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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 178 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
130 Carta, pag. 124. GRUPPO DI SELLA Generalità. Bolzano, indi autocorr. estiva per Canazei e Passo del Pordoi; Pian in Gardena, indi autocorriera estiva per il Passo di Gardena (donde al Rif. del Pissadù), Colf osco e Corvara (donde al Rif. del Pissadù, Rif. del Boè e Rif. del Vailon), eil Passo di Sella (donde al Rif. <Jel Boè); Brunico, indi autocorriera per Corvara e Colfosco (donde al Rif. del Yallon, Rif. del Boè, Rif. del Pissadù e Passo di Gardena); Cortiìia d'Ampezzo, indi autocorr

. per Arabba (donde al Rif. Vallon), Passo del Pordoi e Canazei (donde al Rif. del Boè e Passo di Sella); Ägordo, indi autocorriera per Arabba (donde al Passo del Pordoi e al Rif. del Vallon). CARTOGRAFIA «Carta d'Itàlia, 1:25.000». Foglio 11. Tavolette: S. Cristina, Ladinia, Canazei, Marmolada. Istituto Geografico Militare, Firenze. « Carta del Gruppo del Sella, 1:25.000 », annessa alla piccola guida del gruppo; vedi Annuario XXIV della S.A.T., Trento. «Carta delle zone turistiche d'Italia

, 1:50.000». Foglio «Val Gardena coi Gruppi della Marmolada, del Catinàccio, del Sasso Lungo e di Sella », T.C.I., Milano. «Carta turistica delle Dolomiti occidentali. 1:100.000». Freytag und Berndt, Vienna (edizione italiana). «Karte der Langkofel - Sellagruppe, 1:25.000», edita dal C.A.A.T. « Spezialkarte, 1:75.000 ». Fogli: Chiusa (zona 19, colonna V); Dobbiaco e Cortina d'Ampezzo (zona 19, col. VI); Bolzano (N.° 5447, zona 20, col. V); Pieve di Livinallongo e Longarone (N.° 5448, zona 20, col

. VI). 24 - Passo del Pordoi 419 ® una larga sella erbosa a m. 2239 (v. tav. XXXIII), che s'apre tra il Gruppo di Sella e il Sass Beccè, attraverso la quale si congiungono l'alta V. di Fassa (Avisio-Ädige) e l'alta valle del Cordévole (Piave). Per la sua posizione centrale nella zona delle Dolomiti (è punto di passaggio, servito da buona carrozzabile, per le comunicazioni fra Trento, Bolzano, la V. Gar dena e Cortina d'Ampezzo) e per la bellezza del panorama che esso offre, è uno dei passi più frequentati dai

turisti. A N è dominato dal massiccio e poderoso Gruppo di Sella che precipita con ripide pareti, profondamente incise e frangiate di candidi ghiaioni, sui verdi pascoli che degradano poi dolcemente verso il passo; a E si vede il bianco nastro della carrozzabile che scende serpeggiando tra belle praterie sparse di malghe e nello sfondo le Tofane, il Col di Lana e le Dolomiti ampezzane; verso S è l'aspra pro minenza rocciosa del Sass Beccè e l'ondulata cresta della catena del Padon, che nasconde

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 248 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Rif. d' Anter tnóia. E SCILIAR Carta, pay. 172. 181 facilmente alla vetta (ore 0.30 -1.30). c) Seguendo il canalone che sale dalla conca d'Antermóia, sì raggiun ge la Forcella del Catinàccio d'Anter móia (1 o'ca), indi si volge a destra e su per facili rocce alla cresta, se guendo la quale, sulla destra (ver sante d'Antermóia), si perviene alla vetta senza speciali difficoltà (ore 0.30 -1.30). »96 CRODA DEI CIRMEI m. 2902, ore 1.30; facile. - Larga mole roc ciosa che, assieme alla Cima del Lago

ed al Catinàccio d'Antermóia, chiude ad O la Conca d'Antermóia. Due vie ; a) Si saie senta alcuna dif ficoltà alla Forcella della Croda dei Cirmei (1 ora), tra la eroda omonima a SO e la Cima del Molignon di dentro a NE, indi a sinistra, per la cresta, su per facili rocce e detriti alla vetta (ore 0.30-2.50). du Si raggiunge la Forcella della Cima del Lago (1 ora), tra la eine omonima a SO e la Croda dei Cirmei a NE, indi a destra, per la cresta, facilmente alla vetta (ore 0.30-1.30). N.B. - Combinando gli

itinerari si può compiere 'la traversata delle tre cime (Catinàccio d'Antermóia - Cima del Lago - Croda dei Cirmei). Salire, per esempio, dal Rif. del Vaiolet il Catinàccio d'Antermóia (v. N.° 621 ; ore 3), discendere alla forcella omo nima (ore 1-4), indi salire la Cima del Lago (ore O.3O-O0) e passare a quella dei Cirmei (ore 0.45 -5.15), di scendendo poi alla forcella omonima (ore 0.45-6) per calare definitivamen te nella conca d'Antermóia (ore 0.30- 0.30). Splendida traversata, non dif ficile

e assai divertente, che può essere collegata con quella più diffi cile dei Molignoni (v. itinerari se guenti) impiegando complessivamen te ore 7.30 circa (massima difficoltà nella traversata tra il Molignon di mezzo e quello di NO). CIMA DEL MOLIGNON (di mez- 597 zo) m. 2852, ore 1.30; non difficile. - Si sale alla Forre, della Croda dei Cir mei (1 ora), quindi si raggiunge per rocce la vetta. Di qui in pochi mi nuti si va facilmente alla Cima del Molignon di dentro (m. 2843). CIMA DEL MOLIGNON

(di NO) 598 m. 2781, ore 2.30; difiìcile. - Dalla cima precedente, elegante arram picata lungo la cresta irta di spun toni e di profondi intagli, in 1 ora alla vetta. Per la discesa al Rif. del Principe, v. N.° 568. CRODA DEL LAGO m.2816, ore 599 1 ; non difficile. - Lunga cresta roc ciosa, a più punte, che fiancheggia sul lato N la conca d'Antermóia, separandola dalla profonda Val del Duron; essa congiunge la Cima di Dona con le Cime del Molignon. Dal la pianeggiante sponda occidentale del L. d'Antermóia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 236 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Ri f. del Principe. E SCILIAR Carta, pag. 172. 175 ed a breve distanza da essa. Giunti in cresta, 3i continua per essa senra difficoltà fino alla vetta (ore 0.45- d ). o67 CIMA DEL PRINCIPE (di NE) m. 2695, ore 1.30; facile. - Si rag giunge il Passo del Molignon (v. N.° 561; ore 1.15), indi a sinistra si sale per detriti alla vetta. 568 CIMA DEL MOLIGNON (di NO) m. 2781, ore 1.45; facile. - Si va al Pasto del Molignon (v. N.° 561; ore 1.15), indi a destra per rocce friabili ma facili e per

canaletti alla vetta. 569 CIMA DEL MOLIGNON (di mez zo) m. 2852, ore 2.30; un po' diffi cile. - Con elegante arrampicata per la cresta di congiunzione con la pre cedente, irta di spuntoni e profonda mente incisa da forcelle. Di qui si può raggiungere facilmente, in pochi minuti, la Cima del Molignon di dentro m. 2843. Dalla Cima di mezzo si può scen dere senza difficoltà in circa 15 mi nuti alla Forcella della Croda dei Cirmei, donde si cala nella conca d'Antermóia ed al Rifugio omonimo; tempo per

