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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 53 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
Primo, la Città di Rovereto da, e concede alle Co munità esteriori li Lochi in Palazzo Pretorio, cioè il loco del transito, e due volti contigui ove ora detta città tiene il suo Consiglio, et li volumi del Pubblico con il loco entro il secondo volto confinante con la Can celleria et lochi alla medesima connessi nello modo, et forma che si ritroveranno, et con l’accessi, ingressi et regressi per la porta maggiore del Palazzo per andar in detti lochi ad ogni occorenza, bisogni, e piacimento

d’esso Archivio con condizione, ed obbligo espresso alla città di Rovereto di mantenere per sempre il co perto degli coppi, senza addossare le Comunità este riori di spesa veruna come non meno eli sollevare lé predette comunità da ogni carrata,ta ohe occorrere po tesse per riparo semplicemente del Palazzo Pretorio; eccettuato però delle canniate generali ohe in alcun .tempo potessero seguire de casa in casa, in tal caso le Comunità esteriori saranno tenute ed obbligate anche esse di concorrere per

la loro contingente porcione. Secondo, la Mag, ca Città di Rovereto possi in ogni tempo dando il bisogno mettere et erigere un comodo (sic) per bisogni umani nelli lochi superiori alli sopra nominati; in modo però, che non dannifichi li Volti sopra venduti. Terzo, che il prezzo et finito mercato sii di fiorini cinquecento da Ragnesi 5 1’ uno, da pagarsi dall’infra scritte Comunità alla Città di Roveredo, la metà al 8. Michele prossimo 1688 et l’altra metà al S. Mi chele 1689 in danari contanti

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 17 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
19 -\ r; t r i St,- i# ic tere dal mondo la tirannia de’ regnanti, che era tempo di costituire l’unità d’Italia « sino dove la Natura tacitamente parlante estende i confini del suo nativo Linguaggio » ; e lo avrebbe persuaso perciò a fare del Trentino « una Frontiera o Vanguardia » deRa nuova republica italiana. (19) Il viaggio non fu intrapreso e la proposta non ebbe seguito : ma quello che non fece Napoleone primo Console lo fece tuttavia Napoleone Impera tore, che nel 1810 formava del

Trentino il Dipartimento délVAlio Adige aggregandolo al Regno d’Italia. Ed ecco, Eccellenza, sbucare da ogni canto altri propugnatori della separazione del Trentino dal Tiralo; ecco il conte Benedetto Giovanelli (gran bravo studioso, ve’, e anche galantuomo questo qui, signor ministro!) pu blicare un ragionamento storico per convincere gl’italiani d’una verità « che « da lungo tempo cercavano di nascondere coloro, che Trento non città * d Italia, ma di Germania, o del Tiralo francamente dichiaravano

» (20). L'autore si sarebbe sentito il coraggio di provare il suo assunto risalendo quasi quasi alla storia anteriore ai tempi di Troia, ma poi s’ accontentava di scorrere le vicende del paese dall’epoca preromana ai suoi giorni racco gliendo passo per passo testimonianze assai numerose della nostra italianità per orìgini, lingua e costumi. L'opuscolo era proprio d’attualità : si capisce quindi, perchè egli, pro stando cóntro V oscuro enimma della confusione del Trentino col Tirolo- flnisse con questa

perorazione : « Fu la pace di Luneville, che per pochi mesi bensì conferì il dominio « assoluto del Trentino all'Imperatore d’Austria, che poi lo volle aggregato < alla Contea del Tirolo, fu quella di Presburgo, che lo fece cedere alla Co- « roma di Baviera; ma la suggezione d’un popolo ad un eventuale dominio * non dee confondersi còlla naturai ed originaria sua condizione. * Il Massimo che règge i destini do’ popoli, ci restituì alla cara Ma- * dre, e sanzionò gli antichi nostri diritti all' onor della

sua grandezza, al « godimento delle sue felicità. Ma come uguagli Egli ci rese in tutto agli * altri Italiani facendoci loro compagni nelle Sue grandi imprese, partecipi « de’ premi e vantaggi, e consorti nella gloria e nella cittadinanza, e segna- * tanaente nell’ avventurosa sorte d' essere governati sotto i di Lui augusti « auspici, e in suo nome dal Giovane Eroe Aglio del Suo cuore, idolo del «nostro, e pari agli altri sudditi del Suo vasto Impero col darci le stesse « leggi, le stesse

