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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 445 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ancora si sapeva degli impiegali destinati al disimpegno dei due uffici, e nulla dell’estensione che sarebbe per prendere la nuova autorità. Il Commissario continuava però a procedere con le sue ordinazioni; ordinava che nessuno venisse assunto al collegio dei Dottori senza partecipazione fatta al tribunale, e faceva altri ordini diretti a limitare la libertà di coloro che intendevano battere la carriera del Foro. Si ordinava che i giudici s’uniformassero al disposto del codice giu diziario

, e ne applicassero le leggi sino all’arrivo del nuovo codice ; rimaneva il Pretorio quale tribunale di prima istanza pei non nobili, e pubblicato il nuovo codice, se ne spedì copia a tutti 1 giudici e tribunali del principato. E così volgendo le còse, ogni giurisdizione del Foro ecclesiastico vescovile andava a cessare (l marzo 1804). A dì 19 marzo il commissario Strobel andava ad Innsbruck per ri prendere la carica che avea momentaneamente abbandonata, lasciando appena incominciata 1 ' opera di sistemazione

, 0 sovrastante nelle ventilazioni ereditarie del ceto nobile il signor Antonio Sardagna, già consigliere neirAmministrativo. A vicepresidente fu eletto il conte Alberto degli Alberti; ma per gli affari di giustizia non contemplati da questo tribunale rimaneva lo statu quo , e di essi ogni gravame o ricorso doveasi portare all’ appellatorio d’ Innsbruck. Il tribunale circolare componevasì del Welsperg come capitano, di due aggiunti, eh’ erano i signori Riccabona di Flemme e il barone Giuseppi Bor daglia Taxis

, del segretario Pietro Ducati, e da altri che facevano da scrivani e da attuari. Del resto anche in questo tribunale c’ era poco di definito ; e in genere la costituzione del paese mancava ancora di una stabile base. Occorreva che le,si desse T ultima mano, ed a questo fine venne un nuovo Commissario (4 maggio) nella persona del sig. Blencitz, consigliere aulico del Supremo Tribunale di giustizia in Vienna. Ma la guerra s’era intanto riaccesa tra la Francia e la Gran Bretagna, Quest’ ultima fece

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 578 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
264 Segne il giuramento fatto dalla Città di Trento, Noi cittadini, et habitatori della città di Trento, et ciascuno di noi in particolare promettemo et giurano al Serenissimo Prencipe il Signore Signore Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conte di Hàbspurg et Tirol, nostro Clementissimo Signore co me. al presente Regnante Signore et Prencipe del Ducal Contado de Tirol, Protettore et Difensore del Vescovado, et Chiesa di Trento, che noi, et ciascuno dì noi vogliamo, et dobbiamo

osservar, et mantenere inviolabilmente, et non contrafar in conto alcuno perpetuamente tutt’ il/’ contenuto in tutti li. ponti et artìcoli dell’ obbligatiqne scritta, fatta e sigillata, et data a Sua Ser. ,,lil Altezza per il Gratiosissimo nro Signore Cardinale Vescovo di Trento, siccome ancora per il Decano, et Ca pitolo di quella Cathedrale Chiesa, la quale manzi a noi è stata letta per quanto quella noi come sudditi del Vescovado tocca, et noi se condo il tenore, et dispositione d’ essa verso

li Prencipi Regnanti di Tirol, et Avvocati, Protettori, et Defensori del Vescovado, et Chiesa di Trento, et per il presente a Sua Ser. mA Altezza siamo tenuti, et obbligati, siccome il Sign: Iddio noi aiuti et tutti li Santi. Oss . Simile giuramento faranno da tutte le altro città, giurisdizioni, e sudditi del Vescovato di Tronto. Istrumento del giuramento : 1578. In Christi Nomine Am. etc. — 1’ anno dopo la Sua Nati vità mille cinquecento settanta otto, Inditione, sesta, lunedì vigesimo del Mese

d’ Ottobre nel Castel del Buon Conseglio di Trento, nel luogo ■ a basso, ove si gioca al Pallone, in presentia dell’ Eccellente Signor Giovanni Renner Dottore, il Nobile et Magnifico Signore Michele Mechda Millia, il Magnifico ms Bortölamio Hurber scrivante del Paese Longo l’Adice, et’ l’Egr. ms nro Signor Francesco Castellerò della Giuri- sditione di Telvana Testimoni Rogati. Si ha narrato, eh’ essendo levata, et accomodata la defferenza del temporal Dominio del Vescovado di Trento tra il Serenissimo

