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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 66 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
62 TOPONOMASTICA STORICA (ivi) 111,39) gli stessi nomi : a Mezio dì 8. Pietro, pieve di 8. Maria di castel di Mezio Corona, si decreta in pubblica regola cbe tutti concorrano alla difesa delle acque del Mosso (stavolta anche Nuxii !). Di Mediocorona è detto il suddetto dinasta Giorgio anche nel 1572 (ivi, 13,11). Finalmente compare il vero nome volgare. È in una sen tenza dei consoli e provvisori del comune di Trento dell’anno 1588, 24 marzo, emessa contro Giovanni Faidan di Medio s. Pietro

, che aveva condotto a casa sua del graspato da Medio Corona, (perchè cioè d’ altra giurisdizione) cosa contraria al §. 117 dello statuto cittadino. In base a questo è condannato: “considerando anche che il predetto Giovanni è stato condannato per la stessa causa da quelli di Medio s. Pietro (vulgo Mez Lombardo, come Medio Co rona è detto vulgo Mez Todescho) perchè non ne hanno 1’ auto rità in pregiudizio dei diritti del comune di Trento, perchè tali condanne spettano a questo ed appartengono sìve

in possessorio sive in peti torio da antichissimo tempo senza che vi sia memoria d’ uomo in contrario alla magnifica comunità di Trento. „ (Pro cesso origin. in Archivio Cons. N. 801). Nell’ esame dei testimonii si dice per Mezo s. Pietro anche semplicemente ed in volgare comun de Mea, Essendo che Mezo s. Pietro apparteneva alla giurisdizione dello statuto di Trento, nel linguaggio interno è detto sempre in quest’ epoca Medio sem plicemente, anche Medium o Mezo, e gli vien aggiunto il s. Pietro o Lombardo

soltanto per distinguerlo da Mezo Corona o Mezo Tedesco, che aveva pochi affari col Comune di Trento. 1 * * * * Anche in carte anteriori trovo confermato ciò : in un registro di rendite del 1476 scritto in italiano dalla badessa delle Clarisse di Trento (era Fina di Folgheria) si trova notato più volte un Baldisera. de Mezo, che non può esser che Mezo s. Pietro, che è la forma più pura e naturale nel passaggio dal Medium latino al volgare Mezo. 8 Cosicché si trova nella dizione italiana al fine del

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 64 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
La parecchia porta a quest’ epoca il nome di 8. Gottardo dì Mezio in documento riportato dall’Hippoliti (Cod. Cles , II, 165) all’ anno 1515. Nicolò de Albis, cantore e famigliare di papa Leone X era pievano di s. Gottardo di Mezio ; vessato dai suoi parocchiani viene raccomandato al Vescovo di Trento dal Cardi nale dì s. disegno. Il motivo delle vessazioni ci è schiarito da un altro docu mento del 1515. La chiesa di Mezocorona era data in commenda dal Pontefice, Cosa non nuova allora

. Il pontefice Leone X scrive al Vescovo di Trento nello stesso anno 1515 a fine che procuri che Nicolò de Albis, arcidiacono della chiesa di Trento, rettore parocchiale di s. Maria in Mete, alla quale era unita la cappella dei tre Re (?), non venisse disturbato nel suo possesso, come te meva Nicolò per le minacele di certo Stefano Rossini e del Co mune di detto luogo di Metz, perchè era stato immesso nel possesso della chiesa o cappella (sic) senza il consenso di esso Co mune. L’anno dopo, 1516, Nicolò

de Albis, che era chierico pa- fluvio Silaris.,.. damus. „ Questo lunare presso al Silaro combina perfet tamente con quello a Roverè presso l’Adige. Altro riscontro ci viene riferito dal Signor F, Ambrosi, civico biblio tecario di Trento, che assicura esservi presso a Borgo diValsugana una località presso il Brenta chiamata il lunare che, non è grande tempo, fu ridotta a coltura essendo prima una regione paludosa. Anche la carta del Burgldelmer del 1611 .indica il seno od il lunare ove si fermavano

a Roverè, ma possiamo dire che lo stemma è parlante.. L’ Orsi (Topografia del Trentino, Rovereto 1880) dice che Roverè della Luna era un luogo romano. Vi si trovò una pietra sacra a Nettuno (Corpus Inserip. lat. Berlino 1872, voi. V. n.° 5023) e che sepolcri romani si scoprirono anche nel 1878 nel podere Kreutzehberg (Museo civico Rov), Poco fa vi fu trovata una graziosa lncernefta romana, che fu regalata al Museo di Trento.

