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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1902
¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
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Seite 40 von 72
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 72 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1901/1902
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: II 102.588
Intern-ID: 234973
o del capitano, e l’appello da esse in secónda istanza doveva farsi direttamente ■ ai principe vescovo di Trento. Fu appunto Bernardo desio il primo che concesse una specie di seconda istanza al vicario delle Valli, entro certi limiti, quando cioè si trattasse di una somma non superiore alle 40 lire di Merano. Ili tal modo l'ufficio del- l’assèssoré veniva nettamente a distinguersi da quello del capi tano: quello era tribunale di prima istanza,' questo di seconda è la terza istanza spettava

stabile già nel secolo XIV, sebbene non si faccia cenno di esso che nei privilegi delle Valli del 1476, e non risulti nem meno, quando la nomina dell'assessore siasi cominciata a fare direttamente dal vescovo, anziché dal vicario delle Valli di Non e Sole. «Certo è, scrive l’Inama, che fino al tempo di Bernardo desio l'assessore non fu che un semplice facente - le - veci del vicario nelle còse giudiziarie; uno solo era il tribunale, le sentenze pro nunciate dall'assessore erano sentenze dei vicario

al principe di Trento». «La durata dell'ufficio di assessore era dapprima indeter minata ; il principe vescovo e cardinale Cristoforo Madruzzo nella riconferma dei privilegi delle Valli del 1568 fissò che l'assessore restasse in carica per due anni, colla facoltà; al vescovo di pro lungarla oltre questo limite». Il Tovazzi nella sua Vòllecianea de praefectis p. 84,' dice à proposito che Cristoforo Madruzzo pubblicò il 1 gemi. 1565, 30 capitoli circa le mercedi dei notai del principato e che poi

, il 31 die. del 1568 emise là riforma della tassa sulle mercedi dell’ufficio assessorale. della Nàun'ia'ed il modo di procedura nelle cause criminali e civili per il nuovo assessore, in cui stabilì che l’ufficio dell'assessorato fosse biennale, se altro non parrà al ve scovo di Trento. Queste riforme di statuto e di procedura si dicono ottenute nell'interesse delle Valli e delle pievi per me rito degli egregi notai Giovanni Francesco Oliva di Nano e Got-

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1896
Nobiliare trentino
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Seite 20 von 49
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 46 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio superiore di Trento ; 1896
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adel
Signatur: II 102.473
Intern-ID: 234974
, a Gio vanni Pietro e Gaspero Marchiori di Trento col predicato di Terlaghoff. Trento, 31 marzo 1747, (M. II p. 452; 487 ; 844). Marinelli. Carlo Antonio Marinelli di Casez, cancelliere cri minale delle pievi di 8. Zeno e Smara.no, riceve il diploma di nobiltà dal P, V. Gian Michele Spani*. Trento, 16 gennaio 1717. (M, II p. 101; 487; 844). Martini. B P. V. Domenico Antonio Tlrnn conferma alla famiglia Martini di Riva il privilegio di nobiltà dato dall’ areici. Ferdinando, Innsbruck, 10 maggio 1566

— 18 — P. V. Carlo Emanuele Madruzzo. Trento, 4 gennaio 1651. (M. Ip. 204; 487 ; 844). Malfatti. Il P. V. Domenico Antonio Thun conferma il diploma di nobiltà dato da Carlo VI, Vienna, 28 novembre 1716, ai figli e fratelli di Lodovico Malfatti. Trento, 28 gennaio 1746. (M. II p. 381 ; 487; 844). Mangi. L’imperatore Ferdinando III dà il privilegio di nobiltà a Bernardino Malici, borgomastro di Trento, ed ai suoi eredi maschi. Batisboua, 13 agosto 1641. (M. I p. 182). — Conferma episcopale

da Carlo Madruzzo. Trento, luglio 1652. (M. I p. 205 ; 487 ; 844). Manfiioni (Caldesio). Il p. V. Domenico Antonio Tinnì dà la con ferma al diploma di nobiltà eli Giuseppe Bernardino Manfroni di Val di Sole, giudice in Termeno, conferitagli da Carlo VI, Vienna, 15 di cembre 1731. Trento, 2 aprile 1745. (M. II p. 295; 487 ; 844). Mani. Bernardo desio dà il diploma di nobiltà al notaio Giacomo Mani eli Casez. Trento, 21 maggio 1531, (Codex Cles. X p. 195). Manincob*. Rodolfo H, Praga, 20 maggio 1586

