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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 671 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
24 settembre 1945, archivio provinciale di Bolzano 15 Scritto del commissario straordinario all'ONAIR di Bolzano del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 16 Scritto dell'ONAIR di Bolzano all'ONAIR di Trento del 30 maggio 1946, archivio provinciale di Bolzano 17 Scritto del commissario straordinario dell'ONAIR al comune di Lagundo del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 18 Rapporto dell’ONAIR di Trento del 19 maggio 1947, archivio provinciale di Bolzano 19 Delibera del consiglio

comunale di Lagundo del 29.9.1949 20 Rapporto finale della maestra Marcoiina Perini Travanut, luglio 1956, archivio provinciale di Bolzano 21 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 7 ottobre 1 955- archivio provinciale di Bolzano 22 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 23 dicembre 1 953. archivio provinciale di Bolzano 23 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.6.1958, archivio comunale di Lagundo 24 Scritto del sindaco Gamper all'ONAIR di Trento del 26 agosto 1958

, archivio provinciale di Bolzano 25 Scritto del 27 giugno 1959 del presidente dell'ONAIR al comune di Lagundo, archivio provinciale di Bolzano 26 Scritto del 28 agosto 1959 dell'ONAIR di Trento alla direzione regionale dell'ONAIR, archivio provinciale di Bolzano 27 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.12.1962, archivio comunale di Lagundo 28 ibid. 29 Festschrift Schulzentrum Algund del 30.10.1983, senza impaginatura 30 »Dolomiten« 21./22.723.4.1973 n. 93 1 Schöne, 1969, pag. 8 2 Zieglauer

Moosbrugger, 1982, pag.io 3 »Der Burggräfler« 12.2.1921 n. 35 4 Bonfioli, Rita, direttrice del l'ufficio regionale dell'ONAIR, Trento, lettera del 11.10.1927 al segretario generale dell'ONAIR 668

di Lagundo 81 Chronik des Klosters Maria Steinach, parte 3, pag. 65 82 Delibera del podestä del 27 novembre 1931, archivio comunale di Lagundo 83 In un contratto del 1879 gli abitanti di Rio Lagundo si erano impegnati a fornire al curato 12 cataste di legna da ardere l'anno; per l'insegnamento scolastico il pane di uno staro di segale per ogni scolaro; per ogni giorno 1/2 litro di latte accordo tra il curato di Rio Lagundo, la parrocchia di Lagundo, il comune e i proprietari di Rio Lagundo, il 2 aprile

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 95 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Lxg'undo primA di LAgundo Un tempo il „Bischofskofel" (cima del vesco- vo), sul monte San Vigilio, segnava i confini tra le diocesi di Coira e di Trento. Qui oggi confinano i comuni di Lagundo, Parcines, Lana e Marlengo, le cui iniziali sono stote incise intorno alla croce di demarcazione solo in epoca piü recente. metä del V secolo. II momento preciso, in cui la Venosta ed il Burgraviato entrarono a far parte di questa diocesi, come anche la storia politica, e ancora tema di discussione tra

di Milano, iniziö, ad orientarsi proprio in quest'epoca verso l'occidente franco, e nel corso del IX secolo venne assegnata alla provincia ecclesiastica di Magonza. 39 Qualunque fosse la situazione, a partire dall'inizio del IX secolo la diocesi di Coira giungeva fino a Merano, dove confinava con la diocesi di Trento. Ancora oggi sul monte San Vigilio si trova una pietra di demarcazione che porta eloquentemente il nome di "Bischofskofel" (dosso del vescovo); essa separa i comuni di Lana, Marlengo

e Parcines, e, segnava il confine tra le diocesi di Coira e di Trento fino al 1907. Da li i confini diocesani correvano lungo la linea che separa Marlengo da Foresta, giü fino al castello di Foresta, ai piedi del Monte Marlengo. La linea seguiva poi il corso dell'Adige fino alla confluenza col Passirio, il cui corso, a sua volta segnava, lungo tutta la val Passiria, il confine ecclesiastico tra la diocesi di Coira e Trento. 40 Cosi fu per un millennio, fino al 1807, quando il governo bavarese procedette

di Trento anche dopo il 1816. II XX secolo portö con se profondi mutamenti nella configurazione politica del la zona centrale del le Alpi; alla fine del la I guerra mondiale, il sud del Tirolo fu ceduto all'ltalia insieme alle zone di lingua italiana dell'lmpero Asburgico. L'importanza assunta nel frattempo dai confini per una vera delimitazione di territori e genti, e testimoniata dal fatto che ora risultava quasi impossibile amministrare una diocesi posta al di fuori dei confini statali. I confini

diocesani dovevano, corrispondere a quelli politici: cosi mezzo secolo piü tardi, nell'anno 1964, la parte tedesca del la diocesi di Trento, cui apparteneva anche Lagundo, fu assegnata alla neo-costituita diocesi di Bressanone e Bolzano. Ma torniamo ancora una volta al primo Medioevo. Nella cristianizzazione e nella germanizzazione abbiamo individuato le premesse del la storia medievale. Questi due fattori sono in stretto rapporto con la nascita del feudalesimo, quell'aspetto eco- nomico-politico che

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 217 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
di funzionari, cioe di messi comunali: „Weinmesser" (ispettori del vino), „Saltner"(guardie dei vigneti e dei campi) e guardie forestali. Ma, accanto alle incombenze di amministrazione interna, il comune fungeva anche da a nel Io di congiunzione tra la comunitä rurale e il primo gradino dell'istituzione politica, vale a di re, cioe il tribunale principesco. Abbia mo giä ricordato che i tribunali, un tempo, non solo si occupavano del la giurisdizione, ma assolvevano anche funzioni amministrative. I giudici

dovevano pertanto provvedere anche alla riscossione del le tasse, alla leva militare e a I l'a I logg io del le truppe di passaggio. Affinche i suoi ordini venissero eseguiti nei singoli villaggi, il giudice nominava tra la popolazione locale un Anwold (procura- tore) che operava in nome del tribunale e, accanto al capopaese, rappresen- tava la massima autoritä in paese. 286 A partire daIla seconda metä del XV secolo, abbiamo notizia di procuratori nel Burgraviato. 207 II primo procura- tore di Lagundo

importanti e negli affari di maleficio, cioe nei processi penali, competeva decidere al „Stadt- und Landrichter" (giudice del la cittä e del contado) di Merano. A questo scopo una volta l'anno, in ogni paese, si teneva un'assemblea chia- mata „Ding" oppure „Ehehafttaiding". AI tribunale di Merano facevano capo quattro comuni autorizzati a tenere assemblee di questo genere (Dingge meinden), che il giudice visitava quasi sempre d'estate, uno dopo l'altro,

