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Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Seite 46 von 50
Autor: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 47 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Signatur: II 264.315
Intern-ID: 488251
— 45 — al nominato Ufficio Circolare il suo Operato, con quattro di segni, uno del pianoterra e annessa chiusura, uno del primo piano uno del secondo, nonché uno del profilo. Per questo lavoro al Caminada vennero liquidati fior. 128.26. Da un preventivo dell’epoca si rileva che la ripristinazione del convento allo scopo primitivo, avrebbe cagionato al governo una spesa di fior. 17331.34, tanti erano i guasti che aveva subito.( ! ) Sembra che il governo pensasse davvéto a restituire alle suore

il monastero occupato. Da una 'lèttera ih data 11 gennaio 1804 del vice capitano circolare Giuseppe de Martini all’i. r. go verno risulta che questi proponeva che il lavoro di ristauro del monastero, non venisse affidato alle suore e che queste rilascias sero un reversale, che in futuro non esigeranno altri importi dal governo per il mantenimento del loro fabbricato. Con altra lettera 19 settembre s. a. prega si procuri tosto incominciare la rifabbrica, essendo la condizione delle suore dav vero assai

Agostiniani, i Filippini, le Clarisse (-), i Carmelitani, i Canonici Regolari di S. Michele al l’Adige, finalmente nel 1808 ottennero la restituzione del loro monastero, ridotto pur troppo in istato deplorevole dopo dodici anni di continui acquartieramenti di truppa. Le suore fecero eseguire a loro spese i ristami e ai 3 set tembre di quell'anno tornarono ad occuparlo. Venne riaperta al pubblico anche la loro chiesa, dove il giorno successivo venne (9 Lettera 14 luglio 1802 del barone Pizzini vice

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Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
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Seite 5 von 50
Autor: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 47 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Signatur: II 264.315
Intern-ID: 488251
ai 19 febbraio 1701. Nel novembre 1714 fu collocato a Rovereto presso il dottor Felice Salvetti per apprendere i primi rudimenti del latino. Dopo tre anni passò a Verona presso Antonio Savio a S. Giorgio, ove terminò gli studi necessari per venire accolto in quel Seminario, dove entrò l'anno 1721. Ordinato sacerdote nel 1725, due anni appresso passò a Rovereto convivendo coi suoi cugini, quale amministratore delle loro sostanze ( i ). Durante la sua dimora a Rovereto don G. B. Betta ebbe agio

di compilare un grosso volume in forma di giornale o diario, punto pensando die il suo libro gli sopravvivesse e venisse dopo un secolo e mezzo sfogliato dalla curiosità di un cronista. Infatti in esso trovansi dì per dì registrate con tutta esattezza le più disparate notizie, assieme a memorie personali, annotazioni di af fari, spese ed incassi fatti, appunti meteorologici, epidemie, pas saggi di truppe ecc. Fra queste memorie ( 2 ) il Betta registrò molte notizie rela tive alla parte da lui avuta nella

fondazione del monastero Sale siano di Rovereto e all’andamento del medesimo: notizie che fu nostra cura di raccogliere ed ordinare, completando per quanto fu possibile il lavoro con quanto si potè rinvenire nell'Archivio Municipale, nella Biblioteca Comunale, negli Archivi della Veti, Fabbrieieria di S. Marco, nei documenti di vecchie famiglie Rove ntane e nell’i, r. Archivio di Stato in Innsbruck ecc. ecc. Fino dal 23 settembre 1735 don G. B. Betta fece pervenire ad una pia donna, la vedova Agnese