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 24 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
dei pili importanti suoi ministeriali, già beneficati dai suoi ante cessori e da lui, e degli abitanti vicini alla loro residenza (perchè tutti i Mez nominati nel documento sono della stessa famiglia), che favorì e legò perpetuamente a sè ed ai suoi successori col concedere loro le terre, di cui già godevano, in vero feudo della chiesa di Trento. Questi primitivi possessori del feudo costituiscono V antico comune o la vienila di Mezocorona, un Bleso mtovo } che durò se coli e che come corpo

fendale dell’ente feudale ottenuto da Egnone dipendette sempre dal Principe Vescovo di Trento quale supremo Signore del feudo* anche quando il paese cambiò governo, che passò cioè da quello del Vescovo eli Trento a quello del Conte di Tirolo. Nulla è detto però che la famiglia dei Mez abbia avuto giurisdizione sopra del nuovo Comune, ma solo il godimento del feudo insieme cogli altri infeudati o vicini. Così siamo giunti a trovare al Comune il nome di Mesa di Corona , che è il più antico per quello

Ulten e dei Piano e si restituì al Vescovo il resto (Bep. 18,5). Riavuto così il Vescovo il castello del Buon Consiglio in Trento, lo dedicò per salvarlo da nuove aggressioni all’ altare di s. Vigilio. A quest’ atto so lenne fatto nel 1277 è presente, fra gli altri, Jacobo pievano di Mezo ( Codice vang. p. 411), che era anche canonico (Hipp. cit. I, 229). Ciò vuol dire che colla separazione di Mezo Corona dal resto di Mezo, fatta da Egnone nel 1271 colla concessione del feudo comunale, non ebbe

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 44 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
40 'toponomastica storica Così crediamo che il Vescovo abbia ricevuto di ritorno la giurisdizione di Mezocorona, non quella di Mezo.s. Pietro, come scrive il Filos. Non ci fu dato venir a sapere con precisione quando dopo quest’epoca il Vescovo la perdette di nuovo, ma sappiamo che il vescovo Nicolò e la Chiesa di Trento ebbero a patire non molto di poi novelli sorprusi dal margravio Lodovico di Branden- burgo, il quale, scacciato da Margherita Maultascli Giovanni di Boemia suo primo marito nel

IMI, sposò la Contessa e per seguitò Nicolò e la Chiesa per la parte da .lui presa in fa vore degli scacciati Lussemburghesi, ed avendo egli rinnovato i tempi dei Main ardi, occupò la città ed il principato di Trento e così anche Mezo Corona, il cui ritorno al Vescovo nel 1339 non è stato cosi che transitorio e precario, ricomparendoci non molto di poi sempre alla dipendenza politica dei Conti del Tirolo. Anche l'Alberti (Annali, p. 231) intende ehe Mezotedesco e non Mezolombardo, lo cita

la piena restituzione dei beni usurpati, fra i quali non è citata la giurisdizione di Mezo Corona, che allora il Vescovo aveva di fresco ricevuta dal duca Giovanni, e che sa rebbe stata nominata nel documento, come è nominata quella usur pata di Königsberg ed il castello di Visione insieme a molti altri. (Alberti, Ann. p. 243 ed altrove). Ed anche la circostanza che vigeva a Mezo Corona ancor lo statuto di Trento, come poco più sopra si notò, conferma. 1’asserto. Ai 10 marzo dello stesso anno 1339

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