattigli nel periodo della dominazione franco- bavarese. Soltanto 146 anni dopo

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 82 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
settimane”), Barnaba l'll ("Se piove a S. Barnaba, in autunno nella botte ci sarä acqua”), e il giä menzionato Vito ("S. Vito, non far piovere, perche all'orzo non serve!"). 11 26 giugno poi a Chiusa e, sin dal tardo Medioevo, il giorno del “Wetterherren-Markt", del mercato dei SS. Giovanni e Paolo, i due martiri romani piü potenti tra i celesti manipolatori dell' atmosfera. Un mese dopo l’acqua, quella benedetta, torna ad essere protagonista nei riti del 31 luglio, festa di S. Ignazio, allorquando

, nei giorni duri delle guerre antinapoleoniche aveva affidato l'intero Land Tirol alla celeste protezione della Vergine, stringendo un voto con la Regina del Cielo; voto che 11 Tirolo ha solennemente rinnovato, 150 anni dopo, nei 1959. 70 In quello che per i piü e ormai soltanto il vacanziero giorno di Ferragosto, un delicato segno contadino di venerazione mariana si conserva ancor sempre nella tradizione popolare, il gesto della ‘‘Kräuterweihe”, della benedizione dei variopinti mazzetti di erbe

aromatiche che, portati a casa dopo la Messa, andranno ad ornare il ‘‘Gotteswinkel”, 71 oppure saranno offerti come dono augurale ad amici e parenti o posti a decoro sulle tombe dei cari. Le prime pioggie d’agosto scenderanno ad interrompere il breve idillio estivo con il preannuncio che presto un altro autunno arriverä; dopo la mietitura del mais, la 69 Fink 1989, pp. 193 ss. 70 Haider 1985, p. 286. 71 L’”angolo di Dio" e quel cantuccio che nella stube, per tradizione, e riservato al Crocifisso

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 286 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
provinciale si cercava di riorganizzare le istituzioni politico-ammi- nistrative. In particolare, a partire dal settembre 1945 spettö al sign. Josef Prader l’incarico di guidare il comune di Chiusa fino al 1950 quando, nominato dal Prefetto di Bolzano, lo sostitui Anton Scheidle. Il 25 maggio 1952 si tennero le prime elezioni amministrative del Dopoguerra che, a Chiusa, confermarono lo Scheidle nel ruolo di sindaco. Fino al 1960 egli rimase saidamente alla guida dell'amministrazione comu- nale, dopo

, se la migrazione forzata aveva privato la popolazione attiva della Provincia solo di un 10% di contadini, al contra rio ben il 67% della forza lavoro dei settori artigianale ed industriale aveva dovuto abbandonare FAlto Adige agli inizi degli anni '40. 524 Per un certo tempo i comparti dell’industria e deH’imprenditoria rimasero per lo piü negletti dai politici locali, che continuavano ad identificarli con Todiata immagine deH'Italia e del fascismo”. 525 Dal 1948 molti fuoriusciti sudtirolesi "rioptarono” per

l'Italia, o meglio per il ritorno a casa nella loro Heimat, anche se i difficili rapporti tra FAustria e l'Italia resero lento e difficoltoso il rientro degli Optanti. Tuttavia, il graduale incremento demografico di tedeschi e ladini tra gli anni ’50-’60 contribui a controbilanciare il nutrito afflus- so di nuove correnti immigratorie provenienti dalFItalia, specialmente dal Veneto. Gli immigrati italiani erano in cerca di lavoro e di casa, che trovarono stabilendosi soprattutto nelle cittä e lungo

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 80 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
celebrazione delle Prime Comunioni allorquando le vie cittadine, im- bandierate a festa, sono percorse dalla processione dei giovani Comunicandi scortati in chiesa dalle note della fanfara comunale. Due domeniche dopo Pasqua tutta la diocesi celebra la festa del suo Patrono, S. Cas- siano: e " Kassianisonntag” e a Bressanone si svolge la solenne processione con le reliquie dei Santi protettori, cui partecipa l’intera Val d'Isarco. Perö Chiusa, ai piedi del santo monte di Cassiano, curiosamente non riserva

particolari celebrazioni al Martire di Imola, se si eccettua l'usanza di portare in processione al Corpus Domi ni un busto-reliquiario del Santo, accompagnato dalle insegne lignee dei cosiddetti “Kassianslöffel”, i "cucchiai di S. Cassiano”. In maggio, quindi oramai in piena primavera, il 3 del mese, giorno di S. Floriano celeste difensore contro le inondazioni e gli incendi, era particolarmente sentito dal popolo. Oggigiorno e ancora costume che i Vigili del Fuoco Volontari, la domenica dopo il 3 maggio

inattese gelate notturne possano vanificare il lavoro nei frutteti e nei vigneti. 66 Haider 1985, p. 175. 67 Ibd., p. 214, Tr.d.A. L"'elemosina" o "banchetto di S. Floriano" appare nei documenti per la prima volta nei 1466. Le stesse autoritä cittadine (il Capitano, il Giudice, il Sindaco, lo Scrivano della Dogana, il Prevosto, il Parroco) distribuivano i generi alimentari ai pove ri, i quali generalmente si recavano a consumarli nella locanda "All’Orso”. La tradizione si mantenne fino al 1787; fu poi

