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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1905
Catalogo degli oggetti ammessi alla mostra di arte sacra tenuta a Trento in occassione del XV Centenario della morte di S. Vigilio (15 giugno - 15 luglio 1905)
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Seite 60 von 94
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. del Comitato Diocesano Trentino
Umfang: 92 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.905
Intern-ID: 189813
321 . Reliquiario di lamina dì rame argentato e in parte dorato, lavorato a sbalzo. Sec. XVIII. 75X83. 222. Chiesa di S. Michele. 322 . Trono di lamina d’ argento, in parte dorato, con padiglione, fogliami, nappe e due brac ciali per candele. Secolo XIX. ni 1.54X65. 33. Chiesa di S. Croce, B leggio. 323 . Pace di rame lavoro a sbalzo, rappresentante la Vergine col Bambino e S. Vigilio. Sec. XVII. 17X14. 266. Chiesa di Tione. 324 . Reliquiario di rame argentato con applicazio ni a sbalzo

e a cesello. Sec. XVIII. m 1.22X37. 221. Chiesa di S. Michele. 325 . Tre carteglorie con cornice di lamina di rame argentata, lavorati a sbalzo e a cesello con ornati riportati. Secolo XVIII. 54. Chiesa di Romagnano. 326 . Lampada di bronzo a trafori. Sec. XVII. Alt. 70. 64. Chiesa di Cles. 327 . Lampada d’ argento lavorata a sbalzo, con tre applicazioni dorate, rappresentanti S. Vigilio, stemma con la scritta « Marchiones Archetti », e la terza con la data A. D. 1755. Alt m. 1.22. 281. Chiesa di Nago

. 328 . Lampada di lamina d’ argento a sbalzo con tre angeli. Secolo XVII. Alt, m 1.20. 262. Chiesa di Tione. 329 . Lampada d' argento a trafori con teste d’ an geli. Sec. XVII. Alt, 86. 56. Chiesa di Cles. 330 . Lampada d’ argento lavorata a sbalzo a zone, traforata, del 1727. Alt m 1. 58. Chiesa di Cles. 331 . Lampada d’argento lavorata a sbal/o, trafori e pendenti, con sei teste d’ angeli. Sec. XVII. Alt m 1.12. 115. Chiesa di Calavino.

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1905
Catalogo degli oggetti ammessi alla mostra di arte sacra tenuta a Trento in occassione del XV Centenario della morte di S. Vigilio (15 giugno - 15 luglio 1905)
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Seite 39 von 94
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. del Comitato Diocesano Trentino
Umfang: 92 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.905
Intern-ID: 189813
V. CODICI E LIBRI 202. Lectionarium membranaceo, miniato, coperto di lamina d’argento. Nella parte davanti si vede 1 : immagine del vescovo Federico Vanga, lavoro a niello ; nella parte di dietro altra immagine che credesi dì S. Paolo, lavoro a cesello. Sopra l’immag, del vescovo si legge la scritta: Friderìcus Episcopus Tridentinus. Secolo XIII. 488. Museo Diocesano (Propr. la Cattedrale). 203. Ordo Mzssae membranaceo con miniature, in IV, con copertura d’argento. Sulla faccia an teriore

si vede incisa e niellata V iminag. del vesc. Federico con sopra la scritta; Friderìcus Episcopus Trideniìnus . Sulla parte posteriore sta la Madonna col Bambino a gran rilievo e dorata. Fra le miniature notevolissima quella innanzi al Canone. 489 Museo Diocesano (Propr. la Cattedrale). 204. Massaie del sec. XII in pergamena con minia ture, e le note musicali segnate a puntini. 500. Museo Dioc. Propr. la Cattedrale. 205. Cartagloria in pergamena miniata. Sec. XVI. 28 X 37. 677. Chiesa di Parco. 206

. Miss ale romano m 1626, legato in velluto con ornati applicati d' argento a traforo colla si gla di G. C. e di Maria. Sec. XVII. 35X25. 227. Chiesa di S. Michele.

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1905
Catalogo degli oggetti ammessi alla mostra di arte sacra tenuta a Trento in occassione del XV Centenario della morte di S. Vigilio (15 giugno - 15 luglio 1905)
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Seite 55 von 94
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. del Comitato Diocesano Trentino
Umfang: 92 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: 2.905
Intern-ID: 189813
291 . Medaglia di bronzo dorata (con busta di velluto rosso). Commem. del Congresso Euraristico di Venezia d. 1897. Iohnson di Milano. 603. Mons. Antonio Tait, Trento. 292 . Piatto dì rame a rilievo e scritta gotica. Dia metro 0.44. 630. Chiesa di Perico. 293. Lampada di bronzo traforato. Altezza 0.70. 682. Chiesa di Molina di Cedro. 294 . Croce astile di lamine d’ argento lavorata a sbalzo ed a bulino col Crocefisso dorato. Àl- 1’ estremità le figure degli Evangelisti cogli ^emblemi e di altri

