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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 50 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
. Lungi dall'essere stato mutuato dai Celti, questo tipo di recipiente e riconducibile in tutta evidenza alla ripresa ed elaborazione in proprio di forme italiche, qua- li ad esempio i cosiddetti stamnoi a due anse che conosciamo dal territorio etrusco e italico. Nei primissimi vasi di questo tipo (p. es. quelli del colle denominato Piperbühel sul Renon) la fattura dei manici e significativamente ancora quella di un'ansa aperta verso Talto, mentre nei manufatti di epoca piü tarda i manici sono

strato di parecchi centimetri di spessore con tracce d'incendio di colore rosso-arancio. In alcuni casi si sono potuti individuare resti di un focolare. In una delle abitazioni messe in luce sul colle detto Buenland a Brunico si potrebbe forse scorgere una "capanna di tessitore" in ragione del gran numero di pesi da telaio piramidali rinvenu- ti. Oltre che sul colle Buenland, e probabile che abitati della tarda etä del Ferro sorgessero anche a San Lorenzo-Sebatum, a San Loren- zo-piazza della chiesa

parrocchiale, sul colle denominato Hinterbichl a Casteldarne e su quello detto "Galgenbühel" a Rasun di Sotto. In Val Pusteria un orizzonte insediativo preromano recente (I secolo a.C.) si delinea grazie alle ultime evidenze di scavo sul colle detto Stöcker Stole presso Fassine e San Lo renzo-Sebatum ("sottopasso"). Diversamente dalle piccole capanne del colle denominato Buenland, le abitazioni della tarda etä del Fer ro della Stöcker Stole e di Sebatum erano case spaziose con basamento costituito da gigan

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Stelvio : compendio di notizie ; (Stelvio-Gomagoi-Trafoi-Solda)
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Seite 109 von 150
Autor: Della Rosa, Franco / Franco della Rosa
Ort: Amelia
Verlag: Gruppo ricerca fotografica
Umfang: 142 S. : Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 135 - 137
Schlagwort: g.Stilfs ; s.Heimatkunde
Signatur: II 151.737 ; II 148.392
Intern-ID: 119949
Königsspitze. Königsjoch , Passo Zebrü, Colle Pale rosse. Königsspitze. La piü bella e la piü famosa fra le cime di questo gruppo; si arriva senza grandi difficoltä alla cima del versante italiano di val Cedeh, in 5 o 7 ore, partendo dalla baita del Forno, dove conviene pernottare. Nello stesso tempo, e fors’anche ad eguali condizioni di gambe e di neve si compie l’ascensione dal Colle di Palerosse per il gran canale assai ripido che discende diritto verso val Zebrü dalla seconda cima

(1), di poco piü a nord della prima e riunita a questa da una piccola cresta a forma di G colla concavitä rivolta alla valle di Sulden. Una strada non sempre praticabile e certamente la piü difficile e quella diretta dal Sulden ferner per la Königsvand. L’a scensione del König dal versante di val Zebrü (Colle Pale rosse ) si puö fare anche partendo dalla capanna in val Zebrü attraversando la vedretta della Miniera, richiede da sei a sette ore almeno. Königsjoch. E la strada favorita degli alpinisti

tedeschi per la salita del König; molto ripida, richiede qualche precauzione nella discesa. dal passo si scende a Sulden (S. Gertraud) in poco piü di 3 ore. Passo Zebrü. Forma la comunicazione piü diretta fra val Zebrü e val Cedeh. II colle fra la Cima di Pale rosse e il Monte del Forno e formato da due passi separati da un leggero rialzo della cresta, piü un terzo alquanto piü alto verso il Monte del Forno. Conviene, tenendosi alti in val Cedeh, raggiunger quest’ultimo passo quando si voglia scendere

alla Baita del Pastore in val Zebrü pas- sando pei Castelli , ed attraversando la valle soltanto, dirimpetto alla Baita; dagli altri due si arriva invece piü comodamente alla strada della miniera per la quäle si puö raggiungere la nuova capanna senza scendere fino allo sbocoo del rin mare. Circa 2 ore 1x2 dalle baite del Forno al passo. Colle Pale rosse. Puö essere una strada abbastanza comoda tra val Cedeh e la nuova Capanna quando s’abbia l’avvertenza d’evitare, come s’e giä detto, il Colle della

