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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 211 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
feudo ai conti di Tirolo. Da quel momento ebbe inizio l'ascesa di questi ultimi nell'ambito del principato vescovile di Trento. Nel corso della seconda metä del 12°secolo i Signori di Enna cominciano ad espandere il loro potere ai danni del vescovo sul versante orografico sinistro della Bassa Atesina. 4 Durante il periodo di governo del vescovo Federico Vanga il nipote, conte di Tirolo, non esercitö mai alcuna minaccia nei confronti della Chiesa, anche perche ne era l'«avvocato>>. Ciononostante

il vescovo Federico non aveva dimenticato che proprio suo nipote, durante il biennio di interregno (1205-1207) che precedette la sua elezione, aveva cercato in tutti i modi di approfittare della conseguente vacanza di potere e aveva governato la cittä di Trento in qualitä di podestä (la stessa cosa successe anche dopo la sua morte). Federico era inoltre interessato a rafforzare la potenza del suo principato e quella dei suoi fratelli Albero e Bertoldo. In ciö fu favorito dallo sfruttamento delle rieche

risorse di argento del monte Calisio vicino a Trento. Josef Riedmann ravvisa in questi fatti il motivo che spinse il vescovo Federico ad impegnarsi nella costruzione di fortilizi. s Degno di nota e anche il fatto che il vescovo Federico nel 1214 diede l'autorizzazione a costruire una fortificazione a Castellaz. Gli abitanti di Termeno l'avevano chiesta al loro principe territoriale per poter avere un rifugio in caso di guerra. Non e perciö da escludere che le stesse considerazioni valessero per

i nostri due castelli. 6 Da ultimo bisogna tener presente che a partire dal 1150 andö sempre piü prendendo piede l'ambizione dei vassalli e dei funzionari ministeriali, incoraggiati in ciö dai loro Signori, di erigere rocche, torri e castelli nei luoghi piü importanti. Fra i ministeriali della corte di Trento, tuttavia, non si annovera nessun Laimburg. Riepilogando si puö concludere che il vescovo Federico Vanga,potendo contare sulla lealtä dei conti di Tirolo ma non su quella degli infidi Signori

di Enna e forse neppure su quella dei conti di Appiano, abbia inteso costruire un solido baluardo a difesa degli interessi della Chiesa di Trento e dei Signori dei Vanga. A questa decisione non fu certamenta estranea neppure la valutazione dell'importanza strategica del vicino transito fluviale e stradale. Secondo Piper, il quäle si basa su un manoscritto del conte Stolberg, conservato nel Museo germanico di Norimberga e contenente la relativa autorizzazione del vescovo di Trento e dei conti

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 219 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
di restituire la Pieve ed il Giudizio di Caldaro al vescovo di Trento. Questa restituzione riguardava i territori, fra i quali c'erano anche Laimburg e Caldaro, di cui si era appropriato Ludovico di Brandemburgo, e costituiva l'atto di riparazione preteso fin dal 1357 dal papa, quäle prezzo per l'annullamento della scomunica comminata a Margherita e a Ludovico Wittelsbach. Il prezzo del pegno del 1362 risultava quindi formato in parte dall'equivalente del riscatto dei Giudizi di Caldaro e Termeno in pegno

nobili locali, dovettero rinunciare a favore del nuovo sovrano Rodolfo IV d'Asburgo a diverse rendite acquisite illegalmente negli ultimi anni di regno di Margherita, fra cui al censo di 640 ettolitri di vino di Termeno. Il vescovo di Trento peraltro nominö Enrico di Rottemburgo suo Capitano regionale. Per via del Giudizio di Caldaro sorse una contesa fra il vescovo ed il principe del Tirolo Leopoldo. La Chiesa di Trento aveva sempre considerato i Giudizi di Appiano, Caldaro-Laimburg ed Enna come

propri feudi imperiali. In un documento del 3 aprile 1391 Enrico V di Rottemburgo dichiarava che il Giudizio di Caldaro gli fu ceduto in pegno per 25 anni dal vescovo Alberto di Trento (1363-1390); tale pegno fu trasformato dal vescovo Giorgio in vitalizio a favore del suddetto Enrico e dei suoi figli. 60 Il duca Leopoldo IV nel 1396 riconfermö ad Enrico V i feudi di Laimburg e Castelchiaro. Secondo Stolz di quest'atto si e conservato solo un frammento. 61 Dal momento che il Giudizio di Laimburg era

