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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 65 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
Anger (n. 164) e das Michele Flecken Stück (n. 171). Un Balthassar Fühler e no- minato nel 1563, mentre Stephan Bühler fu sindaco di Egna nel 1676. Se Michele Fleck(en) fosse un abitante di Egna, non e documentato; piü probabilmente si tratta di una storpiatura di Michelfleck «grande appezzamento» (medio alto-tedesco michel «grande, forte»), Derivano sicuramente dal nome dei proprietari del terreno il Baldironi Anger (n. 29), il Payr Anger (n. 44) e il Kapuzinergarten, Kapuzineranger

(il colono che dissodava am Stein era appunto der Steiner ). Al n. 394 del Catasto Tere- siano troviamo Wiese, Weingarten hinterm Markt, genannt in Stain; il Rigel Stein rap- presenta quindi la continuazione del sopra citato Rigel hinterm Markt e si estende da Egna verso sud. Ne fa parte il Moos im Rigel Stain (n. 179-184), suddiviso in Stiermoos e Kühmoos (n. 602, 603), dove una volta si trovavano pascoli per tori e mucche (citati nel 1430 come Stain müsen). Per il resto vengono citati prati

, vigneti e campi in Rigel Stain oppure im Rigel Stain (n. 232, 264, 352, 473), ma anche semplicemente in Stain, Stein (n. 315, 582, 596) e am Stain (n. 341). Viene considerata parte degli Stain Gütern anche la zona boschiva di Lub Holz (n. 326). Holz viene qui usato nel senso di «bosco», il «bosco del Lub». Lub e una forma di alternanza vocalica di Lob, che appare nel 1413 come soprannome ad Appiano: Barth, der Lob. Lob- appare frequentemente nei nomi propri dell’antico bavarese ( Lobehart, Lobolf

Loblin ecc.); si tratta del V alternanza voca lica dell’antico alto-tedesco liuba «affetto»; il significato del nome e quindi «l’amato». Il nome Stein e documentato - in parte solo nella forma latinizzata - dall’inizio del XV secolo, ma la sua origine risale sicuramente alla prima colonizzazione tedesca. Tro viamo le seguenti citazioni: in rigula ubi ad lapidem dicitur (1426), an der stat gen. Zum Stain (1429, 1430, 1500), in der rigl Am Stain ander der klausen (1501), sub burgo Egne nuncupat

, Am Stain (1531). Rigel Reif. - Il significato e l’etimologia del nome sono giä stati spiegati. Appezza- menti (prati, vigneti, campi) la cui posizione e definita con in Rig(e)l Reif, si trovano ai numeri 145, 146, 177, 222, 223, 240, 241, 278, 334, 461, 462, 481, 486, 536 e 544; la definizione del luogo in der Reif, auf der Reif la. troviamo ai numeri 320, 321 e 483; la piu precisa definizione di parti del Rigel con Schrott (Reif I., II., III., mitterer, ändertet- Schrott) la si trova ai numeri 280

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 189 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
i trasporti con carri, sia quelli ordinari sia quelli per conto del sovrano. Ogni volta che la piena portava via il ponte bisognava ricorrere al traghetto a fune. Una delle prime notizie su lavori di arginamento risale al 1299; sui libri mastri del conte appaiono spese «pro munitione contra aquam sub Branzol». 48 Nel medioevo fra Sig- mundskron (Castel Firmiano) e San Michele c’erano solo due ponti sull’Adige: ad Egna ed a Salomo, ambedue importanti per il traffico diretto all’Oltradige, Merano, Val

verso Termeno; il maso, coltivato da un certo Rasner, versava ogni anno a san Martino 15 lire. Non sappiamo se la torre si identificasse con quella di Rupert citata nel 1282 o con quella detta «Öder Turm» al limite inferiore del borgo, nominata nel 1408, che se- condo Hye sarebbe stata il campanile della chiesa di san Gallo. 41 Curavano la manutenzione del ponte gli abitanti di Egna e Montagna; nel 1384 sorse una lite perche quelli di Montagna volevano pagare di meno, usando il ponte con minor

frequenza. 42 Negli atti della lite appare di nuovo il pedaggio governativo: infatti il duca Leopoldo d’Asburgo, confermando nel 1396 i privilegi di Egna, elenca il fondaco, il tri- bunale, il ponte e la stima del legname. 43 Ne risulta incidentalmente che gli egnesi dete- nevano una specie di monopolio per la stima dei tronchi accumulati sulla riva per la ven- dita. Secondo una testimonianza del 1405, fra le entrate del distretto di Egna c’erano la fluitazione dei tronchi sull’Adige ed il dazio sul

legname. 44 Ma torniamo al ponte. Con una sentenza arbitrale del 1420 si suddivisero fra i quartieri di Egna i costi di un «Erker» costruito sul fiume, stimati da Heinrich Payr di Termeno e Marx Strobl giudice di Calda- ro. 45 Non si capisce se si trattava di un allargamento a balcone fatto al centro del ponte, come piazzuola per eventuali incroci, o di uno sporto sulla vicina torretta per controllare meglio il transito; la prima ipotesi pare confermata dal fatto che il confine fra Egna e Termeno

si trovava a metä del ponte. 46 Un’altra testimonianza del 1506 conferma che tutti i quartieri contribuivano alla costruzione di capriate per consolidare le sponde del fiume, ma solo Egna e Montagna dovevano assicurare la manutenzione del ponte, per che solo i loro abitanti possedevano terreni al di lä del fiume. 47 Il Comune di Egna vantava proprietä collettive indivise (Allmende) oltre 1’Adige, di- ritto che provocö lunghe contese con Caldaro-Termeno-Cortaccia, analizzate dettagliata- mente

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 649 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
IV. Conclusioni. Nelle pagine precedenti furono poste alcune premesse e si sono indicati alcuni aspetti della situazione o problemi, che contengono anche le linee lungo le quali dovrebbe svolgersi il nostro lavoro di avanzata nazionale. I dettagli vanno studiati e adattati ai luoghi e alle contingenze. Ma 1’importante si e che il piano di lavoro stabilito venga poi, con fermezza e con fiducia, ininterrottamente svolto fino alla meta. Riassumendo: la conquista della terra, la rinnovazione del

clero, l’educazione e il collocamento della gioventü, la scelta dei maestri e dei gerarchi locali, la creazione delle <Case Fasciste>, l’ingranamento delle attivitä economiche comunali nel quadro della vita nazionale, sono i problemi piü salienti su cui deve convergere, intensa e continua, la nostra attenzione. A tale scopo perö necessita avere in ogni momento una precisa conoscenza dei bisogni della zona, delle variazioni che vi si verificano, e degli effetti del nostro intervento. E ciö puö

succedere soltanto attraverso un organo sito nel capoluogo, dove vengono raccolti tutti i dati utili e promossi i collegamenti d’informazione e di lavoro necessari. Tale organo, la cui sede naturale sembra non possa essere altra che la Federazione del Partito, dovrebbe compren- dere in primo luogo un <ufficio statistico>, attraverso il quäle sia possibile di seguire la vera vita della zona mista, ossia le variazioni demografiche (migrazioni, nuzialitä ecc.), economiche (trapassi immobiliari, attivitä