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 86 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
bronzo rinvenuta a Schloss Enn e conservata oggi presso il Museo Civico di Bolzano. Le condizioni del ritrovamento sono ignote e cosi non possiamo inquadrare questo ritrova- mento. 28 L’impressione comunque che nell’ambito del colle del castello sorgesse un'in- sediamento popolato lungo un ampio arco di secoli ne esce rafforzata (vedi sopra). Non troppo distante nel tempo dovrebbe essere anche la punta (o il puntale) di lancia in bron zo dal territorio di Egna che e conservata al Museo

il colle di Castelvetere che si trova poco piü a Sud rispetto all'insediamento di Vadena, sulla riva opposta del fiume. E ad esempio nota da Castelvetere una fibula a navicella del VII-VI secolo a. C., mentre ad un momento piü avanzato (IV-III a. C.) ap- partiene un secondo esemplare di fibula Certosa rinvenuto alla base del versante meri- dionale del colle. 30 Frequenti sono tra i reperti di Castelvetere le presenze di ciotole a parete erta con de- corazioni a ramo di pino del tipo Fritzens, e ancor

piü di ciotole con profilo ad S, decorate con allineamenti verticali di rombi impressi, le cosiddette tazzette di tipo Sanzeno. Alcuni chiari esempi di imitazione della cosiddetta ceramica etrusco-padana (ciotole emisferiche con piede ad anello e tracce di pittura rossastra) dimostrano che il colle fu estesamente po polato anche in quest’epoca. In particolare dove piü tardi sorse la chiesetta di San Vigilio (Santa Barbara) negli strati piü profondi a contatto con la roccia si riconobbero lembi

di pavimenti di capanne con reperti ceramici in posto attribuibili a questo periodo. Non e poi un caso che uno dei rarissimi esempi fino ad oggi resi noti di ceramica greca in Alto Adige provenga dal colle di Castelvetere, che sorse presso le rive del fiume Adige ed evidentemente particolarmente aperto ad influssi di tipo commerciale pro- venienti da Sud. Si tratta di un bordo di kantharos del tipo Saint-Valentine (tav. VI. 3a-3b). 31 Non meno interessante e il ritrovamento nell’ambito deH’insediamento

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1999
Brennero : storia di un paesino e di un valico internazionale = Brenner : Bergdorf und Alpenpaß
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Seite 273 von 344
Autor: Trenkwalder, Alois / Alois Trenkwalder
Ort: Brenner
Verlag: Marktgemeinde Brenner
Umfang: III, 338 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. und ital.
Schlagwort: g.Brenner <Ort> ; s.Heimatkunde<br>g.Brenner <Ort> ; z.Geschichte
Signatur: III 165.932
Intern-ID: 183336
268 parroco a Fortezza dall’l. 10.1928 al 1937, parroco a Vipiteno dall’1.9.1937 al 1958, dal 1950 decano di Vipiteno, curato provvisorio a Chiesa S. Maria presso Dobbiaco nel 1958, morto F11.3.1968 come beneficiato provvisorio ad Albes. 1928-1931 La parrocchia rimase vacante e fu provveduta dalla parrocchia di Colle Isarco. Fu provvisorio il parroco di Colle Isarco Alois Lechner (nato a Zaunhof il 30.11.1877, ordinato sacerdote il 29.6.1902, parroco di Colle Isarco dalF 1.8.1917 fino alla sua