ContAdini e mAsi di LAgundo all'ambizione politica dei conti del Tirolo (vedi sopra "Rio Lagundo e Novale L'intromissione di questi Ultimi nel processo di formazione dei comuni della zona, sembra essere stata all'ordine del giorno, constatazione in pieno accordo col fatto che i conti del Tirolo erano - come si e visto - titolari del baliato su alcuni comuni del Burgraviato. E dunque credibile che i conti, nel loro duplice ruolo di balivi del vescovo di Bressanone e del convento di Sankt Mang

riguardo alle proprietä di questo nel Tirolo, si siano appropriati anche del baliato sui comuni di Lagundo e Plars. Con ogni probabilitä, la succes- siva fusione di Lagundo e Plars in un'unica comunitä rurale faceva parte di quel piano politico-strategico secondo il quäle i conti trasformarono la zona ai piedi del castello di Tirolo, fino ad allora zona di confine, nel la regione centrale del la neonata contea del Tirolo. Tale operazione va, dunque, vista in accordo con la fondazione del convento

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 87 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
, nell'anno 784 il duca bavareseTassilo seppe difend- ersi, anche se per l'ultima volta, con successo a Bolzano, da un attacco del franco Hrodbert, allora duca di Trento. Ma quando, tre anni piü tardi, Pipino, re d'ltalia e figlio di Carlo Magno, giunse a Bolzano, il duca bavarese dovette sottomettersi al potere dei Franchi per terminare la sua vita in convento, come giä aveva fatto il re longobardo Desiderio. Cosi la zona centrale del le Alpi si trovö per la prima volta daIla fine dell'lmpero Romano

d'Occidente, sotto un unico dominio. Le associazioni politiche esistenti non vennero sciolte, ma continuarono ad esistere anche sotto il dominio dell'lmpero franco. Per la prima volta, dopo l'istituzione del le contee, nell'anno 806 si riescono a individuare confini territoriali ben precisi. Trento, che apparteneva al regno franco-longobardo, arrivava fino a Marlengo sul lato destro delI'Adige, mentre l'altro lato del la valle rimase al ducato bavarese; la conca di Merano fino al Passirio faceva ora parte

del la Raetia Curiensis franca e del la diocesi di Coira. Ora siamo in possesso del primo punto di riferimento sicuro per delimitare i confini nella conca di Merano. In effetti in essa si individuano facilmente i confini tra le diocesi di Trento e di Coira, cosi come rimasero fino al 1807. Ma se, giunti a questo punto, diamo un breve sguardo al passato, dobbiamo

LAgundo primA di LAgundo territoriale. AIla fine, Franchi e Longobardi conclusero un trattato di pace che danneggiö i Baiuvari, rendendoli dipendenti dai Franchi. Ci si domanda se, a seguito del trattato di pace del 591, la Venosta sia rimasta in mano franca, quäle parte del la Rezia di Coira fino al confine Rio Sinigo-Rio Valsura, 0 se, insieme alla valle tirolese dell'lnn e alla val d’Adige, cioe alla zona alpina dell'antica Raetia II, sia stata assegnata ai Baiuvari, che dovevano render

conto ai Franchi. Anche in questo caso, come in molti altri, i pareri degli storici sono discordanti. 6 Riguardo alla situazione politica dopo il 591, sappiamo con certezza solo che i Baiuvari dominavano la zona di Bolzano nella seconda metä del VII secolo, dunque quasi ioo anni piü tardi. DaIla biografia di San Corbiniano apprendiamo, inoltre, che nell'anno 710 essi possedevano anche il castrum Maiense, l'odierno castello di San Zeno, e che in quegli anni la Venosta era frequentata da "funzionari

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 729 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
, nell'aprile 1962 una nuova legge edilizia riguardante le chiese, che prevedeva una sovvenzione sotto forma di contributo interessi a lungo termine, fece nuovamente sperare nel necessario contributo statale. Un caso fortunato volle che all'epoca il vescovo di Bressanone, dott. Josef Gargitter, che Chronst conosceva bene, fosse nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Trento. Chronst riusci a convincere il vescovo Cargitter a porre il progetto di Lagundo al primo posto nel la lista del

le prioritä; nel frattempo lavoro febbrilmente per terminare i progetti prima del 30.3.1963, termine ultimo per la presentazio- ne. I primi due uffici statali, l'ufficio del Genio Civile di Bolzano e il Provvedi- torato alle Opere Pubbliche di Trento, approvarono il progetto senza grandi difficoltä. Piü volte il corpulento parroco si recö a Trento con la sua Vespa, nell'intento di accelerare personalmente Liter burocratico. Ma questa corsa ad ostacoli si interruppe definitivamente a Roma: nel periodo

Gli Ultimi 50 Anni cielo, e ben visibile da lontano (per la simbologia della chiesa, vedi il capi- tolo suIla storia dell'arte). Mentre Cutweniger arricchiva il progetto con la sua creativitä e con i riferimenti storico-culturali, Josef Chronst si preoccu- pava di trasmettere Io spirito del Concilio Vaticano Secondo, che si tenne nel periodo in cui la nuova chiesa di Lagundo veniva progettata (ottobre 1962 - dicembre 1965). „Giä negli anni in cui ero studente, facevo parte del movimento

giovanile cattolico con Josef Ferrari e Karl Ruepp del Tirolo del nord, [e fui] influenzato dal Movimento Biblico e dal Movimento Liturgico, anticipatori del Concilio, e piu tardi dal Concilio stesso." 36 Di conseguenza il coinvolgimento dei laici nel la funzione religiosa era particolarmente sentito da Chronst. La vicinanza dei fedeli all'altare venne espressa con le quattro brevi file di banchi al posto del le tradizionali due lunghe file. Mentre a Lagundo ferveva il lavoro di progettazione

dell'Avvento del 1964, il Ministero per le Opere Pubbliche rifiutö il progetto. Grazie all'intervento del Parlamentäre dell'SVP dott. Mitterdorfer, Chronst si recö a Roma col direttore dei lavori, l'ing. Carlo Deflorian, e, per fortuna, furono chiariti tutti i punti dubbi. Fiducia in Dio, tenacia e arguzia furono le virtü con cui il parroco Chronst superö questi ed altri ostacoli. Esemplare e l'avvenimento dell'anno 1975, quando Chronst, poco dopo esser stato nel la Basilica di Santa Maria Mag giore, cercö

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 94 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
successivamente il territorio comunale di Lagundo. Tre sono le diocesi del le quali, in epoche diverse, il nostro paese fece sicuramente parte: Coira, Trento e Bressanone. Le notizie sulla Tarda Antichitä sono a tutt'oggi troppo carenti per poter nominare con assoluta certezza una determinata sede episcopale. Siccome la suddivisione in diocesi di quel periodo corrispondeva a quella del le province romane, si suppone che la nostra zona, quäle parte del la Raetia II, appartenesse aIla diocesi romana di Augusta

