356 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_17_object_3824308.png
Seite 17 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
si apre poi nella, conca di Bressanone per ricevere la Riénza, dopo 45 km. dì corso. Dì qui, con una pendenza media dell 'S°/no convoglia le sue acque, alimentate da numerosi altri affluenti, sopratutto del lato sinistro, attraverso la stretta valle della Chiusa e giunge a Bolzano per confluire col Talvera (Talfer Bach), che scende dai monti Sarentini, e poco sotto questa città si getta. nell'Adige, dopo un corso comples sivo di 85 km- La liiénsa (bacino idrografico di kmq. 2197, il 30,1

. Neil'Ampezza.no scorre il Bàite affluente di destra del Piave, che ha principio a nord-est di Podestà,gno, dalla riunione dell' acqua di Campo Croce e dell'Acqua di Fanés, e dopo un percorso di 18 km. colla -pendenza media, del 30°/oo eil t ra ,n territorio del Regno alla lo calità di Acqua Bona, (bacino imbrifero circa kmq. 241). La valle di Livinallongo è attraversata per 10 km. dal Oordévole, affluente pure di destra, del Piave, che nasce sotto il passo del Pordoi, e con una inclinazione media, del 55 7oo

entra, nel confine politico d'Italia presso Caprile, sopra il lago di Älleghe (bacino imbrifero kmq. 12f> circa). Il regime idrometrico dell'Adige, al suo ingresso in territorio tren tino, dopo ricevuti tutti gli affluenti del suo bacino superiore, è quello di tipo glaciale-alpino. Infatti dato, come vedremo, il regime delle pre cipitazioni della regione, le inagre del fiume si hanno dal dicembre al marzo e l'assoluta in febbraio, in cui il fiume è sotto la media di magra. Coll'a,pi -ile e col

maggio il livello del fiume comincia a, salire con grande rapidità, coincidendo l'aumento delle pioggie primaverili collo scioglimento delle nevi, raggiungendo il suo massimo nel giugno, si mantiene poi con portate quasi costanti fino all'ottobre, dove si ha un'altro breve massimo, dopo del quale scende lentamente sotto il medio livello invernale. Il Boi te e il Cordóvole hanno invece un regime torrentizio subalpino, con due massimi, uno primaverile ed uno autunnale, separati da due magre estiva

1
Bücher
Jahr:
1919
Isonzo.- (Guida dei campi di battaglia) ; 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/402921/402921_267_object_4835243.png
Seite 267 von 387
Umfang: VIII, 375 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 219.331/2
Intern-ID: 402921
Clabuzzaro, che, durante la guerra, fu sede eli un Comando di Di visione e, poco dopo, a otlocentosessantacinque melò di altezza, la Cappella Slieme (3,9 - 44,6) Da qui lo sguardo stringe le cime contese e dirupate del Mr zìi e del Vodil, alle cui basi si addossa la piana di Tolmino, Percorrendo ja mulattiera che, in circa venti minuti, conduce dalla Cappella Slieme, alla cima del monte, si abbraccia un panorama dei più solenni e superbi. Biancheggianti e maestose, offrono sfondo le Alpi Giulie

si sollevi, insolente ed ardito, pur nella sua bianca piccolezza, l'osservatorio austriaco. A sud-est del monte Castello, si adagia Tolmino, bianco nelle sue case e caserme, e dalle strade ampie che si aprono tra le case. L'Isonzo fugge tra le ripe, ora anguste, ora aprentisi quasi ad arco, mentre le montagne che si elevano a specchio della sua corsa, ne accompagnano, diritte e salde nella loro base petrigna, il cammino, Dopo Tolmino, congiuntosi a Tornisciti (il fiume su cui si apre la grotta di Dante

) l'Isonzo s'ingolfa dietro le alture di Santa Maria e di Santa Lucia, per apparire poco dopo, incassato, presso Selo. Le alture di Santa Maria e di Santa Lucia erano, prima» folte di piante. Oggi, dopo che il cannone ha azzannato le piante ed i vir gulti, le due colline presentano un tetro aspetto selenico. Un abban dono triste è nei pochi alberi che hanno resistito al ferro ed al fuoco, La chiesetta di Santa Maria ed il suo campanile, che ostentava la bella cuspide a pera metallica, divenuti l'una

