Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
è riportata in A. Di Benedetto, Vittorio Alfieri, in Storia della Letteratura italiana, Diretta da E. Malato, VI, II Settecento, Roma, Salemo Editrice, 1998, pp. 935-1014; la cit. è a p. 952. 6) Lettera del Signor Abate di Caluso qui aggiunta a dar compimento all’opera col racconto deíla morte dell’autore, in V. Alfieri, Vita cit., I, pp. 353-59; la cit. è alle pp. 355-56. 7) È riprodotto ora in apertura di Vita cit., I, p. IX: e cfr. pp. LXI-LXIV. 8) Come appunto avvenne: quella dell’Alfieri
di letteratura italiana cit., II, p. 522). Nel saggio si possono cogliere altre suggestioni dalla Vita. Per esempio la dichiarazione di aver respinto, nel 1800, la lettera dell’Accademia delle Scienze senza leggerla (“rimandai la lettera non apertala”, Ep. IV, cap. 29, p. 337), sembra colpire il Foscolo, che, a sua volta, nel 1797 gli aveva mandato il Tieste senza riceveme risposta. Nel saggio, probabilmente amplificando questo passo della Vita, si narra addirittura che TAlfieri bmciava le lettere degli
sconosciuti senza legger- le: “ogni lettera, nella cui soprascritta non riconoscesse una mano ben nota e il sigillo d’un amico, egli gettava nel fuoco senza aprirla” (Saggi di letteratura italiana cit., II, p. 521). 12) Lettera del Signor Abate cit., p. 355 (e cfr. nota 1). Cfr. Vita [...] con note di E. Bertana ciL, p. 437, nota 1. 13) Sono segnalati tra l’altro in V. Alfieri, Opere, Introduzione e scelta di M. Fubini, Testo e commento a cura di A. Di Benedetto, Milano-Napoli, Ricciardi, 1977, p. 7, nota