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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 673 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
comunale 1914-19 Verbali del Consiglio comunale 1924-26 Quotidiani: »Der Burggräfler«, »Meraner Zeitung«, »Der Landsmann«, »Dolomiten« Informazioni su soldati ed esercito di Manfred Heringer, Covelano Bibliogi'AfiA La comunitd itAÜAriA a LAgundo AGOSTINI, PIERO, Alto Adige - La convivenza rinviata, Praxis 3, Bolzano, 1985 BATTISTI, CARLO, VACCANTE, SALVATORE, GAVOLI, RENATO, Alto Adige: realta e problemi, Cappelli, Rocca San Casciano, 1961 BERLOFFA, ALCIDE, RAFFEINER, JOSEF, £ possibile risolvere tutti

i contrasti facendo tacere la voce della violenza?, in »Oggi il- lustrato« 1965 (21/44), pagg. 40-44 GORANDINI, N., La verita sulFAlto Adige, II Mondo, Roma, 1957 CORSINI, UMBERTO - LILL, RUDOLF, Alto Adige 1318-1346, Provincia Autonoma di Bolzano, 1988 DE FELIGE, RENZO, II problema delFAIto Adige, II Mulino, Bologna, 1973 DE FELICE, RENZO, Mussolini il duce, l, Einaudi, Torino, 1974 DE FELICE, RENZO, Mussolini, il fascista, 2, Einaudi, Torino, 1968 FAUSTINI, GIANNI, L'economia delFAIto Adige tra le due

guerre, Casa Editrice Publilux, Trento, 1985 »II piccolo posto« del 23 ottobreig26 PI RIGA, M., D'ANTONIO, A.M ., Adriatisches Küstenland 1343-1345, Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes loguimur", PN, 1992 VALLINI, EDIO, La guestione delFAIto Adige, Parenti Ed., Firenze, 1961 VOLGGER, FRIEDL, Mit Südtirol am Scheideweg, Storia vissuta, Innsbruck, 1984 BibliogrAfiA La scuoIa a LAgundo: unA retrospettivA storicA BERNHART, ANTON, Daten und Nachrichten über das Schulwesen von Algund (bis 1873

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 Jahre Algund
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Seite 668 von 800
Autor: Kiem, Maria / [Autoren: Maria Kiem ...]
Ort: Bozen
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 791 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Tausend Jahre Algund Ital. Ausg. u.d.T.: 1000 anni di Lagundo
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Signatur: III 226.496
Intern-ID: 387602
«, »Der Landsmann«, »Dolomiten« Auskünfte über Soldaten und Heerwesen von Manfred Heringer, Göflan BibliogTAphie Die itAÜenische GemeinschAft in Algund AGOSTINI, PIERO, Alto Adige - la convivenza rinviata, Praxis 3, Bozen, 1985 BATTISTI, CARLO, VACCANTE, SALVATORE, GAVOLI, RENATO, Alto Adige: realtä e problemi, Cappelli, Rocca San Casciano, 1961 BERLOFFA, ALCIDE, RAFFEINER, JOSEF, E possibile risolvere tutti i contrasti facendo tacere la voce della violenza?, in »Oggi illustrato« 1965

(21/44), S. 40-44 CORANDINI, N., La veritä sullAlto Adige, II Mondo, Rom, 1957 CORSINI, UMBERTO - LILL, RUDOLF, Alto Adige 1918 1946, Autonome Provinz Bozen-Südtirol, 1988 DE FELICE, RENZO, II problema dell'Alto Adige, II Mulino, Bologna, 1973 DE FELICE, RENZO, Mussolini il duce, i, Einaudi, Turin, 1974 DE FELICE, RENZO, Mussolini, il fascista, 2, Einaudi, Turin, 1968 FAUSTINI, GIANNI, L'economia delPAIto Adige tra le due guerre, Casa Editrice Publilux, Trient, 1985 »II piccolo posto« vom 23. Oktober 1926 PI RICA