commer- ciali ecc.) e politiche (clero, studenti ecc.). Le indicazioni attingibili da tali dati statistici dovrebbero poi utilizzarsi per lo Studio e, nei limiti del possibile, la soluzione dei relativi problemi, in qualunque sede, e colla collaborazione di chiunque, ente o persona, possa arre- care qualche vantaggioso apporto all’avanzata nazionale che e per noi uno storico dovere.» Fin qui il rapporto. Per quel che riguarda il capitoletto sul clero, il professor Albert Grandi osserva giustamente

di religione allTstituto Agrario di San Michele. 67 cfr. Ludwig W. Regele, Das Unterland in der Zeit von 1914 bis 1948, in Das Südtiroler Unterland, Athesia, 1980 68 IB, 4. 11.1939 69 in Paolo Piccoli, op. cit. pag. 450. Piccoli cita, pag. 440, anche una relazione delFIspettore di zona, Arturo de Vuo- no e dei segretari dei Fasci della Zona - tra questi Casari di Egna - che per il 1934 elabora un progetto di bilancio per la Propaganda e uno stralcio di una relazione ispettiva sui compensi agli ispettori

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 316 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
274 f e 30 dalla chiesa, dalF ospedale, dal fondo scuola. In una comunicazione al Viceprefetto di Bolzano, datata 24. 11. 1812, il sindaco Pardatscher elenca i maestri del comune di Egna; a Egna c’era ancora Anton Drexler della Svevia, sagrestano, di 56 anni, approvato dal governo austriaco, mentre a Montan c’era Michele Silier, da Montan, organista, di 48 anni, non diplomato; a Aldino c’era Giovanni Wieser di Aldino, di 33 anni, non diplomato (cfr. AstBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 278

Formato Municipio di Egna li 29. 10. 1812. Carlo Makowitz anziano, per il sindaco (A. St. BZ, Capitanato Bz, 1812, mazzo n. 139). 274 Cecila Kofler era moglie del maestro Drexler (cfr. APBZ, Capitanato BZ, mazzo n. 139). 275 II 15. 1. 1812 il sindaco di Egna, Pardatscher riferisce al Viceprefetto di Bolzano che «in tutta questa comune (co- me e notorio) non s’arritrova persona a cui sian note entrambe le lingue» e, anche se si trovasse, il sindaco si chie- deva come pagarla

; il 17. 1 il Viceprefetto risponde di considerare senza fondamento le ragioni addotte dal sindaco perche il comune potrebbe ricorrere alle valli vicine e termina minacciando «Io Le dichiaro quindi signor Sindaco che se nel termine giä fissato non ottempererä ... La denuncerö alle superiori Autoritä»; il 30. 1. successivo il sin daco propone don Gioseppe Concini di Denno come maestro di Italiano; dopo scambio di lettere tra Viceprefetto, sindaco e don Concini (del 2. 3, del 25. 3, del 7. 4,) il sindaco Pardatscher invia

al Viceprefetto protocollo della se- duta comunale del 6. 6. 1812 che attribuiva uno stipendio di 600 f. a don Concini; 1’ 11. 7 il Prefetto di Trento non approva pero lo stipendio giudicato troppo alto, cosi il 21. 08. 1812 don Concini limita a 400 f le proprie pretese e il 28. 8. il sindaco accetta definitivamente a nome del comune (cfr. AStBz, Capitanato di Bolzano, mazzo 139). 276 Cfr. AStBz, Atti del Capitanato Bolzano, mazzo n. 139. 277 In un prospetto compilato a cura del Viceprefetto di Bolzano

il 28. 3. 1811 (mazzo n. 139) su «Lo stato indicativo le circostanze delle pubbliche scuole elementari nelle comuni del distretto di Bolzano», figurano i seguenti dati biografici del maestro di Egna Drexl Anton il quäle era maestro patentato dal governo austriaco, insegnava in una scuola di lingua tedesca per cinque ore al di «giusta il sistema bavaro», a ben 90 scolari e scolare; aveva 54 anni d’etä, 36 di servizio, capacitä «sufficienti», godeva di moralitä «buona», fungeva anche da sagrestano; riceveva

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 235 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
naco e frate» e segnandosi come autore di libri di canto «in memoria del confratello, pa- dre Alberto». 28 E probabile pure sia esistita scuola di grammatica presso il monastero di S. Michele all'Adige, visti anche gli scopi culturali e pastorali della sua fondazione, nonostante lo scetticismo dello Sparber. 29 Corrisponde, infatti, al vero che, oltre aH’«Henricus scolaris» che compare come te ste in due punti dell’urbario «nuovo» del monastero di S. Michele redatto nel 1 173 30 , non

disponiamo di prove positive circa l’esistenza di questa scuola; non mancano perö prove almeno indirette circa la sua possibilitä. Infatti, visto che, nel 1309 31 , la prepositura era l’istituzione monastica della diocesi gravata dalla tassazione piü rilevante, cioe 70 marche e considerato il numero dei con- ventuali ivi ospitati (da dieci a quindici in media, secondo il Weber; una ventina secondo il Mariani), non si possono accampare povertä del monastero e carenza di personale per escludere

la possibilitä di una simile scuola a S. Michele. D’altro canto va anche subito riconosciuto che essa non sembra figurare, come si vedrä anche piü avanti, fra le localitä di Studio e di formazione scelte dai cittadini di Egna, almeno nel Cinquecento. Programmi e pedagogia delle scuole episcopali e conventuali in regione Cerchiamo ora di raccogliere le linee organizzativo-pedagogiche essenziali di queste nostre scuole medievali ecclesiastiche. Al vertice dell’organizzazione, come supremo reggitore

e responsabile di queste scuole era lo «scolasticus» che in Tirolo, almeno fino a metä secolo XIII, insegnava an che di persona. Gli scolari coabitavano con lui presso la cattedrale o in convento dove frequentavano le sue lezioni, ricevevano i pasti, partecipavano alle funzioni sacre e alle liturgie, accudivano alle faccende di casa e ai frati ammalati o anziani, trascorrevano il tempo libero. Grazie allo Schrott, abbiamo visto negli esempi del secolo XII a Novacella che gli oblati ma anche gli alunni

esterni di quella scuola conventuale studiavano dapprima a memoria, recitavano e cantavano le preghiere principali del cristiano e poi tutti i cento- cinquanta salmi e, attraverso questo incessante esercizio, imparavano a poco a poco an che a distinguere e poi a riprodurre le lettere della scrittura testuale, cioe la scrittura esclusiva dei testi sacri. 32 Almeno dall’epoca carolingia, sulla base di quanto affermato daH’Aries (cfr. nota 12), pur restando in vigore tale insegnamento del salterio e del

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 632 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
ha anche una fi- nalitä anticrisi. Un primo notevole intervento si era avuto, ricordiamo, dopo la disastrosa alluvione del 1882. Risale a quegli anni un’ondata di immigrazione di coloni dal Trentino posto che la sistemazione degli argini aveva consentito la conquista di terra coltivabile. Lo stesso Consorzio di bonifica Monte San Michele, che dal 1982 si chiama Monte Salorno, nasce appunto nel 1893, dopo l’alluvione, e viene riconosciuto come consorzio di bonifica integrale giusto il 13 febbraio del