Prpe Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conti di Tirol, et Prencipe nro Clementissimo, et V Illustrissimo et Reveren dissimo Mons. Cardinale di Trento il Signor Lodovico della S. Rom. Chiesa del titolo di S. Honofrio Prete Cardinale, et Vescovo di Trento, et volendo li M. Illustrìssimi SS. 1 qui presenti il D. 1 ' Luca Remer Baron de Marech, et Mayrnburg, dì Sua Serenissima Altezza Consi liario, .et Capitanio della Provincia Longo l’Adice, il Signor Christo- foro - Baron

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 558 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
N.° i 3 . 244 1454, Convenzione conchlusa tra il vescovo Giorgio II e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storta inedita cl’ Innocenzo a Prato). MSS. della fì. di T, N. 4, Noi Giorgio per l’Iddio gratia Vescovo di Trento, recognoscemo da parte nostra et successori nostri vescovi di Trento, et notifichamo pubblicamente con questa lettera, essendo che per avanti vertivano molte et gravi differenze tra la nostra gratiosa Signoria d’Austria, et Conti del Tirolo, et nostri antecessori vescovi

di Trento, per il che' ci sono nati molti et diversi danni, et travagli, differenze, guerre, spese, et temendo che ciò anco per l’avvenire, per ragioni di tali discordie, potrebbe nascere, là,onde molto bene si conviene, che noi, nostri successori vescovi di Trento, et la Chiesa nostra restassimo con li Principi ed la Provincia; del Conta di Tirol in buona concordia sempre uniti, acciocché a questi travagli, guerre ed altri incomodi, che alli tempi passati per cause delle discordie, et dispareri delli

Si gnori di Tirol, et Vescovo di Trento succedevano, si possi oviare, et che per l’unione inseparata, et obbligatione tra essa Signoria, et Noi' et li successori nostri di Trento, et la nostra Chiesa cosi pos siamo restar in buona pace, concordia, protezione et augumento, così siamo con conseglio, volontà, et piacer del nostro Capitolo, pari mente delli nostri Conseglieri, sudditi, et fedeli volontariamente, et ben consideratamente, et per queste tali cause restati in tal’unione, com positione

et federatione con esso Senno Prpe Big. Nostro Gratioso il Signor Sigismondo Duca d’Austria, et Conte del Tirol, et habbiamo noi obbligati per scrittura verso di. lui, suoi Eredi et successori, et ci obblighiamo anco scientemente coii la presente Lettera, in questo modo, come di sotto sì contiene: 1 , n Che noi vescovo Giorgio, et tutti li successori nostri vescovi di Trento, parimente il nostro Capitolo così, dobbiamo, et vogliamo con la nostra persona et città, et castelli, sudditi, beni èt Signorie dèlia

predetta nostra Chiesa di Trento, et con tutto quello, che al presente habbiamo, eriche acquistaremo, restare perpetuamente in virtù di tali obbligationi appresso il prefato nostro gratioso Signor il Duca Sigismondo, suoi Eredi et successori SS, Conti de Tirol, et con quelli essere aiutevoli, consigliane, ed assistenti nelle necessità et bisogni loro con tutt’il nostro potere, contro ciascuno fedelmente e realmente eccetto il SSmo Nostro Sign, P.P. et la Santa Sede Romana per quanto nelle cose

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 580 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Et dappoi questo di Commissione dei prefatti IUmi Signori Com missari] fu -commesso, et imposto alli prefatti nobili et Magnifici Signori Consuli, et a tutti li Cittadini, et convicini delle Ville esteriori della Città di Trento, che debbano da qui in poi esser obedienti et pronti all’ Illmo Monsignor Cardinale come Suo Signore et Vescovo, cosi ancora prestargli il solito giuramento di fedeltà secondo che hanno «fibrato ad altri Vescovi però che si] reservato a Sua Ser. ma Altezza quelli

giuramenti, et obligationi con li quali essi sono tenuti a Sua Ser.’' 11 Altezza, Suoi Eredi Arciduchi d’Austria, Conti e Principi del Tirol secondo il tenore delle prefate compattationi fatte fra Tirol et. Trento. N. 18 . 1578. Lettera di procura rilasciata dall’arciduca Ferdinando ai Signori Remer, Wolcheristein e Hendel. (Dalla storia inedita cV Inn. a Prato) MSS. della B. di T. N. 4. Noi Ferdinando per 1’ Iddìo gratia Arciduca d'Austria, Duca di Borgmidia, Stiria, Carinthia, Carinola et Wirtemberg