, M. - D'ANTONIO, A. M., Adriatisches Küstenland 1943 1945, Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes ioquimur", PN, 1992 VALLINI, EDIO, La questione dellAlto Adige, Parenti Ed., Florenz, 1961 VOLCCER, FRIEDL, Mit Südtirol am Scheideweg, Erlebte Geschichte, Innsbruck, 1984 BibliogTAphie Die Schule in Algund - ein historischer Rückblick BERNHART, ANTON, Daten und Nachrichten über das Schulwesen von Algund (bis 1873 ) in "Der Schiern« 1981 (55/5) BERNHART, ANTON, Daten und Nachrichten über das Schulwesen

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 624 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
fasciste nei confronti dei sudtirolesi. „La maggioranza degli italiani, meglio la quasi totalitä, non aveva avuto e non aveva alcuna corresponsabilitä col fascismo se non quella comune a tutto il popolo italiano negli anni dei consenso passivo imposto dal regime. Si trattava, dei resto comesi e giä detto, di famigliedi originetrentina residenti in Alto Adige da prima dei igi8 e di immigrati da altre province che, sull' onda dei la politica fascista, si erano stanziati e inseriti nelle vita economica

e sociale dei paese. Erano operai, impiegati e dirigenti delle grandi industrie di Bolzano e Merano, favorite dal governo, agricoltori e contadini, funzionari e impiegati statali e parastatali, maestri e professori, commercianti e professionisti di tutti gli ordini e categorie che, senza aver direttamente promosso la politica fascista in Alto Adige, da quella politica avevano tratto lavoro e sistemazione di vita. Anche il grande capitale italiano, con imprese industriali, alberghiere e com- merciali

, era ormai coinvolto e radicato nella vita e nella storia dei paese." Un interessante quadro dei la complessiva situazione occupazionale dell'Alto Adige, rilevata negli anni 1939,1951 e 1961 pergruppo linguistico, nei diversi settori produttivi, si trova chiaramente rappresentato nei grafico 2 i cui valori percentuali non si discostano di molto da quelli che hanno caratterizzato l'analoga situazione di Lagundo. Dopo l'8 settembre 1943, il trasferimento degli optanti nei Reich venne sospeso

: sarebbestatoassurdo, infatti, trasferirli, dal momento che il Reich nazista aveva, di fatto, annesso I'Alto Adige e intendeva renderlo nuovamente tedesco, cancellando i segni dei la forzata italianizzazione dei territorio operata dai fascisti. Mentre l'ostilitä dei Sudtirolesi, repressa per tanti anni, contro gli Italiani, ritenuti fascisti, si manifestö, in modi talvolta decisamente aggressivi in molti centri grandi e piccoli delle vaIlate, a Lagundo, invece, non risulta che si fossero verificati episodi tali

da configurare un clima di violenza contro il gruppo italiano. D'altra parte, per quanto fosse evidente l'intenzione delle autoritä d'occupazione di restituire l'originaria coesione etnica tedesca, non vennero neppure, come si temeva, emanati e attuati provvedimenti che allontanassero gli italiani dall'Alto Adige. Le autoritä naziste e Io stesso Gauleiter Franz Hofer, non ignoravano che la perdita delle forze lavorative rappresentate dagli italiani avrebbe comportato gravi conseguenze negative per l'economia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 621 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Ti*a le due guerre II nome Tirolo (la parte cisalpina del Tirolo di lingua tedesca) venne abrogato per assumere guello di „Alto Adige" e formare col Trentino un'unica regione, la „Venezia Tridentina", che venne ben presto abrogata, nel 1927, aIIo scopo espressamente dichiarato da Mussolini, di „italianizzare piü rapidamente la provincia di Bolzano" alla guale venne sottratta la Bassa Atesina (Unterland) per annetterla al la provincia di Trento. II Gran Consiglio Fascista di Roma, da parte sua