la traversata delle tre cime, ore 4.15. Questa traversata può essere collegata con quella della Croda dei Cirmei - Cima del Lago - Catinàccio d'Antermóia (v. N.° 596). 570 CATINÀCCIO D'ANTERMÓIA m. 3004, ore 3; non difficile. - Si segue l'itinerario N.° 563 fino quasi al Passo d'Antermóia, dov'è l'attacco (ore 1.30); di qui si continua come al N.° 594, a. 571 CIMA PICCOLA DI VALBONA m. 2705, ore 2; non difficile. - Si va al Passo del Principe (v. itinerario N.° 563; ore 1.15), quindi si prosegue come

al N.° 619. 572 CIMA OKANDE DI VALBONA m. 2821, ore 2.15; difficile. - Si rag giunge prima il Passo del Principe (v. N.° 563; ore 1.15), quindi si pro segue come al N.° 620. CIME ORIENTALI DI VALBO- 573 NA m. 2759, ore 2; non facili. - Sorgono a N della Cima Grande di Valbona, sul fianco sinistro del largo canale di neve che dalla Conca del Principe sale al passo omonimo. Si segue l'itinerario N.° 563, ma a metà circa del pendio che mette al Passo del Principe si devia a destra per un pendio di detriti

forcelletta che le divide, indi per facili rocce. -7/ CIMA OCCIDENTALE DI TAL- 0/1 BONA m. 2613, ore 2; non facile. - Si discende verso la V. Ciamin fino allo sbocco del profondo solco della Piccola Valbona, che si apre a S tra irte pareti. Si traversa allora il Rivo del Principe e, passato il rado bosco, si risale il ripido valloncello fino al secondo canalone che scende a sinistra (destra orografica) dalla cima. Lo si sale fino dove un salto di roccia lo chiude; si traversa allora a sinistra, indi per

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 336 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
244 INDICE DE Piaz, 581. Piazzabona, 788. Piazza del Diàvolo, 171. Piazze (Lago delle), 3. Picciai, 451. Picciolo (Maso), 695. Picciolo (Osteria), 696. Pidocchi (Col dei), 257, 260. Piedivalle (Trattoria), 680. Piè Falcade, 257, 277, 375. Piéres (Col da la), 758. Piétena (Malga), 171. Pietralba (Santuario), 696, 697. Pievalle (Maso), 687. Pieve di Livinallongo, 383, 384,403, 404. Pieve Tesino, 108, 116, 136. Pisol (Col de), 354. Pissadù (Cima), 473. Pissadù (Pianoro di), 467, 468. Pissadù

(Rifugio del), 450, 466, 467- 479, 485. Pissadù (Bio de), 451. Pissadù (Sass da Lec de), 477. Pissadù (Vallon del), 469. Piz (Casera del), 236. Piz (Monte), 531, 722. Pizmeda (Valle de), 333. Pizza (la), 739. Pizzago, 714. Pizza Longata, 440, 441, 458. Pìzzes da Cm (Gruppo delle), pag. 209. Plancios, 786. 787. Pian festil, 438. Pian in Gardena, 422, 481, 492. Plose (Alpe della), 794. Plose (Forcella della), 790, Plose (Gruppo della ), pag. 231. Plose (RIf. della), 771, 785, 786-796. Polpen (Passo

), 9, 17. Poma (Col di), 780. Pongoi, 175, 192. Pontàccio, 756. Pontarso (Osteria di), 64, 72. Pontenova, 692. Pontet, 165, 166. Popa (Cima), 681. Popile (Valle), 69. Pordoi (Forcella), 427, 430, 432,446. Pordoi (Passo del), 401, 4(9, 420-435, 446, 498. Pordoi (Prati del), 428. Pordoi (Sasso), 430. Porta (la), 699, 746. Porta (Sass da la), 746, 783. Porta Véscovo (Passo), 402, 403. Portella, 24, 33. Portella (Valle), 24. Porte Néigre, 584, 605, 647. LE LOCALITÀ Posta (Malga), 532, 533. Pozza, 329, 353, 354

(Cima), 298, 325. Predazzo (Passo di), 259, 274. Pregossi (Masi), 23. Prese (Lago delle), 24. Prese (Malga), 24. Principe (Conca del), 538, 539, 552, 561, 563, 586, 609. Principe (Passo del), 538, 563, 564, 571, 572, 585, 608, 611, 619, 620. Principe (Rivo del), 574. Principe (Torre del), 565. Principe (Valle del), 539, 552, 559, 585. Principe «Bórgamo» (Rif. del), 539, 552, 553, 558, 559-574, 585, 608. Principe di NE (Cima del), 567. Principe occidentale (Cima del), 566. Psaier (Malga), 529. Pùez

(Alpe del), 737, 754, 759, 760. Pùez (Col de), 762. Püez (Massiccio del ), pag. 209. Pùez (Passo del), 751, 756. Puez (Rifugio del), 484, 737, 748, 749-764, 773. Puez di mezzo (Cima del), 760. Pùez occidentale (Cima del), 759. Pùez orientale (Cima del), 761. Puiàdes (Rio), 718, 728. Puiädes (V. di), 729. Putia, 781. Pùtia (Forcella della), 767 768, 769, 771, 781, 793, 794. Pùtia (Prati di), 768. Quam (Val de), 330, 352. Quaras, 2. Quarazza, 96.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 177 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
IV - GRUPPO DI SELLA POSIZIONE E CONFIGURAZIONE Al centro delle quattro principali valli ladine, e da esse limitato tut- t'intorno, si erge il Gruppo di Sella, uno dei più caratteristici delle Do lomiti per la sua forma massiccia e compatta, che lo distingue nettamente dagli altri. Il suo limite a N è segnato dal Passo di Gardena e dalla V. Badia, ramo di Colfosco; a E dall'altro ramo della V. Badia che si spinge fino al Passo di Campolongo; a S dalla V. del Cordévole, dal Passo del Pordoi

e dalla V. di Fassa ; a O dal Passo di Sella e dalla parte superiore della Y. Gar dena. Queste valli sono collegate, attraverso i passi ricordati, da ottime carrozzabili che girano tutt'iatorno al gruppo, rendendone perciò facile l'accesso da ogni lato. La forma massiccia del gruppo è dovuta alla sua speciale conformazione geologica. Esso poggia largamente sopra un pode róso zoccolo di dolomia del ladiniano, cui sovrasta una tipica gradinata formata di un abbondante strato di marne del raibliano

(piano carnico): sopra questa, a formare la parte più alta de] gruppo, si eleva uno zoccolo più piccolo, costituito di dolomie e calcari del piano norico. La grande fascia (cengia) che gira tutti i fianchi del gruppo a circa 2/3 di altezza è dovuta precisamente allo strato marnoso che risalta per la rientranza dello zoccolo superiore. Due profonde valli, la V. Lastfes da SO e la V. de Mesdì da NE, pene trano tino nel cuore del massiccio dividendolo in due parti: quella del Piz Boè (orientale