, crea nobili im periali Girolamo, Antonio, Cipriano, e G. Battista Manincordis di Casez, figli del fu Cristoforo ed i loro agnati Antonio, Matteo e Cri stoforo del fu Giovanni, Cristoforo, Andrea ed Antonio, così Antonio del fu Vigilio e Nicolò elei fu Andrea. (Tovazzi, Senarium hist. p. 31). Marani* Aurelio di Cavrasto nobile episcopale dal P. V. Carlo nel 1633. (Ms, 487; 844). Marchiori. Il P. V. Domenico Antonio Thun conferma il privi legio di nobiltà dato da Carlo VI, Vienna, 21 novembre 1731

a Baldessare, Giovanni Maria e Nicolò de Martini di Galliano. Amplifica lo stemma. Trento, 5 febbraio 1746. PI. H p. 397 ; 487 ; 844). Mattoli. H P. V. Carlo Em. Madruzzo dà il privilegio di nobiltà al D.r Cristoforo Andrea Matioli di Flemme. Trento, 2 giugno 1634. ßl, I p. 167; 487; 844).. Mazza, Il P. V. Giovanni Michele Spani* conferma a Giuseppe

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1896
Nobiliare trentino
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Seite 15 von 49
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 46 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio superiore di Trento ; 1896
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adel
Signatur: II 102.473
Intern-ID: 234974
18 — Crosina. Il medico Tomaso Crosina riceve la nobiltà daU’arciduca Ferdinando, Innsbruek, 29 novembre 1558. (il. I p. 120). — Il P. V. Harraeli conferma la nobiltà ad Alberto ed Antonio. Trento, 15 ottobre ■ 1666. — (il. I p. 207; 844). L’imperatore Leopoldo I crea barone Alberto Crosina deManbnrg, Vienna, 11 gennaio 1675. (M. I p. 278; 487). Dallago (Laen, à). Diploma di nobiltà dato dal P. V. Gian Mi chele a Lorenzo Dallago di Cles, cancelliere criminale della pieve di Tassullo. Trento

, 4 gennaio 1718. (M. Il p. 121 ; 844). Devigili (Creuzenberg de Vigili). Diploma di nobiltà dato dall’ im peratore Carlo VI alla famiglia De Vigili Creuzenberg. Francoforte, 9 giugno 1712. Il P. V. Domenico Antonio conferma. Trento, 28 agosto 1731. (M. n p. 193 ; 487; 844). Devigili (Vigili). Privilegio di nobiltà concesso a Stefano e Gio vanni Agostino Devigili di Mezo s. Pietro dal P. V. Domenico Antonio. Trento, 16 febb. 1731. (M. II p. 187; 487; 844). Pompieri * Andrea da Pescantina, magazziniere del

saleaTfento,. fatto nobile dall’ imp. Francesco II col predicato de Freuthal. Vienna, 25 febb. 1804. (Tovazzi, Ms. 165). Dopjgati (Tedili, Tesino). H P. V. Sigismondo Alfonso Tlinn conferma alla famiglia di Giovanni Giacomo Dorigati, detto Tedili di Trento, il privilegio di nobiltà imperiale. Trento, 23 marzo 1675. (M. I p.,286; 487; 844). Egcher. Il P. V. Giuseppe Vittorio degli Alberti conferma a Carlo- Eccher ab Ecclio (germanice Egger voli Egg) oriundo di Folgaria, ora abitante in Trento, la nobiltà