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Kategorie:
Recht, Politik , Religion, Theologie
Jahr:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Seite 24 von 32
Autor: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 32 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. und ital.
Schlagwort: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern-ID: 331945
, vi transitarono 1 1.1 16 fra ebrei, avversari politici, zingari, partigiani, militari italiani, prigionieri, sbandati, disertori, ostaggi, indiziati di reati co muni 2. Fin dal marzo del 1943 il co mandante del Lager di Reichenau, Moti, aveva compiuto alcune ispezio ni per predisporre l’apertura, e la località era stata prescelta dal capo della Sicherheitspolizei e del Sicher- heitsdienst in Italia, Wilhelm Harster. Esso fu allestito in due capannoni del l’esercito abbandonati dopo l’8 settem bre; oltre

caserma di Maia Bassa, i reclusi erano circa 400, a Cer tosa 50. 11 21 luglio 1944 furono tra sferiti a Bolzano da Fessoli circa 80 tra prigionieri politici ed ebrei, ma la prima immatricolazione di Bolzano documentata é la nr. 81. dell’8 agosto. In seguito furono portati a Bolzano, con gli autobus dell’Azienda Munici pale Milanese, anche gli ebrei lombardi, piemontesi e liguri. Testimonianze Scrive Enrico Zamatto: "Giungemmo nella notte al Campo di concentramen to di Bolzano e dopo l’appello noi

ebrei fummo messi in un piccolo blocco, al mattino ed alla sera veniva data una ciotola di acqua calda dove vagava qualche chicco di orzo; sì passa la gior nata sdraiati su dei tavoli di legno, non ci si muoveva e d’altra parte dopo qual che settimana di totale digiuno si co minciava a ridursi male, solo due vol te al giorno si andava all’appello al mattino prestissimo si faceva un im menso quadrato assieme alle migliaia di altri prigionieri de! campo e biso gnava stare anche un’ora fermissimi

entrava li quasi sempre vi andava a morire, perché li pare non vi fosse neanche l’acqua per bere, ma solo le torture praticate da certi giovanissimi ucraini. Mia zia fu messa in quelle cel le, dopo essere stata rapata a zero, doccia gelida; non vi mori perché una dottoressa di Milano (l’ho saputo solo in questi giorni) la fece trasportare nei blocco, dove moré; io, quando lo sep pi, vi andai e sotto la sua testa vi era no dei pezzi di pane che divisi con mio papà; la sua morte ci aiutava a vivere

leggere, in brande di legno come sulle barche, con materassi che erano borse riempi te di legno o di segatura. Non aveva mo né biancheria da letto né cuscini, solamente due coperte...Alle 5.30 (in inverno alle 6.30) il guardiano ci chia mava con un fischietto; ci davano mez z’ora per lavarci, vestirci con l’unifor me di lino che aveva una croce colora ta sul dorso e fare colazione, poi vi era l’appello di circa 20 minuti per con tarci, ed infine andavamo al lavoro. Parte dei prigionieri lavorava nei

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Kategorie:
Recht, Politik , Religion, Theologie
Jahr:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Seite 23 von 32
Autor: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 32 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. und ital.
Schlagwort: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern-ID: 331945
presenti a Merano dovettero lasciare l’Italia, perché ebrei stranieri. Altri divennero "stranieri", perché, in forza delle stesse disposizioni, perdettero la cittadinanza italiana, avendola acquisita "solo dopo il 1919" (né avrebbero potuto, come nessun al tro altoatesino, acquisirla prima di quella data, in cui questa provincia fu annessa all’Italia!). Molti, pur non direttamente colpiti dal decreto di espulsione, furono tuttavia 0 talmente privati delle possibilità di lavoro, o feriti moralmente

Federico Steinhaus Il 12 settembre del 1943, dopo soli quattro giorni dall’assunzione dei pie ni poteri da parte dei nazisti a seguito dell’armistizio firmato dall’Italia, il Brigadefùhrer delle SS Karl Brunner, inviato in Alto Adige da Himmler già nel 1939 quale massimo responsabile delle SS, per coordinare l’opera dei nazisti nel periodo delle opzioni, ordinò ai responsabili locali della Arbeits- gemeinschaft Deutscher Optanten, l’organizzazione che operava per in durre i sudtirolesi