Ad iniziativa della Cattedra ambulante di agricoltura di Trento si tenevano corsi agrari, istruttore Romano Girardi, che si concludevano in genere con una gita a San Mi chele; una scuola di economia domestica e cucito veniva organizzata daH’ufficio di Trento dell’Opera Italia Redenta che promuoveva anche un corso specializzato in sarto- ria, insegnante Maria Ferrari. Egna esprimeva due delegati nel Consorzio bonifica Mon te San Michele. Quanto ai consumi, sappiamo dalla cifre sulle imposte

- l’esattoria era diretta dal 1926 al 1939 da Luigi (Alois) Mock, poi trasferito a Lavis, e successivamente da Mode- sto Mazzocchi - che venivano consumati 670 ettolitri di bevande; 412 risultano i capi di bestiame macellati nel 1935; il panificio comunale, con «macchinari e orto annesso» ve niva assegnato in gestione. La crisi economica, che segue il crollo della borsa di New York del 1929 e che si ma- nifesta acutamente in Alto Adige attorno al 1932, colpisce ovviamente anche la Bassa Atesina. Nel 1931

si lamenta che il prezzo dell’uva era superiore prima della guerra di ben due volte; il prezzo del bestiame diminuisce tra il 1930 e il 1931 della metä. Il calo nell’esportazione di vino e frutta si protrae per tutti gli anni Trenta, per le san- zioni seguite alla guerra d’Etiopia. La Banca del Trentino e dell’Alto Adige che aveva una succursale ad Egna chiude nel 1933 e le subentra la Banca di Trento, oggi Banca di Trento e Bolzano. La ripresa di una politica di lavori di bonifica della piana dell’Adige

1933. Tra l’altro le alluvioni continuavano. Nel maggio del 1926 «il torrente Villa rompe le briglie e la strada erariale per Bolzano viene ostruita in parecchi posti ... Il ponte tra Egna e Montagna sul Villa viene abbattuto perche pericolante; 30 metri di stradone sono asportati ad Egna. Le Campagne sono allagate» si legge su «Il Brennen» del 17 maggio di quell’anno ed il giornale non a caso ricorda il 1882; altra alluvione ricordata e quella del settembre del 1921. Nel 1935 «vari chilometri

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 263 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
e Giuda, a S. Nicolö il mae stro riceverä ogni volta dalla chiesa 24 car. e il pasto. Per tutte le quattro volte, quin- di, 3 fiorini e 12; 9. alla festa di S. Floriano, alla Dedicazione, a San Michele riceverä dalla chiesa di S. Michele di Mazon 24 carantani piü il pasto; 10. dalla confraternita del Corpus Domini egli riceverä 4 f. annui; 11. nelle settimane delle rogazioni, nelle processioni, in quella del Corpus Domini il maestro riceverä ogni volta 30 car. dal Comune; 12. per ogni processione

fuori Egna il comune metterä un cavallo a disposizione del maestro; 13. la tariffa del maestro per ogni ufficio funebre nel comune e di 30 carantani; 14. in occasione dei vespri e delle funzioni presso S. Sebastiano e la cappella di S. An tonio da Padova a Villa il maestro riceverä compenso a discrezione dei proprietari delle cappelle; 15. da ogni scolaro il maestro riceverä 36 carantani trimestrali. 1 genitori debbono quin- di inviare al maestro alla fine di ogni settimana 3 carantani per ogni

scolaro. Seguono i doveri del maestro. 1. Il maestro deve nutrire, albergare, curare e compensare un aiutomaestro esperto nel- la musica e perciö riceverä 18 f. dal comune e 6 f. dalla chiesa; 2. il maestro deve prestare la sua opera ogni domenica e festa ai vespri e alla s. Messa; 3. ogni mese e tenuto a officiare vespri e Messe delle confraternite con i compensi pre- determinati; 4. il maestro e tenuto ad accompagnare sei processioni a Villa dopo San Giorgio senza compensi; 5. egli deve partecipare

alla tradizionale processione alla parrocchia di Ora; 6. il maestro e tenuto a fare la relazione sulla vendemmia («Wimatsbeschreibung») dell'ospedale e a fare l’ispezione sulle decime e i censi dovuti all’ospedale e riferire al borgomastro e ai superiori; 7. dovere centrale del maestro e educare la gioventü al timor di Dio, al buon comporta- mento e offrire un insegnamento ricco. Il contratto venne redatto in doppio esemplare, munito del sigillo del decano e parro- co di Ora, don Paul Nardin

dottore in Sacra Scrittura e del sigillo maggiore del Consi- glio. Una copia venne depositata presso la Comunitä, l’altra copia consegnata al maestro appena assunto, Michael Alber. Il maestro successivo, Urban Hirschhueber, che trovo ricordato soltanto il 5 luglio 1690 in occasione delFammissione di un debito di 9 fiorini 186 , rimarrä in servizio abba- stanza a lungo e si sceglierä come aiuto Johannes Pichler. Questi appare come aiuto ne- gli anni dal 1692 al 1695 e dal 1702 al 1703, mentre

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 134 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
al vescovo abusivamente dal loro padre. 64 Ai conti di Tirolo, contemporaneamente duchi di Carinzia, «rimase la sovranitä giu- diziale, doganale e fiscale sottratta ai vescovi di Trento nell’ex contea di Bolzano, ad ec- cezione del tribunale cittadino, e la stessa sovranitä nella porzione della Val d’Adige oc- cupata da Mainardo, fino alla signoria di Montereale (presso San Michele all’Adige) in- clusa» 65 , perciö il distretto di Egna rimase entro la contea del Tirolo. Nel patto di amici- zia del 1314

Dopo la morte dei fratelli Ludovico (1305) ed Ottone (1310), Enrico rimase unico sovrano del Tirolo fino alla morte (1335); essendo stato per breve tempo anche re di Boemia, viene spesso citato col titolo di re, benche ormai vano. Gottschalk rimase giudi- ce di Egna durante gran parte del governo di «re» Enrico. Chi era allora il giudice Do menico Bertoldo documentato ad Egna nel 1301 ? 62 Puö darsi che fosse un uomo di fidu- cia di Gottschalk e suo sostituto in certi casi. Secondo Riedmann

con il vescovo di Trento, il conte di Tirolo si riservö «le persone, le impo ste, i diritti fondiari e giudiziari degli ex signori di Enn». 66 Vi lascio prova del suo dominio confermando nel 1313 alla comunitä di Egna i diritti di pascolo al di lä dell’Adige 67 ; ma giä nel 1328 lo stesso Enrico ritrattö quella conces- sione sulle paludi di Caldaro e Termeno agli «homines communitatis Egne» perche sa- rebbe risultata illegale; la ritrattazione avvenne dietro ricorso dei Comuni aggravati