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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 51 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
- 53 — conghmge l’Archivio colla sala centrale, ove mette capo lo scalone. v ) Al piano terra del palazzo pretorio, stanno i locali del corpo dei civici pompieri coi relativi magazzini delle pompe ed altri attrezzi di salvataggio. Si trova ancora il quartiere delle . civiche guardie, la stanza dell’ordinanza, alcune carceri e avvolti di deposito e il vecchio Archivio ora abbandonato. -) In fondo al cor tile si trova inoltre il quartiere del civico sergente e la cucina del corpo di guardia. Per

finire degnamente i ristami del nostro palazzo municipale, si dovrebbe collocare^ come venne proposto sia sul pianerottolo dello scalone o in altro luogo più acconcio, un altorilievo in marmo colla figura, del leone alato di San Marco, colla data ricordante la domina zione veneta MCCCOX.VI - mdix e seguita da acconcia iscrizione. *) Sul medesimo poggiolo òvvi 1’ uscio che mette nella sala maggióre e che un giorno si trovava in capo allo scalone. E ili Iattura veneta o porta ancora un elegantissimo

e prezioso battente (martello) di bronzo, raffigurante una donna ossia Venezia, con ai piedi due leoni, 2 ) Quando neh 1440 i Veneziani sottomisero il castello di Lizzana, tutte le scritture ivi conservate furono trasportate nel civico palazzo di Rovereto, dal quale furono poi trasferite a Venezia. Più tardi nel 1454 la Repubblica ordinava al Podestà Luca Pisani di cercare tutte le scritture che si riferissero ai fatti di Verona e del veronese (Vedi Zotti. $. V. L. voi. I pag, 256 e 334). Da ciò

si spiega la povertà del nostro Archivio di documenti anteriori a quest’epoca.

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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 49 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
- 51 — l'ufficio tecnico, la camera del protocollo degli esibiti e. la cancelleria. Questi ultima li a il soffitto adornato di stucchi, l’epoca dei quali si potrebbe stabilire da tre stemmi posti negli angoli, se questi non fossero così tinti e ritinti di calce, da rendere irriconoscibili le fi gure inquartate. Dalla cancelleria si passa nella stanza del segre tario municipale: è un ampio locale posto nell 7 angolo del palazzo verso la via dei Portici, con finestre sopra la piazza del Pori està

. Ha un elegante caminetto mo derno di marmo e un affresco sul soffitto. Le pareti sono fregiate di bellissimi stucchi a rilievo e fra questi in piccole proporzioni gli stemmi dei casati Del ani, Chiusole, liosmiui e un quarto irriconoscibile. In questa stanza, dove in questi ultimi giorni venne installato 1 apparato telefonico, albergò in sul principio del se colo passato il principe Eugenio di Havoja, allorché di .passaggio per la nostra città, gradì l’ospitalità offer tagli dal Municipio. Circoli,— 1502

, Nicolò dola Zona. — 1503, Antonia do Frizo. — 1504, Andrea de M. Jatios. — 1505, Batista bagozzo. — 1506, Bonomo dola Tarsia. (?) — 1507, Gelavo do Ant° del ben, — 1508, Michel de Andrea data porta, — 1509, Bernardin Paro- fin, — 1510, Kosmin de Frizo, in luogo di sor Malia Partin. — 1511, Nic. de Mat. del Zon. — 1512, Frane 0 rj. .laconici del Ben, — 1513, Zulian q. M. An zolla, — 1514, Pero q. M. Zuan dagandin, — 1515, Batista Furor. — 1510; M° Zuan Ant batistot in luogo di Frane. -Incoino!. — I5n

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 14 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
Tridenti, non già di una Pars Meridionalis Tyrolis: l’imperatore Ferdi nando I. Conte del Tirolo, (ricordavano) essendosi per errore, negli Statuti Provinciali Tirolesi del“ 1532, inseriti fra i Confini del Tirolo, Rendena, Gin cane ecc. volle pòi cassati dagli Statuti i passi relativi, perche — dichia- >. rava Ferdinando I in persona al Principe Vescovo di Trento Bernardo desio con Reversale dei-20 luglio 1536 —• «perchè indi poteva nascere la conse- « f/ìtmza, che il principato di Trento

formi parte del Tirolo, e dunque che « il Conte del Tirolo ne sia lo immediato padrone ; > il Canonico Bar. Con tilo ti, allegato Vescovile trentino in Innsbruck nel 1772, (asserivano), pro testava, come s'era sempre fatto, e faceva cancellare dal Protocollo delle Conferenziali sessioni, tenute in quella città, l'espressione übrigen Lande (resto del paese)' applicata al Trentino, « perchè poteva essere lesiva alla « superiorità territoriale per parte del Trentino. » (15) Infine respingevano anche

loro per proprio conto la nuova carta geografica, sfacciatamente dedi cata al Vescovo di Trento per •qnrémimifsì'contro 1 l’attenzione adoperata * sempre per parte del Conte del Tirolo, nel raccogliere tutto ciò, che a lui « può servire d’arma contro di noi. » Eccellenza, il. Capitolo di Trento, non.restò, spio nell’, esprimere ; senza prudenze jiè .viltà l’indignazione generale- del ; paese.Elemente. Baroni.di-,Sacco, un nomo assai noto allora dentro e fuori d'Italia, portava la- questione

