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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 239 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
che fossero obbligati a più cor rotto ed umano procedere. Domandavano che il Vicario generale non dovesse tenere tribunale nel suo castello di Dò redo, ma in luogo più centralo e comodo, mono lontano sopratutto per gli abitanti della Vallo di Sole. Su questi reclami il principe vescovo invitò i Siedaci delle Valli a recarsi a Trento por studiare con lui c discutere le questioni e i rimedi. Pare clic anello questa volta lo lamentanze dei valligiani avessero un serio fondamento di verità, giacche

amministrati: teneva tribunale a lunghi intervalli e ! pro cessi si trascinavano mesi c mesi senza essere risolti : giudicava da solo senza 1' intervento del Consiglio de' Notai, coni' era pre scritto. IV avidità dei Massari nella raseossiono delle imposto, sopratutto nelle contiselio e. nelle multe, inni aveva limito e freno; se avveniva un furto ed era scoperto, Io coso rubate erano beusi confiscate, ma a tutto loro beneficio e ai derubati non venivano più rese; i dazi del Tonale in Vermiglio

il vescovo si vide costretto ad aprire, nel mese d'Aprile, un procedimento contro il Massaro, Antonio dei Mi- gazzi di Cògolo, o contro TAssessore Antonio de Fucini di Trento, procedimento di' egli affidò a duo volenti giureconsulti, Calepino ') v. Bottka, Archiv. Treni. II (4882) p. 46.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 295 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
inavasi podestà: annuo il suo officio: lo stipendio di lire trentine £1): vincolo benché lontanissimo di parentela non polca legare a persona soggetta al principe nè lui, nè alcuno della sua gente, eh’ei' seco dovea condurre e rimenar seco. Componevasi ordinariamente questa gente d’uri servo, d’un fn- miglietto, e d’un bargello (jmvalliere), che egual mente che lui, toccavano dal Comune stipendi. Al suono della campana (_renga~) della torre grande del Comune, entrava il podestà in Trento con

molta magnificenza fra gli stendardi e le im prese del suo casato: condotto in giro per la città, visitava il duomo, ove facea un’offerta all’altare di S. Vigilio: presentato dai consoli al principe, da lui riceveva la bacchetta della pretura e della po desterìa di Trento tanto ne’ criminali che nei civili. Nelle mani d^esso principe toccate le sacrosante scritture giurava che con buona fede e senza frode amministrerebbe la podesterìa della città col suo distretto. Terminato ch’egli avea il tempo

dell’of ficio suo, formatasi un tribunale di sindacato, avan ti al quale era lecito a chiunque accusar lui e la gente sua, nel qual caso era egli colla detta sua gente tenuto rispondere con giuramento alla inqui sizione, e di prestare alla risposta cauzione fidejus soria. 11 sindacato venta bandito a suono di trom be. e venivano invitati a muover querela i cittadini entro tre giorni, que’ del distretto entro cinque. (’) La lira trentina valeva e vale 8 centesimi: trentina- mente si dice /fono,. ,

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 70 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
In qual modo fosse governata e amministrata la valle non sappiamo, perchè ci manca ogni diretta notizia in proposito. Ma da ciò clic ci è noto in generale, che non è molto parvero dire, intorno all'amministrazione dei territori rurali durante 1' impero, possiamo argomentare quale essa dovesse essere presso a poco anche in questi nostri paesi. I/ Anaunia non ebbe un governo suo proprio residente nella valle. La giustizia vi veniva amministrata dai duumviri o quattuorviri di Trento, che

vi si recavano periodicamente, in tempi determinati, ogni anno, per tenervi tribunale, cosi presso a poco come continuò poi a farsi dai giudici nei secoli del me dioevo. — Sappiamo che in alcune valli v* era una specie di governatore o magistrato supremo, detto principe ( priratepS), di cui non conosciamo per vero le attribuzioni, ma die probabil mente riuniva in se ì poteri militari, civili, e giudiziari, e li esercitava su tutta intera la valle. Cosi nelle iscrizioni antiche della Val Trompia e della Val