, Conte d’ Habs-- purg et Tirol, confessiamo, eh’ essendo, che gli accordi, et obbligationi scritte celebrate tra li nostri antecessori Prencipi Regenti et Prencipi del nostro Contado de Tirol, et tra lo Vescovado di Trento, adesso per Noi et il Riho Prpe singoiar nostro diletto Amico il Domino Lodovico della Santa Romana Chiesa del titolo di Sant’ Honofrio Car dinale, et Vescovo di Trento ..nell’ ingresso di Sua Dsletione al detto Vescovado di Trento, et regimento di quello, come da esser fatto

et Munitioni della Superiore et Infe riore Austria, et sue Provincie, et Capitano dì Schlanders, dando alli prelibati la nostra detta potestà, et autorità in vigor della presente,- acciocché in nome, et per conto nostro per vigor del lì mandati di Sua Ces. Maestà nostro gratiosissimo Signore, et amantissimo Nepote a loro emanati, habbino da reassumere et pigliar nelle nostre mani il temporal . Dominio del Vescovado di Trento, et poi in nostro nome, chiedere dal Cardinale, et far prestare il conveniente

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 630 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 546 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Air incontro ha promesso l’istesso Nostro Duca Rodolfo per se, suo Fratello, ed Eredi loro benignamente d’assistere, diffóndere Noi, la Chiesa nostra con tutta la loro potenza contro chi volesse ingiustamente attaccare Noi, ed il Vescovado nell’istessa forma, e Modo, come proteggono, ed hanno ricevuto nella loro protettione, è diffesa altre Chiese. Ed acciò le cose premesse siano perpetuamente, ed inviolabil mente ferme, abbiamo Noi Vescovo sopradetto, e Decano, e Capitolo di Trento giurato

scientemente sopra ì SS. Evangeli, ed in virtù di questi prometto per Noi, e successori di non accettare, nemeno Ve scovo, o Canonico, il quale non presti giuramento di osservare le cose premesse, come stanno, di parola in parola, al qual fine ab biamo alla presente posto il Nostro sigillo. Data in Trento il Lunedì avanti S. Mattia doppo la Nascita di Christo l3ó3. N.° 9 . Altra del Medesimo Vescovo Alberto e Capitolo alli Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tyrolo dell’anno 1365. (Dalla

Mise. Alberti, li, 123-24). MSS. della B. di T. N. 9. Noi Alberto la Dio grazia e della Sede di Roma Vescovo di Trento facciamo sapere, e confessiamo colla presente, che doppo la terminazione delli ultimi affari coll’ Mino Principe Nostro diletto Sig. Duca Rodolfo dì felice memoria fu Duca d’Austria Conte del Ty rolo, il quale ne’ suoi ultimi giornijreslituì a Noi la Nostra Chiesa, essendo succeduti nelli suoi paesi lTllmi Principi Alberto, e Leopoldo Nostri diletti Signori, li Medesimi per 1 amore

, ed affetto, che et por tano hanno pure a Noi rassegnato la Nostra Citta, e borghi di Trento, e tutti li altri luoghi, villaggi, Marche a giurisdizioni, Signorie Nobili, communità, raggioni, dignità, e buone usanze, che si aspettavano a Noi ed alla Nostra Chiesa, le quali eglino prima occupavano per li diritti de loro Antecessori Conti del Tyrolo, e però per la grazia ricevuta Noi prenominato Vescovo Alberto sanamente, e di propria volontà con Matura deliberazione, ed anco con consenso,^ ed appro vazione

delli Decano, Arcidiacono e di tutti li Nostri Canonici dei Capitolo di Trento, come anco di consiglio, ed approvazione delli Nostri e della Chiesa Nostra Officiali, Cavalieri, e Cittadini per Noi, e tutti lì successori Vescovi di Trento fermamente ci siamo obligati, lodiamo, ed approviamo, e confermiamo coll attuale corporale giura mento, che scientemente abbiamo prestato col tocco de SS. Evangeli,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 563 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
vitori, i quali si sono giurati, parimente e ’l Castello di Buon Con seglio insieme con la Città di Trento, et tutte le altre nostre Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti] quelli che possedono tali Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti gli altri della Chiesa Vassalli et Sudditi a noi non debbano prestare ajuto di sorte alcuna, ne assi stenza, ne favore contro la nra Graziosa Signoria d’Austria, et li Suoi ; ma con questo modo, che loro anco non diano a quella nra Gra tiosa Signoria