\la conclusione: , i . < adunque il Trentino, per origine,.per continuazione, non^interrotta * di.governo, e per uniformità di lingua, e di costume formò sempre una) « parte delritalia, se esso figurò, e. fece comparsa, da.sè solo anche,imtempq,. , ■* che il Tirolo fera mente, oasssd piccola cosa, nè .dopo l,’in.granc|tm.©ntp ,del' « Tirolo fu mai assorbito dalle Potenze. dominatrici, di esso, e rimase sempre .... * in istato di, figurare da sè solo : [perchè] ei vorrà, ora. sema necessità, anzi- « contro

, rispettabile Patria. » ... ; ... l^on bastava, Eccellenza: nientemeno che ventisette anni, dope, 1 tren tini sentivano il bisogno di rinfrescare ancora la memoria di .queste Riffe-,, renze essenziali fra noi. e i tirolesi conima Lettera sul Titolo, figliano, che compariva . nei giornale, Novelle, Politico-Letterarie di Mantova (17). e c)i© ; ripeteva press a poco quella del Baroni,

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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 8 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
à rti à à à à à à à c-.72 c\o c.o evi f-o c\*3 c.? r.o ch- » 4- n ‘t- C’j c\j t.v c.'.' c*y c*j c*ó co co V W W V ^ V V V ^ ^ ^ -PG V W V ^ Erezione del palazzo - Restauri e ampliamenti per opera del Podestà Pietro Venier. L'origine del palazzo pretorio di Rovereto, oggi ancor sede degli uffici comunali, è intimamente legata alla storia della dominazione veneta nel basso Tren tino. Prima di essa i Vicari o gastaldioni Castrobar- censi risiedevano nel castello di Lizzana o in quello di Rovereto

: pare anzi obe taluno di essi abbia abi tato in città, allorché per cura di Guglielmo il Grande la terra di Rovereto venne cinta di mura. Rei 1416 i Veneziani occuparono la nostra città, prima posseduta da Aldrighetto di Castelbarco e nel- b anno successivo venne qui inviato Andrea Valiterò, nobile veneto, quale provveditore e procuratore della repubblica. In pari tempo venne ordinata l’erezione del palazzo pretorio 1 ) per accogliere i pubblici uffizii, gli archìvi e l’abitazione del Podestà

. Da un operato d’estimo del 1449 2 ) risulta che pri ma di quest’anno i reggitori del comune di Rovereto, non avevano ancora una sede propria e abitavano in *) Zotti R. i Storia della Valle Lagarina, voi. I, pag. 274. / -) Conservato uell’archivio municipale. Compio un grato

6
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 6 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
al Trentino la separazione amministrativa dal Tirolo, quale 2 nostri interessi materiali e morali, e il diritto riconosciuto dalle stesse leggi austriache-ad ogni nazionalità dell’impero ci avrebbero dovuto da un bel pezzo garantire, (1) Certo, il ministro avrà da sorridere (se ne darà la pena?) bonariamente di questa gue rra eh; io gli faccio a colpi di spillo : a.me rimane però la coscienza dì aver fatto quanto un figlio del Trentino nelle attuali circostanze poteva fare. Oh facessero

il resto coloro cui spetta, chè non saremmo così ridotti a lasciarci giorno , per giorno percuotere da ogni primo venuto sulle guance con una pazienza veramente più che evangelica ! 0 gioventù del Trentino, è a voi che io parlo, da fra tello J à fratelli. Ciò che più importa dinanzi all’accumularsi delle tristezze presentì, non è la protesta immediata all’ul timo colpo che abbia fatto sanguinare la carne viva del nostro paese; importa avere la visione lucida e netta del l’avvenire ; e del destino che

lega noi agli: altri- popoli; sia pure - contro 1© originarie, disposizioni di natura. .. ; (Ripensate, per un momento, - vi prego, la vita publicà ' del -Trentino quale fu ‘tra il-1848 e il 1870 e confrontatela" con quella degli anni a noi più viciniIcAllora vigoria neì 1 l’affermazione de’ diritti, dignità e sacrificio nell? affrontare'^ le prepotenze, costanza ; ed a udacia nel protéstàre contro i •: torti reci oggi? Qgghsi può decretare un’inchiesta che butta il sospetto delia disonestà sul

primo'" cornivi e. del 'Trentino ,-1 oggi; ci si può abbassare la publicalistruzione- nazionale 1 sino al ■ livello .degl’iloti senza patria ;*•: oggi si sopprimono gli: sforzi del paese -per! il suo ^risorgimento economico : vietane dogli fin anco di usare del proprio-denaro bella costruzione delle txamyiepoggi si tassa aspramente la fame di quésti italiani mangiatori di polenta r ma appena si tratta di pórre in, comune i- proventi de’ balzelli, si lésina loro un‘miglio ramento, stradale