, oppure il poco capiente mezzo utilizzato per il suo trasporto al castello. 65 Dal 1404 al 1410 un certo cavaliere von Weineck, forse Hans von Weineck, fu incaricato dell’amministrazio- ne di Castelchiaro, Laimburg e Kaldiff. 66 Enrico VI al culmine della potenza della sua casata fu invogliato ad allearsi col vescovo Giorgio di Trento e con una parte della nobiltä tirolese per opporsi al principe regionale Federico IV. Li accumunava in questa impresa il desiderio di indebolire lo strapotere

principesco. Giä nel 1405-1406 la discordia fra Federico e il Rottemburgo indusse il primo ad esonerare il secondo dalla carica di Capitano all'Adige. Dopo una prima riconciliazione nel 1407, in base alla quäle Federico riassunse al suo servizio il Rottemburgo con un compenso annuo di 500 marchi veronesi, Enrico fece causa comune col vescovo Giorgio di Trento. Prima che scoppiasse la rivolta trentina del 1410 il suddetto prelato si rifugiö a Caldaro dal Rottemburgo, il quäle

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 208 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
parrocchia di Caldaro, e attribuibili al periodo che va dall'855 al 1022. Le donazioni alla chiesa di Caldaro risalgono in effetti al secolo decimo.» Hüter, per la veritä, nella sua cortese comunicazione dei 9. 8. 1988 si esprime con cautela e afferma invero che la donazione di Senico da Vadena «potrebbe forse risalire al X secolo». Altri studiosi invece (Reich, Gerola, Santifaller, Atz-Schatz) la ritengono molto anteriore e cioe coeva al vescovo Udalschalk di Trento (855-864). In tal caso

i festeggiamenti per il millenario di Vadena avrebbero dovuto tenersi molto tempo addietro. Noi siamo perö dell'avviso che la piü antica notizia concemente Vadena risalga al 950 circa. Agli albori dei Medioevo Vadena apparteneva al ducato longobardo di Trento. Quest'ultimo nel corso dell'VHI secolo cadde sotto il dominio dei regno francone, il quäle era suddiviso in contee. Dal giomo della cessione al vescovo della contea di Trento da parte dell'imperatore Enrico II, avvenuta nell'anno 1004, Vadena appartenne

perciö al Principato vescovile di Trento. La successiva menzione di Vadena dell'anno 1181 riguarda il vescovo Salomone di Trento, al quäle i conti Federico ed Enrico di Appiano cedettero numerosi beni fra cui due masi in quel di Vadena. 4 Nel 1211 i conti di Appiano riebbero in feudo i suddetti masi dal vescovo di Trento 5 , dal quäle giä nel 1185 avevano ottenuto una parte dei territorio tirolese. 6 Possiamo dedume, senza peraltro la prova di documenti scritti, che Laimburg e lo stesso Caldaro

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 36 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
des Zentralraumes von Tirol. - Der Sehlem, Jg. 48, Heft 3, S. 104-107, 2 Abb., Bozen. FUGANTI A., 1965: La geologia dei dintomi del Lago di Caldaro (Bolzano). - St. Trent. Sc. Nat., Sez. A, XLII, Nr. 1, S. 13-54, 3 Taf., 23 Abb., Trento. KLEBELSBERG R. v., 1935: Geologie von Tirol. - 872 S., 11 Beilagen, 1 geol. Karte, Bomträger, Berlin. MALFER V., 1969: Überschwemmungen im Bozner Unterland. - Der Sehlem, Jg. 43, Heft 7, S. 313-318, Bozen. Opere pubbliche nella Venezia Tridentina 1918-1938. - Atesia Augusta

