Individuo e rapporto comunitario nell'Europa alle soglie del terzo millennio : filosofia, storia, pedagogia, letteratura, sociologia ; atti del XXIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 6 - 8 maggio 1996
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Autor:
Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <23, 1996, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort:
Meran
Umfang:
XX, 635 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Das¬ Individuum und die gemeinschaftlichen Beziehungen im Europa an der Schwelle des dritten Jahrtausends
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort:
s.Europäische Integration ; s.Jahrtausendwende ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
s.Jahrtausendwende ; s.Sozialer Wandel ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
Signatur:
II Z 759/23(1996)
Intern-ID:
120377
cietà politica, perché nort coincide con un popolo e in principio non si occupa delle cose puramente temporali e non pretende di sostituirsi in tutto alle società politiche dei popoli (ché anzi, il «date a Cesare» ne presuppone l’esistenza). Ne deriva la compresenza e, per cosi dire, la sovrapposizione di due società di governo degli uomini. Nel contempo le istituzioni politiche della società civile cessano di configurarsi come una realtà originaria, perché la presenza stessa della Chiesa, con
la sua capacità di contrapporsi alle istituzioni politiche, fa percepire queste ul- time come un apparato organizzativo contingente e mutabile. Dall’unica entità reale della società politica, cioé di una società umana autonoma- mente organizzata, si astraggono il sostrato umano e l’aspetto organiz- zativo; si produce una distinzione concettuale, inesistente nelle civiltà pagane e nella civiltà teocratica ebraica, tra la società civile e le sue istituzioni politiche; distinzione importantissima per
se stessa e con- giunta con l’idea della libertà spirituale dell’individuo, perché sarà la società civile a poter scegliere, costruire e cambiare le proprie istituzio- ni politiche; e sarà la società civile, organizzata come società politica, a far propri i valori che si sono formati all’interno delle coscienze e che sono condivisi dalla generalità dei cittadini, e non l’inverso. Si verifica dunque, con il cristianesimo, l’appartenenza dell’uomo a due società, la Città terrena e la Città di Dio
, entrambe rivendicanti la suprema autorità sull’individuo; e poiché una sola puó essere l’autorità suprema sugli uomini, si porrà una questione di preminenza. Con la caduta dell’impero romano la Chiesa si affermerà come guida dei popoli, come autorità spirituale alla quale le autorità temporali sono soggette in vista del fine ultraterreno della salvezza; finché man mano la società civile, organiz- zandosi come Stato, affermerà la propria natura di istituzione etica. II cristianesimo ha dunque una serie