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Kategorie:
Philosophie, Psychologie
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[ca. 1991]
¬Lo¬ hegelismo nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca dal 1831 ad oggi (nel quadro dell'unità culturale europea) : riassunto bilingue delle relazioni del X convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 5 aprile 1970
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Seite 157 von 244
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <10, 1970, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: XII, 225 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Hegelianismus in der Kulturwelt deutscher und italienischer Sprache von 1831 bis heute (im Rahmen der europäischen Kultureinheit) Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Schlagwort: s.Hegelianismus ; f.Kongress ; g.Meran <1970>
Signatur: II Z 759/10(1970)
Intern-ID: 62122
in II comunismo, Firenze, 1965, pp. 98 - 99, in cui si conclude: «Ecco dunque, la scoperta del vero Hegel fatta dallo Spaventa e dal Marx: ecco la via, per la quale s’incamminerà il Gentile per la costruzione del suo attualismo. Nella prassi è già un qualche germe delYatto puro. La chiave d’oro è la stessa». 21) B. SPAVENTA, Principi di etica, ristampati con prefazione e note di G. GEN- TILE, Napoli, 1904, p. 78. 22) Ibidem, p. 138. 23) Ibidem, p. 157. 24) A. C. DE MEIS, Lo Stato

- F. FIORENTINO, I problemi dello Stato moderno cit., p. 136. 30) Ibidem, pp. Id36 - 137. 31) Scrive, polemicamente, F. Fiorentino: «Ma i principi, ed A. Smith? Lasciamoli 11 i principi, che si rinprincipiano sempre da capo, e Smith che, pover uomo, in questo negozio è proprio fuori causa; se no succederà a noi quel che successe al govematore del Bengala; col quale aneddoto concluderó questa lunga filastrocca. II 1865, nelle Indie Ínglesi, e proprio nella provincia di Örissa, mancó il ricolto del riso

e ci fu quindi una spaventevole carestia. II govematore, da onesto smi- thiano, non se ne dié per inteso; stette saldo sui principi, lasciò fare e lasció pas- sare; e il quarto di quella infelice popolazione passó davvero, ma da questo mon- do all’altro. Sopra tre milioni di abitanti ne morirono settecentocinquantamila! Io ancora non ho potuto appurare se è stato creato membro onorario della società di A. Smith; ma faccio voti sinceri di non capitare mai in una provincia governata con tanta purezza

di principi» (Iproblemi dello Stato moderno cit., pp. 156 - 157). E opportuno ricordare che, nella prefazione (La tradizione liberale italiana) a F. FIORENTINO, Lo Stato moderno e le polemiche liberali, Roma, 1924 (prefazio- ne poi raccolta in Che cosa è il fascismo? Discorsi e polemiche, Firenze, 1924, 141

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 518 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
seconda motivazione che la induce ad aprire alFinsegnamento della reli- gione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado: cioè essa è indotta a tener conto che i «principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano». La motivazione si fonda sulla storia del popolo italiano, ma non intesa come evento o suc- cessione di eventi staccati bensi come costruzione che è andata crescendo con contributi vari distribuiti nel tempo. Si parla

, infatti di «principi» che «fanno parte del patrimonio storico»: quei principi sono entrati nel patri- monio. Questo discorso va meditato in termini pedagogici, sempre a mo- tivo delle finalità educative per cui esso è fatto. A proposito di patrimonio storico ed educazione, scrive M. Peretti in «II concetto di cultura educa~ tiva» (Ed. La Scuola, Brescia, 1965 p. 108): «Esiste un patrimonio cultu- rale offerto dalla tradizione, considerato come esempio della migliore umanità, cioé, come risultato delle

a forme di vita sempre migliori. Questa motivazione «umanistica» non è ristretta o ridotta ai soggettivistici intenti del singolo, ma li supera per offrire qualcosa di comprovato come valido da genera- zioni che nel produrre e trasmettere il meglio per l’uomo hanno fatto cam- minare la civiltà con ciò che è piü proprio dell’uomo e utile alla sua ele- vazione. Che i principi del cattolicesimo facciano parte del patrimonio storico del popolo italiano nessuno puó criticamente rifiutare; ma che questi ven