, numero unico giugno 1939, 114 S., zahlr. Abb., Bolzano. PERNA G., 1972:11 Porfido. - Economia Trentina, anno XX, n. 5-6, S. 5-32, 35 Abb., Trento. RITT A., 1892: Die Etschregulierung von Meran bis Sacco. - 4 Blätter, 9 Faltpläne, Innsbruck. RITTMANN A., 1960: Vulkane und ihre Tätigkeit. - 336 S., 2 Taf., Enke, Stuttgart. STACUL P., 1965: Glaziale Schichtstörungen im Interglazial bei der Ruine Laimburg (Unterland). - Der Sehlem, Jg. 39, Heft 11, S. 445-448, 5 Abb., Bozen. STAFFLER R., 1934

di Cembra - Val d'Adige all'altopiano di Lavaze (Trentino- Alto Adige). - Mem. Mus. St. Nat. Venezia Trid., anno XXV-XXVI (1962-1963), vol. XIV, fase. I, 223 S., 1 Taf., 1 geol. Karte, 74 Abb., Trento. VENZO G.A., 1979: Glaziale Übertiefung und postglaziale Talverschüttung im Etschtal im Raume von Trient (Italien). - Eiszeit und Gegenwart, 29, S. 115-121, 3 Abb., Hannover. VUILLERMIN F., 1964: Note preliminari su alcuni filoni quarzoso-fluoritici in Trentino-Alto Adige. L'industria mineraria nel

Trentino-Alto Adige, S. 305-321, 8 Abb., Trento. VUILLERMIN F., 1966: 11 giacimento fluoritico „Vallarsa Sud" nella Vallarsa di Laives (Bolzano) - Atti del Symposium Intemazionale sui Giacimenti Minerari della Alpi, vol. 2, S. 505-516, 3 Taf., 13 Abb., Trento. VUILLERMIN F., 1970: Possibilitä e limitazioni della prospezione geoelettrica applicata ad alcuni problemi di geologia generale e tecnica. - Economia Trentina, anno XIX, n. 1, S. 5-14, 7 Abb., Trento. WEBER RITTER v. EBENHOF A., 1892: Der Gebirgs

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 271 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
di Tutti i Santi del 1871 la campana piü grande si fessurö. Il 5 dicembre 1874 il borgomastro Matthias Krizek unitamente alla Giunta comunale al gran completo inoltrö al vecchio imperatore Ferdinando I e alla imperatrice Maria Anna una domanda di contributo per una nuova campana con impalcato e per un orologio. Venne assegnato l'importo di 100 fiori- ni. Il 16 maggio 1876 il Comune stipulö un contratto con il maestro fonditore Bartolomeo Chiappani di Trento, mediante il quäle si convenne di forgiare

in onore di S. Rocco, pote rimanere al suo posto, da dove ancor oggi emette i suoi rintocchi. Essa reca la seguente scritta: «Miserere Domine Animarum defunctorum Sancte Roche populum tuum ab omni contagione defende. Bar. Chiappani F. Trento MDCCCLXXVI». (Abbi pietä o Signore delle anime dei defunti. Proteggi, o San Rocco, il tuo popolo dalle epidemie. Bart. Chiappani F. Trento 1876) Ai primi di settembre del 1928 un pesante carro da trasporto, guidato da Camillo Borgognoni del maso Mover, si incaricö

di Stato in base al quäle il giorno successivo le due campane maggiori sarebbe- ro state nuovamente requisite per esigenze belliche. 102 Tale provvedimento non fu eseguito. Dal giorno della sua costruzione, intomo al 1840, l'edificio della chiesa non subi piü alcuna modifica. In conformitä alla disposizione scritta dell'Ordinariato vescovile di Trento del 18.2.1855 la chiesa poteva dotarsi di una fonte battesimale, ma per la relativa acqua benedetta doveva rivolgersi, il sabato di Pasqua di ciascun

anno, come giä avveniva dal 1722, alla chiesa parrocchiale. 103 Per il resto la chiesa curaziale di Vadena godeva di tutti i diritti necessari alla cura delle anime. Essa ottenne perö la completa autonomia solo il 1° dicembre 1925, allorche il vescovo di Trento la elevö alla dignitä di chiesa parrocchiale. Nel 1897 nel matroneo della chiesa fu installato un organo, costruito dalla casa organaria Max Maerz & Sohn di Monaco di Baviera; era un dono dell'Associazione pro cultura tedesca all'estero. Nel