, sottomessa in seguito. 36 Dalle tenebreche ricoprono il periodo del le migrazioni dei popoli dei secoli successivi emerge, quäle primo punto di riferimento sicuro, il nome di Coira. L'esistenza di questa diocesi, che corrispondeva aIla Raetia I, e documentata daIla Gli stemmi delle diocesi di Coira, Trento e Bressanone. Fino al i8oy Lagundo apparteneva alla diocesi di Coira, poi a quella di Trento. Solo nel 1964 venne a far parte della diocesi di Bolzano-Bressanone. 9i btgundo primA di LAgundo

nella consolidata organizzazione diocesana del pieno o tardo Medioevo, una parrocchia potesse diventare chiesa autonoma di una famiglia nobiiiare senza problemi. Questo avvenne, probabilmente, nel primo Medioevo, come sembra confermato anche dalla storia della costruzione della chiesa stessa. Quella risalente al V secolo, venne sostituita da una nuova, costruita tra la seconda metä del IX e l'inizio del X secolo. 34 Questa e probabilmente la chieso privata dei von Wanga, di cui sopra. Parlando

di chiese private, dobbiamo ricordare quella di San Cassiano a Lagundo, che oggi non esiste piu. Un tempo essa era situata accanto al vecchio maso Steinhuber, sul lato sinistro del Crabbach, e fu sepolta insieme al maso stesso,dall'alluvionedeh850.San Cassiano, patronodellachiesa.ci riconduce a Bressanone. Nonostante Lagundo si trovasse fuori dei suoi confini, la diocesi di Bressanone vantava molti possedimenti nel nostro paese, tra i quali il maso Steinhuber. II fatto che la vicina cappella sia stata

intitolata al primo patrono del la diocesi di Bressanone, e inequivocabile indizio di una donazione brissinese. II nome di San Cassiano ci lascia, anche, supporre che la chiesa sia stata costruita ancora prima del trasferimento del la sede episcopale da Sabiona a Bressanone, quindi prima del la seconda metä del X secolo: da questo momento, infatti, Sant'lngenuino sostitui San Cassiano quäle patrono del la diocesi. 35 Come i nobili, anche i proprietari ecclesiastici si servirono delle chiese private per

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 218 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
nell'arco di dieci giorni. 291 A Lagundo la „Ehehaftteiding" si teneva „ogni anno il primo mercoledi dopo San Giacomo (25 giugno) sulla strada aperta 0 in un fienile. 1,292 In questa occasione, gli abitanti del paese presentavano le loro lagnanze e i loro rimproveri: quelle di entitä minore venivano giudi- cate immediatamente, mentre i processi piü importanti venivano trasferiti al tribunale di Merano. 293 Spettava al Fronbote 0 Scherge (messo comunale), piü tardi chiamato „Ge richtsdiener

" (usciere del tribunale), convocare le parti in causa. Quando non trovava in casa la persona interessata, depositava davanti aIla porta tre tru- cioli, quäle avviso e invito a presentarsi. 294 Anwälte (procuratori) di Lagundo fino al 1765 1515 Peter Wild p 1577/78/80 Matheus Thalhacker, Stainhuber q i6 t 6 Sebastian Gamper r 1625 Adam Ladurner, Oberdorner 1628 il medesimo 1631 Hanns Burckhart, Huber unterm Baum 1633/34 Matheis Khembter 1635 Hanns Burckhard, Huber unterm Baum 1638/41 Paul Luz, Mair

compenso annuo e, a titolo di aumento („Pesserung") del salario fino ad allora riscosso, venivano introdotte del le tariffe per le diverse commissioni da messo. 297 Da questo documento, che descrive i compiti del l'usciere del tribunale, apprendiamo, inoltre, che egli doveva prestare i suoi servizi sia aIla giunta comunale che aIIo „Stadt- und Landrichter" e che doveva essere pagato separatamente da quest'ultimo, fatta eccezione per gli affari di governo e per i processi penali. Contxdini

-im-Korn 1655/63 Adam Ladurner, Albioner 1674 Hanns Sonnenburger 1682/83 Hanns Gscher Nella serie dei „Dorfbücher" (annali comunali) mancano quelli del periodo che va dall'anno 1683 all'anno 1765. I servizi che il Fronbote doveva sbrigare per incarico del giudice, potevano comprendere anche altri compiti, come il mantenimento dell'ordine durante le sagre, che non di rado erano luogo e occasione di risse e disordini. Quella di Lagundo del 1458, per esempio, termino con un „Rumor" (tumulto) e nove feriti

; il Fronbote, in quell'occasione, non riusci a ristabilire l'ordine neppure minacciando pene pecuniarie. 295 Nel 1580 quattro degli uscieri del Burgraviato, tra cui anche quello di Lagun do, si lamentarono presso il governo per Io stipendio. 296 E lecito supporre che proprio questa lagnanza sei anni dopo, nel 1586, fu causa del la stesura, da parte del consiglio comunale di Lagundo, di un contratto con l'usciere Hans Auer, in cui per un verso si stabilivano i suoi obblighi, per l'altro si fissava il suo

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 518 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
del la chiesa a Riolagundo di Vinzenz Mairhofer del 26-12-1895 (fascicolo „Kirche, Bau und Kreuzweg - Benefizium", lascito Chronst) 197 Lettera del 1-3-1862 di un sacerdote di Lana di Sopra ai fedeli di Riolagundo (fascicolo „Aschbach - Benefizium. Inventare - Übergabe", lascito Chronst) 198 Lettera dell’Ordinariato di Trento al parroco Prünster del 24-7-1905 (fascicolo „Kirche, Bau und Kreuzweg - Benefizium", lascito Chronst) 199 Bozza del la lettera del cappellano esposto Amplatz al „Ministerium

für Kultus und Unterricht" del 1907 (fascicolo „Grundbuchanmeldungen für die Filialkirche Aschbach", lascito Chronst) 200 Bozza del la lettera del cappellano esposto Amplatz all'Ordinariato Arcivescovile di Trento del 3-2-1908 (fascicolo „Grundbuchanmeldungen für die Filialkirche Aschbach", lascito Chronst) 201 Lettera del 21-7-1935 (fascicolo „Kirche, Bau und Kreuzweg - Benefizium" lascito Chronst) 202 VCC 25-5-1887 203 Chronik der Stiftungen und frommen Legate ab anno 1883 (fascicolo „Stiftungen

per molti anni. igo Trascrizione di una lettera del 7-12-1847 e iettera di donazione di una santa messa dei 1-4-1852 (fascicolo „Aschbach - Benefizium. Inventare - Übergaben", lascito Chronst) igi Lettera di padre Prünster del 1-4-1902 alla k. k. Finanzprokuratur di Innsbruck (fascicolo „Aschbach Widum - Grundbuch" lascito Chronst), Rapporto sulla costruzione della chiesa a Riolagundo di Vinzenz Mairhofer del 26-12-1895 (fascicolo „Kirche, Bau und Kreuzweg - Benefizium", lascito Chronst) 192

VCC 1-6-1852; vedi anche VCC 29-2-1856 193 Lettera del 22-12-1856 (fascicolo „Aschbach - Benefizium. Inventare - Übergaben", lascito Chronst) 194 Lettera di donazione per una santa messa di Anna Pircher del 29-9-1858. Tra gli astanti e i testimoni vengono nominati il parroco di Lagundo Andreas Stecher e il prevosto di Riolagundo Josef Höllrigl. Non compare, invece, nessun cappellano esposto, tanto meno nei successivi documenti di donazione degli anni 1860,1877 e 1878. Solo nel documento

di donazione di Andrä Mitterhofer del 12-6-1883 compare di nuovo la firma di un cappellano esposto, Johann Paulmichl (fascicolo „Aschbach - Benefizium. Inventare - Übergaben", lascito Chronst). 195 Presumibilmente vi fu a Riolagundo, negli anni 1874/75, per un breve periodo un sacerdote nel la persona di Peter Pfeifer (A. M. Karner, Pfarrchronik I, pag. i25d). Karner definisce Peter Pfeifer cappellano esposto, anche se non specifica di quäle espositura fosse stato titolare. 196 Rapporto sulla costruzione

