¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
Marsilio Ficino!) o anche andando sulla luna (F«‘n ciel sormonta senz’ali» di T. Campanella). Ed è una domanda che non mi sarei posta se non fossi figlio di un’epoca che, quale che sia la sua componente illumi- nistica, ha alla testa la concezione delTuomo e del mondo del Rinasci- mento italiano, quella stessa che rende italistic age (133) il nostro tempo che sembra tanto destituito di humanitas. NOTE 1) E. CASSIRER, Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento, trad. it. di F. FEDERICI
, Firenze, 1936, p. 13. 2) E. GARIN, Introduzione a J. BURCKHARDT, La civiltà del Rinascimento in Italia, trad. it. di D. VALBUSA, Biblioteca Sansoni, Firenze, 1968, p. XXXIII. Ma per 1’importanzafilosofica della retorica rinascimentale, cfr. anche, di E. Ga- rin, L’umanesimo italiano, U. L., Bari, 1968, cap. VI, pp. 171 segg.; Dialettica e retorica dal XII al XVI secolo, in «Rivista di filosofia», XLIX, 1958, ora in L’età nuova, Napoli, 1969, pp. 43 - 69; La «retorica» di Leonardo Bruni, in Dal
di lezioni tenute nelLUniversità di Roma nel 1918), ora in IIpensiero italiano del Rinascimento, Firenze, 1955, pp. 17 - 16; per la citazione, p. 31. 4) Ibidem, p. 31. E si tratta di un «atteggiamento critico» contro lo «schema della filosofia teologizzante» (cfr. E. GARIN. L’ umanesimo italiano cit., p. 253). 5) Cfr. lettera di Burckhardt a Nietzsche del 26 settembre 1886, in Carteggio Nietz- sche-Burckhardt, Introd., trad. e note di M. MONTINARI, Torino, 1961, p. 35. Naturalmente Burckhardt non è una