. 68 Le contese fra Egna e Termeno-Cortaccia per l’usufrutto delle paludi di Mazoch e poi di Pelzen si trascinarono per secoli e raggiunsero il culmine nel 1555, quando circa 500 contadini della sponda destra si radunarono lä con lance, alabarde ed archibugi; appena nel 1710 fu assegnata definitivamente agli egnesi una striscia di terreno oltre P Adige. Riguardo ai confini del distretto di Egna il conte Enrico ratificö una sentenza importante data dal giudice Gottschalk. Fra Egna e Fiemme furono confermati

calcara ed al solco bianco sopra alla forra di san Floriano appartiene alla suddetta chiesa, dalla cima del monte fino all’Adige verso Egna e la strada pubblica; tale zona era stata data in pegno agli egnesi per 60 lire di denari e c’erano termini di confine; un cippo si trovava sulla ri- va meridionale del fiume e due dall’altra parte dell’ Adige.» Per Gottschalk servire il sovrano del Tirolo era evidentemente assai redditizio; nel 1321 il «re» Enrico lo autorizzö ad impiantare 10 nuovi masi

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Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 244 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
momento anche nella nostra regione, anzi addirittura nella Bassa Atesina come, per esempio, il magister Bon giovanni di Bonandrea da Bologna 65 che, dal 1310 al 14 marzo 1316 in pacifico possesso e poi fino al 9 marzo 1318 in contesa con il monastero di S. Michele, e stato anche inve- stito come beneficiato della piccola comunitä di San Floriano fra Egna e Salorno e che ha lasciato un 1 ibretto Del dettare in latino e in volgare oppure come Guarino Guarini da Verona con le «Regulae» da lui compilate

attorno al 520. Piü tardi, certamente sono stati usati nelle nostre scuole il Dottrinale puerorum, poema in esametri di dodici capitoli del francescano duecentesco Alessandro di Villedieu e il cosiddetto Grecismo (o De figuris et octo partibus orationis ) del coevo Eberardo de Bethune che, in tutta Europa, hanno avuto numerosissime edizioni dal XIII fino a tutto il secolo XVI. Anche lo statuto scolastico di Bolzano dell’anno 1424 impone in maniera tassativa (come abbiamo visto) l’uso del Donato nel

I corso, l’uso delP Alessandro nel III e nel IV, accanto a quello del Grecismo. Dovevano anzi circolare anche in mano a privati giä dalla fine del secolo XV pure traduzioni in Iingua tedesca di questi testi. Infatti, fra i manoscritti lasciati in ereditä ne- gli anni 1487 - 1490 da Viktor de’ Thun e elencato anche, familiarmente, «den Alexan der in tewtsch», cioe una traduzione in Iingua tedesca del Dottrinale di Alessandro. 67 Non casualmente, sono proprio P«Alessandro» e il «Grecismo» gli esempi

di testi medievali locali rimasti anche a Trento, quest’ultimo appartenuto, come risulta da una glossa della copia di Trento, al duca Alberto d’Austria 68 e quello usato da Bernardo Cle- sio studente 69 , conservati entrambi nella Biblioteca comunale di Trento e dei quali ora, grazie alla de Finis 70 , conosciamo etä, attribuzione e committenza. E difficile anche pensare che la produzione locale di testi sia andata al di lä della co- piatura degli autori nominati. Alla fine del Quattrocento, tuttavia

, Konrad Wenger Scolastico del Duomo di Bres- sanone, senti la necessitä di rivedere il testo in uso dal XII secolo nella scuola del Duo- mo e produsse e fece stampare un nuovo testo adeguato ai principii delPUmanesimo, che e ritenuto «forse il nostro piü antico testo stampato di scuola» 71 ma che non e soprav- vissuto agli anni 1770. 72 L’esistenza a Egna di questo ordine di scuola che puö essere considerato Panteceden- te remoto dei nostri ginnasi, costituisce, ad ogni modo, una ulteriore prova

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 272 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
S. Michele» (29. 9). Alle motivazioni addotte per la frequenza in stagioni diverse (rispet- tivamente, «aiutare i genitori neH’economia» per i grandi e «intemperie troppo rigide» per i piccoli) il legislatore avrebbe potuto aggiungere la necessitä di semplificare la di- dattica del maestro che di fatto divideva, in tal modo, le scolaresche grosso modo secon- do l’etä. Perentoria, anche se non seguita da precise esplicite sanzioni, e la imposizione dell’obbligo della frequenza fino dal sesto

maestro e diligente e fervoroso nell’insegnare o forse insegna malvolentieri e senza zelo. Queste visite deve fare l’ispettore alPinprovviso sen- za che niuno pria lo sappi ... finalmente deve dare la sua relazione all’inspettore mag- giore del stato delle scuole che ha da invigilare ... e cioe a Pasqua e S. Michele». Al successivo punto 23, il Regolamento impone per tale scopo l’uso di tabella speci- fica denominata H. 243 L’ispettore maggiore, raccolte le notizie dagli ispettori del suo distretto

anno d’etä a «Li fanciulli d’ambo i sessi» che «sono tenuti di frequentare le scuole». 241 I punti 13 e 14 individuano nelle famiglie o nei tutori, nei magistrati e nelP«officio vicariale» gli organi responsabili dell’obbligo della frequenza e nei datori di lavoro i soggetti da chiamare in causa nell’evenienza del lavoro nero: «non accetteranno li signo- ri alcuno in servizio dei fanciulli sotto li anni tredici». Su altro versante, poi, giä allora i legislatori dovettero avere avvertito

e registrato il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno negli scolari dimessi, giacche la legge (cfr. punto 15 o delle ore di ripetizione) imponeva ai giovani licenziati dalla scuola «terminati li uf- fici divini, ripetere per due ore alla presenza del maestro e parroco o suo vicario ... fino all’etä d’anni 20». Perche simile obbligo fosse anche effettivamente cogente, il Regolamento ad esso condizionava l’entrata nei mondo del lavoro: «niuno poträ ottenere la liberazione della sua professione se non sarä

con un attestato del istruttore delle scuole munito d’aver di quando in quando frequentato queste ore di ripetizione ed esercitatosi nella religione, leggere, scrivere e conteggiare». 242 Assai puntuali e dettagliate sono, inoltre, (al punto 16) le norme cui i magistrati e i maestri dovevano attenersi per la valutazione degli alunni, con prescrizioni minute sugli obbligati, sul registro delPintero iter scolastico di ogni alunno, sulle tabelle mensili delle assenze e dei ritardi, sulle tabelle

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 635 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
impegnarsi nelFacquisto di terreni di proprietä comunale, ma poi rinuncia. Al Consorzio Monte San Michele, per la bonifica di circa 90 ettari di paludi, con contributi straordinari del Capo del Governo che ha dato «l’ordine che prescrive di non lasciare incolta alcuna zolla di terreno», subentra nel 1943 la Societä Agricola, societä a garanzia limitata, che ottiene Taffitto dei terreni per ventinove anni. Ma accanto a mutamenti proprietari o di intervento, le opzioni segnano una lacera- zione profonda