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 35 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
N. V — 37 — E per provarLe ch’io ero puro da ogni intenzione cattiva, faccio qui tosto ammenda di quanto avesse potuto di spi a, corbe nelle mie lettere pre cedenti. Le confesso cioè con la più candida sincerità del mondo, che fino a ieri ero stato miseramente vittima di nn errore e di un’illusione deplo revole. Frugando e rifrugando in cerca di testimonianze per la mia tesi a favore del Trentino, a un he! punto mi son visto sbucare attorno dà ogni parte testimonianze della tesi contraria. Dei

giornali, dei poeti, dei letterati mi convinsero che una intima coscienza della distinzione fra trentini e ti rolesi non è sempre stata viva e diffusa nel Trentino: ci fu un tempo, che il Trentino era detto indifferentemente Tiralo anche dai trentini. Per dirne uno dei molti che potrei numerare del principio del secolo decimonono, ecco l'abate Costantino Lorenzi, scolaro ed amico di dementino Vannetti, che compone nel 1814 un poemetto < per celebrare il fausto avvenimento del Ti tolo riunito al dominio

della cam d’Anstria, (50), appena era andato giù da noi il governo italico. (Oli Austria, quei versi ti fan poco onore!) Più tardi esce a Rovereto II Mesmggierc Tirolese, che raccoglie at torno a sè le persone più dotte e intelligenti del Trentino. Antonio (lazzo- letti col Negri publicano una scelta di poesie edite ed inedite di vari autori tirolesi e Scipione Sighele vi fa sopra un discorso portando un contributo di nuove notizie. (51) (La lezione data a .Jacopo Tartarotti pare abbia fruttato poco

!). — C è di più. Giovanni Prati, in una fervida lirica dedicata alla sua patria le dava il nome di mio verde Tiralo (52). E perfino i Corpi Franchi e i Garibaldini del 1848 e del 1866 assicuravano, penetrando nel Trentino, di accorrere a liberare.... il Tiralo (53). Eh? che ne dice, Eccellenza ? — Dinanzi a sì gravi testimonianze, la causa del Trentino non è siffattamente sballata da far cascare le braccia a qualunque suo apologista? non sarebbe evidentissima ad occhio nudo la sfacciataggine di quel pedante

, (54) per affermare, poniamo, che i collaboratori del Messaggiere Tiro lese erano viceversa quelli che nel 1848 si facevano arrestare e deferire ai tribunali militari; che Antonio Gazzoletti era colui che soffriva nel ’49 il carcere a Padova per sospetto di ribellione, e che Giovanni Prati, quanto ad amore per l'Austria, non era neppur lui farina da ostie ? Cosi parlerebbe il pedante ; ma per far breccia in me ci vuol ben altro che le sue ragioni ! Si faccia pur forte il pedante di quello che stampano

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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 41 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
4? 39C 4 - « v s W ^ v ‘4.' ‘A? » 4 ' * V-'' ¥ *r V? %'■ ■■£ •# ^ G ^ V V" Il cippo Marotta sul vecchio scalone - Vicende belliche - Violenze del capitano imperiale - Dramma sanguinoso in palazzo - Processo inquisitoriale - Lapide comme morativa. Focili anni fa, coloro che .salivano il vecchio sca lone che dal cortile metteva agli uffici municipali, r ) vedevano incassata nella pietra del parapetto e scolpita rozzamente una piccola croce senza iscrizione. Molti si domandavano che cosa potesse

significare quel segno, ma pochi sapevano che quella pietra ricordava un fatto di saligne, una pagina importantissima di storia citta dina, quale fu F uccisione del capitano imperiale Pietro Marotta, ivi avvenuta alle ore 8 del mattino del giorno 7 luglio 1703. -) *) 0' epoca dell’ eruzione dello scalone é incerta e nel civico Archivio non trovasene memoria alcuna. Crudo di non essere lontano dal vero nel ritenerlo opera veneta e co ri tempo ranco all'erezione della sala, quando venne ampliato il palazzo

. Ricordo che per i lavori di' collocamento della lapide Marotta venne scoperta sotto rintonaco una elegante fi nostri na ogi vale in mattoni rossi, elio dava luce al vecchio Archivio prima dell'erezione dello scalone. -) Il processo Marotta che si credeva perduto e che lo /otti accenna (pag. 235, voi. Il) come ricuperato per le cure di For tunato Zeni, venne pubblicato prima nelle appendici del Cor-