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 286 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
agli alleati bavaresi. Quando le truppe di occupazione del la Baviera giunsero nel nostro paese, si ebbe addirittura la sensazione che il nuovo dominio sarebbe stato un sollievo rispetto agli anni passati. I pesanti tributi imposti dai Francesi vennero aIleggeriti dal Re bavarese e riguardo aH'autonomia tirolese, egli assicurö il mantenimento del Io statuto provinciale allora vigente. Egli garanti protezione e sostegno anche ai tre vescovi del la provincia (Coira, Trento, Bressanone). 214 Ma ben

di Trento per essere successivamente annessi aIla diocesi di Bressanone. Questo irriguardoso modo di procedere provocö la dura resistenza del clero locale alle disposizioni ed alle misure adottate dal sovrano che venivano applicate non solo all'organizzazione interna del le chiese, ma anche alle usanze religiöse. Di conseguenza il malcontento del la popolazione crebbe ulteriormente. Prima del la festa di Natale del 1806, ad esempio, fu proibita la messa di mezzanotte e nel 1807 fu ripristinato

Anche se i Tirolesi erano riusciti nell'intento di scacciare i Francesi, nel Tirolo e nell'Europa intera la pace si fece attendere ancora a lungo. Seguirono nuove guerre di coalizione che, per gli avversari di Napoleone, si conciusero tutte con la sconfitta. Le milizie del Burgraviato partirono molte altre volte per la guerra, anche in momenti in cui la nostra zona era da considerarsi al sicuro. 212 II passaggio delIe truppe, austriache o francesi che fossero, fu parti- colarmente dannoso per

la popolazione, poiche si doveva provvedere al vitto, all'alloggio e al cambio dei cavalli. La chiesa del convento di Maria Steinach, ormai abbandonata, ma nel la guale ogni tanto veniva letta messa, fu usata, ad esempio, come deposito militare e da allora andö lentamente in rovina. 213 La pace di Presburgo che, segnö la fine del la terza guerra di coalizione, nel dicembre del 1805 ebbe gravi ripercussioni sul Tirolo. La terra tra i monti venne ceduta dall'Austria aIla Francia, che a sua volta la cedette

presto ci si rese conto che queste promesse non sarebbero state mantenute. Nel 1808 il Presidente del Consiglio dei Ministri bavarese Montgelas, che sosteneva l'organizzazione centralistica del regno, omologö il Tirolo alle altre province bavaresi. II consiglio provinciale venne sciolto, la giustizia segui nuovi regolamenti e la provincia fu suddivisa in tre circoscrizioni amministrative (Innkreis, Eisackkreis, cui apparteneva anche il Burgraviato, ed Etschkreis - circoscrizione dell'lnn, dell'lsarco

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 130 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
torneremo piü avanti. La scelta dell'ubicazione del castello della dinastia dei Tirolesi sembra non essere stata casuale. II Burgraviato sul quäle troneggia il maniero, continuava ad essere zona di confine anche nel pieno Medioevo. Qui si incontravano le diocesi di Coira e di Trento, ma anche le contee della Venosta e di Bolzano. 114 Agli ambiziosi Tirolesi questo punto nevralgico situato tra i diversi organismi politici ed ecclesiastici della zona, dovette apparire particolarmente importante, visto che

essi aspiravano ad imporsi in ognuno di essi: ad ovest si apriva la via verso la Venosta; a nord, superato il passo Ciovo, si giungeva nei territori brissinesi ai quali i Tirolesi guardavano con particolare interesse, e a sud si apriva la val d'Adige che porta a Trento, dove i Tirolesi erano titolari del baliato. Da castel Tirolo inoltre si dominavano „a vista" i castelIi del le famiglie concorrenti quali i conti di Eppan e di Morit-Greifenstein. La valenza strategica del castello rimase tale anche

cinquant'anni dopo, quando all'inizio del XIII secolo, Alberto III di Tirolo era riuscito a crearsi una posizione in tutti e tre i vescovadi (quello di Trento, di Bressanone e di Coira) che non aveva ancora portato ad un consolidamento istituzionale della sua dinastia, ma che, gli garantiva una certa stabilitä grazie alle sue abilitä in campo politico e politico-familiare. Se il convento di Maria Steinach della dinastia dei Tirolo, situato a breve distanza dal castello Tirolo, venne fondato proprio nel 1241

Steinach con Lagundo vecchia; sullo sfondo castel Tirolo (intorno al 1887). Con la fondazione della citta di Merano e la costru- zione del convento di Maria Steinach, i conti di Tirolo, diventati sempre piü potenti, ap- portarono profondi cambiamenti alla conca ai piedi de! loro castello. Plars di Mezzo..."), che ora venivano ad incrociarsi con i diritti comitali del pieno Medioevo, sminuendoli. I rapporti fra 1 conti e il vescovo di Coira erano di conseguenza tutt'altro che pacifici. Per

, all'epoca di Alberto III, si puö presumere che vi fossero anche forti interessi politici. In seguito agli studi di Alfons Schönherr viene dato per certo che Adelheid, figlia di Alberto III, abbia voluto la fondazione del convento per implorare protezione e successo per la crociata contro i Mongoli in Ungheria, alla quäle partecipö anche suo padre. 115 Nel Io stesso anno accade, perö, un altro fatto che si puö mettere in relazione con la fondazione del convento. il conte di Tirolo, che dal 1209 aveva

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 728 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
il prato di Rosa Fliri, nata Kiem 37.000.000 Totale 319.841.860 Contributi Stato 49.250.000 Provincia 15.775.000 Totale 65.025.000 Nel frattempo ci si dovette occupare anche dell'aspetto burocratico. Quando, nella primavera del 1959, Chronst si rivolse al Vicariato generale di Trento, si accorse, con grande sorpresa, che il progetto di Lagundo non era stato anco- ra inviato a Roma, poiche si trovava all'ultimo posto nella graduatoria delle chiese da costruire nella diocesi di Trento. I progetti

per le chiese della peri- feria di Bolzano e di Merano avevano la precedenza. Tutto quello che Chronst riusci a riportare a casa da Trento, per sottoporlo al comitato, fu il pacchetto di progetti di Otto Linder. La successiva visita aIla chiesa parrocchiale di Prato aIIo Stelvio, costruita da Linder, del tutto simile a quella progettata per Lagundo, deluse tutti profondamente poiche la costruzione, disadorna e di dimensioni ridotte, non corrispondeva certo all'idea di chiesa moderna e centrale

vagheggiata da Chronst e dal suo comitato. Dopo lunghe riflessioni, incoraggiato anche dal padre tedesco Urban Rapp, un esperto nel campo degli edifici ecclesiastici, il comitato decise all'unanimitä di abbandonare il progetto di Linder, anche se aIl'architetto andava un cospicuo indennizzo. „Penso che mai denaro sia stato speso tanto bene per la costruzione del la chiesa, come queste 500.000 Lire, con cui ci siamo liberati di questo pro getto [del l'a rch itetto Otto Linder]." 35 Si decise, dunque