"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei

nella loro dignità d’uomini, oppure anche intui rono subito in queste misure il presa gio per quanto di tragico sarebbe se guito, sa che preferirono lasciare su bito l’Italia. In non molti, che erano stati risparmiati dalle citate misure antisemite del 1938, comuni a tutto il Regno, furono a loro volta colpiti dalle speciali disposizioni emanate dalla provincia di Bolzano dopo il 1939 (anno degli accordi italo- tedeschi per le opzioni), le quali - die tro pressioni delle locali Commissioni naziste

- proibirono il soggiorno in Alto Adige agli ebrei stranieri, a quelli cui era stata abrogata la cittadinanza ed altre categorie ancora (persino italiani di vecchie province, non appartenenti alla "razza ariana", furono colpiti da speciali limitazioni o divieti di soggior no nella provincia). Nel 1940 parecchi ebrei vennero arre stati, poi, dopo qualche giorno, rila sciati. Si vede, da quanto si é creduto utile tratteggiare, come il numero de gli individui di "razza ebraica" presenti a Merano si fosse

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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik , Religion, Theologie
Jahr:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Seite 26 von 32
Autor: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 32 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. und ital.
Schlagwort: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern-ID: 331945
guerra il compagno delle mia vita. Gilardi aveva organizzato sapientemente 11 soccorso esterno, cer to per noi delle celle estremamente più diffici le . Dopo la sua cattura numerose persone ancora continuarono il delicato rischioso lavoro. Per tut te ne nomino tre : Franca Turra , Siena B orivi c ini, Giuseppe Bombasaro , viven ti a Bolzano, cariche di anni e di lucida memoria. Ora il compito generale non è quello di “celebra re ” - bando alla retori ca- ma di ricordare , di partire dalla memoria sto

hanno fatto conoscere le loro drammatiche esperienze in un campo di concentramen to nazista. Il campo di concenti’amento di via Re sia fu aperto nel lu glio 1944, dopo la chiu- Ee Ila lasca sura del campo di Bossoli, nel modenese. Furono uti lizzati capannoni del ge nio militare italiano, ab bandonati dopo 1 ’ 8 set tembre e trasformati in “blocchi” - grandi cameroni con file di gia cigli a castello - in cui via via venivano stipati a centinaia, nel susse guirsi di spedizioni nei campi d ’ oltralpe

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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik , Religion, Theologie
Jahr:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Seite 14 von 32
Autor: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 32 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. und ital.
Schlagwort: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern-ID: 331945
na di quegli anni, che concorse inol tre a determinare condizioni politi che e materiali tali da rappresentare le premesse per l’eliminazione fisi ca degli ebrei presenti ne! nostro pa ese, attuata dai nazisti dopo E 8 set tembre 1943, con la complicità at tiva delia RSS. Nei periodo 1938-1943 si verifica rono nelle principali città italiane gravi manifestazioni di intolleran za antisemita dirette contro perso ne e luoghi di culto, come docu mentano i materiali raccolti in que sta sezione. Appare arduo

rilevare come i comportamenti oscillassero dal- l’ostilità tipica degli antisemiti con vinti o dei profittatori opportunisti fino a quella indifferenza acquiescente e al silenzio colpevo le che diedero alle misure razziste una sorta di legittimità. Certe cir costanze - come la rincorsa ai posti di lavoro liberatisi in seguito alla ‘arianizzazionc’ di interi comparti, economici - resero evidenti inoltre se non l’ostilità perlomeno l’insen sibilità e l’opportunismo che accompagnarono la discriminazio

nelle regioni cen tro-meridionali, scelte per la lonta nanza. da centri di importanza mili tare, per la scarsa densità abitativa e ’per la minore politicizzazione della popolazione. Dopo fa caduta delia dittatura mussoliniana, nel lu glio 1943, il governo Badoglio, seppure con molta lentezza, prese le misure necessarie per la scarcerazione degli internati italia ni. e, solo nei settembre, quelle per la. liberazione degli stranieri. In se guito, mentre i campì di interna mento dell’Italia meridionale

