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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 299 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
Maso Cervo N. C. 3-11P. ed. 53 Fu citato per la prima volta nell'urbario di Enrico di Rottemburgo del 1350. 1 Doveva trattarsi di un maso assai granae, perche dalla sua divisione nacquero il Tröpflhof e l'Ungerhof. Il nome Ungar fa la sua comparsa giä nel 1288 a Mezzocorona. 2 Il 22 giugno del 1399 Sigmund Niederthor ed il procuratore di suo fratello assegnano a Lienhard Ungar di Vadena l'omonimo maso. 3 Linhart Unger e menzionato anche nell'urbario del principe regionale del 1412 in quanto

di Sigmund Gerstl e di suo figlio Andre. 4 Nel 1469 si ha notizia anche di un certo Christoff Unger di Vadena, in quanto compare in qualitä di teste in una lite per della legna fra il comune di Caldaro e i fratelli di Novale. 5 Tuttavia, non dovrebbe trattarsi della stessa persona che coltivava l'omonimo maso, perche nel 1489, stando all'urbario di Gerstl, a versare un censo di 37 libbre annue a Ugo (Hawge) Niedertor sono gli eredi di Oswalt Robenär. Sigmund Gerstl annotava nei suoi registri sia

le proprie rendite che quelle di Ugo e piü tardi quelle di Leo Niederthor. Lo stesso Sigmund Gerstl aveva da ricevere da Robenär a fine contratto «48 marchi e 6 carichi del miglior fieno». Nel 1503 fittavolo per dieci anni del maso Unger e Peter Parolar. Il relativo canone censuario non viene cor- risposto a Ugo Niederthor ma a Sigmund Gerstl. Il nuovo conduttore non deve piü versare 37 libbre all'anno, bensi cedere metä del vino ed un terzo del frumento, della segala e degli altri cereali prodotti, come

miglio, saggina e panico. Sempre nel 1503 e inoltre detto : «nella vecchia casa un terzo di tutti i prati». Non £ escluso che per «vecchia casa» s'intenda il maso Castello (Schloßhof) . Quest'ultimo apparteneva di sicuro a Sigmund Gerstl, ma nei registri contabili non viene mai citato con questo nome. Ad ogni buon conto Sigmund Gerstl riceveva dalla suddetta un terzo del fieno da essa prodotto. L'affittuario doveva allevare per conto del pro- prietario 2 scrofe ed inoltre cedergli la metä dei

nelle stalle padronali (Schloßhof?) . Il contratto d'affitto veniva redatto in duplice identica stesura su un unico foglio di carta, di modo che ciascuna controparte ne riceveva una metä in tutto e per tutto uguale all’altra. Nel 1514 Hasler versava il seguente censo in natura: 20 staia di segala, 5 staia di frumento, 2 vitelli all'anno, 3 staia di noci, la metä del vino e 1/3 del fieno. Nel 1522 Andre Gerstl, figlio di Sigmund deceduto nel 1515, su richiesta del fittavolo Hasler gli riduce il censo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1999
Proveis am Deutschnonsberg und Kurat Franz X. Mitterer
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Seite 357 von 647
Autor: Marzari, Walter / Walter Marzari
Ort: Wien
Verlag: Österr. Landsmannschaft
Umfang: 639 S. : Ill., Kt.. - 2. Aufl.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text teilw. dt., teilw. ital. - 1 Aufl. im Verl. Hollinek, Wien
Schlagwort: g.Proveis ; s.Heimatkunde<br>p.Mitterer, Franz Xaver ; g.Proveis
Signatur: II 165.069
Intern-ID: 177484
Bergleute des nämlichen Landesfürsten, unter denen die Bergwerke in Tirol so vorzüglich betrieben wurden und in Blüte standen, wovon er selbst dann den Namen „Der Münzreiche” erhielt. Im Pergerischen Lehensbriefe vom Jahre 1482 ist von diesem Legate die Rede. In diesem Lehensbriefe steht beim Wort „Almo sen “ die Beifügung „nach altem Herkommen”, was gewiß auf eine schon vor Sigmund gemachte Stiftung hinzuweisen scheint. Die Gewogenheit des Erzherzogs Sigmund den Proveisern gegenüber erkennt