, di rivolgersi ad un architetto del la zona. Hans Kiem, Bach guter, propose Willi Cutweniger, un giovane architetto meranese che aveva giä realizzato per lui e per i suoi soci in affari, il magazzino frigorifero di Mera no. L'architetto aveva al suo fianco una competente consulente, l'architetto d'interni di Lagundo, Lilly Stingl, sua moglie. Al la fine di novembre del 1960, il comitato e gli architetti si recarono al Brennero, ad Innsbruck e a Monaco di Baviera pervisitare alcune chiese moderne da cui

trarre ispirazione. Di ritorno a Lagundo, Cutweniger si mise al lavoro con grande entusiasmo. Non fu mai stipulato un contratto scritto: l'unico accordo fu che l'architetto avrebbe collaborato strettamente con il parroco nella stesura del progetto. Ogni elemento costruttivo doveva avere un senso, doveva cioe rispondere ad una precisa funzione liturgica. II parroco Chronst trascorse molte ore nel Io Studio di Willi Cutweniger, e il direttivo del comitato passö molti lunedi sera nel retrobottega del

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 214 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
sopra nominate. 281 Ancora piü eloquente e uno scritto del 1696: quando, dopo una controversia sui diritti e sugli obblighi deH'amministrazione del paese, si giunse ad un confronto tra gli abitanti di Lagundo da un lato, e quelli di Plars e di Dritl 282 dall'altra, agli ultimi venne imposto di designareogni anno tre membri delia giunta. Riguardo aIla carica di capopaese, invece, venne espressamente sot- II maso Schellebauer (oggi Thalguter; intorno al 1940), in cui abitava il messo del tribunale

venivano chiamati Schergenlehen - piü tardi Schellebauer, oggi Thalguter denominazione che richiama un'altra figura deH'amministrazione comunale del tempo, piü precisamente il „Fronbote" o „Gerichtsdiener", detto appunto anche „Scherge" (messo comunale). 271 Anche se, dopotutto, il rapporto tra proprietä e ufficio rimane da chiarire definitivamente, per noi e significativo sapere che la casa e il terreno succitati in origine erano un feudo del Vesco- vato di Bressanone finche i diritti fondiari

non passarono al maso Mair-im- Korn. 272 II fatto che, sia il maso che la carica di capopaese rientrassero nella sfera d'influenza brissinese, rafforza, dunque, il sospetto che il Vescovato abbia avuto la sua parte nella genesi del comune rurale di Lagundo. Supponendo, ora, che Bressanone, quäle signore fondiario, sia stata la molla motrice del la formazione del nostro comune, non dobbiamo tuttavia dimenti- care che il comune di Lagundo non comprende solo le zone anticamente sog- gette

all'influsso del vescovo di Bressanone (il paese e le frazioni, Riomolino e Velloi), ma anche il cono di deiezione di Plars sul quäle, a quanto ci risulta, il Vescovato non avanzava alcun diritto fondiario. 273 Da questo punto di vista, acquista significato il fatto che nelle fonti si riscontra spesso una netta distinzione tra le parti di Lagundo e Plars. In un atto di donazione in favore del monastero Marienberg del 1164, si distingue tra le proprietä in loco Al- gund e quelle in loco Flairs , 274 Anche

negli urbari principeschi del 1388 e del 1414, i masi di Plars soggetti a tributo sono elencati separatamente da quelli di Lagundo. Allo stesso modo, nel registro dei sudditi del 1427 piü volte citato, si fa distinzione tra i proprietari di masi di Plars da una parte e di Lagundo dall'altra. 275 Infine, ancora nelle fonti del XVII e XVIII secolo, si parla di „abitanti di Lagundo e di Plars", quando si vuole definire la totalitä del comune. 276 Questo dualismo, che durö nei secoli, da adito aIla

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 295 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Le dinAStie di LAgundo destinata al "Französischen General" Baraguay d'Hilliers, acquartierato nel Tribunale di Merano. Ma anche a Lagundo erano aIloggiati ufficiali francesi: uno presso il maso Bücher, due nella canonica parrocchiale, tre presso il maso Klosterbauer ed altri, in numero imprecisato, al Löwenwirt (oggi Steinhuber), anch'essi a carico del comune. Accanto ai veri e propri costi di vitto e a I logg io, nel conto del Dorfmeister troviamo forniture di legno, carne e fieno. Cosa

facessero le truppe di occupazione Io si deduce dai numerosi rifornimenti di olio e candele che dovevano essere messi a disposizione dei soldati francesi "zu der Wacht" (per la guardia). I conti del Dorfmeisterdell'anno 1810 contengono altre preziose informazioni: ad esempio, era compito del comune provvedere ai "blessierten", cioe ai difen- sori del la patria feriti, per i quali si poteva spendere, perö, complessivamente solo la metä di quanto veniva inghiottito dagli ufficiali dell'occupazione

! In un periodo in cui gli ospedali ancora non esistevano, i feriti si curavano nel le locande di Merano, al Kreuzwirt ed al Sonnenwirt, che percepivano il denaro necessario alle eure. 272 A Dominicus Gerstgrasser, figlio del maso Toller, ferito per due volte, 273 il comune pagö persino un soggiorno di convalescenza in un Badl, cioe in un bagno termale. II comune destinö del denaro anche a Franz Greil, che giaceva nel Io "Spital" di Ulm, dove era capitato tutt'altro che volon- tariamente, a quanto ci rivela

poco piü avanti il libro dei conti del Dorfmeister. II suo nome figura, infatti, tra quelli del le sei reclute che in quell'anno erano state chiamateallearmi nel l'esercito bavarese. Giä in febbraio.al l’occupazione francese si era sostituita quella bavarese. L'amministrazione bavarese si era mostrata piü comprensiva nei confronti dei Tirolesi - furono ad esem pio revocate le prescrizioni sugli usi religiosi ma riguardo al reclutamento, il governo era rimasto i nflessi bi le. Subito dopo

l'occupazione del paese, era stato ordinato un nuovo reclutamento e quando i comuni si rifiutarono di obbedire, vennero obbligati attraverso l'intervento militare nei paesi. 274 Nei conti del Dorfmeister deh8io compare, infine, un riferimento ad un terzo gruppo di persone bisognose di sostegno, quello delle vedovedei combattenti. Da quanto emerge dai documenti, per il loro sostentamento si attingeva ad un fondo speciale, il cosiddetto "Englische Geld "(il denaro inglese). In Inghilterra, acerrima nemica del

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 222 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
„,In der Wüst'...”). Con tutta probabilitä, anche i masi Unterdorner e Bücher anticamente costi- tuivano un'unica unitä 312 Sembra che la separazione fosse stata preceduta da una divisione dei diritti fondiari da parte del principe territoriale per cui una metä dei diritti era passato al tribunale del la Passiria (proprietario fondiario del maso Unterdorner), l'altra metä al convento Maria Steinach (proprietario fondiario del maso Bücher). Analogamente, riteniamo che i masi Oberlechner e Unterlechner