) e quella delle Mésules (occidentale). Tali valli sono le natu rali vie di accesso alla parte superiore del gruppo, costituita in gran parte da un vasto, ondulato tavoliere roccioso, arido e con numerose pozze d'ac qua, i cui bordi verso O e verso S si sopraelevano leggermente precipitando poi sulla grande cengia e sui pascoli sottostanti. Dall'altipiano si elevano alcune prominenze rocciose, per lo più a forma piramidale, di cui la piìi alta è la cima del Piz Boè (m. 3151), la massima elevazione

di tutto il gruppo. Data la conformazione compatta e tozza degli ammassi di dolomia, scarseggiano i campanili e gli arditi pinnacoli ; tra questi ricorderemo : le Torri del Sella, all'estremità O del gruppo; i Campanili di Murfreid (m. 2724 e 2720), che sovrastano il Pian di Frea; la Torre del Pissadù, il Dent de Mesdì (m. 2888) e la Torre Berger, sul fianco sinistro della V. de Mesdì. RIFUGI T Rifugi che servono questo gruppo sono il Rif. del Boè m. 2871 e il Rif. del Pissadù m. 2587, mentre il Rif

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Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 276 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Passo di Costalunga. E OCLINI Carta, pag. 204. 203 stra, poi si devia a sinistra (S) per risalire l'ampio canale, ripieno di de triti, scendente dalla Forcella grande del Latemar (m. 2634; ore 2 -2.45 ; sul la tavoletta la sola quota 2620), tra 10 Schenon del Latemar ad E e la Torre ad O. Di qui si sale a destra, si superano alcuni salti di roccia alquanto friabile e si raggiunge senza speciali difficoltà la vetta (ore 0.15-3). <>85 CIMON DEL LATEMAR m. 2846 (sulla tavoletta M. Latemar), ore

3.30; facile. - Si segue l'itinerario precedente fino alla Forcella grande del Latemar (ore 2.45), indi si tra versa a destra il fianco meridionale della Torre, passando per facili cenge e salti di roccia sul lato S del Cimon. Si sale allora per esso, giungendo fa ticosamente ma senza difficoltà sulla vetta (ore 0.45-3.30): panorama assai bello e vastissimo. 686 CIMA DEL FORCELLONE m. 2757, ore 3.15; facile. - Sorge a N nel Forcellone (m. 2582) da cui prende 11 nome. Due vie: a) Si sale alla For

cella grande del Latemar (v. N. f - 684; ore 2.45), indi si traversa seguendo a destra il fianco interno dell'ampio anfiteatro roccioso del gruppo e la sciando in alto, a destra, la Torre orientale del Latemar, il Cimon del Latemar, le Torri occidentali del La temar e la Torre Lavina rossa; ci si porta così alla forcella tra questa e la cima che poi si raggiunge facil mente per la cresta NE (ore 0.30- 3.15). b ) Dai Prati del Latemar , an ziché salire alla forcella suddetta, tenersi ancor più

a destra verso la Forcella dei Campanili di dentro (m. 2600; ore 2.45), indi si passa alla base orientale della Torre Lavina rossa, da cui si prosegue come sopra. 687 PAION m. 2787 (sulla tavoletta, Cornon m. 2800), ore 3.15; facile. - Sorge a S del Forcellone, a metà dell'ampio arco che limita verso O l'anfiteatro roccioso che racchiude l'aspra e sassosa conca superiore di Yalsorda. Vi si sale per due vie: a) Si raggiunge la Forcella grande del La temar (v. N.° 684; ore 2.45) oppure la Forcella dei

Campanili di dentro (v. N.° 686, b; ore 2.45), indi, te nendosi a destra, si taglia il fianco interno della conca raggiungendo il Forcellone (m. 2582; ore 0.15-3); di qui per le facili rocce e detriti del fianco settentrionale si sale alla vetta (0.15 -3.15). b) Dal Passo di Costa- lunga si segue la bella mulattiera che attraversa il Bosco del Latemar verso SO, mettendo al Maso Pievalle (m. 1488); qui si devia a sinistra sa lendo per il bosco, poi per detriti, penetrando quindi nel lungo corri doio che

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Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 212 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
VI - GRUPPI DEL GATINÄCCIO E DELLO SCILIAR POSIZIONE E CONFIGURAZIONE II Gruppo del Catinàccio, noto per la meravigliosa colorazione che le sue pareti imponenti e le sue fantastiche torri prendono al sorgere e al tra monto del sole, è uno dei gruppi più pittoreschi e movimentati delle Dolo miti, quello di più facile accesso, il meglio organizzato dal lato turistico- alpinistico e il più frequentato. È limitato a E dalla Valle di Fassa, che lo fiancheggia da Campitello a Vigo di Fassa; a N dalla

V. del Duron, del Passo dell'Alpe di Tires, dalla V. di Tires; a O dalla V. dell'Isarco; a S dalla V. d'Ega, dal Passo di Costalunga e dalla V. di Costalunga. Due valli principali solcano profonda mente il gruppo, dividendolo in più parti: la V. del Vaiolet, che dal Passo del Principe scende verso S per piegare con ampio arco verso E e confluire nella V. di Fassa, contornando i selvaggi dirupi di Larsec; la V. Ciamin, che origina dall'orrida Conca del Principe e, volgendo verso O, shocca nella

V. di Tires, affluente dell'Isarco. Mentre al centro e nella parte E il gruppo è tutto un groviglio di creste e di torrioni, a O e verso S si spinge la catena principale, che allinea le vette più note e precisamente il Cati nàccio (m. 2981), che dà il nome all'intero gruppo, e le famose Torri del Vaiolet, tipico esempio di grande erosione e frastagliamento delle rocce dolomitiche. La vetta più elevata è il Catinàccio d'Antermóia (m. 3004). Splendido lo spettacolo all'alba e al tramonto dalla chiesetta

di S. Cipriano in V. di Tires, e anche da Bolzano, sul fantastico scenario che guarda in Valle dell'Isarco. Attraverso il Passo dell'Alpe di Tires il gruppo del Catinàccio è colle gato a NO col Gruppo dello Sciliar, d'aspetto assai diverso, a forma di tavoliere (altitudine media m. 2400), sormontante la zona boscosa che dalla V. dell'Isarco, fra Prato e Ponte aìl'Isarco, si protende verso E fino alle Cime di Terrarossa, limitato a S dalla V. di Tlres e a N dalla V. del Rio Freddo. Il punto culminante

è il M. Pez (m. 2564), rilievo poco pronunciato che emerge di circa un centinaio di metri dal pianoro, punto panoramico di primissimo ordine. A N del massiccio si ergono due ardite, caratteristiche cuspidi rocciose, la Cima Euringer e la Cima Santner, che assieme allo Sciliar formano una visione classica tanto dall'Alpe di Siusi, quanto dal l'Altipiano del Renon. Il profondo vallone del Rio Freddo divide lo Sciliar dall'Alpe di Siusi, amplissima prateria pianeggiante (km. 8x4.5 circa), in parte paludosa

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Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 333 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
INDICE DE: Lago (Passo del), 32. Lago Gelato, 442. Lago Gelato (Forcella del), 457. Lago Gelato (Piz), 440, 441, 457. Lagorai (Catena di ), pag. 23, 24. Lagorai (Cima di), 89. Lagorai (Forcella di), 78, 89. Lagorai (Lago di), 78, 80. Lagorai (Valle di), 78. Lagusel (Valletta del), 330. Lai ori, 712. Laiton, 33, 34. Làives, 696, 697. Lana (Col di), 444. Làner (Masi). 23, 28. Larcione, 290. Larsec (Cima di), 592, 622. Larsec (Gruppo di), 632. Larsec (Lago di), 632. Larsec (Passo di), 593, 622