man auch aus einem Urteile, gesprochen von demselben in Innsbruck, zur Wahrung ihrer Weiderechte auf dem nördlichen Berge von Proveis, genannt Schöngrub. Die Leute von Revö und Rumo trieben nämlich den Proveisern, unter dem Vorwand, daß die Weide daselbst denen von Rumo und Revö ihr Eigentum wäre, ihr auf die Weide getriebenes Vieh weg, ja sie schlachteten es sogar; auf das hin beschwerten sich die Proveiser beim Erzherzog Sigmund in Innsbruck, von wo aus er dann das Urteil erließ, daß zur Strafe die Güter derjenigen

. affrancazione e regolazione oneri fondiari, 1873/servitü, Cles”, P. W. Marzari). Trotz all dieser Überlieferungen kann man nicht mit Sicherheit entscheiden, ob nun Friedrich mit der leeren Tasche oder Erzherzog Sigmund der Stifter war.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Seite 284 von 482
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Ort: Laives
Verlag: Cassa Rurale
Umfang: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 473 - 475
Schlagwort: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Signatur: II 156.177
Intern-ID: 142349
, alternativamente un carro di fieno o un carro di legna di rovere, 1 gallina a carnevale, a Pasqua 1 capretto, 15 uo- va, 1 spalla, 2 pollastri. Per quanto concerne la durata clelle locazio- ni c’e da notare che a quell’epoca le concessioni ereditarie perpetue non erano giä piü di uso ge- neralizzato. Nel 1502 Sigmund Gerstl loco il ma so Hochegg per soli 5 anni (fol. 16 del n. 4). Nello stesso registro incontriamo un’altra volta il maso Gampner (fol. 17) per il quäle si trova scritto: «Leonhart Mayr versa

, al posto del fratello di Symel unterm Steyn, il censo per il Gampnerhof di 2 staia di segala, 1 spalla o 6 grossi.» (Fol. 18r) «Leo Nidertorer riscuote da Lyen- hart Müllner Dürr, figlio di Nyklaus Dür, per il maso Müllner 8 lb a s. Martino e 2 gailine a car nevale.» Nel 1503 il maso Kölbl lo cletiene Sigmund Tschuffler (fol. 20r del n. 10). Da molte annotazioni riportate nei suddetti registri, si desume che i coloni non sempre pa- gavano puntualmente e per intero o senza qual- che contestazione

i dovuti censi fondiari. E indi- cativa in tal senso una nota stilata per l’anno 1514 (fol. 18 del n. 16): «Item ho regolato i conti con il contadino del maso Hochegg per le faccende del 1513 e 1514, per questo periodo egli mi e debitore in tutto di 25 lb e 8 grossi; questo l’abbiamo fatto il sabato giorno di s. Bonaventura (14 luglio) 1515 e deve darmi ancora 8 pollastri per gli anni 13 e 14; e il 1515 va conteggiato extra.» Nel 1516 sui masi Vetter e Prunn, a Sigmund Märt succede il figlio Mathes

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Seite 334 von 404
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Ort: Bolzano
Verlag: Casa Ed.Athesia
Umfang: 395 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: 1 Karte
Schlagwort: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Signatur: II 122.101
Intern-ID: 134910
. 5 Nell'urbario di Heinrich von dem Türen del 1390/1392 e scritto testualmente: «Il maso Pfister di Vadena mi versa un censo di XV libbre per S. Martino e a Pasqua mi deve 1 capretto, 30 uova, 2 maiali e 4 galline.» 6 Durante il 15° secolo proprietari del maso Pfister sono i Niederthor di Bolzano, come risulta dalla dichiara- zione rilasciata nel 1490 dai fratelli Jörg e Michl Pelhamer che affermano di risiedere a Vadena, Giudizio di Laimburg, e di aver ricevuto in affitto il maso Pfister da Sigmund Gerstl