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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 47 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
— 49 - al regio Istituto di Belle Arti in Venezia, dietro inca rico del podestà de Malfatti, esegui un corrispondente progetto di restauro nello stile dell’epoca, che fu appro vato dalla Giunta municipale. Principiarono i lavori, e sotto l’abile pennello dell'artista, coadiuvato efficace mente dall’allievo Ulisse Billi,*) ripresero nuova vita le sbiadite tinte antiche, si colmarono le lacune e le vec chie pitture ritornarono a far pompa della loro originale bellezza. Bi fronte a chi entra

, sopra lo stallo del Po destà, il Sezanne vi pose in un elegante medaglione il rovere cittadino in rilievo, su fondo dorato, colle let tere C. li. e contornato da una corona di fiori pure in rilievo. Più alto sulla fascia dei fiorami, in posizione simmetrica, stanno due medaglioni col leone veneto. Lo stesso professore restaurò in pari tempo le pitture del caminétto, richiamando così a nuova vita un’iscrizione quasi del tutto svanita, dipinta sotto lo stemma del podestà Navoni. che dice: GEORGIVS

• SAVO ÌSVS . DE . RIPA T HANC PR.ETVRAM .... VIT ... VS . DIE . XVII . 1VLII . ANNO M • D . L . XXXIII La sala ha due candelabri a gas in ferro dorato ciascuno da sei braccia pendenti dal soffitto che armo nizzano col carattere dell’ ambiente. i) Il Billi si distinse in questi ultimi giorni per altri suoi lavori, fra i quali va menzionato il instauro e la decorazione della chiesa d'Isera. Leggasi: Sul ristauro della chiesa di Isera; discorso accademico del cav. C T. Postiliger, letto oélla tornata

10
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 36 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
che, appena sparsavi la Notizia (19 marzo 1848) delle libertà bandite :>. Vienna dalla costituzione, i cittadini « si sollevano arditamente inalberando « ‘la bandièra tricolóre ed acclamando all’ anione del Trentino » con le- fini time province lohibardo-venete. « Accolta a fncitate da un picchetto di guardie « di'-finanza, la fólla montata in furore, irrompe negli uffici daziari e fata- avola rasa; poi ingrossando sempre, si porta sotto le^finestre del palazzo « municipale. Invitata

a misure affatto eccezionali e dissonanti dalle istituzioni « della provincia — rinunciare cioè all'ordinamento dei bersaglieri, aumen- « tare invece il contingente della leva militare, c sottoporre quel pezzo di « Tirolo contro voglia e contro natura al comando militare delie venete « province. * Si citi pure l’atto temerario di fellonia, commesso dal Mu nicipio di Trento (1859), che si meritava una terribile' ammonizione del se renissimo Arciduca luogotenente del Tirolo, col 'rifiutare (niente meno

!) « di « sottoscrivere ' un’Indirizzo di fedeltà e vassallaggio compilato dal comitato « permanente della Dieta tirolese, nel quale si offrivano ali' Imperatore beni «' e sangue per la difesa del trono e dell'altare. Si citino le diserzioni e Temi- « graziose in massa (1869) dal Trentino per non prestarsi al servizio inili- < tare; si citi 1 esempio del comune di Trento, dove (1860) « sopra 172 co- - scritti chiamati in ottobre alla rettificazione dèlie liste, se ne presentarono « soli 42, ed anche questi ■ quasi

tutti inabili ; » si citino in line gli arresti senza numero e le gravi condanne e i giudizi statari e la sostituzione de' co'jffmissari politici ai magistrati indigeni destituiti.,. Io non mi lascerò per questo smuovere dalla mia opinione/ anzi mi tu rerò sempre gli orecchi alla conclusione, che qualunque siasi pedante s’ in caponisse a trarre "da questi latti, sostenendo magari, che la separazione del Trentino dal Tirolo non è quindi vano dibattito di parole, ma una verità proclamata e reclamata

dalla vìva coscienza del paese. Piuttosto, signor ministro, prendo occasione .da questi cavilli onde 'mi si vuole slealmente circuire, per denunziare a Lei una perfida .'contradizione che il contegno dei trentini mostra con le loro parole. Come, mezzo secolo