morte il 14.4.1938). Il servizio al Brennero fu amministrato in modo particolare dai cooperatori di Colle Isarco Johann Prenn, Josef Obergasser ed Alois Falk. 1931-1938 Alois Falk, parroco, nato a Terento il 30.5.1901, ordinato sacerdote il 29.6.1925, cooperatore provvisorio a Vandoies di Sotto dalF 1.8.1925, cooperatore a S. Lorenzo di Sebato dalF 1.10.1925, cooperatore a Colle Isarco dalF 1.7.1930, parroco al Brennero dal 15.11.1931, parroco a Colle Isarco dalF 1.9.1938, parroco e decano

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 146 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
I luogo delle esecuzioni sotto Casteifeder, con laforca. Disegno eseguito dallo «scultore ed architetto» Antonio Giu seppe Sartori per documentare la grande alluvione del 1772. A sinistra il ponte di legno sul rio Schwarzenbach pres- so Ora; dietro il crocifisso campestre appare una cava ai piedi del colle di Casteifeder e, sul promontorio, il patibolo. Allora fra il crocifisso e Vill la strada era lambita dall'Adige e rimase quattro piedi (circa m 1,30) sotto il livello dell'acqua straripata

dell’abitato e si chiamava «Galgenbühel» o colle della forca. Nel distretto di Egna troviamo due patiboli, uno nei pressi di San Floriano ed uno sul colle di Casteifeder. 23 Di quest’ultimo riferisce espressamente un documento del 1367 dell’archi- vio parrocchiale di Ora; in una controversia sorta fra Egna, Montagna ed Ora per decide- re a chi toccasse l’onere di mantenere la strada in localitä Rosslauf, si dice che essa «presso Sint Aue oder Clause» si trovava sotto il colle della forca. Il documento

rivela che sul fondovalle esisteva una strada di collegamento fra Vill e la chiesa di san Pietro di Ora; stando ai toponimi citati il colle della forca si ergeva sul versante ovest della collina di Casteifeder. Il toponimo Cinte (da Sint) si e conservato per il prato fra la vecchia chie sa di Ora e l’Adige; la «chiusa» era certo ove il fiume sfiorava la collina. Malfer giunge alla stessa conclusione: «La forca si ergeva su un contrafforte sottostante le volte in rovi- na di Casteifeder.» 24 In una

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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 55 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
sull'altura fortificata di Lavant, sul ver- sante opposto della vallata, e vi edificarono una chiesa. Del resto, su questo colle era sorto un insediamento abitativo giä nel III secolo. Anche la popolazione di Sebatum abbandonö definitivamente il fondovalle nel V secolo per ritirarsi sul colle di granito, naturalmente ben protetto, del Burgkofel, nella frazione di Cam- polino, che sul lato nord fu ulteriormente for- tificato con un imponente vallo di sbarramen- to. Lassü essa rimase in tutta evidenza dalla

sul colle esistesse anche una piccola chiesa, la cui ubi- cazione e perö ancora sconosciuta. Puö darsi che sorgesse nel punto piü alto della dorsale. La sua esistenza e probabile, dal momento che una comunitä cristiana e attestata a San Lorenzo di Sebato almeno dai primi del V se colo. A metä degli anni Novanta, durante i lavo- ri per la posa di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti nelbattuale chiesa parroc- chiale di San Lorenzo di Sebato, nell'area del coro ci si e imbattuti nelle

fondo "Hofer". Una chiesa paleocristiana o altomedie- vale e ipotizzabile, con una certa probabili- tä, anche sul colle roccioso di San Pietro in Monte che sovrasta Santa Maria. Sebbene, a dire il vero, nella chiesa riedificata recente- mente sopra le rovine dell'antica costruzione non siano state trovate tracce di un edificio preesistente, le tombe contenenti scheletri e i frammenti ceramici casualmente scoperti nel 1995, durante lo spianamento di una "via di meditazione", sul ripido pendio circa

