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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Seite 92 von 258
Autor: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 105, 152 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Signatur: II 102.578
Intern-ID: 175828
fjO beinssiaao c?i/^ 0. Valerlo Mariano poteva già essere uomo ài sommo credito nell«. Colonia di Trento nell’anno 171 pii essere ivi stato conosciuto da Pertinace «-piando qui for mò la Terza Italica, li poiché, se Tesser il sasso di C. Va- lerio scolpito dalla stessa mano che quello del Tribuno Cajo Giulio Ingenuo, indica eh’ egli è di quel torno di tempo, non toglie tuttavia, ch’egli possa essere stato lavorato qual che anno prima; cosi stando alle probabilità da me addot te, non credo

di porre piede in fallo, se ne desumo, che da Marco Aurelio il nostro Mariano, fattogli conoscere da Pertinace, sia stalo chiamato al governo dell’ Annona della Legione terza, e poscia, come dice Capitolino essere stalo co ti urne eli cpiesto Prìncipe, alla Cura do' Mantovani e alla Pre fettura di? ha bri delia tortezza di Trento; che ni quell’ e- poca i Trentini lo abbiano nominalo loro Patrono e eretto in memoria questo monumento; die C. Valerio, morto M. Aurelio, da Coni modo sìa stalo promosso

al grado di Togato della Legione III Italica, e che spento Commodo, dal suc cessore Pertinace sia poi stalo chiamato a Poma per assu mere ivi la Prefettura di quella Annona. Marco Aurelio mori nell’ anno 180, laonde T iscrizione Trentina lo la credo fatta entro gli otto anni che scorsero fra T istituzione della Legione III (che segui nell’anno 171) e l’anno 180 sud detto in cui M. Aurelio morì; e la Romana che è ina ni fe damente posteriore alla Tremlìna 5 dopo T esaltazione di P ertili afiS soglio

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Seite 92 von 108
Autor: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 105 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.156/1
Intern-ID: 175827
9 ° benissimo che G. Valerio Mariano poteva già essere uom» eli sommo credito nella Colonia di Trento nell’anno lyi ed essere ivi stato conosciuto da Pertinace quando qui for mò la Terza Italica. E poiché, se Tesser il sasso eli C. Va lerio scolpito (bilia stessa mano che quello del Tribuno Cajo Giulio Ingenuo, indica eh’ egli è di quel tomo di tempo, non toglie tuttavia, eh 5 egli possa essere stato lavorato qual che anno prima; cosi stando alle probabilità da me addot te, non credo di porre

piede in fallo, se no desumo, che da Marco Aurelio il nostro Mariano, fattogli conoscere da Pertinace, sia stato chiamato al governo dell’Annona della Legione terza, e poscia, come dice Capitolino essere stato co stume di questo Principe, alla Cura de’ Mantovani e alla Pre fettura de’.Fabri della Fortezza di Trento; che in quell’ e-, poca i Trentini lo abbiano nominato loro Patrono e ©retto in memòria questo monumento; che C. Valerio, morto M. Aurelio, da Commodo sia stato promosso al grado

di Legato della Legione III Italica, e che spento Gominodo, dal suc cessore Pertinace sia poi stato chiamato a Roma per assu mere ivi la Prefettura di quella Annona. Marco Aurelio morì nell’ anno 180, laonde T iscrizione Trentina io la credo fatta entro gli otto anni che scorsero fra T istituzione della Legione III (che seguì nell’anno i ji ) e T anno 180 sud- detto in ciu M, Aurelio morì: e la Romana che è manife stamente posteriore alla Trentina, dopo T esaltazione di Pertinace al soglio imperiale, 9

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 149 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
sanamente 5 perocché non s’ini ernia già di negare che ad onta degli sforzi dell’impero per asservirle, e Trento, e Feltre,. e Belluno non mantenessero, ed a’ vescovi non facessero rispettare l’ordinamen to ìoro municipale, s’mtende solo provare, che quand’anche lo fossero state nel fatto, non era no però dall’impero per indipendenti riconosciute, giacché la questione si riduce per ora a ciò. Ri guardo poi al supporre nell’atto di Costanza intesa Trento sotto quell’e/ alme dedalea vede ciascuno