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Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 210 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
la data di costruzione del castello di Laimburg mi sembra importante tenere conto di una registrazione del 1350 finora trascurata e contenuta nell'urbario di Enrico IV di Rottemburgo. Essa cosi recita: «La decima riguardante Laimburg appartiene per due terzi ai Rottemburgo e per un terzo alla parrocchia di Caldaro. Questa decima e stata costituita dal vescovo Federico di Trento a favore del castello di Laimburg ed e documentata da un atto in possesso di Nikolaus Reifer.» 1 Il menzionato Reifer

di Bolzano compare piü volte citato quäle cofondatore dell'Ospizio dello Spirito Santo. 2 L'esistenza di questa decima e confermata e ribadita anche negli urbari dei Rottemburgo del 1352 e del 1380. Ma chi e questo Federico vescovo di Trento? Prima del 1350 puö essere solo Federico Vanga, rampollo dell'omonima famiglia patrizia di Bolzano e Sarentino, il quäle resse l'arcidiocesi di Trento dal 1207 al 1218. I Signori dei Vanga possedevano i castelli di Bellermont, Runkelstein (Castelroncolo), Ried

(Novale) e Rafenstein (Sarentino), una torre a Trento ed un'altra a Bolzano ed inoltre il castello Reams nei Grigioni.’ Federico era zio del conte Alberto III di Tirolo, a quel tempo in forte ascesa. Se il vescovo Federico istituisce un censo a favore di Laimburg, cioe lo dota di una rendita fondiaria, significa che nel 1218 il castello giä esisteva. Solo Laimburg invero poteva considerarsi una «Haus» (domus) perche i masi confinanti, e cioe il maso Gereut (Greit) e il maso Stadl (Stadio), erano

che quello di Castelchiaro intorno alla prima metä del 13° secolo (Weingartner). Possiamo pertanto fondatamente ritenere che il castello di Laimburg sia stato fatto costruire dal vescovo Federico Vanga (1207-1218). C'e peraltro da chiedersi perche proprio il vescovo Federico avrebbe fatto costruire tale castello. I territori di Vadena e di Caldaro appartenevano invero ai conti di Appiano, feudatari del vescovo di Trento; essi perö fin dalla fine del 12° secolo erano in fase di declino economico

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 218 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
prese per marito Ludovico Wittelsbach, margravio di Brandemburgo. La casa regnante di Boemia dal canto suo non stette a guardare. Vescovo di Trento era ancor sempre Nikolaus von Brünn e lo sarebbe rimasto fino al 1347; il Giudizio e i castelli di Enna e di Kaldiff nel 1341 erano stati invece occupati dai nuovi padroni. Il govemo di Ludovico di Brandemburgo non si dimoströ meno severo di quello precedente di Carlo e questo fatto suscitö nuovamente il malcontento della nobiltä locale. Carlo nel

frattempo (1346) era stato eletto sovrano dei regno romano-tedesco. Nel 1347 Carlo IV ordinö al principe regionale di restituire al vescovo di Trento tutti i Giudizi che Mainardo II gli aveva strappato. Tra questi c'era anche il Giudizio di Appiano e quello ««totius plebis Caldarii». Quest'ordine rimase tuttavia inascoltato. 50 Carlo IV prese allora contatto con la nobiltä malcontenta e nel 1347 partendo da Trento attaccö il Tirolo. I Rottemburgo non opposero resistenza,- Bolzano e Merano al contrario

furono saccheggiate. 51 Ludovico perö passö al contrattacco. Nella notte tra il 24 ed il 25 giugno dei 1347 assali a Termeno l'esercito dei vescovo di Trento Ulrico di Coira (Chur), in marcia verso Merano e la Val Venosta per recar soccorso ai forti assediati dal Brandemburgo. Il vescovo fu fatto prigioniero. 52 Sull'onda di questo successo Ludovico prosegui fino a Trento e l'occupö. Fra i suoi oppositori devono esserci stati anche alcuni signorotti di Caldaro, perche nel 1348 egli cedette al proprio