Santi, nel mezzo là Vergi ne. 0.65X0.28. Sulla palla la scritta Per la beata Vergine delle crosette, e su di un altro scudetto: 1673. 629. Chiesa di Levico. 295 . Medaglione di bronzo fuso e cesellato rap presentate il busto del P. V. Pietro Vigilio C. Thumi. Diametro cent. 34. 638. Museo civico di Trento. 296 . Placchetta di bronzo con rilievi rappres. il trionfo della religione. 6X12. Sec. XVII. 519. D.r Guido de Probizer, Rovereto. 297 . Piatto di lamina di rame sbalzato col fondo rappres

. T Annunziazione, con scritta tedesca. Sec. XVII. Dia ni. 37 cin. 522. D.r Guido de Probi zer, Rovereto. 298 . Cartagloria con cornice di legno foderata di velluto, sulla quale ornati d’argento a sbalzo; sopra, l’arcangelo 8. Michele, sotto lo stemma di Levico colla scritta: Comunitas Levici. Sec. XVIII. 61X56 cm. 631. Chiesa di Levico. 299 . Pace di bronzo dorato con fondi di pietre dure, lapislazzuli e turchesi, in forma di por tale dì stile ionico sormontato da pinnacoli, rappres. Gesù ; nel rovescio lamina

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1903
Pregiudizi e superstizioni intorno alla fauna tridentina
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Seite 120 von 136
Autor: Marchi, Giuseppe / G. Marchi
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. Ed. Artigianelli
Umfang: 128 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; s.Tiere ; s.Volksglaube
Signatur: II 109.752
Intern-ID: 201913
Ognuno di leggeri comprenderà il numero stermina to di tali esseri che in un solo anno possono svilupparsi a cagione di questo singolare loro modo di riproduzione. La Filossera quindi non mangia nè radici, nè altra parte della vite, essa sugge solamente gli umori necessari allo sviluppo della pianta e ne determina una morte più o meno lenta, ma sicura, a seconda del numero degli individui parassiti. Niun rimedio sicuro e radicale è stato finora trovato, e i paesi che ne furono infestati

si videro perire miseramente tutti i loro vigneti in un coi necessari mezzi di sussistenza. L’unico mezzo trovato buono e vantaggioso fu quello di innestare le viti comuni su ceppi di Vite americana immune od almeno poco attaccata dalla Filossera. A pnore della ve rità meritano lode 1’ Istituto agrario di S. Michele, il Consiglio d’Agricoltura di Trento, specialmente per l'attività mostrata dal- ,1’ operoso suo presidente l'illustrissimo Massimiliano Barone de Mersi, Comitati e molti privati per essersi

occupati con tutta ala crità per sventare tale calamità ed anche a renderla meno grande e meno dolorosa nel caso di una prossima invasione di tale insetto nel nostro Paese, coltivando e mettendo a disposizione del pubbli co gran numero di barbatelle di vite americana pronte per l'inne sto. Questi fatti reali e positivi dovrebbero essere più che bastanti per gli agricoltori e pei possidenti a deciderli per tempo alla coltu ra mista, o meglio alla coltura varia per appezzamenti se parati, come la più

sicura, la più opportuna, la più raziona le e a trarre profitto dalle altrui sventure, tentando se non al tro di porre in pratica in tutto quanto l’esperienza, la scien za ed anche le leggi pongono a disposizione e così tener lun gi almeno in parte la miseria e lo squallore. Che cosa suc cederebbe del nostro povero Trentino, se repentinamente ve nisse a mancare il prodotto dei suoi vigneti, ora che tutta la coltura, si può dire, è ad essi dedicata?... Tale epoca segne rebbe certo una pagina delle più

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1909
¬Die¬ Hofnamen im Burggrafenamt und in den angrenzenden Gemeinden : (Meraner Gegend, Schnals, Passeier, Tschögglberg, Sarntal, Gericht Neuhaus, Gericht Maienburg, Deutschgegend auf dem Nons, Ulten und Martell).- (Archiv für österreichische Geschichte ; 100)
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Seite 302 von 351
Autor: Tarneller, Josef / von Josef Tarneller
Ort: Wien
Verlag: Hölder
Umfang: 696 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Schlagwort: g.Burggrafenamt <Landschaft> ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Burggrafenamt <Landschaft> ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Untervinschgau ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Passeier ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Tschögglberg ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Sarntal ; s.Hofname ; f.Verzeichnis
Signatur: II 5.563
Intern-ID: 107168
, 1772 Michele Roregger del maso Roregg, 1688 Veit Roregger auf dem Roreggerhof, 1524 Rorecker, 1364 ,Ulr. fil. Chuonradi d. Roreker ex silva“ wird mit Weinstilck in Dozzalt in der pharre Merningen belehnt A. Br. Aus gangspunkt der Rohregger in Kaltem, Uberetsch, Meran. 3528. Sandegg. 1834 Sandegg oder Tratner; vielleicht 1524 Rorecker z. von dem Sckaidtmangüetl. 3529. Hüttl. 1865 zum Hüttel. A. Lochmann. Vielleicht 1630 Lochmaus Erben haben innen 9 tagm. wisen in Oasseid genant Langehen. 3530