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Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
-1818
¬La¬ religione in ispiegazioni, e dialoghi secondo l'ordine del catechismo prescritto negli stati imp. reg. austriaci ; Vol. 1
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Seite 127 von 204
Ort: Trento
Verlag: Battisti
Umfang: VI, 196 S.. - 1. ed. ital.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: s.Katechismus
Signatur: II 101.208/1
Intern-ID: 234424
Maria e Giuseppe dovendo portarsi in Betlemme a farsi inscrìvere, non trovarono posto nell'arhergo a motivo della moltitudine de' forestieri. Appena nato Gesti, Dio fece per mezzo d’un' Angelo an nunziare la di Lui nascita a' pastori, e per mezzo di una stella ai tre Magi dell' oriente, I pastori , ed anche i Magi, vennero ad adorare il fanciullo , ed i tre Magi gli offrirono oro, incenso, e mirra. L ottavo giorno dopo la nascita il fanciullo fu cir concìso, e nomato Gesù. Dopo quaranta giorni

fu presentato nel tempio a Gerusalemme , e Maria venne purificata. Infanzia e gioventù di Gesti. Quando il Re Erode ebbe inteso, che Gesù era nato qual novello Ile de' Giudei, cercò di ucci derlo : imperocché soffrir non voleva un altro Re de' Giudei. Ma Giuseppe per comando di Dio pre se Gesù e sita madre , e fuggì in Egitto. In frat tanto il Re Erode fece uccìdere tutti i fanciulli di dite anni in giù. Dopo alcuni anni ritornò Gesù dall’Egitto in Galilea nella città di Nazaret, ove era soggetto a’suoi

Genitori, e cresceva in età,- sapienza e grazia presso Dio e gli uomini. Nel duodecimo anno di sua età i suoi Genitori lo per dettero a Gerusalemme, e dopo tre giorni lo tro varono , che insegnava nel tempio. Predicazione di Gesù. Gesù visse presso i suoi Genitori per trent’ anni affatto nascosto , e sconosciuto, Intanto aveva Gio vanna Battista , come precursore di Gesù Cristo,, incominciato a predicare la penitenza , ed a pre parare i cuori a ricevere la dottrina di Gesù Cri sto. Gesù Cristo stesso

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Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
-1818
¬La¬ religione in ispiegazioni, e dialoghi secondo l'ordine del catechismo prescritto negli stati imp. reg. austriaci ; Vol. 1
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Seite 179 von 204
Ort: Trento
Verlag: Battisti
Umfang: VI, 196 S.. - 1. ed. ital.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: s.Katechismus
Signatur: II 101.208/1
Intern-ID: 234424
anche èri Cielo, Mai, 16, 18. Con queste parole fece Cristo a Pietro la più solenne: promessa , che dopo la sua partenza voleva dargli la pienezza della podestà sopra la congregazione di tutti i fedeli cristiani. Oltre di che avvicinandosi il tempo della par tenza di Gesù da questo mondo , egli prega il suo celeste Padre per tutti, che li volesse tener fermi nella fede, ed in particolare per Pietro, affinchè giammai non venga meno la sua fede, SLinone , dis- segli j Siino ne , ho pregato per

te , che non venga meno la tua fede \ e tu convertito , che sarai , cori -»■. ferma i tuoi fratelli , Lue, 2 2, 2 5, Finalmente Cristo anche dopo la gloriosa sua Risurrezione comparve agli Apostoli lungo le rive del mar# di Tibenade ? mentre erano occupati nel la pesca , e Io confermò Capo universale della sua Chiesa dopo averlo dimandato per ben tre volte , se lo amava: Simo ne , disse* figliuolo di Giovan ni 3 mi ami tu più di questi altri i Rispose Pie- tro ; Sì , Signore y voi lo sapete ch'io

vi amo, Pasci , soggiunse Gesù, £ miei agnelli, Dopo un piccolo intervallo chiedete di nuovo a Pietro : Si- mone figliuolo di Giovanni 9 mi ami tud E Pie tro: -iSì, Signore 3 voi sapete eli io vi amo . E Gesù ■

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