Ai fini della Propaganda nazionale il PNF stanziava regolari fondi; tra il 1934 e il 1938 sappiamo, ad esempio, di uno stanziamento di lire 300.000 di allora. Su questo sfondo, si arriva nel 1939 al dramma delle opzioni. Non e questa la sede per ripetere quanto messo in luce da convegni che si sono tenuti alla fine del 1989, anno cinquantenario, a Novacella e Bolzano: ci fu convergenza di idee se non di interessi tra le due dittature che applicarono anche all’Alto Adige e alle zone mistilingui

del Trenti- no, del Veneto e del Friuli uno strumento che oggi e condannato, ma che era ammesso dalla moralitä politico-diplomatica del tempo; ne occorre ricordare come da parte italia- na ci fosse molta incertezza, sciolta da Mussolini solo nel marzo del 1940, ad opzioni fatte, in un incontro a palazzo Venezia al quäle presero parte, per Egna, Ernst Zanotti ed Engelbert Dallemule. Il decano don Rizzardi e la personalitä piü importante che opta e la sua scelta fu di- scussa dal momento che

il basso clero aveva all’opposto deciso di rimanere, di rivendica- re l’appartenenza alla propria terra. Per Egna le cifre sono di 1695 optanti per la Germa nia, seicento dei quali partirono effettivamente (abbiamo due cifre in merito: 588 o 630). La percentuale degli optanti per la Germania si aggirerebbe attorno al 65 per cento degli aventi diritto, ma va ricordato che secondo calcoli fatti dopo la Liberazione dal Mi nistern» italiano degli affari esteri vi furono anche 6000 italiani, per lo piü del

ceto conta- dino, che optarono per il Reich e quindi la percentuale del gruppo tedesco dovrebbe scendere ulteriormente. In ogni caso quello di Egna e il percento piü basso dell’Alto Adige dove gli optanti oscillarono tra 1’87 e il 96 per cento. 57 A Egna, all’inizio di novembre, il prefetto di Trento, Foschi, presiede un «rapporto delle gerarchie della zona» alla Casa Littoria impartendo «le istruzioni perche le pratiche relative siano definite entro il 31 dicembre». 68 Trento aveva accettato

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 165 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
i fabbricieri della chiesa di Vill diedero in enfiteusi due vigne a Frontay; la prima dava una «galeta» d’olio per illuminazione, la seconda la metä del vino. 99 Nel 1326 re Enrico ratificö la donazione di beni ad Egna fatta da Prantach figlio di Bertold di Mais ma abitante a Salorno, al convento di San Michele all’Adige. 100 L’ospedale di Santo Spirito di Bolzano possedeva terreni a Bronzolo, Ora, Egna e Salorno. 101 Il padrone poteva cedere il diritto ai tributi mediante vendita, donazio-

za di un processo, restitui a Sonnenburg 8 masi ad Aldino. 86 Dal piü antico elenco dei be- ni di Sonnenburg, del 1296, risulta che il monastero incassava ad Aldino 60 lire e 30 sol- di, a Trodena vino, a Pinzon grano e vino. Francesco di Pinzon raccoglieva i tributi del posto, dove il convento aveva vasti campi di cui rimane il toponimo Ager; la vigna era in parte a mezzadria, in parte a corresponsione fissa. Ludwig von Enn coltivava una vigna presso San Martino di Ora dando per 18 iugeri

4 «urne» o botti di vino; ciö corrisponde a 78 litri per 8100 metri quadrati 87 , tributo sopportabile considerando che di solito biso- gnava consegnare la metä del raccolto e che nella vicina Vadena si pretendevano due botti per ogni iugero (circa 1800 metri quadrati). La forte differenza fra i tributi di due vigneti dello stesso padrone, coltivati dallo stesso villico, va spiegata con la differente origine del diritto fondiario nei due casi. I numerosi beni di Sonnenburg «presso San Martino» sono

collocati da Wolfsgruber a San Martino di Kampill presso Bolzano. 88 Ma invece secondo noi la localitä si trovava ad Ora, come del resto trapela dall’elenco del 1296 (vedi testo tedesco). Il toponimo e ancora conservato nelle particelle fondiarie 485-498 e 571-591. Sulla particella 486 si ergeva la chiesa di san Martino chiusa nel 1786 per ordine delPimperatore Giuseppe II e poi crollata; al suo posto sta oggi un’edicola eretta nel 1890 con l’effigie dei santi Marti no, Floriano ed Urbano. 89 A San

Martino c’erano specialmente vigne date a mezzadria; il villico Rohab vi costrui un torchio di proprietä del monastero. Ludwig von Enn doveva fornire una volta all’anno a 16 persone «16 cavalli, cibo e quant’altro loro occorre»; il maso di San Daniele sopra ad Ora doveva consegnare la metä del vino, denaro per un campo, una botte di vino al controllore della vendemmia e due volte all’anno sfamare 16 persone e 16 cavalli. 90 Presumibilmente si trattava delle 16 persone che scortavano la badessa quando

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 18 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
L’autore ci parla poi della vita della Comunitä, diretta dal borgomastro e dal Consi- glio Comunale, dai capiquartiere; ci parla poi del commercio, del transito delle merci trasportate a turno per via di terra e d’acqua, e cita i singoli gruppi di mestieranti. L’eco- nomia del borgo profittava pure dei due mercati annuali (primo settembre e 16 ottobre, questo di San Gallo per il bestiame ed i pagamenti) e di un mercato del legname il 20 gennaio. Nel 1490 l’imperatore Massimiliano I istitui

un regolare servizio postale da Innsbruck a Milano, ed Egna ottenne una stazione postale diretta da un membro della fa- miglia Taxis di Bergamo, a cui era affidato l’inoltro della corrispondenza. Elisabeth von LUTTEROTTI-WELSER descrive le fasi principali della storia eccle- siastica di Egna, dai missionari del tardo impero romano fino al presente. Le prime eure d’anime furono istituite nelle «curtes» longobarde e quindi il loro territorio coincideva con quello delle pievanie madri; la nostra comprendeva

Bronzolo, Ora, Montagna, Egna, Villa, Aldino, Redagno. Nel XIII secolo la sede parrocchiale fu trasferita dalla chiesa della Madonna di Villa ad Ora, mantenendo la denominazione ufficiale «Plebatus Egnae». Rilevante per gli abitanti fu l’incorporazione della pieve al convento benedettino di San Lorenzo a Trento nel XII secolo, perche da allora in poi il parroco veniva nominato dall’abate. Quando nel XV secolo il vescovo soppresse il convento devolvendone i beni al Capitolo del duomo, il diritto

di patronato passö ai canonici. L’ultimo abate Bene- detto II pote ancora favorire Egna, installando il 22 aprile 1455 un prete che celebrasse una messa quotidiana nella chiesa di San Nicolö. Quel cappellano dipendeva dal parroco di Ora; ma poteva pernottare ad Egna, ammi- nistrare il battesimo ed altri sacramenti ed in tal modo gli abitanti avevano quasi rag- giunto lo scopo di avere un proprio curato, concesso loro ufficialmente perö solo col contratto del 20 febbraio 1631, senza pregiudizio per

i diritti del parroco di Ora. Infine grazie a petizioni del Comune ed all’appoggio del governo tirolese e del Kai ser Ferdinando I, la curazia fu elevata a parrocchia il 22 gennaio 1841 dal vescovo Johann Nepomuk von Tschiderer; essa (sostituendo Salorno) divenne nel 1893 sede di decanato rurale comprendente le eure d’anime di Egna, Ora, Salorno, Caona, Pochi, Laghetti, Montagna, Trodena, Aldino, Redagno, San Lugano. Quando 1'8 agosto 1964 la parte dell’archidiocesi di Trento inclusa nella provincia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 559 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
di Pasetti il letto dell’Adige nei pressi della suddetta confluenza si era innalzato, tra il 1795 ed il 1845, di 4,5 m. 42 Poiche gli argini a sud di Cortina all’Adi ge erano piuttosto deboli, essi si rompevano ad ogni piena e ciö determinava l’inonda- zione di tutto il territorio compreso fra Cortina stessa e S. Michele. Durante l’alluvione del 1845 furono allagate non solo le paludi esistenti per un totale di 1.869.600 Klafter quadrati ma anche i terreni coltivati per una estensione di 1.389.800