3
Bücher
Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1919
Trentino.- (Guida dei campi di battaglia ; 4)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/370979/370979_83_object_4618041.png
Seite 83 von 268
Umfang: VIII, S. 711 - 958 : zahlr. Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino;s.Italienfront <1915-1918>;f.Führer
Signatur: II 219.331/4
Intern-ID: 370979
veneto, Vicenza subì a lungo le tirannie di questi despoti, finché dopo una con giura popolare, che subì alterna vicenda, il Vescovo Torengo fu cacciato. Vicenza guerreggiò più tardi con Padova, non solo, ma si consumò in lotte interne che ro vinarono non poco le sue finanze e menomarono le sue energie, le quali avrebbe ro piuttosto dovuto essere pronte per difendere la città dai nemici esterni. Nel 1426, dopo aver subito danni ed angherie, durante la guerra tra Scaligeri e Carraresi

, es sa fu devastata da una terribile peste. Poco dopo la città, che aveva avuto qualche Vicenza, Panorama (marzo 1917) ^ j anno di vita quieta con gli Scaglieri, si offrì a Venezia sotto il cui dominio crebbe for ricchezza ed in grandezza, sviluppando le sue industrie ed i suoi commerci. Durante la guerra della lega di Cambrai, l'ordinanza vicentina, composta di 900 fanti, fu sconfitta e massacrata. Vicenza cadde allora in potere di Massimi liano, che le fece sborsare grandi somme e la costrinse a fornire

vettovaglie alle sue truppe. Riconquistata dai veneziani, poco tempo durò la sua tranquillità. Vi rien trarono francesi e tedeschi, fu saccheggiata, derubata in tutti i sensi. Nuovi anni terribili, tra la guerra e la peste, nuove lotte, nuove ansie per lungo tempo, finché, il 27 aprile 1797, giunsero i francesi i quali, sebbene la gravassero di tasse e le asportassero argenterie ed opere d'arte, recarono alla città un soffio di vita nuova ed un senso di libertà. Dopo varie vicende, durante le quali

6
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬La¬ Valle di Fassa e le sue Dolomiti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/387715/387715_144_object_4618748.png
Seite 144 von 172
Autor: DeLuca, Romedio / Romedio De Luca
Ort: Trento
Verlag: Tridentum
Umfang: 155 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Fassatal;f.Führer
Signatur: II 226.586
Intern-ID: 387715
fra la valle di Contriti e quella Ombrettòla; quest' ultima discende verso nord-est per congiungersi colla valle di Ombretta. A sud-est del pas r so si elevano la Cima Om brettòla (m. 2922) e dopo una piccola forcella (detta Forcella del Bacchét), il Sasso di Valfredda (m. 2998), le cui pareti a picco scendono verso sud sopra la Val Fredda everso nord in quel la di Ombrettòla. Da questai punta continua verso nord est una cresta che culmina nel suo mezzo col Monte Fop (iti . 2883) i cui versanti

separano- valle Ombrettòla e quella di Ombretta dalla valle Franzedäs. Di questa cresta meritano menzione anche la Punta del Formentón (m. 2932) che segue subito ad est il Sasso di Valfredda ed il Monte- la Banca (m. 2868), il quale s'eleva dopo la forcella detta Banca di Val- fredda ad est della Punta del Formentón. Ad oriente del Monte- la Banca, oltre un largo valico, il passo di Forca Rossa, segue un'altura di poca importanza, sulla quale si notano il passo di CoL Bechèr (m. 2444), le Cime delVÀuta

Bióis e quella di S. Pellegrino alla valle di Contrìn.. Subito dopo il passo s'innalzano in direzione nord-ovest di verse punte dette le Cime di Cadin; la più alta eh'è la più; Fot. E. IURANEK. Vetta delia Cima Ombretta.

13