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 258 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
del Benificio ai Gesuiti di Trento in cambio dell'impegno decennale di dire messa e tenere funzioni religiöse in tutti i giorni festivi comandati; il vescovo emise a tale scopo un apposito atto di investitura. Zeiler si trovö di fronte ad un urbario in pessime condizioni, in quanto non erano chiaramente indicati quali fossero i beni gravati e inoltre mancava qualsiasi riferimento ai rispet- tivi confini. Egli chiese pertanto al principe regionale il permesso di procedere alla compilazione ex novo

i seguenti 5 masi di Vadena: Cervo, Frizzi, Birti, Castello e Rosi. Il 12 dicembre 1634 i succitati masi vennero convocati ad una riunione e solo dopo lunghe trattative la contesa fu appianata in senso favorevole al Beneficio. Una simile dipendenza dei masi di Vadena da Castelfirmiano si spiega solo rammentando che durante il Medioevo i vescovi di Trento erano stati proprietari di terreni in Val d'Adige. Castel «Formigar», piü tardi detto Castelfirmiano, era infatti la fortezza piü importante del

Vescovato di Trento nella zona di Bolzano. 32 A norma dello statuto di fondazione il Beneficio di Castelfirmiano era obbligato a far officiare la santa messa a Vadena 12 volte all'anno. Ulteriori dettagli riguardanti la proprietä del vescovo di Trento sono trattati nel capitolo dedicato al maso Mover. Rivolgiamo ora nuovamente la nostra attenzione alla vecchia chiesa di S. Maria Maddalena. Per prima cosa colpisce la sua ubicazione sull'indifeso fondovalle che non fu mai risparmiato da nessuna delle

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 309 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
Maso Mover N. C. 13 P. ed. da 42 a 47 Questo maso viene menzionato per la prima volta giä nel 1181: Federico ed Enrico conti di Appiano cedono al vescovo Salomone di Trento fra gli altri beni anche il Meirhof di Vadena, «curtis de Uatena in loco qui dicitur de Muxa». 1 Il suo nome deriva dal latino maior e indica quel tipo di maso che il proprietario fondiario coltiva diretta- mente o tramite un proprio incaricato (Meier). Stando agli urbari del XIII secolo a quell'epoca in ogni paese del

Tirolo esistevano 1 o 2 Meierhöfe. 2 Proprietari del maso fino al 1181 furono i conti di Appiano e in seguito il vescovo di Trento. Nel 1211 il conte Ulrico di Appiano e suo figlio Bertoldo ricevettero in feudo dal suddetto vescovo due masi in quel di Vadena: «duos mansos iuris Tridentini episcopatus iacentes in Vatena, primus colitur per Conradum Mairum, secundus per ,..» 3 Il primo dei due masi viene perciö coltivato dal Meier Konrad; il nome di colui che coltiva il secondo maso non e invece noto

. Tuttavia, l'elenco delle entrate della Chiesa vescovile di Trento del 1215-1218, relativo ai beni da questa posseduti in Val d'Adige e sul Renon e rien- tranti nella gastaldia di Firmiano, ci fornisce qualche chiarimento. Accanto al giä menzionato Conradinus de Uatene viene infatti citato anche un certo «Ropretus de eodem loco». 4 I tributi a carico dei due masi sono i seguenti: Conradin per il suo Meirhof (curia) deve annualmente 3 modF di segala eil modi di avena oppure di orzo (blava minor

de Pfatena» versa a sua volta 5 modi di miglio, 5 di panico e 14 di saggina e per un secondo maso 2 modi di miglio e di panico e 3 di saggina. Il maso di un certo Mosarius versa 2 modi di miglio e di panico e 6 di saggi na. Ciascun maso poi deve ogni anno un maiale oppure 3 libbre in contanti. Ogni modio del vescovo di Trento corrisponde a 3 staia bolzanine. Nel summenzionato elenco viene infine citata anche una Leupilda villica. Nessuno di questi masi t localizzabile con certezza, ma dal momento che

