¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
presenti a Merano dovettero lasciare l’Italia, perché ebrei stranieri. Altri divennero "stranieri", perché, in forza delle stesse disposizioni, perdettero la cittadinanza italiana, avendola acquisita "solo dopo il 1919" (né avrebbero potuto, come nessun al tro altoatesino, acquisirla prima di quella data, in cui questa provincia fu annessa all’Italia!). Molti, pur non direttamente colpiti dal decreto di espulsione, furono tuttavia 0 talmente privati delle possibilità di lavoro, o feriti moralmente
Federico Steinhaus Il 12 settembre del 1943, dopo soli quattro giorni dall’assunzione dei pie ni poteri da parte dei nazisti a seguito dell’armistizio firmato dall’Italia, il Brigadefùhrer delle SS Karl Brunner, inviato in Alto Adige da Himmler già nel 1939 quale massimo responsabile delle SS, per coordinare l’opera dei nazisti nel periodo delle opzioni, ordinò ai responsabili locali della Arbeits- gemeinschaft Deutscher Optanten, l’organizzazione che operava per in durre i sudtirolesi
"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei
nella loro dignità d’uomini, oppure anche intui rono subito in queste misure il presa gio per quanto di tragico sarebbe se guito, sa che preferirono lasciare su bito l’Italia. In non molti, che erano stati risparmiati dalle citate misure antisemite del 1938, comuni a tutto il Regno, furono a loro volta colpiti dalle speciali disposizioni emanate dalla provincia di Bolzano dopo il 1939 (anno degli accordi italo- tedeschi per le opzioni), le quali - die tro pressioni delle locali Commissioni naziste
- proibirono il soggiorno in Alto Adige agli ebrei stranieri, a quelli cui era stata abrogata la cittadinanza ed altre categorie ancora (persino italiani di vecchie province, non appartenenti alla "razza ariana", furono colpiti da speciali limitazioni o divieti di soggior no nella provincia). Nel 1940 parecchi ebrei vennero arre stati, poi, dopo qualche giorno, rila sciati. Si vede, da quanto si é creduto utile tratteggiare, come il numero de gli individui di "razza ebraica" presenti a Merano si fosse