, 623. Larsec (Rio di), 582, 583, 632. Larsei (Prati di), 428. Laste (Cima di), 295. Lasteali (Laghi di), 85, 93. Lastè delle Sute (Cimon dei), 90, 105, 106. Lastei, 333, 355. Lastei (Cima dei), 196. Lastei (Passo dei), 184, 218. Lastles (Valle), 426, 446, 447, 448, 471, 497. Latemar (Cima Orientale del), 683. Latemar (Cimon del), 685. Latemar (Forcella grande del), 684, 685, 686, 687. Latemar (Forcella piccola del), 682. Latemar (Gruppo del ), pag. 199. Latemar (Prati di), 684. Latemar (Schenon del

. Lizata (Ponte della), 154. Lòbbia (Pian della), 381. Lona, 2. E LOCALITÀ 241 Longiarù, 716, 735, 751, 769, 793. Longiarù (Valle di), 769, 793. Lunga (Valle), 738, 750. Lupicino (Casolare di), 691. Lupo (Colle del), 532. Lupo (Valle del), 691. Lüsia (Alb. al Passo di), 288, 289-298, 310, 311. Lusia (Cima di), 295. Lüsia (Laghetti di), 296. Lüsia (Bio di), 310. Luson, 772, 791. Luson (Forca di), 771, 791, 794, 796. Luson di dentro (Masi di), 772. Madonna (Pala della), 205. Madonna del Soccorso

(Santuario della), 787. Madonna di Pietralba, 696, 697. Magna (Forcella), 85, 86, 109, 113. Mala, 15. Malene, 108. Malga Ciapela, 371. Malga Ciapela (Albergo), 304, 305, 347, 348, 370, 371-398, 405. Malgola (Masi di), 141, 142. Malgola (Selletta di), 142. Malinverno (Cima di), 341. Mànghen (Bocca del), 41, 61. Mangrofénes (Bio di), 751. Manna (Riviera), 188, 212, 215, 216, 236, 243, 242. Manstorna (Cima), 197. Mantello, 590. Marande (Malga), 131. Margherita (Col), 298, 324. Maria (Villa), 400. Marmolada

, 346, 358, 392, 406, 416. Marmolada (Forcella della), 345, 346, 357, 406, 407, 417. Marmolada (Gruppo della ), pagi na 97. Marmor (Cime del), 201. Martin (Col da), 481. Martinelli (Maso), 56. Masarè, 331, 377, 645, 679. Masarè (Pian del), 300. Masarè (Punta del), 654. Masarè (Sentiero del), 645, 654, 667, 678, 679. Masarei, 424. Masi, 23. Maso (Rio), 40. Maso (Torrente), 56, 73, 75. Masoc, 174. Maso di Calamento (Torrente), 56. Masolo (Torrente), 56. Màsores (Col de), 467, 489. Massari (Case), 133

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 246 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Rif. d'Antermóia. E SCILIAR Carta,pai). 172. 179 ardite Torri dei Vaiolet. Si discende tenendosi a destra presso le rocce, 'indi, poco prima del Passo del Principe, si devia a sinistra per calare subito per detriti nell'alta V. del Vaiolet, donde, seguendo il sentiero sul fianco destro della valle, si perviene alle Porte Néigre, dove sorge il Rifugio (m. 2243; . ore 0.45 -1 .45); v. N.° 601. c) Al RIFUGIO DEL PRÌNCIPE m. 2129, ore 1.45. Dal Passo d'Antermóia (v. itinerario precedente; ore

1) si continua a destra, scendendo per il terreno ghiaioso ai piedi delle rocce fino al Passo del Principe (m. 2601; ore 0.15- 1.15), tra la Cima piccola di Valbona (m. 2802) a O e il Ca gnàccio d'Antermóia (m. 3004) a E: vista sulla orrida, impo nente Conca del Principe, dominata da erte pareti rocciose; di fronte è il profondo intaglio del Passo del Molignon. Si scende verso N, percorrendo il ripido campo nevoso (per ghiaie a stagione avanzata) e calandosi poi tra grandi massi fino a raggiungere il fondo

detritico della conca (m. 2254), donde, lasciato a destra il sentiero perii Passo del Molignon (v. N.° 561), si piega a sinistra (O), scendendo per la stretta V. del Principe finché, presso le prime zolle erbose, si raggiunge il Rifugio (m. 2129; ore 0.30 -1.45); v. N.° 558. d) Al RIFUGIO MONTE PEZ m. 2457, ore 4.45. Si segue l'itinerario precedente fino al fondo ghiaioso della ®86 Conca del Principe (m. 2245; ore 1.45), quindi si prosegue a destra salendo al Passo del Molignon come al N.° 561

. e) Al RIF. ALPE DI SIUSI m. 2152, ore 3.15. Si segue l'itinerario precedente fino al bivio (ore 2.45) poco dopo il Passo del Molignon; quindi si continua a destra come al N.° 562. /) Al RIFUGIO DEL SASSO LUNGO m. 2252, ore 3.45. Si varca l'emissario del L. d'Antermóia e, piegato a destra ^88 (E), si raggiunge in pochi minuti il Passo di Dona (m. 2516), donde si cala a sinistra (N) lungo i fianchi orientali della Cima di Dona (m. 2660), che chiude la valle omonima. Dopo nume rose serpentine si raggiunge

un bivio (ore 0.15); lasciando a destra il sentiero che scende per la V. di Dona (v. N.° 577, in senso inverso), si segue quello a destra (N) che mette al Passo del Duron (m. 2281; ore 0.15 -0.30). Di qui si cala nella valle omonima o per un valloncello oppure traversando in discesa i prati del Ciamp di Grevena, raggiungendo il fondo valle presso i fienili di Soricia, dove si passa subito il Rio del Duron (ore 0.30 -1). Fatti pochi passi sulla mulattiera che esce pianeg-

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 10 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
INDICE ANALITICO 9 INDICE DELLE CARTE Carta d'orientamento al 250.000, all'inìzio del volume. INDICE DEGLI SCHIZZI Schizzi geologici della regione delle Dolomiti occidentali, pag. 20. — I. Valli di Cembra, di Pinè e del Férsina, pag. 30. — II. Catena centrale di Lagorai, pag. 46. — III. Lagorai orientale e Cima d'Asta, pag. 00. — IV. Pale di S. Martino e Vette di Feltre, pag. 92. — V. Monzoni e Cima Bocche, pag. 108. — VI. Gruppi della Marmolada e di Sella, pag. 124. — VII. Gruppi del

