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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 299 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
vi figuravano come principali ; cereali questi di patria ignota ed antichissimi, che per la continuata coltivazione passarono sino a noi salvi dalle distruzioni inevitabili tra gli esseri impegnati nella lotta per 1’ esistenza. Così durante il dominio dei Romani; ma sfasciato l’Impero, per opera dei Barbari, anche il Trentino ebbe a subire la sorte comune dei popoli assoggettati alla nuova dominazione. La barbarie e l’igno ranza divennero bel bello 1’appannaggio di tutti, e solo, per qualche eccezione

anni 1207 e 12l8 comparve la prima collezione di documenti. riguardanti la Chiesa trentina, e net 1244 il primo leggendario delle vite de’ santiquesto opera di Fra 'Bailo-, lameo da Trento, e quello d’ordine del vescovo principe Federico Vanga, donde il nome che prende quella collezione di Codice Vangiano. '*) Vedi Tavola desùma, Appendice N. I. *) Ammiani Marcellini Opera, Lugd. Bat. 1693, pag. 613. :i ) Punii Naturalis Historia lib. XVIII, 18. q .D Vi kg ili 1 Georg lib. II, v. 195-96. — Punii

Nat. Hist. lici. XIV, 6, . 5 ) «Circa alpes lignois vasis condunt circulisqno cingunt; PuNfi lib. XIV, 21. ' ■ tì ) Pauli Diaconi Historia Longob. lib. V, 42. 7 ) Pauli Diaconi Opera cit. lib. VI, 7. k

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 135 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
poreggiare, s’ appella al Pontefice, e si scusa appo lui, rinnovando le fatte promesse. Il Pontefice commette allora (giugno 1291) agli abbati di san Ruffino e di santa Maria di Fellonica, ambidue Man tovani, di prosciorre Mainardo dalle censure, tosto che avrebbe re stituiti i beni usurpati 2 ). Ma il Conte era troppo destro nell’arte di tergiversare per lasciarsi indurre ad un accomodamento contrario al suo volere. Fa ed opera in modo che la cosa fu tirata per le lunghe, e tanto che mori il Pontefice

, figlio di Rodolfo. Nicolò IV cedeva pure alla sorte comune dei mortali (4 aprile 1262), ed a lui succedeva, per opera di Benedetto Gaetani ■Ànagnese, quel Pietro di Morrone che si disse Celestino V (5 lu glio 1294), e fu Pontefice, che, cedendo ai rumori de cortigiani, ri nunciò alla tiara, e meritò di essere redarguito dal Poeta, che lo pose tra X anime triste dì coloro, : ; v . Ch Q vissòr senza infamia e senza lodo. ò E intanto il Trentino rimaneva in mano di Mainardo, ed era governato dai suoi

ministri e procuratori. Egli avea liberato gli uo mini di Vezzano (1290) e di Calavino dai tributi che doveano ripagare alla Chiesa di Trento a ), e nell’anno seguente, in nome suo è dei canonici Odorico e Jacopo, avea fatto, a mezzo del notaro Nassimbene un intimazione agli uomini di Pinzolo e Baldino di non ^Frapporti: Opera citata, pag. 433, 2 ) Ughelli Italia Sacra, V, ecc. 619. 3 ) Alberti; Annali cìt. pag. 197.

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