La nAscitA dellc „Sölden", espressione dell'emAnci- pAzione contAdinA All'inizio, abbiamo presentato la stesura degli ordinamenti comunali come esigenza di organizzazione da parte del comune. Con essi, tuttavia, non si intese semplicemente mettere per iscritto le vecchie tradizioni, ma si fece anche fronte alle nuove condizioni economico-sociali che si erano venute a creare. DaIla fine del Medioevo, la popolazione era sensibilmente aumen- tata e ora bisognava provvedere affinche anche le nuove

unitä economiche venissero chiamate a partecipare ai vari compiti deH'amministrazione comu- nale 310 Parlando del le rivolte contadine del 1525, abbiamo ricordato il notevole au- mento del gruppo dei „Sölleute". La „Sölde" 0 „Seide" era una proprietä con- tadina di modeste dimensioni, con poco terreno accanto all'abitazione. 311 La storiografia attribuisce la nascita di questi piccolissimi masi aIla sempre piü frequente suddivisione del le unitä economiche, in seguito a I la quäle gli „Urhöfe

", i masi originari, subirono una forte parcellazione. Riguardo aIla divisione dei masi, occorre perö distinguere le divisioni av- venute in seguito al frazionamento dei diritti fondiari da parte dei proprie- tari fondiari da quelle dovute aM'iniziativa dei contadini stessi. La divisione dell'originario maso Niederhaus di Rio Lagundo, in seguito aIla quäle nel corso del XV secolo sono nati i masi Niederhaus, Hutter e Mitterhof, e dovuta, ad esempio, aIla divisione dei diritti fondiari (vedi sopra

di Velioi siano il risultato dell'investitura dei diritti fondiari da parte del principe, a due diverse famiglie del la nobiltä locale 313 Huben, Höfe, Lechen e Sölden Un tempo i poderi venivano denominati, in ordine crescente secondo le loro dimensioni, Sölde, Lechen, Hube e Hof. Questi termini divennero, per cosi dire, "unitä di misura" ufficiali usate nei registri tributari, di arruolamento e simili, in base ai quali veniva calcolato l'ammontare del tributo dovuto da ogni singola proprietä

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 303 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Venosta) e di Trento (Bassa Venosta e Burgraviato). Per la prima volta, nel 1822 l’Ordinariato vescovile di Trento, in nome del principe territoriale, nominö nuovo parroco di Lagundo Franz Pöder di Cermes, ispettore scolastico distrettuale assai noto come insegnante per non udenti e muti (vedi "storia della scuola"). Quando nel 1826 questi morl dopo soli quattro anni di carica, venne nominato al suo posto precisamente un anno dopo, Andreas Stecher, un sacerdote molto conosciuto a Lagundo, che dal 1809

1827, morto il ig.i.i866, amato come un padre, pastore fedele dell'antica fede. Ma torniamo all'epoca della guerra di liberazione tirolese. Nel 1822, in occa- sione della morte del conte Wicka, parroco di Lagundo per molti anni, si videro per la prima volta gli effetti degli interventi bavaresi sull'arnministrazione ecclesiastica del Tirolo. Per 600 anni la Collegiata di Bressanone "Unsere Liebe Frau im Kreuzgang" aveva esercitato il diritto di patronato sulla nostra parrocchia, ed aveva pertanto

di volta in volta nominato i parroci di Lagundo. Nel 1808, perö, la Collegiata era stata sciolta dal sovrano bavarese e tale diritto era passato al principe territoriale. 313 Dopo il ritorno del Tirolo all'Austria, la Collegiata non era stata ricostituita. Dopo la riunione con l'Austria, neppure la parte tirolese della diocesi di Coira, annessa dai Bavaresi a quella di Bressanone, venne ricostituita nel la sua forma originaria, come si era sperato. Fu, invece, divisa nelle diocesi di Bressanone (Alta

al 1817 era giä stato cooperatore ed aveva inoltre partecipato attivamente alla rivolta dei Tirolesi contro i Bavaresi. Questo religioso, originario della val Venosta avrebbe avuto cura del le anime di Lagundo per i successivi 40 anni, contribuendo in modo determinante a decidere le sorti del nostro paese per tutto quel tempo. L'epidemiA di colerx del 1836, Ia processione di Saü S ebAstiAno e Ia fondAzione deÜA bAndA musicAle. Tre anni prima, nel 1824, era di nuovo arrivato il momentodi asseg

na re il posto di maestro a Lagundo. Anche in questo caso la scelta era caduta su un uomo originario dell'alta val Venosta, Johann Eberhard di Curon, un personaggio il cui ricordo e profondamente radicato negli abitanti di Lagundo. A lui si deve infatti la nascita della banda musicale di Lagundo. Nel la prima metä del XIX secolo, iniziarono a formarsi ovunque nel la nostra terra le cosiddette "Harmoniemusiken", cioe le bande musicali. II Tirolo aveva conosciuto questo nuovo tipo di formazione musicale negli

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 226 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
. Sappiamo del l'esistenza di un podere Aichgut a Riomolino (nel le vicinanze del la pensione Dorner in via Weingartner), che pagava i tributi ai conti di Schlandersberg. 341 DaIla metä del XVI secolo, quel podere venne coltivato dai coloni del maso Unterdorner, i cui diritti fondiari appartene- vano, a loro volta, al tribunale del la Passiria. II maso Aichgut rimase unito all'Unterdornerhof fino al nostro secolo, senza essere mai stato un'unitä eco- nomica autonoma 342 A Plars esisteva il podere

In alcuni casi, e possibile seguire l'evoluzione di un terreno da vigna a Sölde. Alcuni dei se- guenti esempi li abbiamo giä incontrati: prima del 1426 dovrebbe essere nato dal „Weingar ten in der Ruest", documentato nel 1344, il Rusterhof. 332 La casa del maso Speisgut di Plars di Sopra, citato per la prima volta nel 13 6 g come vinea Speiser, venne costruita al piü tardi nel 1408. 333 In un altro contesto, abbiamo giä menzionato il „Humbls Weingar ten", nominato nel 1545, che solo un secolo

dopo, nel 1661, viene definito Sölde. Ciö significa che solo allora era provvisto di un maso. 334 La vigna Spisser in paese, che trovia- mo citata per la prima volta in un documento del 1317, divenne Sölde non prima del la fine del XVI secolo, anzi la notizia Un tempo, la casa e il terreno del maso Schöpf sicura dell'esistenza di un maso Spiss risale soltanto al 166g. 335 (intorno al 1940) versavano i tributi a due La struttura di altre Sölden ci insegna che il maso e la terra non dovevano, diversi

proprietari. necessariamente, essere soggette aIIo stesso proprietario fondiario, fenome- no degno di nota poiche sottolinea, ancora una volta, come la formazione delle Sölden non dipendesse dall'interesse del proprietario fondiario, ma dall'iniziativa dei coloni. Quando, nel 1491, il monastero di Steingaden ac- quistö i diritti fondiari di una vigna a nord-est del maso Wild, questa venne coltivata „da fuori", da un certo „Jung Lohe auf Rablant". Di conseguenza, a quell'epoca non poteva essere ancora

considerata una proprietä contadina autonoma. 336 La prima nomina del maso Rün 0 Stoll risale al 1633, poco piü di un secolo dopo. Contrariamente aIla succitata vigna appartenente a questa Sölde, la casa, costruita tra il 1491 e il 1633, non era situata su un terreno soggetto aIla signoria fondiaria di Steingaden, ma era „luteigen", in altre parole non pagava tributi a nessun signore fondiario. 337 Una situazione simile si riscontra nel maso Schöpf a Plars di Mezzo: mentre la casa e l'orto di questa Sölde