Catinàccio, Sciliar e Sasso Limgo, pag. 172. — VIII. Gruppo del Latemar e Oclini, pag. 204. — IX. Pizzes da Cir, Püez, Odle e Pütia, pag. 230. — X. Gruppo della Plose, pag. 234. INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI I. Testata della V. Montalon. — II. Rif. Cima d'Asta. — III. La Cima d'Asta vista da Cima Valpiana. — IV. Alb. al Passo del Brocon. — V. Cao- ria ed il Cauriol. — VI. Rifugi ai Laghi di Colbricon. — VII. Panorama dalia Rosetta. — Vili. Panorama dalla Rosetta. — IX. M. Pavione dalle Vederne. — X. Alb

di S. Pellegrino. — XXVI. Rif* dei Monzoni. — XXVII. Rif. di Contrin. — XXVIII. Parete S della Mar molada. — XXIX. Ghiacciaio della Marmolada. — XXX. Panorama dalla Marmolada. — XXXI. Alb. Malga Ciapela. — XXXII. Rif. alla Fedàia. — XXXIII. Passo del Pordoi. — XXXIV. Gruppo di Sella. — XXXV. Alb. al Passo di Campolongo. — XXXVI. Rif. del Boè. — XXXVII. Piz Boè col Rif. omonimo. — XXXVIII. Rif. del Pissadù. — XXXIX. Ospizio di Gardena col Sasso Lungo. — XL. Gruppo di Sella dall'Ospizio di Gardena. — XLI. Rif

. al Passo di Sella. — XLII. Passo di Sella col Rif. omonimo. — XLIII. Cima delle Cinque Dita. — XLIV. Col Rodella col Rif. omonimo. — XLV. Rif. del Sasso Lungo. — XL VI. Gruppo del Sas so Lungo dall'Alpe di Siusi. — XL VII. Rifugio Alpe di Siusi. — XLVllI. Il Rif. Alpe di Siusi d'inverno. — XLIX. Rif. Monte Pez. — L. Rif. del Principe. — LI*. Conca del Principe. — LII. Ril. d'Antermóia e Croda da Lago. — LUI. Lago d'Antermóia e Cima di Dona. — LIV. Rif. del Vaiolet. — LV. Torri del Vaiolet. — LVI. Torri

del Vaiolet dal Passo Santner. — LVII. Rif. di Gardéccia. — LVIII. Rif. di Ciampediè. — LIX. Rif. Roda di Vael. — LX. Rif. delle Coronelle. — LXI. Rif. al Passo Nigra. — LXII. Gruppo del Catinaccio. — LXIII. Lago di Carezza col Catinàccio. — LXIV. Lago di Carezza col Latemar. — LXV. Alb. al Passo di Lavazè. — LXVI. Santuario di Pietralba. — LXVII. Rif. Rasciesa. — LXVIII. Rif. di Cisles. — LXIX. Pizzes da Cir dal Passo di Gardena. — LXX. Rif. al Passo Poma. — LXXI. Passo Poma e Sass di Pütia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 224 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
166 Cariti, pan. 172. CATINÄCCIO RH. Alpe dì Siusi. Sass (m. 3072), e della Punta Grohmann (m. 3126); verso S sì domina la V. di Fassa e verso SE si erge imponente il Gruppo della Marmolada. Dopo i pascoli del Pian de Sass, si seguono le capricciose sinuosità del terreno, raggiungendo più avanti la Forcella de Rodella (m. 2308; ore 1.15-3), donde, lasciando a destra il sentiero per il Rifugio Col Rodella (v. N.° 499), si pro segue a sinistra. La mulattiera, solcando profondamente i pa scoli

ad oriente del Gruppo del Sasso Lungo, tocca numerosi fienili, lascia a destra l'Alb. Valentini e raggiunge il Passo di Sella (m. 2214), donde proseguendo verso N si arriva in breve al Rifugio al Passo di Sella (m. 2176; ore 0.15-3 .15); v. N.° 490. c) Al RIFUGIO D'ANTERMÓIA m. 2496, ore 3.45. 537 Si segue l'itinerario N.° 535 fino alla sella (ore 1.15) ad O della Palàccia, quindi si devia a destra scendendo nella V. del Duron come nell'itinerario N.' 501. d) Al RIFUGIO DEL VAIOLET m. 2243, ore 3. 538

Si segue il sentiero che sale verso SO, attraverso ripidi pascoli, girando un grande costone erboso; quindi, piegando verso O, si entra nella verde testata della V. del Duron, dominata a S dalle ripide pareti rocciose delle propaggini del Molignon eaX dalle frastagliate,bizzarre Pópes de Molignon (sulle carte Denti di Terra Rossa). Piegando nuovamente a sinistra (S), si giunge in breve ad un bivio (ore 0.30); lasciato a destra il sentiero per il Passo dell'Alpe di Tires (v. N.°540), si continua verso

S risalendo con strette serpentine un'alpestre valloncello, nella parte superiore spesso nevoso, che mette alla prima selletta del caratteristico doppio Passo del Molignon (m. 2601; ore 0.45 -1.15), che si raggiunge subito dopo; bella vista verso N sulle Cime di Terra Rossa e verso S sull'orrida, imponente Conca del Principe. Di qui ci si cala per numerose serpentine, oppure direttamente per il ripido ghiaione (in principio di stagione in parte nevoso), raggiungendo cosi il fondo dell'ampia, selvaggia

Conca del Principe (m. 2254; ore 0.15 -1.30). Lasciato a destra il sentiero per il Rif. del Principe (v. N.° 539), si traversa un tratto pianeggiante e continuando verso S si sale dapprima tra grandi macigni, poi per il ripido pendio in parte nevoso, incanalandosi tra le dirupate pareti della Cima del Lago e del Catinàccio d'Anter- móia a E, e quelle delle Cime diValbona ad O. Si giunge cosi al Passo del Principe (m. 2601; ore 1 -2.15): bellissima vista sull'alta 'V. del Vaiolet e sulle cime che

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 267 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Vaiolon (a S). Seguendo il margine superiore del bosco, si raggiunge in breve l'ampia spianata dove sorge il Rifugio (m. 1998; ore 0.30 -1); v. N.° 634. ASCENSIONI 651 RODA DI VAEL m. 2806, ore 2; facile. - Due sono le vie facili : a) Dal Pauso del Vaiolon (v. N.° 646; ore 1.15) si piega a sinistra (S) e per fa cili rocce lungo la cresta (numerose tracce) si perviene alla cima; b) Si segue il sentiero che porta verso il Passo del Vaiolon (v. sopra), ma appena passate le rocce del Croz di S. Giuliana

, si sale per il pendio di detriti tra questo e la Roda di Vael, raggiungendo la stretta forcella che separa le due cime. Si prosegue a destra per ripide rocce, rivestite di zolle sulla parte superiore dello spio vente meridionale, e per questo si raggiunge facilmente la cima. 652 RODA DEL DIAVOLO m. 2723, ore 1.30; non difficile. - Dal Rifugio si seguono delle tracce che, per il ripido pendio di magro pascolo e di detriti, salgono verso il Croz di S. Giuliana. Giunti alla base rocciosa di questo

, si continua a destra giun gendo ad una grande nicchia di rocce giallastre. A sinistra sale un camino strapiombante verso una forcella; a destra un lastrone di roccia staccato forma una specie di cengia che si tra versa carponi e, passando tra un roc- cione ed il massiccio della cima, si arriva per facili rocee alla suddetta forcella. Di qui si continua a destra, per un tratto roccioso rivestito di zolle, giungendo ad una piccola con ca che si sale fin sulla cresta termi nale, tra la Roda del Diàvolo

ed il Croz di S. Giuliana. Si prosegue per essa e, tenendosi poi a sinistra, per facili rocce si arriva alla vetta. 653 CROZ DI S. GIULIANA m. 2670, ore 0.45; non facile. - Si sale sul punto più alto della cresta tra la Roda del Diàvolo ed il Croz di S. Giu liana (v. itinerario precedente); di 11 si sale direttamente una ventina di metri per una stretta ed umida fes sura, indi si piega a sinistra e, sca lando una paretina di rocce marce, si giunge alla forcelletta della cresta terminale (chiodo per

la discesa), e per essa alla piccola vetta. PUNTA DEL MASARÈ m. 2564, bo ' ore 1.15; facile. - È l'ultima cima che il gruppo spinge verso S a do minare il Passo di Cost alunga. La si può salire comodamente da qual siasi punto del Sentiero del Masarè (v. N.° 645). N. B. - Buoni alpinisti possono compiere la salita e la traversata di tutte e 4 le cime : Roda di Vael, Roda del Diàvolo, Croz di S. Giuliana e Punta del Masarè (ore 6). CIMA DEL VAIOLON m. 2621, bö ' ) ore 1.30; facile. - Si va al Passo del