concessa da Leopoldo I, Vienna, 4 set tembre 1693. (M. I p. 349; 487 ; 844). Egen. L’imperatore Rodolfo II concede il diploma di nobiltà alla. famiglia di Lodovico Egen, Praga, IO febbraio 1607. Il P. V. Dome nico Antonio Tlinn conferma. Trento, 28 gennaio 1746. (M. II p. 375 ; 487 ; 844). Fantini * (Pieve di Bono). Ignazio e Benedetto Arcangelo nobili episcopali ed imperiali sotto Leopoldo Ernesto. Insinuata, Trento, 20- giugn.o 1750. (Ms. 487 ; 844). ■ Tabarelli de Fati«., L’imperatore Carlo

V concede la nobiltà, a Tommaso de Fatis di Terlago Tabarelli, Trento, 27 aprile 1530, e conferma due privilegi! anteriori. (M. I p. 43; 487). Tabarelli de Fatis. Privilegio dì nobiltà concesso a Giovanni Conto ecc. ut supra dal P. V. Alessandro, Trento, 14 ottobre 1433, confermato dal P. V. Giorgio nel 1463, Trento, 17 ottobre. (M. I p. 28 ;. 487 ; 844).

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1902
¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
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Seite 54 von 72
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 72 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1901/1902
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: II 102.588
Intern-ID: 234973
«ut immortalibus superis nos Annanienses supplicemus pro eius incolumitate èt diutina administratione assessorati» ; fu in ufficio 4 anni e mezzo fino ai dic. del 1671, anno in cui fu fatto consigliere del vescovo a Trento. Nel 1667 aveva Pietro Panizza, not. di Falò, per cancelliere criminale (Rep., 78, 3i). Lo mette anche ITnamà dal 1667 al 1671. 1671-75 Simone Pietro Barbi di Cembra (Cemio). I Barbi erano allora giurisdicenti a Gru'mès. LTnamà lo mette fino al- Fanno 1674. Lo trovo in documenti della

lo reca assessore dal maggio 1655 al nov.. del 1651. In quest’anno fu assessore 1657 Alberto Taronati di Fondo (In am a). Il Cemio annotò in mar gine allo statuto che il Favonati fu assessore per quattro anni, così il Tovazzi. 1661 Michele Torresani, vice-assessore (Torresani e Tovazzi). 1663 Pietro Paolo Salvadori di Riva successe al Favonati, ma si ammalò e Michele- Torresani fu suo vice-assessore per sette mesi. Così il Cento. Il Salvatori fu poi' luogote nente in eastel Stenico. Ora

i Salvadori di Riva sono conti del S. R. I. prima del 31 marzo 1789 (Fovazzt). 1664-1665 Guglielmo Padroni (Inama). Era di Nogaredo: «assai severo e giusto (la cui morte recò grande letizia agli uomini di questa regione), e fu assessore per 4 anni e 3 mesi». Così il Cemio. Foreesanj scrive che il Pedroni successe nel 1662 in luglio alla morte del Salvadori. Tovazzi trovò clic fu assessore nel 1664.e 1665; sì ritirò poi a Rovereto, ove viveva nel 1675. Della sua stirpe fu ultimo il famoso conte del

famiglia Cles depositati nella Biblioteca di Trento (doc. N. 420) come Simone Pietro Barbi di eastel 'Pavone e signore di Gru- mès, assessore delle Valli. .

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1896
Nobiliare trentino
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Seite 6 von 49
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 46 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio superiore di Trento ; 1896
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adel
Signatur: II 102.473
Intern-ID: 234974
Titolo, che in vigore de’ di lui Privilegi gli converrebbe : e così con questo, ed ogn’ altro» miglior modo. Dato in Trento dalla Cancelleria del Castello del Buon Consiglio,, li 26 ottobre 1745. Giambattista Antonio de- Alberti Cancelliere.. Filippo Francesco Saverio Manci Segretario. In Trento, per G-ianbattista Parerne Stampator Vescovile»-. L’editto ufficiale porta le attestazioni della sua ufficiale pubbli cazione avvenuta nei lungi soliti a Cles nel palazzo di giustizia, a Fondo in piazza dopo