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Philosophie, Psychologie , Sprachwissenschaft
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Seite 60 von 254
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: 43 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Signatur: II Z 759/12(1972)
Intern-ID: 62128
segretari di principi e poeti o storici di corte; d) la frequenza di studenti stranieri nelle Università italiane, soprattut- to Padova e Bologna, o presso le scuole di celebri umanisti italiani, come quella del Guarino a Verona; e) la corrispondenza fra gli umanisti dei diversi paesi. Dopo Pinvenzione della stampa, il libro aumentó in maniera incalco- labile le possibilità di diffusione della cultura e di influsso delle idee. II primo grande scrittore che sfrutta pienamente lo strumento del

libro é, co- me notó il Bataillon, Erasmo, le cui opere, richieste e stimolate dagli edi- tori, appena pubblicate si diffondono fino ai confini dell’Europa. Si svi- luppano cosi su piano europeo, con molta maggior rapidità e forza che non mediante la lenta e difficile circolazione dei manoscritti, atteggia- menti intellettuali comuni. II fiammingo Erasmo attinge dall’italiano Val- la i principi della critica filologica su cui è fondata la sua edizione del Nuovo Testamento e quei principi ispirano

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Recht, Politik
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
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Seite 478 von 554
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <15, 1978, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIII, 514 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Aspekte und Probleme in der deutschen und italienischen Kulturwelt der Gegenwart Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; f.Kongress ; g.Meran <1978>
Signatur: II Z 759/15(1978)
Intern-ID: 62143
e universalità. Nella storia d’Europa si possono individuare l’origine, l’affermazione, lo sviluppo e lo spazio vitale della libertà; la sede tipica, quindi, del principio e del costume democratico. La rivoluzione cristiana pose i germi della democrazia con la dottrina dell’umanesimo, del diritto e dello Stato, con la rivendicazione dei valori della persona. La dottrina della libertà ed il regime democratico hanno il loro fondamento in un ordine metafisico ed etico, prima che politico, ed i principi

di diritto sono principi metagiuridici che saldano la filosofia con il diritto e il diritto con la politica, La storia della civiltà politica europea, dalla barbarie al feudalesimo alla modernità, è un lento e progressivo sviluppo dei germi posti dall’etica cri- stiana che costitui il tessuto connettivo dell’unità europea. In tutte le nazioni dell’Europa occidentale le „Carte dei diritti” hanno avuto quale fine principale la rivendicazione e la tutela della libertà delPuomo. II riconoscimento della

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 269 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
di quella aristotelica ora richiamata. Che l’etica si configuri come una metafisica dei costumi è per Kant qualcosa di assolutamente necessario per potere «scoprire la fonte dei principi pratici a priori della nostra ragione» (5). II compito della filosofia morale è di determinare le leggi morali che de- vono comportare una necessità assoluta non solo per l’uomo, ma per tutti gli esseri ragionevoli: «ora, la legge morale nella sua purezza e genuinità (che è ciò che piü conta nella pratica) è da cercarsi

solo nella filosofia pu- ra; bisogna dunque che questa (la metafisica) preceda, altrimenti non può darsi alcuna filosofia morale» (6). Kant è ben eonsapevole della rivolu- zione che egli introduce in questo modo non solo nell’etica, ma anche sot- to forma di ampliamento del campo della metafisica. L’operazione com- piuta da Kant non consiste infatti in una fondazione dell’etica su principi offerti dalla metafisica (cosa di cui è ricca di testimonianze la storia del pensiero), ma, al contrario, nel

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Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 147 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
a dire l’indipendenza «compiuta», concetto estraneo alla cultura politica italiana nelle età precedenti - a costoro, dunque, Balbo ribatteva che la libertà cosi acquistata servirebbe male all’impresa d’indipen- denza; perché lascerebbe semi, anzi frutti di divisione tra principi e po- poli; lascerebbe quelle gravi e lunghe diffidenze reciproche, quelle con- tese che sono consuete in ogni libertà nuova ed acquistata per forza: la- scerebbe preoccupazioni di cose presenti, immediate

, appassionanti, le quali farebbero posporre o dimenticare l’impresa d’indipendenza, e ne scemerebbe l’impeto e la forza, se pur si facesse. Ma la cosa piú interessante ai nostri fini è la conclusione di questa nota, aggiunta successivamente da Balbo alla sua opera, dove lo storico pie- montese scriveva: Insomma, io ridico ai principi: Deh pensate e provvedete voi a quella libertà che, data, sarebbe forse strumento massimo; io dico ai popoli: Non ispreeate pensieri da voi, sarebbe impedimento massimo

