¬La¬ cultura europea: metodo e creatività : atti del 27. Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 8-10 ottobre 2004
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Autor:
Cotteri, Roberto [Red.] ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (27 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri] [ed. sotto la dir. di Roberto Cotteri ...]
Ort:
Merano
Verlag:
Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang:
XXI, 393 S. : Ill.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Die¬ europäische Kultur: Methode und Kreativität
Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Literaturangaben
Schlagwort:
g.Europa ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Signatur:
II Z 759/27(2004)
Intern-ID:
611993
La differenza tra artes liberales e artes mechanicae si tradurrà poi, nel pensiero economico ottocentesco, nella distinzione tra il “lavoro intellettuale” e il “lavoro manuale” - una distinzione in cui, singolar- mente, balza in primo piano il mezzo mediante il quale il lavoro è svolto (la mano, l’intelletto), mentre diviene implicito, e quasi si eclissa, il riferimento alfine verso il quale il lavoro è teso (la libertà, l’ottenimento di un risultato). Ma tornando alla concezione romana delle
tra lo studioso che formula un parere su una questione giuridica e il mercante che lo ha richiesto per intraprendere un affare? La remunerazione del lavoro libero è codificata nel diritto romano con l’istituto deli’honorarium. Ancora oggi si parla deir“onorario” del medico o deiravvocato, e la nostra lingua distingue espressioni sinoni- me come “compenso”, “paga”, “salario”, “prezzo” e cosi via. Ma nel diritto romano non si tratta di differenze lessicali. L’honorarium ha pre- cise caratteristiche
che lo rendono incomparabile con altre forme di tran- sazione economica come il salarium e il pretium, Ad esempio il pretium è un equivalente in denaro con il quale si perfeziona Lacquisto di qual- cosa, che presuppone necessariamente un negozio, cioé un contratto di compravendita (emptio-venditio). Senza compravendita, nessun prezzo è possibile. Ma la compravendita riguarda esclusivamente merces, e il lavoro umano non è (ancora) considerato una merce. La ragione è sem- plice: una volta “prestato
”, ovvero scambiato, il lavoro non puó piu ri- tornare in possesso del lavoratore - li dove, invece, una merx scambiata per una quantità di denaro puó sempre ritornare nelle mani del vendito- re in cambio della stessa quantità di denaro. In altre parole, il contratto che prevede una prestazione lavorativa è irreversibile, ed è per questo che il diritto romano si rifiuta di assimilarlo alla compravendita ed 335