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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 44 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
quelli di tipo ter- razzato e di fondovalle. Per quanto riguarda le strutture abitative, finora disponiamo soltanto di pochi dati, relativi agli scavi di Castelbadia e del colle denominato Buenlandbühel presso Brunico. Da essi emerge che le case erano pre- valentemente in legno con una struttura del tipo a castello; talora, specialmente nelPantica etä del Bronzo, i muri poggiavano su un basa- mento in pietra a secco. All'interno sono stati individuati qua e lä focolari tondi oppure ova- li d'argilla

ancora incerti se si trattasse di im- pianti difensivi o di luoghi di culto. Le rovine di pietra sul pendio nordoccidentale del colle detto Grande Pipe di San Giorgio sembrano invece riconducibili non tanto a un vallo di- fensivo quanto al crollo di muri di abitazioni e di terrazzamenti. Il grosso dei reperti provenienti da inse diamenti dell'etä del Bronzo e dato da cocci ceramici. Le stoviglie domestiche cotte su un mucchio di stipa o in semplici forni a tem- perature relativamente basse erano per

presso San Giorgio e sul colle di Castelba dia. Al pari dei chicchi carbonizzati di grano, orzo e miglio, conservatisi talora nei focolari dell'etä del Bronzo, essi sono chiari indizi del la coltivazione in loco di cereali. Un'ulteriore prova della mietitura del grano e fornita da lame in selce finemente ritoccate, che spesso rivelano una cosiddetta lucentezza da falce. Essa deriva dal lungo uso che ne e stato fatto per tagliare cereali o erba ricchi di acido sili- cico. Il frammento di una falce

in bronzo e stato recuperato casualmente sul "Burgstall" presso Maranza nella bassa Val Pusteria. Insieme alla coltivazione di cereali, un pilastro sostanziale dell'economia dell'etä del Bronzo era rappresentato dall'allevamen- to di animali. Le numerosissime ossa animali che sono state ritrovate durante gli scavi sul colle di Castelbadia indicano che gli uomini dell'etä del Bronzo ivi insediati allevavano an- zitutto pecore, capre e buoi, ma tenevano an che maiali. Anche il cane domestico figura fra

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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 381 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
in Val Casies sul versante non esposto al sole, da Mooswald a Planca di Sotto, faceva originariamente ca- po, per la cura d'anime, al monastero di San Candido. Nel 1137 circa, con Pistituzione del- le pievi della Val Pusteria, il versante in ombra della valle fu assegnato alla pieve di Dobbiaco, mentre il versante opposto, da Rotmoos a Te sido, venne a dipendere dalla pieve di Tesido (giurisdizione ecclesiastica dei vescovi di Bres sanone). Colle, San Martino e Santa Maddale- na furono istituite

in parrocchia nel 1891. Chiesa parrocchiale di San Nicola a Colle Storia della parrocchia e della cura d'anime Nel 769 il duca Tassilone III di Baviera cedette all'abate benedettino Atto di Scharnitz la par te orientale della contea pusterese, delimitata a ovest dal corso del Rio di Casies, che entrö Alla pieve di Tesido faceva capo una stazione di cura d'anime detta "Sanct niclas zu püchl" (San Nicola a Colle); un documento del 1334 menziona, in effetti, una chiesa di San Nicola "a Colle" ("zu bühel