Sabbia ci sono ricordati un Prin ceps Tr ampi inorum e un Princeps Sabinorum '). Forse alcun che di simile si ebbe pure nella Valle di Non, ma non ne è ri masta memoria. Ignoto ci è pure se ella avesse un capolnogo amministrativo, un centro dal quale tutto il resto della valle dipendesse: o se non piuttosto ella tosse divisa in molti piccoli comuni, ciascuno de' quali si reggesse da se, o dipendesse diret tamente da Trento nelle faccende di maggiore importanza e ne' intorniato da Cannino Stallilo

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 113 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
albero. Quando il vescovo Corrado prese la strana risoluzione di rinunciare al vescovato e si ritirò nel 1205, monaco sconfortato, nel convento di 8. Giorgio nella Valle dell’Imi 3 4 ), 1’autorità di Pietro di Malosco era tanta, che il Conte del Piroio, Alberto, cui come avvocato della chiesa di Trento sarebbe spettato il governo del principato durante la sede vacante, nominò lui suo rappresentante e podestà della città. Egli tenne tale ufficio per oltre due anni, dal 10 Marzo del 1205 al 6 Novembre

del 1207, quando il nuovo principe vescovo, Federico li di Vanga, venne a prendere solenne possesso della propria sede l ). Presto dopo Pietro di Malosco venne nominato dal vescovo suo Vicedomino nell'Anannia (Vìcedominus Anaunìaein tempo ralibus), Tale lo troviamo già nel 1208, ina egli continuò pure a far parte della Curia, dove godeva di una grande autorità, e con tinuò a tenere la sua dimora ordinaria in Trento, dove possedeva una casa nella via che ancora Oggidì è detta di Borgonuovo. Ciò non

gli impediva di recarsi frequentemente e più volte ogni anno nella sua valle per curarne e migliorarne l’amministrazione, e più volte vi accompagno il vescovo, quando questi vi veniva per le solite sue visite ecclesiastiche o per tenervi tribunale. Probabilmente egli vi aveva accompagnato il vescovo Cor rado quando nell’Agosto del T191 e nel Dicembre del 1193 venne a rendervi giustizia, da prima nella curia dell’Ospizio di San *) v. Rosati. Memorie dì Romeno pag. 37, a ) In un laudo del 1222 sono

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1902
¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
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Seite 40 von 72
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: 72 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1901/1902
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: II 102.588
Intern-ID: 234973
o del capitano, e l’appello da esse in secónda istanza doveva farsi direttamente ■ ai principe vescovo di Trento. Fu appunto Bernardo desio il primo che concesse una specie di seconda istanza al vicario delle Valli, entro certi limiti, quando cioè si trattasse di una somma non superiore alle 40 lire di Merano. Ili tal modo l'ufficio del- l’assèssoré veniva nettamente a distinguersi da quello del capi tano: quello era tribunale di prima istanza,' questo di seconda è la terza istanza spettava

stabile già nel secolo XIV, sebbene non si faccia cenno di esso che nei privilegi delle Valli del 1476, e non risulti nem meno, quando la nomina dell'assessore siasi cominciata a fare direttamente dal vescovo, anziché dal vicario delle Valli di Non e Sole. «Certo è, scrive l’Inama, che fino al tempo di Bernardo desio l'assessore non fu che un semplice facente - le - veci del vicario nelle còse giudiziarie; uno solo era il tribunale, le sentenze pro nunciate dall'assessore erano sentenze dei vicario

al principe di Trento». «La durata dell'ufficio di assessore era dapprima indeter minata ; il principe vescovo e cardinale Cristoforo Madruzzo nella riconferma dei privilegi delle Valli del 1568 fissò che l'assessore restasse in carica per due anni, colla facoltà; al vescovo di pro lungarla oltre questo limite». Il Tovazzi nella sua Vòllecianea de praefectis p. 84,' dice à proposito che Cristoforo Madruzzo pubblicò il 1 gemi. 1565, 30 capitoli circa le mercedi dei notai del principato e che poi

, il 31 die. del 1568 emise là riforma della tassa sulle mercedi dell’ufficio assessorale. della Nàun'ia'ed il modo di procedura nelle cause criminali e civili per il nuovo assessore, in cui stabilì che l’ufficio dell'assessorato fosse biennale, se altro non parrà al ve scovo di Trento. Queste riforme di statuto e di procedura si dicono ottenute nell'interesse delle Valli e delle pievi per me rito degli egregi notai Giovanni Francesco Oliva di Nano e Got-