che la sua altezza rispetto al livello delle diverse piene e le sue condizioni generali. Quest’ultime erano buone fino al ponte di Egna, sufficienti fino a S. Floriano e poi di se- guito sempre piü scadenti. Per quanto concerne i canali di scolo, dal tempo di von Zallinger non c’era piü stata alcuna novitä se si eccettua il peggioramento generale della situazione. Quest’ultima era comunque una condizione che ripetutamente si era verificata anche prima del prosciuga- mento effettuato

da von Zallinger. Poiche il livello del letto del fiume si innalzava costantemente, era necessario sposlare sempre piü verso sud il punto di sfocio dei canali. Con la costruzione di un fosso comune si risolse temporaneamente il problema. Nel 1831 esso fu spostato piü a sud fino a farlo congiungere con il canale della palude di Mezzocorona. Se per l’innanzi esso confluiva nell’Adige presso Salomo, ora lo faceva poco sopra la confluenza del Noce, raccogliendo tutte le acque dei canali interni e risol- vendo

in tal modo l’annoso problema del tracciato dei medesimi. 11 fiume Adige non presentava peraltro una pendenza costante. Ciö comportö, secon- do Pasetti, che i miglioramenti apportati al deflusso, cioe i summenzionati tagli, causas- sero un peggioramento della situazione. 41 11 deflusso delle acque da Stadio a Cortina all'Adige, invero, venne si accelerato, ma esso tornava a rallentare da qui fino alla con fluenza del Noce, favorendo il depositarsi del materiale di riporto. Secondo i calcoli

circostante sommergendo persino la strada statale. Anche la scarsa pendenza era a tratti alla base dell’insorgere di problemi. A ciö ag- giungasi che nei pressi di Salorno V Adige scorre a ridosso del monte e che il canale esi- stente non poteva essere spostato verso sud. Gli abitanti di quel comune si rivolsero per- tanto a Pasetti esigendo il taglio del fiume come gia previsto, ma poiche questi non vole- va ulteriormente aggravare la situazione della zona sottostante, si rifiutö di accettare

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 298 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
L’aritmetica studiava il calcolo del calendario e la datazione dei documenti «si dovevano conoscere i cicli solari e lunari e quelli delle Indizioni, il numero aureo, le epatte. Ogni sacerdote doveva essere in grado di costruirsi il pro prio calendario annuale fino all’epoca in cui vennero stampati i calendari». Esistono a Novacella manoscritti e ra- rissimi mezzi didattici di Musica e di Astronomia dei primissimi anni del secolo XVI (p. 241). Per la durata di questa scuola a Novacella, con

lo Schrott «possiamo dire che il Trivio e il Quadrivio vennero in- segnati sicuramente nel convento fino nel primo quarto del secolo XVI. Finche gli studenti poterono cantare nel coro, abitarono in convento; in seguito o trovarono in convento altro impiego remunerativo oppure abitarono fuori convento» (p. 245). Vedremo che a Egna su questi punti si verificheranno analogie ma anche differenze: anzitutto sulla durata della scuola di latino fino a metä secolo XVI e, inoltre, sull’esistenza dei clericelli

coralisti che ad Egna ha fine contem- poranea alla scuola di latino. " Il Noggler ( Beiträge, p. 15), sulla base di testo scolastico del XII o XIII secolo descritto dal Roßbichler, conclude che nella scuola del duomo di Bressanone in quei secoli venne insegnato il Trivio soltanto e ad esso ci si limitava anche piü tardi, come risulta dagli atti visitali, a Novacella e a San Candido. 34 La frequenza di scuola di monastero o di cattedrale da parte di laici non fu episodica e riservata soltanto ai nobili

classiche dell’antichitä sol tanto come strumenti per chiarire e diffondere i nuovi contenuti cristiani. 36 v. Aries ( Kindheit, capitolo Die Fortschritte der Disziplin, pp. 349-383) il quäle documenta l'evoluzione della di- sciplina nei confronti della gioventü tra Quattro- e Cinquecento quando, specie in Francia e in Inghilterra, suben- tro la pena corporale al posto dei vecchi castighi in danaro, in bevande o in cibo. La verga diventa soltanto in quest’epoca il contrassegno del maestro, dapprima

di quello della scuola di grammatica, come manifestazione di assoluta autoritä del maestro e di soggezione dell’alunno, al quäle si impone pure come dovere morale la delazio- ne. Prima del XIV secolo e rarissima ogni allusione a pene corporali le quali, comunque, non avevano alcun carat- tere di umiliazione. 37 Lo Schulplan della scuola episcopale di Bressanone e riportato dal Tinkhauser, Geschichte der alten Domschule..., p. 684. 38 v. pure ÄUSSERER, Regestum Ecclesiae Tridentinae, I. Numerosi nomi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 258 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
, quello «am Stern» da moltissimi anni non si accostava alla Comunione e che questi si era co- municato l’ultima volta alla Candelora del 1547 nella cittä di Ulm. 156 Certamente, inoltre, possiamo escludere che Ruprecht Formoser, chiedendo di utiliz- zare le tre settimane di vacanze estive per accompagnare il figlio Mathes al luogo dove voleva studiare, avesse in animo di portarlo a Trento o a San Michele a. /Adige o a Au- gia o a Novacella. Si puö supporre, viceversa, che egli sia andato molto piu

avvenuti durante le visite pastorali del 1585 e del 1612 possiamo ricavare anche alcuni dati relativi alla origine geografica delle letture citate e sui luoghi dove gli abitanti di Egna avevano studiato. Le domande dirette, perö, che corrispondono alla nostra curiositä sono pochissime. Nella visita del 1612, il suffraganeo mons. Belli chiese a Peter Legg, che era fratello del vicario giudiziale di Egna, in quali luoghi e presso quali maestri avesse studiato. II signor Peter risponde di avere

sui luoghi di Studio viene rivolta dal visitatore Belli all'oste Simon Gasser che si rivelo possessore di libro proibito perche di autore eretico. A monsignor Belli che moströ curiositä di sapere dove egli lo avesse comprato o avuto, il Gasser pre- cisö che egli non aveva acquistato il libro ma che gli era stato donato a Ulm. 155 Giä circa vent’anni prima, del resto, in risposta a inchiesta ministeriale, il vicario di Egna Bernard Moraz detto Feigenpuz aveva riferito che un altro oste di Egna

lontano, ma- gari verso una delle cittä che abbiamo appena sentito nominare dal Legg e dal Gasser. In una visita pastorale successiva, quella del 1670, anche il giovane curato di Egna, don Melchiorre Paschio informö di avere seguito corsi di Studio filosofici e di teologia morale ad «Augusta Vindelicorum». 157 Dovunque abbia studiato, il giovane Mathes Formoser si e trovata spianata la strada verso la professione di maestro dal padre Ruprecht, anche se avanzato in etä, e dal co- mune di Egna che forse

di un mese dopo la sua morte quando la vedova Anna pubblicö il testamento.' 59 Circa un anno dopo, il 4 marzo 1622, gli eredi superstiti concordarono le modalitä del passaggio dell’ereditä Formoser.' 60 Sia Ruprecht sia Mathes con le famiglie abitarono nella casa della scuola perche, nelPinventario ereditario di Mathes Formoser, troviamo fra le somme riscosse a conto della vedova Anna Wexler anche l’affitto di 27 fiorini versato da Sebastian Albmayr per la locazione della casa vedovile 161 e, inoltre