, o. suoi Eredi aiuto alcuno, assistenza, ne favore contro noi, ma che in tutto questo caso restano fermi. 13. Ma se alcuno de luoghi forastico, et persone sia chi si voglia, niuno eccetto, pigliasse le parti nostre per aiutarci, et volesse essere contra la Gratiosa Signoria, sue Provintie et Sudditi all’ bora essa nostra Gratiosa Signoria et Eredi debbano, et possino prevalersi d’esso Castello di Buon Conseglio insieme con la Città di Trento, et parimente l’altre Città, Castelli, Chiuse et TJificij

et con tutto quello, che possedono contra quelli che per questo tempo fossero contrala Gratiosa nra Signoria, Provintie et Sudditi, li quali anco a Sua Signoria debbano esser obbedienti, et questo da noi essergli con cesso, et detta causa siano assolti dal giuramento con quale a noi sono tenuti, et per testimonio di questo diamo al Prefatto uro Gra tioso Sign. Duca Sigismondo, Suoi eredi et Successori da parte nra et Successori nri Vescovi della Chiesa dì Trento, questa lettera si gillata con

il nostro pendente Sigillo. Et noi Giovanni Andrea Decano, li Canonici generalmente, et tutt’ il Capitolo di Trento recognoscemo, che ’l prefatto nostro Gra tioso P. Vescovo Giovanni ha fatto la prefatta rennovazione, et confirma tione della prefatta obligatione scritta con nostro conseglio voluntà et saputa, promettendo ancor di voler quelle osservare fermamente, et saldamente, et perciò habbiarno posto il nro Sigillo insieme con quello del prefatto nro Gratioso Signore di Trento a questa lettera

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 561 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
chiaramente siamo informati, et che ciò dalli nostri Predecessori Vescovi di Trento è stato fatto con obbligationi et assicurationi verso li suoi Predecessori Principi d’Austria et Conti de Tirol, et spesse volte, le quali, per causa della pace, quiete et utilitade pubblica della pred. a nra Chiesa, et del contado de Tirol desideriamo seguire, et perciò con conseglio. piacere, et voluntà del nostro Capitolo, parimente Vassalli, et altri Sudditi della nra Chiesa ci habbiano volontariamente et con buona

scienzia, et nelle spirituali, et seculari leggi in ogni parte debbi bavere validitade et fermezza, concesso, et consentito da parte nostra et de tutti li nostri Successori della prefatta nra Chiesa di Trento verso il prefatto nostro Gratioso Sigre Duca Sigismondo, Suoi Eredito Successori Principi d’Austria, et Conti de Tirol. 1. Talmente come il q. m Vescovo Giorgio nro prossimo Pre decessore, felice memoria, è intrato in un’ obligatione scrìtta et pro missione., con il prefatto nostro Gratioso

Signoreil Duca Sigismondo. 11 dato della qual Lettera fu in Trento il Luni doppoi la Domenica quasi modo geniti , doppoi la Natività di Christo 1454 sigillata con il suo sigillo, et dello Capitolo costì, et che tal obligatione scritta, et quel tanto che ‘il nostro Predecessere se n’ha obligato, et pro messo in essa, vogliamo con ogni et ciascuni punti, articoli et con tinenze di parola in parola haver ricevuto, roborato, confirmato, et accettato, siccome la rinovamo, corrobororamo et accettarne con

scienza in virtù di questa Lettera. 2. Promettemo parimente per la dignità nra Episcopale da parte nra et successori uri Vescovi, et della Chiesa di Trento di voler la predta obligatione scritta osservare et seguire in tutti li suoi ponti et articoli, siccome sono contenuti in essa constantemente, fermamente et inviolabilmente, et per osservarla dar ordine et comissione alli uri Capitani, Prefetti, Vicarj et sudditi del nostro Vescovado dì Trento, et a cui toccarà realmente, et sinceramente con