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 234 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
a questo carico, si dimenava imprecando per le Stoffe che galleggiavano suIla corrente del rio, peggio di un conciatore che piange di rabbia vedendo le sue pelli allontanarsi sull'acqua. Non sono mancati neppure i mariuoli, uno dei quali, certo Felix Crepaz, ha .acquistato gratuitamente' un paio di scarpe nuove; la guardia comunale Pranter Io ha portato davanti al tribunale informandolo, in quell'occasione, delia pratica del pagamento, in uso al mercato. Sul tratto contrassegnato sono stati messi

macello e per la produzione dello speck, di muli e asini delia val di Non per farne salumi, e di lana da filare. Al mercato del bestiame la maggior parte degli affari veniva conclusa con una stretta di mano e con una "caparra". Spesso, perö, la trattativa si svolge- va anche nelle due locande Bruthendler e Crieser Mühle, dove spesso basta- va qualche bicchierino in piü per agevolare l'affare. Una vecchia cartolina illustrata ci mostra le sedie ed i tavoli sistemati nella via del mercato presso

la Crieser Mühle, daIla locandiera Frau Vogel. All'epoca, a Lagundo esiste- vano diversi esercizi artigianali che sfruttavano l'acqua del le due rogge che attraversavano il paese, come il grande mulino Glatzmüller di Josef Pertl e quello di Anna Vogl, che portava il nome di Crieser Mühle, i due mugnai tra- sformavano la granaglia venduta dai contadini al mercato in farina, crusca, orzo perlato e cruschello. Dei due mulini e dei due mercati oggi esiste solo il ricordo. Dopo la seconda guerra mondiale

i tradizionali mercati del bestiame e le fiere vennero gradualmente dimenticate, sostituite dai grandi mercati zootecnici con bestiame controllato, dove i commercianti locali e quelli italia- ni disponevano di una maggiore possibilitä di scelta. I due mercati di La gundo vennero tenuti per l'ultima volta nel '62. Nel 1966- 67, nella grande piazza del mercato boario fu costruita l'odierna piscina comunale. II mercato del bestiame a Lagundo II mercato autunnale di Lagundo, uno dei piü antichi del Burgraviato

, vanta una tradizione piü che millenaria. Gli annali delia storia locale ricordano, in particolar modo, la festa popolare nel XIV secolo, legata al mercato di Steinach del 18 settembre, che godette di una benedizione speciale, grazie aIla presenza del vescovo di Coira, all'epoca vescovo diocesano delia zona. Delia fiera di allora oggi rimane, soprattutto, il mercato del bestiame; quello che resta del mercato degli ambulanti e dovuto per Io piü al caso. Ma an che cosi, grazie aIla posizione

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Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 444 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
secchio d'acqua e, a sinistra, dal giovane S. Ippolito dei Sol- dati con la lancia (primo patrono del la chiesa). Nella predella a sinistra ve- diamo San Giovanni Nepomuceno in abito da parroco con rocchetto e stola, e San Vigilio (patrono di Trento) in veste di vescovo con pastorale e zoccolo di legno. A destra del tabernacolo figurano San Cassiano con la lavagna sco- lastica (il piü antico patrono di Bressanone) e Giuseppe con il giglio. Davanti al tabernacolo e posto il Crocifisso. Sulla mensa sono

furono decorati da Rohregger. 59 Gli altari laterali, del costo di 1800 fiorini e finanziati da benefattori di Lagundo, 60 furono benedetti dal vescovo Haller il 13 agosto del 1879: in quell'occasione vennero cresimati quattrocento giovani. 61 Stilisticamente parlando, la costruzione dei tre altari senza pale coniuga il neoromanticismo col neogotico, mentre il motivo del la tappezzeria sulla pa- rete posteriore e sul tabernacolo e una decorazione tipica del XIX secolo. Anche Atz e del parere

con le trombe sono spostati al centro dell'arco a tutto sesto in cui, inoltre, compaiono di verse altre piccole statue di santi. Nell'arco, a destra, sono raffigurate Santa Elisabetta di Turingia con coppa e pane, Santa Barbara col calice e Santa Caterina con la spada. I santi maschili sulla sinistra sono Erhard, secondo pa- trono del la chiesa, con gli occhi posati sul libro, San Martino con l'oca e San Lucio di Coira (patrono di Coira) con la spada. L'altare e fiancheggiato da san Floriano col

sistemate quattro figu re del vecchio testamento: Abele, Noe con l'arca, Abramo con pane e coppa e Melchisedech. AI centro del la mensa si vede l'Agneilo del la Resurrezione circondato da teste di angeli e nei pennacchi si individuano i quattro simboli degli evangelisti. Nell'altare vengono, cos], rappresentati tutti i santi che hanno una qualche relazione con la chiesa e la parrocchia. Anche i due altari laterali, che contrappongono Nascita e Resurrezione, pre- sentano struttura simmetrica

e composizione unitaria. 63 Tema del l'altare la terale slnistro e la Nascita, un motivo natalizio in cui un angelo fluttuante con cartiglio chiude la scena in alto. Sulla predella dell'aItare sono raffigu- rati anche gli strumenti del martirio. Ai lati dell'altare troviamo San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista. l'altare laterale destro mostra la scena del „Cristo risorto che appare alla Madre " 64 Nella cronaca parrocchiale, in- vece, nel 1874, il tema iconografico dell'altare viene riferito come

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 629 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
." 22 Solo negli anni '80 del XVIII secolo, si comincia a parlare dell'istituzione di una scuola, ma l'insegnamento veniva impartito sporadicamente, tanto che nel 1820 il comune chiese un contributo del fondo scolastico con la motivazione che la localitä era distante e "che tutti crescono senza alcuna istruzione." 23 Nel gennaio del 1924, il tribunale provinciale di Merano chiese all’ispettore scolastico Franz Pöder, parroco di Lagundo, se gli abitanti di Rio Lagundo fossero disposti a mettere

richiesta: un contributo scolastico dall'imperialregio tribunale provinciale. 24 Neh8og il maestro Johann Pircherdi Lagundovantava giä ottoanni di servizio a Plars, come leggiamo in un questionario che all'epoca ogni maestro era tenuto a compilare. Piü tardi fu maestro a Plars anche Alois Thalguter, figlio del combattente per la libertä Peter Thalguter. II 26 aprile del 1820, Jacob Platter, maestro a "Plarsch", firmö una ricevuta per un contributo scolastico a favoredi quattro bambini poveri