dei loro Antenati, ed ognuno ammiri nella numerosa Nobiltà delli Sudditi la gloria, e la grandezza del Prencipato. In vigore perciò del presente Editto da essere pubblicato, ed! affisso in Copia nei luoghi soliti di questa Città, non meno che per tutto il Temporale Dominio dell’Altezza Sua Reverendissima, si ammo nisce, ed esorta qualunque Persona, la di cui Famiglia distinta fosse con Privilegi Cesarei sì di Ordini Equestri, come di Nobiltà, insinuati in qualunque tempo a quest’ Aulica

la messa solenne, a Sarnonico dopo i vespri, a Romeno, Damimi, Livo, a Malè, a 8. Zeno, Coredo, a Taio, a Mollavo, a Vigo, Demo, a Bevo, a Riva «sub India praetoriali», a Tergine «super Mercatello», a Cavalese, a Tesero, a Predazzo, a Moena; a Levino «sub ambulacro illins Bnrgb, a Atonico, nel borgo di Storo, «in platea Casonir della Pieve di Bono, a Tione, «fuori del cimitero- parocchiale;: del Lomaso, così a Tavodo, così al Sloggio, a Piazzo di. Rendena, a Condii», a Tonno.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1902
¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
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Seite 34 von 72
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 72 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1901/1902
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: II 102.588
Intern-ID: 234973
che allora l’ufficio venisse soppresso, e che tutta Tamministrazione «così civile e criminale come politica delle Valli fosse concentrata nell’assessore» (L c., p. 25). *) Ma il To- b La citazione non pace esatta, perchè il Piuamonti (L. e., p. 37) dice soltanto clic in «Bevo adnnavasi, avanti la secolarizzazione del principato di Trento, il Magistrato delle Talli di Non e Sole.... composto di un capitano, di alcuni deputati, dei sindaca ile’ comuni e d’un cancelliere, che trattava e decideva gii

— 33 Grido foro, il quale non risiedeva e si faceva sostituire. Così si trova (Bibl. coni. Trento, Ms. 5469) die egli il 16 aprile 1663 incaricò per due anni stando ad Innsbruek Grazio conte d’Arno, ciam bellano del defunto arciduca Ferdinando Carlo, di esercitare in luogo suo l’ufficio di capitano delle Valli colla sede in c.astel Nano pagandogli annualmente cento fiorini, L’Inama fa seguire come capitano Corrado Orazio d’Ansio nel 1674, e dopo di lui Lodovico Saverio conte Ladrone nel 1695

affari economici del paese eolPassistenza dell’Assessore delle valli, ufficiale del Principe, che da tale incombenza trasse probabilmente il suo titolo. L'ultimo capitano fu il conte l'elice Arsi« di Itevò». Il Pinamonti è qui poco chiaro. Tali adunanze del Magistrato delle valli latte coi deputati e ■sindaci dei comuni avevano da trattare solo di affari interni, comuni delle valli, sotto la direzione delle autorità vescovili, quali erano il capitano e l’assessore. Non v 5 ha dubbio che questo, che

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Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 48 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
nessuno può portare con sè coltelli od altr’ arma, non c’ è mai paura di gravi disordini. E’ vero che a mia zia è suc cesso giorni fa in mia presenza un brutto caso. Unubbria- cone che passava per la via le si fece vicino e le lasciò andare un pugno così forte da farle uscir sangue dalla bocca e dal naso. Io allora lo piglio per la gola, ma ecco che odo il fischio del sorvegliante' e devo lasciarlo. Lo seguo in un’ altra via per dargli una buona lezione, ma egli scompare tra la folla, e la mia

vecchia, poverina, si risente ancora di quel colpo. — Non potete aver giustizia in altra maniera? domandò Corrado. Negli altri stati queste trasgressioni si castigano per bene. Soprattutto vorrei sapere, come son puniti da voi i malfattori, i ladri, gli assassini, 0 non c’è più fra voi gente di tal fatta? — Succedono ancora dei furti, delle uccisioni ed altri de litti; ma, credo io, più raramente di prima. Del castigo di tali malfattori non si può parlare nel nostro stato, ma soltanto del loro