Pfarr, 1576 Petter Egger in der deutschen gegendt, 1524 Cristan Egger. 3526. Bän Jager. — Wirt; 1865 Jägerhaus, zum Jager. Zg, Traten. Widen 1723. 1766 Franz Tratter del maso Trat- ter, 1688 Balth. Trater der junge auf dem Trat erhoff 1622 Balth. Tratter in Caseit. 3527. Balsern. 1688 Georg Adamer statt des Balsemhofs, 1612 Eustach Kofler zu Balsem, 1576 Baiserhof, 1524 Palser am Rain, 1430 Ballser aus dem Wald (A. Tisens); Ba]ser= Balthasar. 3528. R, or egg (oa). 1805 Jos. Rohregger zu Rohregg

Georg Pruner wirt in Wald. 3536. Za Jordan (3). Äfn Santi. 1816 Math. Jordan zu Jordan, 1766 Martino Jordaner del maso Jordaner, 1688 zu Jordan (2), 1598 Hans Jordan, — 1865 zum Sandl. 3537. Ä.f der Lind (2). 1766 maso auf der Lindt, 1688 zu der Lind (2), 1599 Balth. Linder. 3588. In Tal. 1760 + Petrus Goäser in Tal. 3539. Stumpfeben 1865. Kofler (3). 1766 maso Kofler, 1688 zum Kofler (2), 1423 in villa de Arso in via publica. Dom. Jacob, q. dom. Bertoldi de castro Arsi concessit et locavit secundum

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1909
¬Die¬ Hofnamen im Burggrafenamt und in den angrenzenden Gemeinden : (Meraner Gegend, Schnals, Passeier, Tschögglberg, Sarntal, Gericht Neuhaus, Gericht Maienburg, Deutschgegend auf dem Nons, Ulten und Martell).- (Archiv für österreichische Geschichte ; 100)
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Seite 325 von 351
Autor: Tarneller, Josef / von Josef Tarneller
Ort: Wien
Verlag: Hölder
Umfang: 696 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Schlagwort: g.Burggrafenamt <Landschaft> ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Burggrafenamt <Landschaft> ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Untervinschgau ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Passeier ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Tschögglberg ; s.Hofname ; f.Verzeichnis ; <br />g.Sarntal ; s.Hofname ; f.Verzeichnis
Signatur: II 5.563
Intern-ID: 107168
(2). Wölfl. Baiser (2). (Mairhof.) Drei PN. auf dem Mairhof: Stoffler = Christof (1565 Jacob, quond. Christli olim Chri- stofori a Uniris), Wölfl—AV olfgang (1548 Martin, fil. Bolli de Mairis, 1524 Wolfgang in Mairhof), Baiser = Balthasar (1579 Baldesar a Mairis). 1775 maso Stoffler (3, darunter fratelli Mairhofer), maso Welf (Michele Mairhofer, 1744 Micheli Mairhofer zu Mairhof), maso Polzer, 1672 alli Mairi (Thomas Maroffer, Joan. Toller, Balthasar Toller), 1579 mansus Mairhof (Jacob a Mairis, Baldesar

a Mairis et Angellus a Mairis), 1490 mansus de Mairis, 1434 Christlius fil. Dominici de Mayris, Lianardus de Mayris, Petrus de Mayris. 3839. Müller 1775. Schmid. Nuiliaus. Dura. Mazlaun: 1 ) Gätscli. Töniger (3). Gatsch ist Ausbruch aus dem Töniger- hof, it. gagio — Wald (1775 un bosco Mezlaner?). 1775 maso Tenni, 1712 maso del Teni di Meslon, 1695 maso Tenigher; 1480 Dominicus quond. Pauli de Mezelono, 1434 Paulus de Mezolono. 3840. . Zéschg (4). 1775 maso .Koch, 1760 mansus Cesti aut Roch, 1695

Giorgio Perger nel maso Meslon, 1672 Georgius et Christannus 1) 1569 Lontrata Meslon, 1332 praes. Ch&yncio quond. Sicherii et Jacblino q. Henrici de Moçolono, 1274 in Provesso ubi dicitur Moçelono. [523] XXXIII. Proveis. 647 Porger super man su del Rocco, 1543 praes. Francisco d, Zescho de Mes lon ; 1434 Nicolaus quond. Conci! de Mezolono. 3841. Berger (3). Simetler (2). 1775 maso Perger (4, darunter Peter Perger und Martin Posser), 1760 mansus Perger di la, mansus Perger di qua, 1672 Ulrich Pergher