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 636 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
- to stava cambiando e ne riferiva al tenente colonnello Michele De Finis in questi termi- ni: «qui le giovanette vanno in giro dicendo che ormai gli italiani hanno finito di coman- dare e che presto dovremo sgombrare». 73 II che avvenne. Prima azione fu l’occupazione della caserma, indi il rastrellamento di 1500 alpini che erano finiti dispersi in zona. Egna viene aggregata a Bolzano nel Kreise Bozen und Salurn; Felix Freiherr von Longo viene nominato commissario con decreto del 26 novembre 1943

due amministrazioni parallele fino a quando la situazione trova drammati- co sbocco nel 1943. In quell’anno si arriva alla caduta del fascismo, il 25 luglio; e all’annessione de facto dell’intera regione, alla Germania, 1’8 settembre, con l’istituzio- ne ddV Alpenvorland, la Zona operazioni delle Prealpi, comandata da Innsbruck dal Gauleiter Franz Hofer. L’Hotel Stazione di Egna entra nella storia perche e qui che il Generale Feldmare- sciallo Kesselring tiene il 2 settembre una riunione degli

ufficiali della divisione Goering per annunciare Fimminente occupazione del Trentino Alto Adige. Un altro rapporto, sempre all’Hotel Stazione, viene tenuto dal Generalfeldmarschall Rommel che Hitler aveva richiamato di fretta dalla Grecia. Ad Egna si decise che razzi di colore rosso avrebbero segnato l’inizio delFoccupa- zione. Puntualmente i razzi vennero sparati attorno alle 2.15 del 1 ’8 settembre, ma giä prima il capitano Donatelli, che comandava i C. C. di Egna, aveva avuto sentore che tut

; vengono ripri- stinate le scuole tedesche. Continua uno stato di tensione anche se a Egna non sono se- gnalati particolari episodi di violenza. Umberto Bonazza resta segretario benche nel dicembre del 1944 lo si voglia trasferi- re a Cembra per via della sua mancata conoscenza della lingua tedesca. 74 Vicedelegato podestarile viene nominato Alois Mock, delFUfficio imposte; la corri- spondenza ufficiale e parte in italiano, parte in tedesco, mentre il timbro di Felix von Longo e bilingue. I tempi sono

magri. Anche se la regione viene rifornita meglio del re- sto d’Italia, sono anni di fame; si riscoprono gli antichi cibi della miseria medievale, le carrube, le rape; erba e radici dei campi tornano sulle misere tavole. Nei campi si segnala giä da qualche anno «il grave inconveniente di ripetersi di furti di prodotti agricoli» tanto che si autorizzano guardie campestri private; ai pompieri era no state formte maschere antigas e nuovi estintori. 75 Il ponte di legno sulFAdige crolla sotto le bombe

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 162 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
di sant’Antonio, confinante con quello del cavaliere Anton von Niedertor di Bolzano pretendendo un terzo del vino. 60 Naturalmente la quantitä e qualitä dell’uva variavano di anno in anno e talvolta il maltempo o la grandine distruggevano il raccolto; in tal caso il padrone esonerava dalle consegne, come conferma p. es. uno scritto riguardante le decime di Tesero: «deficiunt de 1322 de decima in Tesido ex sterilitate et grandine». 61 Si rilasciavano le relative con segne anche in caso di epidemie del bestiame

in un donativo assai mode- sto, p. es. una gallina. Ai fiammazzi consegnatari si soleva dare vitto (pane e vino) e al- loggio 64 ; anche il prefetto di CastelTEnn dava cibo, bevanda ed un po’ di farina ai servi che portavano il fieno 64/l e ciö si usava in generale ovunque; ancora nel XVI secolo si offriva una merenda a coloro che portavano i tributi della Val d’Ulten a Castel Brauns berg di Fana. 65 Particolare importanza avevano per il sovrano i 15 agnelli o capretti (do- cumento del 1302) che i fiammazzi

consegnavano annualmente per il diritto del pascolo invernale del loro gregge sulle rive dell’Adige. 66 Ma non tutto il territorio apparteneva al sovrano. Come si procedeva per la bonifica delle paludi? Sembra che dissodamenti di vaste proporzioni esigessero l’approvazione del conte non in quanto proprietario, ma in quanto garante dell’ordine pubblico. Per Egna e interessante la bonifica di terreni collettivi della comunitä effettuata verso il 1305 al di lä del ponte costruito nel 1303; probabilmente

proprio quel ponte consenti o facilitö i lavori autorizzati dal sovrano, poiche egli si riservö la decima di miglio, panico e sega- la dei nuovi campi, decima assegnata ogni quarto anno alla chiesa di san Pietro di Ora: «de decimis novalium trans pontem, quae hoc anno cedit ecclesiae in Aura et omni quar to similiter; ceteri anni spectant ad dominum» 67 , decima incassata nel 1316 dal parroco di Ora, ma donata poi definitivamente verso il 1334 all’ospedale di Egna. 68 Anche altre porzioni del

fondovalle non erano piü paludose e improduttive, altrimenti nel 1326 un certo Wilhelm non avrebbe potuto pagare 219 lire di debito all’abate di San Michele all’Adige cedendogli i suoi tributi al di lä dell’Adige e verso Santa Maria e Moos Ma- zoch (zone di Caldaro). 69 Il conte incassava prodotti dei campi detti Ager a Montagna 70 e delle vigne di Termeno ed Ora. 71 Esistevano poi masi, per lo piü di montagna ove non crescevano i cereali, detti «ar- mentare» (Schweighof) in cui si praticava solo

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 250 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
ti, dodici anni piü tardi, nel contratto di assunzione del maestro Michael Alber del 1686, a carico dell’ospedale risultano tutte le ventidue orne di mosto che il maestro aveva rice- vuto fino dal Cinquecento e ancora prima dal comune 1 " e, nella visita pastorale a Egna dell’anno 1723, il rendiconto dell’ospedale pro 1721 segnava uno stipendio per il mae stro e per l'aiutomaestro di 151 fiorini e 36 carantani." 2 Dalla relazione sull’ospedale di Egna alla Camera Aulica («Hofcamer Representati

on»), datata 7 gennaio 1762" 3 , risultano fra le uscite dell’ospedale per il maestro i mede- simi emolumenti segnati nel contratto del 1686 con la premessa della seguente specifica motivazione: «Dan gebihren ainem schuellmaister ... nach .Inhalt uralten raittungen fir lehren der armen Rinder und anderen, auch haltung eines Junkmaisters» (inoltre, secon- do antichi rendiconti, spettano al maestro di scuola ... per l’insegnamento a ragazzi po- veri e ad altri e per il mantenimento di un aiuto maestro