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 234 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Rif. del Principe. E SCILIAR Carta, pag. 172. 173 orrida Conca dei Principe, cui verso SE sovrastano le ripide pareti rocciose della Croda dei Cirmei, Cima del Lago, Ca- tinàccio d'Antermóia, a SO le Cime di Valbona; verso N si erge invece la dentata cresta delle Cime di Terra Rossa. Poco dopo il passo si trova un altro piccolo valico dov'è un bivio; lasciato a destra il sentiero per l'Alpe di Siusi (v. N.° 562), si prosegue a sinistra scendendo per grandi lastroni e zolle ri coperte di magre

erbe fino a raggiungere, passato un vallon- cello, il sentiero proveniente dall'Alpe di Siusi (v. N.° 540), per il quale si prosegue a sinistra. b) Al RIF. ALPE DI SIUSI m. 2152, ore 2. Si segue l'itinerario precedente fino al bivio (ore 1.30) 562 poco dopo il Passo del Molignon, quindi si prosegue a destra, scendendo attraverso grandi macigni e tratti nevosi finché, giunti in fondo alla valletta e varcato un piccolo rio, s'in contra il sentiero proveniente dal Rif. Monte Pez (v. N.° 551

). Lo si segue a destra discendendo per la testata della V. del Duron, chiusa tra le Cime del Molignon a S ed i frastagliati Pópes de Molignon a N, poi si costeggiano i fianchi di un ripido dossone erboso e, piegando a sinistra, si arriva ad una zona di estesi e verdi pascoli, per la quale si raggiunge in breve il Rifugio (m. 2152; ore 0.40-2); v. N.° 526. c) Al RIFUGIO D'ANTERMÓIA m. 2496, ore 2.30. Si sale per il sentiero che, verso E, porta nell'incassata, 583 arida Conca del Principe (m. 2254; ore 0.15

), tutta circondata da erte pareti ed il cui fondo è un vasto campo di detriti (campi di neve in principio di stagione); qui si piega a destra (S) e, dapprima tra grandi massi, poi per sfasciumi e campi di neve, si risale con numerose serpentine il ripido canalone delimitato dalle dirupate rocce della Cima del Lago e del Catinàccio d'Antermóia (in. 3004) a E, e da quelle delle Cime di Valbona a O. Traversato un piccolo nevaio, si perviene al Passo del Principe (m. 2601; ore 1-1.15), dal quale si domina

la parte superiore della V. del Vaiolet; a tergo, vista sulla desolata, arida Conca del Principe in cui sembra precipitino i detriti del ripido ghiaione del Molignon. Sul passo vi è un bivio; lasciando a destra il sentiero marcato per il Rif. del Vaiolet (v. N.° 564), si sale a sinistra tra le ghiaie che stanno sotto le pareti del Catinàccio d'Antermóia, pervenendo ad una selletta (m. 2727) e subito dopo al Passo d'Antermóia (m. 2769; ore 0.30-1.45). Nel tratto fra i due passi, splendida vista sulla

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 210 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
158 Carta, pun. 172. SASSO LUNGO Ri f. Sasso Lungo. e, tenendosi a destra, porta all'orlo cintato del pascolo. Si prosegue verso S tagliando la ripida costa di terreno friabile e si raggiunge con lieve salita il Passo di Fassa (in. 2297; ore 1.30): dei due sentieri che proseguono verso E quello più alto mette al Passo di Sella (v. N.° 536); quello più basso (cartello indicatore) porta in breve al modestissimo Rif. del Sasso Piatto (m. 2249; privato; pernottamento su fieno), alla testata del

piccolo Rivo di Pegna. Piegando bruscamente a destra, si prosegue verso O, passando alternativamente a N ed a S della lunga cresta erbosa da cui si domina la V. del Duron, il Gruppo del Catinàccio e la lontana Marmolada. Raggiunta la selletta ad O della Palàccia (m. 2212; ore 1-2.30), si prosegue come al N.° 502. ASCENSIONI 520 SASSO LUNGO m. 3181, ore 5; difficile. - Cima di dimensioni gran diose ed imponenti, raggiungibile per numerosissime vie di cui la più facile si svolge sul lato interno del

gruppo, di fronte al Rif. omonimo. Si segue per breve tratto il sentiero che porta alla Forcella del Sasso Lun go, indi, deviando a sinistra su per il pendio rivestito scarsamente di ciuffi d'erba, si arriva in breve all'attacco (ore 0.15), un centinaio di metri a si nistra del piccolo deflusso d'acqua proveniente dal ghiacciaio, dove sono numerose tracce di passaggio. Si co mincia a salire per facili rocce obli quando verso destra, traversando qualche punto stretto ed esposto. Si giunge così su d'un

costone, se guendo il quale si penetra poi nel canale vicino, per uscirne poco sopra a destra e continuare su terreno fa cile fino al corso d'acqua. Si sale vi cino ad esso, si supera un facile ca mino, poi si traversa a sinistra fino ad un canale bagnato, oltre il quale si raggiunge un costone. Di qui si scende un po' a destra e, traversando orizzontalmente, si arriva in una conca, donde facilmente si raggiunge U Ghiacciaio del Sasso Lungo (ore 1.30-2.45). Si piega allora a sinistra, verso

il canalone ghiacciato inferiore che in direzione N sale ad una for cella tra il massiccio del Sasso Lungo a destra ed uno spuntone a sinistra. Si sale per esso che è alquanto ri pido (nella tarda stagione occorre ! gradinare) e dalla sua sommità si j discende un poco verso N in una conca di detriti. Circa a metà fra il canalone inferiore e quello supe riore, si segue un facile canale che traversa dapprima a destra, poi verso E, salendo alla forcella (ore 2.30 -4.15), dominata da una torre alta circa