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1999
Proveis am Deutschnonsberg und Kurat Franz X. Mitterer
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Seite 429 von 647
Autor: Marzari, Walter / Walter Marzari
Ort: Wien
Verlag: Österr. Landsmannschaft
Umfang: 639 S. : Ill., Kt.. - 2. Aufl.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text teilw. dt., teilw. ital. - 1 Aufl. im Verl. Hollinek, Wien
Schlagwort: g.Proveis ; s.Heimatkunde<br>p.Mitterer, Franz Xaver ; g.Proveis
Signatur: II 165.069
Intern-ID: 177484
Mit schöngeschwungener, steinerner Bogenführung überbrückt die Straße die kleine Eintiefung zwischen dem Randwall des Mittelgebirges im Hügelzuge von Hippolyt und der mächtig sich aufwölbenden Kuppel des Colle di Tesimo, der der Platte des Mittelgebirges aufgesetzt ist. Von diesem Viadukt aus tut sich uns eine ganz andere Welt auf, die Welt des Kleinen, des Idyllischen, Lieblichen, Engerbegrenzten: eben die Tafel des Mittelgebirges, in dessen mittlerem Teil Narone wir jetzt eingedrungen

sind, gekennzeichnet durch die schwellenden Rundungen eines dichten Kastanienwaldes, in die Gehöfte mit Feld- und Wiesenplätzen hineingebettet ruhen. Wie ein breiter, üppig grüner Gürtel legt sich dieser Igelwald um den Fuß des Colle di Tesimo, der sich engbehaart von Nadelgehölz in die Himmelsschale hineinkurvt. Im Süden draußen stemmt sich der klobige Viereckkasten des Castel Lingua di Gatto auf, davor das Kirchlein des hl. Martin und etliche Häuser des Burgendorfes Prisciano. Zwischen dem und uns hebt

sich der rote Zwiebelturm des stattlichen Dorfes Tesimo aus dem Grün der Obstbäume, stößt der wuchtige Chorbau der Kirche in die Fläche hinaus, umherdet von den schindelbedachten Häusern. Das Bild schließt der öd-struppige Hügel von Hippolyt ab mit seinem Kirchlein als einzigen Schmuck. Bevor die Straße nun sich anschickt, den Hang des Colle hinanzusteigen, sendet sie beim stilrechten Einräumerhaus einen breiten Arm nach Tesimo ab, kreuzt dann den Weg von Foiana her, durchsetzt den Kastanienring und erfreut

uns durch ihr Höherstreben mit einer immer breiteren Dolomitenschau: dem Latemar hat sich die schöngliedrige Kette des Catinaccio angeschlossen und andere bizarren Formen tauchten bald beiderseits von diesen aus den Vorbergen empor. Gräben und kleinere Rünfte überwältigt die Straße wie spielend auf feinbogigen Durchlässen und tritt auf hoher Untermauerung in den Nadelhain des Colle. Ab und zu gewährt der dichtstämmige Wald gütigst Durchblicke auf die Mittelgebirgsplatte. Man findet z.B. Tesimo sich zu Füßen gelagert

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Seite 89 von 750
Autor: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Ort: Egna
Verlag: Verein für die Ortspflege
Umfang: 740 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Signatur: II 153.498
Intern-ID: 135678
fiu- me e ripido pendio occidentale del colle. Questo passaggio spiegherebbe anche i due mi- liari di Valente e Graziano e rispettivamente di Flavio Costantino e Crispo 36 rinvenuti in un accumulo di macerie presso la chiesetta di Santa Barbara, e rispettivamente piü in basso cioe non lontano dal maso detto Ferienheim. La stazione stradale stessa Reinecke la volle collocare in origine in qualche punto della piana adiacente, mentre sarebbe stata spostata di necessitä sulla collina di Castelvetere

si doveva estendere sulla sommitä del colle sarebbe stata cancellata dalle costruzioni del castello databile, secondo questo autore, al pieno Medioevo. L’insediamento romano sarebbe stato distrutto nel corso del V secolo mentre non vi sarebbe secondo Reinecke prova che il castrum Ennemase (Endidae-mansio), nominato da Paolo Diacono per l’anno 590, necessariamente si trovasse sulla collina di Castelvete re: soltanto il ritrovamento (che negli anni venti ancora mancava) di tombe di epoca me- rovingia

avrebbe reso possibile la localizzazione del castrum. Quanto alle rovine della chiesa, gotica nella veste architettonica piü recente, di Santa Barbara, Reinecke nutriva dubbi che essa potesse avere qualche diretta relazione con la chiesa dell’insediamento tardoromano, in se stessa senz’altro ipotizzabile in qualche punto del colle. Si rimane ancora oggi impressionati per l'ampiezza e la sicurezza della ricostru- zione che Reinecke fa di un paesaggio storico 37 anche i 70 anni trascorsi dalla visita di