, si era proposto di „spingere al massimo, nell'arco di un decennio, l'italianizzazione del la regione alteran- done profondamentee du revolmente il ca rattere fisico, morale edemografico." Nelle „Istruzioni di Mussolini per la politica delI'Alto Adige" si trova chiara- mente delineato il piano del Capo del Io Stato: „sostituire 0, almeno, mescolare all'attuale maggioranza tedesca una fortissima minoranza italiana che tolga al la regione il carattere che oggi e prevalentemente tedesco. Non si tratta

leiniziativeitalianein fatto dialberghi;c)facilitarelacreazionedicentri italiani. Tre di questi centri possono sorgere a Sinigo, in val d'lsarco, lungo l'Adige, dopo leoperedi bonifica da affidareall'O.N.C. (Opera NazionaleCombattenti). Bisogna considerare che ogni italiano, che porta le sue tende nell'Alto Adige, compie un'azione, anche se inconsapevole, di alto interesse patriottico." 2 Questa politica di snazionalizzazione venne attuata, prima di tutto, attraverso decreti amministrativi che stabil ivano: la nomi

e scientifiche ricerche filologiche) „avrebbe perso nel corso dei secoli", il divieto dell'uso del la lingua tedesca nell'insegnamento e, infine, il controllo suIle associazioni e sulla stampa. Questo generale indirizzo politico per l'Alto Adige, si tradusse anche nel comune di Lagundo in un immediato accresci- mento del la popolazione di lingua italiana, dovuto, prevalentemente, al la presenza delle famiglie degli appartenenti alle forze militari e di polizia, degli impiegati amministrativi e, dopo

appartenenti all'Austria come una grave lesione inferta alle libertä locali e, in Alto Adige, anche come un deplorabile atto di violenza contro il gruppo etnico di lingua tedesca. D'altra parte, nonostante la buona volontä, tutti quelli che, allora, vennero insediati negli organi e negli uffici di governo comunale, come avrebbero potuto, sia per scarsa 0 nulla conoscenza del tedesco, sia per ignoranza del la storia e del la viva realtä del paese, non incontrare grandi difficoltä nell'adempiere le loro

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 623 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Trx le due guerre ITALIENISCHE ZUWANDERUNG IN SÜDTIROL NACH HERKUNFTSGEBIETEN IN PROZENTEN DER GESAMTEN ITALIENISCHEN ZUWANDERUNG (1919 - 1951)' L'IMMIGRAZIONE ITAUANA IN ALTO ADIGE PER ZONE DI PROVENIENZA VALORI PERCENTUAU RISPETTO AL FLUSSO MIGRATORIOITALIANO COMPLESSIVO (1919-1951)' TRENT1NO VENETIEN / VENEZIE MITTEUTAUEN / ITAUA CENTRALE SÜDITAUEN / ITAUA MERIDIONALE 1) Adolf Leidlmair, Bevölkerung und Wirtschaft in Südtirol, Innsbruck, 1958; pag. 66 Grafico l modificare, a favore dei

industrie che apportarono indubbiamente benessere e prosperitä." A proposito delle zone di provenienza dei flussi migratori in Alto Adige, il grafico l presenta con grande chiarezza il quadro complessivo dei valori percentuali dei flusso migratorio in Alto Adige rapportato alle zone di provenienza. Non si puö, comunque, negare che l'aver affiancato ad un'economia di tipo prevalentemente contadina, una di tipo industriale con le relative aziende minori indotte, se per un verso ha avvantaggiato

." La soluzione finale dei problema etnico nell'Alto Adige parve al Coverno Fascista sul punto di essere finalmente conseguita, quando, dopo la stipula- zione dei Trattato che diede luogo al cosiddetto „Asse Roma-Berlino", Hitler dichiarö di rinunciare definitivamente al Sudtirolo. L'accordo sulle opzioni che ne segui si risolse in una specie di plebiscito ostile all'ltalia: l'86 % della popolazione autoctona optö, infatti per l'accettazione della cittadinanza germanica e il trasferimento nei territori dei

la relativa liquidazione dagli Enti autorizzati dallo Stato italiano. DaI 1940 aIIa fine dei secondo conflitto mondiAle nel 1945 Ne durante gli anni di guerra a fianco dell'alleato tedesco, ne nei 45 giorni trascorsi tra il 25 luglio (caduta dei fascismo) e l'8 settembre 1943 (armi- stizio italiano), in Alto Adige vennero adottate misure che potessero com- promettere in qualche modo i rapporti sociali e l'attivitä economica generale della provincia. Certo, alla caduta dei fascismo, ebbero modo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 512 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
), un'organizzazione consul- tiva indipendente attiva dal 1957, si parlö di „una lotta agli insetti efficace a basso costo e nel pieno rispetto dell'ambiente". 126 Dovettero trascorrere, perö, alcuni anni prima che le intenzioni e i procedimenti giungessero a completa maturazione. Nel dicembre del 1988 fu fondata, infine, la „Arbeits gruppe für integrierten Obstbau in Südtirol" ACRIOS (Cruppo di lavoro per la produzione integrata in Alto Adige). Toni Kiem, Leiter a Quarazze, all'epoca presidente del consultorio