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 200 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
V - GRUPPO DEI SASSO LUNGO POSIZIONE E CONFIGURAZIONE Il Gruppo del Sasso Lungo, limitato a E dal Passo di Sella, a N dalla V. Gardena, a S dalla V. del Duron (Fassa), a O dall'Alpe di Siusi, è uno dei più piccoli gruppi dolomitici, ma fra i più interessanti dal lato alpi nistico. Ha la forma d'un ferro da cavallo aperto verso NO (V. Gardena) ed è costituito da un insieme di 8 arditissime punte che s'ergono da verdi praterie, con al centro la Cima d'Antersass. Un sentiero, percorribile

da semplici turisti, traversa il gruppo per la Forcella del Sasso Lungo (m. 2681). Imponente s'alza la cima principale del Sasso Lungo (m. 3181) con una parete verso NE di quasi 2 km. di lunghezza e 1 d'altezza; segue poi verso 8 lo Spigolo del Sasso Lungo, indi, oltre la forcella omonima, la caratte ristica Cima delle Cinque Dita, che si presenta come il palmo della mano destra rivolta verso la Val di Fassa. Continuando il giro, ecco la Punta Grohmann o Sasso Levante, la Punta Pian de Sass (che prende

il nome dal pascolo sottostante), detta anche Torre Innerkofler, poi il Sasso del Dente, di forma acuta come indica il nome, e infine il Sasso Piatto, caratteristico per la forma schiacciata del suo fianco SO. Tutte le cime, tranne il Sasso Piatto, hanno forma elegante, slanciata e s'alzano direttamente dal pa scolo o dalla fascia di ghiaie. Nella parte interna del gruppo si trovano 3 piccoli ghiacciai, di cui il minore è situato a metà circa del Sasso Lungo. Ottimo punto di vista per ammirare

il gruppo è il Col Rodella e, più ri dotto, il Passo del Pordoi (visione classica, specie al tramonto). VIE D'ACCESSO Al Gruppo del Sassolungo si accede dalle seguenti stazioni ferroviarie : S. Cristina, Selva e Pian in Val Gardena, indi al Rif. del Sasso Lungo « Vicenza », oppure autocorriera estiva per il Passo di Sella ; Bolzano, indi autocorriera estiva per Campitello e Canazei (donde al Passo di Sella o al Rif. Sasso Piatto); Predazzo, indi autocorriera estiva per Campitello e Canazei (donde

al Passo di Sella o al Rif. Sasso Piatto). RIFUGI E ALBERGHI Servono questo gruppo il Rif. del Sasso Lungo «Vicenza », che sorge nell'interno del ferro di cavallo; il Rif. del Sasso Piatto, sul versante S esterno; il Rif. al Passo di Sella e l'Albergo Valentini sul versante orientale; su quello occidentale, il Rifugio Alpe di Siusi. CARTOGRAFIA «Carta d'Itàlia al 25.000». Foglio 11, Tavolette: S. Cristina, Ladlnia, Canazei, Marmolada. Istituto Geografico Militare, Firenze. «Carta delle zone turistiche

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 63 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
50 Carta, paff. 60. LAGORAI fit'/. Cimati'Aita. ritroverà poi alla Forcella della Cavallara) e per i prati verso S si sale alla Forcella Viosa (m. 2068, ore 1.15 -7.30), tra la Cima Orena (m. 2247) e il Palon della Cavallara (m. 2196). Piegando a sinistra, per i pascoli dell'Afpe Cavallara si rag giunge la Forcella Cavallaro (ra. 1974), dove si ritrova la mu lattiera, e verso S si va a Q. 2040, dalla quale verso E, ta gliando le pendici meridionali del Col della Bòia (m. 2033), si divalla

al Passo del Brocon (m. 1616; ore 1.30 -9); v. N.° 118. g) A PIEVE TESINO m. 882, ore 8. 116 Dalla Forcella di V. Regana (v. N.° 115; ore 4.15) ci si cala per il versante S seguendo la mulattiera che, toccando la Malga Tolva di sotto (m. 1552), in un verde pianoro, percorre tutta la V. Tolva, quindi sbocca nella valle del T. Grigno, che attra versa, unendosi poco a valle di Malene alla carreggiabile de scritta al N.° 108, che si segue a sinistra, in senso inverso. ASCENSIONE 117 CIMA D'ASTA m. 2847

, ore 1.30; j verso O, il Gruppo dell' Adaraello, facile. - Vi si sale come nell'itinerario la Presanella, l'Òrtles-Cevedale e il N.° 114. Panorama grandioso dalla Gruppo di Brenta. cresta di confine alle più basse Pre- Intorno vi sono cime minori, spun- alpi Venete; il miglior punto di vista toni caratteristici, però di nessuna sulla Catena di Lagorai, sulle Dolo- importanza alpinistica, miti di Primiero e su quelle di Fassa; 8 - Passo del Brocon j jg D Passo del Brocon (m. 1616), contrassegnato

da un obelisco, è una mar cata insellatura tra le propaggini meridionali del massiccio di Cima d'Asta e la gigantesca gobba prativa del il. Cóppolo. Esso segna lo spartiacque tra il versante del T. Vanoi, a E, e quello del T. Senàiga a S, entrambi tri butari del Cismon; la carrozzabile che lo attraversa costituisce la più ra pida comunicazione tra la V. del T. Grigno e quella del T. Vanoi. Bellis simo è il panorama che si ha verso E sulle magnifiche cime dolomitiche. Al Passo sorge l'Aib. Pizzo degli Uccelli

(v. tav. IV), aperto tutto l'anno e capace di 15 persone. ACCESSI a) Da GRIGNO m. 263 (carrozzabile km. 28.5). 119 Dal paese la carrozzabile esce verso N e con numerose serpentine s'innalza sul fianco sinistro della valle percorsa dal T. Grigno. Passa per Castello Tesino (km. 11) dopo il quale piega verso E, poi con un brusco gomito si dirige a NO cor rendo ai piedi delle ondulate pendici meridionali del M. Agaro che gira anche sul versante O ; risale la valletta del Rio Secco, tenendosi alta sul

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
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Seite 158 von 196
Autor: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Ort: Trento
Verlag: Arti Grafiche Scotoni
Umfang: 190 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Signatur: I 214.635
Intern-ID: 353736
cone del Palazzo Comunale il 3 novembre 1918; pergamena offerta dalle scrittrici d'Italia alle don ne di Trento e di irieste subito dopo la redenzione; la pergamena che accompagnò il dono del gagliar detto del IV Gruppo Alpino (Battaglioni Feltre, Monte Arvenis, Monte Pavione, 29' Reparto d'As salto) entrato primo in Trento nel novembre 1918; la pergamena di Legnano, che accompagnò il dono della statuetta che abbiamo vista nella sala della Vittoria. Nell'angolo un fucile russo, modello 1875

, preso ai bolscevichi nelle azioni di Semenowca Karim (maggio 1919) e una mitragliatrice italiana S. E- tienne, trovata a Villazzano, presso Trento. Parete laterale destra (Ovest). Nei quadri: fotografie di Kirsanow, del monu mento eretto dai prigionieri di guerra trentini ai loro (16) compagni morti in quella città, dei loro accantonamenti, di una loro rivista passata a Kir sanow, di città e località della Russia per le quali peregrinarono. Nella vetrina: la bandiera reggimentale del R. Corpo

di Spedizione Italiana nell'Estremo Oriente. ....sulle Alpi e sul Carso. Sulle tre paratie, che tagliano a perpendicolo la parete è disposta la raccolta, quasi completa, delle fotografie di tutti i volontari di guerra trentini, combattenti nel R. Esercito Italiano, sul nostro fronte. Tra i quali il tenente degli alpini Italo Lu- nelli, decorato di due medaglie d'argento al valor militare e di quella d'oro (Passo della Sentinella, 16 aprile 1916), e il tenente degli alpini Ferruccio