miglioramento. Non sarebbe un castigo la più grande ingiustizia? Essi non hanno colpa alcuna se sono cattivi; la colpa è dell' antica società coi suoi contrapposti fra ricco e povero. Quanto più progredisce il nostro stato e noi cer chiamo di appropriarci il suo spirito, tanto più rari devono diventare i delitti fino a che questi come le malattie - - che non sono altro che resti e conseguenze del disordine di prima — scompariranno del tutto. — Ma che ne fate voi dei vostri malfattori ? Finché ne avete

— devono rimanere qualche tempo. Ivi si tengono loro discorsi e lezioni sulla legge del nuovo stato, sui co-

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 98 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
e del pane, esce allora in un urlo disperato. Una voce in tanto si fa sentire: «Al Parlamento! Giù quei cani! Giù i rappresentanti del popolo! Pane e sangue !» Tosto cento e mille altre voci ripetono : Pane e sangue! Al Parlamento ! Che neppur uno ci scappi ! Tutti si precipitano verso il palazzo del parlamento, quel fabbricato stupendo che colle sue forme nobili e col suo ricco ornamento era stato la meraviglia del mondo in tero, e le cui magnifiche sale per ben nove anni avevano servito all

’ autorità socialista democratica. Su per le scale di marmo non salgono più uomini, no, ma bestie feroci, che attraversano ruggendo i lunghi corridoi, passano senza cu rarsi dinanzi alle magnifiche statue dei fondatori del gran paradiso sociale sulla terra e si scagliano nella sala delle adunanze. — E’ vuota ! Un silenzio solenne regna in quei luoghi spaziosi, rischiarati soltanto dagli ultimi bar lumi della luce invernale. — Dove son questi cani ? si grida da ogni parte. Ad uno viene in mente che

, erano una massa informe e sanguinosa! L ultima autorità dello stato era distrutta. — Ora regnava solo la pazzia non però la pazzia della fame, ma la pazzia del

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 67 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
— 64 — l . ' spietata copersero il canto che accompagnava i supremi do lori di quegli infelici. I cadaveri furono poi adagiati in una bara di legno e subito sepolti ; e il sorvegliante del cimitero non partì da quel luogo, prima d’ aver cancellato dalla lista dei cittadini due nomi: quelli di Francesco Castori e del suo . amico Corrado. Francesco non aveva potato sostenere a lungo la mu gnaia., e questa dopo aver tentato invano ogni arte per gua dagnarsene 1 ! amore, s'era accesa di odio

mortale contro di lui e, divenuta onnipossente sorvegliante del distretto, lo aveva spinto col suo amico nella tomba. Le quattro donne lasciarono il luogo del supplizio per visitare l’istituto dei bambini, lontano alcune centinaia di passi dalla città. Un gran muro circondava il grande edilì zio che colle sue gallerie, colle cucine, colle scuole, coi dor mitori, colle lavanderie formava una piccola città. Qui, sotto la sorveglianza d'un numero stragrande di superiori generali e parziali, primari

e secondari cresceva la gioventù del nuovo stato e imparava per tempo 1' obbedienza, alla quale il libero lavoratore stentava pur sempre ad abituarsi ; cosicché il parlamento, era costretto ad ordinare nell' educazione 1’ uso di mezzi coercitivi. La posizione dell' edificio era magnifica. In mezzo ad un parco naturale stavano le sale di lavoro, di studio e di abitazione. Vasti piati coperti di verzura servivano ai gio vani di piazza dove trastullarsi. Tutto era disposto in bel l’ordine e tenuto con gran