, assunse anche la direzione di questa giovane organizzazione daIla quäle usci, non solo in Alto Adige, ma anche a livello europeo, il primo decisivo impulso verso l'agricoltura integrata. 127 Grazie al lavoro informativo del „Südtiroler Beratungsring", un gran numero di frutticoltori altoatesini decise, giä a partire dal raccolto dell'anno 1989, di lavorare secondo le direttive AGRIOS (uno speciale organo di controllo sorveglia l'ottemperanza alle direttive). Oggi quasi tutti i frutticoltori

di favorire l'equilibrio tra gli insetti dannosi e quelli utili alle piante. II successo che la coltivazione integrata ha immediatamente incontrato presso i produttori e le cooperative dimostra che era stato colpito un punto nevralgico del momento. AGI$)S La "Arbeitsgruppe für integrierten Obstbau in Südtirol" (gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata in Alto Adige) fondata nel 1998, scelse con spirito pionieristico, di praticare un'agricoltura che facesse il minor uso possi- bile di fitofarmaci

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 739 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
il 1945 ad un risveglio che all'epoca si presentö come un fenomeno isolato in Alto Adige. Allora gli artisti si rifacevano aH'espressionismo tedesco ed austriaco degli anni venti, ma le loro opere si distinguevano sensibilmente per i contenuti. 3 Dopo il 1945 ci si dedicö all'arte dai contenuti ideologici e patriottici, in tutte le sue varianti: „la non contemporaneitä del contemporaneo si rispecchia in questo esempio regio nale quäle sintomo dell'intera evoluzione artistica internazionale." 4 Negli

anni '50, diversi artisti si allontanarono, a poco a poco e consapevol- mente, dai canoni classici dell'arte, ma non sempre vennero compresi in Alto Adige. Un Cristo in legno di Peter Fellin fu definito barbaro; il dipinto murale di Karl Plattner nella cappella cimiteriale di Naturno fu oggetto di un atto vandalico. 5 A partire dagli anni '50 si avverti tra i pittori italiani di Merano, una „voglia di nuovo" che perö non giunse fino a Lagundo. A partire dagli anni '60, gli artisti non sentirono piu

a superare i limiti della pittura e della scultura tradizionale. Un tardo, ma raro esempio di Land-Art in Alto Adige, si trova a Lagundo aIIo svincolo della „MeBo", dove nel 2002, in occasione del millenario del paese, sono stati disposti a raggiera 80 massi erratici su una superficie di 7.500 metri quadrati per il progetto artistico „Stein-Zeit". L'idea e dell'artista Hein rich Bunzel di Monaco di Baviera. Negli anni '80 l'arte superö i confini tradizionali, facendosi pensiero, rifles- sione

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 622 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Quando, fallita l'iniziativa, fatta soprattutto con strumenti legislativi, di italianizzare i tedeschi, non solo delle vecchie generazioni, ma anche di quelle nuove,si pensödi trasferi re in Alto Adige il contadino italiano."Lasistemazione delfondovalledomanda i'afflussodi numerosi lavoratoriche,ad impresa finita, costituiranno uno dei nuclei che aumenterä ia popolazione agricola locale. Uno dei capisaldi del programma e quello di fondare le prime basi di borgate rurali. (...) I migliori operai