...) e segue l’elenco, giä reso noto sopra (cfr. nota n. 111), delle orne di brascato, degli stari di grano e delle somme in contanti dovute. Sulla base di questa dichiarazione, e quindi possibile supporre che giä i fondatori dell’ospedale abbiano fino dall’inizio pensato a garantire l’esistenza a Egna di una scuo la gratuita per i poveri, orfani, trovatelli e figli di nullatenenti, dotando l’ospedale a que- sto scopo e affidandone Eamministrazione alla chiesa, come era del tutto ovvio, per di- versi

motivi. Intensi e multiformi erano gli impegni del maestro nella liturgia. Cosi, le chiese di Egna, di Mazon e di Villa dovevano compensare il maestro per la recita dei vespri e per l’accompagnamento all’organo delle ss. Messe in occasione delle feste dei santi patroni. A Egna le feste cui il maestro doveva essere presente, tralasciando quella di S. Cate- rina che non sopravvisse al Quattrocento, erano le seguenti: la consacrazione della chie sa, il giorno di S. Gallo, quello dei santi Simone e Giuda

e quello di S. Nicolo; a Villa, invece, erano: l’Assunta e S. Antonio; a Mazon erano tre: S. Floriano, la consacrazione della chiesa, S. Michele. I sindaci delle chiese rispettive, insieme con il borgomastro, compensavano il maestro anche per i pellegrinaggi della comunitä e per le processioni. Altre entrate che il maestro riceveva dalle chiese erano costituite dalle ss. Messe can- tate e dai vespri e funzioni da lui officiati per le confraternite: per quella di S. Lucia du- rata soltanto la prima metä

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 81 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
quest’ultimo reperto appartiene ormai decisamente alla recente etä del Bronzo. E inoltre nota un’ascia ad alette recuperata «an dem vor Tramin hervorbrechenden Wildbach». 13 Manufatti come questi, relativamente di grandi dimensioni, evidentemente un tempo di grande pregio e costo, certo non furono casualmente perduti nelle acque di fiumi e tor- renti; in realtä tutta una Serie di ritrovamenti analoghi a diffusione continentale, ci con- ferma che ci troviamo di fronte a precise manifestazioni

di rito che comportavano l’of- ferta di costosi doni votivi a divinitä delle acque. Nelle nostre regioni l’usanza di sacrifi- care delle spade e in misura piü ridotta delle asce sembra una caratteristica particolar- mente diffusa a partire dalla media etä del Bronzo, anche se non mancano attestazioni piü antiche di fenomeni di culto analoghi. Nel Bronzo recente e in misura piü massiccia nel Bronzo finale si diffonde invece il fenomeno dei Brandopferplätze; citiamo per la nostra zona il caso di Salorno

, Galgen bühel con tracce di culto che prevedevano l’annientamento sul rogo non solo di corpi di vittime animali (ed anche umane), ma anche la distruzione di oggetti, principalmente boccali di terracotta, manufatti metallici quali fibule, spilloni etc. 14 Per quanto riguarda comunque il culto reso a divinitä delle acque a noi ignote e mol to difficile dire se la raritä di ritrovamenti di epoche posteriori rispetto all’etä del Bron zo, sia da imputare al venir meno di determinate pratiche di culto o non

piuttosto a cir- costanze casuali e contingenti (oggetti offerti di piccole dimensioni sono molto piü dif- ficilmente riconoscibili nella ghiaia di un fiume e passeranno pressoche sempre inosser- vati). Proprio nel caso del nostro territorio abbiamo il caso accertato di fibule dell’etä del Ferro (precisamente di una fibula a semiluna del VI sec. e di una fibula Certosa del IV-III sec. a. C.) rinvenute a quanto pare rispettivamente ad Egna nella ghiaia dell’Adi ge e sempre nella ghiaia di un torrente

ai piedi del versante ovest del colle di Castelve- tere. Il confine tra il comune di Montagna ed il comune di Egna in questo punto corre appunto nelle vicinanze del colle di Castelvetere e che V Adige lambisce da presso la base del colle, non appare impossibile che i due reperti per quanto pervenuti al Museo Ferdinandeum in momenti diversi e per vie diverse, facciano parte di un medesimo gruppo di ritrovamenti, venuti in luce tra il 1879 e il 1896, nel corso di lavori di rettifica del corso del fiume

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 214 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
sufficiente per conservare le opere murarie ed effettuare riparazioni al tetto. 11 '’ L’ulteriore destino della chiesa rimase estremamente incerto; nel 1910 H. Turnier scriveva: «Per molte ragioni si dubita che la chiesa possa ancora veder spuntare giorni migliori.»" 7 Un passo decisivo per salvare la chiesa avvenne nel 1950-1956; sotto la direzione del prof. Nicolö Rasmo la Sovrintendenza alle Belle Arti inizio il restauro dei muri, dei pilastri e del tetto. La popolazione appoggiö con Offerte

Lacquisto dei banchi e di nuove vetrate; a poco a poco si integrö la dotazione di paramenti, di arredi sacri e di biancheria di chiesa. Per le nuove vetrate diedero un contributo il barone Felix von Longo (1888-1961), Anton Pernter del maso Kloster (1898-1981), Friedrich Order del maso Order (1876-1963), Franz (1908-1987) e Olga (nata nel 1922) Vaja del maso Vaja, Hans (1899-1965) e sua sorella Fanny (1902-1991) Vaja delLhotel Vaja, Georg Vaja (1886-1973), Mali Pernter (1894-1969) delLhotel Stazione

ed il geometra Riccardo de Eccher che esegui i lavori. La famiglia Kanal di Bolzano regalö paramenti a ricordo dei suoi antenati di Vill ed Anna Order (1889-1974) donö la pianeta gotica in broccato dorato. 11 14 novembre 1956 si celebrö nella chiesa restaurata la prima messa in occasione delle nozze di Otto Pernter e Rosa Bonell. Dalla prima domenica d’avvento del 1970 si tiene un regolare servizio divino la vigilia delle domeniche e delle feste, si celebrano matrimoni e messe funebri." 8 Il rev.do Alois

Rainer, decano di Egna dal 1984, si adoperö con grande energia, fin dalLinizio del suo apostolato, per la conservazione ed il restauro delle tre chiese della sua parrocchia. La chiesa di Vill doveva tornare ad essere un santuario mariano frequen- tato, come nei secoli passati. Gia Marx Sittich von Wolkenstein aveva scritto verso il 1600 nella sua descrizione del Sudtirolo: «La bella chiesa di Nostra Signora a Vill e me- ta di folti pellegrinaggi.»" 9 Il restauro del santuario era urgente, perche

a causa del terremoto del Friüli la volta a crociera stellata aveva subito notevoli danni. Si formö un comitato con membri di ambe- due i gruppi 1 inguistici, presieduto dalLingegner Georg Simeoni specialista del ramo; il primo lotto prevedeva il restauro dei campanili e dei tetti delle tre chiese. A Vill i lavori furono inaugurati il 15 settembre 1985 con una messa pontificale del vescovo ausiliare di Bolzano Heinrich Forer in concelebrazione col decano Alois Rainer, il cooperatore Reinhard Ebner

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