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 291 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
avviso ai loro Comuni, che to'Sto si posero in guardia contro chiunque pervenisse dal paese infetto. A Verona le precauzioni si raddoppiarono, e tuttavia, un bombardiere venuto via da Trento, come vuole il Carrobbio, passò di notte l’Adige a nuoto vicino alla catena di S. Zeno, dove avea la sua casa, e vi morì dopo due giorni. Da quell’ istante la peste non vi si potè più frenare. A Trento il contagio saliva intanto al suo colmo, ed è chi nota che vi morivano 50 persone al giorno 2 ); e che la città

dieta di Ratisbona, nella quale fu definito con formale sentenza (1 ottobre 1576), che il cardinale Lodovico, essendo pronto a rinnovare le convenzione 0 compattazioni fatte con i Conti del Tirolo dai vescovi Giorgio H'ach e Giovanni Hinderbach, debba essere ristabilito nel possesso e governo del suo principato fino a più ampia decisione. Venivano per ciò, come dice il Barbacovi 3 ), rico- *) Cawobbio : Il successo dèlia peste occorsa in Padova Vanno 1576. Venetia, 1577, carte 1. ' Mariani : Trento

con il concilio ecc. pag. 329. 3 ) Cangbbio : Opera citata , cart. 3. — Giuliani D.r Carlo : La Peste dell’ anno 1575 in Trento. Trento, Arch. Trent. VI, pag. 29-54, 4 ) ZoTTi : Storia citata , II, pag. 130. 3 ) Memorie storiche ecc. II, pag. 133 e seg.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 178 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
a Trento (20 aprile), arringa il popolo, loda il Comune d avere so stenuti prodemente i suoi diritti in faccia al Vescovo, e promette di volerli proteggere e confermare; assolve i cittadini da ogni imputazione pei seguiti tumulti, e punisce con le confische, le spogliazioni e la prigionia, coloro che per piacere al Vescovo s’erano resi strumenti di tirannide. . Il popolo del contegno del Duca si mostra soddisfatto, e tanto lo esalta da crederlo una specie di liberatore. Grida: viva 'I Buca! con quello

stesso entusiasmo, con il quale poco prima avea invocata la libertà con la morte del tiranno ; e così va con il popolo sempre, pronto a trapassare da un estremo all’altro, senza tanto pensarci. Il Vescovo si stava ancora nel carcere, il Bellenzani si dava premura a reggere la pubblica cosa, e il Duca faceva mostra di zelo per il bene dell’ intero paese. Tratta con il vescovo Giorgio, e lo lìbera dì pri gione a patto che rinunciasse al territorio di Trento verso un’ annua pensione. Il Vescovo promette

(23 aprile), e poi non mantiene la giurata promessa, e continua a mostrarsi restio ai voleri del Duca, per la qual cosa cadde novellamente nello sdegno di Federico, che ridisceso a Trento, lo fa imprigionare e tradurre a BruneL. Il Duca invade allora il castello del Buon Consiglio,, e vi sì fa a spadroneggiare per mezzo de’ suoi delegati. La citta toma a tro varsi in preda alla tirannia : Federico ordina con lettera dei 2 luglio al clero delle due diocesi, di Trento e di Bressanone, di non corri spondere

con sussidj ai collettori di papa Gregorio XII sotto pena 1) HiPPOLiTi Compendium rerum trideniinarmn. MSS. della Com. di Trento,

10
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 560 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Grazioso Signore Duca, suoi Eredi, o Successori, pa rimente a Noi, et Successori Nostri. 9. 0 Et per questa scrittura non sii derogato, ne pregiudicato al prefatto nostro gratioso Sign, Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori nelle scritte obbligationi, confedèrationi, pronuncie et promesse fatte tra li suoi Predecessori della Casa d’Austria, et Conti del Tirol, et li nostri Antecessori Vescovi di Trento fedelmente, et realmente, et in testimonio del vero diamo al prefatto nostro Gratioso Signor

Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori questa lettera sigillata con il nostro episcopal pendente Sigillo. 10. Et noi Giovanni Sultzpoch Decano, Canonici, et tutto il Capitolo di Trento recognoscemo che tali scritte obbligazioni, con- federationi, ed promissioni sono fatte con. conseglio nostro, voluntà, et saputa, per il che habbiamo affisso il nostro sigillo Capitulare ap presso il sigillo del gratioso nostro Sign. Vescovo Giorgio di Trento a questa lettera, et promettiamo anco d’ osservare

fermamente tutte le cose antescritte, fedelmente, ed realmente. Il che è stato fatto in Trento doppoi la Natività di Nostro Signore l’Anno 1454, il Luni doppoi la Domenica quasi modo geniti. ■ , N.° 14. 1468. Convenzione fatta tra il vescovo Giovanni IV e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storia inedita d’Innocenzo a Prato), USS. della B. di T. N. 4. Noi Giovanni per la gratia d’iddio Vescovo di Trento reco- noscemo per parte nostra, et di tutti li successori nostri di questo Vescovado, et Chiesa

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 110 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
moglie, e con le figlie Adelaide ed Elisabetta *). Ma l’anno seguente (1254) muore il conte senza prole maschile, ed il Tiralo passa in potere di Maìnardo, come marito di Adelaide, figlia del defunto. Il Vescovo volge allora i suoi pensieri al successore di Alberto, e va a Capodistria ad ossequiarlo. Lo investe feudalmente di tutti i beni che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Piano riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando fedeltà al Vescovo, e di mantenersi verso di lui nel debito

onore e giurisdizione i) ). Egnone n era fiducioso, ma Mainardo più sollecito di sè, che di lui, si teneva in segreti rapporti con Sodegerio e con Ecelino, allo scopo di soverchiare i disegni, che il Vescovo s’impegnava di realizzare, guadagnando alla sua causa le popolazioni occidentali del Trentino, il comune di Trento, e ì suoi cittadini. Ecelino avea in quel tempo riportata la seconda scomunica, ed era distratto nelle cose d'Italia. La città smaniava di togliersi dà un giogo che ogni giorno

le si rendeva più pesante, e Sodegerio, visto come stavano le cose, s’indusse a seguire la corrente. S’ unì ad Azzone e Aldrighetto di Castelbarco ; e in un bel giorno dei primi di aprile 1255 scoppia la rivolta 3 ). Gli Eceliniani sono scacciati, e la città, e le castella ricadono in mano del popolo; cosa che fé’ dire essere stata Trento la prima delle città italiane a scuotere il giogo di Ecelino; la prima, che, come asserisce l’egregio Cav. D. r Ignazio Puecher-Passavalli, fu specchio e grido Perchè

et castra Tridenti « in se contra Dominum Icerinum». Parisii de Cereta : Chronicon Ve ronense in Murat. Rerum Ital. Script. Vili, 636. — « Eodem anno « ( mcclv ) circa principium Aprilis Tridentini gravissimum jagum tyra- « nidis Ecelini a suis cervibus excusserunt» Monachi Patavini: Cronicon in Murat. Opera cit. Vili, 690. i) Puecher-Passavalli: Egnone (Poesie liriche. Ancona, 1884, p, 74 ); L’Egnone 0 sia Trento che si toglie dalla tirannide di Ecelino da Romano, già pubblicato in Trento fino dall

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 180 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
cordava al-Duca, in sede vacante, il comando di tutte le castella del principato, onde rimane vuoto anche questo tentativo, e il vescovo Giorgio .lascia Bolzano e ritorna a Trento 1 ); ma non trova la pace che avrebbe desiderata. La sua presenza era ormai divenuta intolle? rabile e il malcontento incominciava ad invadere gli animi dei citta-, dini, Ritorna il Bellenzani, il quale raduna il popolo a parlamento e lo anima alla difesa. Il Vescovo fugge a Caidaro presso il capitano Rottemburgcq

e questi con un grosso corpo di armati muove su Trento. A Porta san Martino (maggio 1410) si viene ad un combat timento -) ; ma i cittadini sono ricacciati nell’interno della città, e battuti su tutti i punti. La città è messa .a sacco ed a fuoco, e Ro dolfo Bellenzani non trova via alla fuga. È preso dal nemico che 10 rimette al carnefice, e sulla piazza maggiore fu all’istante decollato alla presenza del popolo 3 ) che 1’ avea esperimentato zelante difensore della sua causa; causa che nessuno può