11
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 16 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
LETTERA TERZA. Meri dicebamus dunque, se non • erro, Eccellenza, che il Trentino è il Trentino, e il Tiralo è il Tiralo. Di questa opinione pare fossero anche i trentini di quattro o cinque secoli fa, se nel 1563, quando l’imperatore Ferdinando I s’incocciò d’imporre a Rovereto la nuova signoria del proprio secondogenito, conte del Titolo, e quando la Camera di Reggenza d’Innsbruek ordinava alla Comunità rovere- veretana di adoperare come lingua d'ufficio non più la latina, ma la tedesca, parti

subito da questa Comunità una energica protesta, con la quale i ro vereto ni dichiaravano di « non voler riconoscere mai d’essersi assoggettati « allo imperatore come conte del Tiralo, dalla giurisdizione del quale inten- « dono di ritirarsi », e i Provveditori di Rovereto, chiesto il parere al noto giureconsulto veronese Nicolò Maffei, ne avevano la risposta: « in vero scudo « la vostra Comunità , come è, separata , et vivendo con leggi ed ordeni se- « parati et con Praetura distinta et olirà

del secolo decimonono, se nel 1802 un Antonio Turrini di Avio indirizzava alla Muni cipalità di Verona una Proposta di annessione del Trentino alla Repub blica Italiana e domandava di essere inviato a proprie spese a perorare in favore della sua causa presso il Primo Console a Parigi : gli avrebbe detto eh® bisognava assicurar l’indipendenza universale, che era necessario seno-

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 25 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
LETTERA QUINTA. « Sopra le lapidi degli antichi principi vescovi nella vecchia cattedrale « di. 1 rento ad ogni mezza notte va errando il pallido spettro del moderno * Trentino e, ponendosi a sedere presso la tomba dì Pietro Vigilio, contiima « a sognare il suo sogno. Egli sogna niente meno che la futura marca di < confine della nuova Italia, sui campi di Toblaclt, sul Brenner e sai piani « di Mais, e piu che duecento mila tedeschi, che avrebbero a diventare al- * dottanti trentini ed italiani

, E mentre sogna, li neri ombra della reazione « gli s\ola dattorno all innanzi e aH'indietro, e gli sogghigna in l’accia con « atto di scherno, come ta un pazzo maligno in faccia ad un altro, —• finché «la luce rosata del nuovo mattino rompe attraverso le fornire vetri ite e le * tetre larve vaniscono in aria. » Con queste parole, Eccellenza., il tirolese Cristiano Sclmcller (8(ì) chiu deva una spesie di scorsa data alla storia del principato trentino, pur troppo, perì», sostituendo (sorte de poeti

!), a ciò che la realtà non potevi sugge- rhgli, le trovate brillanti della sua imaginazione. Oh s égli avesse studiato più a tondo le parti dell i politici verno vile nelle nostre vicende prima di collocare nelle tradizioni del vecchio Princi pato gl’ideali del moderno Trentino ! E si, che il conte Benedetto Giovimelii avrebbe saputo spiegargli tanto chiaramente, come i vescovi si fossero formata a poco a poco la propria autorità su Trento, e, una volta acquistata, come brigassero per assicurar sela

sempre più di fronte e a danno del governo popolare della città. « ].n- « tenti a mantenersi questa qualunque fosse parte di Dominio sulla Città, si * strinsero sempre più al Conte de 1 Tiralo ed agli Imperatori di Germania, * da quali non solo riconoscevan le investiture,- titolo e fondamento princi- * pale della loro autorità, ma venivano anche sovente creati Vicari d'Italia, * Ci,nea a que’ tempi importantissima, e riuscirono essi con tali appoggi sin

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 26 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
28 — « da principio si bene in questo loro intento, ohe già nel 1347 non valse « più nulla sull' animo de' Trentini 1' eccitamento alla libertà, lor fatto dal < fanatico Tribuno di Roma Ricolò Rienzi, clie a dire del Corio nell! sua « storia di Milano spedì alla Città di Trento uno dei cinque Stendardi de- « stinati ai popoli d'Italia. » (37) E non erano apprezzamenti personali. Eccellenza, codesti : quando nel 1778. il cancelliere vescovile Gentilotti ebbe l'incarico di riferire a sua Al tezza

Pietro Vigilio Thunn la protesta fatta dal Capitolo della Cattedrale (rappresentante dell'elemento cittadino) contro la carta geografica del Man- froni, dedicata al Principe Vescovo, sa che cosa rispose Pietro Vigilio, in vitato a provvedere subitamente e a difendere T integrità del paese ? — ch’egli « non ravvisava la suddetta Carta per pregiudieevole in conto alcuno « alle ragioni della Chiesa: che il Mappamondo risponde per lui, scndovi « mólte Carte della Savoia, della Sassonia e d’altri Ducati

e Principati « che contengono diversi Stati d’altri Principi: che crede indispensabilmente, « che il suo Principato sia nel Tiralo: e che nulla ha a che fare la De- « dica. > (88) — E di protestare, e di provvedere, e di dare una sodisfa- zione alla generale indignazione del paese, nemmeno ima parola ! Nessuna meraviglia quindi, clie, due anni dopo questo vergognoso in cidente. dementino Vannetti scrivendo ancora una volta a Girolamo Tira- boschi sulla confusione del Trentino col Tirolo, prorompesse nella