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 277 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
. A questi conti sono allegate le fatture degli amministratori della chiesa per gli anni 1592/93. 38 APV, K.R. 1686 39 APSP, Visitationsprotokoll pro Ecclesia Maria Magdalena in Pfatten durch Bischof Johann Graf von Spaur am 24.6.1698 40 APr, Film S. 34, Libro degli Inventari n.7, fol. 141 41 Archivio diocesano di Trento:, Atti visitali 1749, n. 47 fol. 146 42 Weingartner, Josef: Die Kunstdenkmäler des Etschlandes, Wien Augusta 1929, pag. 373 43 APV, K.R. 1743,1763 44 Nothegger, Dr. P. Florentin

la crescita del numero dei fedeli, per cui sorgono parrocchie sempre piü popolate e sempre piü estese. Nel periodo del Barocco i parroci erano perciö molto spesso costretti a girare a cavallo per le loro vaste par rocchie con i libri matricola nelle borse della sella.» Nell'archivio della parrocchia di Vadena esiste una copia di questo documento. Archivio diocesano di Trento, Atti visitali 1749, n. 47, fol. 206 Atz-Schatz, op.cit., pag. 266 APV, Hinterlechner, Agnes: Kirchensperrungen in Deutschtirol

unter Joseph II, Dissertazione dattiloscrit- ta, Innsbruck 1963 APV APSP idem Vfb. K., 1798,fol.284 APS APV, KR 1799-1800 APSP Originale in possesso di privati APV Archivio diocesano di Trento, Atti visitali 67, 68 APV idem entrambi nell' APSP APSP, in base al K. R. 1807/8 esistente nell'APV il cimitero quell'anno era giä «pieno e troppo piccolo». ved. Zani: Überetscher Buch 1, Bolzano 1978, pag. 22 APSP 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 289 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
identificabili con assoluta certezza a causa soprattutto del continuo cambiamento del corso del fiume Adige. Vadena risulta densamente abitata fin dal medioevo. Lo si deduce da numerose citazioni, le quali tuttavia raramente consentono di attribuire con attendibilitä ai vari masi le persone citate. Ciö vale, ad esempio, per Waltmann, figlio di Konrad Wolf di Vadena. A questo Waltmann nel 1237 Ernesto, amministratore del ves- covo di Trento, concede in affitto perpetuo una casa con campi e prati. 171

di Gufl era un ministeriale, vale a dire una persona al servizio del conte Enrico di Appiano. Questi, per propiziare la salvezza della propria anima, fece dono al convento di S. Michele all'Adige di un maso. Nel 1234 il maso fu trasferito dal vescovo Alderico di Trento all'Ordine teutonico di Bolzano: «mansus ad Coalum subtus Formigario», coltivato da Giovanni Ciagelarius. Nel 1236 il papa Gregorio conferma all'Ordine teutonico la proprietä del maso, «curia que Guuele (Gufel) vulgariter appella- tur

». 3 Il 4 aprile 1242 i beni allodiali e i feudi del defunto Otto di Weineck vengono divisi tra le sue tre figlie, Otto Pfaffe e Kunz di Firmiano. 4 In base a questo documento metä del maso Gufl costituisce feudo del vescovo di Trento, «dimidium mansus ad Cuvale, que colitur per Bertoldum», ed b coltivato da un certo Bertoldo. Tale mezzo maso viene assegnato ai fratelli Otto Pfaffe e Kunz di Firmiano. L'altra metä b invece allodio del defunto Otto di Weineck e come tale viene suddivisa tra le di lui figlie

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 238 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
Proprietä terriera ed affittanze Le liste tributarie del Vescovo di Trento (cfr. capitolo dedicato al maso Mair/Mover), e quelle dei signori di Rottemburgo e del Principe regionale ei forniscono utili notizie circa la proprietä fondiaria dei masi di Vadena. Giä verso il 1181 ci imbattiamo nei primi proprietari, i conti di Appiano, i quali si sottomettono al Vescovo di Trento e vengono da questi infeudati. Nei documenti del XIII secolo 1 sono ancora citati il «mairus» e il «villicus