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 49 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
.' \ _ 46 — mimi diritti, sul concetto del nocivo e dell 1 utile, sulla na tura della società umana, sugli istinti naturali, sulla ragione, sulla impossibilità dell' esistenza di un Dio, ecc. Dopo un po' di tempo devono assoggettarsi ad un esame, e se lo passano bene, si ridonano alla società, per esserne d allora in poi membri sani e vantaggiosi. — Benissimo, esclamò Corrado, proprio bene ! Sai, caro . mio, die tutti i popoli della terra devono invidiare tale istitu zione? Peccato, die gli

uomini non abbiano pensato prima a guarire con lezioni ed esami le perverse inclinazioni dei fa cinorosi. Questo è in verità l'uovo di Colombo ! A Francesco non sfuggì che la lode del suo amico era .un'ironia. Tacque perciò, convinto che 1' amico ben presto si capaciterebbe da sè della bontà del nuovo ordine. Al termine del pranzo dopo aver bevuto il caffè,, ac cesero uno zigaro e Francesco pensava al modo di passare alla meglio il dopopranzo col suo amico, giacché di lavorare non, ne aveva più

voglia. Dopo un momento, rivoltosi a Corrado che fumava con voluttà il suo zigaro — Ti propongo, gli disse, di giocare adesso un pàio d' ore al bigliardo ; verso sera andremo poi in una delle sale dei divertimenti sociali a finire allegramente la gior nata. Con questo tempaccio non si può andare a passeggio. , L 1 amico fu subito, d’accordo e recatisi nella sala del bigliardo, attigua a quella da pranzo, essendo tutti e due bravi giuocatori, vi passarono allegramente alcune ore. —- Dunquè, andremo

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 76 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
— 73 lì garzone, vedendole pender dal fianco una rivoltella, non osò con tradire, e gettati il cappello e la giacca sixl- l’erba, sedette. Interrogato, raccontò la ragione del suo viaggio, e la donna, dopo averlo ascoltato, soggiunse : — E tu ubbidisci a questi cani di sorveglianti ? Non è una vergogna die un giovane par tuo si adatti a viag giare tant’ ore sotto la sferza del sole? E quanto ricevi per il tuo lavoro? Otto buoni, rispose il giovane. — Otto buoni soltanto? Che cosa si può

comperare al giorno d’oggi con sì piccolo guadagno? Nulla, neppure quanto occorre per, far tacere gli stimoli della fame, — Il giovane, che non mancava di spirito, ebbe in questo momento un ardito pensiero. Spacciati nemico del nuovo ordine, . disse fra sè ; forse potrai spiare qualche cosa per mezzo di costei e aiutare l’autorità, a vincere la ribellione. La sua risoluzione fu presa in meno che non sì dice, e rivolto alla donna : Che vuoi fare ? rispose. La tirannia dei sorveglianti veramente grida

vendetta, ma bisogna sot tomettersi. Se i confini non fossero così lontani, volerei su bito in altri paesi, dove un lavoratore onesto vaie ancor qual che cosai - La donna rifletté e fissò il giovane. — Perchè mi guardi così? disse questi. Non ti fidi forse di me, perchè non sono ancora marcato ? Si può odiare il nuovo ordine, senza portare ferite-o cicatrici sul volto. — Sei ammogliato? chiese la donna, senza far caso alcuno delle parole del giovane. — No, rispose questi ridendo, non ho ancor vent anni

1 e dovrei ancor essere nell’istituto d’educazione della gio ventù ; ma fui licenziato prima del tempo, perchè avea già appresi a sufficienza i miei doveri di Cittadino. — E’ una vergogna, disse la donna, che voi uomini non possiate ammogliarvi prima dei vent’ anni. Violenza, violenza e sempre violenza ! Tutte le leggi sul matrimonio si dovrebbero abolire. L’amore deve esser libero! Vuoi sposarmi ? continuò poscia dopo una piccola pausa. Resta con me, e lascia che i sorveglianti -si cerchino altri servi