seguente invettiva : <- No, noi siamo in Italia, e l’accidentale dipendenza politica dal « Tirolo non può farci cambiar nazione, nè luogo, Dall’altro canto noi ab- « biam tutta la ragione di non amar troppo una razza di gente, da cui non « ci vengon che de’ tristi influssi distruttori del commercio, delle scienze e « della felicità. Oh fosse pur stufa a cuore al Vescovo di Trento questa reai « differenza fra il Tirolo, e la Provìncia Trentina, che ora certo non ge- * meretnmo oppressi- dal peso enorme

delle gcibbelle. Sed haec lugubria atque « tragica, quae nec tato litteris commit,tantali', » (39) Cosi veniva consacrata per la storia l’infamia della politica vescovile sempre in ostilità con le aspirazioni de' cittadini ; così si denunziava l’opera antipatriotica che in tutti i tempi compirono i Principi Vescovi di Trento per »snaturare il sentimento nazionale del paese, pur di renderlo ligio e sot tomesso alla propria cupidigia di predominio ; e certo, che se la Curia, là di piazza della Posta

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 10 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
— 12 — Baisini « Il Trentino dinanzi all’Europa » (6), per convincersi, che d’allora in poi-lA vite (politlcj '.del^jj>akse nqtt .fu,'Ohe -unii,, .costitìua^ptotfsth alla for zata annessióne. Ma poiché, a quanto pare, Ella prova piuttosto delle spiccate predile zioni per cose di qualche secolo fa, sa poi come la pensavano del Tirolo, Eccellenza, i trentini, prima ancora dell’annessione ? Permetta ; saranno delle piccole escursioni nella vita passata del mio paese, le quali, anche per

un ministro, non possono rimanere senza qualche utilità,,.. . „ .. - .... Si era, .(occhio bene alle date, Eccellenza) nel 17‘ò‘d : Iacopo 'Flirtarotti, roveretano, aveva publicato da poco un « Saggio della biblioteca tirolese o « sia notizie isteriche degli Scrittori della Provincia del Tirolo » (7), dove l’autore aveva alfastellato alla rinfusa biografie e testimonianze di scrittori trentini e tirolesi, senza far distinzione da italiani a tedeschi. Se il Trentino e il Tirolo fossero, stati, come a Lei

.pare che siano da secoli, pane e càcio, i lettori e gli studiosi avrebbero tutti stimato quella miscellanea la cosa più naturale del mondo, e nessuno avrebbe fiatate. E come va invece, Eccellenza, che Lodovico Antonio Muratori, il grande eru dito italiano, sentisse tosto • il bisogno, di. scrivere da , Modena n Girolamo Tartarotti, fratello dì Iacopo, questo bel compliménto? «ÀI signor Giacopo... « sarà obbligata la Repubblica tutta, ma specialmente il Tirolo, nel quale - te non pensava che fosse

compilo anche- .Trento .-e' Bovéreto ! * (8) Come va, Eccellenza, che protestasse anche un-roveretano, dementino Yannetti, dichiarando quel libro « pieno di-nomi oscuri, è d’un’èsàngne mi- « Mutezza, e. dove resten confusi i- Letterati, del Tirolo con que! del Tren- « tino, il ’quale non ha che fare con. quella .-Provincia , se non in via politica, *e ciò per metà e da due secoli soli, formando mtaràlmenfe una'porzione * d'Italia » ? e biasimasse la ristampa fattane più tardi (1777) daU’ahàte

17
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Jahr:
1897
¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]
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Seite 38 von 56
Autor: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 106.217
Intern-ID: 330834
f.j 1 - ' - 89 — stenti intorno alle streghe dando così saggio di pro fonda erudizione specialmente in fatto di critica storica. u Ma la critica adoperata dal Tartarotti — scriveva “ il compianto Francesco Ambrosi nella sua opera Scrit- u tori ed Artisti trentini 1 ) — in i speci e nelle cose eccle- “ siastiche. non piacque agli amici del vecchio: e di “ qui la perseenzinne mossa contro di Ini dal clero di u Trento, sì regolare che secolare, e la vendetta che si u volle farne in vita e in morte

. Era stretto d’intorno “ da mille assalti, che gli facevano colla stampa, ed “ egli dopo di avere risposto agli avversari del suo “ trattato delle Lummie, scrisse la, .Lettera di un giorna- u lista d’Italia ad, mi giorna-ì irta- oltramontano sopra il libro u delle Vi nd h-ine Ho ma ni Marf.grologii, XI II Augusti S, Cas- u stani martyrì*, ere. (Lucca. 1752). le Memorie antiche di u Rovereto , ere. (Venezia. 1754) che contengono la let- u tera al signor Bar. Carlo Buffa, in cui nega la san- “ tità

e il martirio del vescovo Adaìpveto; un’àpologìà a delle stesse Memorie (Lucca. 1758), una Dissertazione u epistolare Dell’origine delia chiesa- d'Aquile-fa (Milano, u 1759). una Lettera di nn giornalista d’Italia ad un gior- “ nalista oltremontano sopra- il libro intitolato: Notizie iato- u ri co crìtiche intorno al B. M. Àdalpreto (Lucca, 1760j “ e la Lettera seconda sul medesimo argomento stam- pata in Lucca nello stesso anno; cose che mossero u al sommo sdegno ì nemici dì lui, e la Curia tren- u lina