di Trento in quel di Bolzano e Firmiano viene esautorato dal preposto all'amministrazione dei beni vescovili. Dai castaldi derivano i giudici locali. 3 In tale veste di preposto vesco- vile a Bolzano incontriamo nei 1237 un certo Emesto. Per conto del Vescovo egli amministra anche i tributi di numerosi masi di Vadena, retti da fittavoli, anche se non e chiaro se trattasi o meno di affittuari ereditari. Come coeredi degli Ultimi conti di Appiano i nobili di Egna diventano proprietari di entrambi i masi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik , Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1991
Südtirol-Handbuch.- Stand: März 1991.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Seite 217 von 222
Autor: Volgger, Franz [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Verantwortl. Schriftleiter: Franz Volgger]
Ort: Bozen
Verlag: Autonome Prov. Bozen
Umfang: 232 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 10., überarb. Aufl.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Signatur: II Z 1.665/1991
Intern-ID: 192464
(Schiiern-Schriften Nr. 270), Innsbruck 1982' Schober, Richard: La lotta sul progetto d’autonomia per il Trentino degli anni 1900-1902, secondo le fonti austriache - Der Kampf um das Autonomieprojekt von 1900-1902 für das Trentino aus der Sicht österreichischer Quellen (Società di Studi Trentini di Scienze Storiche), Trento 1978 Schober, Richard: Geschichte des Tiroler Landtages im 19. und 20. Jahrhundert (Veröffentlichungen des Tiroler Landesarchivs 4), Innsbruck 1984* Schober, Richard: Storia della

Dieta Tirolese 1816-1918, Trento 1987* Sensenig, Gene R. (Hrsg.): Von der Alttiroler Bergbautradition zur modernen italienischen Montanindustrie - Eine Sozialgeschichte, Salzburg 1990* Siegier, Heinrich: Österreichs Weg zur Souveränität, Neutralität, Prosperität 1945- 1959, Bonn-Wien-Zürich 1959 Sinnacher, Franz: Beiträge zur Geschichte der bischöflichen Kirche Säben und Brixen in Tyrol, 9 Bde., Brixen 1821-1835 Sparber, Anselm: Kirchengeschichte Tirols, im Grundriß dargestellt, Bozen 1957

Nr. 40), Innsbruck 1937 Stolz, Otto: Rechtsgeschichte des Bauernstandes und der Landwirtschaft in Tirol und Vorarlberg, Bozen 1949 Storia d’Italia, diretta da Giuseppe Galasso. Voi. 2: Il Regno Italico, di Vito Fumagalli, Torino 1978. Voi, 17: I Ducati padani, Trento e Trieste, di Lino Marini, Giovanni Tacci, Cesare Mozzarelli, Aldo Stella, Torino 1979 228 ' Im Buchhandel erhältlich

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 220 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
represse la rivolta con estrema durezza. Mentre si dirigeva alla volta di Trento, Federico fece assediare i castelli del Rottemburgo da Ulrich von Matsch il giovane. Le notizie forniteci dall'urbario, che accenna alle devastazioni subite dai masi circostanti, ci danno un'idea degli aspri combattimenti che vi si sono svolti. I masi di Stadio e di Greit furono incendiati. 67 A differenza di quelli di Comedo, Enna e Kaldiff che si sono arresi quasi subito, i nostri due castelli sembrano aver

la cosiddetta «grande decima», la quäle era gestita da un apposito ufficio amministrativo che il principe assegnava separatamente dal Giudizio. Il duca Federico prese a feudo il Giudizio di Caldaro dal vescovo di Trento e ne avocö a se l'amministrazione insieme a quella dei castelli. 69 Fra gli orrori di quel periodo ci fu anche la peste che nel 1407 infuriö a Caldaro e dintomi. 70 In seguito alla sentenza dell'imperatore Sigismondo, Federico IV fu dichiarato colpevole e costretto a restituire tutti