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1903
Pregiudizi e superstizioni intorno alla fauna tridentina
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Seite 97 von 136
Autor: Marchi, Giuseppe / G. Marchi
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. Ed. Artigianelli
Umfang: 128 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; s.Tiere ; s.Volksglaube
Signatur: II 109.752
Intern-ID: 201913
morte più o meno- lenta, a seconda del numero e del loro lavoro, i nostri migliori alberi fruttìferi; a questo quindi de vono esser dirette h attenzione c 1 ' attività del solerte agri coltore. Per liberare le piante da questo micidiale nemico ci gli deve osservare con ogni diligenza i suoi alberi fruttiferi durante l'intiera stagione, ma specialmente in primavera ed ove gli sia dato di scorgere le traode del lavoro delle larve del Cossus, deve tosto tagliare in quel punto la corteccia

ed, occorrendo; anche parte del legno per mettere al chiaro le varie gallerie da esse scavate e poi con un pezzo di filo di ferro acuminato rintracciarle nelle varie profondità del tron co o dei rami ed ucciderle; perforate dal ferro devono peri re inesorabilmente, se anche non vengono estratte. In apri le od al più tardi ai primi: di maggio è cosa buona ecl as sai utile intonacare ed imbianchire 1 ’ intiero tronco fino alle radici, i rami grossi ed ancor più le eventuali ferite delle piante fruttifere

prodotte da lacerazioni di rami, dal taglio o da altre cause, con una miscela di 1/5 di petrolio, 2/5 di ac qua e 2 5 di calce spenta. Con questo sistema le farfalle del Cossus sono impedite di deporre le loro uova sui vari tron chi ed anche deperendocele, la nascente generazione deve pe rire non trovando tosto le piccole e tenere larve il cibo gra dito. Cosi le piante restano preservate ed il contadino non avrà più a lagnarsi di aver affaticato e sudato tanto per al levare i suoi alberi fruttiferi

e sul più bello veder svanite le sue- speranze, i suoi sogni dorati. Del baco da seta. T I bacili da scia dormono. II baco da seta è un insetto appartenente ai lepidotteri notturni e precisamente al genere Bombyx. Esso,.come tut-

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1903
Pregiudizi e superstizioni intorno alla fauna tridentina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/201913/201913_50_object_5725712.png
Seite 50 von 136
Autor: Marchi, Giuseppe / G. Marchi
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. Ed. Artigianelli
Umfang: 128 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; s.Tiere ; s.Volksglaube
Signatur: II 109.752
Intern-ID: 201913
riscontrai mai una sensibile diminuizione di uccelli, sia nei campi che nei prati o nelle selve; ma ivi la coltura non è giunta ancora a guastare 1’ armonia della natura e 1' idea che il bosco debba limitarsi ai soli luoghi sterili ed assolu tamente incolti viabili non è peranco sorta, eh è anzi la fore sta vi è rispettata e vorrei dire quasi venerata ed anch’ es sa coltivata. E che la diminuizione degli uccelli non sia generale, ma solo del nostro paese e dipendente specialmente dalle mutate

condizioni del suolo e dalla distruzione dei boschi, ce lo spiega chiaramente il fatto del passo. Già da molti anni naturalisti, appassionati ed intelligen ti uccellatori, nonché appositi delegati del Comitato Ornito logico austriaco tengono nota scrupolosa di ogni cosa, co sicché matematicamente, con dati positivi e reali alle mani, si potè constatare con ogni certezza che gli uccelli in generale non sono in decrescenza, ma che anzi di quando in quando si danno dei passi straordinari or dell’ una

, or dell’ altra specie. Odo da tutti, ed io stesso il confermo colle mie conti nue osservazioni, che da noi il passo primaverile è molto più abbondante che T autunnale e che anzi talvolta filano verso il nord in massa, come nel corrente anno i lunarini, molte specie di uccelli, che nell’ autunno non si mostrarono affatto, oppure in numero del tutto esiguo. Ciò è naturalissimo; nell’autunno scendono alle regio nimeridionali, specialmente verso 1' Italia, quasi tutte le spe cie di uccelli; molte svernano

ivi, altre bisognose di clima più caldo e di cibo più adatto proseguono per 1’ Africa e per l’Asia. Al loro ritorno tutto cangia aspetto: i montì fi no ai loro'bassi pendìi sono ancora brulli ed in gran parte coperti di neve e quindi poco atti ad essere attraversati e si presentano loro quali strade naturali, canali spaziosi, il ba cino del Renaco e le valli dell’ Adige, del Sarca, del Chiese, del Brenta; essi si tengono costantemente nelle partì più

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