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 279 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
entrambi sono «principi pratici» e quindi «contengono una determinazione universale della vo- lontà» (51). Di tutt’altranatura è invece il passaggio all’azione: qui l’uni- versale deve saltare oltre se stesso in ciò che gli è qualitativamente oppo- sto, nell’unicità singolarizzata dell’azione. Anche quando viene invocato l’intelletto, come la facoltà capace di mediare l’applicazione della legge morale «agli oggetti della natura» (52), questo non ha altro da offrire che la pura forma della legge

dovrebbe essere reso possibile daH’autodeterminazione della volontà finisce per non raggiungere mai la singolarità dell’azione, la quale si trova cosi sguamita della possibilità di sapersi come buona e cattiva. Beninteso qui non si tratta di pretendere dalla ragion pratica ciò che essa non puó offrire, se non cessando di essere «pratica» per se stessa e non in vista di altro da sé; non si chiede cioé che essa offra schemi di azione o principi da applicare alle situazioni e regole per quest’applicazione

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Sprachwissenschaft
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea universale di Roma e la sua funzione europea nel mondo di lingua italiana e nel mondo di lingua tedesca : atti del XIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 10 aprile 1976
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Seite 238 von 292
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <14, 1976, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XIII, 271 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ universelle Idee Roms und ihre europäische Funktion in der italienischen und in der deutschen Sprachwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Rom <Motiv> ; f.Kongress ; g.Meran <1976>
Signatur: II Z 759/14(1976)
Intern-ID: 62133
, una carta d’archivio datata dell’ottobre 1552 e prodotta dallo Schöner 2) , at- testa che, in quel tempo, Andrea si trovava in Trento presso il Cardinal Cristoforo Madruzzo, il quale si preoccupava anzi di predisporre un viaggio del «Kiinstleri- schen Baumeister zu Vincenza» ad Innsbruck, con compiti non specificati dal docu- mento ma, da alcuni studiosi, riferiti alla costruzione della Hofkirche nella città au- striaca. Convien avvertire che la notizia del viaggio è attendibile: anzi

, indubitabile. / libri di spesa per la costruzione delle logge della Basilica vicentina, infatti, ricor- dano, il 24 dicembre 1552, un versamento di dieci ducati pagato a Giacomo Anga- rano, amico stretto del maestro, «per tanti prestadi a... meser Andrea... quando andó a Trento dal reverendo Cardinale» 3) . Per altro riguardo, sappiamo dei legami del Madruzzo con Vicenza, attraverso Giangiorgio Trissino il quale, nel gennaio 1548 lo invitava a tomare ad Augusta dove, forse, l’aveva conosciuto l’anno avanti

4) . Una fonte solitamente bene informata - la biografia palladiana stesa da Paolo Gualdo nel 1617 per il President de Thou- assicura che l’architetto sarebbe stato «chiamato dal signor cardinale di Trento per fare il suo palazzo in detta Città» 5) ; e, su tal fonda- mento, s’é anche pensato che ragione dell’invito e dell’escursione trentina sia stato un qualche intervento nel Castello del Buonconsiglio, in realtà e alla prova di docu- menti disponibili, inammissibile 6) . Potremmo, piuttosto e piú

ragionevolmente, far caso che, proprio tra 1552 e 1553, il Madmzzo aveva promosso l’innalzamento di un piano della propria residenza suburbana, detta delle Albere, presso Trento 7) e, in particolare, tener conto che, dell’andamento dei lavori, il cardinale dovette aver mo- tivi, a un certo momento, di dolersi, siccome si evince da una lettera di giustifica- 220

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Philosophie, Psychologie , Sprachwissenschaft
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Seite 56 von 254
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: 43 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Signatur: II Z 759/12(1972)
Intern-ID: 62128
Giacomo Acconcio ed il francese Jean Bodin; ma spesso si è messo in dubbio il va- lore delle ricerche di questi teorici. Non si è posto attenzione al fatto che già un mez- zo secolo prima, in concomitanza con l’introduzione della storia come disciplina au- tonoma nelle scuole e nelle università, si eran poste le basi di una metodologia che postulava dei principi che ancor oggi sono vincolanti per gli storici. La cronaca mondiale del cancelliere delLUniversità di Tubinga Johannes Naucier

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Philosophie, Psychologie , Sprachwissenschaft
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Seite 164 von 254
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: 43 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Signatur: II Z 759/12(1972)
Intern-ID: 62128
a contat- to con alcuni maestri francesi del mos gallicus che, in quanto Ugonotti, avevano la- sciato la Francia al tempo delle guerre di religione ed avevano acquistato rinomanza nelle Università tedesche. Per decenni il mos gallicus ed il mos italicus si sono reciprocamente opposti. Sa- rebbe peró un’eccessiva semplificazione considerare il mos italicus come una forma pura e semplice di tradizionalismo. I due principi sono piuttosto i due poli del diritto, senza i quali non è neppure pensabile una

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