quanto debile argomento sia di per se, ed è egual mente aperto l’errore di Giovanelli nel chiamar Fanno 1182 tempo di guerra: il qual anno fu in vece il penultimo della tregua stipulata per sei an ni in Venezia nel 1 177. Che anzi mostrata la fal sità dell’asserto, essere stato il 1182 arino, di guerra, ne conseguita apertamente non aver il co mune di Trento appartenuto alla lega, verità che ci duole il dover confessare, ma che l’ostentar d’ignorare, o infirmare, ci farebbe al santo sco po della

storia divenir infidi. Imperciocché se nei 1182 fosse Trento stata compresa nella lega, co me avrebbe potuto l’imperatore col suo diploma vio lare tanto infamemente la tregua? E se nel 1183 in forza pur della pace Trento fosse stata da Fe derigo riconosciuta per città libera, come avrebbe Arrigo VI nel 1191 potuto confermar quel diplo ma, nuovamente violare i patti? Se non che pare tolgano, anche prescindendo da questi argomenti, ogni difficoltà quelle due espressioni di Federigo recate ne’ suoi

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 223 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
f. 438 - participazioue di questi tre ordini, il principe, la nobiltà, ed il popolo: della quale composizione avrà da se ad avvedersi il lettore, procedendo in code ste storie. Resta ad esaminarsi se alla seconda lega lom barda Trento prendesse come alla prima nessuna parte, o Stesse in contrario : la qual cosa nell’uni versale silenzio degli altri scrittovi, Nicolò Mac chi-avelli asserì. » Durava la lega che avevano fatta »la città di Lombardia cóntro Federigo Barbaros- » sa, le quali erano

Milano, Brescia, Mantova con » la maggior parte delle città di Romagna, e di » più Verona, Vicenza, Padova, e Trevigi. Nelle »parti dell’imperadore erano Cremona, Bergamo, »Parma, Reggio, Modena, e Trento, L’altre città » e castella di Lombardia. di Romagna , e della »Marca Trivigiana, favorivano, secondo la neces- » sita, ora questa ora quella parte ( t) ». L’essere Federigo II passato e ripassato di Trento con molte forze, l’aver lui lasciato presidio e vicari in quella città, avervi dopo Ini

dominato dispoticamente Ec cellili, "furono, a quanto si può conghìetturar, le appifenze che indussero Maechiavelli à quella as serzione, Ai quali fatti, per chi fosse del medesimo avviso, aggiungere si potrebbe che allorquando nel 1226 Arrigo re figlio di Federigo volle scendere per Verona, impedito alla chiuse trentine nella ca lata, con molti principi e gentiluomini alemanni ebbe |eripin di set set timane stanza e ricettò in Trento, (4)-Delle Istòrie Fiorentine Lib. I, ;

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 147 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
3Z7 „ per anco sussistente liberti! di Trento ci soramini- „ stra all’anno 1302 altra prova la cronaca pado- „ vana, da cui si ricava che in quell’anno i Trentini aerano tuttavia collegati ad altri popoli liberi, c „ che tuttora movevano Farmi e conchiudevano paci „ senza dipender da alcuno. — Ma della detta non „ coranza degli imperiali decreti non saprei addur- „ re altro maggiore e più probabil motivo , se non „ quello che la celebre pace di Costanza seguita „nel 1183 somministra. — È bensì

vero che il „ famoso atto di quella pace non nomina Trento „fra le città collegate, ma terminandosi là entro „il novero di quelle con asserire che vi s’inten- „ dono comprese et alme Civifates, si domanda, „ a qual altra città di Lombardia oltre le già no- „ minate possano queste parole riferirsi? Proba- „ bilmente l’imperatore non volle nominar Trento „ per non disdirsi troppo apertamente del decreto „del 1182. — 11 ripiego et aline CìvUates miti— „ gava un poco si aperta contraddizione, ìiè

si po- „ tea questa sfuggire più maestrevolmente, E se „ la città di Trento fece parte.della lega lombarda, „s’elFera compresa nel novero delle città consi-. „ derate nell’atto della pace di Costanza, ritorna la essa ancora in forza lei %. 4 di quello al „possesso di tutti gli antichi suoi dritti, poiché in „ quello l’imperatore aboliva tutte quelle conces- „ sioni e que’ privilegi, che tanto egli quanto i suoi » nunzi avessero accordati in tempo della guerra a „ chi che sia in pregiudizio delle città

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