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 231 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
Tirolo”! 433 Si narra che, quando il 25 novembre 1687 il Principe-vescovo Johann Franz dei Conti Khuen sah a Sabiona per consacrare la chiesa della nuova abbazia, si sarebbe rivolto al parroco Matthias, trionfante per aver conseguito dopo tante fatiche la realizzazione del suo sogno, con queste parole: "Il leone (i Khuen portano il leone nello stemma) e l'orso (questo invece gli Jenner) sapranno ben custodire Sabiona!". 434 Il 30 marzo 1691 Matthias Jenner, lo sguardo rivolto alla rupe

, si spegneva nella Canonica di Chiusa con la parola „Sabiona" sulle labbra. "Matthias giace, la mano destra alla croce sul petto, nell'altra un frammento di minerale dei Tauri, Canonico del Duomo brissinese e imprenditore, sepolto davanti all'altar maggiore della chiesa abbaziale, vicino ai fondatori dell’episcopio." 435 L'amato fratello Michael lo avrebbe seguito solo anni dopo, il 5 aprile del 1723. 4.15. Chiusa a cavallo tra Seicento e Settecento: una regina fonda un convento di umili frati Allo scadere

distrutto, ma, grate a Dio per lo scampato pericolo, il 18 del mese avevano invitato la popola- zione ad una solenne processione in onore di S. Floriano. Qualche anno dopo il Parroco Matthias Jenner di onorata memoria era riuscito nell'intento di rifare di Sabiona il cuore pulsante della sua comunitä, con l'edificare lassü l'imponente monastero per le benedettine, giunte da Salisburgo ed insediatesi il 27 febbraio 1685. Pochi anni dopo la fondazione sabionense accadeva che il 6 ottobre 1699, nella zona

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Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 232 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
II 9 aprile di 46 anni prima il Pon- tifeser aveva visto la luce nella casa Zoppolt al Fraghes. Da ra- gazzo si era laureato in filosofia ad Augusta ed aveva poi deciso di entrare nell'ordine dei Cappucci- ni. Dopo l'ordinazione sacerdota- le, nel 1685 veniva chiamato ad Heidelberg, alla corte del Princi pe elettore del Palatinato Philipp Wilhelm von Pfalz-Neuburg, come precettore ed accompagnato- re spirituale della sua prole. Nel 1690, divenuto confessore privato della principessa Maria Anna

, la accompagnava a Madrid dopo che questa, il 4 maggio, s'era unita in matrimonio col re di Spagna Carlo II (1665-1700). Nel 1692 il padre Gabriel veniva nominato addirit- tura Cappellano Maggiore di Cor te, ottenendo in questo ruolo diversi riconoscimenti e la stima generale per le sue doti e politiche e spirituali. Da parte sua perö il frate, mentre rifiutava i titoli eccle- siastici e gli onori mondani che gli si volevano tributäre, non perdeva occasione per ricordare alla Regina che lui un desiderio

lo avrebbe giä, quello di veder costruire un convento cappuccino proprio nella sua cittadina natale. E finalmente fu esaudito: il 5 ottobre del 1699 dalla coppia Gabriel Sepp zu Rechegg e Barbara dei Lutz zu Glatsch si acquistö, per 4.500 fiorini, un terreno non distante dalla casa paterna del Pontifeser; il giorno dopo si procedette alla solenne posa della pietra di fondazione, presente il Principe-vescovo von Khuen. Narrano le cronache del convento: "II 6 ottobre, di prima mattina, venne a Chiusa

il Principe-vescovo. Qui indosso i paramenti pontificali nella Chiesa Parrocchiaie, movendo poi in solenne pro- cessione al luogo dei cantiere. Malgrado il tempo piovoso, accompagnavano il corteo quattro Canonici del Duomo, due Decani, quattro Parroci, undici Cappuccini ed una gran folla di popoio. A causa dei freddo e per desiderio dei Vescovo, l’omelia festiva dovette essere rimandata. In conciusione fu espresso un grande ringraziamento da parte dei Cappuccini al Vescovo visibiimente rallegrato. Dopo

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2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 182 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
gli abitanti di Verdignes, Pradello e di Leitach/Coste tenevano i loro giudizi presso la torre, ma probabilmente all'esterno del portone superiore, situato piü a nord dell’attuale e quindi sul proprio territorio, oltre il confine della cittä. 1 cittadini, sotto minaccia di puni- zione, erano obbligati a presenziare a queste assemblee che si tenevano almeno due volte l'anno, il 29 settembre ( Michaelitag ) e in Quaresima (dopo il 1548, in luglio e in dicembre) (Pernthaler 1905