condannare, e che soffocata rivive a tutela delle future generazioni 4 ). Federico, alla nuova di questo avvenimento, corre a Trento, 11 Vescovo fugge a Vienna, e il Rottemburgo fa altrettanto,. cer-» caedo salvezza in altro paese. Passato alcun tempo, il Vescovo ripiglia le trattative con il Dnca, ed è costretto di lasciare a lui il ly Die Kirche des heit. Vigilius. Botzen, 1325, 1, pag. 189 0 seg. 2) Alberti: Annali eit. pag. 278. 3 ) Fu detto, che, a perpètua memoria dì questa decollazióne, fosse

stata coniata in bronzo la medaglia Petro Balani ano, che ha nel su diritto una testa assai rilevata con berretto e capelli lunghi, e nel rovescio un teschio umano con il moto : Nulla est redenciu. Ne parlarono affer nativamente il Gèntilotti (righelli Italia sacra , V, 628), e il Giovaneti' {Zécca trentina, pag. 53 e 120 ; il p.‘ Giuseppe Ippóliti (Dissertazioni istorico-critica sopra la trentina medaglia di Pietro Balans ano MsVr della Bibi. Com. di Trento, N. 273) ne provò il contrario, e in fine

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 350 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
di essere presto tra due fuochi, e trepidavano ; molti cercavano salvezza ai monti, ed il Vendome del resto, prendendo di mira Trento, lascia all’Adige una parte del suo esercito, e con la maggiore prende la via del Sarca ed arriva dinanzi ad Arco, dove è costretto ad arrestarsi. Gli Archesi gli chiudono in faccia le porte della città, e resistono all’ impeto dei cannoni, finché, sfondata la Porta Scaria (9 agosto), vi entrano i militi ; i quali, espugnato il castello, si scagliano sugli abitanti, e fat

tane aspra vendetta, partono di là alla volta di Trento. Certi Fanzini, padre e figlio, servono loro di guide ; alle Sarche si soffermano dieci giorni ; e fatti esplorare i luoghi, il Vendome si spinge sino a Vez- zano, dove prende alloggio in casa Zambaiti. In Trento s’era fatta una grande costernazione ; il Vescovo era fuggito e corso a ripararsi in Fiemme, molti cittadini aveano abban donata la città, e . le monache di s. Chiara se n erano pure andate, prendendo la via di Valsugana, a Bassano

in disparte quella di Vela, sale per sicuri e scelti sentieri in vista dì Trento. Era il primo settembre ed avea seco 20 mila uomini ; occupa il fortino della Scala, e dà la caccia ai Trentini che trova appostati lungo il i) Brentari; Storia di Bassano, pag. 393 .

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Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 179 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
della sua indignazione e della condanna nel quadruplo l ) \ i suoi de legati imprigionano, fanno tanagliare, torturare, e mandano alle forche quanti erano avversi alla causa del loro padrone, e ciò si dimostra da una minuta di conto fatta da Antonio di ser Francesco di Mol- venó, che fu massaro della Curia Tridentina pel Duca Fedèrico si gnore di Trento nelle cose temporali 2 ). Il Vescovo era ancora a Brunek, e vi rimase sino al giorno 25 luglio, nel quale ricuperò la perduta libertà per

interposizióne del duca Ernesto, fratello di Federico, e la promessa di consegnare Pergine, Riva, Tónno e Ledro. Non fe’ ritorno a Trento, ma si diresse alla volta di Vienna, dove fu di nuovo posto in prigione, per ordine del duca Leopoldo. E mentre il Vescovo era colà, Enrico di Rottemburgo, dèlegàto ducale, faceva imprigionare Rodolfo de’ Bellenzani allo scopo d* impedire che si facesse in città, Una novella sommossa. Sé non ché Pietro di Sporo, e i suoi figliuoli si mettono di mezzo, e gli ottengono

il veleno pel suo avversario e la sua gente, ed ogni più lontana speranza dì concilia zione rimase dileguata e distrutta. Giorgio ricorre alla protezione dei duca Ernesto, e non ha ascolto, va a Bolzano, ed ivi ritenta di trattare con Federico, mostrandosi dispósto di concedere tutto ; ma nel corso delle trattative sorge Enrico di Rottemburgo a protestare, quale capitano della Chiesa di Trento, contro la concessione che ac- 9 Vedi Appendice, N. 10. 2 ) Hippoliti Monum. Eccl. Trid. MSS. della Bibl. Com

. di Trento, M, 18, pagi 268. — Orsi (D.r Paolo) Nuovo documento sul BèUénzani, itoma» Archiv, stor. per Trieste ecc. Ili, pag. 93 , ‘

