; c Cortona , cittadetta, che sull’alto d’ima collina domina il lago Trasimeno, e che. a’suoi tempi appartenne alla lega delle dodici, vi ci ri chiama con novella insistenza. Tu scorgi ancora perfettamente conservate pel giro di duemila sei cento metri le antiche poderosissime mura della città formate anch’esse, come quelle di Volterra, di Orbctello e d’altri luoghi che già abbiamo avuto occasione di ricordare, di massi colossali, clic non si sa comprendere come, colle scarse nozioni di meccanica
eccelsa del colle e dedicato a quella santa Margherita che quivi ebbe i natali, lo sguardo spazia illimitato sopra un panorama svariatissimo, del quale forma principale ornamento il lago Trasimeno , che distende proprio là sotto il tranquillo specchio delle sue acque. Ed eccoci giunti al luogo, die ventidue secoli or sono fu teatro della più sanguinosa sconfitta, che i Romani avessero mai subito, e con essa del trionfo di Annibaie, il quale con quella vittoria si vide aperte le porte di Roma
di Passignano ; la nebbia gli nascondeva gli agguati nemici. Ma non appena le sue vanguardie si erano appressate al colle, Annibale diede il segnale della battaglia : la punica cavalleria, avanzandosi a tergo de’colli, intercettò ogni passaggio, c sulle cime sovra stanti apparvero d’ogni intorno armi cartaginesi. Non fu un combattimento, ma ima strage; quelli, che erano rimasti fuori della stretta, vennero dalla cavalleria d’ Annibale risospinti nel lago ; il grosso dell’ esercito , chiuso nel passo