-vescovile nel 1803. 310 Secondo lo Statuto civico del 1428 era incluso tra i cittadini effettivi di Chiusa chi, dopo un periodo di residenza stabile in cittä, venisse riconosciuto tale durante una delle as semblee pubbliche dello Ehehaft Taiding. Da un documento del 1446 (Archivio di Stato Bolzano, 97/9 A, documento de dato 13 settembre 1446) apprendiamo che tra i requisiti richiesti per la cittadinanza vi erano "il matrimonio, la libertä personale, l’integritä civile e penale nonche una residenza

, pp. 86-95). 311 Sebbene dopo il 1208 i diritti parrocchiali fossero confluiti nella dotazione della chiesa- ospizio dei Ss. Apostoli, la cittadinanza chiusana continuö a curare l'amministrazione del patrimonio di S. Andrea affidandola, appunto, ai "Kirchpröpste" comunali. A conferma dei forti sentimenti civici dei Chiusani nei confronti della "loro” chiesa, dal 1381 si effettuaro- no donazioni per la recita perenne di messe mattutine in S. Andrea che, dal 1397, per con- cessione del vescovo Ulrich e del

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Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 329 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
viaggiare daU'Italia verso YAustria, prese perö la strada verso Yeternitä e concluse la sua vita a Chiusa il 17 febbraio del 1735. Cadde vittima della morte dopo essere stato sotto le armi per la Fede e per Ylmperatore. II tempo della sua vita era di appena 59 anni, quello della suagloria e eterno . 619 Figura emblematica ed attualissima quella di Franz Leopold barone von Zungenberg (1676-1735), feldmaresciallo degli Ussari e figlio di Mehmed Czonka-Beg, pasciä e comandante della fortezza turca

di Budapest (Ofen). Caduta l'intera famiglia nelle mani degli austriaci durante l'assedio della cittä, i suoi membri vennero condotti a forza alla corte imperiale. Dieci anni dopo, il 6 gennaio 1696, Mehmed e tutti i suoi familiari vennero battezzati nella fede cattolica dall’arcivescovo di Vienna, card. conte Kolonics: lo stesso imperatore Leopoldo I volle tenere a battesimo l’ex pasciä, mentre per il figlio ventenne fece da padrino il delfino Franz Leopold, il futuro impe ratore Giuseppe I. L’alto rango

dei neobattezzati turchi venne confermato dal sovra- no che li accolse nelle fila della nobiltä real-imperiale con il titolo, appunto, di von Zungenberg. Arruolatosi nell’esercito austro-ungarico, il barone Franz Leopold fece una brillante carriera; il fato volle perö che, di ritorno da una campagna militare in Italia, 620 sostando a Chiusa il generale di Cavalleria venisse colpito da un ictus, mo- rendone due giorni dopo - come informa l’epitaffio - il 17 febbraio 1735. Il giorno 19 egli venne

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Seite 77 von 412
Autor: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Ort: Brixen
Verlag: Weger
Umfang: 406 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 401 - 406
Schlagwort: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 274.911
Intern-ID: 510589
dell'Italia, in chiesa si riceve la benedizione della gola. Previsioni del tempo: "S. Bia- gio scorcia le corna all’inverno" (" St.BIasius stößt dem Winter die Hörner ab")\ Come una nota apparentemente discordante con la sacralitä delle feste ecclesiasti- che, ogni anno la domenica dopo il 20 febbraio, in tutte le localitä del Tirolo storico ivi inclusa la nostra Chiusa, si commemora con devozione laica un mito patriottico: in quella data sulle cuspidi dei campanili come sulle facciate delle

severe e celebrazioni scandite da roboanti discorsi e dagli immancabili “Ehrensalveschüße”, gli spari a salve ritornati in voga da qualche anno. Lo stesso rito si ripeterä con eguale intensitä emotiva in giu- gno la domenica dopo il Corpus Domini, festa del Sacro Cuore, quando tutti i segni del sentimento patrio si riaccenderanno (anche in senso letterale, con gli spettacolari fuochi sulle montagne!) per ricordare il patto che il 3 giugno 1796 gli Stati Generali tirolesi, riuniti nella Parrocchiale

da circa 40 persone. I costumi che indossano sono quelli dei rispettivi paesi"(da Bell'ltalia n.6, dicembre 1990). In particolare la compagnia dei tiratori scelti (questo significa in italiano la parola Schützen ) di Chiu sa, dopo la soppressione in epoca fascista, e stata rifondata il 29 aprile 1978 nei locali dell'albergo "Rier"ed intitolata al frate cappuccino P. Joachim Haspinger, combattente per l'indipendenza tiro lese. II 1998 ha visto l'inaugurazione della restaurata bandiera della compagnia

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