. Quanto a 11 'Ente Tre Venezie, dopo che, nel 192g, fu abrogato I'istituto del „maso chiuso", in quanto estraneo al diritto romano, facilitato daIla crisi degli anniTrenta, divenne proprietariodi ben 590 poderi, che vennero messi all'asta e rivenduti in parte anche a cittadini di lingua italiana. II fallimento di questi tentativi di penetrazione agricola del territorio altoatesino stava a dimostrare „che la snazionalizzazione continuava a non avvenire. L'Alto Adige (...) e italiano nella lingua che

si parla perche e obbligatorio parlare l'italiano, ma non e affatto italiano nel retroterra. Nel frattempo i Tirolesi si sono ulteriormente rinchiusi in quello che e il grande serbatoio a loro disposizione, cioe la campagna."Considerazioni del prefetto Mastromattei, venuto a Bolzano nel 1933 e partitosene all'indomani delle opzioni del 1939. Uomo accorto e intelligente, avvezzo a mandare a Roma rapporti non reticenti sulla reale situazione delI'Alto Adige, cosi scriveva nella sua relazione deh 939

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 657 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
a riconoscere la necessitä di un'istituzione perospitare i bambini di quei genitori che avevano difficoltä a seguire i propri figli. A questa sensibilizzazione hanno contribuito sicuramente l'incremento demografico e i cambiamenti della struttura sociale. La prima scuola materna in Alto Adige fu aperta a Bolzano nel 1847, diretta daIle suore di caritä. 1 Obiettivo dei „Kleinkinder- Bewahranstalten" (istituti di custodia per i bambini piccoli), come erano chiamati allora gli istituti per la tutela dei

le scuole materne tedesche col proposito di favorire la completa assimilazione della popolazione di „lingua straniera" e di imporre gli ideali dell'istruzione e dell'educazione fascista. Nel 1927, l'ONAIR lamentö che a Lagundo, diversa- mente che negli altri comuni delI'Alto Adige, non si poteva aprire una scuola materna, in quanto il locale ad essa destinato, era stato affittato alle Poste (un locale a pianterreno nell'ex municipio). 4 Nel 1929 anche l'ispettorato scolastico di Merano sottolineö

l'impellente necessitä di un asilo d'infanzia a Lagundo. II pluriennale impegno di questo ufficio non aveva dato 1 suoi frutti fino ad allora a causa della mancanza di volontä da parte del comune di riservare all'asilo il locale di sua proprietä. L'ispettore scolastico raccomandö caldamente all'ONAIR di provvedere affin- che in tutte le localitä dell'Alto Adige venisse istituita, ove possibile, una scuo la materna. Lo zelo del l'ispettore non era dettato solo da motivi pedagogici; egli giustificö il suo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2005
1000 anni di Lagundo
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Seite 625 von 810
Autor: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Ort: Bolzano
Verlag: Athesiadruck
Umfang: 801 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Schlagwort: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern-ID: 609844
Trx le due guerre politici neII'Europa occidentale, i114 giugnodel ig46,dedsero il trasferimento dell'Alto Adige all'ltalia con l'impegno che fosse garantita alla minoranza Sudtirolese la possibilitä di „conservarsi e svilupparsi culturalmente ed economicamente nella piena uguaglianza di diritti e con istituzioni speciaii di tutela". E quanto assicurava ai Sudtirolesi l'„Accordo De Casperi-Gruber", recepito, per esortazione delI'InghiIterra, nel trattato di pace con l'ltalia. Con

la Costituzione del primo gennaio 1948 l'ltalia, invece, non concesse, come i sudtirolesi si attendevano, uno statuto di vera e propria autonomia limitato al solo Sudtirolo, ma istitui la provincia autonoma di Bolzano, che assieme a quella parimenti autonoma di Trento doveva far parte integrante del la "Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige", detentrice del maggior numero delle competenze legislative. Era evidente che, stando cosi le cose, i rappresentanti dei cittadini di lingua tedesca del la provincia

di 'Pacchetto per l'Alto Adige'." Si e piü volte sottolineato il fatto che durante il periodo fascista e il conflitto mondiale, la popolazione italiana e quella tedesca avevano vissuto pratica- mente separate in un alternante rapporto antagonistico „basato da entrambe le parti suIl'aspirazione che l'una nazionalitä fosse vincente e l'altra, di conseguenza, fosse soccombente.” A guerra finita, com'era naturale, esse non potevano non restare divise anche suIle proposte, nettamente contrastanti, che avrebbero

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