Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 23. 1999
Seite 92 von 374
Ort:
San Martin de Tor
Verlag:
Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang:
367 S. : Ill., Kt.
Sprache:
Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen:
Bini, Claudio: Aspetti pedologici e paleoambientali del sito mesolitico Putia I / Claudio Bini e Andrea Pilli, 2001</br>
Böhmer, Helga: Sprachliche Stereotypen im Comelico : ein Beitrag zur subjektiven Dialekterkennung / Helga Böhmer, 2001</br>
Craffonara, Lois: Gibt es einen alten Quadra-Block in St. Martin in Thurn? / Lois Craffonara, 2001</br>
Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 2</br>
Goebl, Hans: Giovan Battista Pellegrini und Ascolis Methode der "particolar combinazione" : ein Besprechungsaufsatz / Hans Goebl, 2001</br>
Kostner, Barbara: ¬Il¬ canto religioso in Val Badia tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 / Barbara Kostner, 2001</br>
Odwarka, Karl: ¬Die¬ Namen des Kalser Tales : (am Großglockner) / Karl Odwarka ; Heinz Dieter Pohl, 2001</br>
Pancheri, Roberto: Lettere inedite dello scultore Giovanni Battista Insom : (1829 - 1832) / Roberto Pancheri, 2001</br>
Richebuono, Giuseppe: Processi criminali dal 1483 alla fine del 600 / Giuseppe Richebuono, 2001</br>
Stolzenburg, Andreas: Zu einem wiederentdeckten Madonnenbild Giuseppe Craffonaras / Andreas Stolzenburg, 2001
Schlagwort:
g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur:
II Z 1.092/23(1999)
Intern-ID:
355222
1538. Fratricidio a Sompunt (Badia) Hofarchiv 25019 e 11879 L’inviato del capitano Christoph Prack trova il cadavere di Pietro di Som punt deposto sulla panca della stube, con sulla fronte una grossa ferita profonda e davanti alla casa per terra un cappello bianco di loden con un lungo taglio ed accanto una stanga sanguinolenta. Il “famèi” gli racconta: Abele tornando da Picolin aveva trovato sul suo ter reno bestiame del fratello Pietro; allora si era messo ad imprecare, afferrando una scure
. Poi in stalla aveva litigato, dicendo al fratello: “Cosa fai? Le tue bestie fanno spesso danno ai miei campi!” Poco dopo il servo aveva visto Pietro per terra bocconi, con sul collo una grossa stanga. Rientrato in casa, l’inviato osserva meglio il cadavere, trovando ancora sulla testa due lividi. Secondo il famèi, Abele avrebbe colpito col rovescio della scure Pietro già a terra e dice che fra i fratelli sorgevano spesso litigi, perché non ave vano ancora diviso i beni. L’uccisore è scappato
in territorio veneto. Su altro foglio Baldassarre, figlio di Pietro, dice che suo padre è stato ucci so senza motivo e supplica di trovare una soluzione per la vedova ed i figli. Il 7 aprile 1540 Abele, confessando di aver ucciso il fratello a causa della divisione dei beni, chiede la grazia, con le firme degli amici Pietro di Picolin giu dice di Tor, Christoph von Colz, Gregorio di Picolin, Abele di Vich; ma la vedo va ed i figli non vogliono sapere di fare la pace con l’uccisore. Mancano altri par