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 225 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
Rif. Alpe di Siusi. E SCILLAE Carta, pag. 172. 167 e) Al RIFUGIO DEL PRINCIPE m. 2129, ore 1.45. Si segue l'itinerario precedente fino alla Conca del Principe 539 (ore 1.30), quindi si devia a destra (O) e si esce per la stretta V. del Principe, tenendosi sulla destra; poco dopo, presso le prime zolle erbose, si raggiunge il Rif. del Principe (m. 2129; ore 0.15 -1 .45) • v. N.° 558. /) Al RIFUGIO MONTE PEZ m. 2457, ore 2.30. Si segue l'itinerario N.° 538 fino al bivio (ore 0.30) alla te- 540

stata della Valle del Duron. Di qui si prosegue a destra (O) salendo al Passo dell'Alpe di Tires (m. 2439; ore 0.15 -0.45), dove s'incontra un sentierino proveniente dal Passo del Mo- lignon (v. N.° 561). Si continua verso occidente per la valletta dal fondo pascolivo e dominata a N dalle frastagliate, san guigne Cime di Terra Rossa (m. 2653). Più avanti confluisce da sinistra il sentiero che sale per il Bus dell'Orso (v. N.° 560); quindi si risalgono con ripide e strette serpentine le propag gini

al Rifugio (m. 2457; ore 1 -2.30); v. N.° 546. ASCENSIONI 541 SASSO PIATTO m. 2964, oie 3.45; facile. - Si va al Passo di Fassa (v. N.' 535; ore 1.45), quindi si sale a sinistra (E) per il pendio qua e là ricoperto di magra vegeta zione. Giunti ad una leggera de pressione tra due costoni scendenti dai due punti piii alti del lungo cri nale, si traversa a destra la depres sione e si raggiunge infine da S la cima SE. 542 CIMA DEL MOLIGNON (di NO) m. 2781, ore 1.45; facile. - Si rag giunge la prima selletta

del Passo del Molignon (v. N.° 538; ore 1.15), indi si sale a sinistra (E) per facili rocce marce e per canaletti, senza itinerario obbligato, pervenendo cosi sulla cima. 543 CIMA DEL PRINCIPE (di NE) m. 2695, ore 1.30; facile. - Si va alla seconda selletta del Passo del Molignon (v. N.° 538 ; ore 1.15), indi si sale a destra (O) per detriti fino alla vetta. CIME DI TERRA ROSSA m. 544 2653, ore 2; facile. - Raggiunto il Pianoro dèlio Sciliar (v. Jf.° 540; ore 1.30), si piega a destra (E) e per

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sport, Spiel
Jahr:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Seite 273 von 342
Autor: Club Alpino Italiano
Ort: Milano
Verlag: Arti grafiche E. Calamandrei
Umfang: 249 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Signatur: I 87.740/2
Intern-ID: 328721
. CARTOGRAFIA « Carta d'Itàlia, 1:25.000». Foglio XV, Tavolette: Nova Ponente, Bolzano; Foglio 11, Tavolette: Nova Levante, S. Nicolò d'Ega, Moena; Foglio XXII, Tavoletta: Carano; Foglio 22, Tavolette: Cavalese, Pre dazzo. Istituto Geografico Militare, Firenze. « Spezialkarte, 1:75.000». Foglio: Bolzano e V. di Fìemme (N.° 5447, col. V, zona 20). Kartogr. frühe* Militärgeogr. Institut, Vienna. «Carta turistica delle Dolomiti occidentali, 1:100.000», edizione ita liana del Kartogr. Institut Freytag & Berndt

, Vienna. 40 - Passo di Costalunga 674 È un'ampia sella prativa a m. 1753, che s'apre tra il Gruppo del Ca gnàccio a N e quello del Latemar a S ; essa è traversata dalla carrozzabile che congiunge la testata della V. d'Ega con la V. di Fassa. Bellissima è la vista che si ha sui due gruppi dolomitici. A N del passo si estende una vasta zona di pascoli qua e là alberati e sparsi di numerose baite, domi nati dall'alto dalla Punta del Masarè e dall'ampia parete della Roda di Vael (m. 2806); a mezzogiorno

invece il terreno è ricoperto di magnifici boschi, specie nella zona di SO (Foresta del Latemar), dove il cupo man tello che fascia alla base il Gruppo del Latemar si estende fino oltre il Passo di Lavazè. Magnifico per la sua colorazione è il piccolo L. di Carezza (m. 1530), poco sotto il passo, a sinistra della carrozzabile che scende a Nova Levante; particolarmente bella la visione verso il tramonto, quando le cime infocate del Catenàccio (v. tav. LXIII) o del Latemar (v. tav. LXIV

) si rispecchiano nella calma sua superficie, tutta circondata da fitto bosco. Sulla vasta insellatura del passo sorge VAlbergo Passo di Costalunga (120 letti, aperto tutto l'anno); 50 m. sotto, sul versante della V. d'Ega, Y Albergo Latemar (160 letti, aperto da giugno a settembre); a m. 1607, in una bellissima conca sul versante della V. d'Ega, il Grande Albergo Carezza al lago (300 camere, aperto da giugno a ottobre, con ristorante e camere per turisti; campo di golf, tennis). Nei pressi dell'Albergo Carezza

, l 'Albergo Rododendro, la Pensione Casa del Bosco e la Pensione Erica. ACCESSI 675 Si può accedere comodamente al Passo di Costalunga servendosi delle autocorriere che partono da Predazzo, da Bolzano, e da Cortina d'Ampezzo. Da MOENA m. 1199, ore 2. 676 Dal paese (autocorriera da Predazzo) si esce verso NO risalendo la sponda destra del Rio di Costalunga, attraverso campi e prati. Con due strette serpentine la mulattiera rag giunge la zona dei boschi, traversando poco dopo il Rio di Pe ntola. Continuando

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
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Seite 119 von 196
Autor: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Ort: Trento
Verlag: Arti Grafiche Scotoni
Umfang: 190 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Signatur: I 214.635
Intern-ID: 353736
ne del giornale riportò il decreto (11 luglio 1866) del commissario di polizia Ploner di Rovereto, che ordinava la sospensione della pubblicazione; foto grafia, rossa uniforme garibaldina, sciabola, deco razioni, (2) medaglie d'argento, del colonnello ga ribaldino Nepomuceno Bolognini, nato a Pinzolo, combattente volontario nelle campagne 1848, '49, '59, '60 e del 1866; fotografia, decorazioni, me daglia d'argento, pennacchio bleu, cinturone, e ma noscritto del volume «La divisione Medici nel

Trentino» 1 ) di Tito Tabacchi, di Trento, aiutante di campo del generale Medici nella campagna del 1866; litografia del combattimento di Condino (16, 17 luglio 1866); rapporti militari del generale Ni- cotera, sulla battaglia di Cimego (21 luglio 1866); coccarde, medaglie, decorazioni e vari altri cimeli del 1866. Nella parte inferiore della vetrina: (4) uniformi garibaldine del colonnello Nepomuceno Bolognini, di Silvio Dorigoni poi podestà di Trento, di G. B. Molinari; borracce, coperte, granate

, dell'armata garibaldina nella campagna del 1866, raccolte in Val di Ledro e particolarmente sul campo di Bez- zecca. Documenti di patriottismo e d'irredentismo. Parete laterale sinistra (Ovest). Nei quadri: alcuni proclami trentini del 1860, '64, '67, per la causa nazionale; fra gli altri uno della «Prima banda insurrezionale del Trentino» (1864), invitante il popolo ad insorgere; numeri del ') Tito Tabacchi : «La Divisione Medici nel Trenti no». — Ed. Botta, Firenze, 1867.

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