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 256 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
dovevano la decima ad un'altra chiesa e precisamente a quella di S. Biagio di Castel Firmiano. 28 Quest'ultima chiesa viene citata giä nel 1309 col nome di Ecclesia S. Blasii de Formiano in un elenco dei benefici spettanti alla diocesi di Trento. 29 Si puö dedurne che il vescovo di quella cittä, proprietario del castello, aveva provveduto a dotare di congrue rendite il cappellano della chiesa di S. Biagio. Stando al libro urbario del 1632 relativo a tale decima, la suddetta chiesa aveva diritto

di S. Maria Maddalena di Vadena. Il maso Mover, a quel tempo proprietä del vescovo di Trento, non era naturalmente soggetto come gli altri alla decima a favore di Castel Firmiano. I censi a beneficio della chiesa di S. Biagio, quali risultano dall'urbario del 1632, hanno giä formato oggetto di disamina da parte di Karl Franz Zani nella sua opera sui masi di Frangarto e di Cornaiano. 30 ® Il campanile della vecchia chiesa di S. Maddalena presso il maso Birti ® Frammento del primo strato di affreschi del

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 214 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
Laimburg, Heinrich Lajan, venne invece fatto prigioniero insieme ad altri tirolesi dalle truppe del vescovo e da questi detenuto fino al 1280. 21 L'arbitrato emesso dal giuri nominato dalle parti contendenti ne dispose in seguito la liberazione. Il castello di Laimburg viene di nuovo menzionato nel 1280; dopo essere stato occupato dal vescovo Enrico di Trento, pare sia stato completamente ricostruito dal Laian all'indomani della sua liberazione. Solo cosi si possono comprendere le lamentele del

Tirolo e suo capitano a Caldaro e a Termeno. I Rottemburgo risultano al servizio di Mainardo II fin dal 1274. Fra i vari beni di Enrico figurano anche i forti di Laimburg e di Castelchiaro. 28 A quel tempo Mainardo II aveva quindi giä strappato i Giudizi di Laimburg e Caldaro al vescovo. Non trova conferma invece la notizia, riportata da Troyer nella sua Cronaca di Bolzano, secondo la quäle nel 1295 entrambi i castelli furono distrutti dal vescovo di Trento Filippo. Oswald von Wolkenstein peraltro

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 215 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
malcontento e fomentö l'insofferenza della nobiltä, alla cui testa c'era il maestro di corte Enrico IV di Rottemburgo. Nel 1335 ci fu una prima sollevazione sotto la guida del potente Volkmar von Burgstall e di Enrico di Rottemburgo. Entrambi caddero prigionieri, ma furono ben presto liberati. 31 Nel 1339 Enrico organizzö una nuova congiura contro i regnanti boemi. Nel 1338 Carlo aveva fatto in modo che Nikolaus von Brünn in Moravia fosse eletto vescovo di Trento. In precedenza (1336) egli

accadere da Nikolaus, vescovo di Trento, da loro insediato prima di partire per la Boemia. Giovanni ritornö precipitosamente sui suoi passi per primo e Carlo lo segui il 1° agosto successivo. Questi avvenimenti sono raccontati dallo stesso Carlo IV nella sua autobiografia. 40 In essa ä scritto che alla sollevazione del 1340 partecipö il maestro di corte della principessa (magister curie predicte uxoris fratris mei). Alcuni ricercatori e Studiosi ritengono che il dignitario

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 24 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
a precipitazioni intense e prolungate. Questi eventi sono documentati, tra l'altro, da una cospicua e variabile sedimentazione. I depositi dell'Adige e dei suoi affluenti hanno una potenza progressivamente crescente dai fianchi verso l'asse della valle, che a tratti pare superi i 200 m. Tale potenza e stata dedotta dalle risultanze di sondaggi geoelettrici eseguiti nei pressi di Ora e di Trento che tuttavia non hanno potuto accertare la presenza o meno di una coltre morenica tra il basamento roccioso

ed i depositi fluviali. La stratigrafia della parte piü recente dei depositi, che nel loro complesso formano le alluvioni di fondovalle, e relativamente ben nota nell'intera Val d'Adige fino alla profonditä di qualche decina di metri, essendo stata esplorata almeno localmente mediante numerosi sondaggi rispettivamente per acqua e per accertamen- ti geotecnici. Stando ai risultati delle prospezioni geoelettriche e di alcuni sondaggi profondi eseguiti vicino a Trento, i depositi dovrebbero presentare

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