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Bücher
Jahr:
1880
Memorie di Pergine e del Perginese
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Seite 80 von 95
Autor: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 91 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.574
Intern-ID: 339177
zieme, a complemento della lista pubblicata dai signori Hòntibeller. Bortolamei, e Gentili. *> In quanto alle famiglie, si procacciarono onorificenza e nobiltà, oltre la casa Cerra più volte ricoidata, i Cri- Telli Tenuti qui da Tesino nel I4i 0. e di poi trapiantat' a Trento; gli Hyppoìiti venuti pure da Casteltesino verse la in età dal secolo decimosesto, e più tardi diramati a Borgo di Tal su gan a. E qui osservo, che tutti questi re gistri paro echi ali e cento altri pubblici documenti

condan nano di falsità quanto, circa l'origine di questa nobil fa miglia ha voluto scrivere il Montibeller nel suo libro delle Memorie di Valsugana. Anche la illustre famiglia dei Gen tili, ora estinta, proveniva da Casteltesino, ove perdura col soprannome Zentile; così ho rilevato poco fa dalle' carte di quel Comune. Quindi nomineremo gli Alberti venuti a Pergine da Benno circa il 1570, e ora insigniti del titolo di conti a Trento; i Lehner venuti da Schwatz circa il medesimo tempo, e poi creati

baroni de Lehen a Trento ; i Leporini or ion di da Thiene, i Gulielmi da Casteltesino, i Ghebel, i Eusca, i Bortolamei, i Todeschini, i Siili; famiglie tutte che diedero membri, più o meno benemeriti della patria per l'onore che le apportarono. ' Rincresce assai il vedere, come queste cospicue fa miglie, che una volta illustrarono, la borgata pel loro grado, premio di singolari virtù o nell'arte militare, o nelle legali elucubrazioni, o nelle pubbliche cariche, sieno oggi mai estinte affatto

Leporini, e ricor dano i Vescovi Principi Giuseppe Vittorio, e Francesco l'elice degli Alberti de Enno, cittadini di Pergine quan tunque dimorassero a Trento; e del Vescovo Giovanni Benedetto dei Gentiloiti, pur nato in Pergine. Tra gli ecclesiastici apportarono lustro e onoranda non solo quei parrocM Arcipreti, che vennero insigniti del

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Jahr:
1880
Memorie di Pergine e del Perginese
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Seite 27 von 95
Autor: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 91 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.574
Intern-ID: 339177
L' audace tentativo dei porgi nesi non fu coronato dall'esito che si aspettava, e le nostre carte non ne ri cordano i motivi.* Porse la città di 'Vicenza non si tenne in caso di compiere F impresa, e rifiutò 1' offerta; e forse- i Véscovi dì Trento e di Feltre con altri castellani di quel tempo si sono intromessi per ottenere un'amichevole com posizione delle discordie, E certo diffatti, che per alcun, tempo ancora la signoria del Castello perdurò nella fami glia di Gundibaldò, della quale

si trova menzione sino> air anno 1274, e che probabilmente sussistette anche più- tardi in più bassa condizione sotto altro cognome, come- verrà occasione di notare più sotto, Nell'anno 1305 troviamo nuovi signori di Castel Por gine i conti del Tirolo Ottone ed Enrico, i quali lasciando- ai V e scovo di Trento alcuni diritti di collette sui fuochi e sulle terre, si dichiararono essi medesimi vassalli del Ve scovo ' e protettori della Chiesa tridentina. Cadde poi il Castello in potere dei signori

ai Vescovi, principi di Trento. Durante queste varie signorie la condizione politica- dei paese si era mano a mano migliorata; continuavano- bensì le prestazioni personali e reali dovute per antichi patti al Castello, ma erano cessate le esorbitanze e le fe rocie dei primi signori. Anzi in questo tratto di tempo si. avea replicatamente ottenuta la ricognizione delle patrie- consuetudini,, e per di più il favore di peculiari privilegi, riguardanti-.il governo del paese, il valore delle monete, il diritto

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Jahr:
1880
Memorie di Pergine e del Perginese
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Seite 28 von 95
Autor: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 91 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.574
Intern-ID: 339177
«retto e pubblicato uno statuto generale per la giurisdi zione di Pergine, nel quale si contiene quanto occorre al retto andamento della cosa pubblica, e sancito nel 1516 •dall' imperatore Massimiliano, divenne fino a questi ultimi tempi la base e la norma legale pel governo del paese. A turbare la pace di queste contrade sopravvennero frequenti e aspre collisioni fra i signori del Castello e i Teseo vi dì Trento; e sembra, che i Perginesi in siffatte -emergenze seguissero, più che i principii

di fedele suddi tanza, quelli del proprio interesse, sicché non meritassero mai il compenso di sincera benevolenza. Qltredicìiè la dif ferente nazionalità degli abitanti esercitava poderoso iti fi us so per dividere gli animi in contrari partibus. Vediamo millameno, che il duca Leopoldo ordina nel 1366 al suo capitano di assistere energicamente i Perginesi contro le pretensioni del Vescovo di Trento e dei Trentini. E quanto fossero quelli gelosi della conservazione dei propri privilegi •comparisce già

nel 1377, quando a difesa e protezione dei medesimi elessero appositamente dodici uomini del paese, «otto pena di infamia e di sequestro dei beni a chi tradisce F incarico. Si aggiunsero eziandio lunghi e dispendiosi litigi coi limitrofi distretti per causa di confini, o di diritti di pa scoli e di selve. Già nel 1339 agitava si presso il Vescovo di Trento simile questione contro il comune di Povo, re plicata nel 1397 ; e nello stesso anno contro il comune di Le vico, che durò più di un secolo

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