, la quale si decise ad ordinare, che f ultimo libro ” del Tartarotti fosse bruciato sulla pubblica piazza di u Trento per mano del carnefice. L’illustre uomo ver- u sava intanto in grave infermità, e la sentenza non rimase tuttavia senza effetto. Morto a dì 16 mag- *) Pag. 4'.) s 50, Edizione 1883.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 13 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
, e ri farmi dalle origini del Trentino, é venir giù giù a parlare della fondazione di Trento, contemporanea a quella di altre città d'Italia, e dell'aggregazione fattane da Angusto alla Vènezià, decima delle undici regioni italiche ( Plinio , Nat. List. I. III. cap. 19), e de’suoi vincoli posteriori cori la Marca Tre - risana, ne avremmo a godere delle sorprese ancóra più imprevedibili. No, no, accontentiamoci di andare così, su e giù, a vànvera, soffermandoci e rac cògliendo aneddoti e testimonianze

, donde sbucano da sè, spontaneamente: sarà unà prova di più, Eccellenza, per Lei, quando avrà visto che nel Tren tino basta voltarsi da qualunque parte per avere abbondanti "e alla iriario gli argomenti della sua separazione dal Tiralo per lingua, costami e sen timenti. ’ 8i era (occhio bene alle date, Eccellenza) nel 1778: nn certo Fran cesco Mànfronì publicava, cón dedica al.Principe Vescòvo di Trento, una carta 'geograftcà del Tiralo meridionale (diceva lui), dove appariva compreso, come

appartenente a tutto il Tìrolo, anche il Principato'Vescovile di Trento. (14) Se l’unità della provincia del Tiralo col Trentino fosse esistita, come asserisce Lèi, da secoli, nessuno se ne sarebbe accorto. Eppure, guardi un po’, Eòcéllerizà! i canònici del Capitolo della Cattedrale di Trento insorsero tostò con dna vibrata protesta. Il Principato di Trento (dicevano) fece sempre parte a sè e nella Aónazionè di Corrado, del 1027, si parla di un Gómìtatus

19
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
¬A¬ proposito di certi "diritti storici" : lettere aperte di storia trentina a Sua Eccellenza il Ministro Dr. de Körber
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Seite 33 von 43
Autor: Pasini, Ferdinando / Ferdinando Pasini
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 43 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 64.468
Intern-ID: 242153
LETTERA SETTIMA. N. Affari Pr. 36/00-2 ' Alla Redazione del “ POPOLO „ (49) in TRENTO IN NOME DI SUA MAESTÀ. l’IMPERATORE ! l’I. R. Tribunale Circolare di Trento quale giudizio di stampa, deliberando sopra analoga proposta di questa I. R. Procura di Stato dei 12 nov, 1900 Ss. 29/00-1, lui preso in seduta non pubblica la decisione: Contenere l’articolo stampato nel N. 177 del locale periodico II Po polo dd. 10 novembre 1900, intitolato « A proposito di certi diritti storici » I.a pag. IV.a

colonna e 2.a p a g. I.a e II.a colonna, che incomincia colle parole -- Eccellenza, ho trovato » e finisce « ma in compenso ho finito », gli estremi oggettivi del crimine di perturbazione della pubblica tranquillità prev. dal § 65 ci C. P., confermarsi perciò il sequestro di detto numero or dinato dall’ I. R. Procura di Stato, vietarsi .l'ulteriore diffusione dell’arti colo incriminato ed ordinarsi la distruzione degli, esemplari colpiti dal se questro e la pubblicazione della decisione usi giornali

ufficiali, nonché nel periodico locale il 11 Popolo a termini di legge. - Motivi. L’articolo incriminato contiene espressioni atte per sè stesse ad eccitare altri all'odio ed aL disprezzo contro il nesso politico dell Impero. Costituendo ciò gli estremi oggettivi del crimine prev,. dal § 65 a 0. P. si appalesa, in base ai §§ 485, 489 e 498 R. p. p. e §§ 36, 37 e. 39 della legge dì stampa 17 dicembre 1862 B. L, I. ex 1868 N. 6,, giustificato l’in tero tenore della decisione. 1. R. TRIBUNALE CIRCOLARE

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