zu Gerstburg, cittadino di Bolzano e procuratore dei figli del nobile Wolfgang von Niederthor. 7 Quest'ultimi, 2 fratelli, erano prigionieri del duca Sigmund; nel 1472 diversi cittadini si resero garanti per essi, rimettendoci 200 marchi. 7/1 Il nome Pelhamer compare a Vadena per la prima volta nel 1469, allorche Jörg ed Ulrich Pelhamer vengono ci- tati come testimoni in un documento notarile concemente una disputa giudiziaria riguardante il maso Greit (Novale) e avente per oggetto un bosco. 8 Il nome

di questa famiglia si e trasmesso all'omonimo maso e si e conservato fino ai nostri giomi. Negli urbari di Sigmund Gerstl, il quäle riscuoteva anche i censi fondiari dei Niederthor, troviamo la seguen- te annotazione: Leo Niederthor riceve da Pelhamer, abitante nei pressi della chiesetta di S. Maria Maddalena, 9 libbre per l'affitto della metä del maso Pfister,- l'affittuario dell'altra metä era Veigesteiner(?). Il maso fu venduto dai Niederthor ai Pelhamer nel 1504 e i beni che componevano il maso sono

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Seite 327 von 482
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Ort: Laives
Verlag: Cassa Rurale
Umfang: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 473 - 475
Schlagwort: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Signatur: II 156.177
Intern-ID: 142349
. Di quest’epoca si conserva un altare a portei le e - stando a quanto afferma il Weingartner - anche i tre dipinti, ora restaurati, sulla parete del coro (data sull’arco trionfale: 1484). Nell’anno 1495 il detentore di maso Tempe- rer in der Au (oggi Mondscheinhof presso l’Adi- ge), Sigmund Temperer, fece dipingere sulla fac- ciata principale della chiesa una grande figura di san Cristoforo. Il dipinto fu staccato intorno al 1905, allor- che si prolungö la navata, tuttavia se ne puc3 fare una descrizione

sulla base di una vecchia foto- grafia: il gigante barbuto, dai morbidi tratti del volto, porta in spalla un Bambin Gesü dall’aspet- to di adulto; egli sta guadando un fiume nelle cui acque si scorge un animale rossiccio e villoso assieme ad una sirena. Sotto la figura, una scritta in tedesco informa: Questo san Cristoforo lo fece dipingere a proprie spese Sigmund Temperer nell’anno in cui si conta mille quattrocento e LXXXXV dalla nascita di Cristo. San Cristoforo e un altro dei 14 santi ausilia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Seite 451 von 482
Autor: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Ort: Laives
Verlag: Cassa Rurale
Umfang: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 473 - 475
Schlagwort: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Signatur: II 156.177
Intern-ID: 142349
quest'ultimo fu persona di spicco al pari del suo genitore; possedeva sigillo proprio e rivesti per lungo tempo l’ufficio di delegato giudiziario a Laives. Alla sua morte. awenuta nel 1609, figurava pro- prietario di maso Burger, maso Teisl, maso Fuxer e di «una casa sotto i portici tedeschi» a Bolzano. 1609. a Melchior Zieglauer succede il figlio Caspar. 1621, Wolfgang Zieglauer, sposato con Margareta Ober- mair, vende maso Teisl a Christof Rottenpuecher. 1628, la vedova sposa in seconde nozze Sigmund

Teis. 1637, il fi glio Georg Teis, oste al Burger, acquista metä maso. 1639, Caspar Zieglauer compra da Sigmund Teis il maso Teisl. 1689, gli succede sul maso Melchior Zieglauer. 1692, il barone von Teuring acquista i due terzi di ma so Teisl. L’altra parte l’acquista Bartime Gelboi. Il maso venne allora in gran parte smembrato. A quell’epoca la casa era ridotta a un rudere sulla cui area sorse (1860 cir ca) il maso Steidl. 1667. Hans Teis. 1701. Felix Teis. 1753, Georg Fulterer, colono a maso

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