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 56 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
. Se un matrimonio era proprio insopporta bile, si poteva anche prima domandare la separazione degli sposi. Del resto non si può dire che le unioni mal com binate siano state un male generale. In ogni modo a me non piace che voi più non avete una vita dì famiglia. — E’ vero noi non abbiamo una vita di famiglia, ma nemmeno la desideriamo giacché formiamo tutti assieme una grande famiglia. Del resto se due si amano e si sentono felici, possono vìvere sempre insieme. Conosco parecchi matrimoni che sono felicissimi

e nei quali non si pensa me nomamente ad una separazione. — Ma i figli! esclamò 1 ’ amico. Che è dei figli? — Essi vengono tolti alla madre non molto dopo la loro nascita, e messi dallo stato in uno stabilimento sociale dove ven gono educati, i maschi fino al ventesimo, le femmine fino al di ciottesimo anno. Essendo assai difficile, in causa del frequente cambio nei matrimoni, di assicurare chi sia il padre del bambino, così si stabilì esservi una madre personale, non già un tal padre. L’ umana

società, lo stato, è il padre del bambino, e per conseguenza si assume l’obbligo di alle varlo ed educarlo. Così il lavoratore non ha più pensieri per la sua figli uolanza, che sempre gli costava cure e sudori ! — Sì, cure e sudori ; ma però gli dava anche delle grandi consolazioni ! Era pur bello al tempo della nostra infanzia > correre incontro al nostro babbo che ritornava stanco dal lavoro ed uno torgli di mano gli strumenti della fatica, 1' altro portargli l'acqua da lavarsi ed il più piccolo

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Bücher
Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 9 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
. . — 6 — ' pure non ne fu nulla. — Indossata, la divisa militare, i gio vani soldati erano divenuti soldati di cuore ; non militi del socialismo, ma militi del loro principe. Per lui avrebbero- combattuto nell’ora decisiva e non per i rappresentanti del popolo; e ciò sapea troppo bene il nuovo parlamento, e sapea pure che perciò si dovea venire al più accanito dei com battimenti, al combattimento fino all' ultimo sangue, al com battimento per resistenza. — A questo passo si doveva giungere

! Non c’era altra via! — Del resto come non dovea esser possibile di schiacciare quel paio dì battaglioni stan ziati nella capitale ? — Bastava uno sguardo su tutti quei centomila nomini dagli occhi torbidi, dall' aspetto risoluto ! V’ era forse uno, uno solo fra tutti quelli che riempi vano le vie, al quale mancasse il nastro rosso? Lo si por tava all’ occhiello, sventolava sui cappelli, si cingeva ai fianchi. —- Via'i timori, via le debolezze! E' tempo di agire subito, energicamente e senza

riguardi ! Ma soprattutto subito, subito l Non esitazioni! Non dubbi! Le ore, i minuti sono preziosi! Mai valsero tanto nella storia dell' umanità come oggi ! Se non si decide oggi, tutto è per sempre perduto ! Eppure, sebbene fosse giunto finalmente questo istante da tanto tempo e da tutti sospirato, giunse tuttavia troppo improvviso. Pel nuovo stato che dovea rimpiazzare il vecchio non era ancor preparata un’organizzazione sicura; mille e mille opposte idee giravano pel capo dei rappresentanti del

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Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 102 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
99 y; diventino come i frati di un convento ? Allorché aprimmo gli òcchi, era troppo tardi, e con nostro dolore ci fu forza confessare che il nuovo ordine sociale, macchiato anche di molte ignominie che non tutti si erano aspettate, anziché perfezionare gli uo- mini sviluppava in essi sentimenti bassi e bestiali. — Fi- raglio mio, continuò dopo una breve pausa il vecchio, il desiderio di migliorare se stesso e le persone che si amano - per mezzo del proprio lavoro e delle proprie forze

fu riconosciuta dallo stato so-.' t ; rialista-demooratico, e allorché dovette riconoscerla, piuttosto che ricredersi, volle affogare il mondo nel sangue e distrug gi gere !’umanità. Ora sai quale fu la malattia del secolo. Corruzione e illusione, o per dir tutto in una parola, mah- Ca nza di sano intelletto e più ancora di religione e di fede, onde* gli uomini pazzamente credettero di poter cambiare \ ordine stabilito da Dio e introdurne un altro che permet tili vivere senza cure e di secondare tutte