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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 48 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
menti ossei rinvenuti nei luoghi di culto al- pini non appartiene ad animali ma a esseri umani, si pone l'interrogativo se il cumulo di ossa ivi ritrovato non indichi forse, oltre che un luogo di culto, anche una necropoli. Oltre che a Rasun di Sotto, sul lato sudoc- cidentale del colle denominato Sonnenburger Kopf, presso San Lorenzo di Sebato, in Val Pu- steria sono documentati luoghi di culto anche sulla Zienleite presso Terento e sul Pirstall fra Terento e Vandoies di Sopra. Accanto

centinaia di oggeti d'ornamento in bronzo perlopiü spezzati e parecchie asce in bronzo frammentate. Nei reperti venuti alla luce a Vandoies di Sopra si tende a ve- dere generalmente un deposito di metallo usato, nascosto e per qualche ragione non piü dissotterrato, di un fonditore di bronzo. Purtroppo le circostanze che hanno portato al rinvenimento di un altro "deposito di me tallo" hallstattiano, portato in luce solo pochi anni fa sul colle denominato Kronbühel fra Castelbadia e Fassine, che accanto

zeno e localizzabile a San Lorenzo di Sebato, nell'area intorno al colle Sonnenburger Kopf (probabilmente la Sebatum preromana). Qui intorno alla metä del I millennio a. C. ha pro babilmente visto la luce una sorta di centro di potere, come evidenziano, non in ultimo, i reperti venuti alla luce, in particolare parti di preziose stoviglie etrusche in bronzo simili al materiale rinvenuto nelle tombe principesche dell'area nordalpina databili ai primordi della cultura di La Tene. Altre testimonianze

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Kategorie:
Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Seite 52 von 631
Autor: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed. Athesia
Umfang: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III 278.186
Intern-ID: 517893
bile che l'antica preminenza di Sebatum trovi espressione nel duplice concetto di "civitas Seavatum et Laiancorum". A differenza deH'insediamento urbano piü o meno chiuso di Aguntun, Sebatum era una classica stazione di sosta ( mansio ) che si estendeva lungo la direttrice principale della Val Pusteria ed era prowista di strutture inse- diative in piü punti: quelle nell'area del colle denominato Sturmbühel, quelle ubicate sul fondo Steger-Savoy e al di lä del ponte fra il pendio terrazzato

conosciuto come Sonnen burger Weinleite e il fiume Rienza. Nonostan te il carattere rurale dell'insediamento, l'abi- tato dotato di un ponte presentava alcune costruzioni degne di nota, come il cosiddetto mcicellum sulla sponda destra della Rienza - un edificio lungo 60 metri e largo 25 che non ha eguali in tutta Italia, e non solo nell'arco al- pino. Un'altra costruzione insolita, a pianta ottagonale, e stata portata alla luce sul pendio terrazzato settentrionale del colle detto Sturm bühel. A tutt'oggi

) spingendo- si fin dentro le vallate laterali (ad es. Molini di Tures): casali e masi contadini che non vi- vevano solo in regime di autarchia ma che, molto probabilmente, rifornivano di prodotti agricoli - carne, latte, cereali, lana, lino e mie- le - anche gli abitanti del fondovalle. I dati e ritrovamenti di cui disponiamo sembrano in- dicare che alcuni insediamenti della seconda etä del Ferro - per esempio quelli sulla terrazza occidentale del colle denominato Sonnenbur ger Kopf - esistessero ancora

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