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 229 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, e intimano pel primo settembre un concilio generale da tenersi in Pisa. Il concilio avea per iscopo la riforma della Chiesa, onde av venne, che il popolo romano incominciò a muoversi per proclamare la repubblica, i cardinali si disponevano a mercanteggiare i loro voti, e T Imperatore faceva mostra di volere di proposito ciò che altra volta, in confidenza, esternato aveva al vescovo di Trento *), ed al barone Paolo Lichtenstein 2 ), vale a dire, di aggiungere alla corona imperiale il triregno. Ma papa

Giulio non se ne dava pensiero: man giava, e beveva, fulminava di censure coloro che avessero brigato per la tiara, intimava un concilio da tenersi in Laterano, invitava i re di Spagna ehi'Inghilterra a difendere F unità della Chiesa, interdi ceva Firenze _e Pisa, e dichiarava di continuare la guerra ad ogni costo. Giorgio vescovo di Trento intanto continuava a vegliare e a dirigere le cose pubbliche sì nel principato, che a Verona, e sempre a seconda delle viste dell’ imperatore, del quale

si professava ministro e suddito devotissimo. E che ciò sìa lo sanno e Veronesi e Trentini ; i primi sempre timorosi d’incontrare il di lui sdegno per la gloria dell’ Impero, vessati da lui in mille guise, e puniti severamente nelle loro aspirazioni. Nessuno potea fiatare, desiderando il ritorno dei Veneziani : la forca e 1’ esilio erano i mezzi da lui impiegati per mantenere la fedeltà giurata al Sovrano. In Trento non c erano i rigori adoperati per tenere in fremde i Veronesi ; ma c era il Vescovo ■ con

: La biografia del celebre cardinale Adriano da Corneto scritta da Gir, Ferri , dove compendiala , dove rettificala , supplita ed ampliata. Trento, 1837, pag. 225. 2 ) Schreck : Opera citata , pag. 229. 3 ) Alberti : Annali citali, pag. 419. — Vedi Appendice , N. 15.

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Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 292 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
bazzicavano alla sua Corte, e volevano con il di lui mezzo estirpare la Riforma dai luoghi stessi dov’era nata. Il nostro Vescovo gli era confidente ; e, come le cose sue furono regolate nel modo che abbiamo accennato, egli fa ritorno alla sua sede, e s’ accorda con l’Arciduca, segnando la convenuta compattazione (3 maggio 1578), ed obbligandosi di farla giurare dalla città di Trento, dalle altre città, e giurisdizioni, e non meno*chedai sudditi del vescovato 1 )- L’Arciduca dal canto suo, per tu telare

l’adempimento delle condizioni contenute nella carta di conven zione, nominò in suoi procuratori il capitano provinciale di Long’AdRe Luca Reiner, il barone di Wolkenstein de Rodeneg e il consigliere Francesco Hendl 2 ); e fatto ciò, il Vescovo entra nel possesso del suo principato e riceve dall’ Imperatore 1’ investitura delle regalie (13 cri u . gno 1579)- Indi promulga la legge o costituzione (u settembre), che s’aggiunse allo Statuto di Trento con il titolo: Forma costituendi census in Episcopatu

Tridentino ; visita la diocesi, e va alla dieta imperiale di Augusta (1582) in qualità di legato pontificio, prendendo seco 1’ arcidiacono Roccabruna e Giorgio Alberti. Era severo sostenitore dei decreti del concilio tridentino, e per questo, prima di partire per Au gusta, dispone che il suo zelo non fosse punto alterato. Il Magistrato consolare avea in que giorni (13 febbraio 1582) conferita la licenza di porre una stamparia in Trento a Luigi Tortelli padovano, e il nostro Cardinale comanda al suo

vicario Silvio a Prato d’invigilare sulla stessa, perchè non vengano stampati, nè spacciati libri tocchi o so spetti di eresia, e di essere ben oculato con questi, e con le persone che entrassero nel suo vescovato, affinchè non vi entrino eretici o non vi se n' annidassero 3 ). La città di Trento,' le valli del Nosio e la Lagarina non fecero ostacolo all’ accettazione della nuova convenzione firmata dal Vescovo cori il Conte del Tiralo, nè alla prestazione del chiesto giuramento I soli Giudicariesi

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