le passioni! Intanto erano giunti in vicinanza di una magnifica Sa, che situata su d’un colle, dominava tutto il paese. ■*; raggi del sole morente la illuminavano ancora. La sua croce dorata brillava e scintillava come fuoco, e parca ri flettere i raggi sulla città che si estendeva ai piedi del Nife. Fra la chiesa di espiazione eretta in onore dell’Al io dal popolo, rinsavito sotto la sferza delle sciagure s’ era attirate violando le leggi eterne di Dio. I due operai si fermarono e guardarono in silenzio

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Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 89 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
libero compagno, tre volte al giorno, il vitto caldo, e gli darà abitazione, fuoco e vestito gratis ». «Il matrimonio è abolito. In sua vece subentra il libero amore, L’ unione seguita sulla base del libero amore è da riguardarsi come di natura affatto privata, e perciò si può stringere e sciogliere a piacimento, senza alcun intervento dell’autorità». Dopo avere emanate queste importantissime leggi, e dopo avere quietata l'opinione pubblica, il nuovo parlamento s’aggiornò a tempo indeterminato

, affidando tutte le cure, i lavori, le responsabilità e gli onori alla giunta dei trenta, la quale doveva provvedere al modo di porre in esecuzione le decisioni, parlamentari. Non. era certo un piacere far parte della giunta, giac ché nel paradiso terrestre del proletariato sociale tirava un vento sì perfido e di cattivo augurio da impensierire e scuo tere fino i più noncuranti e i più forti. Dna terribile carestia picchiava alla porta. Il raccolto era stato scarsissimo e ba stava a saziare appena per

un mese quella turba affamata, che voleva mangiare tre volte al giorno e ricevere un buon nutrimento. Degli anni scorsi nulla era avanzato. — Se non abbiamo niente nel nostro paese, dicevano molti, comperiamo all’ estero ! I paesi vicini hanno avuto una buona messe, e le nostre ferrovie, purché comperiamo grano, potranno tra sportare in abbondanza il pane fino agli ultimi confini del grande regno dei proletari. Comperiamo dunque grano al l’estero. Macon che mezzi? Oro ed argento non ce ir erano più

stato nel quale ognuno vive del proprio lavoro! Viva il lavoro! ' Ma intanto si dovea mangiare, e, la prossima messe era

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Jahr:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Seite 12 von 104
Autor: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 100 S.. - 4. ed.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.022
Intern-ID: 186614
bizza rumente d’ allora? — No del certo. — In un distretto un giovinetto imberbe ed immaturo, già cocchiere dì un birraio, è destinato a rappresentare il par lamento. Egli è propenso ad applicare il capestro, e decora alberi e lanterne coi nemici del nuovo ordine. In un vicino distretto, è suo collega d ! ufficio un maestro dì scuola scac ciato, Questi ha 1' estro di far saltare le teste, 'e s’ è inven tata un’ingegnosa macchina per decapitare. — In un terzo distretto non si odono che ri voi verate

, schioppettate e qualche volta anche cannonate ; in un quarto si annegano tutti i. nemici degli operai, perchè qui il commissario ha lette certe istorie della rivoluzione francese ed egli appartiene a quegli uomini cui la storia serve da maestra. — E cosi via in tutte le variazioni ! Molti aderenti trovò il rovettare. Così si chiamava dal nome dell 1 inventore, uno dei più distinti capi del socialismo, il metodo di spedire la gente all’ altro mondo mediante l’elettricità. Questo metodo aveva per sè il van

taggio della prestezza, della precisione e del buon mercato. —- In tal modo, come già dissi, non mancava la varietà e nessuno potea lamentarsi di monotonia. Assai diverse erano però le opinioni su ciò che avrebbe potuto riuscire di van taggio o di danno al nuovo ordine sociale. V erano dei com-

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