a disposizione un'aula, un a I logg io per il maestro, legna e "Victualien" (vitto), e se in quel luogo esistesse un sagrestano che si prendesse cura della scuola. Nel marzo 1824 giunse la risposta: a Rio Lagundo sarebbe stata messa a disposizione un'aula e gli abitanti, seppur montanari daI le risorse modeste, avrebbero offerto vitto, a I logg io e legna da ardere al maestro. Nessun abitante del luogo era in grado di impartire lezioni, ma il parroco Pöderpromisedi istruireadeguatamenteuna persona. Lasua

ottenutodall'amministrazionecomunale. 27 Da un documento del l'archivio parrocchiale sappiamo che nel 1922 nel la scuola di Foresta, comune autonomo fino ah 850, insegnava giä dacinqueanni Johann Haller, anche se con scarsi risultati, come tenne a precisare la stessa autoritä scolastica. II maestro di Foresta "non aveva neppure un alloggio". 28 Anche Johann Ladurner, nativo del luogo, fu maestro a Foresta a metä degli anni '20 del XIX secolo, come si evince da un altro documento in cui l'autoritä scolastica circondariale intervenne per esonerarlo

dal servizio militare, vista l'urgente necessitä della sua presenza a Foresta dove "da anni l'insegnamento languiva". 29 II numero degli alunni di Foresta era sorprendentemente alto: nel registro scolastico del 1820/21 sono elencati 20 alunni e nell'anno seguente addirittura 47, dato che la scuola veniva frequentata anche da alcuni bambini di Rio Molino, ad esempio, quelli dei masi Bindhofer e Bachguter. 30 626

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 642 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
La primA guerrA mondiAle Nell'agosto del 1914, il direttore scolastico Anton Gstrein dovette partire per il militare, "neila guerra contro la Russia", mentre Io spettro di una guerra mondiale si stava avvicinando a grandi passi. Di conseguenza, negli anni successivi, sempre piü scolari delleclassi superiori, cheservivano per i lavori nei campi, non potevano piü freguentare la scuola. Quando, nel maggio del 1915, furono chiamati in guerra contro l'ltalia anche gli "Standschützen" (tiratori

scelti tirolesi), nei campi servirono anche gli scolari piü giovani: deigoalunnidi una seconda classe, eranospesso presenti in meno di io. 55 Per lostesso motivo, venivano esonerate sovente daIla frequenza scolastica, perfino le bambine. Nel caso dei träte 11 i Gamper di Plars di Sopra, il consiglio scolastico locale si rivolse aIl'autoritä superiore perottenere il permesso di lasciare a casa a turno i due fratelli. 55 Anche Ulrich Erlacher fu esonerato dalla scuola, visto che il padre Johann del

maso Hofer di Plarsaveva "mobil itato" giä 5 fig I i. La direttrice Amalia Laimer non riusciva a capacitarsi del la situazione: in una lettera del 17.12.1g15 al consiglio scolastico locale, si lamenta del fatto che Alfons Innerhofer del maso Rastbich lere Anton Theiner del maso Humbl, non avevano frequentato la scuola quasi per nulla. 68 La cronaca riporta che, data la mancanza di generi alimentari, molti genitori furono costretti a mandare i propri figli a fare i pastori nei masi di montagna

. La precaria situazione economica del la popolazione risulta evidente nella cronaca scolastica degli anni 1916/17. In queH'inverno, ricco di neve, molti bambini non poterono frequentare regolarmente la scuola "per mancanza di scarpe". Solo grazie a una donazione fu possibile procurare del le scarpe. Nel 1916 il k.u.k. Kriegsministerium (l'imperialregio ministero del la guerra) invitö gli scolari a raccogliere gambi e foglie di ortica che dovevano servire alla produzione di stoffa per sacchi di sabbia

, tende e uniformi militari. 69 Le allieve della scuola del convento lavorarono "per tre anni senza sosta, realizzando nuovi indumenti di lana per i soldati al fronte." La lamentela del consiglio scolastico locale secondo cui "molti allievi hanno preso il vizio del fumo", non e molto pertinente. 70 Forse cercavano solo di superare i morsi della fame. Nell'ottobre del 1917, il consiglio comunale decise, su richiesta del consiglio scolastico locale, l'istituzione provvisoria di una terza classe maschile

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 455 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
, venne usato per la prima volta „nella Notte Santa del igoo, il nuovo abito in broccato d'oro (...) realizzato daIla fabbrica di paramenti della Osianderschen Kunststickerei-Anstalt a Dorn birn." 109 Le campane provenivano in questo periodo frequentemente daIla fonderia Chiappani di Trento, avviata nel 1754; la maggior parte di esse dovette, perö, essere consegnata per le forniture della prima guerra mondia le. 110 II 21 maggio del 1907 si ruppe la piccola campana della chiesa parroc- chiale e, visto

LAgundo nel XIX secolo A sinistra: Io stendardo aranclone del Sacro Cuore (Io "bandiera degli uomini") fu realiz- zata nel igt2 da J. Wucht di Vienna. Su un lato compare il Sacro Cuore, sull'altro San Giuseppe con Gesu Bambino. A destra: Io stendardo giallo-blu realizzato nel i8g4 da Karl Ammon (la "bandiera di San Se- bastiano"), rafflgura su un lato la Madonna con Gesu Bambino e, sotto, i Santi Martino e Floriano; sull'altro, il Risorto con i Santi della peste, Sebastiano e Rocco

. GH stendardi ven- gono portati in processione dagli Schützen. rono acquistati presso Michael Hofer di Bressanone due „stendardi sacramen- tali " bianchi. 106 Nel 1912 la parrocchia si arricchl di un ulteriore stendardo del Sacro Guore firmato da W. Juchl di Vienna, che sul rovescio raffigura San Giuseppe con Gesu Bambino in braccio. Nel 1909 il Comune di Lagundo celebrö il centenario dell'anno di guerra 1809. Per l'occasione fu realizzato uno stendardo per gli Schützen , 107 II di- segno venne eseguito

dall'artista Orazio Gaigher (firmato 1909) e raffigura „gli eroi di Lagundo Peter Thalguter (con castel Tirolo suIIo sfondo) e Bal thasar Leiter, mentre il nome del terzo, Matthias Ladurner, e ricamato sul nastro del Io stendardo" (pag. 287). 108 Orazio Gaigher (1870-1938) nato a Levico, Studio medicina a Innsbruck. Dopo Io Studio esercitö la professione di medico, ma si dilettö di pittura. Morto il padre si dedicö, all'etä di trentun'anni, definitivamente aIla pittura e Studio a Londra, Parigi e Roma

; soggiornö in Spagna, nell'America del sud e in Patagonia. Dagli anni 1907/08 trascorse gli inverni perlopiü a Merano, dove nel 1909 realizzö, oltre all'immagine suIIo stendardo, anche le pitture sul soffitto della cupola del Kurhaus, inaugurato nel 1914. Oltre agli Schützen, anche i Vigili del Fuoco ottennero, il 27-5-1883, una nuova bandiera, che raffigura su un lato San Floriano, sull'altro, in un medaglione, l'emblema del corpo dei vigili del fuoco di Lagundo. Per quanto riguarda gli abiti liturgici

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