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1912
¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
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Seite 10 von 13
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Trento
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 9 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Tridentum ; 14,7/8
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/21
Intern-ID: 165299
Francesco Innocente, unico figlio di Gio Ferdinando, attese agli studi legali e raggiunse le piu alte cariche ed arrivò ai più alti onori. Nato il giorno 28 dicembre 1771, si dottorò in ambo le leggi e fu nel 1797 nominato vicario della giurisdizione del castello di Nomi per Teresa contessa Gonzales de Riviera e Elena baronessa Monteuffel, condomine di quella giurisdizione. Fu poi giudice a Lavis, segretario a Bissingen, e nel 1811 fu nominato consigliere del tribunale di commercio in Vienna

. Aveva nominato a suo procuratore in Rovereto don Saverio Trenner, il quale in data 7 agosto 1811, a rogiti Francesco Baldessarini ( J ), vendeva per l'importo di lire 8461, a Carlo Maria fu Agostino Tacchi la casa Orefici in piazza Pretoria in Rovereto, e in data 30 ottobre 1815 per fiorini 250 a Francesco Masotti il proprio palco in teatro. Nel 1815 era consigliere del tribunale d’Appello di Venezia; di là passò poi a Trieste e Klagenfurt e nel 1824 fu nominato vicepre sidente del tribunale

d’Appello di Milano, poi presidente del tri bunale di Trieste, presidente del tribunale d’Appello di Venezia e col titolo di Eccellenza, con decreto 5 agosto 1841, fu nominato primo vice presidente del supremo tribunale di giustizia dirigente il senato lombardo-veneto con sede in Verona. Nel 1834 fu inscritto tra i soci della Accademia degli Agiati in Rovereto (-). L’imperatore Ferdinando 1 con diploma 26 marzo 1839 volle premiare l’illustre giureconsulto concedendogli la ba ronia dell’impero con

commenda dell’ordine di Leopoldo. Morì a Venezia il giorno 16 settembre 1854, Aveva sposato Maria Anna de Althammer, dalla quale ebbe una figlia Margherita ma ritata ed un conte Foscolo e un figlio Giuseppe, nato a Lavis nel (') Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. F) Memorie dell’Accademia degli Agiati M. 720 col nome erroneo di Fer mando e la data falsa di nascita 1772.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 149 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
sanamente 5 perocché non s’ini ernia già di negare che ad onta degli sforzi dell’impero per asservirle, e Trento, e Feltre,. e Belluno non mantenessero, ed a’ vescovi non facessero rispettare l’ordinamen to ìoro municipale, s’mtende solo provare, che quand’anche lo fossero state nel fatto, non era no però dall’impero per indipendenti riconosciute, giacché la questione si riduce per ora a ciò. Ri guardo poi al supporre nell’atto di Costanza intesa Trento sotto quell’e/ alme dedalea vede ciascuno

quanto debile argomento sia di per se, ed è egual mente aperto l’errore di Giovanelli nel chiamar Fanno 1182 tempo di guerra: il qual anno fu in vece il penultimo della tregua stipulata per sei an ni in Venezia nel 1 177. Che anzi mostrata la fal sità dell’asserto, essere stato il 1182 arino, di guerra, ne conseguita apertamente non aver il co mune di Trento appartenuto alla lega, verità che ci duole il dover confessare, ma che l’ostentar d’ignorare, o infirmare, ci farebbe al santo sco po della

storia divenir infidi. Imperciocché se nei 1182 fosse Trento stata compresa nella lega, co me avrebbe potuto l’imperatore col suo diploma vio lare tanto infamemente la tregua? E se nel 1183 in forza pur della pace Trento fosse stata da Fe derigo riconosciuta per città libera, come avrebbe Arrigo VI nel 1191 potuto confermar quel diplo ma, nuovamente violare i patti? Se non che pare tolgano, anche prescindendo da questi argomenti, ogni difficoltà quelle due espressioni di Federigo recate ne’ suoi

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 192 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

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