Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
273 il Tiralo e di spingersi sino a Trento per opporli alle truppe che venivan dall' Italia, e per disperdere il concilio ivi congregato. I Padri intervenuti ad esso, come seppero, che i protestanti aveano portate le loro armi ai confini del Tiralo, furati presi da grande paura, sì che a calmarli ci volle tutta l’autorità del nostro Vescovo principe, e sovrattutto la sicurezza che il nemico avea ricevuto 1’ ordine di ; i, desistere dall’ incominciata impresa. Lo Schartìin avea divisato
Alessandro della stessa casa, il quale fungeva le; funzioni di legato. Il Cardinale di Trento, e i Legati con quarantatre vescovi corrono ad incontrare quel! esercito, e giunti a Mattarello poco lungi da Trento, il nostro Cardinale dà un sontuoso banchetto a più di seicènto capitani e nobili, tra’ quali figuravano, oltre Ottavio Farnese, Giambattista Savelli, capitano della cavalleria, Alessandro Vitelli, Giulio Orsini, Sforzino Sforza ed altri 3 ). Ai 26 quell’ esercito era sotto le mura di Trento